Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 5° Ed.
220) Dizion. 5° Ed. .
CONCUOCERE.
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pag.364

CONCUOCERE.
Definiz: Att. Macerare e trasformare che fa lo stomaco i cibi, onde divengono atti alla digestione e si convertono in nutrimento; ed anche talvolta Digerire.
Dal lat. concoquere. –
Esempio: Benciv. Cur. Malatt. volg.: Dicono aver lo stomaco alteratissimo, e male operante nel concuocere.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 302: Non mi fo a credere che alcun di noi si curasse d'aver nello stomaco, per esempio, la potenza di concuocere l'alimento, quando fosse certo che un angelo col tritarlo opportunamente facesse ad ogni bisogno in lui le parti della virtù concottrice.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 104: Astengasi dal faticare, acciochè gli spiriti con tutto il lor calore stian nello stomaco adunati, e intesi a concuocere e smaltire quella troppo gran massa.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 228: Quel che chiamasi con greco nome lienteria, quasi lubricità degl'intestini, consiste nel troppo veloce passaggio dell'alimento per quel lungo ed amplo condotto fuori del corpo, prima ch'ei sia concotto e digerito.
Esempio: Ricc. A. M. Fond. Sap. volg. Pref. 22: I cibi solidi e sostanziosi fa duopo ben ben masticargli, e prendergli bel bello, e non mandargli giù interi, o in troppa quantità a un tratto, a voler che lo stomaco possa agevolmente concuocergli, e facciano buon nutrimento.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 67: E per conseguente i rilasciati e deboli solidi ed organi della digestione sono del tutto inabili a concuocere, a macinare ed a perfettamente digerire qualsivoglia quantità di cibo animale.
Definiz: § I. Riferito a secrezioni e umori viziati, vale Farli tornare allo stato naturale, Maturarne i sughi crudi. –
Esempio: Pap. Cons. med. 2, 176: In tal caso opportune sarebbero le sole tre indicazioni sopraddette, cioè di difendere nel miglior modo il polmone, di temperare e concuocere il catarro crudo e vellicante ec.
Definiz: § II. Riferito a terreno, e detto del sole, del gelo, non che degli elementi dell'aria, vale Separarne, stritolandolo e riducendolo in polvere, gli elementi utili alle piante, e renderli atti all'assimilazione. –
Esempio: Trinc. Agric. 1, 187: Sarebbe cosa molto utile e vantaggiosa, che le fosse o buche dove si vogliano piantare i castagni, fossero già fatte da uno o due anni avanti, massime nelle terre forti e poco sane, acciò il caldo della state e il ghiaccio dell'inverno avessero tempo di concuocere, sciogliere e stagionare quella sorta di terre, per renderle più pronte e atte ad abbracciar le piante, e dargli tosto in maggior copia il dovuto necessario incremento.
Esempio: E Trinc. Agric. 1, 227: Non arandosi dritto e nel vero mezzo, nelle tortuosità che restano, non si smuove nè si solleva la terra: e restando soda, non può godere nè dell'aria che la purga e stagiona, nè del sole che la concuoce e scioglie, mettendola in maggiore attività.
Definiz: § III. Riferito a letame, vale Macerarlo, facendolo fermentare e riducendolo sciolto e omogeneo a guisa di terriccio.
Definiz: § IV. Detto dell'aceto o altra consimile sostanza, e riferito a insalate o altre erbe da qualche tempo condite, vale Cominciare a discioglierle disgregandone il tessuto cellulare.
Definiz: § V. Concuocere trovasi, alla maniera latina, per Cuocere bene. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 405: Si cuocono e cucinano, stagionano. Si mettono [gli erbaggi] in istato di maturità e di perfezione, e si condizionano bene colla cocitura,... si concuocono; si toglie loro la naturale crudezza.
Definiz: § VI. E pure alla maniera latina e figuratam., trovasi per Esaminare bene e risolvere, riferito ad argomenti o materie dottrinali; che comunemente, pur con maniera figurata, dicesi Digerire. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 26: Nell'altre materie sì, le quali toccavano la riformazion generale, pregarli egli.... che proponessero prestamente quegli articoli al Concilio; se non tutti insieme, per esser tanti che non potessero concuocersi in una volta, il che non voleva negare; almeno a parte a parte, secondo ch'essi ne aveano mostrata intenzione agli ambasciadori.
Definiz: § VII. Altresì alla maniera latina e greca, e figuratam., trovasi riferito a dolori, per Sofferirli, Esserne fieramente travagliato. –
Esempio: Salvin. Iliad. 683: Or tra' sassi ella (Niobe) sta, tra le solinghe Montagne.... Ove, quantunque pietra sia, concuoce I dolor dagl'Iddii a lei venuti.
Definiz: § VIII. Neutr. pass. concuocersi Detto di cibi, Trasformarsi in sostanza alimentare per effetto de' sughi gastrici. –
Esempio: Chiment. Cical. III, 1, 100: Ma eccoti un altro, che sta sulla sanità, e mi replica, che sarebbe questo cibo di durissima digestione, e che mai non si potrebbe concuocere.
Definiz: § IX. Detto del terreno, Stritolarsi per l'azione del sole o del gelo, e degli elementi dell'aria, e separarsene gli elementi utili alle piante, sì che possano divenire atti all'assimilazione. –
Esempio: Lastr. Agric. 4, 183: Questo terreno [per far la sementa dell'orzo di Siberia] deve vangarsi nel mese di gennaio, o a' primi di febbraio, acciò abbia tempo di concuocersi pel ghiaccio.
Definiz: § X. Detto di piante, vale Rendersi i sughi loro atti alla buona germinazione di esse. –
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 51: Egli è di ragione ch'e' germinin bene [gli alberi] e fruttifichino quando v'è assai copia d'alimento e buona temperatura de' cieli: il che non si potrà giammai fare, se il freddo non gli abbia assai tempo ristretti; col che bisogna che gli arbori si concuocano e si stagionino, e le pioggie, cioè l'alimento, gli aggiovino.

221) Dizion. 5° Ed. .
CONCUPIRE.
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pag.366

CONCUPIRE.
Definiz: Att. Bramare ardentemente, Appetire fortemente; e riferiscesi propriamente a cose sensuali o materiali, benchè si trovi detto anche di cose buone o spirituali: ma è voce oggi poco usata.
Dal lat. concupere. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 2, 23: Per questi sensi del corpo, quasi come per certe finestre, l'anima vede tutte le cose esteriori, e vedendo concupisce.
Esempio: Rim. Ant. L. Sold. Nicc. 86: Chi fa astinenza ciò non concupisce, Anzi sta casto quanto vuol misura.
Esempio: Panzier. Cant. sp. 2: Senz'altro letto, lui concupisco.
Esempio: E Panzier. Cant. sp. 3: Dirò quant'è 'l diletto Quando lo concupisco.
Esempio: S. Ag. C. D. 5, 185: Concupisce l'Appostolo di dissolversi, cioè di morire, ed esser con Cristo. E concupìo l'anima mia di desiderare li tuoi giudizj.
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 66: Non vedere il viso delle femmine, non guatar coloro che sono belli e coloriti, non concupire nulla cosa.
Esempio: S. Bonav. Stim. Amor. 52: Questa tua beatissima passione io la voglio, io la dimando: questa desidero;.... questa concupisco.
Esempio: E S. Bonav. Stim. Amor. 55: Vulnera le viscere dell'anima mia d'una vera fraterna e apostolica caritade, acciocchè veramente languisca, arda;... solo per amore e desiderio di te concupisca e manche l'anima mia nelli atrii tuoi.
Esempio: Belc. F. Laud. 1: Io son via, verità e vita, E sono el Sommo Ben ch'è concupito.
Definiz: § Trovasi anche in forma di Neutr., per Aver desiderio, Desiderare. –
Esempio: S. Ag. C. D. 5, 190: E che ponessono il gaudio in mala parte, testificalo quel verso virgiliano, ove toccò brevemente queste quattro perturbazioni: quinci temono, concupiscono, godono e dolgono.

222) Dizion. 5° Ed. .
CONCUPISCENZA.
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pag.366

CONCUPISCENZA.
Definiz: Sost. femm. Affetto e desiderio circa le cose sensuali; e più particolarmente Inclinazione naturale ai piaceri illeciti. Term. de' Teologi.
Dal basso lat. concupiscentia. –
Esempio: Giamb. Onest. Vit. volg. 40: Metti freno alla tua concupiscenza, e parti da te tutti li diletti che.... ismuovono lo core alli desiderj.
Esempio: Cavalc. Pungil. 238: Chi vede la femmina a (con) concupiscenza, già ha peccato quanto al cuore.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: La morte sale nelle finestre, ed entra nelle case, quando venendo la concupiscenza pe' sentimenti del corpo, entra nell'abitacolo della mente.
Esempio: Cell. G. Onest. Vit. volg. 41: Poni il freno alla concupiscenza tua; tutte quelle cose che fanno lusinghe,... scacciale da te.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 727: L'Apostolo, descrivendo la generazione del peccato, dice che ciascuno è tentato dalla sua concupiscenza, la quale il tira e l'alletta; e che questa, dapoi che ha concetto, partorisce il peccato.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 1, 731: Secondo Agostino, esser la concupiscenza non proprietà di natura, come da molti presupponevasi, ma corruzione e ribellione di natura.
Definiz: § I. In senso più generale, Desiderio disordinato, Appetito smoderato; ed anche, Atto che muove da concupiscenza. –
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 43: A direttamente e bene vivere la natura stessa ci chiama e ammaestra, la quale di pochissimo è contenta; ma le concupiscenze ne' vizj e nelle infermitadi ci traboccano.
Esempio: Tass. Lett. 1, 203: Nè trovandosi ne le istorie alcun particolare de gli amori de' cristiani e de le loro concupiscenze carnali, ben poss'io particolarizzare questo universale a mia voglia.
Esempio: Magal. Lett. At. 10: In tanto mangiate e bevete allegramente, uscite da tavola bollente di vino, di concupiscenze e di vanità; tornate a casa due ore dopo mezza notte ec.
Definiz: § II. Trovasi per Desiderio ardente, Brama di cose buone. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 275: Amore che nelle scuole appellasi di concupiscenza; cioè quello con cui s'amano i beni opportuni allo stesso amatore, o all'altre persone da lui con affetto d'amicizia dilette.

223) Dizion. 5° Ed. .
CONCUPISCENZIALE.
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pag.367

CONCUPISCENZIALE.
Definiz: Add. Di concupiscenza, Procedente da concupiscenza: ma è Term. del linguaggio Scolastico. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 728: Quindi il Vescovo arguiva, che la concupiscenza, nè pur quando tenta e diletica, sia peccato; ma che sol dipoi ella il partorisca. Ed avvalorò la sentenza, portando in mezzo le infrascritte parole di Sant'Agostino: Che se quella concupiscenziale disubbidienza, la quale abita ancora nelle nostre membra moribonde, si muove fuor della nostra volontà, quasi con una legge sua propria; quanto più ec.

224) Dizion. 5° Ed. .
CONCUPISCIBILE.
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pag.367

CONCUPISCIBILE.
Definiz: Add. Atto ad eccitare la concupiscenza; Appetibile, Vivamente desiderabile.
Dal basso lat. concupiscibilis. –
Esempio: S. Bern. Lett. F. 58: Il diavolo confortando, e la carne concupiscendo, ed il mondo recandoci innanzi cose concupiscibili, ispesse volte siamo tentati.
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 66: Quando la mente vede le cose concupiscibili, destasi in lei la concupiscenzia con fervore.
Definiz: § I. Detto di amore concupiscibile, vale Che nasce dalla concupiscenza; più comunemente Sensuale, Carnale. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 227: Spento del cuore il concupiscibile amore verso la donna, acceso d'onesta carità si rimase.
Esempio: Tass. Lett. 1, 183: Vostra Signoria per l'ultima sua mi dimanda perdono di non m'aver palesato il suo amor concupiscibile; e per l'altre sue, che prima m'ha scritto, ha sempre mostrato di credere ch'io sia sdegnato con esso lei, perch'ella non m'abbia rivelato questo suo desiderio carnale.
Definiz: § II. Aggiunto di Appetito concupiscibile, Affetto concupiscibile, Potenza dell'anima potenza concupiscibile, o simili, vale Che fortemente desidera, Che agogna, ciò che all'anima par bene o piace; ed è propriamente Term. delle Scuole. –
Esempio: Dant. Conv. 230: L'anima più passionata, più si unisce alla parte concupiscibile e più abbandona la ragione: sicchè allora non giudica come uomo la persona, ma, quasi com'altro animale, pur secondo l'apparenza non discernendo la verità.
Esempio: E Dant. Conv. 381: Questo appetito, che irascibile e concupiscibile si chiama, quanto ch'ello sia nobile, alla ragione ubbidire conviene, la quale guida quello con freno e con isproni.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 62: Dàgli perfetta sazietà quanto alla potenza concupiscibile.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 14: Il padre, per non destare nel concupiscibile appetito del giovane alcuno inchinevole disiderio men che utile ec.
Esempio: E Bocc. Lett. 276: Oh quanto stolta cosa è l'opinione di molti mortali, la quale, postergata la ragione, solo al desiderio del concupiscibile appetito va dietro.
Esempio: Gell. Circ. 168: Coll'una delle quali noi raffreniamo quella parte dello appetito nostro, la quale è chiamata da voi irascibile,... e co l'altra la concupiscibile.
Esempio: Tass. Lett. 1, 214: A me pareva che la persona di Rinaldo fosse ben espressa per la potenza concupiscibile.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 731: L'affetto concupiscibile potersi dire il guerriero che ottiene al peccato tutte le vittorie.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 11, 37: Gli uomini.... hanno moto visibile e sensibile, che consiste ne' cinque sensi, la vista, l'udito, l'odorato, il gusto e il tatto; e internamente le due facoltà degli appetiti concupiscibile e irascibile, onde bramano quello ch'è buono e discacciano quello ch'è cattivo.
Definiz: § III. Quindi in forza di Sost. femm. , vale L'appetito, o La potenza dell'anima, concupiscibile; ed è pur Term. delle Scuole. –
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 2: A sì fatte deliberazioni dovrebbono dare aiuto per l'esecuzione anche gli appetiti concedutici a tal fine, cioè la concupiscibile per desiderare e portarci a quel ch'è veramente buono ec.
Esempio: Segner. Mann. giugn. 17, 2: Furono [i discorsi di Gesù Cristo] indirizzati principalmente a sanar le piaghe che avea contratte il genere umano nella irascibile e nella concupiscibile.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 301: Dove sono le schiere di passioni, che ci fan guerra: alcune appartengono alla concupiscibile, e queste ci assaltano col diletto; altre all'irascibile.
Esempio: E Segner. Crist. instr.3, 66: L'uno contra la dissolutezza della concupiscibile, l'altro contra la debolezza della irascibile.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 249: Del resto, l'irascibile, quando è ministra della virtù come vuole Aristotile, fa la sua funzione; e la concupiscibile ancora, quando è regolata,... è buona.

225) Dizion. 5° Ed. .
CONCUPISCIBILITÀ.
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pag.367

CONCUPISCIBILITÀ.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Concupiscibile. Propriamente L'essere concupiscibile; ma trovasi usato solo come Term. delle Scuole, a significare Quella facoltà per la quale l'anima inclina al bene, o a ciò che le piace; Appetito concupiscibile. –
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 675: All'uomo fu dato da Dio la concupiscibilità, perchè desiderasse il bene; e la irascibilità, perchè schifasse lo male; e la ragione, perchè conoscesse lo bene dal male.
Esempio: E But. Comm. Dant. 2, 150: Per lo numero ternario s'intendeno (s'intendono) le tre potenzie dell'anima che la mostrano perfetta; cioè razionalità, irascibilità e concupiscibilità.

226) Dizion. 5° Ed. .
CONCUPITO.
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pag.367

CONCUPITO.
Definiz: Partic. pass. di Concupire.
Lat. concupitus.
Definiz: § E in forma d'Add. Bramato, Appetito, Agognato. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 12: Dove (nel cielo) nè tignuole, nè ruggine, nè ladro può difraudare i concupiti e sperati beni.
Esempio: E Domin. Gov. Fam. 30: Questo è il letto concupito nella presente vita.

227) Dizion. 5° Ed. .
CONCUSSARE.
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pag.367

CONCUSSARE.
Definiz: Att., usato anche assolutam. Scuotere violentemente, Commuovere con fragore: ma è voce da non usarsi se non parcamente e in poesia.
Forma varia di Conquassare, se pure non è formato dal lat. concussus, participio passato di concutere. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 139: Ecco lo cedro di Paradiso, cioè Andrea ch'era un grande santo nella Chiesa, udimmo che fu concusso, ma non divelto.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 4, 3: Zodiaco e Coluri ed Equatore Congiurar tutti in noi, di pietà voti, Scotendo i nostri cuor gielo e timore, Il concussar de' tuoni e de tremuoti.
Esempio: E Buonarr. Sat. 1, 225: Tremar radici, e concussar di perni, La macchina cader che vi si regge Mostra con gli edificj suoi superni.

228) Dizion. 5° Ed. .
CONCUSSATO , e più comunemente, alla maniera latina, CONCUSSO.
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pag.367

CONCUSSATO , e più comunemente, alla maniera latina, CONCUSSO.
Definiz: Partic. pass. di Concussare.

229) Dizion. 5° Ed. .
CONCUSSATORE.
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pag.367

CONCUSSATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Concussare. Chi o Che concussa. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 3, 12: Scioglie il freno a' tremoti, Concussator dell'onde Nettunno.

230) Dizion. 5° Ed. .
CONCUSSIONARIO.
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pag.367

CONCUSSIONARIO.
Definiz: Sost. masc. Term. de' Legisti. Colui che è reo di concussione.

231) Dizion. 5° Ed. .
CONCUSSIONE.
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pag.367

CONCUSSIONE.
Definiz: Sost. femm. Violento scotimento, Forte squassamento: ma in questo senso è voce poco usata. –
Dal lat. concussio. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 139: Ecco lo cedro di Paradiso, cioè Andrea ch'era un grande santo nella Chiesa, udimmo che fu concusso, ma non divelto; acciò che a noi, che siamo infermi, della sua concussione nasca paura, e della sua fermezza fiducia.
Definiz: § I. Trovasi anche in senso figurato, per Commozione. –
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 69: Ancora per lo digiuno si conserva l'uomo sanza concussione di mente appo le tentazioni de' malagevoli vizj.
Definiz: § II. Term. de' Medici, vale Scotimento interno, Ripercussione; ed anche Sbattimento delle membra, Forte tremito. –
Esempio: Bertin. A. F. Medic. dif. 306: Fieri sintomi coi quali [le febri quartane] assaltano un povero galantuomo, come quel freddo, quell'orrore, quella concussione, quel quasi tritamento d'ossa ec.
Esempio: Targ. Asfiss. 346: Frequentemente accadono forti asfissie, subitamente cagionate da concussioni del cervello, per cadute o percosse.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 143: Portan fuori i vomiti le impurità concotte, non solo direttamente dallo stomaco, dal piloro, e dalle glandule che stanziano intorno all'addome ed al cuore,... ma per la loro concussione e convulsione agiscono sopra le vene, le arterie e le glandule più distanti.
Definiz: § III. Più comunemente usasi come Termine de' Legisti; e dicesi quel Delitto che vien commesso da un pubblico ufficiale, allorchè, abusando della propria autorità, costringe alcuno a somministrare indebitamente a lui stesso o ad un terzo denari, o a procurare altri benefizj o vantaggi. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 30, 8: La concussione è quando alcuno, ch'è in uffizio, toglie per paura alcuna cosa a' sudditi; ovvero quando non vuole quello, di che egli è tenuto, se non gli è data pecunia; ovvero quando alcuno ufficiale toglie per forza alcuna cosa, più che non è il suo soldo o salario; ovvero quando alcuno accusa, e per pecunia si rimane di non accusare.
Esempio: Magal. Lett. At. 586: È un mero trovato per formare una spezie di satira ingegnosa contro gli aggiramenti e le concussioni del foro civile.
Esempio: Alf. Sallust. 24: Poco dopo a Catilina, reo di concussione, venne inibito il consolato.

232) Dizion. 5° Ed. .
CONCUSSIVO.
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pag.368

CONCUSSIVO.
Definiz: Add. Term. de' Medici. Atto a concussare, a far ripercuotere internamente, Fortemente commotivo. –
Esempio: Red. Cons. 2, 101: Ha avuto origine da causa violenta esterna concussiva, ed abile ad aver fatto un male organico.

233) Dizion. 5° Ed. .
CONCUSSO. –
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pag.368

CONCUSSO . –
V. Concussato.
234) Dizion. 5° Ed. .
CONDANNA.
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pag.368

CONDANNA.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto del condannare, Sentenza con la quale viene dai giudici inflitta ad alcuno una data pena o imposta una data multa. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 15, 1, 407: L'appellazione dalla condanna alle spese ed alli frutti si dà anche in quei casi che non compete nel negozio principale.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 15, 1, 409: Suol competere l'appellazione dalla condanna delli frutti o delle spese, perchè ec.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 149: Quindi avvenne che Pompeo Magno, minore solo del suo teatro, avendo fabbricata quella rôcca d'ogni oscenità, temendo che una volta si tirasse addosso la condanna de' Censori, vi soprappose un tempio dedicato a Venere.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 20: Vedendo che il notaro non si spiccia,... tale Per farmi avere una condanna piena, Superbo immaginâr colpo di scena.
Definiz: § I. E figuratam., Grave censura, Riprovazione. –
Esempio: Borgh. S. Tertull. 149: Contra a' Gentili il parere di loro medesimi ci serve qui per testimonio della verità, e la loro condanna anticipata viene a corroborare soprabbondantemente con l'umano insegnamento il divino.
Definiz: § II. Pur figuratam. e familiarmente, Condanna dicesi, in contrattazioni o composizioni amichevoli d'interessi, la Determinazione del prezzo delle cose contrattate, o della somma dovuta. Così per esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore Ho ricevuto i libri che mi avete mandati; sentiamo ora la mia condanna. – In quest'affare voglio che la condanna mi sia data da te.
Definiz: § III. E altresì familiarmente, dicesi di un malato Aver avuta la sua condanna, quando il medico abbia fatta disperata la sua guarigione.
Definiz: § IV. E pur familiarmente, di un atto o fatto, che sia di grave pregiudizio all'autore di esso, diciamo Esser quello la sua condanna essere un atto o fatto la sua condanna.

235) Dizion. 5° Ed. .
CONDANNABILE.
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pag.368

CONDANNABILE.
Definiz: Add. Degno di condanna, Da condannarsi.
Lat. condemnabilis. –
Esempio: Borgh. S. Tertull. 81: Or questa è l'adunanza de' cristiani, la quale dire si può illecita, se si rassomiglia ai raddotti illeciti: con giustizia condannabile, se alcuno di quella si duole, per la ragione stessa onde delle fazioni suol farsi querela.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 60: Questa sarà un'usura palliata, e però condannabile anche nel fôro civile.
Definiz: § I. Figuratam., Degno di biasimo, di riprensione, Biasimevole; od anche semplicemente Degno di disapprovazione, Da disapprovarsi: detto così di persona come di azione. –
Esempio: Nell. Iac. Torment. 3, 9: Quella sarebbe azione permessa, perchè fra marito e moglie, e perciò non condannabile.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 49: E sarà condannabile un semplice sacerdote, un paroco,... se impiega il suo tempo, il talento, a pro della patria, in benefizio de' suoi concittadini?
Esempio: E Paolett. Oper. agr. 1, 336: Dunque nemmeno per questa ragione è condannabile la contrastata ripotatura.
Esempio: E Paolett. Oper. agr. 1, 336: Dunque le viti ripotate doppo la grandine hanno rimesso? Tanto basta perchè l'operazione non sia condannabile.
Definiz: § II. In forza di Sost. Colui che è soggetto a condanna, Che può essere condannato. –
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 54: Addomandate Iddio, o condannabili, e confortatevi per isperanza.

236) Dizion. 5° Ed. .
CONDANNAGIONE.
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pag.368

CONDANNAGIONE.
Definiz: Sost. femm. Condanna; ma è voce da non usarsi oggidì che raramente. Forma varia di Condannazione. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 179: Tornarono i Ghibellini in Fiorenza colle loro famiglie, e furono cancellate le loro condannagioni, e riebbono i loro beni.
Esempio: Giamb. Tull. Rettor. 89: Per che cagione, messere la Podestà, temeste voi di fare condannagione di costui?
Esempio: Comp. Din. Cron. 81: La terra (la città di Cremona) riformò [Arrigo VII], la condannagione levò loro, e' prigioni mandò a Riminingo.
Esempio: Vill. G. 227: Tornarono i Ghibellini in Firenze, e le loro famiglie, e furono cancellati da ogni bando e condannagione; e furono arsi tutti i libri delle condannagioni e bandi ch'erano in Camera.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. 252: Per conseguente libero, e fuori d'ogni condannagione per addietro fatta di lui.
Esempio: Stef. March. Istor. 5, 3: Lo 'mperadore Arrigo fece una condannagione al Comune di Firenze, che a pena dell'avere e della persona, se i Fiorentini non mandassero infra quaranta dì e non andassero sindachi con pieno mandato, corressero nella pena; e la condannagione fu data in Genova.
Esempio: Giannott. Op. 1, 34: Soleva la Repubblica fiorentina far venire un Podestà forestiere, il quale con suoi Collaterali rendesse ragione nelle cose civili, e facesse l'esecuzione delle condannagioni e iustizie corporali.
Definiz: § I. E in locuz. figur. –
Esempio: Menz. Pros. 3, 224: E nomi, e verbi, e preposizioni, e avverbj, e congiunzioni, e intergezioni, a lei ricorrono (all'Ellissi): e se essa insieme coll'uso, un grande avvocato, non ne prendesser la difesa, tristi loro; chè all'accusa susseguirebbe immediatamente al tribunal de' Grammatici la condannagione.
Definiz: § II. Per Esecuzione della condanna o sentenza. –
Esempio: Vill. G. 276: E messer Corso Donati, ch'avea comandamento di star fermo, e non fedire sotto pena della testa, quando vide cominciata la battaglia, disse come valentre cavaliere: se noi perdiamo, io voglio morire nella battaglia co' miei cittadini; e se noi vinciamo, chi vuole venga a noi a Pistoia per la condannagione. E francamente mosse sua schiera, e fedì i nemici.
Definiz: § III. Per Pena alla quale alcuno sia condannato. –
Esempio: Cellin. Vit. 63: Con grandissime grida mi levò di peso, dicendo: Viva il signore, viva il signore; e disse che quella era la condannagione che io meritavo, aver fatto un così bel tratto (qui figuratam.).
Definiz: § IV. Condannagione, in senso particolare, si disse comunemente per Condanna a pagare una data somma, Multa; ed anche per la Somma stessa nella quale alcuno veniva condannato. –
Esempio: Stat. Art. Calim. I, 1, 21: E' quali reggimenti debbiano quelle condannagione ricogliere, de le quali venga a la Camera del Comune di Firenze il detto quarto, nel quale fosse per li detti Consoli condannato; e la prima condannagione venga al Camarlingo dell'Arte di Calimala.
Esempio: Stat. Art. Legn. 26: E chi farà contro, sia condannato.... La qual condannagione pagata, debba nientedimeno tale segatore o discepolo lasciare e non tenerlo.
Esempio: Lanc. Riform. volg. F. 21: La quale condannagione colei che non pagherae in fra XV die, dal die che fia letta la condannagione, sia scopata a nuda carne per la cittade ec.
Esempio: Vill. G. 291: I Pratesi recarono i danari, e menarono il malfattore, e pagaro la condannagione.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 3: Vogliamo e espressamente comandiamo, che la condannagione di libre 750, fatta per messer Antonio Adimari,... di ser Niccolò di ser Cecco da Buggiano, a te pagata per lo detto ser Niccolao, o veramente deposta, debbi a lui, veduta questa lettera, restituire.
Esempio: Poliz. Pros. 34: Se la cosa stessi a me, io condannerei questi iottoni in tutto il lor patrimonio, e delle lor condannagione (condannagioni) o io comperrei o torrei a pigione le più belle case di Firenze.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 5: Ma quando il Tesoriero stesse ancora in sul rigido di tutta la condannagione, fate che Girolamo ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 415: Io mi rincuoro che voi renderete la pace a lui, e che non vi correrà condannagione.
Definiz: § V. Trovasi per Somma richiesta, come prezzo del riscatto, a prigionieri di guerra; Taglia. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 27, 42: La battaglia fu grande, e finalmente Perderono i Franceschi.... Molti ne furon morti,... E presi assai, che la condannagione Pagarono, e poi fur lasciati andare.

237) Dizion. 5° Ed. .
CONDANNAMENTO.
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pag.369

CONDANNAMENTO.
Definiz: Sost. masc. Propriamente L'atto del condannare, Condanna: ma è voce di raro uso, la quale non trovasi che nel senso figurato di Riprovazione, Biasimo. –
Esempio: Segner. Incred. 127: Un tale Iddio sarebbe certamente più biasimevole di qualunque giudice iniquo; mentre egli verrebbe ad approvare in sè medesimo quelle ingiustizie che da pertutto proibisce con l'universale consentimento di tutti i popoli, e biasima con l'universale condannamento.

238) Dizion. 5° Ed. .
CONDANNANTE.
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pag.369

CONDANNANTE.
Definiz: Partic. pres. di Condannare. Che condanna.
Lat. condemnans. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 141: Si produce l'autorità di Quintiliano, condannante il mutar genere di traslazione.

239) Dizion. 5° Ed. .
CONDANNARE.
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pag.369

CONDANNARE.
Definiz: Att. Sentenziare alcuno come reo, e imporgli pena o multa proporzionata a' suoi misfatti o trasgressioni. E usasi così assolutam., come in costrutto con frase indicante la pena o multa, per lo più mediante la particella A.
Dal lat. condemnare. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 91: Coloro li quali per li loro difetti l'autorità delle pubbliche leggi già condannò ad esilio.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 152: Ogni cosa fatta confessò. Ed essendo dopo alcun dì dal Capitano condannato che per la terra frustato fosse, e poi appiccato per la gola, acciò che ec.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 255: Il Gonfaloniere.... condannò Donato Velluti.... alle carceri, come uomo che si fosse valuto de' danari pubblici.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 66: Io non credo, Signor, che ti sia nova La legge nostra, che condanna a morte Ogni donna e donzella che ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 37, 88: A guisa che si mena un che per fallo A fuoco o a ceppo o a laccio si condanni.
Esempio: Legg. Tosc. 9, 90 t.: Siano in avvenire condannati.... a' pubblici lavori.
Esempio: Lam. Ant. tosc. 1, CXLIX: Eccetto la somma necessaria per le spese e pel suo mantenimento in carcere, a cui fu condannato a vita.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 3, 422: Fu, per avere scritto il Monitore napoletano, condannata a perder la vita sulle Forche.
Definiz: § I. E usato assolutam.: nella qual maniera vale, per estensione, anche semplicemente Dichiarare che fa il giudice la reità di alcuno; ed in questo senso è contrario di Assolvere. –
Esempio: Dant. Purg. 15: Che farem noi a chi mal ne disira, Se quei che ci ama è per noi condannato?
Esempio: Comp. Din. Cron. 18: Confessò avere ricevuta una testimonianza falsa per messer Niccola Acciaiuoli; il perchè nol condannò.
Esempio: E Comp. Din. Cron. 47: Il giorno seguente messer Carlo gli fece richiedere, e più altri; e per contumaci e per traditori gli condannò.
Esempio: Vill. G. 371: M. Corso fu condannato come rubello e traditore del suo Comune.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 63: Fia necessitato.... Di condannarla e di farla morire.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 231: Le cause capitali sono prolungate più volte, nè si procede al condannare, se i giudici non hanno veduto e considerato la causa.
Definiz: § II. Detto di Dio o della Giustizia divina, rispetto allo assegnare ai peccatori le pene nell'altra vita. –
Esempio: Dant. Parad. 19: Muore non battezzato e senza fede: Ov'è questa giustizia che il condanna? Ov'è la colpa sua, s'egli non crede?
Esempio: Passav. Specch. Penit. 13: O peccatori, non abbiate di voi così crudele misericordia, che per rispiarmarvi di non sostenere un poco di disagio qui, vi conduciate ad esser condannati per iusto iudicio di Dio all'eterno fuoco dello 'nferno.
Esempio: Stor. Tob. 43: Coloro i quali ti spregieranno (parla a Gerusalemme), saranno in te maladetti: e condannati saranno tutti coloro i quali biastimeranno te.
Definiz: § III. Figuratam. e per lo più in maniera poetica, detto di ciò che sia, o possa essere, cagione o ragione perchè alcuno soggiaccia a pena o gastigo. –
Esempio: Dant. Inf. 18: Tal colpa a tal martirio lui condanna.
Esempio: E Dant. Inf. 28: Disse: O tu, cui colpa non condanna, E cui già vidi su in terra latina ec.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 41: Di mirar vaga, e di saper qual fallo Condanni i rei, sospinge oltre il cavallo.
Definiz: § IV. E costruito con la particella In, reggente la voce che indica la pena o multa imposte: col quale costrutto oggi si usa solamente nelle maniere Condannare nel capo, Condannare nelle spese o in una data multa. –
Esempio: Comp. Din. Cron. 44: Molti.... erano condannati in fiorini mille per uno. E chi non si difendea, era accusato, e per contumace era condannato nell'avere e nella persona.
Esempio: Stat. Art. Calim. I, 1, 20: Se i Consoli ciò lasciassono di fare, siano condannati per gli sindachi nel doppio.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 69: Tutti quegli ch'erano figliuoli di coloro, li quali per la vittoria di Silla erano stati condannati ne' lor beni,... aspettavano che battaglia fosse.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 126: Egli medesimo... il condannò nella testa.
Esempio: Poliz. Pros. 84: Se la cosa stessi a me, io condannerei questi iottoni (ghiottoni) in tutto il lor patrimonio.
Esempio: Machiav. Disc. 22: Ne ammazzò pochissimi, e non molti ancora condannò in danari.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 302: Si raccomanda, che non vorrebbe essere condannata nelle spese nè ne' frutti de' beni del fidecommisso.
Esempio: Legg. Tosc. 9, 90 t.: Quei rei che.... dovrebbero esser condannati nella galera a tempo, siano in avvenire condannati per altrettanto tempo ec.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 40: Vuol dire che, s'e' s'ha da venire a sentenza, l'avrete contro omni pejori modo, e sarete condannato nelle spese (qui in locuz. figur.).
Definiz: § V. Nel medesimo costrutto, per similit. ed anche figuratam., e in maniera scherzevole, riferito a spesa o a cosa che porti spesa, Obbligare alcuno a fare la spesa della quale si parla. –
Esempio: Pucc. A. Rim. 286: Ma pur se alcun per diletto morsella, E' non s'aspetti d'esser condannato Nel mezzo quarto, o nella metadella.
Esempio: Tass. Lett. 1, 159: Ma avvertite che non gli drizziate sotto il suo nome [i Canti], perch'io non voglio condannarlo ne le spese.
Esempio: E Tass. Lett. 3, 19: Fra tanto vorrei che Vostra Signoria fosse giudice di tutte le differenze, e che 'l signor Principe fosse condannato ne le spese, ed io ne l'onorar Sua Altezza quanto debbo.
Definiz: § VI. Costruiscesi talvolta con la particella Di, reggente la voce che indica il misfatto o la trasgressione per la quale alcuno è condannato, e, come anche si usò, la pena o la multa. Maniere corrispondenti al costrutto latino col genitivo. –
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 4: Fate i vostri servigj nel nome di Giesù Cristo, e in tal modo che niuna utilità propia nè guadagno riceviate di vostro lavorio; e chi contro facesse, sia condannato di furto.
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 302: Son quelli, i quali furono condannati, per falsi peccati, di morte.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 211: Colui di ciò essendo per santo adorato, che come colpevole ne dovea più tosto essere condannato.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 160: Avuta pratica di molti cittadini, furono sentenziati e condannati di pena capitale e confiscazione di tutti loro beni.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 111: Dio gli ripresse il temerario ardire, E mandò l'Angel suo tra quelle frotte, Che centomila ne fece morire, E condannò lui di perpetua notte.
Esempio: Dav. Tac. 1, 151: Cesio Cordo, orante Ancario Prisco, fu condannato d'iniquo reggimento.
Definiz: § VII. Vale anche Costringere o simili; e dicesi così di persona, come figuratam. di cosa, avvenimento, o simili. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 86: S'i' trascorro il ciel di cerchio in cerchio, Nessun pianeta a pianger mi condanna. Se mortal velo il mio veder appanna, Che colpa è delle stelle O delle cose belle?
Definiz: § VIII. E riferito ad oggetto materiale, materia qualsiasi, e simili, vale Adoperarlo in uso o ad ufficio basso, e propriamente men degno di quello al quale sarebbe per sua natura, o potrebb'essere, riserbato. –
Esempio: Segner. Mann. apr. 28, 3: Non ti fermare a vagheggiar quei bei cocchj che condannano l'oro, di cui van tutte folgoranti le ruote, a star sotto il fango, più tosto che su gli altari (qui figuratam., detto della cosa stessa, in servigio o adornamento della quale la materia venga da altri adoperata).
Definiz: § IX. Condannare, figuratam. e per lo più in modo assoluto, vale Censurare severamente, Riprovare, Redarguire; e riferiscesi così a cose o atti, come a persone. –
Esempio: Cas. Rim. 1, 27: Quel selvaggio core Nelle sue piaghe senta il mio dolore, E, biasmando l'altrui cruda e guerrera Voglia, il suo proprio errore E la sua crudeltà colpi e condanni.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 53: Anch'io parte fallii; s'a me pietate Negar non vuo', non fia ch'io te condanni.
Esempio: Menz. Pros. 3, 9: Il Savio Ebreo, stornando addietro i suoi tempi, e mettendogli a confronto di quei di Platone, condanna, e ragionevolmente condanna, il mal uso di quell'età.
Definiz: § X. E in senso particolare, detto dell'Autorità ecclesiastica, e riferito a scritture, opinioni, vale Dichiarare non conforme alle dottrine della Chiesa; e riferito ad autori, vale Riprovarne le dottrine, dichiarandole erronee od empie. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 22: Non si condanna per eretica da' Concilj veruna sentenza, che in quel tempo non ripugni alla comune opinion dei dottori, ed insieme o a' detti convincenti della Scrittura o all'autorità della Chiesa.
Esempio: Casott. Mem. Impr. 56: In questo celebre Concilio fu condannato l'empio Nestorio.
Definiz: § XI. Per semplicemente Disapprovare. –
Esempio: Dat. Obbl. Ling. 22: Cicerone condanna molti oratori e poeti per non buoni autori latini.
Esempio: Cocch. Op. 3, 503: È manifesto da infiniti luoghi d'Ippocrate, ch'ei condannava molto e stimava perniciosi i cibi forti e saporiti.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 21: La qual'idea [di dividere un'azione in infinitesime azioni] sembrami più geometrica, e più sicura. Per altro, quando bene ve ne serviate, non condanno la vostra maniera di concepire.
Esempio: Paolett. Append. 86: Non son mancati e non mancano molti, che han preteso di condannare il sistema di Sully.
Esempio: E Paolett. Append. 87: Molto meno si condannerebbe Sully, se si prendesse una giusta nozione delle cose.
Definiz: § XII. E per Esser indizio, Mostrare, che una persona è rea, o degna di venir biasimata, redarguita, od anche semplicemente disapprovata, datole torto. –
Esempio: Segner. Mann. magg. 14, 2: Questa ragion medesima non ti condanna tanto più per ingrato?
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 19: Sono innocente. – L'apparenza vi accusa e vi condanna. – Ma spesse volte l'apparenza inganna.
Definiz: § XIII. Parlandosi in particolare di cosa spedita ad alcuno, come lettere, involti e simili, si usò, in reggimento diretto o della cosa o della persona, per Stabilire quel ch'egli ricevendola debba pagare; Tassare. –
Esempio: Bemb. Lett. 2, 20: La spada del Cardinal San Piero in Vincola.... mandala per lo primo corriere ben fasciata e legata che non si possa trar fuori, e condannala quello vorrai, pur che vada sicura.
Esempio: E Bemb. Lett. 2, 132: Farlo dare (un libretto) al primo cavallaro che in qua venga, dirizzato a voi, condannandovi del porto.
Esempio: Cecch. Ass. 2, 2: Questa è una lettera, la quale viene da madonna Anfrosina vostra, ed è scritta di sua mano; se voi la volete, io la condanno in dieci ducati.
Esempio: Lett. Pros. Fior. IV, 1, 6: Scrivetemi quando vi vien bene, e fate lasciar le lettere al maestro della posta di San Casciano, che ne farà buon servigio, condannandole in qualcosa acciò si ricordi lasciarle.
Definiz: § XIV. Condannare un uscio, una finestra, un armadio a muro, e simili, usasi familiarmente, e con una certa iperbole, per Impedire comecchessia che della nominata apertura si faccia uso, senza però toglierla via del tutto.
Definiz: § XV. In forma di Neutr. pass. condannarsi, e usato assolutam., vale Darsi torto, Dimostrarsi, col fatto, meritevole di condanna, di disapprovazione, di biasimo e simili. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 348: Questo è il punto della questione che si dibatte, sul quale vi siete già condannato da voi medesimo.
Definiz: § XVI. E con compimento accennante a fatica, lavoro, od altra cosa dura e spiacevole, Sottoporsi a quella, Sobbarcarvisi. Come per es.:
Esempio: Esempio del Compilatore Ti sei condannato a un lavoro che supera le tue forze; e simili.