Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 5° Ed.
180) Dizion. 5° Ed. .
CONCORDEVOLE.
Apri Voce completa

pag.353

CONCORDEVOLE.
Definiz: Add. Lo stesso che Concorde, e più particolarmente nel senso di Unanime; ma è voce oggi non comune. –
Esempio: Dant. Conv. 263: Amore, secondo la concordevole sentenzia delli savj di lui ragionanti,... è che congiugne e unisce l'amante colla persona amata.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 3: Deliberato abbiamo, di conscienzia e volontà concordevole de' detti Collegi, di far grazia al detto ser Niccolò.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 2 t.: Da una concordevole voce di tutta la moltitudine.... li fu confermato lo stato e il nome reale.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 277: Furon fatte alcune leggi a favore delle parti di concordevole volontà del popolo.
Esempio: Bons. Lez. II, 1, 116: È comune e concordevole sentenza di tutti ec.
Definiz: § I. Si usò pure per Concorde, nel senso di Conforme, Conveniente, Congruente e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 355: E ciò è concordevole alla sentenzia di Tullio in quello di Senettute.
Esempio: Vill. G. 848: Ella è grave congiunzione e per la propinquità di Marte, e sì per l'eclissi procedente dalla Luna, e sì per la figura annuale a ciò concordevole, e sì ancora ec.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 55: Questa è l'ottima parte eletta da Maria, concordevole con la beata vita.
Definiz: § II. E si usò altresì per Concorde, riferito a suoni, canti e simili. –
Esempio: Zibald. Andr. 135: Compuosela (la cetra) con sette corde, per rappresentare la dolcezza e la concordevole armonia del cielo de' sette cieli per le sette pianete (qui in locuz. figur.).
Esempio: S. Ag. Espos. Salm. 1: Questo si fae con uno canto concordevole e dilettevole, il quale provoca l'animo umano a castitade.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 90: Un coro di più bellissimi e concordevoli suoni e accenti soavemente le empiè gli orecchi.

181) Dizion. 5° Ed. .
CONCORDEVOLISSIMO.
Apri Voce completa

pag.353

CONCORDEVOLISSIMO.
Definiz: Superlat. di Concordevole. –
Esempio: S. Ag. C. D. 8, 81: Che almeno alla razionale creatura paia la sola pace, cioè l'ordinatissima e concordevolissima società di fruire Iddio.

182) Dizion. 5° Ed. .
CONCORDEVOLMENTE.
Apri Voce completa

pag.353

CONCORDEVOLMENTE.
Definiz: Avverb. In modo concordevole, D'accordo, e anche Unanimemente: oggi per lo più Concordemente. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 34: Questi sopradetti se ne feciono capo, e andaronvi siccome fue ordinato da tutti concordevolmente.
Esempio: Dant. Conv. 250: Per le quali tre virtù (fede, speranza e carità) si sale a filosofare a quella Atene celestiale, dove gli Stoici e Peripatetici ed Epicurei, per l'arte della verità eterna, in un volere concordevolmente concorrono.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 308: Quasi tutti gli altri concordevolmente elessero Simmaco.
Esempio: Colonn. Guid. 76: E così per le parole, e per li ammonimenti del Re, tutti quelli che erano presenti concordevolmente consentiro.
Esempio: Libr. Amor.: Se nel cominciamento d'amore patto non fosse tra lor fatto concordevolmente.
Esempio: Tolom. Lett. 14 t.: È stato eletto concordevolmente vescovo d'Augusta.
Esempio: Varch. Boez. 22: Qual fu mai sì grande scelerità, e sì manifestamente confessata, la quale avesse gli giudici tanto concordevolmente severi tutti, che alcuno di loro non piegasse in qualche parte?
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 806: E concordevolmente parlarono tutti gli altri.
Definiz: § Per Insieme e al tempo medesimo. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 130: Era una trave legata in bilico colle funi, nel mezzo d'un'altra per traverso, la quale molte opere dall'una parte e dall'altra concordevolmente dimenavano, e a guisa d'un ariete antico spingevano.

183) Dizion. 5° Ed. .
CONCORDIA.
Apri Voce completa

pag.354

CONCORDIA.
Definiz: Sost. femm. Unione degli animi per conformità di voleri e di operazioni, ed anche semplicemente Volontà conforme.
Dal lat. concordia. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 62: Ira genera odio, concordia nutrica amore.
Esempio: E Albertan. Tratt. volg. 112: La concordia è virtude che lega i cittadini e i compatrioti con una medesima ragione e abitamento per ispontanea volontade.
Esempio: Dant. Purg. 16: Una parola in tutti era, ed un modo, Sì che parea tra esse ogni concordia.
Esempio: S. Bern. Cosc. 5: Il bascio della pace si è invitare a pace coloro che l'odiano, e revocare a concordia li discordanti, ec.
Esempio: Petr. Rim. 2, 179: Pensier canuti in giovenile etate; E (la concordia, ch'è sì rara al mondo) V'era con castità somma beltate.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 71: Dunque ne la concordia ch'io vi dico, Tenean [Zerbino e Gabrina] lor via per mezzo il bosco antico (qui ironicam.).
Esempio: Varch. Stor. 1, 417: Spero.... in qualche sicuro golfo o tranquillissima spiaggia prosperamente condurla (la nave dello Stato), solo che vi ricordiate di quel detto degli antichi savj,... che come per la concordia sagliono e s'aumentano le cose piccole, così per la discordia caggiono e si dileguano eziandio le grandissime.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 303: Umer.... visse in perfetta concordia con lei.
Esempio: Pindem. Poes. 59: Prima ne' templi e innanzi ai santi altari Vassi con pompa, e in lungo ordine e folto, Concordia e luce ad impetrar da l'Alto.
Definiz: § I. Per Accordo, Consentimento, in un'opinione, in una deliberazione, in un partito da prendersi, e simili. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 289: Essendo concordia di fare le leggi, ma discordia solamente chi le dovesse fare.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 125: Furono a ragionamento di cui la giovane dovesse essere, ed in brieve ciaschedun la volea: per che, non trovandosi concordia fra loro, temendo essi ec.
Definiz: § II. Per Riconciliazione, Pacificazione, ed anche Unione, Pace, riferito in quest'ultimo senso specialmente a Potentati. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 199: Parendogli dopo alcun dì, tempo di dovere i fratelli riducere a concordia con Aldobrandino,... domandò ec.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 316: Avendo il Conte di Soessons... principiato ad introdurre trattato di concordia con il Re di Navarra, s'incominciò ad attendere a questo fatto.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 5, 243: Gli odj fra le due monarchie s'infuocolavano, nè si trovava mezzo di concordia.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Fr. Iac. Tod.: Signor, misericordia; Fa' meco tua concordia.
Esempio: Dant. Conv. 277: Volendo la smisurabile bontà divina la umana creatura a sè riconfermare, che per lo peccato della prevaricazione del primo uomo da Dio era partita e disformata, eletto fu.... che 'l Figliuolo di Dio in terra discendesse a fare questa concordia.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 324: Tu se'.... madre del giudice e madre dell'uomo sbandito; tu madre di Dio e dell'uomo; e però speriamo che li recherai a concordia.
Definiz: § IV. Per Accordo, Convenzione, Patto, detto di privati: e parlandosi di principi o di repubbliche, Capitolazione, Trattato: ma in questo senso oggi è poco comune. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 110: Giannole disse che più non volea, ed in questa concordia rimase.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 89: Nominaronsi molti di comune consentimento, eziandio gli Svizzeri, ma nessuno dei Potentati italiani, eccetto il Pontefice, quale chiamarono per conservatore di questa concordia; cosa più presto di cerimonia che di sostanzialità.
Esempio: E Guicc. Stor. 4, 92: Nella concordia fatta da Cesare col Re di Francia non si faceva menzione sostanziale di lui (del Pontefice), nè della sicurtà degli Stati d'Italia memoria alcuna.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 386: Egli (Ferdinando).... conchiuse la famosa concordia, celebrata nel convento di Passavia.... Quivi.... fu pattuita specialmente la liberazione di Filippo Langravio.
Definiz: § V. E come Term. forense, si usò per Concordato; onde Giudizio di concordia, dicevasi quel Giudizio che s'iniziava da un fallito per venire, mediante l'approvazione del tribunale, ad un accordo o composizione con i creditori, offrendo loro un tanto per cento. –
Esempio: Fag. Pros. 68: Quando sia scapolo [il debitore], con muover nell'istesso tribunale un giudizio di concordia, dalla maggior parte di finti debitori soscritta, sforza i veri a concorrervi, altrimenti inibisce loro che nol molestino, e la persona con tal rigiro assicura.
Definiz: § VI. Detto figuratam. di dottrine, opinioni e simili, vale Accordo, Unione tra esse. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 369: Concordia delle predette due opinioni contrarie.
Esempio: E Pallav. Libr. Ben. appr.: Se a voi altresì le ragioni del P. Andrea facesser gran forza, io proporrei una maniera di concordia, che ricevesse per buoni gli argomenti d'amendue le parti.
Definiz: § VII. Detto delle varie parti di un discorso, di narrazioni, o simili, vale Riscontro e conformità in checchessia; e trovasi anche per Concordanza grammaticale. –
Esempio: Menz. Pros. 3, 265: La concordia delle voci si raggira ne' generi, ne' numeri e ne' casi.
Definiz: § VIII. Detto di cose materiali, vale Corrispondenza e Relazione fra esse. –
Esempio: Dant. Conv. 218: Per la molta concordia che intra tanti organi conviene a ben rispondersi, pochi perfetti uomini, in tanto numero, sono.
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 238: Nè una piccola penna d'uccello, nè uno fiorellino d'erba, nè una foglia d'arbore, non ha lasciate [Dio] senza la concordia e pace e congiunzione delle sue parti.
Definiz: § IX. E riferito a cose musicali, vale Accordo, Consonanza; ma non è d'uso comune. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 251: Come la concordia, fatta dall'arte della Musica, dell'acuto e del grave e degli altri diversi tuoni, genera la bellezza dell'armonia vocale; così ec.
Definiz: § X. E in senso figurato. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 251: La bellezza non è altro che una ordinata concordia, e quasi un'armonia, occultamente risultante dalla composizione, unione e commissione di più membri diversi,... bene proporzionati.
Definiz: § XI. Di concordia, usato avverbialmente, vale quanto D'accordo; la qual maniera è oggi più comune. –
Esempio: Vill. G. 355: Richiese il consiglio de' suoi Baroni, de' quali non v'ebbe neuno sì ardito che non avesse temenza, dicendo al Re di concordia ec.
Esempio: Vill. M. 5, 92: E per trarre la cosa a pacifico fine, di concordia si mossono di là, e in compagnia andavano all'Imperadore.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 226: Se ne andarono di concordia a casa i prestatori.
Esempio: Stor. Apol. volg. 36: Le monache che rimasono, tutte di concordia feciono badessa e donna maggiore Archistrata.
Esempio: Cap. Comp. Discipl. F. 8: La quale [balía] a loro o ad alcuno di loro per li detti uficiali.... di concordia sarà attribuita e conceduta.
Esempio: Pucc. A. Centil. 8, 24: E di concordia fecer la lezione (elezione).
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 13, 33: E gridan, quanto sanno, di concordia: Nazareno Signor, misericordia!
Definiz: § XII. E lo stesso vale Di comune concordia, Di pari concordia, o, come anche si disse, Di piana concordia. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 308: Di pari concordia diliberarono essere il migliore d'aver Tito per parente.
Esempio: E Bocc. Filoc. 2, 199: Di piana concordia piangendo s'abbracciarono, e con dolenti voci la morte attendendo, l'uno e l'altro dall'anello era tocco e dalle fiamme difesi.
Definiz: § XIII. In concordia, pure avverbialmente, vale D'accordo, Concordemente; ma è maniera poco comune. –
Esempio: Cap. Comp. Discipl. 3 t.: Con balía piena e generale autorità e podestà, che i due di loro in concordia, o cui ellino in concordia i due sostituissono, abbiano, di fare quelle cose in piato e fuor di piato,... che potrebbe fare l'università della detta Compagnia.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 3, 4: Deliberato fu molto in concordia l'ambasciata predetta non mandare.
Definiz: § XIV. Si usò anche per In unione, In compagnia, Insieme. –
Esempio: Nov. ant. B. 6: Allora lo giullaro rispose, e disse: che vuogli tu ch'io ti dea, e tu mi dona ciò che Alessandro ti donerà? Lo cavaliere rispose: donami cavallo da cavalcare, e somieri, e robbe, e dispendio convenevole a ritornare in mia terra. Lo giullaro li gli donò, ed in concordia cavalcaro ad Alessandro.
Definiz: § XV. Essere in concordia, che anche si disse Essere di concordia, usato assolutam., vale Essere d'accordo, concordi, Accordarsi, intorno a una data cosa; ma è maniera oggi non comune. –
Esempio: Bocc. Comm. Dant. 2, 149: Molti dell'oste de' Fiorentini, secondochè con messer Farinata erano in concordia, partitisi dell'oste de' Fiorentini, entrarono in quella de' Sanesi.
Esempio: Cap. Comp. Discipl. F. 6: La cui chiamata e constituzione [del procuratore e del sindaco] si faccia nello infrascritto modo,... sì che almeno siano in tutto quaranta de' fratelli della detta Compagnia, e sì che almeno trenta di loro siano in concordia.
Esempio: Pucc. A. Centil. 43, 75: Disse messer Francesco: ben hai detto, Ma noi voglian di tre far la lezione (elezione), E voi pigliate qual v'è più diletto. Furo in concordia, e sanza più tencione Messer Francesco fu col suo Collegio, E nominarne tre ciascun Guascone.
Esempio: Stef. March. Istor. 9, 9: Di che gli amici loro.... sosteneano che ciò non si facesse; e non possendo fare, nè essendo di concordia, il martedì.... il romore si levò.
Definiz: § XVI. Essere in concordia di fare una cosa, o Essere di concordia a fare una cosa; e altresì Essere in concordia di una cosa, o Essere di concordia a una cosa; sono maniere, oggi non comuni, che valgono Convenire, Stabilire concordemente, di far quella cosa, Accordarsi intorno ad essa. –
Esempio: Giamb. Oros. 187: I vincitori non essendo della preda in concordia, ancora in due parti si divisero.
Esempio: Vill. G. 3, 12: Furono in concordia [i Cardinali] di non chiamare niuno di loro Collegio, e elessono [Papa] uno santo uomo, ch'avea nome Frate Piero da Morrone.
Esempio: Vell. Cron. 116: E fu in concordia il Patriarca col Comune nostro, che non si facesse alcuna novità da noi.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 356: Ed essendo in concordia del pregio [dei porci], disse gli mandasse la seguente mattina.
Esempio: Pucc. A. Centil. 60, 18: Ed a ciò furon tutti di concordia I Cardinali.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 12: Latino sentendo Enea nobile, e buon guerriere, si fu in concordia con lui di pace; nella qual pace si contenne, che gli dovesse dare Lavinia per moglie.
Esempio: E Stef. March. Istor. 1, 22: Macrino, Albino, Gneo Pompeio, Marzio, furo di concordia ad andarvi.
Definiz: § XVII. Prender concordia di far checchessia, si usò per Far patto, Stabilire d'accordo, di farlo. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 195: Di ciò era presto di combattere a corpo a corpo, e col re Carlo, in luogo comune; onde si prese concordia sotto sacramento, in presenza del Papa, di fare la detta battaglia ec.
Definiz: § XVIII. Recare uno a concordia con altri, o Recarsi a concordia con alcuno, valgono Riconciliarlo, o Riconciliarsi, con esso; ma sono maniere non molto comuni. –
Esempio: Cap. Comp. Discipl. F. 15: Al luogo della Compagnia non venga, se prima non si reca a concordia e pace col suo fratello.
Esempio: E Cap. Comp. Discipl. F. 29: Li rechino a pace e concordia.
Definiz: § XIX. Rimanere in concordia, lo stesso che Rimaner d'accordo, che è assai più comune. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 108: Rimasi (rimasti) adunque in concordia, venuta la domenica, frate Puccio cominciò la sua penitenzia ec.
Definiz: § XX. Venire a concordia, usato assolutam., vale Pacificarsi, Rimpaciarsi. –
Esempio: Comp. Din. Cron. 31: Niuno argomento da guerra si fece, perchè non poteano pensare che altro che a concordia si potesse venire per più ragioni.
Definiz: § XXI. E Venire a concordia, o in concordia, di far checchessia, vale Accordarsi, Concordare di farlo; ma è maniera oggi non comune. Si usò di costruirla anche con la cong. Che. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 3: Italio e Dardano si vennono in questa concordia, ch'eglino dovessono andare ec.
Esempio: Vill. G. 6: Italo e Dardano.... sì vennero tra loro in questa concordia, che dovessero andare con loro sacrificj a sacrificare il loro Iddio alto Marti, il quale adoravano.
Esempio: Vill. M. 5, 92: Questo Duca movendo questione al Patriarca di queste terre, vennono a concordia di stare di ciò alla sentenza dell'Imperadore.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 126: Temendo essi di non venire a peggio e per costei guastare i fatti loro, vennero a concordia di doverla [la giovane] donare a Federigo re di Cicilia.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 137: Vennero in concordia di governare a vicenda un giorno per ciascuno.

184) Dizion. 5° Ed. .
CONCORDISSIMO.
Apri Voce completa

pag.355

CONCORDISSIMO.
Definiz: Superlat. di Concorde. –
Esempio: Guicc. Stor. 2, 137: Commettere ciascuno di loro la vita propria in arbitrio dell'altro con non minore confidenza, che se sempre fossero stati concordissimi fratelli.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 155: I quali, come che in alcune altre cose discordino, in questa sono concordissimi.
Esempio: Segner. Op. 4, 516: Così parlano unitamente tutti gli Antichi.... dietro la scorta, quali di san Tommaso, quali di Scoto, in ciò concordissimi.
Esempio: Lanz. Stor. pitt. 1, 290: Gio. Coli e Filippo Gherardi, concordissimi come di animo, così di stile; talchè avendo operato per lo più insieme, ogni lor lavoro par fatto da una sola mano.

185) Dizion. 5° Ed. .
CONCORPORALE.
Apri Voce completa

pag.355

CONCORPORALE.
Definiz: Add. Term. de' Teologi. Partecipe del medesimo corpo, Appartenente al medesimo corpo, preso figuratam. per Comunione spirituale.
Dal basso latino concorporalis. –
Esempio: Bibb. 3, 587 t.: Le gente debbeno essere insieme coeredi: e concorporali insieme seranno partefici (partecipi) de la promissione di Dio in Iesu Cristo per l'Evangelio.

186) Dizion. 5° Ed. .
CONCORPORARE.
Apri Voce completa

pag.355

CONCORPORARE.
Definiz: Att. Unire una cosa, una sostanza, o simile, con un'altra, in modo che formi con essa tutto un corpo; Ridurre due o più cose o sostanze in un solo e medesimo corpo.
Dal lat. concorporare .
Definiz: § Neutr. pass. concorporarsi Unirsi con altra cosa in modo, da formare con essa un sol corpo; Fare con essa tutto un corpo.

187) Dizion. 5° Ed. .
CONCORPORATO.
Apri Voce completa

pag.355

CONCORPORATO.
Definiz: Partic. pass. di Concorporare. Lat. concorporatus. –
Esempio: Magal. Lett. At. 261: Questi spazj, tosto che si riducono a uno spazio solo infinito, cessano di essere anche intellettivamente spazj, restando subito come assorbiti nell'infinita estensione del mobile; anzi divenuti una cosa stessa, e per così dire, concorporati coll'istesso mobile.
Definiz: § E in forma di Add. Unito con checchessia in modo da formare con esso tutto un corpo, Ridotto in un sol corpo. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 200: Saranno dunque due infiniti. Infiniti, dirò così, concentrici, concorporati, immedesimati, e pur tuttavia realmente distinti.
Esempio: E Magal. Lett. scient. 206: Vi potrebb'egli aver luogo, ricetto, sussistenza, qualche altra cosa di diversa natura, la quale si potesse spargere.... per entro questi tre infiniti concentrici, concorporati, immedesimati in un solo?

188) Dizion. 5° Ed. .
CONCORRENTE.
Apri Voce completa

pag.356

CONCORRENTE.
Definiz: Partic. pres. di Concorrere. Che concorre.
Lat. concurrens. –
Esempio: Morell. Cron. 242: Tutta la famiglia rimasa di Giovanni, e tutta la famiglia di Pagolo insieme in una casa abitanti e a una spesa concorrenti a comune.
Esempio: Accolt. Prosp. 14: Le parallele linee, e lati del quadrato obietto B A C D, devon disegnarsi con rette linee concorrenti in un punto tale, che resti posto a livello dell'occhio E.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 221: I gradi della velocità.... proporzionatamente rispondono alle parallele comprese tra due linee rette concorrenti in un angolo.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 183: Dal punto G si tiri la parallela.... concorrente in M colla prolungata AB.
Definiz: § I. E in forma di Add. Che concorre, Che si unisce con altra persona o cosa, al compimento di checchessia. –
Esempio: But. Comm. Dant.: L'operare sta nella grazia di Dio principalmente, e susseguentemente nelle cagioni concorrenti.
Definiz: § II. Detto di linee, vale Che si tagliano, o semplicemente s'incontrano, in un dato punto, Che fanno capo ad esso. –
Esempio: Accolt. Prosp. 14: Dalle due intersezioni, che faranno in T e V, si tirino al punto R le concorrenti linee IR e VR.
Definiz: § III. E detto di corpi, Che vanno, per effetto del movimento impresso loro, ad incontrarsi ed urtarsi. –
Esempio: Torric. Lez. 14: Se ambedue i corpi concorrenti fossero materie cedenti, come piombo, ambedue s'acciaccherebbero assai.
Esempio: E Torric. Lez. appr.: Ora nell'ammaccarsi i due corpi concorrenti, il centro.... discenderà per qualche spazio.
Definiz: § IV. Termine Ecclesiastico. È aggiunto che si dà alla messa del Santo che ricorre nella Chiesa. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 119: Guarti (guardati) dalle sessanta messe, dalle trenta messe, dalle tredici messe, le quali faccino lassare la messa della Chiesa concorrente.
Definiz: § V. E in forza di Sost. Colui che concorre, ossia aspira con altri, a un premio, a un ufficio, a un grado, a un lavoro, e in generale a conseguir checchessia: e più particolarmente dicesi di Chi, a tal fine, dia, o si offra a dare, prova della propria capacità. –
Esempio: Car. Arist. Rett. 117: Gli concorrenti sono da esser temuti, quando non possano insieme ottener l'uno e l'altro quel che competono.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 39: Incontra qualche difficoltà sì per le condizioni dei tempi, sì per il contrasto dei concorrenti, che domandano il medesimo.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 51: In Corinto dipinse un Bacco bello a maraviglia in concorrenza d'altri pittori. Veggendo il popolo che l'opere de' concorrenti erano appetto ad esso men belle, esclamarono ec.
Esempio: Segner. Pred. 370: La vita è breve, la gioventù fallace, le forze manchevoli, i concorrenti molti, i carichi pochi (qui figuratam.).
Esempio: Baldin. Vit. Brunell. 81: Ma perchè nello stesso tempo avevano opposto i concorrenti che quello [il modello della Lanterna] di Filippo non aveva scale,... imposero a Filippo che mettesse in esecuzione il suo modello, con condizione di farvi la detta scala.
Esempio: Legg. Band. C. 27, 327: Rispetto a' lavori di tali riattamenti e restaurazioni, l'impresario dovrà in tutto e per tutto attendere la relazione suddetta dell'Anastasi; e ciò tanto per la quantità dei lavori, quanto ancora per la loro qualità, misure e metodo; la qual relazione esisterà nella Cancelleria del detto Tribunale della Parte, e sarà sempre mostrata a qualunque concorrente.
Esempio: Panant. Epigr. 157: Alla gloria pur presto s'anderebbe Di virtù per la strada e dei talenti. Almen così non vi s'incontrerebbe Che un numero minor di concorrenti.
Definiz: § VI. E figuratam., riferito a cose d'amore. –
Esempio: Machiav. Comm. 81: Potrebbe venirvi uomo, a chi madonna Lucrezia piacesse come a te, che fusse ricco più di te, che avesse più grazia di te, in modo che si porta pericolo di non durare questa fatica per altri, e che intervenga che la copia de' concorrenti la facciano più dura.
Esempio: Bern. Orl. 11, 4: Dall'altra parte viene un concorrente, E due, e tre, e quattro, e cinque, e sei; Ognun dell'altro vuol parer più ardente: Non può già a tutti voler ben colei.
Definiz: § VII. Quindi Concorrente di alcuno, o, come trovasi, de' fatti di alcuno, vale, Competitore, Emulo, e talora anche Rivale, di alcuno in checchessia, o per checchessia. Onde Avere concorrenti o Non avere concorrenti, vale Avere o Non avere competitori o emuli. Ma sono maniere oggi poco comuni. –
Esempio: Bocc. Lett. 322: Nè indarno stimo che sarà questa lezione, se tu concorrente de' generosi fatti delle passate [donne], drizzerai la tua fantasia a miglior opra, per avanzar quelle.
Esempio: Car. Arist. Rett. 119: Dove non abbiamo concorrente alcuno, o che quelli che concorrono con noi non son potenti ec.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 87: Scrivono, che Paride istrione fu da lui ucciso, come suo concorrente, e grave avversario.
Esempio: Cellin. Vit. 471: Questo sarà causa, che 'l Bandinello per onor suo si metterà con maggiore studio a fare un bel modello, che e' non farà, sapendo di non avere concorrenti.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 237: Fu suo concorrente Domenico de' Cammei milanese.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 9, 238: Gli fu concorrente Michelino, che valse non meno di lui nelle cose piccole e grandi.
Esempio: Dav. Tac. 1, 25: Gli pareva dover della morte di Pisone, suo nimico e concorrente, far allegrezza.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 116: Vassene a Druso, sperandolo non tanto incrudelito per lo fratello mortogli, quanto addolcito per tanto concorrente levatogli.
Esempio: Zanott. G. P. Stor. Accad. 2, 27: Frequentò diligentemente le accademie del nudo, e in quella de' Ghisilieri tre volte ottenne il premio della prima classe, e il quarto ancora ottenea, se un suo concorrente non si facea fare ad un maestro il disegno.
Definiz: § VIII. In senso speciale, si disse di Chi, nella elezione a qualche ufficio, ha conseguito, insieme con altri, parità di voti. –
Esempio: Ord. Comp. Fior. Ven. 462: Quello che fie rimasto con più favore di fave nere, s'intenda esser eletto e approvato primo governatore; e in caso che vi fosse concorrenza, i concorrenti si debbian rimandare in corpo di Compagnia medesimamente tante volte a partito, che l'uno avanzi ciascun degli altri.
Definiz: § IX. Concorrente, dicesi anche Chi si presenta a comprare o ad acquistare checchessia; e dicesi specialmente quando c'è moltitudine di compratori, o gara tra essi. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 312: Allora [le merci] si vendono dal contadino ai concorrenti dai tre fino a cinque, e talvolta fino a sei scudi, ogni cento libbre.
Esempio: E Paolett. Append. 74: Or se il solo e vero interesse d'ogn'arte consiste nella consumazione, quale potrà ella sperarsi da pochissimi concorrenti?
Definiz: § X. Per Chi concorre, o accorre insieme con molti altri, in un dato luogo per un qualche fine. –
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 411: Noi possegghiamo già in questi dieci [bagni] la facoltà d'ammettere qualunque concorso, e di sodisfare a qualunque diverso desiderio dei concorrenti.

189) Dizion. 5° Ed. .
CONCORRENZA.
Apri Voce completa

pag.357

CONCORRENZA.
Definiz: Sost. femm. Il concorrere di più persone insieme al conseguimento del medesimo fine, come premio, dignità, ufficio, allogamento di opere d'arte, e simili; Gara, Competenza, ed anche Emulazione. –
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 30: In tutte le altre cose, nelle quali accade concorrenza, cerca sempre di essere il primo.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 328: Per fuggire la concorrenza con il Capitano, lo deputarono a Pescia, a guardia della Valdinievole.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 76: Donde non avevano luogo tra loro nè l'instabilità di mutare padrone o per ambizione, o per avarizia; nè le concorrenze con gli altri Capitani per avanzargli con maggiore condotta.
Esempio: Cellin. Pros. 370: Egli diceva che di quella così bella opera, gli aveva fatto errore a dar la vittoria a un solo, il quale con tutto che fussi valente uomo, non avendo nè concorrenza, nè emulo alcuno, avrebbe fatto molto manco bene che se ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 255: Anzi mi dubito Che ella (la fanciulla) non sia sua; gli è sul danaio Gagliardo,... e giovane Ben avviato, bell'uomo, e gli giovano Le concorrenze vostre.
Esempio: Parut. Disc. polit. 2, 223: Praticando ne' medesimi luoghi la nazione genovese, ne nacque.... certa concorrenza ed emulazione tra loro.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 2, 19: Volle che combattessero separatamente le fanterie francesi e le tedesche, acciò che la concorrenza inanimasse le nazioni a combattere con maggior fervore e con più pertinace ostinazione.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 44: Mal si sarebbe condotto [Zeusi] a sì alto segno, senza la concorrenza con Parrasio.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 120: In qualunque concorrenza sono superati, anche da molto inferiori a loro.
Definiz: § I. Trovasi per Moltitudine di gente concorsa; comunemente Concorso. –
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 330: Vedi tu dentro all'uscio quella concorrenza di sgualdrinelle?
Definiz: § II. E riferito ad elezioni, si disse per Parità di voti conseguita da due o più persone, onde sia necessario procedere a nuovo partito. –
Esempio: Ord. Comp. Fior. Ven. 462: Quello che fie rimasto con più favore di fave nere, s'intenda esser eletto e approvato primo governatore; e in caso che vi fosse concorrenza, i concorrenti si debbian rimandare in corpo di Compagnia medesimamente tante volte a partito, che l'uno avanzi ciascun degli altri.
Definiz: § III. Termine dell'Economia. Quella specie di gara che nasce fra i commercianti, per vendere con loro vantaggio, che poi risulta in utilità comune, le proprie derrate o merci in maggior quantità, sia perchè migliori delle altrui, sia perchè date a miglior mercato. –
Esempio: Paolett. Append. 74: Di più, qualunque manifattura di moda appena è comparsa, di subito s'estende e dentro e fuori del paese; ed ecco che ben presto la concorrenza di altri artefici, di altri mercanti, riduce il prezzo al suo giusto livello, che è quello.... del valore delle materie prime e della sussistenza dei lavoranti.
Definiz: § IV. E Term. Ecclesiastico. –
Esempio: Cerracch. Dubb. Rubr. 1, 4: La concorrenza dunque è un incontrarsi di due feste, una che si celebra il giorno antecedente, l'altra che nel giorno susseguente si solennizza; la concorrenza pertanto si attende, e cade solo ne' secondi vespri del primo, e ne' primi vespri del secondo.
Definiz: § V. A concorrenza di alcuno o con alcuno, o assolutam. A concorrenza, posto avverbialmente, vale A gara, A competenza, con esso, per conseguire una data cosa, o per ottenere un dato fine; e riferiscesi più specialmente ad artisti. –
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 24: Quella virtuosa e generosa emulazione, che nasce tra i giovani che operano a concorrenza.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 91: Dipinse il medesimo Girolamo in Santa Colomba di Rimini, a concorrenza di Benedetto da Ferrara, e di Lattanzio, un'ancona ec.
Esempio: Borgh. R. Rip. 206: Furono fatte.... da nobilissimi artefici a concorrenza sette Amazoni per ornamento di quel famoso tempio.
Esempio: E Borgh. R. Rip. 215: Fece a dipingere [Parrasio] a concorrenza con Zeusi, e il vinse.
Esempio: Baldin. Art. Int. 14: Onde il medesimo Alberto a concorrenza di lui si mise a dar fuori nuovi intaglj, che furono i migliori che e' facesse mai.
Esempio: Alf. Sallust. 56: Gli era pure stato (a Catulo) a concorrenza rapito il pontificato da quel giovinetto (da Cesare).
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 398: A concorrenza vanno Degli uccelli del ciel minute mosche.
Definiz: § VII. Riferito a cose, vale In modo da reggere l'una al paragone dell'altra, da starle a competenza. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 294: In questo tempo fu tagliato il monte tra il Lago di Rossiglione e 'l Garigliano, perchè più gente vedesse la magnifica battaglia navale ordinata in esso lago, a concorrenza di quella che fece Agusto nel pelago da lui cavato.
Esempio: Bottar. Dial. 171: Lo stesso fu pagato al Domenichino il suo S. Girolamo, fatto a concorrenza o imitazione di quello [del Caracci].
Definiz: § VIII. In concorrenza di alcuno, vale lo stesso che A concorrenza con alcuno. –
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 51: In Corinto dipinse [Parrasio] un Bacco bello a maraviglia, in concorrenza d'altri pittori.
Definiz: § IX. Far concorrenza con alcuno, vale Concorrere con esso al conseguimento del medesimo fine od intento, Gareggiare con esso di pregio o valore in checchessia, di potenza, o simili. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 74: Vedete la eleganzia della rodiana Erinna far più fiate concorrenza col duca e maestro di tutti i poeti (qui figuratam.).
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 418: Picciola terra, co' Pisani industri, Co' Genovesi e Livornesi tosto Concorrenza farai.
Definiz: § X. E Far concorrenza ad alcuno, dicesi di commerciante che si studi di produrre miglior genere, o di venderlo a più buon mercato che quello.

190) Dizion. 5° Ed. .
CONCORRERE.
Apri Voce completa

pag.357

CONCORRERE.
Definiz: Neutr. Andare molti volonterosamente e nel medesimo tempo a un luogo stesso, Convenirvi in gran numero.
Dal lat. concurrere. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 226: A' quali [Predicatori] concorrono gli uditori come a coloro che cantano de' paladini.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 85: Eran quivi a così fatta esaminazione, e di tanta e sì famosa donna, quasi tutti i Pratesi concorsi.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 112: Tanti uomini e tante femine concorsono nel castello, che appena vi capeano.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 282: All'arrivo del quale, come che di notte fosse, tutta la moltitudine concorse alle sue case.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 21: Mentre gli oggetti esteriori arrivano per entrare nelle porte de' sensi, ivi velocemente quella gran turba di spiriti concorrono, speditivi da quegli affetti, che possono avere interesse o fine con quelle specie, che tramandar si debbono al senso comune e all'immaginativa.
Definiz: § II. E per semplicemente Andare o Recarsi in un dato luogo; detto però di molti. –
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 163: Parendogli che e' fusse da stimare assai, che il popolo romano.... non si mescolasse e imbastardisse col sangue d'uomini forestieri, vili e schiavi, che giornalmente concorrevano nella città, usò molto di rado di far nuovi cittadini.
Esempio: Parut. Disc. polit. 2, 223: Non era alcuna città di famoso mercato nel Levante, ove non concorressero le navi ed i mercanti veneziani.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 1, 192: Succeduto il caso, se ne sparse la voce per tutto Parigi, e tutta la nobiltà subito concorse a trovare il Re.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 138: Conducesi in vendita a Quanceu, dove concorrono ad arricchirsi il Ponente, l'India e tante Isole a mezzodì.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 266: Vi concorrevano (in Ciolúla) per ordinario molti forestieri; parte come ad un Santuario de' loro Dii, e parte come ad un luogo di gran traffico.
Definiz: § III. Pur detto di molti, Recarsi presso ad alcuna persona per un dato scopo; comunemente Ricorrere. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 119: Molti di diverse parti del mondo a lui per loro strettissimi ed ardui bisogni concorrevano per consiglio.
Esempio: Belc. F. Laud. 2 t.: Salve Regina di misericordia,... Noi sian (siamo) concorsi sotto le tuo' vele, Chiamando a te, chè siamo figliuo' d'Eva (qui figuratam.).
Definiz: § IV. E per Accorrere; ma in questo senso non è comune. –
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 110: La fanciulla con la vecchia, che l'accompagnava, cominciarono gridare; per la qual cosa vi concorsero molti del popolo, i quali gli vietarono (a Marco Claudio) che non menasse la fanciulla dove lui voleva.
Definiz: § V. E detto di cose, Essere in gran numero o quantità portate da più parti in un dato luogo. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 82: Alla gran moltitudine de' corpi.... che ad ogni chiesa ogni dì e quasi ogni ora concorreva,... non bastando la terra sacra alle sepolture.
Definiz: § VI. Per Affluire, Far capo in uno stesso luogo, detto di fluidi; o in una medesima parte del corpo animale, detto di umori. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 233: Le foglie, i rami e le cortecce [del melo], perocchè sono lazze e acetose, confortano lo stomaco, e saldano le ferite, e i mali umori, che ad esse concorrono, rimuovono.
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 385: Quando per li corsi de' fiumi saranno due correnti d'acqua, o due rami d'acqua eguali, cominciando distanti l'uno dall'altro, e che essi concorrino a luogo dove insieme si percotano; essi, dopo tal percussione, si leveranno in alto.
Esempio: Castell. Acq. corr. 53: Ne i quali [pozzi smaltitoj] concorrendo le acque piovane de i cortili e case, non gli possono mai riempire, ma ec.
Esempio: Michel. Viagg. 163: Discesi in una piccola pianura, dove scorre un fossetto, in cui concorrono tutte l'acque delle suddette fosse ec.
Definiz: § VII. Detto di linee o di piani, vale Tagliarsi, o semplicemente Incontrarsi, in un dato punto; ed anche Andare ad incontrarsi per effetto del conveniente prolungamento; ed è propriam. Term. de' Geometri. –
Esempio: Accolt. Prosp. 15: Ove questa [linea orizzontale] è terminata in R, si chiama punto del concorso, come che a questo concorrino sempre tutte le linee piane parallele.
Esempio: Galil. Op. astronom. 2, 5: Sia tirata la linea B O A, che tocchi il cerchio I G in O, e in A concorra con L I.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 4, 197: Concorrendo insieme linee a formare un angolo, par che nel ristringersi l'angolo debba più tosto inacutirsi che farsi maggiore.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 278: Una certa curva.... la quale s'accosterà sempre alla retta F L senza mai concorrere.
Definiz: § VIII. E per similit., dicesi di strade, pendici e simili, per Metter capo, Andare a finire o ricongiungersi in un dato punto. –
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 35: Queste acque nascono rasente al piede del monte ov'ei s'avanza in una punta o capo, al quale la sua direzione universale si piega un poco più al settentrione, e ove concorrono quasi due lati della pendice meridionale, cioè il lato orientale che guarda Arno, e l'occidentale che guarda il Serchio.
Definiz: § IX. Concorrere, vale pure Presentarsi insieme con altri a dar saggio del proprio valore in checchessia, a fine di ottenere un premio, un ufficio, l'allogamento di un'opera d'arte, o simili; ma usasi anche per semplicemente Aspirarvi insieme con altri. –
Esempio: Pallav. Lett. 3, 101: Il dottor Donato Rasi.... intende di concorrere alla condotta di cotesta città.
Definiz: § X. E parlandosi di asta pubblica, incanto e simili, o di appalti o lavori da darsi in accollo, vale Entrare con altri in gara per acquistare i beni mobili o immobili che sono posti in vendita, ovvero per ottenere l'appalto o il lavoro, che si concede a chi offre più vantaggiose condizioni. –
Esempio: Legg. Band. C. 27, 350: Chiunque vorrà concorrere a quest'impresa, dovrà.... aver presentate alla cancelleria del detto Tribunale della Parte le sue offerte in iscritto sigillate.
Definiz: § XI. Per Competere, Gareggiare con alcuno in checchessia; ed anche Gareggiare con esso di pregio, di valore o simili, in alcuna cosa. –
Esempio: Ar. Or. fur. 18, 147: E lo stimò gagliardo e buon guerriero, Che concorrer d'insegna ardia col Conte.
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 110: Donatello e Lorenzo Giberti ne mostrarono, in marmi e in bronzi con grande artifizio lavorando, come con gli antichi concorrere si potesse.
Definiz: § XII. Per Unirsi, Accordarsi con altri a fare una data cosa; e parlandosi più specialmente di spesa, Contribuire a quella. –
Esempio: Vill. G. 538: Le terre vicine mal voleano concorrere alla spesa.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 356: Di nuovo mi ripregò che io scrivessi a VV. SS., e le pregassi a concorrere con le loro genti a questa impresa.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 7, 33: Questo Stato concorrerebbe al terzo della spesa.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 7, 215: La lega di Svevia concorra per straordinario a questa guerra.
Esempio: Car. Arist. Rett. 85: Le circonstanze ancora fanno le ingiurie maggiori, come quando un solo abbia avuto ardire d'ingiuriarci, o esso sia stato il primo, o pochi altri siano concorsi con lui.
Esempio: Varch. Stor. 1, 152: Si vergognava che.... devesseno.... a tutte le spese che si facevano, concorrere.
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 14: Giudicando che non fussi degno della loro fratellanza chi non concorresse prontissimamente a onorar tanta virtù.
Esempio: Legg. Band. C. 9, 147: Alle spese che saranno necessarie in assettarle [le strade] devino concorrere quei popoli.... secondo che si risquotano li altri debiti e spese di esso contado, e nel distretto fiorentino sopra l'estimo a lira e soldo, siccome si osserva per li altri debiti e spese del distretto.
Esempio: Red. Lett. 3, 183: Si compiacque ancora di mostrar buona intenzione.... di voler concorrere ella stessa con caritativo e generoso sussidio.
Definiz: § XIII. Per Incontrarsi, Trovarsi accidentalmente d'accordo, nel fare o dire la medesima cosa; ma è maniera poco comune. –
Esempio: Tass. Lett. 1, 158: Tutti [i tre astrologi] sono concorsi a dire, che da donne avrò gran beneficj.
Definiz: § XIV. Per Cooperare, Prender parte al compimento o conseguimento di checchessia, ovvero a produrre un dato effetto; detto di persona, e figuratam. anche di cosa. –
Esempio: Dant. Parad. 26: Tutti quei morsi (stimoli) Che posson far lo cuor volger a Dio, Alla mia caritate son concorsi.
Esempio: E Dant. Conv. 112: Così si vede essere a questa amistà concorse tutte le cagioni generative e accrescitive dell'amistà.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 402: Per essere [il Papa] obbligato in questa sua elezione a ciascuno [de' Cardinali], sendovi ciascuno volontariamente concorso, non si può in verun modo ec.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 7, 365: Ordina [il Re di Francia] in questo mezzo questo Concilio Gallico; e quando sono arrivati assai prelati, attendono ad ordinarsi per la giornata deputata ad Orleans, dove leverà l'obbedienza al Papa; e quando Inghilterra e l'Imperatore ci concorrino, creeranno un nuovo Papa.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 11: Con volontà di tutto il regno di Francia concorrerebbe alla salute d'Italia con grossa somma di danari.
Esempio: Car. Arist. Rett. 83: Errori si dicono quelli, dove concorre il pensiero e non la malizia. Ma ingiurie, son quelle, che si fanno con pensamento e con malizia; perchè concorrendovi il desiderio, bisogna che vi si adoperi la malizia.
Esempio: Parut. Disc. polit. 2, 210: Non bastano, dunque, semplicemente per fare questi grandi acquisti gli intrinsechi ordini della Repubblica, benchè anco questi vi concorrano, e forse principalmente.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 85: Nell'eseguire così grave deliberazione del Re contro i principali Signori del suo sangue ne' primi anni della sua giovanezza e nel primo ingresso del suo governo, giudicavano opportuno che vi concorresse per corroborarla l'universale assenso di tutta la nazione.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 337: Questa malagevolezza che pruovasi in curar l'ira, ed in soggettarla, concorre anche potentemente ad addensare e ad accrescere le tenebre nel cuore.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 13: Concorre a far creder tenuto da quella prima gente questo tratto, l'essersi disotterrato anche nel paese nostro qualche monumento Etrusco.
Definiz: § XV. Talvolta vale Venire come conseguenza necessaria, Intervenire come effetto, al compimento di una data cosa. –
Esempio: Car. Arist. Rett. 68: Dovunque interviene il contrasto, concorre ancor la vittoria.
Definiz: § XVI. Detto di qualità, condizioni e simili, vale Trovarsi, Riscontrarsi, in una data persona o cosa. –
Esempio: Dant. Conv. 94: Da tutte le tre soprannotate condizioni, che convengono concorrere acciocchè sia nel beneficio la pronta liberalità.
Esempio: Cic. Ufic. 17: Le quali cose se tutte concorreranno, è cosa da disiderarla.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 273: Concorrevaci tutti i disordini che fanno i numeri grandi (le assemblee numerose), quando hanno innanzi le cose non punto digestite.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 14: Scorrendo liberamente per le lodi di così grande eroina, venga il discorso medesimo di mano in mano a mostrarci essere in lei concorse tutte le perfezioni che a ben governare si richieggono.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 116: Grande impressione fecero nella mente del Senato queste parole gravemente dette dal Pesaro, nelle quali concorrevano amplissimamente tutti i fondamenti, che nel deliberare le imprese principalmente considerare si debbono.
Definiz: § XVII. Per Combinare, Riscontrarsi, parlandosi di fatti, di tempi, o simili. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 44: L'arme di casa Cornara, nobilissima, è la medesima con la nostra famiglia Della Pressa, similmente nobilissima. I Dandoli riscontrano co' nostri Giandonati.... I Cancellier di Pistoia convengono co' nostri Buondelmonti, i Pugliesi di Prato co' Gherardini, i Belforti di Volterra con gli Importuni, Casali di Cortona coi Tolosini. Tutte queste quattro ultime straniere, nobili ed antiche famiglie.... ed altre, se ne troverà concorrere con altre in altri luoghi.
Esempio: Salvin. Casaub. 76: Fiorivano.... circa l'olimpiade sessantesima, la quale concorre co' tempi della babilonica schiavitù dei Giudei.
Definiz: § XVIII. Concorrere in un'opinione, in un parere, in una sentenza, oppure in un volere e simili, vale Unirsi a credere nel medesimo modo, o a volere la medesima cosa. –
Esempio: Dant. Conv. 250: E per quella (la Fede) nasce l'operazione della carità; per le quali tre virtù si sale a filosofare a quella Atene celestiale, dove gli Stoici e Peripatetici ed Epicurei, per l'arte della verità eterna, in un volere concordevolmente concorrono.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 204: I gentili uomini fra sè avuti varj ragionamenti, e tutti in una sentenzia concorrendo, a Niccoluccio Caccianimico, perciò che bello ed ornato favellatore era, commisero la risposta.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 55: E nel parer di Ferraù concorse, Che 'l cavallier che dianzi era con loro Se lo portasse.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 39, 24: Il gentil Duca, come il caso intende, Col re Branzardo in un voler concorre.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1232: Credon la maggior parte de i semplicisti del tempo nostro, che il cirzio sia la volgare buglossa delle speziarie: nella cui opinione non posso così io agevolmente concorrere.
Esempio: Grazz. Pros. 231: Il Vicario che era, come avete inteso, bonario e di dolce condizione, concorse subito nella sua opinione.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 163: Concorse ciascuno nel parere dell'Einsio.
Definiz: § XIX. E lo stesso vale Concorrere col pensiero, con l'inclinazione, o simili, di alcuno. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 94: Egli, concorrendo col genio d'un altro amico, l'Alemagna l'averebbe veduta volentieri; ma in terra tedesca non vi sarebbe andato, chi l'avesse carico d'oro.
Definiz: § XX. Quindi ellitticam., Concorrere con alcuno, o semplicemente Concorrere, vale Essere del medesimo parere di alcuno, Sentire di checchessia al modo stesso che quegli. –
Esempio: Mart. V. Lett. 31: Se le cause che ponno persuadervi l'andata fussero pari, o poco differenti a quelle che vi debbon dissuadere, io concorrerei che s'usasse da voi questo uffizio.
Esempio: Tass. Lett. 1, 63: Poi che 'l signor Flaminio concorre co 'l signor Barga, è necessario ch'io creda più a l'autorità loro c'ad ogni apparenza.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 318: Dell'altro effetto concorro con lei, che il semplice specchio concavo non basti, ma vi bisogni l'aggiunta di lente o traguardo.
Esempio: Red. Lett. 2, 110: Insomma noti ogni cosa ogni cosa, perchè concorro che V. S. stampi questa operetta.
Esempio: E Red. Lett. 3, 62: Concorro ancor io che sia necessario.... purgare il corpo di S. A. S. con qualche piacevolissimo medicamento minorativo.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 187: Ancor io concorro, che la sua meriti piuttosto il nome di parafrasi che di traduzione.

191) Dizion. 5° Ed. .
CONCORRIMENTO.
Apri Voce completa

pag.358

CONCORRIMENTO.
Definiz: Sost. masc. L'atto e L'effetto del concorrere, ossia dell'unirsi a fare una cosa, del cooperare a produrre un effetto; comunemente Concorso. –
Esempio: Dant. Conv. 189: Onde nel medesimo libro [delle Cagioni] si scrive, trattando dell'infusione della bontà divina, «e fanno diverse le bontadi e i doni per lo concorrimento della cosa che riceve».
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 569: Vuole dire che per li continuati assalimenti del freddo che li percoteano la faccia, non sentiano il freddo, lo quale ora fedia il suo viso, se non come si sente alcuna passione per lo caldo; lo quale per durezza della buccia e per lo concorrimento della inaridita carne non sentono l'assalto della passione.
Esempio: Segner. Op. 1, 633: Per quegli stessi, ch'erano i suoi, senza verun loro previo concorrimento di volontà, egli dovea arrivar tra poco a morir su un tronco di Croce fra due ladroni.

192) Dizion. 5° Ed. .
CONCORSO.
Apri Voce completa

pag.358

CONCORSO.
Definiz: Sost. masc. L'atto del concorrere, dell'andare molti insieme, in un dato luogo; ed altresì Moltitudine di gente concorsa o che concorre, Affluenza di persone.
Dal lat. concursus. –
Esempio: Quintil. Declam. C.: Il concorso delle genti non mi lasciava andare.
Esempio: Mart. V. Lett. 40: Poich'io sento così l'essere assente da voi fra tanto concorso d'amici.
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 15: Vedendo i nostri cittadini quelle mani virtuose, e che loro tanto pregiavano, portare quei torchi, e sostener quel feretro, e quel concorso con tanto amore, si empievano di maraviglia.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 133: Un'altra [pittura] ne fece a imitazione di questa il medesimo Zucchero,... la quale espose in Roma in luogo e tempo di gran concorso.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 397: Che cosa sono i balli, i concorsi, le conversazioni, gli amori, se non che tanti pericoli alla virginità?
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 266: L'entrata degli Spagnuoli in Ciolúla fu come in Tlascála: innumerabil concorso di gente, che difficultava il passo; romorose acclamazioni; donne che gettavano e distribuivano mazzetti di fiori.
Esempio: Mann. Ist. Ann. sant. 59: Del concorso, che a Roma fecero i Cristiani di tutta l'Europa, così [scrive] Giannozzo Manetti ec.
Esempio: E Mann. Ist. Ann. sant. 78: Del concorso de' pellegrini che andarono in questo anno a Roma, pochi e mal concordi sono gli scrittori che ne ragionano.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 11: Della fiera il gran giorno s'appressa, Che era il concorso di tutte le belle.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 21: Tale concorso degli spiriti si fa più o meno tumultuariamente, e con maggiore o minor violenza, secondo i temperamenti varj delle persone, e secondochè più o manco importa agli appetiti di conseguire o di scansare la cosa che loro gli mette d'avanti.
Definiz: § II. E per Stuolo di persone che accorrono in aiuto di alcuno. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 24: Essendo da i Romani percosso per fianco, fu dal concorso de i suoi ridotto al sicuro.
Definiz: § III. Trovasi, alla latina, per Turba o Seguito di persone sediziose. –
Esempio: Machiav. Disc. 37: Queste parole poterono assai nella plebe, talchè cominciò avere concorso, e a fare a sua posta tumulti assai nella città: la qual cosa dispiacendo al Senato, e parendogli di momento e pericolosa, creò un Dittatore, perchè e' riconoscesse questo caso, e frenasse l'impeto di Manlio.
Definiz: § IV. E per Il concorrere, L'affluire, in un dato luogo, o in una data parte del corpo, detto di fluidi, di umori e simili. –
Esempio: Cocch. Cons. med. 2, 1: Quando il concorso del medesimo sangue al cuore è maggiore, cresce l'affanno e l'impotenza del giacere.
Definiz: § V. E detto di linee, vie, fiumi, o simili, vale Incontro di essi in un dato punto, e altresì Il punto stesso ove quelli s'incontrano. –
Esempio: Accolt. Prosp. 15: Linea orizzontale è quella che, partendo dall'occhio E, procede parallelamente all'orizzonte; e ove questa è terminata in R si chiama punto del concorso, come che a questo concorrino sempre tutte le linee piane parallele.
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 1, 86: Il quale [territorio] si stende per tutta quasi la penisola, che si rinchiude fra il Sentino ed il torrente Persicano, nell'angolo del concorso de' quali si scorgono.... le ruine dell'antico luogo che dicevamo.
Esempio: Galil. Op. astron. 1, 394: Misuro la lontananza già con altro più sottil filo presa dalla corda al concorso de' raggi visuali.
Esempio: E Galil. Op. astron. appr.: Mi pare che 'l concorso de' raggi per certo altro rispetto deva farsi più o meno remoto dall'occhio.
Esempio: E Galil. Op. astron. 1, 396: Diremo il vero concorso delle linee, prodotte dai termini del diametro della stella, per i termini del diametro della corda, andare a concorrer lontane dalla corda 40 braccia.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 280: I concorsi M N L sono i punti per dove passa l'ovale.
Definiz: § VI. Detto di corpi, L'incontrarsi o scontrarsi di essi in un dato punto, per effetto del moto impresso loro. –
Esempio: Taglin. Lett. filos. 82: Quali effetti risultar debbono dal concorso di varj corpi che insieme vengono ad urtarsi.
Esempio: E Taglin. Lett. filos. 83: Ne' mobili privi di forza elastica, la distanza del terzo dal quarto punto denoterà sì la velocità comune, e sì la direzione, con cui entrambi dovranno muoversi di conserva dopo il concorso.
Definiz: § VII. Riferito a elezioni, e detto di voti, si usò a denotare il Numero de' voti dati alla persona prescelta a un dato ufficio. –
Esempio: Ord. Comp. Fior. Ven. 464: I due che avranno avuto più concorso di fave nere, restino eletti e creati [paciali].
Esempio: E Ord. Comp. Fior. Ven. appr.: Dei quali tutti così eletti e squittinati, restino creati [infermieri] i quattro che avranno avuto maggior concorso di fave nere.
Definiz: § VIII. Per Unione, Accozzo, Aggregamento, di elementi o cose diverse, onde resulta checchessia, o si produce un dato effetto. –
Esempio: Cic. Tusc. 8: Queste sono quasi le sentenzie di tutti dell'animo. Lasciamo a dietro Democrito, quello grande uomo, ma facciente l'animo di leggieri e ritondi corpuzzi da uno certo concorso fortuito. Imperocchè niente è appresso costoro, el quale non sia fatto dalla turba de' corpi individui.
Esempio: Marchett. Lucrez. 120: Tal se dentro alle cose in varie guise Cangiansi de' principj, i colpi, i pesi, I concorsi, le vie, li spazj, i gruppi, Li ordini, i moti, le figure, i siti, Debbon le cose variarsi anch'elle.
Definiz: § IX. Concorso, vale anche Partecipazione, Cooperazione, di persona, o cosa, o circostanza, a checchessia; e figuratam. prendesi anche per Aiuto. –
Esempio: Cocch. Asclep. 65: La quarta parte della medicina tratta... di tutti quei mezzi esterni, che col concorso delle forze intrinseche vitali possono produrre delle mutazioni sul corpo umano, conducevoli o a restituire o a mantenere la sanità.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 190: Parve orrendo questo caso agli Dei,... che questa medesima (la vita) in alcun suo proprio soggetto, senza forza di necessità e senza altro concorso, fosse istrumento a disfarlo.
Definiz: § X. Concorso, dicesi Quell'esperimento, nel quale più persone, trattando ordinariamente lo stesso argomento o soggetto, o presentando altri lavori proprj, danno prova o saggio della loro abilità, in un'arte, del loro valore in una scienza, o simile, a fine di conseguire un dato premio, o ufficio, o allogamento di opere d'arte, da conferirsi al più meritevole. –
Esempio: Bald. Pros. 631: Potrà farsi tosto che... io abbia avuto la risoluzione dove debba farsi il concorso de' preti, i quali s'offeriranno a voler i benefizj.... delle cure.
Esempio: Segner. Op. 4, 613: Considerate quante leggi vi sieno.... quante costituzioni, obbliganti a peccato ancora gravissimo gli elettori, se in esse [elezioni] lascinsi regolar dall'arbitrio più che dal merito, comprato ancora ne' concorsi da' detti esaminatori.
Esempio: Baldin. Vit. Brunell. 59: La città però, con molti dell'arte era divisa, ricordandosi del concorso fatto sopra le porte di bronzo di S. Giovanni, in cui prevalse Lorenzo Ghiberti.
Definiz: § XI. Concorso di vocali, o Concorso di consonanti, dicesi dai Grammatici L'incontro di più vocali, o di più consonanti, nella parola o nella frase. –
Esempio: Salv. Avvert. 1, 236: Vocale di dittongo.... anch'ella mai non s'estingue se la seguente voce cominci da vocale altresì: e la cagione è questa, che il torre via una sola a rimuover lo 'ntoppo non è sufficiente, e lo scacciarle amendue trasforma troppo la parola.... Acqua ha nel vaso, onde 'ncantate stille. Acq'ha, sarebbe troppo accorciamento, e guasterebbe la parola: Acqu'ha non basta a tor via il concorso.
Esempio: E Salv. Infarin. sec. 352: Collisione è tutto il contrario, cioè concorso, affronto, e percotimento.
Esempio: Tass. Pros. div. 4, 249: Cicerone dice anche egli nell'Oratore, che fra' Latini non v'era alcuno sì rozzo dicitore, che il concorso delle vocali non ischivasse; ma all'incontro Platone e Tucidide.... questo concorso con studiosa cura affettavano; e Demostene ed Omero.... anch'essi del concorso delle vocali si compiacevano.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 115: Anzi mi pare ch'ella non si curi punto.... del concorso de le consonanti e de le vocali d'una stessa natura, come in quello, «Drudo di donna».
Definiz: § XII. Concorso dei creditori, Term. de' Legisti, dicevasi Quando i creditori, ad ottenere il pagamento del loro credito, secondo il grado competente a ciascuno, concorrevano a sperimentare il loro diritto sui beni del debitore, passati, per cessione giudiciale, in potestà della Curia. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 3, 1, 160: Come per esempio si fa un concorso de' creditori sopra il patrimonio d'un debitor decotto, o vero sopra l'eredità d'un debitor morto ec.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 3, 8, 220: Sarebbe gran temerità.... il pretendere di partire da quell'ordine che dalle leggi è stato espressamente stabilito, e dagl'interpreti, come anche da' tribunali per lo spazio di molti secoli, si è comunemente ricevuto in questa materia del concorso de' creditori.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 3, 8, 225: Per quel che si appartiene a questo concorso semplice nella sola ragione del tempo, e dell'anteriorità senza mistura alcuna di privilegio, la legge costituisce due generi o classi de' creditori.
Esempio: Casareg. Camb. 132: In sostanza, ferma [il Salgado] che la roba sequestrata deve entrare nella massa o corpo de' beni del concorso di tutti i creditori, e che il giudizio universale fa cessare la causa particolare del sequestro.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 136: Istituito il concorso de' creditori, non c'è più battaglia d'essi creditori contra del debitore, che ha ceduto i beni; ma bensì nasce un fiero combattimento fra i creditori stessi, cercando cadaun d'essi di afferrar prima de gli altri una porzion di que' beni a proporzion del suo credito.
Definiz: § XIII. Quindi Giudizio di concorso, o del concorso, si disse Quel giudizio che s'istituiva a fine di assegnare a ciascuno dei creditori quanto gli era proporzionalmente dovuto sopra i beni del debitore. –
Esempio: Casareg. Camb. 129: Il suddetto signor Talenti e gli altri creditori comparsi nel giudizio del concorso universale formatosi in Lucca ec.
Esempio: E Casareg. Camb. 132: In forza degli ordini di quella Corte [di Lucca], o del giudizio universale del concorso, che colà è stato instituito fra tutti i creditori del suddetto ec.
Esempio: E Casareg. Camb. 133: Non intende.... di parlar di altro, che della forza del suddetto giudizio universale di concorso.
Definiz: § XIV. A concorso, e più comunemente Per concorso, coi verbi Dare a concorso o per concorso, Conferire a concorso o per concorso, e simili, e riferito a premj, ufficj, parrocchie, allogamento di lavori, e simili, sono maniere avverbiali che valgono Mediante quell'esperimento dell'altrui abilità o dottrina, il quale dicesi concorso. –
Esempio: Bald. Pros. 631: Per adempire la bolla, la quale ordina che sieno dati [i benefizj delle cure] per concorso.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 21: Stabilì le parrocchie dessersi a concorso.
Definiz: § XV. Andare a concorso, vale Sottoporsi all'esperimento o esame della propria abilità o dottrina, in concorrenza di altri, per ottenere alcun grado, ufficio o simile, che debba conferirsi al più meritevole: e dicesi più particolarmente di cherici.
Definiz: § XVI. E detto del premio stesso, grado, ufficio, e più particolarmente di parrocchie, vale Conferirsi per concorso, e potersi a questo presentare chi vuole.
Definiz: § XVII. Mettere a concorso o Mandare a concorso, pur detto di parrocchie o altri ufficj, vale Pubblicare che si conferiscono per concorso.

193) Dizion. 5° Ed. .
CONCORSO.
Apri Voce completa

pag.361

CONCORSO.
Definiz: Partic. pass. di Concorrere.
Lat. concursus. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 7: Concorso tutto il popolo della città alla casa, nella quale il suo corpo giacea, quello alla guisa d'un corpo santo nella chiesa maggiore ne portarono.
Esempio: Red. Cons. 1, 22: Non è bene lasciarsi mai persuadere a farsi impiastri od unzioni, o per mitigare il dolore, o per iscacciarne via l'umore concorsovi, perchè tali impiastri ed unzioni vanno direttamente ad attaccare la vita, sotto spezie di un lusinghevole e specioso pretesto.
Esempio: Monet. Poes. 67: Seguono poi le donne da partito.... Concorse anch'esse al generale invito Di chi di convertirle ha gran premura.

194) Dizion. 5° Ed. .
CONCOTTO.
Apri Voce completa

pag.361

CONCOTTO.
Definiz: Partic. pass. di Concuocere.
Lat. concoctus. –
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 82: Si riempia la buca pigiandogli il terreno che vi si rimette attorno, facendo che 'l gambo sia recinto dalla terra cotta dal sole o concotta da' freddi.
Esempio: Marchett. Lucrez. 232: Nulla monta Di qual sorta di cibo il corpo viva, Purchè distribuir possa alle membra Concotto ciò che pigli.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 229: Simile infermità è l'affezione celiaca;... quando l'alimento non così intatto come nella lienteria, ma mediocremente concotto e ridotto in chilo imperfetto dallo stomaco, non viene digerito dagl'intestini.
Definiz: § I. In forma d'Add. Macerato e trasformato per effetto de' sughi gastrici; ed anche Digerito, detto dei sughi stessi. –
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 100: La loro mescolanza cretacea o bolare è atta a snervare l'acidità principalmente dei mal concotti sughi vegetabili.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 143: Portan fuori i vomiti le impurità concotte, non solo direttamente dallo stomaco, dal piloro, e dalle glandule che stanziano intorno all'addome ed al cuore,... ma per la loro concussione e convulsione agiscono sopra le vene, le arterie e le glandule più distanti.
Definiz: § II. Detto di umore, orina e simili, vale Che ha ripreso le proprie qualità. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Quando gli umori non sono ancora ben concotti, ma un poco crudetti.
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 87: Le orine.... si sono sempre mantenute crude, sottili ed acquose; in altre sono state concotte e con le debite separazioni.
Esempio: E Targ. Vaiuol. 41: Nei tre giorni susseguenti crebbero [le pustole] un poco di mole, arrivando a quella d'una mezza veccia, piene di marcia bianca, e ben concotta, colla base rossa.
Esempio: E Targ. Vaiuol.46: Le incisioni.... ritornarono a gemere marcia bianca, e ben concotta.
Definiz: § III. E detto del terreno concotto, vale Stritolato, sia per effetto del ghiaccio, sia per quello del calore del sole, in modo che le piante possano assimilarsi gli elementi utili che se ne sono separati. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 39: Apri le lor barbe (degli asparagi), e con un paletto di gentil legno.... scarnandole attorno, che sono al sommo del cespuglio, e nettatele e rifrugatele bene, ricuoprile con terra concotta.
Definiz: § IV. Detto dell'insalata concotta, o di altre erbe che si mangino condite come l'insalata, vale Divenuto assai flaccido per l'azione dell'aceto.

195) Dizion. 5° Ed. .
CONCOTTORE.
Apri Voce completa

pag.361

CONCOTTORE.
Definiz: Verbal. masc. da Concuocere. Chi o Che concuoce.

196) Dizion. 5° Ed. .
CONCOTTRICE.
Apri Voce completa

pag.361

CONCOTTRICE.
Definiz: Femm. di Concottore. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 302: Non mi fo a credere che alcun di noi si curasse d'aver nello stomaco, per esempio, la potenza di concuocere l'alimento, quando fosse certo che un angelo con tritarlo opportunamente facesse ad ogni bisogno in lui le parti della virtù concottrice.
Esempio: Red. Cons. 1, 194: Perciò mi sono indotto a credere che questi umori non sieno grossi, tenaci e viscosi, ma bensì sierosi, generati da prima origine nello stomaco, labefattata la facultà concottrice del medesimo stomaco per gli errori esterni commessi.

197) Dizion. 5° Ed. .
CONCOZIONE.
Apri Voce completa

pag.361

CONCOZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e più particolarmente L'effetto del concuocere; ed anche prendevasi per Digestione.
Lat. concoctio. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: La menta aiuta la concozione dello stomaco, e lo fortifica bravamente.
Esempio: E Benciv. Cur. malatt. volg. altrove: Coloro che hanno la forcella molto fiebole, usino cibi di facile concozione.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 138: È assioma dei medici, che gli errori della prima concozione non si correggono colla seconda.
Esempio: Red. Lett. 2, 410: Non vietandosi però alle volte qualche piccola vivanduccia gentile e di facile concozione.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 578: S'incomincia appoco appoco.... a viziare le concozioni, le separazioni ec.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 400: Utilissimo [il bagno] alle malattie delle viscere destinate alla concozione dell'alimento.
Esempio: E Targ. Relaz. Febbr. 363: La troppa multiplicità e varietà delle vivande in un pasto, è la principale causa delle cattive concozioni.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 71: È cosa ottimamente conosciuta, che i liquori fermentati distruggono la digeribilità, vale a dire la putrefazione e lo scioglimento (null'altro essendo la digestione) e la facile concozione di qualsivoglia cibo animale.
Definiz: § E per similit. –
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 78: La digestione e concozione ancora in essi [arbori] si vede, come certa lanugine nelle mele, ed altri segni in altre.

198) Dizion. 5° Ed. .
CONCREARE.
Apri Voce completa

pag.361

CONCREARE.
Definiz: Att. Creare insieme, nel medesimo tempo: ma è voce che non si adoprerebbe se non nel linguaggio poetico o nel filosofico.
Dal lat. concreare. –
Esempio: Dant. Parad. 29: Concreato fu ordine e costrutto Alle sustanzie.
Esempio: Libr. Fiorett. Bibb. 7: Lo secondo giorno Moisè la mano stese, e tante rane e botte concreò, che le case ne erano coperte.
Definiz: § I. Trovasi semplicemente per Creare, Produrre. –
Esempio: Canig. Ristor. 70: Il terzo ramo suo (del timore) è concreato In chi non può avversità alcuna D'animo sostenere in nïun lato.
Definiz: § II. Neutr. pass. concrearsi Generarsi, Nascere. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 393: Dentro all'esistenza lungamente perseverata dell'umana generazione si sono in varj tempi concreate le cose, le quali l'autor sente per la statua da lui descritta.

199) Dizion. 5° Ed. .
CONCREATO.
Apri Voce completa

pag.361

CONCREATO.
Definiz: Partic. pass. di Concreare.
Lat. concreatus.
Definiz: § I. In forma d'Add. Creato insieme; ed anche Innato, Congenito. –
Esempio: Dant. Parad. 2: La concreata e perpetua sete Del deiforme regno cen portava Veloci.
Esempio: Gell. Lettur. 3, 201: E questo tal ordine, se bene egli era stato disposto ab eterno nella divina mente, perchè egli apparse nelle cose, create che elle furono; egli lo chiama, come voi vedete, concreato, cioè creato insieme con quelle.
Esempio: Salv. Oraz. 124: Per certezza di beata vita ed eterna, e per l'ardente e concreata sete del sempiterno e prezioso vello dell'immortalità, assicurati ec.
Esempio: Razz. Econ. crist. 172: Là dove le sostanze separate hanno ogni loro naturale cognizione, per dir così, congenita e concreata alla loro sostanza.
Definiz: § II. Detto di passioni, trovasi per semplicemente Concepito, Accolto nell'animo. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 72: Nè prima il concreato furore trapassava, che le lagrime abbondevolissimamente per gli occhi uscissono.
Esempio: E Bocc. Filoc. 1, 275: Aveva infino a questa ora la concreata ira tenuta nel santo petto celata.
Esempio: E Bocc. Filoc.2, 87: Achille più volte già mostrò di cacciare da sè la concreata ira.