Lessicografia della Crusca in rete

Volume 4 - Dizionario 5° Ed.
280) Dizion. 5° Ed. .
DEDICATORIO.
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pag.95

DEDICATORIO.
Definiz: Add. Che serve a dedicare; ed è aggiunto di Lettera dedicatoria, con la quale si dedica altrui qualche lavoro letterario, e che suol premettersi ad esso. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 519: A vostro fratello furono rimandate due lettere dedicatorie, nè poi l'ho rivedute, nè so quel che si faccia de la stampa.
Esempio: E Tass. Lett. 3, 58: Comincierò domani, e gliele manderò poi con la lettera dedicatoria, e con la canzona.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 9: Leggendo la lettera Dedicatoria, veggo L'autore comandar lo stare in tuono.
Esempio: Dat. Lett. 66: Le lettere dedicatorie, prefazione,... tutto son pronto a fare.
Esempio: Red. Lett. 1, 206: Del Vocabolario della Crusca le posso dire con certezza, ch'è finito di stampare tutto tutto, e che non ci manca altro da stamparsi, che la lettera dedicatoria, alcuni prolegomeni, ed alcuni indici.
Definiz: § Quindi Dedicatoria, in forza di Sost., vale Lettera o altra scrittura dedicatoria. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 84: Per tal rispetto solo fo trattener le stampe, restandomi da determinar questo punto nel titolo e nella dedicatoria.
Esempio: Dat. Lett. 171: Io ho fatto le dedicatorie a tutte e dieci [le Veglie].
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 105: Ma forse di ciò ne dà.... qualche cenno il medesimo padre abate Castelli nella dedicatoria di quelle sue Considerazioni stampate, ec.
Esempio: Giulianell. Mem. Intagl. 151: Il genio signorile di questo personaggio dei buoni studj favoreggiatore, oltre quello che ne dice la fama, l'appresi dalla Dedicatoria e Prefazione del volume VII delle Simbole.

281) Dizion. 5° Ed. .
DEDICAZIONE.
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pag.95

DEDICAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e La cerimonia del dedicare.
Lat. dedicatio. –
Esempio: Volg. Pist. Vang. M. 80: Che venissono, e fossero alla dedicazione e sagra della statua.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 431: Fece poi i giuochi scenici, tre dì dopo la dedicazione del tempio di Giunone.
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 36: Dione scrive, Tito Vespasiano, ne' giuochi ch'egli fece per venti giorni nella dedicazione del suo Anfiteatro, aver bullettini gittato per due o trecentomila sesterzj.
Esempio: Maff. Anfit. 16: Cesare nella dedicazione del suo Foro e del Tempio di Venere da lui eretto, molti e varj certami diede.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 347: Tutti coloro ch'erano usciti di schiavitù fecero la dedicazione della casa di Dio in allegrezza ed in gaudio.
Definiz: § I. Term. ecclesiastico. Nome dell'annua festività, con la quale si celebra il giorno anniversario della consacrazione di una chiesa. –
Esempio: Cerracch. Dubb. Rubr. 1, 34: Qualsivoglia festa eziandio di prima classe, come sono la dedicazione, il protettore principale ed il titolare.
Definiz: § II. E Dedicazione di San Michele dicesi La festa che la Chiesa celebra ogni anno il 29 di settembre in memoria della consacrazione di un tempio sul monte Gargano in onore di quell'Arcangelo. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 27: Le ferie solenni, ovvero festive, sono.... il Natale del Signore,... i dodici Apostoli, santo Laurenzio, e la dedicazione di santo Michele Angelo.
Definiz: § III. Vale anche Il dedicare, L'intitolare, ad alcuno un'opera dell'ingegno, mediante lettera o iscrizione; e dicesi altresì La lettera o iscrizione stessa dedicatoria. –
Esempio: Cas. Pros. 2, 58: Io fui ricercato a Venezia di fare una dedicazione delle Storie di monsig. Bembo, le quali s'intitolavano al Doge.
Esempio: Tass. Lett. 2, 528: Vi prego che.... facciate in tutti i modi stampare il dialogo de la Nobiltà, e quel de la Dignità, con le dedicazioni ch'io ho fatte ultimamente a l'illustrissimo Patriarca di Gerusalemme.
Esempio: Galil. Comm. ep. 2, 139: L'intitolazione [del libro], la dedicazione, e il proemio ad lectorem, si manderanno a suo tempo.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 4, 3: E la dedicazione A sì sublime eroe M'indica la lettura.
Esempio: Giord. Op. 1, 391: Dopo la dedicazione all'amico bresciano, dopo la descrizione di alcuni animali che l'uomo seppe mansuefare,... entra a parlare della pecora ec.
Definiz: § IV. Riferito a opera, servitù, e simili, vale L'offrirla, Il consacrarla ad alcuno o ad alcuna cosa; e assolutam. Il dare tutto sè stesso ad altri. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 300: Procurerò di veder quanto prima il sig. Claudio Guidotti per farli la prima dedicazione della servitù mia.
Esempio: Segner. Op. 1, 633: Ma ad esser suoi per tal titolo, non concorrono gli uomini in modo alcuno: allor vi concorrono, quando eglino si fan suoi per dedicazione.
Esempio: E Segner. Mann. magg. 12, 5: Sin che ti vegga sedere al pari co i Grandi del suo reame; ch'è l'altro bene che la tua risoluta dedicazione al divin servizio ti porterà.

282) Dizion. 5° Ed. .
DEDITISSIMO.
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pag.96

DEDITISSIMO.
Definiz: Superlat. di Dedito.
Lat. deditissimus. –
Esempio: Ar. Lett. 2, 533: Si ricordi che deditissimo servo le sono.
Esempio: Guicc. Stor. 3, 63: O perchè gli risedesse nell'animo la memoria delle offese ricevute dalla corona di Francia, alla quale se bene il padre e gli altri suoi maggiori fossero stati deditissimi, ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 317: Ci proferiamo alle volte a tale per deditissimi servidori, che noi ameremmo di diservire, più tosto che servire.
Esempio: Calzol. Stor. Monast. 3, 334: Tra l'altre cose, essendo deditissima alle lettere, divenne tanto eccellente, che ec.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 253: Nel che riuscivano all'aspettazione, essendo.... deditissimi alle caccie.

283) Dizion. 5° Ed. .
DEDITIZIO.
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pag.96

DEDITIZIO.
Definiz: Add. Che per qualsivoglia cagione, ma specialmente per forza d'armi o per timore, si è sottomesso alla servitù altrui, e particolarmente a quella d'un invasore straniero.
È voce tolta dai Romani, che in questo e in altri sensi dissero dedititius. –
Esempio: Montecucc. Op. 2, 22: I paesani, come cristiani e deditizj che ei sono, vengono poscia dal Turco astretti a rifabbricare a loro spese e sudori i luoghi distrutti.
Esempio: E Montecucc. Op. 2, 202: Queste opere.... sono agevoli al Turco per l'immensa quantità di guastatori,... parte di gente volontaria che è in campo, e di contadini deditizj pagati.

284) Dizion. 5° Ed. .
DEDITO.
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pag.96

DEDITO.
Definiz: Add. Assai inclinato a checchessia, e che vi attende con una certa passione, Dispostovi per natura o per abito.
Dal lat. deditus. –
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 3: Esso.... aveva quieta, e pacifica la Rossia, la Pollonia, la Moravia, e la Boemia, provincie naturalmente dedite alle armi.
Esempio: Vett. Colt. 17: Cittadini nobili,... i quali amavano le scienze, e accarezzavano le persone dedite a quelle.
Esempio: Bentiv. G. Relaz. 1, 5: Sono popoli [i Fiamminghi].... molto industriosi, molto dediti al traffico, abilissimi a tutte le arti.
Definiz: § I. E riferito a cosa non buona, vale Dato ad essa, Che si abbandona del continuo ad essa. –
Esempio: Alam. A. Rim. 80 t.: Difender nolla può 'l clero ignorante, Dedito all'ozio, al vizio, alla pigrizia.
Esempio: Vett. Colt. 16: Il che piace non solo a chi è dedito al vino, ma ancora alle persone moderate e sobrie.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 418: Nella fortezza, che era molto forte, erano a guardia Turchi mescolati co' Resbuti, la qual gente è dedita a' latrocinj e confina con la Carmania.
Definiz: § II. Vale anche Tutto dato con l'animo ad alcuno, Tutto disposto a' servigj di lui. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 138: Le piaccia fare alcuna menzione di me alla Maestà della Regina, e farle conoscere uno inutile, ma dedito suo servitore.

285) Dizion. 5° Ed. .
DEDIZIONE.
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pag.96

DEDIZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'arrendersi al nemico, per forza d'armi.
Dal lat. deditio. –
Esempio: Liv. Dec. III. S. R. 83 t.: Non disperava d'avergli con volontaria dedizione.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 148: Andavansi in questo tempo consumando tanto le vettovaglie del castello, che già gli assediati si appropinquavano alla necessità della dedizione.
Esempio: Bemb. Stor. 19: Prese tre castella,... qual per forza, e qual per dedizione.
Definiz: § Vale anche Il soggettarsi liberamente al dominio di un popolo o di un sovrano. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 115 t.: La condizione de' Campani era diversa, perchè erano congiunti non per confederazione, ma per dedizione.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 59: Quasi per certo abbiam noi che, non per forza d'armi, ma per volontaria dedizione, all'Imperio Romano s'incorporassero i Veneti.

286) Dizion. 5° Ed. .
DEDOTTO, e poeticam$. DEDUTTO.
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pag.96

DEDOTTO, e poeticam. DEDUTTO.
Definiz: Partic. pass. di Dedurre.
Lat. deductus. –
Esempio: Instr. Cancell. 6, 276: Ancora vi noterà [il camarlingo] distintamente a quanto per lira dovrà riscuotere da i descritti, dedotti i godimenti, e da i non descritti, aggiuntovi la porzione di detti godimenti.
Esempio: Mont. Iliad. 14, 40: L'altre [carene], che prima lo toccar ('l lido), dedotte Più dentro alla pianura, eran le navi A cui dintorno fu costrutto il muro.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Desunto, Ricavato. –
Esempio: Segner. Op. 4, 520: Più vergognosa è poi l'altra scusa dedotta dal non sapere.
Esempio: Manfred. Inst. astron. 264: Queste variazioni de' diametri apparenti seguono esattamente la ragione inversa delle distanze dalla terra, dedotte dalle misure di questa ipotesi.
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 7: Regole anteriori allo stabilimento della civil società, regole finalmente dedotte da quel fecondo principio, che Sociabilità universale si appella.
Esempio: Cocch. Asclep. C. 3: Asclepiade fu in questo più accorto, essendosi contentato di stabilire, tra i pochi suoi principj dedotti dall'osservazione dei fenomeni, la già detta forza.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 33: Comunque le conclusioni dedotte sien chiare e legittime, pure vi prego a liberarmi da un dubbio.
Definiz: § II. Detto di voci, vocaboli, e simili, vale Tolto, Tratto, da altra lingua, da altra voce, da qualità, e simili. –
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 116: Sono adunque nomi denominativi, dedotti dalla cagione efficiente.
Esempio: Magal. Lett. 54: Ne sono uscito nella prima lettera con quella infilzata di etimologie dedotte da lingue orientali.
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 120: Oltre il cognome preso dall'avo, e comune alla famiglia, n'ebbe un altro suo proprio, dedotto verisimilmente dalla bellezza della chioma.
Definiz: § III. Per Derivato, Originato. –
Esempio: Dant. Parad. 20: Ora conosce come il mal, dedutto Dal suo bene operar, non gli è nocivo, Avvegna che sia il mondo indi distrutto.
Definiz: § IV. E poeticam. per Preparato, Ridotto, Condotto a ricevere una data forma. –
Esempio: Dant. Parad. 13: Se fosse appunto la cera dedutta, E fosse il cielo in sua virtù suprema, La luce del suggel parrebbe tutta.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 397: Dedutta; cioè menata e fatta molle, acciò che ricevesse la impressione del suggello.

287) Dizion. 5° Ed. .
DEDUCENTE.
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pag.96

DEDUCENTE.
Definiz: Partic. pres. di Deducere. Che deduce.
Lat. deducens.
Definiz: § E in forma d'Add. Che adduce, Che conduce. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 340: Morte comune, d'ogni uomo, cioè vizio deducente a morte.

288) Dizion. 5° Ed. .
DEDURRE, ed anche alla latina, con forma riserbata oggi alla poesia, DEDUCERE.
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pag.96

DEDURRE, ed anche alla latina, con forma riserbata oggi alla poesia, DEDUCERE.
Definiz: Att. Trarre, Ricavare, per via di ragionamento, da discorsi, da argomenti, indizj, ovvero fatti, alcuna notizia di causa o di effetto, alcuna conseguenza, giudizio, e simili.
Dal lat. deducere. –
Esempio: Segner. Pred. 378: Ora deduciam da questo illustre racconto quel ch'è di nostro particolare interesse, ed esclamiamo, ec.
Esempio: Crudel. Pros. 158: Delle cagioni di questa simpatia altri ne disputi, e la deduca dalla similitudine che può esservi nella disposizione macchinale.
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 30: Si dedurrebbe da ciò, che le proposizioni da me sostenute, e probabilmente difese da molti,... potrebbero essere molto vantaggiose.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 153: Dalle quali cose potrebbe forse dedursi un qualche criterio per istabilire, quale delle due sentenze sia vera.
Esempio: Giord. Op. 1, 359: Parmi convenevole di osservare, che dai versi d'Orazio si possa bensì dedurre essere durata fino a' suoi tempi e popolarmente ricevuta quella calunniosa favola intorno alla morte del siciliano filosofo.
Definiz: § I. E più particolarmente, nel linguaggio de' Logici, vale Argomentare, Inferire checchessia, scendendo dal generale al particolare; e il suo contrario è Indurre. –
Esempio: Segner. Pred. 717: Da questo principio dunque bellissimo si deduce con gran sodezza di verisimiglianza, che non solamente egli fosse santificato, come noi solo volevamo provare, nel sen materno; ma che, ec.
Definiz: § II. E per semplicemente Trarre, Ricavare, e simili; riferito a cose intellettuali. –
Esempio: S. Ag. C. D. 3, 179: Amando fortemente quello studio del disputare, che chiamano dialettica, la giudicarono dovere deducere dalli sentimenti corporali.
Esempio: Mascher. Equil. Volt. Pref. 27: Il medesimo geometra francese dedusse dalla sua bellissima equazione generale l'equazione per le cupole.
Definiz: § III. Dedurre, conformemente a uno de' sensi della corrispondente voce latina, vale Trasportare checchessia da un luogo ad un altro; ma oggi non si userebbe che in poesia. –
Esempio: Mont. Iliad. 8, 304: Che l'eguali lor prore ai lati estremi, Nel valor delle braccia ambo securi, Avean dedotte all'arenoso lido.
Definiz: § IV. E riferito a persona, vale Condurla, Farla venire, e simili. –
Esempio: Parin. Poes. 124: Affrettan quindi Le belle cittadine, ora è più lustri Note alla Fama, poichè ai tetti loro Dedussero gli Dei.
Definiz: § V. Figuratam., parlandosi de' personaggi d'una commedia, tragedia, e simili, vale Condurre sulla scena, Mettere in iscena. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 85: Sempre [il commedo] a varie persone, che in diversi luoghi e tempi e per diverse cagioni deduce a parlare insieme, fa ragionare quello che crede che appartenga al tema impreso della commedia.
Definiz: § VI. Figuratam., detto di voci, di parole, e simili, vale Introdurle in una lingua traendole da un'altra, ed anche Formarle da qualche voce che serva di tema. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 46: Nè vorrei che temesse formarne (delle parole) ancor di nuove, e con nuove figure di dire, deducendole con bel modo dai Latini, come già i Latini le deducevano dai Greci.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 116: Tra' nomi adunque che si deducon da voce, sono principalmente i denominativi, i quali son di più sorte.
Esempio: E Buomm. Ling. tosc. appr.: Altri si deducon dalla forma.
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 256: Da tali primitivi deduconsi i femminini. Se il primitivo termina in v, essi comunemente assumono l'a finale.
Definiz: § VII. E pur detto di voci, parole, e simili, vale Assegnarne l'origine, Derivarle. –
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 48: L'articolo τοῦ e τῆς nel secondo caso, non viene da ό nè da ή che usiamo nel retto: i gramatici lo deducono dal disusato τὸς e τὴ.
Definiz: § VIII. Riferito a sentenze, ammonizioni, esempj, e simili, vale Rivolgere, Applicare. –
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 13: Di poi sempre meco medesimo dedussi que' suoi detti, sentenzie e ammonimenti a mio proposito.
Definiz: § IX. Riferito a ragioni, fatti, argomenti, e simili, vale Produrre, Allegare; ed è, più che altro, d'uso forense. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 88: Perchè sempre de jure pria si cita L'altra parte a dedur la sua ragione.
Esempio: Legg. Tosc. 2, 10 t.: Qualunque persona, la quale per conto di alcuno fidecommisso.... pretendessi avere ragione di dominio sopra detti beni incorporati,... sia tenuto, e debba domandare e dedurre tali sue ragioni in scritto infra 15 giorni;... altrimenti, non le deducendo o domandando infra detto tempo, non le possa in futuro più domandare e dedurre.
Esempio: Targ. Valdin. 2, 585: Molto più vi sarebbe stato da dedurre a questo proposito, ma mi sono creduto in obbligo di risparmiare un più lungo tedio ai.... lettori, tanto più che tutte le medesime ragioni sono state egregiamente rilevate e messe in vista da nove chiarissimi professori.
Definiz: § X. Dedurre un affare, un negozio, e simili, al tribunale, vale Portarlo al tribunale. –
Esempio: Pallav. Lett. 4, 153: Essendo già dedotto il negozio al foro contenzioso, mi astengo di fare in ciò quelle diligenze che, ec.
Definiz: § XI. Riferito a soggetto letterario, trovasi poeticam. per Venir trattando di quello. –
Esempio: Dant. Parad. 30: Cotal, qual io la lascio a maggior bando Che quel della mia tuba, che deduce L'ardua sua materia terminando, Con atto e voce di spedito duce Ricominciò, ec.
Definiz: § XII. Detto di albero, pianta, terreno, seme, e simili, vale Portare a perfezione. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 56: Quello che alla generazion conferisce, conviene che abbia in sè alcuna cosa che formi e che deduca, e meni la spezie della pianta.
Definiz: § XIII. Dedurre, usasi per Detrarre, Defalcare, detto di spese, somme di denaro, e simili.
Definiz: § XIV. In forma di Neutr. Procedere col discorso d'una in altra cosa, Argomentare. –
Esempio: Dant. Parad. 8: Sì venne deducendo insino a quici; Poscia conchiuse: dunque esser diverse Convien de' vostri effetti le radici.
Definiz: § XV. Neutr. pass. dedursi Accondiscendere, Indursi, Piegarsi; ma è voce di raro uso. –
Esempio: Dant. Purg. 14: Ricominciò: tu vuoi ch'io mi deduca Nel fare a te ciò che tu far non vuomi.
Definiz: § XVI. Figuratam. per Venire a trattar di alcuna cosa, Pervenire col discorso ad essa. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 512: Ma deducendoci da queste più generali dimostrazioni, a quelle che più particulari sono, dico ec.
Esempio: E Bocc. Com. Dant. M. 2, 94: Ma acciocchè noi alle spezie de' due peccati ci deduciamo, dico ec.
Definiz: § XVII. Dedurre checchessia in contratto. –
V. Contratto, § VII.
Definiz: § XVIII. Dedurre colonie. –
V. Colonia, § III.
289) Dizion. 5° Ed. .
DEDUTTIVO.
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pag.97

DEDUTTIVO .
Definiz: Add. Atto a dedurre, Che procede per deduzione; ed altresì Stabilito, Posto, per deduzione.

290) Dizion. 5° Ed. .
DEDUTTO. –
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pag.97

DEDUTTO . –
V. Dedotto.
291) Dizion. 5° Ed. .
DEDUZIONE.
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pag.97

DEDUZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto del dedurre, o sia del procedere argomentando, dal generale al particolare; a cui contrapponesi l'Induzione: ed altresì L'effetto del dedurre, Proposizione dedotta, Conseguenza, Illazione.
Dal lat. deductio. –
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 336: E per queste false deduzioni gli uomini s'arrecano a le cose mondane, vili e transitorie.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 356: Siccome voi da questa simplicità raccogliete gran probabilità per la verità di cotal sistema, altri forse per l'opposito ne potrebbe far contrarie deduzioni.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 19: Resterà persuaso che l'importanza di tal deduzione meritava ogni grande ed ogni più considerata condotta d'antecedenti.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 307: Se è vero che di due forze ineguali, la maggiore sempre dee prevalere,... ne seguirebbe per deduzion necessaria che, ec.
Definiz: § I. Deduzione si usa anche per Defalco, Detrazione. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 1, 240: Per questi non entra l'evizione, nè meno la deduzione del prezzo.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 7, 3, 120: Quando la sudetta deduzione dell'ottava parte, non sia in uso nel paese del quale si tratta,... così non vi è ragione la quale proibisca l'assecurazione di tutte le merci.
Definiz: § II. Vale anche Produzione, Allegazione, detto di ragioni, e simili; ed è di uso più che altro forense.
Definiz: § III. Deduzione, detto di colonie, vale L'atto del condurle in alcun luogo affinchè vi prendano stabile dimora. –
Esempio: Vasar. Appar. 224: Il primo de' quali era la deduzione d'una colonia, significata con un toro ec.
Esempio: Mellin. Descr. Entr. 26: Nel primo [ovato] della cortina di verso la cittadella era la deduzione d'una colonia, significata con un toro e una vacca insieme ad un giogo, con l'arator dietro.
Esempio: Zannon. Marm. Pozz. 6: Si sa da Livio, che la deduzione della colonia a Pozzuoli fu decretata da Acilio tribuno della plebe l'anno di Roma 557.
Definiz: § IV. Term. della Musica. Progressione ascendente del canto per le note dell'esacordo diatonico di Guido Monaco; ma oggi non dicesi che nel Canto fermo. –
Esempio: Don. Comp. Music. 24: Proferita la prima nota d'un'uscita col tuono o tensione conveniente, così essa come l'altre seguenti, si potrebbono intonare con le solite voci diatoniche delle deduzioni, e segnare con le proprie e naturali lettere della gamma, senza aggiunta d'altri segni accidentali.

292) Dizion. 5° Ed. .
DEFALCAMENTO.
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pag.98

DEFALCAMENTO .
Definiz: Sost. masc. Il defalcare, Defalco.

293) Dizion. 5° Ed. .
DEFALCARE, e talora anche DIFALCARE.
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pag.98

DEFALCARE, e talora anche DIFALCARE.
Definiz: Att. Togliere, Detrarre, conteggiando o computando, una quantità da una somma totale; e più spesso riferiscesi a spese, rate, e simili.
Dal lat. medioevale defalcare; e questo probabilmente dalla particella de, e falx falcis. –
Esempio: Guicc. Stor. 1, 385: Restituissero trentaseimila ducati, che aveva loro prestati Lodovico Sforza, defalcandone.... quel che avessero pagato, o speso per lui.
Esempio: Instr. Cancell. 6, 302: Dovendo questi [archibusieri] godere il terzo, converrà defalcarne lire venticinque.
Esempio: Legg. Sal. 94: Riservando nondimeno alla medesima Congregazione la facultà e l'arbitrio di poter accrescere, diminuire e defalcare alle Comunità e a' loro salaioli, quelle rate di sale che giustificassero di non potere, o non aver potuto smaltire.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 85: Non sarebbero tutte a sei atte a conservare, e dovrebbesi defalcare da tutto il peso di quelle libbre, quel tanto che importasse di peso di quella materia mescolata fra esse.
Esempio: Trinc. Ben. stab. 7: Secondo la natura de' canoni, si consideri l'importare del loro giusto prezzo,... defalcandolo per una sola volta dal valore de' beni.
Esempio: Targ. Disam. 34: Questo tratto di paese.... non oltrepassa la misura di braccia 8000 per linea retta. Da questa misura bisogna defalcare quella di braccia 2100, quanto è lungo il tratto del Poggio di Girone.
Definiz: § I. E per estensione, parlandosi di qualsivoglia computo, novero, e simili. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 229: Quando il filosofo geometra vuol riconoscere in concreto gli effetti dimostrati in astratto, bisogna che difalchi gli impedimenti della materia.
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 126: Fra questi [malati] va defalcato un numero considerevole di tisici, di catarrosi, di piagati ec.
Definiz: § II. E figuratam., riferito sia a cose morali, sia a cose intellettuali, come notizie, racconti; nel qual ultimo senso diciamo comunemente Far la tara. –
Esempio: Varch. Ercol. 99: Quando ci pare che alcuno abbia troppo largheggiato di parole, e detto assai più di quello che è, solemo dire: bisogna sbatterne, o tararne, cioè farne la tara:... il verbo generale è Difalcare.
Esempio: Allor. A. Cap. 201: I ciurmadori e zanni [han bisogno] della calca,... e di chi creda e spenda, Non di chi lor bugie scuopre e difalca.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 295: L'impostura è stata tanto grossolana, che non ha potuto con sì gran tara difalcar del concetto, che ha della sua dottrina impresso il Keplero nelle menti dei litterati.
Definiz: § III. Figuratam. e poeticam. riferito a combattenti, trovasi per Togliere dal numero dicesi, Diminuire le schiere, facendo strage. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 10, 44: E molti colla spada ne difalca Della turba bestiale e maladetta.

294) Dizion. 5° Ed. .
DEFALCATO, e talora anche DIFALCATO.
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pag.98

DEFALCATO, e talora anche DIFALCATO.
Definiz: Partic. pass. di Defalcare, Difalcare. –
Esempio: Guicc. Stor. 4, 364: Defalcato quello, che poi avessero preso Andrea Doria, o altri ministri di Cesare.
Esempio: Cas. Pros. 3, 166: Credono che, difalcato quello che vi tocca per la limosina che si fa,... fra tutti gli offiziali averete circa quaranta scudi.

295) Dizion. 5° Ed. .
DEFALCAZIONE, e anche talora DIFALCAZIONE.
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pag.98

DEFALCAZIONE, e anche talora DIFALCAZIONE.
Definiz: Sost. femm. Il defalcare, Defalco, Detrazione; anche figuratam. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 24: Perciò se tu vuoi che de i benefizj che tu fai, ti sia saputo grado, abbi cura che trapassino interi,... e siano dati loro senza difalcazione o ritenzione alcuna.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 7, 3, 128: Fatte le dovute defalcazioni delle spese.

296) Dizion. 5° Ed. .
DEFALCO.
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pag.98

DEFALCO.
Definiz: Sost. masc. Il defalcare; Detrazione fatta conteggiando. –
Esempio: Cocch. Disc. 2, 224: Con qualche piccolo defalco di spesa.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 320: Per andar sul sicuro, facciamo anche a questa somma un defalco.
Definiz: § Per Diminuzione fatta in qualsivoglia calcolo, quantità, posta, e simili. –
Esempio: Instr. Cancell. 6, 242: Non si deve alterare, nè muovere, se non nel fabbricare il nuovo dazzaiuolo per l'anno futuro, ma per farne i defalchi, o agumenti occorrenti.
Esempio: Tratt. Resist. G. G. 26: Senza il detto defalco, rimane la ragione de' momenti assoluti quadrupla di quella delle lunghezze ovvero de' diametri de' cilindri simili.
Esempio: Grand. Not. Galil. 112: L'aggiunta o il defalco di esso [grado di velocità] da quell'intera velocità.... è come un nulla.

297) Dizion. 5° Ed. .
DEFATIGARE.
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pag.98

DEFATIGARE.
Definiz: Att. Affaticare, Stancare, Svigorire; ma è voce oggi di raro uso.
Dal lat. defatigare.
Definiz: § I. E figuratam. riferito ai sensi, ed alle facoltà della mente. –
Esempio: Tagl. Lett. scient. 186: Chi sol tanto s'affida alle forze del proprio spirito, riconoscerà avere assai defatigato l'ingegno, per rintracciare le cagioni di alcuni effetti simili a quello.
Definiz: § II. E per Aggravare, Molestare, Vessare. –
Esempio: Salvin. Disc. 1, 184: Non si può dire con quanta libertà.... s'esageri contra le corruttele della Curia Romana; e trall'altre, contr'al ricevere da ogni parte l'appellazioni, le quali.... non approva molte volte come abusive, e fatte per vessare e defatigare soverchiamente quelli che meno possono.
Definiz: § III. Parlandosi di terreno, vale Ridurlo meno fertile, Svigorire. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 302: Si crede che [il seme dell'orzo] defatighi e spossi la terra più di qualunque altro.

298) Dizion. 5° Ed. .
DEFATIGATO.
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pag.98

DEFATIGATO.
Definiz: Partic. pass. di Defatigare.
Lat. defatigatus. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 295: Movimento che serva per riposo, e per rimuover la stanchezza a un corpo defatigato dal viaggio.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 221: Il molto reverendo sacerdote Michel Angelo Baccioni,... defatigato dalla predicazione,... restò affetto da palpitazione di cuore.
Definiz: § I. E in forma di Add. Affaticato, Stremato di forze.
Definiz: § II. E figuratam., parlandosi di terreno, vale Ridotto meno fertile, Svigorito. –
Esempio: Lastr. Agric. 2, 15: La terra defatigata e spossata continovamente col medesimo seme, non frutta.

299) Dizion. 5° Ed. .
DEFATIGAZIONE.
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DEFATIGAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto del defatigare; Affaticamento: e figuratam., Grave molestia o Incomodo, Vessazione, e simili: ma è voce oggi di raro uso.
Lat. defatigatio. –
Esempio: Legg. Tosc. 7, 87 t.: Avendo avuto in primo luogo davanti agli occhi sua Altezza Serenissima di quale spesa e defatigazione sia stata e sia per gli faccendieri e mercanti che trafficano e contrattano grani in Maremma, il doverli tramandare per schiena,... ha comandato ec.
Esempio: E Legg. Tosc. 7, 96 t.: La somma che sarà comprata fuori, e notata ne' quadernucci a tale effetto come sopra destinati, e tutto per maggior riscontro, e minore defatigazione.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 183: Forma di giudizio, a mio credere, comodissima, perchè toglie la defatigazione dell'avversario innanzi e dopo.