Lessicografia della Crusca in rete

Volume 4 - Dizionario 5° Ed.
240) Dizion. 5° Ed. .
DOCCIARE.
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pag.790

DOCCIARE.
Definiz: Att. Far cadere, Versare per mezzo di doccia, o al modo stesso che fa una doccia; ed altresì Versare adagio adagio e in non molta quantità, a fine di cura. Riferiscesi a liquidi, ed è più che altro Term. de' Medici. ‒
Esempio: Menz. Sat. 69: Quando Trimalcion nel bagno chioccia, Accordati col mozzo a far la spia, Mentre che sul groppon l'acqua gli doccia.
Esempio: Salvin. Nicandr. 126: Ed ancora attaccando la coppetta Di rame sovra la mortal ferita, Il velen voterai, con esso il sangue, Ovver docciando lattificcio.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 123: Con tal teoria s'intende la ragione.... del giovamento che apportar può il versare o docciare in abondanza o lasciar cadere con stillicidio quest'acqua da qualche altezza sopra la testa o altra parte del corpo.
Esempio: E Cocch. Bagn. Pis. 412: Col mezzo poi delle trombe e delle cannelle è stato agevolato l'alzamento e la derivazione dell'acque per attignerle e per docciarle, e mutarle secondo il bisogno.
Definiz: § I. E semplicemente per Versare. ‒
Esempio: Magazzin. Coltiv. 35: E così divenuta [la ricotta], vi si docci su acqua fresca a poco a poco.
Definiz: § II. Riferito a parte del corpo affetta, ed anche a tutta la persona, vale Bagnare versandovi sopra acqua, o altro liquore medicinale, in conveniente quantità e con una certa lentezza. ‒
Esempio: Panciat. Scritt. var. 74: E d'acqua fresca fattosi docciare, Con quella qual Tritone e' si ricrea.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 345: Il buon contadino, con un vaso a tale effetto portato, andavagli bagnando, o come noi sogliamo dire, docciando quelle parti, finchè in ispazio di tre ore e non più incominciarono a disciogliersegli i nervi intirizzati.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 223: Fu cominciata [la cura] il dì 26, facendoli docciare le sedi affette ogni mattina per mezz'ora coll'acqua del Bagno Regio.
Definiz: § III. Neutr. pass. docciarsi Sottoporsi alla doccia, Farsi dare la doccia, Fare il bagno per mezzo di doccia, a fine di cura. ‒
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 60: N'ho bevuto d'una sorte fino a dieci giorni, e docciatomi con un'altra fino a' XXX. Lett.
Esempio: Pros. fior. IV, 1, 3: Il nostro Giannozzo de' Nerli si trova al Bagno a San Filippo per docciarsi, per vedere se si potesse liberare d'una certa grossezza d'udito da un orecchio.
Definiz: § IV. Neutr. Mandar fuori versando, Gocciare o Stillare in copia. ‒
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 83: Piangano.... tutte le cose che tu facesti colle tue mani, che le veggo confitte in sul legno della croce, che le veggo docciare di sangue infino in terra.
Esempio: E Leggend. SS. M. 3, 86: Oh come vorrei volentieri così docciassono le vene mie del sangue,... per dare un poco di rifrigerio alla bocca tua, ch'è così assetata.
Esempio: Medit. Alb. Cr. 47: Vedi sopra te aperte e sparte le fonti di grazia delle piaghe del Salvatore, le quali docciano a sgorgo per dar bere e saziare a ribocco i suoi amanti di vino dolce pieno di carità.
Esempio: Burch. Son. 1, 44: E stagneratti il naso, che cotanto Di liquido cimurro ognor ti doccia.
Definiz: § V. Per similit., detto di volatile, vale Calar giù, descrivendo una parte di arco, come fa l'acqua che cade da una doccia. ‒
Esempio: Grazz. Pros. 228: Quel colombo.... prese il volo allo in su, e si uscì dalla sepoltura; e visibilmente poggiando in verso il cielo, andò tanto alto, che egli scoperse Careggi, e docciando poi si difilò a quella volta.

241) Dizion. 5° Ed. .
DOCCIATO.
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pag.790

DOCCIATO .
Definiz: Partic. pass. di Docciare.

242) Dizion. 5° Ed. .
DOCCIATURA.
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pag.790

DOCCIATURA.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto del docciare, o del docciarsi. ‒
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 57: Mi truovo qui senza libri, e con un capo bagnato da sessanta docciature: pensate voi se ne può uscire altro concetto che molle.
Esempio: Cocch. Cons. med. 1, 8: Si credono efficaci.... le frequenti fregagioni colla mano nuda ed asciutta, e le frequenti docciature, o perfusioni.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 397: La docciatura poi sul capo prosciugava le umidità catarrali del capo.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 192: Le furono prescritte (a una malata) le docciature all'addome.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 262: Il bagnarsi nell'acqua fredda o del mare o d'un fiume, un bagno freddo o una docciatura per lo meno in tutto il tratto più caldo dell'estate, porterà molto innanzi l'effetto medesimo.

243) Dizion. 5° Ed. .
DECRESCENTE.
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pag.91

DECRESCENTE.
Definiz: Partic. pres. di Decrescere. Che decresce.
Lat. decrescens.
Definiz: § I. In forma d'Add. Che si fa minore, Che va diminuendo, sia di quantità o copia, sia d'intensità, grado e simili. –
Esempio: Cavalier. Prat. Astr. 74: Si è posta qua una tavola.... con la differenza crescente o decrescente in anni cento.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 74: Questa conseguenza può legittimamente applicarsi a qualunque altra ipotesi di gravità o crescente o decrescente.
Definiz: § II. Term. delle Matematiche. Aggiunto di progressione decrescente, serie e simili, vale I cui termini successivi hanno via via minor valore. –
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 80: Io mi formo una serie di tempi decrescente, la quale sia a cagion d'esempio in ragion suddupla, cioè T, 2 T, 3 T ec.
Esempio: Agn. Inst. anal. 1, 143: Si scriva il numero delle quantità date, indi si proseguisca la serie decrescente de' numeri naturali.
Definiz: § III. Aggiunto di luna decrescente; e vale Che va mostrando sempre di sè minor parte illuminata, finchè arrivi al novilunio: comunemente Calante. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 154: Quando però la luna è crescente; e per l'opposito nella decrescente simili stellette si separano più e più, e finalmente si estinguono.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 3, 160: Tanto nella crescente, quanto nella decrescente luna.

244) Dizion. 5° Ed. .
DECRESCENZA.
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pag.91

DECRESCENZA.
Definiz: Sost. femm. Il decrescere, Lo scemare: ma è voce che usasi più spesso nella maniera Essere in decrescenza, detto specialmente di luna, fiume, febbre, pestilenza e simili.
Basso lat. decrescentia.
245) Dizion. 5° Ed. .
DECRESCERE.
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pag.91

DECRESCERE.
Definiz: Neutr. Diminuire di altezza, ed anche di volume o di spazio; Farsi minore o più piccolo.
Dal lat. decrescere. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 37: E vedea il lito andar sempre lontano, E decrescer più sempre e venir meno.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 31: Decresce in mezzo il campo; ecco è sparito: L'un con l'altro nemico omai si serra.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 2, 24: In uno stante decresce la piccolissima mole dell'acqua.
Definiz: § I. Figuratam. Scadere dall'esser proprio, Venir meno. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 76: In cose, che decrescano e menomino, non è così gran guadagno.
Definiz: § II. E pur figuratam., detto di persona, vale Venire in minor fortuna, Scemarsi la prosperità sua; ma è maniera poco usata. –
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 66: Non è colui felice, che non ha onde crescere; ma colui è beato, che non ha onde decrescere, nè ha perch'egli possa decrescere.
Definiz: § III. Detto di luna, rispetto alle sue fasi, vale, Mostrare illuminata sempre minor parte di sè. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 154: All'incontro, nel voltar del sole, e nel decrescer la luna, tornano a vedersi.
Definiz: § IV. Detto di quantità, ed altresì di energia, forza, vigore, intensità e simili, vale Farsi minore.

246) Dizion. 5° Ed. .
DECRESCIMENTO.
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pag.91

DECRESCIMENTO.
Definiz: Sost. masc. Il decrescere; Diminuzione, Scemamento: anche figuratam. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 343: Una grande moltitudine di serpenti, con un terribile serpente grosso come una trave, per il decrescimento dell'acqua nel mare discese.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 4: La pittura sol si estende nella superficie de' corpi, e la sua prospettiva si estende nell'accrescimento e decrescimento de' corpi e de' lor colori.
Esempio: Segn. B. Tratt. Anim. 13: I moti, per confession di ciascuno, son quattro; di luogo, d'alterazione, d'agumento e decrescimento, di generazione e corrozione.
Esempio: Segner. Pred. 166: Ora intendo d'onde procedano quell'eclissi, que' decrescimenti, quelle pienezze, quelle rotondità [della luna].
Esempio: Guglielmin. Nat. Fium. 295: Colla medesima proporzione dell'accrescimento, succede il decrescimento de' fiumi.

247) Dizion. 5° Ed. .
DECRESCIUTO.
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pag.91

DECRESCIUTO .
Definiz: Partic. pass. di Decrescere.

248) Dizion. 5° Ed. .
DECRETALE.
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pag.91

DECRETALE.
Definiz: Add. Aggiunto di bolla decretale o lettera pontificia lettera decretale; e vale Che decreta intorno a' casi di disciplina, o a cose concernenti il governo della Chiesa.
Dal lat. decretalis, Di decreto, Concernente decreto. –
Esempio: Guicc. Stor. 4, 318: Fece segretissimamente una bolla decretale, declaratoria che il matrimonio fosse invalido.
Definiz: § I. E in forza di Sost. femm. per Bolla o Lettera decretale. –
Esempio: Vill. G. 293: Ch'egli facesse una nuova decretale, cioè che ponesse, che per utolità di sua anima ciascun Papa potesse rinunziare il papato.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 25: La quale decretale non è nella moderna compilazione.
Definiz: § II. Quindi Decretali chiamansi quelle lettere o rescritti degli antichi Pontefici, la cui raccolta compone il secondo libro del Diritto canonico: ed estensivam. dicesi a Tutto il corpo delle leggi canoniche; ed altresì per Diritto canonico. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 90: E altrove la legge e le decretali dicono: Forza con forza ricattare.
Esempio: Vill. M. 104: Avendo sopra ciò con grande diligenzia avute molte disputazioni con altri maestri in divinità, e con dottori di legge e di decretali.
Esempio: Bocc. Laber. 76: Sì come molto in legge e in decretali ammaestrati, sanno ottimamente consigli donare.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 294: Fece il sesto libro delle decretali, il quale è quasi il lume di tutte le leggi e decreti.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 3, 56 t.: In conclusione venneno [gli Ambasciatori di Francia] alla terza parte; e per lo detto messer Guigon, che è uno valentissimo dottore in decretali, con infinite ragioni si venne a giustificare la parte loro, e come Benedetto era veramente Papa.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 425: Abbiamo altre leggi,... altri digesti, altre decretali, altri codici.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 251: Raimondo di Pennafort compilò la collezione delle decretali, divisa in cinque libri.

249) Dizion. 5° Ed. .
DECRETALISTA.
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pag.91

DECRETALISTA.
Definiz: Sost. masc. Colui che è dotto nelle Decretali, ossia nel diritto canonico; Canonista. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 53: Frate Pellegrino mai non volle andare come cherico, ma come laico, benchè fosse molto litterato e grande decretalista.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 294: Era grandissimo decretalista, e maestro in divinità.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 371: Ostiense e Taddeo furno due Cardinali, grandi decretalisti.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 119: Non mancò già il Pontefice di tener in Roma varj consigli di principali teologi e decretalisti.

250) Dizion. 5° Ed. .
DECRETANTE.
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pag.91

DECRETANTE .
Definiz: Partic. pres. di Decretare. Che decreta. –
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 3, 433: Altri canoni sono che vietano il cibarsi di sangue e suffocato, o decretanti immondi altri cibi.

251) Dizion. 5° Ed. .
DECRETARE.
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pag.91

DECRETARE.
Definiz: Att. Ordinare, Stabilire, per decreto. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 380: Allora fu che Pericle studiosamente procurò che 'l popolo decretasse, doversi celebrare nella festa Panatenea giuochi di musici.
Esempio: Dav. Tac. 1, 169: Cotta Messalino.... disse, doversi decretare che degli aggravj che fanno alle provincie le mogli, si punissero i mariti, benchè nescienti, come de' proprj loro.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 1: La gentilità.... agl'inventori di cose o necessarie o commode al vivere umano decretò sacrificj ed onoranze divine.
Esempio: Pap. L. Coment. 5, 138: Decretò [Napoleone] che il concordato col Papa fosse messo ad effetto il primo di giugno.
Definiz: § E assolutam. Far decreto o decreti. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 861: Intendiamo tanta parte di quell'università, quanta basti legittimamente a decretare.

252) Dizion. 5° Ed. .
DECRETATO.
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pag.91

DECRETATO.
Definiz: Partic. pass. di Decretare. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 159: O inferno, eterna prigione decretata alla nocente turba.
Esempio: Dav. Tac. 1, 158: In lui (Druso di Germanico) voltarono i padri tutti gli onori già decretati a Nerone suo fratello.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 398: Fu degno [Traiano] di trionfare nelle sue ceneri; trionfo tanto più nobile, quanto decretato ad un nome privo già di senso per gradirlo, di potenza per rimunerarlo.

253) Dizion. 5° Ed. .
DECRETAZIONE.
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pag.92

DECRETAZIONE .
Definiz: Sost. femm. Il decretare: ma è voce poco usata. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 15, 1, 258: Si stima migliore,... non.... di fare una formale decretazione d'alimenti e di spesa della lite, ma ec.

254) Dizion. 5° Ed. .
DECRETO.
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pag.92

DECRETO.
Definiz: Sost. masc. Atto col quale si stabilisce, si ordina o si decide intorno a checchessia, da chi ne ha il potere legittimo.
Dal lat. decretum. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 230: Decreto tanto vale, quanto cosa iudicata, deliberata e consilliata.
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 200: Data in Grenoble udienza ai magistrati e al clero,... promulgò [Napoleone] varj decreti.
Esempio: E Pap. L. Coment. 6, 201: Con uno di que' decreti concedeva un generale perdono a tutti gli ufiziali civili e militari.
Definiz: § I. Figuratam. e poeticam. trovasi per Facoltà, Autorità, di fare checchessia, conferita altrui con decreto della potestà legittima. –
Esempio: Dant. Purg. 20: Veggio il nuovo Pilato sì crudele, Che ciò nol sazia, ma, senza decreto, Porta nel tempio le cupide vele.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 480: Senza decreto, cioè senza autorità conveniente a questo.
Definiz: § II. E per Atto di un corpo deliberante, col quale si stabilisce od ordina checchessia; Deliberazione. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 179: Il Vescovo di Lodeve.... pubblicò quattro decreti, determinati.... da questo Concilio. Per il primo dichiararono come questo.... concilio era legittimamente convocato.... Il secondo decreto fu, che dichiararono tutti gl'interdetti, censure e privazioni fatte.... contro al prefato Concilio.... essere di nessun valore.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 4, 180: Fu pubblicato un decreto che sospendeva tutte le cause degli aderenti al Concilio.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 59: Egli è stato poi fatto un decreto da voi Ateniesi, nel quale si dispone ch'e' sieno liberi (gli Olintj) e cittadini.
Esempio: E Dat. Vit. Pitt. app.: Il decreto risguarda il futuro, e non il passato.
Esempio: Baldin. Vit. Brunell. 123: Pervenuta questa novità all'orecchie degli Operaj radunati insieme, con solenne decreto ordinarono, che ec.
Esempio: Pap. L. Coment. PP. 3, 32: L'Assemblea, dichiarando ella stessa il decadimento [del Re], potea dare un'apparenza di legalità a' suoi decreti.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 395: Tale essere stata la condizione delle cose ai tempi del Concilio basileense, di cui la Chiesa di Francia accettò i decreti relativi alla nomina ed alla confermazione dei vescovi.
Definiz: § III. E per La carta o pergamena contenente un decreto. –
Esempio: Invent. Pal. Sign. 219: Una cassetta.... nella quale sono le infrascritte cose. Uno decreto originale della unione degli Erminj, con bolla di piombo. Uno decreto della unione de' Giacopini e l'unione de' Greci, ec.
Definiz: § IV. Decreto, figuratam., dicesi per Disposizione della volontà divina, e, secondo le credenze pagane, del Fato; e per lo più usasi con qualche aggiunto, come Decreto Di Dio, Decreto Del cielo, e simili, ovvero Decreto Divino, Decreto Eterno, Alto decreto, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 3: Star li convien da questa ripa in fuore Per ogni tempo, ch'egli è stato, trenta In sua presunzïon, se tal decreto Più corto per buon preghi non diventa.
Esempio: E Dant. Purg. 10: L'Angel che venne in terra col decreto Della molt'anni lagrimata pace, Che aperse il ciel dal suo lungo divieto.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 11: Giù i decreti del ciel porta, ed al cielo Riporta de' mortali i preghi e 'l zelo.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 1: E cozzar contra 'l fato, e i gran decreti Svolger non può dell'immutabil mente.
Esempio: E Tass. Gerus. 14, 2: Quinci a lui (Franco duce) n'inviava (il Re del mondo) un sogno... Perchè gli rivelasse alto decreto.
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 195: Ne i cori infidi Spandi temenza e gelo, Gran Ferdinando, per divin decreto.
Esempio: Red. Son. 3: E il Fato in marmo il gran decreto scrisse.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 191: Della qual cosa non potea Giove soddisfarli, essendo contraria.... a quelle utilità che gli uomini dovevano, secondo.... i decreti divini, esercitare e produrre.
Definiz: § V. E pur figuratam. e poeticam., per Determinazione, Risoluzione, Consiglio, e simili. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 27, 82: Nostro decreto È di passar nel paese de' Neri.
Esempio: Mont. Iliad. 16, 85: Io certo avea Fatto un severo nel mio cor decreto Di non porla (l'ira).
Definiz: § VI. E altresì figuratam. e poeticam., trovasi detto per Giurisdizione, Impero, Dominio. –
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. 2, 8: Al tempo suo il viver mi fu lieto, Come colui che l'Affrica ridusse, Per forza, tutta sotto il mio decreto.
Definiz: § VII. Decreto si disse per Decretali, ed altresì per Dottrina dei sacri Canoni. –
Esempio: Cavalc. Pungil. 289: Dice il santo decreto, che chiunque crede che alcuna persona si possa mutare o trasformare,... sia maladetto e scomunicato.
Esempio: Fior. Virt. 10: Lo decreto dice: Le amistà che si fanno con una cattiva persona, non possono mai essere se non cattive.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 11: Ordinatamente l'uno udì legge, e l'altro decreto.... E, come voi sapete, il decreto è di minor volume, che non è la legge.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 18: Orando sotto tal concetto Dio, ariano peccato, reputati con li Antropomorfite, di tal falsità pertinaci defenditori dannati con li altri eretici nel decreto.
Esempio: De Luc. Dott. volg. Proem. 66: Se bene nel corpo della legge canonica vi è un volume il quale si chiama il Decreto; nondimeno questo.... non ha forza di legge.
Definiz: § VIII. E come Term. delle Scuole, si usò alla latina per Regola, Norma, Principio e simili. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 42: Alzando l'istesso O, e continuando di muoverlo con l'osservanza dell'istesso decreto,... che linea verrà segnata?

255) Dizion. 5° Ed. .
DECRETORIO.
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pag.92

DECRETORIO.
Definiz: Add. Che ha forza di decidere, Decisivo, Definitivo: ma è voce poco usata.
Dal lat. decretorius. –
Esempio: Montecucc. Op. 1, 147: E con questo esercito ebbe pure Scipione a venire a quella gran giornata, decretoria per certo, la quale impose il fine alla guerra.
Esempio: Bart. D. Mem. ist. Comp. 5, 127: Si venne al dì quartodecimo di novembre, destinato a far la prima e privata inchiesta giuridica per procedere alla sentenza in questa causa. La solenne, e, come sogliam dire, decretoria, seguirebbe pochi dì appresso questa che n'era il preparamento.

256) Dizion. 5° Ed. .
DECUBITO.
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pag.92

DECUBITO.
Definiz: Sost. masc. Term. della Medicina. Il giacere in letto a cagione di malattia, e più che altro per tempo non breve.
Dal lat. decubitus. –
Esempio: Red. Cons. 2, 54: In alcuni si son vedute delle cancrene, giudicate comunemente tali per cagione del decubito.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 42: Moleste e pertinaci infermità che non obbligano al continuo decubito.
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 84: È comparsa una gran prostrazione di forze,... colla necessità del decubito supino.
Esempio: Lampr. Filos. ant. Etr. 48: Per sanare quei mali inveterati, che non obbligano ad un rigoroso decubito, ma che sono noiosi, pertinaci e tormentosi quanto altri mai.
Definiz: § E riferito ad umori corrotti, a materia morbosa e simili, vale Il raccogliersi di essi in alcuna parte del corpo; Deposito. –
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 91: Ad alcuni pochi [malati], massime di campagna, verso il decimoquarto si è fatto un decubito della materia morbosa ad una sola o ad ambedue le parotidi.
Esempio: E Targ. Relaz. Febbr. 97: Presto si è fatto un decubito al polmone o al bassoventre.
Esempio: E Targ. Vaiuol. 84: E neppure aviamo avuto bisogno di porre in uso i diversivi e revulsivi, per impedire il decubito della materia variolosa alle parti interne.

257) Dizion. 5° Ed. .
DECUMANO.
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pag.93

DECUMANO.
Definiz: Add. Aggiunto di flutto ecumano, maroso ecumano e simili; e dicesi, con maniera tolta dai Latini, per Più grande, Più violento, dei precedenti; presa l'idea dal numero decimo, secondo la dottrina dei Pitagorici.
Dal lat. decumanus. –
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 2, 110: Questo sarebbe quel maroso decumano, alla cui percossa la fusta di Lutero, ladrone e corsale, avea ad affondare.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 76: La vittoria dell'ultime tentazioni, che a guisa de' flutti decumani sogliono su l'estremo assalirci con maggior impeto.
Definiz: § I. Term. d'Archeologia. Aggiunto di porta decumana, e dicevasi della Principale porta dell'accampamento romano, e la più lontana dalla fronte dell'esercito nemico. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 140: La porta che guarda verso i nimici, e quella dal lato di dietro, che già si chiamavano porta Quintana, e porta Decumana, sieno in luoghi fortissimi, ed espeditissime a mettere fuori in un subito l'essercito.
Esempio: Dav. Tac. 1, 49: Ogn'un corse alle porte, e spezialmente alla decumana, opposta al nimico, e più sicura a fuggire.
Definiz: § II. Decumani, in forza di Sost., dicevansi appresso i Romani I soldati appartenenti alla decima legione. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 432: Delle sue [legioni] furono i Sestani, ed i Decumani, condotte.... da Ti. Nerone.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 2, 19: Dicendogli uno de' Cesariani in Africa, che era veterano della decima legione, rispose che non vi conosceva i segni de' Decumani.

258) Dizion. 5° Ed. .
DECUOCERE.
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pag.93

DECUOCERE.
Definiz: Att. Far bollire in un liquido, per uso della medicina: comunemente Cuocere.
Dal lat. decoquere. –
Esempio: Benciv. Mes. 194 t.: Fichi grassi VI, datteri V, foglie di nepitella auri uno, decuoci in libbre cinque d'acqua per fine ad libbre una.

259) Dizion. 5° Ed. .
DECUPLO.
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pag.93

DECUPLO.
Definiz: Add. Dieci volte maggiore.
Dal lat. decuplus. –
Esempio: Vinc. Nat. Pes. Acq. 1, 136: Questo si conferma per la proporzione decupla, che hanno i quattro elementi infra loro.
Esempio: Nard. Liv. Dec. Proleg.: Essendo quasi sempre, anco al tempo de' Romani, lo ariento inferiore all'oro in proporzione decupla.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 103: La linea F B sia decupla della B D.
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 2: Augumentandone il valore secondo la progressione decupla; onde scrivendo 10 si viene a denotare una decina, e scrivendo 20 si esprimono due decine.
Definiz: § In forza di Sost. Ciò che resulta dalla moltiplicazione dell'uno, o di altro numero, per dieci; Quantità dieci volte maggiore. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 15, 2, 172: Pena reale o pecuniaria del decuplo, cioè di pagare in pena dieci volte di più di quel che importi la somma fraudata.
Esempio: Tagl. Lett. scient. 7: Converrà che la corda sia mossa con una forza maggiore dell'ottuplo e del decuplo.