Lessicografia della Crusca in rete

Volume 5 - Dizionario 4° Ed.
40) Dizion. 4° Ed. .
ZOLLETTINA
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pag.364

ZOLLETTINA.
Definiz: Dim. di Zolletta. Lat. glebula. Gr. βώλιον.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. Tale liquore ci viene portato indurito in minutissime zollettine, o lagrime.

41) Dizion. 4° Ed. .
ZOLLOSO
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pag.364

ZOLLOSO.
Definiz: Add. Pieno di zolle. Lat. glebosus. Gr. βωλώδης.
Esempio: Fir. As. 9. Quandochè io ebbi trapassato i rugiadosi cespugli, e gli zollosi campi.

42) Dizion. 4° Ed. .
ZOMBAMENTO
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pag.364

ZOMBAMENTO.
Definiz: Lo zombare.

43) Dizion. 4° Ed. .
ZOMBARE
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pag.364

ZOMBARE.
Definiz: Dare altrui delle busse. Lat. verberare. Gr. τύπτειν.
Esempio: Pataff. Io l'ho zombato, come un tavolaccio.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 192. E' non s'intendea, che tu non ve ne mettessi un poco (del sale) La donna dicea: E se io ve n'avessi messo, e tu mi avresti zombata come ieri.
Esempio: Tac. Dav. Post. 451. Amico Re de' Bebrici facendo con Polluce alle pugna col cesto, te lo tartassava, tanfanava, zombava, conciava male.
Esempio: Buon. Fier. 4. 5. 11. Ed ei 'l zomba, e sorbotta, E gli tira gli orecchi, e lo rampogna.
Esempio: Malm. 1. 40. Con quel batocchio zomba a mosca cieca.
Esempio: E Malm. 6. 104. E che sì, scorrettaccio, ch'io ti zombo.
Esempio: E Malm. 11. 28. Che là nel mezzo a i suoi nemici zomba.

44) Dizion. 4° Ed. .
ZOMBATO
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pag.364

ZOMBATO.
Definiz: Add. da Zombare.

45) Dizion. 4° Ed. .
ZOMBATORE
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ZOMBATORE.
Definiz: Che zomba.

46) Dizion. 4° Ed. .
ZOMBATURA
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ZOMBATURA.
Definiz: Lo zombare.

47) Dizion. 4° Ed. .
ZOMBOLAMENTO
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ZOMBOLAMENTO.
Definiz: Lo zombolare.

48) Dizion. 4° Ed. .
ZOMBOLARE
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ZOMBOLARE.
Definiz: Zombare.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. 51. E poi fuggendo facean mille romboli, Perchè con quel broncone ei non le zomboli.
Esempio: E Ciriff. Calv. 2. 53. I' so pur, quand'i' voglio, come i' zombolo.

49) Dizion. 4° Ed. .
ZOMBOLATO
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pag.364

ZOMBOLATO.
Definiz: Add. da Zombolare.

50) Dizion. 4° Ed. .
ZOMBOLATORE
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ZOMBOLATORE.
Definiz: Che zombola.

51) Dizion. 4° Ed. .
ZOMBOLATRICE
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ZOMBOLATRICE.
Definiz: Verbal. femm. Che zombola.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. Si spaventano all'apparire della madre tante volte provata zombolatrice.

52) Dizion. 4° Ed. .
ZOMBOLATURA
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ZOMBOLATURA.
Definiz: Lo zombolare, Zombolamento.

53) Dizion. 4° Ed. .
ZONA
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ZONA.
Definiz: Fascia, o simile, che cigne il contorno di checchessia. Lat. zona. Gr. ζώνη.
Esempio: Dant. Par. 10. Sicchè ritenga il fil, che fa la zona.
Esempio: E Dan. Par. 29. Fanno dell'Orizzonte insieme zona.
Esempio: But. ivi: Zona, cioè cingolo, che cinga l'uno, e l'altro.
Esempio: Dittam. 1. 10. Di ver Settentrione la incorona, E da Ponente lo grande Oceano, Ch'a tutto 'l mondo, come vedi, è zona.
Esempio: Fr. Iac. T. Con vile zona ti lega d'amore.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. 42. Non fu sì tosto Febo dimostrato, Alluminando l'orientale zona.
Definiz: §. Zona, presso a' cosmografi si dice Ciascuna di quelle cinque parti, in cui si divide la superficie della terra per mezzo de' quattro cerchi minori, affine di distinguere le regioni, calda, fredde, e temperate. Lat. zona.
Esempio: Pass. 364. Inverso il Meriggio, presso alla torrida zona, sono montagne di calamita, che trae a se le carni umane.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. 31. Venuto insin dalla torrida zona.
Esempio: Serd. stor. 1. 9. Per soggiacere quasi alla zona di mezzo è scaldata da ardentissimo sole.
Esempio: E Serd. stor. 47. Quelle cose, che gli antichi falsamente dissero del circolo equìnoziale, e della zona torrida.

54) Dizion. 4° Ed. .
ZONZO
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ZONZO.
Definiz: Diciamo Andare a zonzo, che vale Andare attorno, e non saper dove; tolta la metaf. da pecchie, vespe, calabroni, e simili, che volano in quà, e 'n là ronzando. Lat. temere, deambulare, oberrare. Gr. εἰκῇ περιπατεῖν.
Esempio: Varch. Ercol. 68. Andare a zonzo, ovvero aione, ovvero aiato, cioè andare quà, e là, senza saper dove andarsi, come fanno gli scioperati, e a chi avanza tempo.
Esempio: E Varch. rim. burl. 1. 37. Andare a zonzo in questo mare, e 'n quello.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. 57. Che se 'l colpiva sul cappel di bronzo, Il cervel su pel prato andava a zonzo.
Esempio: Cecch. Stiav. 4. 3. Possa non solamente andare a zonzo, E di giorno, e di notte ec.
Esempio: E Inc. 2. 6. O come vanno queste nostre femmine, A zonzo volentieri.
Esempio: Burch. 2. 52. Se 'l tuo gattuccio vede Bartolino, Quando e' va a zonzo senza vangaiuole, E' crederrà, ch'e' sia un topolino.
Definiz: §. Andare il cervello a zonzo, o Mandare il cervello a zonzo, figuratam. vale Impazzare, o Fare impazzare. Lat. insanire, dementare. Gr. μαίνεσθαι, ἐκμαίνειν.
Esempio: Fir. Trin. 4. 6. Questo dir, ch'io gli ho dato le chiavi, e vedergliene in mano, mi manda il cervello a zonzo.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 82. E quasi che il cervel gli andava a zonzo.

55) Dizion. 4° Ed. .
ZOOFITO
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ZOOFITO.
Definiz: V. G. Lat. zoophitum. Gr. ζωόφυτον.
Esempio: Varch. Lez. I quali i Greci, componendo ec. due nomi insieme, gli chiamaron zoofita, cioè animali, e piante, come se noi dicessimo animalipiante, o veramente piantanimali, come sono le spugne marine, e alcuni altri ec.
Esempio: Red. Oss. an. 59. Infino a quegli altri zoofiti pur sempre radicati ne' medesimi scogli, e talvolta radicati ancora sul groppone d'altri zoofiti, e che da' pescatori Livornesi son chiamati carnumi.

56) Dizion. 4° Ed. .
ZOPPACCIO
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ZOPPACCIO.
Definiz: Peggiorat. di Zoppo.
Esempio: Libr. Pred. Trovò in quella via uno zoppaccio veramente importunissimo limosinatore.

57) Dizion. 4° Ed. .
ZOPPETTINO
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ZOPPETTINO.
Definiz: Dim. di Zoppetto.
Esempio: Libr. cur. malatt. La femmina amava quel figliuolo zoppettino.

58) Dizion. 4° Ed. .
ZOPPETTO
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ZOPPETTO.
Definiz: Dim. di Zoppo.
Esempio: Libr. cur. malatt. Un certo suo figliolino, il quale sì era un poco zoppetto d'un piede.

59) Dizion. 4° Ed. .
ZOPPICANTE
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ZOPPICANTE.
Definiz: Che zoppica. Lat. claudicans. Gr. χωλαίνων.
Esempio: Libr. Amor. Un cavallo magro, e sozzo, e di tre piè zoppicante.
Esempio: Buon. Fier. 2. 5. 7. E zoppicanti Piglian la strada altrove.
Esempio: Salvin. disc. 1. 422. Sarebbe da desiderare, che l'uomo possedesse e bontà, e dottrina, perciocchè in altra maniera è zoppicante la sua perfezione (quì figuratam. cioè: manchevole, difettosa)