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Volume 8 - Dizionario 5° Ed.
440) Dizion. 5° Ed. .
INSULTANTE.
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pag.954

INSULTANTE.
Definiz: Partic. pres. di Insultare. Che insulta.
Lat. insultans.
Definiz: § I. E in forma d'Add. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 106: A mala pena potevano difendere i dominj proprj dagli assalti di un nemico poco prima disprezzato, ed ora vittorioso ed insultante.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Alf. Trag. 5, 204: Più duri ancora e più insultanti detti Udrò da voi.

441) Dizion. 5° Ed. .
INSULTARE.
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pag.954

INSULTARE.
Definiz: Att. Oltraggiare alcuno con parole, atti, gesti, offensivi, o manifestanti disprezzo o derisione; Offendere, Svillaneggiare; usato anche assolutam.
Dal lat. insultare. –
Esempio: Stor. Tob. 9: Però che siccome i re insultavano e schernivano Iobo, così i parenti e' cognati di Tobia schernivano la vita sua dicendo: ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 2: Gli scolari Non cessan mai dall'insultar.
Esempio: Dat. Oraz. Cr. 26: O quanti adesso baldanzosamente c'insulteranno!
Esempio: Segner. Mann. nov. 14, 1: Esser deriso, insultato, calunniato, insidiato, tracciato a morte, per qual cagione?
Esempio: Giord. Op. 1, 268: È poi mio costume, se alcuno m'insulta, neppure ascoltarlo.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 6: O dell'Italia invïolato asilo, Sulle tue solitudini sarebbe Insultando disceso un duce ispano, E l'àncora fondate avria le navi Dei templi tuoi fra le ruine!
Esempio: Manz. Prom. Spos. 119: Può [l'iniquo che è forte] insultare e chiamarsi offeso, schernire e chieder ragione, atterrire e lagnarsi, essere sfacciato e irreprensibile.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 116: Superbo rio, perchè, rodendo il piede A quell'ispida rupe, il monte insulti?
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Metast. Dramm. 2, 235: E soffrirai Ch'abbia sposa la figlia Chi della tua consorte Insultò l'onestà?
Definiz: § III. E Term. della Milizia. Si usò per Assaltare alla scoperta, e più particolarmente con intendimento di provocazione. –
Esempio: Eserciz. milit. 192: Per scaramucciare o sparare contro delle truppe di cavalleria, o d'infanteria, che non possano lasciare il loro posto, si va con un caracollo ad insultarle, e si viene a ripigliare i posti ec.
Esempio: E Eserciz. milit. 193: Una truppa, ovvero un soldato a cavallo, partendosi dal suo posto va a sparare contro le truppe inimiche per impegnarle o insultarle, e poi.... viene a ripigliare il suo posto.
Definiz: § IV. Neutr. Recare oltraggio ad alcuno; costruito, conforme a proprietà latina, con un compimento retto dalla prep. A. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 30: Oh che merito al fin te ne risulta, Se, come a traditore, ognun t'insulta!
Esempio: Baldin. Art. Int. 58: Mostra la carta del S. Antonio la bizzarria de' concetti di questo artefice, non pure nell'infinito numero de' demonj che insultano al Santo, ma eziandio per le nuove, diverse e terribile forme ch'egli diede a quelle immonde larve d'inferno.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 2, 943: Il ferro immerge a lui nel collo e passa, E insulta a' vinti con acerbi motti.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 119: Mi parve figura di molti che vanno pieni d'orgoglio, insultando agli altri, per ragioni non dissimili da quella che causava l'alterigia in colui, cioè tirare un carro.
Definiz: § V. E figuratam. –
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 283: Se vedessono [molti ignoranti] alcuna guerra durare uno poco più lungamente nelli tempi cristiani, subitamente insulterebbono alla religione cristiana, gridando ec.
Esempio: Ar. Sat. 1, 199: E non avrò da dolermi ognora Che qui la forza alla ragione insulta.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 87: All'empia insultatrice oste superba Già insulta il piè nemico.
Esempio: Mont. Iliad. 17, 120: Se queste belle Armi abbandono..., alla mia fuga Gli Achei per certo insuteran.
Esempio: Leopard. Poes. 56: Tempo forse verrà ch'alle ruine Delle italiche moli Insultino gli armenti, e che l'aratro Sentano i sette colli.
Esempio: E Leopard. Poes. 58: Frodolenta Legge al mortale insulta.
Esempio: E Leopard. Poes. 165: Ai saggi insulta Fin la presente età.
Esempio: Lambr. Elog. 33: Guardingo ma veritiero, prudente ma probo, non incensò I trionfatori, non insultò ai caduti.
Definiz: § VI. Trovasi pure costruito con un compimento retto dalla prep. Contro. –
Esempio: Medit. Alb. Cr. 46: Rallegrandosi ed insultando contra lui e contr'a' suoi gli empj e nemici ec.
Definiz: § VII. Detto di combattenti, per Dare addosso. –
Esempio: Guicc. Stor. 3, 74: Avresti veduto..., da una medesima parte, in un tempo medesimo, alcuni piegarsi, alcuni farsi innanzi, altri difficilmente resistere, altri impetuosamente insultare agl'inimici, ec.

442) Dizion. 5° Ed. .
INSULTATO.
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pag.956

INSULTATO.
Definiz: Partic. pass. di Insultare.
Lat. insultatus. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 21: Ora, quest'impunità minacciata e insultata, ma non distrutta dalle gride, doveva naturalmente, a ogni minaccia e a ogni insulto, adoperar nuovi sforzi e nuove invenzioni per conservarsi.

443) Dizion. 5° Ed. .
INSULTATORE.
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pag.956

INSULTATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Insultare. Chi o Che insulta. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 5, 2: E 'l mio detto, Ch'accostato mi sono a più d'un cerchio, Insultatori sbattono.
Esempio: Segner. Mann. febbr. 29, 2: O tu vogl'intendere opus in particolare, ch'è il senso in cui pur Cristo lo pigliò quando disse a' suoi insultatori: ec.
Esempio: Luchin. SS. Gris. e Bas. 10: Qui per certo resta offeso, e d'un'offesa grandissima, non già dall'insultatore, ma dalla pusillanimità propria.
Esempio: Alf. Trag. 2, 19: Ed a chi schiavi? al fasto Insultator di chi ci opprime.

444) Dizion. 5° Ed. .
INSULTATRICE.
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pag.956

INSULTATRICE.
Definiz: Femm. di Insultatore. –
Esempio: Filic. Poes. tosc. 87: All'empia insultatrice oste superba Già insulta il piè nemico.
Esempio: Manz. Poes. 832: Ecco tutta di Sionne Si commosse la pendice, E la scolta insultatrice Di spavento tramortì.

445) Dizion. 5° Ed. .
INSULTAZIONE.
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pag.956

INSULTAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto ed anche L'effetto dell'insultare; comunemente Insulto.
Dal lat. insultatio. –
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 285: Or che voci avrebbono costoro per li loro iddii, e con quanta insultazione si vanterebbono ec.?
Esempio: S. Greg. Omel. 2, 44: Li Giudei, vedendo che egli alle loro insultazioni non discendeva della croce, e vedendolo morire, si credettero averlo vinto, e rallegraronsi quasi di avere spento il suo nome.
Esempio: Medit. Pov. 19: Tu eri con lui nelle ingiurie che gli facevano li Giudei, nelle insultazioni de' Farisei.
Esempio: Segner. Op. 4, 345: E poi l'illustrissimo impugnatore giugne ad esclamar con un genere, quasi dissi, di insultazione: È forse l'istesso l'intendere e il credere?

446) Dizion. 5° Ed. .
INSULTO.
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pag.956

INSULTO.
Definiz: Sost. masc. Oltraggio fatto ad alcuno con parole, atti, gesti, offensivi, o manifestanti disprezzo o derisione; Offesa, Villania.
Dal basso lat. insultus. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 2, 184: Mille altri insulti poi si leggeranno; Nel tanto offender me, te stesso offendi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 93: Al fine un cavallier la via lor serra, Che lor fe' oltraggi e disonesti insulti.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 136: Impetrò.... a quello insulto pienissima vendetta.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 132: Carlo, turbatissimo di questo insulto, andò con lo esercito armato a gastigare il temerario ardir dello amante.
Esempio: Cellin. Vit. 311: Per questi grandi insulti io ritornai al Re, pregando Sua Maestà, che mi accomodassi altrove.
Esempio: Segner. Pred. 507: Nè dubitavano di esporsi, in sì superstiziosa funzione, agl'insulti de' popoli, lor nemici.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 9: E fino a quanto De i barbarici insulti Orgogliosa n'andrà l'empia baldanza?
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 201: La cui divina clemenza espose il tuo corpo agli scherni, agl'insulti, a' flagelli, alle ferite.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 12: Voi che a qualunque insulto Di persona molesta Vi scaldate la testa, ec.
Esempio: Fosc. Poes. 337: All'oste achea Mandò una lue sterminatrice il nume, Quando il supremo Atride ebbe d'insulto Crise, divino sacerdote, afflitto.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 367: Quando un tale tentò.... di mutare la controversia in litigio ignobile..., ribattei l'insulto, ma mi guardai di rendergli la pariglia.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 189: Ma se fortuna (Che non avvenga) si mostrasse avversa, Eteocle saria favola al volgo, E vil principio a strepitoso insulto.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 116: Superbo rio, perchè, rodendo il piede A quell'ispida rupe, il monte insulti?... Credi ch'ei tema, o a grado abbia gl'insulti?
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 4: Te non possono rovinare le abbondanze de' fiumi, lo 'nsulto del demonio non t'offende.
Esempio: E Scarp. Serm. S. Ag. 36: Contro a questo insulto del dimonio vale solo la perseveranza.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 10 t.: Svembaldo nella grandissima selva Ercinia divenuto fuggiasco e povero..., pacientissimamente sostenne tutto lo insulto della fortuna.
Esempio: Nannin. Epist. Ovid. 119: E s'ho veduto l'onde e i lunghi lidi, E da' lidi e dall'onde insulti aspetto, ec.
Esempio: Dat. Lez. II, 3, 162: Siano da noi difese le nostre povere Muse.... contro agl'insulti delle Sirene, cioè de i romanzatori sregolati ec.
Esempio: Mont. Poes. 1, 245: Un lieve insulto di villana auretta D'abbronzato guerriero in su la guancia.
Esempio: E Mont. Poes. 2, 53: Hanno le fiere Pe' dirupi disperse e per le selve Le lor tane ciascuna, ove tranquille Posar le membra e disprezzar l'insulto Degl'irati elementi.
Definiz: § III. E per Qualsivoglia atto violento. –
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 7: Cominciarono con larghissime correrie.... a predare, a rapire, a spogliare...: ed avvenga che i mandati di Arnolfo si sforzassino con ogni industria di raffrenargli da tali insulti, la ferocità nondimeno, che egli avevano da la natura, non gli lasciava fare altrimenti.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 91: Qui è debito nostro il raccontare come, in sì pericoloso passo, non vi fu tumulto, non insulto, non saccheggio di sorte alcuna; tanta è la bontà e la civiltà di quel popolo ciamberiniano.
Definiz: § IV. Si usò per Assalto improvviso, Aggressione. –
Esempio: Cecch. Malandr. 376: Se per sorte E' si rompe una strada per insulto Privato, e' non si dubita, e le genti Al più vi vanno in maggior frotta, ma ec.
Esempio: E Cecch. Malandr. 397: Signore eccellentissimo, se bene Contro la voglia vostra io sono stato A far insulti alla strada del bosco, Però ec.
Definiz: § V. E pure per Violento e improvviso assalto, usato figuratam. –
Esempio: Viv. Disc. Arn. 68: La grandissima scarpa de' lavori, ancorchè esposti agl'insulti dell'acqua, è la massima delle sicurezze che possa loro conferirsi.
Esempio: Targ. Disam. 15: Sarebbe veramente una dura condizione quella della bella Firenze, se le restasse tolta ogni speranza di difendersi dagl'insulti dell'Arno, suo ospite ingrato e sedizioso.
Definiz: § VI. Term. della Milizia, vale Assalto alla scoperta ed altresì Assalto all'improvviso, fatto dai nemici; ma oggi non è d'uso comune. –
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 1, 115: Ma la moltitudine de' Goti era sì grande, che benchè ne' primi insulti ne fosse morti assai..., vedendosi in grande pericolo..., presero l'arme.
Esempio: E Acc. D. Stor. Ar. 2, 345: I Pratesi, spaventati di questo insulto repentino,... prestamente presero l'armi, ec.
Esempio: Machiav. Scritt. ined. 72: Di questo non ci pare di dubitare,... quelli di drento non sendo un sì gran numero nè sì bene armati che vi possino fare insulto, quando voi starete ne li ordini debiti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 19: L'esercito Cristian mosso a tumulto Sozzopra va senza sapere il fatto. Estima alcun che sia un usato insulto, Che Svizzeri o Guasconi abbino fatto.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 208: Da altro canto quello Re ha fatto qualche insulto in Catalogna.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 539: La notte s'appresentò il marchese con quattromila fanti più espediti vicino a Siena, seguitandolo più adagio di lontano il resto delle compagnie. Non si pensava in Siena a simile insulto. Anzi ec.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 42: Egli, che dopo il grido udì il tumulto Che par che sempre più terribil suoni, Avvisò ben che repentino insulto Esser dovea degli arabi ladroni.
Esempio: Bald. Quint. Cal. 2, 57: Perocchè, ardendo i già caduti in guerra, Dell'argolico stuol temean l'insulto.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 13: Il giro e il ripiegar dell'Adige.... veniva a costituire un luogo molto agevole ad esser reso sicuro dagl'insulti, e quasi natural fortezza.
Definiz: § VII. In locuz. figur., e poeticam.
Esempio: Ar. Orl. fur. 45, 33: Sì fuor di gelosia sarei, Ch'ad or ad or non mi farebbe insulto; E dove a pena or è da me respinta, Rimarria morta, non che rotta e vinta.
Definiz: § VIII. Term. di Medicina. Accesso improvviso, Assalto, del male. –
Esempio: Red. Cons. 1, 92: Si può ancora pigliarne una presa ogniqualvolta ritorna l'insulto delle suffocazioni uterine.
Esempio: E Red. Cons. 1, 112: Me ne liberai: ed i rimedj per liberarmene furono..., ne' primi insulti del male, reiterate e reiterate emissioni di sangue ec.
Esempio: E Red. Lett. 1, 51: I dolori.... da qualche tempo in qua hanno pigliato un periodo stabile di fare il loro insulto ogni due mesi; e quando i dolori voglion fare questo loro insulto, la signora se ne accorge evidentissimamente alcuni giorni prima.
Esempio: Targ. Valdin. 1, 319: Facendo un serio esame sulle cause, che mi produssero questi diversi insulti di terzana doppia, io non ne so accusare altre, se non che ec.
Esempio: E Targ. Valdin. appr.: M'incomodarono più volte gl'insulti del male, per la strada, fino a S. Romano.

447) Dizion. 5° Ed. .
INSUPERABILE.
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pag.957

INSUPERABILE.
Definiz: Add. Non superabile, Che non può superarsi, vincersi; detto di difficoltà insuperabile, ostacolo insuperabile, e simili; e usasi anche iperbolicam., per Gravissimo.
Lat. insuperabilis. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 119: Divenuta adunque Psiche, per la insuperabil difficultà, fredda come una pietra,... era eziandio privata delle lagrime, ultimo sollazzo delle miserie de' mortali.
Esempio: Rinucc. O. Relaz. 268: Superato per tal modo una difficultà insuperabile, ne diedi conto a lor Maestà, ringraziandoli quanto più efficacemente seppi.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 65: I quali ostacoli benchè paressero insuperabili, nondimeno l'urgenza del bisogno costringeva a tentare ogni dubbioso partito.
Esempio: Galil. Op. IV, 672: Non si può dir che vi sia il più e meno resistere, sendo tali resistenze insuperabili ed infinite.
Esempio: Manfred. Not. Guglielmin. 54: Una tale ipotesi è soggetta a difficultà, al mio parere, insuperabili.
Esempio: Grand. Relaz. var. 9, 280: Quando s'incontrasse delle difficoltà insuperabili nel raddirizzare il corso de' fiumi, bisogna almeno cercare di correggere alla meglio le loro deviazioni e moderare le volte, quando non possono tagliarsi affatto.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 283: I quali ostacoli, sempre malagevolissimi a superare, spesso insuperabili, fanno che ec.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 3: Sia indebolendo i vincoli dei paesi ortodossi colla Chiesa madre, sia attraversando ostacoli difficili a superare, o anche insuperabili, al ritorno dei popoli, cui l'eresia o lo scisma divulsero dal seno di quella.
Definiz: § I. E detto di forza superiore, o simile, vale A cui non può resistersi, Irresistibile, A cui convien soggiacere. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 6: E quanto errò, quanto sofferse, in quanti E di terra e di mar perigli incorse, Come il traea l'insuperabil forza Del cielo, e di Giunon l'ira tenace.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 15, 213: E stolta in tutto sei, se sola credi Di superar l'insuperabil fato.
Definiz: § II. E detto di virtù, o qualità morale, per Che non può esser sopraffatta, piegata, o simili. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Contr'a tanti artificj dell'antico nimico stette soda la sua insuperabil costanza.
Definiz: § III. Per Non vincibile in guerra, detto di esercito insuperabile, o simile; e detto di fortezza insuperabile, Che non può prendersi per forza d'armi. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 49: Fu tenuto invitto ed insuperabile un esercito qualora fusse guidato da lui.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 436: Ciò successivamente gli agevola l'uso delle batterie, delle mine, degli assalti verso la fortezza; la qual, tentata senza tali precedute conquiste, sarebbegli stata insuperabile.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 57: Volle con opportuno rimedio sovvenire a questo male, che già per tutto il mondo serpendo, come incendio che trovi materia abile e nutrimento, insuperabile vincitore si diffondeva (qui figuratam.).
Definiz: § IV. Figuratam., detto di malattia insuperabile, Che non può vincersi, debellarsi, reprimersi. –
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 506: Come prima divengon palesi alla cognizione (certi morbi), così divengono insuperabili dalla cura.
Definiz: § V. E detto poeticam. di fatica insuperabile, impresa insuperabile, o simili, vale Da non poterla sostenere, condurre a termine, Da non poterne venire a capo. –
Esempio: Car. Eneid. 8, 442: Come superasse Mill'altre insuperabili fatiche Sotto al duro tiranno.
Esempio: Parin. Poes. 43: Tropp'ardua impresa, E insuperabil senza vostr'aita, Fia ricordare al mio signor di quanti Leggiadri arnesi graverà sue vesti.
Definiz: § VI. Dicesi comunemente di dote o qualità, così fisica come morale, a denotare eccellenza di essa; e riferiscesi anche alla persona che n'è fornita. Come: beltà insuperabile, insuperabile bontà, poeta insuperabile o artista insuperabile, e simili.

448) Dizion. 5° Ed. .
INSUPERBENTE
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pag.957

INSUPERBENTE
Definiz: Partic. pres. di Insuperbire. Che insuperbisce. –
Esempio: Cic. Ufic. 33: Panezio dice, che Scipione Affricano suo uditore e familiare, soleva dire: che e' soglino dare a' domatori e' cavagli e' quali per le spesse battaglie feroci insuperbivano, acciò che poi essi possino usare quegli più agevoli. Così gli uomini, sfrenati per le prospere cose, ed insuperbenti, si conviene essere menati nel giro della ragione e delle dottrine acciò che ec.

449) Dizion. 5° Ed. .
INSUPERBIMENTO.
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pag.957

INSUPERBIMENTO .
Definiz: Sost. masc. L'insuperbire. –
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 4, 281: Al che direttamente vien opposto e contrarissimo l'insuperbimento di parole e di fatti.

450) Dizion. 5° Ed. .
INSUPERBIRE.
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pag.957

INSUPERBIRE.
Definiz: Neutr. e Neutr. pass. insuperbirsi Divenire, Farsi, superbo; Entrare, Montare, in superbia. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 215: Questi, insuperbendo per gravezza d'orgoglio, disse: ec.
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 364: Cadde Lucifero dalle delizie del paradiso per la superbia.... Simigliantemente avviene a molti. Insuperbiendo, caggiono vituperosamente.
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 53: Non ti fece Iddio atto a non ricevere le tristizie, acciocchè, non sospirando a Dio, avessi per reditade quella cosa che ereditòe Lucifero, il quale diventòe Satanasso, poich'egli insuperbío.
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 269: O iniqua giovane, prendi tu gloria d'aver dispiaciuto a noi, e insuperbisci per la tardata vendetta, e minacci di peggio operare?
Esempio: Tass. Gerus. 14, 46: E di me stesso risi, e delle fole Che già cotanto insuperbir mi fero.
Esempio: Bertin. R. Rim. burl. 270: Così lei, serenissimo padrone, Potrebbe aver saziati i desir miei; Ma perchè forse m'insuperbirei, Mi vuol domar con questa dilazione.
Esempio: Fag. Rim. 1, 15: Mi sentii tutto allor ringarzullire: E nel cuore m'entrò tal compiacenza, Ch'io fui sull'orlo dell'insuperbire.
Esempio: E Fag. Rim. 1, 237: Così ognun nel suo grado è insuperbito: Sia nobil, sia civile o sia plebeo, Di far più del poter s'è incaponito.
Esempio: Bottar. Dion. Ambiz. 70: Noi dobbiamo continovamente in questo imitarlo (Gesù Cristo), e non insolentire e ambire, non ci innalzare e insuperbire.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 226: Gl'istessi affetti Insuperbir mi fanno, onde poc'anzi Arrossirmi dovea!
Esempio: Leopard. Pros. 1, 318: Forse vi siete insuperbiti per la visita dello Czar, e vi pensate di non essere più soggetti alle leggi di prima?
Definiz: § I. E in costrutto con un compimento retto dalla prep. Di, indicante la cosa o la cagione, della quale, o per la quale, alcuno addiviene o va superbo. –
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 88: Noi facciamo della sanità ferite, cioè della virtù vizio, insuperbendone.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 184: E come tutte le predette cose, e ciascuna di quelle delle quali sogliono insuperbire gli uomeni, sono imperfette, inistabili, vane e con molti difetti, si dimostra chiaramente ec.
Esempio: Imit. Crist. 11: Non ti insuperbire della grandezza o vero bellezza del corpo tuo.
Esempio: Panzier. Tratt. 30: Acciochè le creature perfette.... non si possano delle loro trionfali grazie insuperbire nè gloriare vanamente.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 42: Acciochè il Gama non avesse cagione d'insuperbirsi di troppo lieto successo, molti de' suoi compagni s'ammalarono gravemente ec.
Definiz: § II. Per similit. –
Esempio: Tass. Gerus. 8, 83: Può (il leone dinanzi al domatore) del giogo soffrir l'ignobil soma, E teme le minacce, e 'l duro impero, Nè i gran velli, i gran denti, e l'unghie ch'hanno Tanta in sè forza, insuperbire il fanno.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 64: Querce vastissima, e più superba, Vedea di fragola pianta tra l'erba, E in mirar l'umile di lei figura Più insuperbivasi di sua natura.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Mont. Poes. 2, 113: Del Lario attinsi le ridenti Rive, e la terra ove alla luce aprirsi I solerti di Plinio occhi veggenti, Ed or l'odi di Volta insuperbirsi.
Definiz: § IV. Poeticam., per Infierire, Inferocire, contro alcuno. –
Esempio: Tass. Gerus. 9, 28: Andianne ove quell'empio Veggiam ne' fuggitivi insuperbire.
Definiz: § V. E per Fare il superbo, Usare modi superbi, Tenere un contegno superbo. –
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 59: Portasse egli altrove quel fasto e quell'arroganza.... e s'insuperbisse dove, o non fosse conosciuta l'oscurità del suo sangue, o meno stimato lo splendore di quello de gli altri.
Definiz: § VI. Att. Render superbo, Far divenire superbo. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 286: Ma lo imperadore che t'ho detto di sopra (cioè la Superbia) insuperbisce l'uomo, e fallo da Dio rubellare: e dacchè èe rubellato, ogni peccato commette.
Esempio: Imit. Crist. 76: Io non voglio la consolazione, la quale mi tolga la compunzione, e non desidero la contemplazione, la quale m'abbia a insuperbire.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 30: Così i governi civili si ordinano a vicendevole giovamento, i principi son padri e non tiranni de' popoli, le prerogative ci umiliano, non ci insuperbiscono.

451) Dizion. 5° Ed. .
INSUPERBITO.
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pag.958

INSUPERBITO.
Definiz: Partic. pass. di Insuperbire. –
Esempio: Vill. M. 471: Li conducitori e caporali di quella, insuperbiti per la temenza che parea mostrasse il Comune, tacendo i patti, risposono che ec.
Esempio: Bocc. Laber. 245: E dalle ricchezze insuperbiti, ardirono di far quello che già soleano i nobili fare, cioè di prender cavalleria.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 151 t.: Il quale, insuperbito del favor che gli ha fatto il popolo, e non solo il nostro ma il forestiero, non tenendoci per equali ma per suggetti, vorrà comandarci come a gli strani.
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 23: Insuperbito adunque per sì fatta allegrezza, non si potè contenere doppo alquanti giorni, che essendo piena la curia di Senatori, egli non si lasciasse uscir di bocca, che ec.
Definiz: § I. In forma d'Add. Divenuto superbo, Montato in superbia; detto anche di cuore, animo, e simili. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 139, 27: Ma i nobili e grandi cittadini insuperbiti faceano molte ingiurie a' popolani, con batterli e con altre villanie.
Esempio: Vill. G. 289: Sì erano i cittadini tra loro invidiosi ed insuperbiti.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 45: Tancredi intanto i feri spirti e 'l core Insuperbito d'ammollir procura.
Esempio: Rinucc. O. Narcis. 1, 3: In tanto fasto ascese L'insuperbito core, Ch'a scherno un dì si prese Visto con l'arco Amore.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 501: Non hanno in memoria costoro, che appunto da questa viltà della nostra origine si coglie ragione per rintuzzar ne' mortali il fasto, e per umiliarne l'orgoglio, come farebbesi con un ingrandito insuperbito villano?
Definiz: § II. Per similit. –
Esempio: Tass. Gerus. 9, 46: Così scendendo dal natio suo monte, Non empie umile il Po l'angusta sponda: Ma sempre più, quanto è più lunge al fonte, Di nove forze insuperbito abbonda.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 37: Cadde la pioggia, e gonfio e insuperbito Si mosse il fiume a depredar sul lito.
Definiz: § III. E per Montato in furore, Inferocito. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 15, 26: Orlando, ch'era insuperbito e caldo, Con Durlindana avea ec.
Esempio: Nard. Stor. 1, 207: Per il qual tradimento essendo insuperbiti e adirati i Turchi, ordinarono di dare una battaglia generale.

452) Dizion. 5° Ed. .
INSURGERE. –
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pag.958

INSURGERE . –
V. Insorgere.
453) Dizion. 5° Ed. .
INSURREZIONE.
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pag.958

INSURREZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'alto e L'effetto dell'insorgere; Il sollevarsi armata mano e rivoltarsi contro a chi domina, governa, o comanda.
Basso lat. insurrectio. –
Esempio: Montecucc. Op. 2, 8: Univano gli Ungheri.... alle supplicazioni de' Transilvani le proprie, promettevano pur essi alcuni mila uomini per via dell'insurrezione personale.
Esempio: E Montecucc. Op. 2, 40: La guarnigione di Neuhausel esausta, il residuo del presidio rimastovi dentro disanimato e confuso, la gente dell'insurrezione dissipata talmente, che per tutto l'anno neppur un soldato solo più insurse.
Esempio: E Montecucc. Op. 2, 47: Nell'aspettazione degli aiuti dell'imperio e dell'insurrezione da farsi, come si disse, a Warberg, fu.... con chiuso ec.
Esempio: E Montecucc. Op. 2, 239: Vantano grandi cose gli Ungheri della loro insurrezione; ma qual fu quella dell'anno 1663, quando Cesare la comandò? Ella fu un raccozzamento di villani inesperti,... timidi,... che condotti una sol fiata.... contro il nemico..., appena lo scoprirono di lontano, che si diedero subito alla fuga, e si sbandarono, nè più ci fu verso di riunirli. Fu ben di nuovo l'insurrezione intimata a Warburg pel giorno 24 d'agosto ec.

454) Dizion. 5° Ed. .
INSURTO. –
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pag.958

INSURTO . –
V. Insorto.
455) Dizion. 5° Ed. .
INSUSSISTENTE.
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INSUSSISTENTE.
Definiz: Add. Non sussistente, Che non sussiste, Che non ha realtà, esistenza effettiva. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 5, 7: Le precedenze Sempre son vive al mondo, e stanno in piedi, Nè son del tutto vane, insussistenti.
Esempio: Segner. Mann. dic. 31, 6: E però non hai da intendere in modo alcuno i peccati, perchè questi non hanno essere se non impropio, insussistente, abusivo, non essendo altro il loro essere che mancanza di perfezione.
Esempio: Marchett. Lucrez. 360: I fanciulletti al buio Temon fantasmi insussistenti e larve.
Esempio: Salvin. Odiss. 391: Forse l'intendimento il vin t'occùpa, O pur la mente tua sempre è sì fatta, Che vane cose e insussistenti parli?
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 3, 11: Dunque non perdo le mie speranze. D. Ed in che le fondate? A. Negli esempj, nell'esperienza, e nella condescendenza o non curanza de' mariti medesimi. D. Debolissimi e del tutto insussistenti fondamenti.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 19: Ogni azienda tiene una massa rilevante di debitori e creditori di antica provenienza, i primi nella maggior parte inesigibili, e gli uni e gli altri, o insussistenti, o soggetti a molte eccezioni e variazioni.
Esempio: E Legg. Band. Leop. appr.: I soli conti correnti indispensabili, e quelli dei debitori, che non hanno oltrepassato il quinquennio, e che non essendo nella classe degl'insussistenti o degl'inesigibili, meriteranno ec.
Definiz: § I. E per Non rispondente alla realtà, Non conforme al vero, Fallace, Falso: detto di notizia, affermazione, cosa detta o creduta, e simili; ed altresì, di sentimento, pensiero, e simili. –
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 88: Dico dunque che quei popolari susurri.... non solo furono insussistenti, per esser contrarj alle sode ragioni dell'arte, ma perchè furono fondati sopra supposti falsissimi.
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 9: Oh come in van ci lusinghiamo tutti, Tratti da vana insussistente speme!
Esempio: Fag. Rim. 3, 44: Del procurator la lingua sciolta Lo confonde (il giudice) con chiacchiere e con fole Insussistenti, e con bugie talvolta.
Esempio: Cocch. Cons. med. 2, 113: L'accennato metodo converrebbe ancora quando la sciringa dimostrasse che il sospetto della pietra è insussistente, e che non ostante i medesimi sintomi persistessero.
Esempio: Nell. Iac. Vecch. 2, 4: Sempre tormentato dal rimorso di essermi lasciato trasportare da una forse insussistente apparenza, di non esser più caro alla gentile Isabella.
Esempio: Paolett. Oper. agr. Pref. 2, 14: Con queste idee affatto insussistenti, tutti i possessori e coltivatori se ne vivono in una somma indolenza ed in una totale inazione, senza pensare che ec.
Esempio: Giobert. Apol. 40: Imputazione insussistente e ridicola, di cui non posso troppo dolermi, giacchè ec.
Definiz: § II. E per Che non ha buon fondamento, Non fondato: detto di opinioni, ragioni, dottrine, e simili. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 126: In cambio di cercare scuse insussistenti, a difendere quest'abuso di maledire, vorrei che più tosto cercaste e motivi e modi per emendarvene.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 3, 431: Credo rimaner già tolto ogni rischio, che mentre io attendo a biasimare i balli, dietro la scorta che mi vien fatta da' Santi, voi possiate frattanto biasimar me per le mie dottrine, o come insussistenti, o come indiscrete.
Esempio: Cecchin. Cup. 103: Se talvolta le ragioni da me addotte fussero riconosciute o frivole o insussistenti, penso che ec.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 14: Sempre ho avuta per insussistente l'opinione del Leibnizio.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. attratt. 19: Il dire che noi conosciamo la proposizione esser vera, allora quando veggiamo la cosa fuori delle nostre idee essere appunto tale, quale è nelle idee stesse; è una spiegazione del tutto vana e insussistente.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 163: Non sono, dicon essi, ragioni frivole e insussistenti; è l'esperienza chiara ed innegabile, che dimostra e conferma la verità del nostro sentimento.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 275: Or qual è l'origine delle dottrine ostili alle patrie credenze d'Italia?... Non sono esse straniere originalmente? Funeste praticamente? Frivole e insussistenti scientificamente?

456) Dizion. 5° Ed. .
INSUSSISTENZA.
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pag.959

INSUSSISTENZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Insussistente. L'essere insussistente; Mancanza di sussistenza, di fondamento, di realtà, di sodezza, e simili. –
Esempio: Segner. Op. 4, 348: Questi principj, su cui per tanto si regge l'illustrissimo impugnatore, sono principj che posano troppo in falso: ond'è, che mostrata la insussistenza di essi, non accade che V. S. di poi si affatichi molto in ribattere ad una ad una le opposizioni ec.
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 87: Le accennate ragioni.... avrebbon potuto bastare per far conoscere l'insussistenza delle popolari dicerie.
Esempio: Magal. Lett. At. 169: I vecchi medici galenisti, tutto che convinti dalle nuove osservazioni e dalle nuove esperienze dell'insussistenza delle loro dottrine, pur non lasciano di praticarle alle spese de' loro pazienti, per sostenere il loro credito e il loro impegno.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 375: Ove si fa vedere con ingegnosa maniera, di tutte le ragioni, che in qualsivoglia materia pro e contra si portano, la debilezza e l'insussistenza, o almeno il contrappeso.
Esempio: Fag. Comm. 5, 146: Io.... non son così cieca, che non vegga l'insussistenza delle difese, che si portano da chi pretende di poter ec.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 393: Voi.... m'invitate a verificare le vostre osservazioni, o a dimostrarne l'insussistenza. Al primo invito io non ho tampoco pensato, non che posto mano.... Ho dunque accettato il secondo, e credo d'avere dimostrativamente provato l'insussistenza non solo delle vostre osservazioni, ma ancora di tutti i principj, teorie, ragioni e scoperte, che voi ec.
Esempio: E Paolett. Append. 27: A prima vista riconosceranno l'insussistenza e l'irragionevolezza de' loro lamenti.
Esempio: Giobert. Apol. 90: Osa oggi rinnovare i sospetti e i presupposti maligni, di cui misi in chiaro dimostrativamente l'insussistenza?

457) Dizion. 5° Ed. .
INSUSURRARE ed anche INSUSSURRARE.
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pag.959

INSUSURRARE ed anche INSUSSURRARE.
Definiz: Neutr. Susurrare con una certa intensità; ma è voce oggi non comune. –
Esempio: Salvin. Teocr. 176: Così costoro colle fresche membra Sollazzando tra loro insusurravansi.
Definiz: § I. Att. Dire susurrando; e figuratam., Dire come all'orecchio di alcuno, Suggerire sommessamente. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 365: I Viniziani.... cominciarono a Milano dall'oratore loro all'oratore nostro, ed a Ferrara al Duca, ad insussurrare e muovere partiti d'accordo.
Esempio: Salvin. Inn. Omer. 606: Canterò Giove..., Che a Temide, che a lui inchina siede, Insusurra susurri e savi e spessi.
Definiz: § II. Trovasi riferito a persona, per Metter su, Subillare.

458) Dizion. 5° Ed. .
INSUSURRATO.
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pag.959

INSUSURRATO .
Definiz: Partic. pass. di Insusurrare. –
Esempio: Magal. Lett. At. 631: L'istesso Eraclio..., ridottosi come in secesso a far da cattedratico in Edessa, insusurrato da Sergio, intanto ch'ei piglia a ridurre Anastasio solenne Giacobita, dà senz'avvedersene nell'errore de' monoteliti.

459) Dizion. 5° Ed. .
INTABACCARE.
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pag.959

INTABACCARE.
Definiz: Neutr. pass. intabaccarsi Perdersi dietro a una cosa, Prendervi molto gusto, Invaghirsene, e simili.
Forse dal lat. intus e bacchari. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 148: E stava pure [Margutte] a veder questa festa (gli atti d'una bertuccia). A poco a poco si fu intabaccato A questo giuoco, e le risa cresceva; Tanto che 'l petto avea tanto serrato, Che si volea sfibbiar, ma non poteva.
Esempio: Grazz. Comm. 124: Come altri s'intabacca e comincia punto a credere a malie e streghe, a gli spiriti e a gli incanti, si può dir ch'ei sia l'oca. A. E massimamente quando son tre o quattro d'accordo a metterlo su, ec.
Definiz: § I. E più specialmente per Darsi tutto a una passione amorosa, Perdersi dietro a persona amata. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 163: Io son mezzo eremita a Murano, dove io mi sono intabaccato bestialmente, e l'umor lavora.
Esempio: Salv. Granch. 1, 1: Costui.... cominciò, non so in che modo, A intabaccarsi ed a innamorazzarsi D'una fanciulla.
Esempio: Dav. Tac. 1, 307: La madre cominciò appoco appoco a cadere, essendosi Nerone intabaccato con Atte liberta (il lat.: delapso in amorem libertae).
Esempio: Crusc. Vocab. I: Imbardare.... Qui Innamorarsi, quasi Legarsi e invilupparsi nell'amore, come il caval nelle barde: parola da scherzo, e in questo significato, quasi furbesca..., il che diciamo anche Intabaccarsi, che vale Lasciarsi pigliare e intrigare dagli affetti.
Esempio: Buonarr. Tanc. 2, 5: Lo credo che di lei (della Tancia) gli è innamorato (Pietro; e Cecco che parla n'è geloso).... Io non mi sono appena intabaccato, Che già ne' denti del martel m'inforco.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 25: Costui s'era intabaccato della sorella mia.
Definiz: § II. Att. Innamorare con lusinghe e vezzi, Fare invaghire. –
Esempio: Soldan. Sat. 34: Ponghiam ch'ei vada in chiasso, e 'l magisterio D'una sgualdrina alquanto l'intabacchi Colle sue birbe e col suo vituperio.
Definiz: § III. Ed anche si usò per Allettare, Attirare piacevolmente. –
Esempio: Crusc. Vocab. I: Imbardare.... il che diciamo anche Intabaccarsi.... Morg.: A poco a poco questa filastroccola Questi giganti intabaccava, e sdrucciola (l'edizione citata del Morgante ha tabaccava).