Lessicografia della Crusca in rete

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4° Edizione
Diz Giu. totali
1180 51 1231 forme
751 33 784 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
160) Dizion. 4° Ed. .
CAPITALE.
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pag.546



1) id: 477109b8d28b46d08a308318e220eb12)
Esempio: Circ. Gell. Perchè io tengo, che la medicina faccia in voi molto più mali, che beni, e che voi non istiate in capitale nell'usarla.
161) Dizion. 4° Ed. .
VALETUDINE, e VALITUDINE
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pag.189



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Esempio: Circ. Gell. 6. 145. Non troverai mai nessuno, che in quei (mali) del corpo chiami mai la febbre sanità, ne l'esser tisico buona valetudine.
162) Dizion. 4° Ed. .
RIFARE
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pag.155



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Esempio: Gell. Sport. 5. 5. Tu ti rifai del barbiere.
163) Dizion. 4° Ed. .
ACCONCIATURA.
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pag.37



1) id: dfb4c4e1e61941ba86726250b4f0c910)
Esempio: Gell. Sport. 5. 4. Eimè, ch'ei si perderà l'acconciatura.
164) Dizion. 4° Ed. .
PIANTARE
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pag.604



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Esempio: Gell. Sport. 3. 7. Orsù e' sarà ben piantargli.
165) Dizion. 4° Ed. .
PERDERE
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pag.563



1) id: fd95b2f1224c45aba8e75cbea51ea66f)
Esempio: Gell. Sport.5. 4. Eimè, ch'ei si perderà l'acconciatura.
166) Dizion. 4° Ed. .
STRUGGERE.
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pag.782



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Esempio: Gell. Sport. 3. 6. Costui mi fa proprio struggere.
167) Dizion. 4° Ed. .
STRASCICARE.
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pag.769



1) id: f34354ed00fd47a0b92de925007fcc48)
Esempio: Circ. Gell. 8. 192. E molto manco ancora di quella (prudenza) di quegli animali, che vanno strascicando il corpo per terra, come sono le serpi.
168) Dizion. 4° Ed. .
DISTRIBUTIVO.
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pag.210



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Esempio: Circ. Gell. 9. 214. Tu debbi avvertire, che la giustizia si divide primieramente in due parti, l'una delle quali si chiama distributiva, e l'altra commutativa.
169) Dizion. 4° Ed. .
INORDINATO
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pag.851



1) id: aa067ea90df94f63812f5ad9c12f8edd)
Esempio: Circ. Gell. 6. 142. L'uomo, o pel mal color del volto, o per l'inordinato moto de' polsi ec. gli conosce tutti (i mali del corpo)
170) Dizion. 4° Ed. .
FALLACISSIMO
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pag.335



1) id: 249aad3f1f13425ba0055216bcf97765)
Esempio: Circ. Gell. 2. 48. Puossi dipoi considerare la medicina come arte, e l'arti (come tu sai) nascono dall'esperienza, ed in questo modo ella è fallacissima.
171) Dizion. 4° Ed. .
PROCEDERE.
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pag.727



1) id: ae8541191323448990b5b026e0ee29af)
Esempio: Circ. Gell. 10. 234. Sì mi ha preso il tuo parlare, e il tuo procedere tanto modestamente, e come si conviene veramente a vero filosofo.
172) Dizion. 4° Ed. .
REPRENSIBILE.
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pag.109



1) id: 428d8c4fadeb4b8a883738e0b6b740c9)
Esempio: Circ. Gell. 9. 107. Le leggi della natura non patiscono, che si ritruovi cosa alcuna in questo universo, che non sia in qualche modo reprensibile.
173) Dizion. 4° Ed. .
POVERISSIMO
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pag.685



1) id: 156afeb659344bd5ae0f305bfccc679c)
Esempio: Circ. Gell. 8. 186. La quale (terra) ancorachè ella sia con grandissima diligenza coltivata, è tanto sterile, ch'ella non produce mai, se non poverissime ricolte.
174) Dizion. 4° Ed. .
LEGARE
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pag.39



1) id: a4530a2c11aa4ba0a2ceef2e64ac1998)
Esempio: Circ. Gell. 4. 113. Della maggior parte delle quali è cagione la pazzía, e l'ambizione vostra, che vi ha legato le mani a dimolte cose.
175) Dizion. 4° Ed. .
PROPOSITO
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pag.747



1) id: 0cd8ab4787f045ef939d4f65aa3bb47d)
Esempio: Circ. Gell. 2. 54. Chi trovi tu di noi, che non sia in quel luogo, e in quell'aria, che gli è a proposito, e conveniente?
176) Dizion. 4° Ed. .
PROPRIAMENTE.
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pag.748



1) id: 5679000ef95d49989b501044b12435cb)
Esempio: Circ. Gell. 8. 193. Ma tu andassi poco in là, che io m'accorsi ciò essere falso, non sapendo dir quello che sia propriamente la prudenza.
177) Dizion. 4° Ed. .
TISICO
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pag.88



1) id: bc8f8a807e594f55b70ce4957026c790)
Esempio: Circ. Gell. 6. 144. Tu non troverai mai nessuno, che in que' (mali) del corpo chiami mai la febbre sanità, ne l'esser tisico buona valetudine.
178) Dizion. 4° Ed. .
EPITETO.
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pag.290



1) id: 052f7d7ff9764ecda83febef7db505be)
Esempio: Circ. Gell. 10. 228. Ho sempre sentito dire i nostri savi molti epiteti al volgo, di errante, di instabile, di volubile, e di molte altre qualità.
179) Dizion. 4° Ed. .
LODEVOLE.
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pag.83



1) id: f168c2b1993245348a4dadfe7f6247ad)
Esempio: Circ. Gell. 7. 173. Basta, che voi v'andiate persuadendo, che la bellezza sia cosa divina, e che l'amore, essendo un desiderio di quella, sia cosa lodevole.