Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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4° Edizione
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220) Dizion. 4° Ed. .
POTERE
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pag.683

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Esempio:

Dant. Inf. 11. Puossi far forza nella deitate.

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Esempio:

Dant. Purg. 15. Com'esser puote, ch'un ben distributo, I più posseditor faccia più ricchi Di se, che se da pochi è posseduto?

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Esempio:

Bocc. introd. 26. Che più si può dire ec.

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Esempio:

E Dan. Purg. 1. Più muover non mi può per quella legge, Che fatta fu, quando me n'uscí' fuora.

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Esempio:

E Dan. Purg. 3. Che se potuto aveste veder tutto, Mestier non era partorir Maria.

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Esempio:

Petr. canz. 17. 2. E s'io potessi far, ch'agli occhi santi Porgesse alcun diletto Qualche dolce mio detto ec.

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Esempio:

E Bocc. nov. 65. 8. Ma più avanti per la solenne guardia del geloso non si poteva.

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Esempio:

Bern. Orl. 1. 7. 74. Gano a suo modo potrà fare, e dire.

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Esempio:

Tes. Br. 8. 40. Elli andaron là, ove poteron, ma elli basterebbe a dire, elli non andaron là, ov'elli non potero.

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Esempio:

E Bocc. nov. 5. 1. E poi quella ec. appena del ridere potendosi astenere, sogghignando ascoltarono.

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Esempio:

E Bocc. nov. 1. 4. Sentendo egli gli fatti suoi ec. molto intralciati in quà, ed in là, e non potersi di leggieri, nè subitamente stralciare.

221) Dizion. 4° Ed. .
PASSO PASSO.
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pag.516

1) id: e12a798cb3b1478989f1f4b6ad1b41c1)

Esempio:

Dant. Inf. 29. Passo passo andavam senza sermone.

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Esempio:

Alam. Gir. 19. 26. Passo passo si muove, e dice prima Al cavalier, di cui fa tanta stima.

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Esempio:

Petr. canz. 17. 3. Vaghi pensier, che così passo passo Scorto m'avete a ragionar tant'alto, Vedete, che madonna ha 'l cor di smalto.

222) Dizion. 4° Ed. .
LEGISTA
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pag.43

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Esempio:

Dant. Inf. 4. Di Moisè legista, e ubbidente.

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Esempio:

G. V. 8. 65. 2. Fu il maggiore, e 'l più savio legista, che fosse fino al suo tempo.

223) Dizion. 4° Ed. .
LACCA
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pag.4

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Esempio:

Dant. Inf. 7. Così scendemmo nella quarta lacca.

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Esempio:

Dant. Inf. 12. E 'n sulla punta della rotta lacca, L'infamia di Creti era distesa.

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Esempio:

Dant. Purg. 7. Tra erto, e piano era un sentiere sghembo, Che ne condusse in fianco della lacca.

224) Dizion. 4° Ed. .
LAGRIMARE
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pag.8

1) id: 6a4833942e024a3693bee7248e952393)

Esempio:

Dant. Inf. 33. Parlare, e lagrimar vedrai insieme.

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Esempio:

Petr. canz. 20. 6. Che farian lagrimar chi le 'ntendesse.

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Esempio:

Filoc. 1. 66. E' non è convenevole, che così valoroso uomo rimanga ne' campi lontani alla sua città senza essere lagrimato.

225) Dizion. 4° Ed. .
ALQUANTO.
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pag.134

1) id: 0c0a862cd5a1454dbb07d4c10cb243f9)

Esempio:

Dant. Inf. 4. Da ch'ebber ragionato 'nsieme alquanto.

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Esempio:

Petr. canz. 18. 6. E se questo mio ben durasse alquanto, Nullo stato agguagliarsi al mio potrebbe.

226) Dizion. 4° Ed. .
TERZERUOLO, e TERZARUOLO
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pag.67

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Esempio:

Dant. Inf. 21. Chi terzeruolo, ed artimon rintoppa.

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Esempio:

Franc. Barb. 259. 26. Vele grandi, e veloni, Terzaruoli, e parpaglioni.

227) Dizion. 4° Ed. .
UBBIDENTE, e UBBIDIENTE
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pag.202

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Esempio:

Dant. Inf. 4. Di Moisè legista, e ubbidente.

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Esempio:

Vit. SS. Pad. 2. 104. Vedendolo questo suo abate così umile, e ubbidiente.

228) Dizion. 4° Ed. .
TUTTAVIA.
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pag.173

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Esempio:

Dant. Inf. 4. Ma passavam la selva tuttavia.

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Esempio:

Vit. SS. Pad. 1. 26. Tuttavia quel tanto, che n'abbo in pronto, e sonne esperto, ve ne dirò.

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Esempio:

E Vit. S. Pad. appresso: Tuttavia questo imprima ci conviene tenere fedelmente.

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Esempio:

But. Purg. 31. 1. Questo vulgare alcuna volta importa tempo, e viene a dire sempre, come quando si dice: io ti servía, e tuttavia mi diservivi.

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Esempio:

Bocc. nov. 28. 26. Io priego Iddio, che vi dea il buono anno, e le buone calendi oggi, e tuttavia.

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Esempio:

E Bocc. nov. 43. 8. La qual tuttavia gli pareva vedere o da orso, o da lupo strangolare.

229) Dizion. 4° Ed. .
TACERE.
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pag.3

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Esempio:

Dant. Inf. 2. Tacette allora, e poi comincia'io.

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Esempio:

Dant. Inf. 1. Mi ripingeva là, dove 'l sol tace.

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Esempio:

E Dan. Inf. 7. E disse: taci, maladetto lupo.

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Esempio:

Petr. canz. 4. 3. E giammai poi la mia lingua non tacque, Mentre potéo.

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Esempio:

E Dan. Purg. 25. Ancor digesto scende, ov'è più bello Tacer, che dire.

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Esempio:

Petr. son. 18. Vergognando talor, ch'ancor si taccia, Donna, per me vostra bellezza in rima.

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Esempio:

Bocc. nov. 4. 1. Già si taceva Filomena dalla sua novella espedita.

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Esempio:

E Bocc. nov. 18. 16. Avendola il conte già due volte dimandata della cagione, perchè fatto l'avesse venire, ed ella taciuto, ultimamente da amor sospinta ec. così mi cominciò a dire.

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Esempio:

Bocc. nov. 6. 1. Nè io altresì tacerò un morso dato da un valentuomo secolare ad uno avaro religioso.

230) Dizion. 4° Ed. .
VELLUTO
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pag.217

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Esempio:

Dant. Inf. 34. Appigliò se alle vellute coste.

231) Dizion. 4° Ed. .
AFFETTUOSO.
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pag.74

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Esempio:

Dant. Inf. 5. Sì forte fu l'affettuoso grido.

232) Dizion. 4° Ed. .
CANTO.
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pag.541

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Esempio:

Dant. Inf. 12. Mostrocci un'ombra dall'un canto sola.

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Esempio:

Buon. Fier. 4. 1. 1. E ho imparato a andar lesto a i canti, E girar largo.

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Esempio:

E Dan. Inf. 17. Lo scendere, e 'l salir per li gran mali, Che s'appressavan da diversi canti.

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Esempio:

Bern. Orl. 1. 14. 43. Come dentro alla torre fu passata, L'amico diede un canto in pagamento.

233) Dizion. 4° Ed. .
CARCO.
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pag.564

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Esempio:

Dant. Inf. 19. Quivi soavemente spose il carco.

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Esempio:

Dant. Inf. 27. In cui si paga il fio A quei, che scommettendo acquistan carco.

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Esempio:

E Dan. Par. 8. Sì ch'a sua barca Carica, più di carco non si pogna.

234) Dizion. 4° Ed. .
BARATTO
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pag.383

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Esempio:

Dant. Inf. 11. Ruffian, baratti, e simile lordura.

235) Dizion. 4° Ed. .
TOMBA
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pag.94

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Esempio:

Dant. Inf. 6. Ciascun ritroverà la trista tomba.

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Esempio:

E Dan. Inf. 9. Più, che non credi, son le tombe carche.

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Esempio:

Cr. 1. 6. 1. In che maniera sono da far le corti, ovvero le tombe nella villa, per cagion dell'abitazion del signore, e de' lavoratori ec.

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Esempio:

G. V. 5. 1. 6. I quali erano nella città di Melano in tre tombe cavate di profferito.

236) Dizion. 4° Ed. .
UFICIO, UFFICIO, UFIZIO, e UFFIZIO.
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pag.259

1) id: f6a9f1ec5d1c48909443f9183f910dc8)

Esempio:

Dant. Inf. 13. Fede portai al glorioso ufizio.

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Esempio:

Bern. rim. 1. 11. Se guati, dico, in sul tuo breviario, Mentre che di' l'ufizio, e cuoci il bue.

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Esempio:

E Ber. rim. 1. 18. Che chi lo vuol tirare infino al tetto, Avrà faccenda più, che a dir l'ufizio Non hanno i frati di san Benedetto.

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Esempio:

E Vit. S. Pad. appresso: Chiudi l'uscio, e le finestre, e díi l'uficio tuo.

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Esempio:

E Vit. S. Pad. 396. Nona, e vespro, e l'uficio della notte non menticare.

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Esempio:

Vit. SS. Pad. 2. 97. Se m'avvenisse, che io gravato di sonno non dicessi l'uficio all'ora sua, debbo io però nol dire?

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Esempio:

Maestruzz. 1. 38. Dee dire il cherico benefiziato l'uffizio de i morti, quando è nella scuola?

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Esempio:

Lasc. Pinz. 1. 6. Iersera appunto si partì che è vicario, per andare a trovare il padre in ufizio, come tu sai, di Certaldo.

237) Dizion. 4° Ed. .
INTELLETTUALE
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pag.874

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Esempio:

Dant. Par. 30. Luce intellettual, piena d'amore.

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Esempio:

E Com. Purg. 16. La virtù intellettuale è una potenza spirituale, e nobile.

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Esempio:

Com. Inf. 3. Non solo lo diavolo, o il peccato tormenta per il martirio di fuori il peccatori, ma eziandío lo stranatura; che fallo divenire, di creatura intellettuale, bestia.

238) Dizion. 4° Ed. .
SABAOT,
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pag.288

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Esempio:

Dant. Par. 7. Osanna, sanctus Deus Sabaoth.

239) Dizion. 4° Ed. .
INCINQUARE
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pag.779

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Esempio:

Dant. Par. 9. Questo centesim'anno ancor s'incinqua.

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