Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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140) Dizion. 5° Ed. .
CANDELIERE, CANDELLIERE, CANDELIERO e CANDELLIERO
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pag.462

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Esempio:

Dant. Parad. 11: Fermossi come a candellier candelo.

141) Dizion. 5° Ed. .
CANDELO
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pag.462

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Esempio:

Dant. Parad. 11: Fermossi come a candellier candelo.

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Esempio:

Dant. Parad. 30: Per far disposto a sua fiamma il candelo.

142) Dizion. 5° Ed. .
BOLLENTE, ed anche BOGLIENTE
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pag.219

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Esempio:

Dant. Inf. 21: Cercate intorno le bollenti pane.

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Esempio:

E Dant. Inf. 22: Cadder nel mezzo del bollente stagno.

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Esempio:

Dant. Parad. 1: Io nol soffersi molto nè sì poco, Ch'io nol vedessi sfavillar d'intorno, Qual ferro che bollente esce dal fuoco.

143) Dizion. 5° Ed. .
CARO
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pag.596

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Esempio:

Dant. Purg. 22: Di questo cibo avrete caro.

144) Dizion. 5° Ed. .
CAMBIARE.
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pag.418

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Esempio:

Dant. Parad. 17: Cambiando condizion ricchi e mendici.

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Esempio:

Dant. Parad. 16: Tal fatto è fiorentino, e cambia e merca.

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Esempio:

Dant. Purg. 33: Che poco Più alla croce si cambiò Maria.

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Esempio:

Dant. Parad. 27: Qual diverrebbe Giove, s'egli e Marte Fossero augelli e cambiassersi penne.

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Esempio:

Dant. Inf. 25: L'un si levò e l'altro cadde giuso, Non torcendo però le lucerne empie, Sotto le qua' ciascun cambiava muso.

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Esempio:

E Dant. Inf. appr.: Chè duo nature mai a fronte a fronte Non trasmutò, sì ch'ambedue le forme A cambiar lor materie fosser pronte.

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Esempio:

Dant. Parad. 5: E se la stella si cambiò e rise, Qual mi feci io, che pur di mia natura Trasmutabile son per tutte guise?

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Esempio:

E Dant. Purg. 9: A guisa d'uom che in dubbio si raccerta, E che muti in conforto sua paura Poi che la verità gli è discoverta; Mi cambia' io.

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Esempio:

Dant. Parad. 29: Quant'è dal punto che il zenit inlibra [il sole e la luna], Infin che l'uno e l'altro da quel cinto, Cambiando l'emisperio, si dilibra (qui per similit.).

145) Dizion. 5° Ed. .
CALIGINE
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pag.400

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Esempio:

Dant. Purg. 11: Purgando le caligini del mondo.

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Esempio:

Bocc. Com. Dant. 2, 306: Non il presente nostro autore, la luce del cui valore è per alquanto tempo stata nascosa sotto la caligine del volgar materno, è cominciato da grandissimi letterati ad esser disiderato ed aver caro?

146) Dizion. 5° Ed. .
MARITO
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pag.953

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Esempio:

Dant. Purg. 20: Indi accusiam col marito Safira.

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Esempio:

Vespas. Vit. Uom. ill. 543: Venne il tempo che l'Alessandra n'andò a marito.

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Esempio:

E Dant. Purg. 25: Donne Gridavano e mariti che fur casti, Come virtute e matrimonio imponne.

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Esempio:

Adr. M. Plut. Vit. 1, 92: Nello spazio di 230 anni non ardì marito romano ripudiar la moglie, nè moglie romana lasciare il marito.

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Esempio:

Dant. Inf. 19: Quella che con le sette teste nacque E dalle diece corna ebbe argomento, Fin che virtute al suo marito piacque.

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Esempio:

E Dant. Parad. 11: Questa (la Povertà), privata del primo marito, Mille e cent'anni e più dispetta e scura Fino a costui si stette senza invito.

147) Dizion. 5° Ed. .
LA
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pag.1

1) id: e5932439e55a4fc393223856f2c790e4)

Esempio:

Dant. Inf. 3: Tu vedrai le genti dolorose.

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Esempio:

Dant. Inf. 4: Vidi Cammilla e la Pentesilea.

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Esempio:

Nard. Vit. Giacom. 3: La sempre giusta e santa volontà di Dio.

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Esempio:

E Dant. Purg. 5: Ricorditi di me che son la Pia.

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Esempio:

E Dant. Inf. 18: I' fui colui che la Ghisola bella Condussi ec.

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Esempio:

Dant. Purg. 10: L'angel che venne in terra col decreto Della molt'anni lagrimata pace.

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Esempio:

Dant. Purg. 3: Tra Lerici e Turbìa, la più diserta, La più romita via è una scala, Verso di quella, agevole ed aperta.

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Esempio:

Dant. Conv. 208: Facendo del dì e della notte ventiquattr'ore, talvolta ha il dì le quindici ore, e la notti; le nove; e talvolta ha la notte le sedici, e 'l dì le otto, secondochè cresce e scema il dì e la notte.

148) Dizion. 5° Ed. .
MOSTRATO e, per sincope, MOSTRO.
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pag.603

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Esempio:

Dant. Conv. 290: Pongo esemplo del cammino mostrato.

149) Dizion. 5° Ed. .
MENTIRE
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pag.92

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Esempio:

Dant. Parad. 4: Alma beata non porla mentire.

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Esempio:

Dant. Inf. 19: Di parecchi anni mi mentì lo scritto (qui figuratam.).

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Esempio:

E Dant. Conv. 290: Dicendo costoro mentire massimamente, perocchè non solamente colui è vile, cioè non gentile, che disceso di buoni è malvagio, ma eziandio è vilissimo.

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Esempio:

Cellin. Vit. 231: E che se più e' mi diceva o lui o altri tali ingiuste parole, io direi che ognuno che tal cosa dicessi se ne mentirebbe per la gola.

150) Dizion. 5° Ed. .
MENTOVARE
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pag.100

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Esempio:

Dant. Purg. 1: Se d'esser mentovato laggiù degni.

151) Dizion. 5° Ed. .
MENZOGNA
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pag.104

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Esempio:

Dant. Inf. 20: La verità nulla menzogna frodi.

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Esempio:

E Dant. Parad. 17: Rimossa ogni menzogna, Tutta tua visïon fa' manifesta.

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Esempio:

Dant. Inf. 16: Sempre a quel ver ch'ha faccia di menzogna De' l'uom chiuder le labbra quant'ei puote, Però che senza colpa fa vergogna.

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Esempio:

Dant. Conv. 116: L'altro (senso) si chiama allegorico, e questo è quello che si nasconde sotto il manto di queste favole, ed è una verità ascosa sotto bella menzogna.

152) Dizion. 5° Ed. .
DISANIMATO.
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pag.465

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Esempio:

Dant. Purg. 15: Quando disanimato il corpo giace.

153) Dizion. 5° Ed. .
GEMMA.
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pag.100

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Esempio:

Dant. Purg. 23: Parean l'occhiaie anella senza gemme.

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Esempio:

Dant. Purg. 5: Siena mi fe'; disfecemi Maremma: Salsi colui, che innanellata pria, Disposando, m'avea con la sua gemma.

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Esempio:

But. Comm. Dant. 3, 530: E quante gemme; cioè, e come grandi spiriti beati, che erano lucenti come gemme.

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Esempio:

Dant. Purg. 9: Di gemme la sua fronte era lucente, Poste in figura del freddo animale, Che con la coda percuote la gente.

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Esempio:

Dant. Parad. 15: Nè si partì la gemma dal suo nastro, Ma per la lista radïal trascorse, Che parve fuoco dietro ad alabastro.

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Esempio:

E Dant. Parad. 18: O dolce stella, quali e quante gemme Mi dimostraron che nostra giustizia Effetto sia del ciel che tu ingemme!

154) Dizion. 5° Ed. .
IMMOBILE.
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pag.136

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Esempio:

Dant. Purg. 19: Tanto staremo immobili e distesi.

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Esempio:

Dant. Conv. 163: La prima similitudine si è la revoluzione dell'uno e dell'altro (cioè del cielo e del terzo cielo), intorno ad un suo immobile.

155) Dizion. 5° Ed. .
DERIDERE.
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pag.161

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Esempio:

Dant. Purg. 20: Veggiolo un'altra volta esser deriso.

156) Dizion. 5° Ed. .
ABITAZIONCELLA.
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pag.60

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Esempio:

Vit. S. Anton.: Dimorava contento in quella sua abitazioncella.

157) Dizion. 5° Ed. .
INCRUDELIRE.
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pag.530

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Esempio:

Gell. Vit. Alfons. volg. 164: Incrudelì poi la guerra.

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Esempio:

Maff. G. P. Vit. Confess. 2, 259: Fra tanto incrudeliva la pioggia, di maniera che il santo vecchio a mal suo grado fu astretto, ec.

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Esempio:

Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 100: È da sapere ancora, quanto alla natura del porfido, che messo nella fornace, non si cuoce, e non lascia interamente cuocer le pietre che gli sono intorno; anzi, quanto a sè incrudelisce, come ne dimostrano le due colonne che i Pisani l'anno 1117 donarono a' Fiorentini.

158) Dizion. 5° Ed. .
AFFATTO.
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pag.248

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Esempio:

Cellin. Vit. 184: Io m'ero cavato la sete affatto.

159) Dizion. 5° Ed. .
AMOREVOLISSIMO.
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pag.468

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Esempio:

Cellin. Vit. 43: E con amorevolissime lacrime mi pregava.

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