Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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180) Dizion. 5° Ed. .
DERIVANTE.
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pag.162

1) id: df65327d49d647e7b015547af7d6ae42)

Definiz:

§ In forma d'Add. –

2) id: d84db39f13304aac8de52d638670ed8d)

Esempio:

Salvin. Disc. 1, 8: Gl'Indiani in lor lingua chiamanla Picielt, gli Spagnuoli Tabaco; voce derivante, direi, dall'ebraico Abach, che significa polvere o polviglio.

181) Dizion. 5° Ed. .
IENA.
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pag.25

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Esempio:

Bern. Orl. 39, 46: Tramutossi in iena, in liopardo, In tigre, in orso, delle volte cento.

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Esempio:

Borgh. S. Tertull. 252: Se osservi l'iena, vedrai ch'ogn'anno muta il proprio sesso, ora in maschio, ora in femmina.

182) Dizion. 5° Ed. .
INGROPPATO.
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pag.829

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Definiz:

§ I. In forma d'Add. Ridotto in groppo o come in groppo, Avvolto. –

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Definiz:

§ II. Figuratam., e in ischerzo. –

183) Dizion. 5° Ed. .
ELEVATO.
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pag.91

1) id: fd59c8824ab045b2b929bb55b15d98b2)

Definiz:

§ I. In forma d'Add. Levato in alto, ed altresì Posto in alto. ‒

2) id: d4e494d9e39e4defb6c4e13f1655c3b6)

Definiz:

§ VII. E per Posto, Costituito, in alto stato, in dignità, e simili. ‒

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Definiz:

§ III. E per Che sorge in alto; Alto, Eccelso. ‒

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Definiz:

§ V. Detto di artiglieria angolata, vale Aggiustato in modo da fare angolo con la linea orizzontale. ‒

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Esempio:

Buonarr. Fier. 5, Introd. 3: Al vate professor di libertà Fren non arresti l'elevata mente (qui in ischerzo).

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Esempio:

Galil. Op. astronom. 5, 2, 383: Il solar disco.... alcune fiate trovandosi circa un grado elevato dall'orizzonte, si mostra non in figura circolare, ma bislunga.

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Esempio:

Legg. Tosc. 6, 286: Il sigillo di detta Università di Por San Piero e Fabbricanti sia un leone rosso ritto in piede con un giglio bianco nella branca destra elevata.

184) Dizion. 5° Ed. .
CONGLOBATO.
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pag.468

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Definiz:

§ I. In forma d'Add. Raccolto in massa, Ammassato in forma di globo. –

185) Dizion. 5° Ed. .
IMBUCATO.
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pag.105

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Definiz:

§ I. In forma d'Add. Entrato in una buca o in un buco. –

186) Dizion. 5° Ed. .
LOTTA, ed anche, ma oggi solo poeticam$., LUTTA.
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pag.466

1) id: 3fa390c5ff524517906cef45828818a7)

Esempio:

Ar. Orl. fur. 7, 31: Spesso in conviti e sempre stanno in feste, In giostre, in lotte.

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Definiz:

§ III. In locuz. figur., e figuratam. –

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Esempio:

Tass. Gerus. 5, 25: E quivi insieme in torneamenti e in lotte Rendon le membra vigorose e dotte.

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Esempio:

Memor. Bell. Art. 3, 16: Si addestrano in lontananza al corso ed alla lotta.

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Esempio:

Ar. Orl. fur. 28, 34: Quindi mirando vide, in strana lutta, Ch'un nano avviticchiato era con quella.

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Esempio:

Alam. L. Op. tosc. 1, 153: Ancor non passa l'anno Ch'alla lutta il gittai tre volte in terra.

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Esempio:

Anguill. Ovid. Metam. 4, 160: In così dolce lotta il fil si tocca, E l'inganno che v'è subito scocca.

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Esempio:

Tass. Gerus. 7, 96: E in quel tempo medesmo il destrier punge, E per venirne a lotta oltre si caccia.

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Definiz:

§ V. Fare le me lotte, si usò, figuratam., per Fare tutti i suoi sforzi, Prendersi le maggiori soddisfazioni in checchessia. –

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Definiz:

§ VI. Volere troppe lotte, tante lotte, e simili, si usò per Volere in una data cosa tutte le ricercatezze, le squisitezze. –

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Esempio:

Not. Malm. 2, 547: Diciamo: Il tale vuol troppe lotte, troppe invenie, troppi stoggi, troppe cirimonie; quand'uno, in fare un'operazione, la vuol fare con ogni requisito, ancorchè superfluo e non necessario.

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Esempio:

Ar. Orl. fur. 43, 48: Nè prima ella nè quinta Fu de le donne prese in sì gran lutta; E mente via più salda ancora è spinta Per minor prezzo a far cosa più brutta.

187) Dizion. 5° Ed. .
COEGUALE.
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pag.119

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Definiz:

Add. Eguale in pari grado, Eguale in tutto.

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Esempio:

S. Ag. Solil. 118: Santa e individua Trinità in tre coeguali persone, consustanziali e coeterne.

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Esempio:

Stat. Part. Guelf. 16: I detti sei notaj così chiamati si debbiano scrivere.... catuno in catuna coeguale cedola.

188) Dizion. 5° Ed. .
CIRCONFLESSO.
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pag.63

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Definiz:

§ I. E in forma d'Add. Piegato in giro. –

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Esempio:

E Salvin. Pros. tosc. appr.: Questo non potendo avvenire che in due tempi, l'alzare e l'abbassare non potendosi fare in un tempo solo; per questo presso i Greci la sillaba segnata di circonflesso è sempre lunga.

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Esempio:

Salvin. Annot. Buomm. 33: Era in somma di maggior tempo che l'altro; onde col circonflesso, che è accento di due tempi, si segna Servî.

189) Dizion. 5° Ed. .
INCROCICCHIATO.
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pag.529

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Definiz:

§ In forma d'Add. Attraversato in forma di croce. –

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Esempio:

Ghibert. Comment. XII: Le braccia posate in terra, ed incrocicchiate le mani l'una in sull'altra.

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Esempio:

S. Bonav. Medit. Vit. G. Cr. 168: E poste le ginocchie in terra, e colle braccia incrocicchiate, e col volto pieno di lagrime.... sì parlò a loro e dice, ec.

190) Dizion. 5° Ed. .
FRANTUMARE.
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pag.449

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Definiz:

Att. Ridurre in frantumi, Spezzare in molte parti. –

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Definiz:

§ Neutr. pass. frantumarsi Ridursi in frantumi, Spezzarsi in molte parti.

191) Dizion. 5° Ed. .
ABBANDONATO.
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pag.20

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Definiz:

§ I. E in forma d'Add. Lasciato in abbandono. −

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Definiz:

§ IV. Abbandonato a una cosa o in una cosa, vale Dato in preda, Lasciato in balìa di quella. −

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Definiz:

§ V. E per Privo di forze, Caduto in isfinimento. −

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Esempio:

Car. Eneid. 2, 935: Comunemente E de' Greci temendo e de' Troiani, E de l'abbandonato suo marito, S'era in quel loco e in se stessa ristretta.

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Esempio:

Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 577: I signori andavano di sala in camera, l'uno in quella dell'altro, quasi più non conoscendo la sua che quella del compagno, e parevano abbandonati.

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Definiz:

§ IX. E in forza di Sost. diconsi Abbandonati i fanciulli poveri, che essendo rimasti privi di genitori o abbandonati da essi, vengono raccolti e alimentati in un pubblico istituto di carità. −

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Esempio:

Bart. D. Cin. 2, 525: Ricevuto in Pechin, vi si trovò contro ogni espettazione abbandonato d'ogni aiuto promessogli dagli amici.

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Esempio:

Mont. Iliad. 10, 231: Tutti in gruppo S'avviâr delle guardie alle caterve, Nè delle guardie abbandonato al sonno Duce alcuno trovâr.

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Esempio:

Segner. Pred. 318: Molto più meritorio è di sua natura soccorrer l'anime abbandonate in peccato, che sollevare i corpi ridotti a necessità.

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Esempio:

Cell. Benv. Vit. 225: Messi animo a un mio compagnuzzo, che si domandava Raffaello da Montelupo, iscultore, che anco lui abbandonato s'era messo in un canto tutto ispaventato.

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Esempio:

Salvin. Annot. Fier. 433: Certi legni coloriti a cero son portati, come a figura d'offerta, su certe barelle dagli Abbandonati, che son fanciulli restati senza padre, ed alimentati nella nostra città in un conservatorio così nominato.

192) Dizion. 5° Ed. .
AMMONTATAMENTE.
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pag.457

1) id: de78a0a18e204fe389cb9dffc326f79c)

Definiz:

Avverb. In massa, In un monte, Senza distinzione. –

193) Dizion. 5° Ed. .
ACCHETATO.
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pag.103

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Definiz:

§ E in forma d'Add. Quieto, Ridotto in quiete. −

194) Dizion. 5° Ed. .
APPURATO.
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pag.633

1) id: bedbee04ef594419ba050aaf8097c7c4)

Definiz:

§ E in forma d'Add. Verificato, Messo in chiaro. –

195) Dizion. 5° Ed. .
EFFIGIATO.
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pag.59

1) id: 7d4da60e14434b7bada2d6b5d8beb85a)

Definiz:

§ I. In forma d'Add. Rappresentato in effigie, Ritratto. ‒

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Definiz:

§ II. Figuratam. e in locuz. figur. ‒

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Esempio:

Mont. Poes. Append. 76: In quei lucidi spegli effigïato Ti contemplavi.

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Esempio:

E Bocc. Vit. Dant. 239: Non solamente ne' pubblici luoghi, ma ancora in molti privati, si vede la sua immagine effigiata.

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Esempio:

Manfred. Rim. 74: Di bronzo, o d'oro Effigïate logge, o in mezzo al fòro Marmo, che sculto i prischi fatti insegni.

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Esempio:

Red. Lett. 2, 8: E se l'averne io arricchita una [Canzone] coll'immortal nome di V. S. Illustrissima non è stato ardire troppo grande, non isdegni di rimirar in quella effigiato il mio ossequio.

196) Dizion. 5° Ed. .
AGGRUMATO
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pag.307

1) id: bf858bd07d8b43408b30aaafa7725198)

Definiz:

§ E in forma d'Add. Raccolto in grumi, Rappreso. −

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Esempio:

Magal. Lett. scient. 59: In tutti quasi gli animali, fatti morire con istento, si ritrova il medesimo sangue aggrumato.

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Esempio:

Red. Lett. 1, 116: Quel sangue stravenato in quelle interne parti della testa, è uscito poi tutto tutto tutto, senza rimanervene pure una stilla aggrumata.

197) Dizion. 5° Ed. .
ABBASSO. Avverb$., che anco A bassoseparatamente si scrive,
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pag.24

1) id: 145f58f93ec54626af8d1bf4e8599e39)

Definiz:

vale In basso luogo, In giù, Di sotto. −

2) id: f4fc26518ac849d2b5e9ed8cde1f966a)

Definiz:

§ I. E figuratam. In bassa condizione. −

3) id: 0382f86455694bc49f93c1d0f5d587ff)

Definiz:

§ II. E in forza di Preposizione. −

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Esempio:

Esop. Fav. Sien. M. 102: Chi sale ad alto, avendogli dato natura di stare a basso, cade in terra.

5) id: 0f463d62ea4f435d93bcc2f169cb9afd)

Esempio:

S. Greg. Omel. 3, 14: Essendo gl'infedeli giù abbasso per li tormenti della dannazione, veggono sopra di sè ciascuni fedeli in requie.

6) id: 81cc3f77d1654b2490dcdbad059b7835)

Esempio:

Targ. Viagg. 8, 143: Quando esso fiume [la Pesa] ha poc'acqua, si guada due miglia in circa più abbasso, vicino ad un villaggio ec.

7) id: a009ecb77f9b4c5e99a34fd3b33aa65c)

Esempio:

Cresc. Agric. volg. 1, 207: Deesi potare il seccume ed il fracidume, che in esso fosse, e quello ch'abbasso avesse messo, acciocchè non sia cagion di seccarlo.

8) id: b2d1cc2b24a74417ba86c381aedcc463)

Esempio:

Torric. Lez. 38: Ogni cosa si sforza per andare in alto, e dilungarsi dal centro, ma però con disugual virtù: quindi è che alcune quasi perdenti discendono abbasso.

198) Dizion. 5° Ed. .
APPARECCHIARE.
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pag.576

1) id: c0873ff9b5cb46debf1d5a3cf00475fb)

Definiz:

Att. Mettere in ordine, in punto, Preparare, Apprestare.

2) id: ab50bdb877d94bb794961d6caa18a870)

Definiz:

§ IX. Neutr. pass. apparecchiarsi Mettersi in ordine, Prepararsi. –

3) id: fa766acd1f4249b694dc3312fb335aff)

Definiz:

§ VI. Apparecchiare, usato assolutam., vale Preparare il convito, o simile, Porre in ordine le cose necessarie al convito. –

4) id: 14833a89f5f245278f83c336f0335696)

Esempio:

Tass. Pros. div. 4, 338: In somma, chi si marita con donne belle s'apparecchia a sopportare la mala ventura.

5) id: f2d153e15bb744b9b8ecb5e6ddf02219)

Esempio:

Vill. G. 2, 135: Il detto Carlo.... s'apparecchiò di cavalieri e di baroni per fornire sua impresa e passare in Italia.

6) id: 446bddd08e404932809ed0875d963d88)

Esempio:

Bocc. Decam. 2, 214: M'apparecchiò Iddio, al qual forse di me incresceva, sopra il lito Antigono in quell'ora che noi a Baffa smontavamo.

7) id: aef00b0a8361435c898efcf1e0259c23)

Esempio:

Ner. I. Pres. Samm. 2, 74: Il Bondi viene intanto a dimandare Se comandano ancor che s'apparecchi, E ciò che fanno conto di mangiare.... Il Seccaceci.... Si volse all'oste e disse: apparecchiate, E tutto il meglio in tavola portate.

8) id: 0eb984b2ceb2471b91b201ed0845a954)

Esempio:

Bocc. Decam. 6, 38: Io non so da me medesima vedere che più in questo si pecchi; o la natura, apparecchiando ad una nobile anima un vil corpo; o la fortuna, apparecchiando ad un corpo dotato d'anima nobile, vil mestiero.

199) Dizion. 5° Ed. .
DIFFERENTEMENTE.
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pag.298

1) id: f4083ae8fe054f86b8cb3c9ac087c960)

Definiz:

Avverb. In modo, o In misura, differente; Variamente. –

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