Lessicografia della Crusca in rete

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320) Dizion. 5° Ed. .
CONGIUNGIMENTO e CONGIUGNIMENTO.
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pag.459



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Esempio: Fior. Virt. 8: Lo terzo amore il quale si dice amistade, ovvero compagnia,... fondasi e fermasi in su uno congiungimento di vita, che diletta alle persone di volere stare insieme.
321) Dizion. 5° Ed. .
LEVARE.
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pag.275



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322) Dizion. 5° Ed. .
MIDOLLUTO
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pag.247



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Esempio: Tratt. Virt. 88 t.: Il Signore delli eserciti.... farà a tutti i popoli in questo monte convito di cose grasse, convito di vendemmia, di cose grasse midollute, di vendemmia purificata.
323) Dizion. 5° Ed. .
IMPAREZZA.
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pag.169



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Esempio: Tratt. Virt. 106 t.: L'amistà o riceve o fa gli uomeni pari. Ov'è disguaglianza o imparezza, e maggiorezza de l'uno, e minorezza o abbattimento nell'altro, ivi non è così amistà.
324) Dizion. 5° Ed. .
DEFICIENTE.
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pag.100



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Esempio: Tratt. Virt. 47: Nullo vada cercando cagione efficiente, cioè operante, o vero che fa, della mala volontà, imperò che non è cagione efficiente, ma deficiente, cioè mancante e di difetto.
325) Dizion. 5° Ed. .
FURORE.
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pag.652



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Esempio: Fior. Virt. 143: Il Signore si levò uno dì a furore, e sì andò a questo monastero, e trassela (la monaca) fuori per forza per volerla menare a casa sua.
326) Dizion. 5° Ed. .
DISLODARE.
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pag.580



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Esempio: Tratt. Virt. mor. V. 30: Quando lo rege l'uditte, sì li disse: per ciò lo me dislodi tue (il proposito di assalire i Greci), perchè non ci vuole (vuoli) venire.
327) Dizion. 5° Ed. .
DISMISURA.
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pag.583



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Esempio: Tratt. Virt. mor. 1: Dismisura non dura; perciò, frate mio, ti prego quanto posso che la dismisura cansi da te, acciò che tu non vegni in dispregio e in mattezza.
328) Dizion. 5° Ed. .
DISTRETTISSIMO.
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pag.705



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Esempio: Somm. Viz. Virt. 356: Quale cosa è questa, andare al distrettissimo giudicio, allegrandosi spezialmente, con ciò sia cosa che tu uomo sappi essere colpevole di tanti e sì grandi peccati.
329) Dizion. 5° Ed. .
DIETRO.
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pag.280



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Esempio: Tratt. Virt. mor. 3: E quello che promette non adempie, si è simigliante al nuvolo, che fa sembiante di piovere, e al dietro si parte senza piova e senza rugiada.


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Esempio: Fior. Virt. 128: Tanto quanto tu se' maggiore, tanto più t'umilia nelle cose, e dinanzi e di dietro troverai grazia.
330) Dizion. 5° Ed. .
FONDAMENTO.
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pag.272



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Esempio: Fior. Virt. 3: Di questo nasce la sommaria virtù d'amore, la quale si è radice o fondamento, guida e chiave e colonna, di tutte le virtudi, siccome scrisse il Filosofo.
331) Dizion. 5° Ed. .
CONTO
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pag.601



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332) Dizion. 5° Ed. .
CISPEZZA.
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pag.72



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Esempio: Tratt. Virt. 75: Se alcuno, essendoli mostrato il sole col dito, nol puote vedere, incolpine più tosto la cispezza dell'occhio che il dimostramento del dito. Questa cispezza conviene che si purghi.
333) Dizion. 5° Ed. .
BAGASCIERE
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pag.18



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Esempio: Somm. Viz. Virt. 315: La cui anima per castitade o per virginitade è maritata a Dio; ma il fornicatore o il bagasciere è riputato solo, il quale è maladetto da Dio.
334) Dizion. 5° Ed. .
IROSO.
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pag.1240



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Esempio: Fior. Virt. 120: La seconda si è temperanza naturale a costrignere e contrastare alla volontà, che viene per alcuno naturale movimento, come quelli che per natura ha d'essere lussurioso, superbo, iroso.
335) Dizion. 5° Ed. .
DISCOPRIRE, e, con forma oggi soltanto poetica, talora anche DISCOVRIRE.
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pag.511



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Esempio: Fior. Virt. 7: Il mondo è fatto a modo d'un desco grande con una corta tovaglia, che l'uno la tira dal suo lato, e l'altro discuopre lo lato del suo compagno.
336) Dizion. 5° Ed. .
CASICCIUOLA
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pag.628



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Esempio: Tratt. Virt. 150: Rallegrare si dee colui che inferma di ciò che la sua casicciuola si comincia a disfare, conciò sia cosa che elli speri d'avere casa reale in cielo (qui figuratam.).
337) Dizion. 5° Ed. .
MISLEALTÀ
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pag.356



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Esempio: Tratt. Virt. mor. 4: Quegli che rauna ricchezze d'usura e di mislealtà grava molto alle povere genti; chè per cotali peccati sono molti uomini e femmine a dolore e ad ontia venuti.
338) Dizion. 5° Ed. .
FALSITÀ, FALSITADE e FALSITATE
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pag.509



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Esempio: Fior. Virt. 93: Falsità si è contrario vizio della lealtade, e secondo che conta la legge, si è a dire una cosa e farne un'altra, per animo d'ingannare altrui di alcuna cosa.
339) Dizion. 5° Ed. .
ONORABILITÀ, ONORABILITADE e ONORABILITATE.
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pag.513



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Esempio: Tratt. Virt. mor. V. 59: Onorabilitade è una virtude, per che omo onora li altri omini. Onorabilità è, che noi dovemo fare e seguitare l'opera de' prod'omini, che provano più di noi.