Lessicografia della Crusca in rete

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5° Edizione
Diz Giu. totali
822 0 822 forme
438 0 438 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
260) Dizion. 5° Ed. .
IMBENDARE.
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pag.73



1) id: e49e34219dcd4dc1a4a7b53e47375161)
Esempio: Fior. Virt. 20: E lo condusse a tanto, ch'ella lo facea vestire e imbendare a modo di femina, e poi lo facea filare, ec.
261) Dizion. 5° Ed. .
MEMORANTE
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pag.53



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Esempio: Tratt. Virt. 113: Dirizza ancora la prudenzia la parte memorativa o vero la ragione memorante, faccendola raccordare delle cose buone e dimenticare delle ree.
262) Dizion. 5° Ed. .
MESTIERE, MESTIERO, e, in alcune locuzioni oggi più comunemente, MESTIERI
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pag.168



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Esempio: Fior. Virt. 138: E poco più avanti trovarono abitanza, ch'avea ciò che bisognava a lui, e a sua gente, e per tutto loro mestiere.
263) Dizion. 5° Ed. .
FATTO.
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pag.662



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264) Dizion. 5° Ed. .
FORTEZZA.
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pag.376



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Esempio: Fior. Virt. 71: Fortezza, secondo Macrobio, si è di tre maniere: la prima è a essere forte ed atante della persona per buona natura.


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Esempio: E Fior. Virt. 73: La sua fortezza avea [Sansone] ne' capelli.


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Esempio: Fior. Virt. 73: Fu uno ch'avea nome Sansone, il quale era più forte che mai fosse al mondo, e molte fortezze fece.


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Esempio: Fior. Virt. 71: Fortezza, secondo Macrobio, si è di tre maniere:... la terza si è pazienza a sostenere egualmente ogni assalto d'avversità.


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Esempio: Fior. Virt. 71: Fortezza, secondo Macrobio, si è di tre maniere:... la seconda si è prodezza, ch'è una sicurtà d'animo in non temer le gravi cose.
265) Dizion. 5° Ed. .
DISAVVENTURATISSIMO.
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pag.476



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Esempio: Somm. Viz. Virt. 422: La terza è, che egli elegge la magione sua in luogo disavventuratissimo; il luogo disavventuratissimo è il monte della superbia.
266) Dizion. 5° Ed. .
AFFIDARE.
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pag.259



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Esempio: Tratt. Virt. mor. 2: Frate mio, se tu se' in guerra a Dio, tornati; lo quale è nostro riposo se noi ci affidiamo a lui.
267) Dizion. 5° Ed. .
INSOMMA, che anche scrivesi disgiuntamente IN SOMMA.
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pag.942



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Esempio: Fior. Virt. 141: Santo Girolamo dice della virtù della castità, che insomma leggiermente si guasta, chi non rifrena la gola, gli occhi, e 'l cuore.
268) Dizion. 5° Ed. .
FRANCHEZZA.
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pag.437



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Esempio: Fior. Virt. 46: Udendo il re Alessandro la franchezza di costui, si mosse a misericordia,... sì gli perdonò la morte, e fecelo de' suoi cavalieri.


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Esempio: Tratt. Virt. mor. V. 38: Franchezza è una virtute larga di ben fare; e questa virtude, ciò dice Seneca, è tutta in donare.
269) Dizion. 5° Ed. .
AMMAESTREVOLE.
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pag.437



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Esempio: Tratt. Virt. mor. 20: Non dei troppo parlare, anzi rado; ma dei essere di coloro che favellano sofferente, essendo tu della sapienza disideroso e ammaestrevole.
270) Dizion. 5° Ed. .
FATICAZIONE.
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pag.652



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Esempio: Somm. Viz. Virt. 408: Quando noi ci ricorderemo del fanciullino, delle necessitadi di Cristo, della fatica in predicare, delle faticazioni in discorrere, de' digiuni ec.
271) Dizion. 5° Ed. .
ORGOGLIOSO.
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pag.665



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Esempio: Tratt. Virt. mor. V. 27: E chi così farae, Lucano testimonia ch'elli non sarà già orgoglioso in de la prosperitade, nè pauroso in nelle aversitadi.
272) Dizion. 5° Ed. .
CADERE
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pag.355



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Esempio: Fior. Virt. 44: Se la mano offende l'occhio, e 'l dente offende la lingua, non cade vendetta; perchè chi la fa, a sè stesso offende.
273) Dizion. 5° Ed. .
MATTERIA
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pag.1040



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Esempio: Fior. Virt. cap. 16: Matteria è contrario vizio della virtù della prudenza. E appresso: E la matteria continova con esso coloro che sono palesi matti.
274) Dizion. 5° Ed. .
INNANZI.
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pag.850



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275) Dizion. 5° Ed. .
INTELLETTUALE.
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pag.983



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Esempio: Fior. Virt. 11: Tutto il diletto dello amore della concupiscenza si è nella dilettazione corporale, abbandonando lo intellettuale diletto, lasciando il maggiore per lo minore.
276) Dizion. 5° Ed. .
IMMAGINAMENTO e anche IMAGINAMENTO.
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pag.111



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Esempio: Fior. Virt. 2: Imprimamente la volontà delle persone si muove per questa conoscenza, poi si muta nella memoria, e converte sè in piacere e immaginamento.
277) Dizion. 5° Ed. .
DINANZI.
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pag.376



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Esempio: Tratt. Virt. mor. V. 59: Onorabilità è, che noi dovemo fare e seguitare l'opera de' prod'omini, che provano più di noi, e tuttora averle dinanzi.
278) Dizion. 5° Ed. .
FRANCO.
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pag.440



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Esempio: Tratt. Virt. Mor. V. 40: Dice Tullio, che chi dona cosa altrui che li noccia, non de' essere chiamato dibuonaire, nè franco, anzi fellone e malvagio.
279) Dizion. 5° Ed. .
NIENTE.
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pag.138



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Esempio: Fior. Virt. 110: Magnanimità..., è a intendere in alte e nobili cose, e di grande valore, non ammiserando l'animo a cose vili e di niente utilitade.