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5° Edizione
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340) Dizion. 5° Ed. .
NAPPUCCIO.
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pag.6



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Esempio: Tratt. Virt. mor. V. 22: Non pertanto io non vi abbo data tutta la scienza di costumanza, ma una piccola parte, simigliantemente come io vi desse uno piccolo nappuccio d'una grande acqua.
341) Dizion. 5° Ed. .
NECESSITÀ, NECESSITADE e NECESSITATE.
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pag.76



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Esempio: Tratt. Virt. 12: A pena è alcuno, il quale ami i beni dell'anima, i quali soli sono da amare, e tutti gli altri sono da usare a necessitade e non a diletto.
342) Dizion. 5° Ed. .
GRUE, ed anche GRUE.
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pag.634



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Esempio: Fior. Virt. 91: Puossi appropriare la lealtà alle gru, che hanno uno loro re e tutte lo servono.... e stannogli tutte intorno, e sempre mettono due o tre guardie, perch'elle non si addormentino.
343) Dizion. 5° Ed. .
BAMBOLA.
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pag.46



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Esempio: Tratt. Virt. mor. 4: Come l'uomo pienamente nella chiara bambola vede lo suo viso e la sua cera, così lo savio uomo vede lo cuore dell'altro per gli sembianti del viso di fuore.
344) Dizion. 5° Ed. .
CASTORO e talvolta anche CASTORE
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pag.653



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Esempio: Fior. Virt. 34: Puossi la pace appropriare al castoro, ch'è una bestia che sa per natura che gli cacciatori lo vanno perseguitando, e ciò è perchè gli suoi granelli sono da certe medicine.
345) Dizion. 5° Ed. .
LUNATICO
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pag.514



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Esempio: Fior. Virt. 76: È la pazzia continova, come sono coloro che sono palesi matti. Si è pazzia a tempo, che viene a certe lunazioni, poi se ne va, e questi si chiamano lunatici.
346) Dizion. 5° Ed. .
DISCORRIMENTO.
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pag.523



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Esempio: Tratt. Virt. mor. V. 33: Dice Salamone:... Bei de l'acqua del tuo pozzo, e li discorrimenti de la tua cisterna lassa correre ne le tue fontane, e spande l'acqua ne le tue piazze.
347) Dizion. 5° Ed. .
FUOCO e FOCO.
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pag.617



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348) Dizion. 5° Ed. .
ORDINATAMENTE.
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pag.626



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Esempio: Tratt. Virt. mor. V. 102: Siccome lo violatore s'avede quando una de le corde de la sua viola non suona bene; così ordinatamente vi conviene menare vostra vita, che neuna cosa la faccia discordare.
349) Dizion. 5° Ed. .
DUREZZA.
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pag.952



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Esempio: Fior. Virt. 115: Non debbe però l'uomo essere tanto fermo nel proponimento, che cadesse nel vizio che si chiama durezza. Andronico dice: durezza si è, a non voler mutare proponimento per alcuna evidente cosa.
350) Dizion. 5° Ed. .
CORBACCHINO e CORBICINO.
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pag.736



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Esempio: Fior. Virt. 29: Puossi assimigliare la tristizia al corbo, il quale vedendo nascere dell'uova sue li corbacchini bianchi, egli tanto s'attrista, ch'egli si parte, e lasciali stare, non credendo che eglino sieno suoi figliuoli.
351) Dizion. 5° Ed. .
ODIO.
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pag.400



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Esempio: Fior. Virt. 37: Quando il sangue ha turbato il cuore, egli rimane indegnato, e poi si convertisce in odio. Se la indegnazione dura nel cuore, ella acquista tre vizj, come ira, indegnazione, e odio.
352) Dizion. 5° Ed. .
MINOREZZA
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pag.301



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Esempio: Tratt. Virt. 106 t.: L'amistà o ritene o fa gli uomeni pari. Ove disguaglianza o imparezza è maggiorezza dell'uno, e minorezza o abattimento nell'altro, ivi non è così amistà, come lusinghe o ben piacere.
353) Dizion. 5° Ed. .
DIRITTURA, e per sincope DRITTURA.
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pag.440



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Esempio: Fior. Virt. 165: Dice uno savio della virtù della dirittura, che gli traditori, scherani e ladri non possono durare insieme senza alcuna drittura; e quando alcuno di questi ingannasse, l'altro sì converrebbe partire la compagnia.


2) id: 9781176f22924608aa134ee597e926cf)
Esempio: Tratt. Virt. mor. V. 35: Dirittura è una virtude guardatrice de l'umana compagnia, e di comune vita. Dirittura guarda la compagnia de le genti in tal modo e guiza, che se l'uno àe molta terra e l'altro molte bestie ec.
354) Dizion. 5° Ed. .
MALIZIA
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pag.730



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Esempio: Fior. Virt. 61: E perchè l'animo di questo avaro non si potè mai partire da questo vizio, conoscendolo bene, e la malizia e il danno che a lui di questo vizio seguia, Iddio ne mostrò ec.
355) Dizion. 5° Ed. .
GOVERNARE.
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pag.433



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356) Dizion. 5° Ed. .
CORRUTTIBILITÀ.
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pag.842



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Esempio: Tratt. Virt. 52: Troviamo corruttibilità non solamente ne' corpi, ma eziandio nelle sustanzie incorporee, cioè non corporali, siccome nell'anima vegetabile e nella sensibile; anzi in ogni creatura pare che sia una corruttibilità dalla sua prima creazione.
357) Dizion. 5° Ed. .
INFINO, che anche scrivesi disgiuntamente IN FINO.
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pag.713



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Esempio: Fior. Virt. 1: Se alcuno difetto fosse, che sono certo che egli ne ha, la discrezione di coloro che leggeranno sì l'emendi, che infino a ora io mi tengo alla loro correzione, e lasso lo mio fallo.
358) Dizion. 5° Ed. .
DEBOLE e, con forma oggi propria della poesia, anche DEBILE.
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pag.68



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Esempio: Tratt. Virt. Ramer. 27: Se alcuno avesse deboli e infermi i piedi, tolli la radice del ramerino, e fallo bollire in fortissimo aceto; e del detto aceto ti lavi i piedi spessamente, e fara'li forti e sani.
359) Dizion. 5° Ed. .
INFERMO.
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pag.682



1) id: a7a129616a5141c5add2b00f97b4bcc1)
Esempio: Tratt. Virt. Ramer. 27: Se alcuno avesse deboli e infermi i piedi, tolli la radice del ramerino, e fallo bollire in fortissimo aceto, e del detto aceto ti lavi i piedi spessamente, e fara' li forti e sani.