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80) Dizion. 5° Ed. .
A CATAFASCIO.
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pag.73



2) id: dbc01abdd3b140a4994cfaaf6d1b8f22)
Definiz: § II. Riferito a persona, vale Abborraccione, Fatto alla peggio o a caso. −


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Esempio: Franz. Rim. burl. 2, 330: Io non fui mai, nè son di gloria vago, E vivo a caso, e scrivo a catafascio.


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Esempio: Salvin. Iliad. 627: Or quando al campo giunsero, laddove Achille loro disegnato avea, Posarlo a terra; e tosto a catafascio Alzaron quivi sofficenti legna.


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Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 50: Credendo che lavorasse a più potere, e fusse per fare altro lavoro che quel garzonaccio a catafascio non faceva, se ne stettono più giorni senza pensar ad altro.


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Esempio: Pataff. 5: Come si fa di rose, della spina, Faccia di voi [rime] ghirlande a catafascio.
81) Dizion. 5° Ed. .
A MAZZASTANGA.
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pag.422



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Definiz: Modo avverbiale, che significa A tutt'andare, Incessantemente, Di tutta forza.


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Esempio: Fag. Rim. 1, 161: Qua piove sempre a mazzastanga: Il che tutti fa star molto inquïeti.


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Esempio: Allegr. Fantast. Vis. 5: Chi nasce in questo mondo sventurato Sempre è malagurato; Soll'io ben, che lavoro a mazzastanga, Com'il bisogno vuole, Con la zappa e la vanga, Da che si leva a che tramonta il sole.


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Esempio: Red. Lett. 2, 305: La seconda cosa si è, ch'ella voglia rimettersi a mazzastanga sull'opera delle sue lettere.
82) Dizion. 5° Ed. .
A MENADITO.
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pag.429



2) id: 4e85e3f4574d4c42bff0159a272797f0)
Definiz: § Degli orivoli e di altre macchine, quando per essere guaste non camminano da sè, si dice per ischerzo, che Vanno andare a menadito o Che si fanno andare a menadito far andare a menadito. −


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Esempio: Soldan. Sat. 55: A menadito le fughe e i compensi Trovar dovresti.


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Definiz: Posto avverbialm., ed accoppiato a certi verbi, vale Con facilità, Con sicurezza, Benissimo, Per l'appunto.


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Esempio: Lipp. Malm. 12, 32: Ed ella se ne va sicura e franca, Sapendo ogni traforo a menadito.


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Esempio: Fag. Rim. 2, 113: Perch'io meno le mani nel mestiero, E fo andar gli orologi a menadito.


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Esempio: Cecch. Lez. M. Bartolin. 16: Correggendo noi il testo, secondo i più fedeli scritti con la penna, a menadito.


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Esempio: Buomm. Pros. var. 220: Non è tra noi chi non sappia ch'egli ha a menadito le regole della rettorica.


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Esempio: Fag. Rim. 1, 88: E dicendo virtù, non vo' già dire.... Di far le cordelline a menadito, Or trine, or calze torcere, annaspare, Far un bucato candido e pulito.
83) Dizion. 5° Ed. .
A STACCIABURATTA.
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pag.798



2) id: eb51c75d3c1f47639cb06998b9e367cc)
Definiz: Modo avverb., che posto col verbo Fare a stacciaburatta, dicesi di un giuoco fanciullesco, quando due, sedendosi a rincontro, si tengono per le mani, e si tirano innanzi e indietro vicendevolmente, quasi con quel moto che fa lo staccio nell'abburattar la farina. –


3) id: 2ed0d9d17a9249418903a0a412b279f5)
Esempio: Lipp. Malm. 2, 48: Chi fa le merenducce in sul bavaglio, Chi coll'amico fa a stacciaburatta, Chi all'altalena, e chi al beccalaglio.
84) Dizion. 5° Ed. .
A STRACCIASACCO.
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pag.801



2) id: 5fa60474d5174efda7c44b0370f38062)
Esempio: Ben. B. Rim. 9: Ognun mi crede, e la Tina ostinata A stracciasacco in cagnesco mi guata.


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Esempio: Sacch. Nov. 1, 92: Gli pacificò, e non sì, che 'l calonaco non guardasse a stracciasacco Ferrantino un buon pezzo.


4) id: e19d10d0c30e411cb106fe1372559c11)
Esempio: Fag. Rim. 4, 145: Son il garzon del fondaco; ecco il conto. Ed io lo piglio, e a stracciasacco leggo.


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Esempio: Salvin. Disc. 1, 329: Tanto spesso si legge appresso Omero, che l'adirate persone guardano prima, come da noi si dice, a stracciasacco, e poi parlano.
85) Dizion. 5° Ed. .
A STRAPPACAVEZZA.
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pag.802



2) id: 53c2783cba2c46d8ae244e725eab4663)
Definiz: Modo avverbiale, che si usa coi verbi Comprare a strappacavezza o Vendere a strappacavezza, parlandosi di cavalli o somieri, che si contrattano sul mercato senza patti o garanzia di sorta.
86) Dizion. 5° Ed. .
A ZONZO.
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pag.907



2) id: 112b04f420004d968e41e15b1785290e)
Esempio: Menz. Sat. 6: Non van la notte a spieggiare a zonzo.


3) id: 158862682e3f4b13b53963915f9ecdfd)
Definiz: § Andare il cervello a zonzo o Mandare il cervello a zonzo, figuratam. vale Impazzare o Fare impazzare. –


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Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 29: L'è fiaba Ch'io fussi questa notte Con certi musichieri qui vicino A strimpellar a zonzo il citarrino.


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Esempio: Varch. Ercol. 68: Andare a zonzo, ovvero aione, ovvero aiato, cioè Andare qua e là senza saper dove andarsi, come fanno gli scioperati e a chi avanza tempo.


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Esempio: Baldov. Comp. dramm. 21: Disperata, o altro, Non ti vuo' fuor di casa A zonzo tutto il dì.


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Definiz: Posto avverbialm., coi verbi Andare a zonzo, Mandare a zonzo, e simili, vale Andare o Mandare vagando in qua e in là; tolta la similit. dalle vespe, api, zanzare, e simili insetti, che vanno ronzando in qua e in là. –


8) id: 658dbba2c9aa4eeb816c726599410e61)
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 225: Ciriffo non intende questa pratica, E quasi che il cervel gli andava a zonzo.


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Esempio: Burch. Son. 2, 53: Se 'l tuo gattuccio vede Bartolino, Quando va a zonzo senza vangaiuole, Ei crederà che sia un topolino.


10) id: b2baae2746494797909b4f63290f58f1)
Esempio: Firenz. Comm. 1, 377: Oh, questo dir ch'i' gli ho dato le chiavi, e vedergliene in mano, mi manda il cervello a zonzo.


11) id: dec0a90021d545ff837f0a784bd2b4e4)
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 286: L'andar a zonzo par che vi utriachi; Chè per tutto v'arriva fino al mento L'assenzio, e non v'è cosa da far bachi.
87) Dizion. 5° Ed. .
A FORZIORI.
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pag.283



2) id: c90de1e47fe940a38b7c68ee650c325d)
Definiz: Term. de' Dialettici, preso dal lat. a fortiori, che vale A più forte ragione. −


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Esempio: Grazz. Pros. 366: Un argomento a forziori per più ampliarla e magnificarla.
88) Dizion. 5° Ed. .
A GARGANELLA,
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pag.284



2) id: 5ec48521425243dda2b2f0de66039e39)
Esempio: E Fag. Comm. 5, 43: Strippando ciambelle e berlingozzi, e cioncando a garganella vin bianco e vin rosso senza misericordia.


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Definiz: posto avverbialmente col verbo Bere a garganella, vale Bere tenendo il vaso discosto dalle labbra, e tracannando il liquore senza ripigliar fiato.


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Esempio: Fag. Rim. 4, 152: Ma vostra Reverenza, la qual ebbe Scïenza quasi infusa e gratis data, E l'eloquenza a garganella bebbe (qui figuratam.).
89) Dizion. 5° Ed. .
A RICORSOIO.
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pag.680



2) id: df5e2c24898149ae8bea58b0df369e51)
Esempio: Grazz. Comm. 125: Io ho l'acqua a scaldarsi, che debbe bollire ora a ricorsoio.


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Definiz: Modo avverb. Si unisce al verbo Bollire a ricorsoio, e vale Colla maggior forza, o come più comunemente dicesi A scroscio.


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Esempio: Pap. Nat. Cald. 15: Il moto dell'acqua nel bollire a ricorsoio, col quale l'acqua ha forza di agitare e far salire a galla alcuni corpi.


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Definiz: § II. Trovasi anche detto del Bere a ricorsoio, per Bere alla dirotta. –


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Esempio: Soder. Cult. Ort. 95: Alcuni beono prima due bicchieri d'olio, poi beono a ricorsoio.


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Esempio: Salvin. Iliad. 587: Bollian le bell'acque Come paiuol ribolle a ricorsoio, Da molto fuoco incalzato e premuto.


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Esempio: Grazz. Rim. 2, 257: Che per gran voglia bollo a ricorsoio Di veder oggi il tuo sacro scrittoio.


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Esempio: E Salvin. Opp. Annot. 414: Noi diciam d'un gran bollore, quale è quello del mare agitato e in tempesta (che però dicesi in latino aestus maris), che l'acqua bolle a ricorsoio, cioè che corre e ricorre.
90) Dizion. 5° Ed. .
A RITTOCHINA.
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pag.684



2) id: a97bea6249324af680fe19afe4b6a371)
Definiz: Posto avverbialm. coi Verbi Arare a rittochina, Assolcare a rittochina, Coltivare a rittochina ec., dicesi dell'Arare, Assolcare ec. i campi di poggio dall'alto in basso, e non per traverso, come più comunemente si costuma.
91) Dizion. 5° Ed. .
A UFO.
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pag.846



2) id: bfc000ea165649fd8f3fee8ad7d392aa)
Esempio: Red. Lett. 1, 115: Non pensi V. S. illustrissima di averselo a tracannare a ufo e a isonne.


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Esempio: Fag. Rim. 1, 18: Se n'andava a spasso, Pascendo a ufo per un colle aprico.


4) id: 594da2e7d57f4f8b8a06210aa1f5c4d4)
Esempio: Fag. Comm. 4, 62: Qui non s'arebbe a perdere il tempo a ufo; farò la parte mia.


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Esempio: Lipp. Malm. 7, 5: E difilato a cena se la batte A casa, o dove più gli viene il taglio; Chi dal compagno a ufo il dente sbatte.


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Definiz: Modo avverbiale del parlar familiare, e vale Senza alcuna spesa propria, A spese altrui. –


7) id: e87e1f31a42a42b3af5962b9ae189ff1)
Esempio: Bottar. Dial. 39: Se ne sbrigò più con la buona coscienza, e con l'avere servito e servire la fabbrica a ufo.


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Esempio: Not. Malm. 2, 540: Affinchè tali lettere, le quali non si pagano, si possano distinguere da quelle che si pagano, scrivono nella soprascritta ex ufficio, ma l'abbreviano scrivendo ex uffo, ed i tavolaccini o donzelli che le consegnano non leggono se non ex ufo.... Di qui è nato questo detto a ufo che vuol dire senza spesa.
92) Dizion. 5° Ed. .
A PRIORI.
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pag.634



2) id: e1ee7b72389c47eba227db02c3f7dd87)
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 55: Nell'altro [argomento] si provò la minore a priori, e ora ve la voglio provare a posteriori.


3) id: da49eb520e3d4c8e948952c99156076c)
Definiz: Modo avverbiale, tolto di pianta dal latino. È termine delle scuole, e si usa relativamente a quelle dimostrazioni che si fondano su principj anteriori all'esperienza. –


4) id: 494858b12f034c72b7065c88c696a156)
Esempio: Grand. Relaz. Fucecch. 169: La ragione a priori si è perchè sul medesimo declive posti due mobili, l'uno affetto da maggiore velocità, l'altro da minore, certamente lo scorreranno in tempi diversi.


5) id: 6f491b722f114aef9b3faae29335c4e6)
Esempio: Leopard. Paralip. 4, 10: Questa conclusïon, che ancor che bella Parravvi alquanto inusitata e strana, Non d'altronde provien se non da quella Forma di ragionar diritta e sana, Che a priori in iscuola ancor s'appella.
93) Dizion. 5° Ed. .
A SPINAPESCE.
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pag.754



2) id: 2e9fe7bbca3044c889e6e903a5605bd6)
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 442: [Armi] a spine, dette armi a spinapesce, cioè a spina di pesce, lisca.


3) id: f341086d587f47079e3096101702e8a2)
Esempio: Med. L. Beon. 3, 129: Quel che tu vedi che a costor vien dietro, A onde, balenando, a spinapesce, S'ei ti par ebbro ec.


4) id: 36c8e8664bbc434f829e1a9dd7325cd2)
Esempio: E Borgh. V. Disc. 2, 58: Il che ancora s'intenda dell'arme a onde, e a spinapesce.


5) id: 689b0e4bc0b6464d9350901e28d8119d)
Definiz: Posto avverbialm. vale Fatto a forma di spina di pesce. –


6) id: 853f68374d4d49c6b4503e0997a5c9f9)
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 56: Gran parte ce ne sono a onde [delle sbarre d'armi gentilizie],.... e di quelle che si chiamano a spinapesce.


7) id: 79075e3217db4857b4a60dc72de1c202)
Esempio: Lastr. Agric. 4, 58: Bisognò rimediarvi con un doppio lastrico a spinapesce.


8) id: 10f739c6b5a045e888bc28e5d14ed480)
Definiz: § Andare a spinapesce, vale Andare ora da un lato ora da un altro, quasi serpeggiando. –


9) id: 45ec3e5f3e854d018a85beee9f437976)
Esempio: Fr. Gid. Espos. Vang. volg.: Credendo andare per la via ritta, fa la via a spinapesce.
94) Dizion. 5° Ed. .
A SPIZZICO.
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pag.754



2) id: a572798aec7b41a29b48c96498eb8c92)
Definiz: Posto avverbialm., vale A stento, A spilluzzico, A poco per volta. –


3) id: 23b0f5df981e4ac0bb20374bc393f4a2)
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 102: Se 'l poetare a spizzico, ovvero il componicchiar a folate, fa circondar la fronte in Elicona ec.


4) id: e7cfa1ebc99f445281490fc8cc646fb6)
Esempio: Dav. Tac. 1, 175: Tiberio stesso, favellatore a spizzico, quando giovava era largo e pronto.
95) Dizion. 5° Ed. .
A GHIADO.
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pag.312



2) id: f96115386f9948c3bb3122e4b629b513)
Esempio: Colonn. Guid.: Più di ventimila uomini uccisero a ghiado.


3) id: d9dec07451ff4760a543adaeb4f4f031)
Definiz: Posto avverbialm., vale Di coltello; e trovasi usato co' verbi Esser morto, ucciso a ghiado, Uccidere a ghiado, e simili.


4) id: 9f33b9362f9a4a4f99db32d95a306d56)
gladius, spada o coltello; e la prep. a, indicante qui strumento o mezzo, equivale a con. −

5) id: c534a18d365c40b2b4282d33c9c48d95)
Esempio: Vill. M. 3, 13: Rimasa vedova di due mariti tagliati a ghiado.


6) id: cad194c669d54e9caab0ebff9960a647)
Esempio: Sacch. Nov. 1, 82: Deh morto sia egli a ghiado, che dee essere uno ciurmadore.


7) id: fbbb0bdf6a7e448faf11202b955826db)
Esempio: Bocc. Decam. 7, 247: Anzi preghiamo Iddio che vi dea tanti malanni, che voi siate morto a ghiado.


8) id: 315c7797ddac4be891d03fa3845033a6)
Esempio: Vill. G. 165: Questo fanciullo l'era rimaso in ventre dopo la morte del padre, ch'era stato morto a ghiado.
96) Dizion. 5° Ed. .
A RANDA.
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pag.643

97) Dizion. 5° Ed. .
CONFIDENTISSIMO.
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pag.427



1) id: 16bff1c897b24e3a8371e77d2f4a0121)
Esempio: Guicc. Stor. 3, 447: Il Pontefice.... mandò a lui Giammatteo Giberto, vescovo di Verona,... uomo a sè confidentissimo.


2) id: 627eaeb377bc4fc88798c89351352683)
Esempio: Varch. Stor. 2, 323: Mandò in campo Bino Signorelli suo parente, e che gli era confidentissimo.
98) Dizion. 5° Ed. .
CIRCONDATO.
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pag.63



1) id: b92aacb2373c4696be0d62331dbe3788)
Esempio: Machiav. Stor. 1, 123: Non potevano senza dolore quello, d'armati satelliti a piè e a cavallo circondato, riscontrare.


2) id: f95e6b6cc7674c99a27045ddfda0db06)
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 100: Circondata intorno l'asse la corda D B C, da cui penda il peso G.


3) id: 59d8fe4723f64fe390ec8bdcf09746a3)
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 61: E presso a un tempio ben murato e forte, Che circondato era d'un'alta fossa, In capo un ponticel si fece forte.
99) Dizion. 5° Ed. .
INFLUITO, e talora, con forma derivata dal latino, anche INFLUSSO.
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pag.728



1) id: e0866b8d983947769d2ee1f6536ed10f)
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 18: S'andò a poco a poco introducendo la calma influita dalla presenza del Re.