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1) Dizion. 5° Ed. .
ED. ‒
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pag.34

2) Dizion. 5° Ed. .
L,
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pag.1



2) id: 967f9e1b1e944e0da71f0d9681a2cee5)
Definiz: § II. L. Numero de' Romani, che significa Cinquanta. –


3) id: 706cdf94cb00465c8df9bbeef5905eef)
Definiz: § I. E per il Segno o Carattere, che rappresenta la lettera L. –


4) id: 5bd9ba83dc7040c19310737936128eb3)
Esempio: E Cavalcant. B. Retor. appr.: Dell'altre lettere il G, il C lo L.... fanno dolcezza.


5) id: 9105afaac284405da8c3e18b9a0f2923)
Esempio: Mann. Ist. Decam. 186: Il Sansovino.... dice che in Bologna della R ne fanno L.


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Esempio: E Mann. Ist. Decam. appr.: La L e la R spesse fiate da' Toscani si scambiano.


7) id: 88889c9b697d4ac78578b76a994f2f1f)
Esempio: Bemb. Pros. 68: Molle e dilicata e piacevolissima è la L, e di tutte le sue compagne lettere dolcissima.


8) id: 12c33940cb2a46578c9e9150ce830c89)
Esempio: Dant. Parad. 18: Sì dentro a' lumi sante creature Volitando cantavano e faciensi Or D, or I, or L in sue figure.


9) id: 22d41e5ca0374005b6530a05c3433499)
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 181: Cosa che in nessun de gli altri (segni) riscontra: non nell'I all'uno,... non nella L al cinquanta.


10) id: b2e31172b2984d6987fbc7fb04a05b02)
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 263: Quelle [parole] ne le quali è lo S, lo L,... pare che.... abbiano più tosto del rimesso che altro.


11) id: 288bd180b70d4f23af261067c1968141)
Esempio: Salv. Avvert. 1, 273: La fiorentina lingua, quando la L scempia segue appresso a vocale ed in consonante viene a percuotere, sì dolce la profferisce, che a sentirla par quasi un i raccolto. Pare un i, dico, a coloro a cui l'idioma è straniero. E perciocchè par vero, e non è, di qui avviene che contraffar non ci possono: chè se potesson contraffarci, non sempre ce n'avvedremmo, quando per gabbo di farlo studiano alcuna volta, e dicono: aitre voite: aimo sole: tra l'Eiba e i Giglio: appiè dell'olmo: un uom de i vulgo: ed altre cotali giullerie.


12) id: 4ea445d02eaf4b0b988dc92b9ecf0883)
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 511: Nel profferire la l, più su s'alza la lingua, e tocca il palato, e ripiegasi, e poi scende; laonde la minuta plebe fiorentina, per iscansare questa fatica, dice aitro, in vece d'altro: e nel dialetto franzese autre, nello spagnuolo autro, per più comodità venne a dirsi: e vegghiare e stregghiare e mugghiare dissero i nostri antichi per fuggire la faticosa l. Così grolia, la plebe, e Papa Chimenti per Clemente già disse; risparmiandosi così dalla lingua la prima lettera del suo nome.


13) id: 2602e1f057a44a88b19c8fb74e9697de)
Definiz: lettera undecima dell'alfabeto, e una delle consonanti che i Grammatici dicono liquide. Chiamasi Elle, ed è più spesso di gen. femm. Ammette dopo di sè, nel mezzo delle parole e in diversa sillaba, tutte le consonanti, dalla R in fuori; come Alba, Falcone, Falda, Zolfo, Volgo, Salma, Salnitro, Alpe, Alquanto, Polso, Salto, Selva, Calza. Avanti di sè, nel mezzo delle parole, riceve il B, C, F, G, P, R, T; come Obbligo, Concludere, Conflitto, Ciglio, Contemplo, Atleta. Il che sempre fa nella stessa sillaba, salvochè colla R, colla quale si accoppia in sillaba diversa, come Orlato, Parlamento, e simili; ma di rado si trova nella nostri lingua dopo il B, C, F, T, come suono molto fuggito per la sua durezza. Dopo il G poco è in uso, se però non seguita l'I, come Giglio, Scoglio, il quale le fa fare suono più schiacciato e sotile. Di rado si trova dopo la S, sia in principio di parola, come Slegare, Slungare, sia nelle voci composte coi prefissi DIS o MIS, come Disleale, Dislegare, Misleale. Accoppiata col T avanti, non è suono di nostra lingua, ma solo s'usa per le voci d'origine greca, come Atlante, Atleta. Con tutte queste lettere avanti perde alquanto di suono, salvochè colla R e colla S, le quali glielo lasciano mantenere intero. Nel mezzo della parola si può raddoppiare, come in Anello, Coltello. Per affinità di suono si cambia alcuna volta colla R, p. es. Peregrino, Pellegrino, ec. Più spesso avviene questo scambio nel parlar popolare e in alcuni dialetti toscani. –
3) Dizion. 5° Ed. .
ERBAIUOLO ed anche ERBARUOLO ed ERBAROLO.
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pag.202

4) Dizion. 5° Ed. .
ARCHETTO.
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pag.651



1) id: a3d5fc6be3314e898ee035bac0f7c1a8)
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 11: Ed avea l'arco e l'archetto parato, Ed aspettava d'esser domandato.


2) id: 98ff46e263ec4f43b6f54efe6f82f44a)
Esempio: Adim. A. Ador. Mag. 94: Dimmi un poco come farai? L. Oh! in mo' d'archetti, non è tempo ora.


3) id: 849602936e6948a99a2be2dbe5b3493a)
Esempio: Car. Long. 6: Un fanciullo bellissimo e superbo, con l'ali in su gli omeri, con un archetto in mano ed un turcassetto al fianco.
5) Dizion. 5° Ed. .
BOCCATO.
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pag.212



1) id: 19630e2ac32f45b297a4fff4652907fa)
Esempio: Bern. Mogliazz. 189: Ed è boccata bene, ed è barbuta, E 'l capo ha grosso, ed anche è ben canuta.
6) Dizion. 5° Ed. .
AIRONE ed AGHIRONE
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pag.331

7) Dizion. 5° Ed. .
ETNICO ed ENNICO.
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pag.426

8) Dizion. 5° Ed. .
ETOPEIA ed ETOPEA.
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pag.426

9) Dizion. 5° Ed. .
EUFRASIA ed EUFRAGIA.
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pag.429



2) id: de7a7fc47e2e4f9f861a0a86e3948371)
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1076: La eufragia è una erbetta la quale cresce communemente all'altezza d'un palmo, con crespe e minute frondi tutte per intorno sottilmente dentate, al gusto stittiche, od alquanto amarette; produce i fusti sottili e rossigni, ed i fiori di color bianco, che ritira alquanto tra 'l giallo o porporeo, e rare volte si ritrova l'eufragia fiorita più presto che nel fine della state; nasce ne i prati. Lodasi molto, tanto mangiata fresca quanto secca, per tutti gli impedimenti che offuscano il vedere.
10) Dizion. 5° Ed. .
ISCRITTIBILE ed INSCRITTIBILE.
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pag.1262



2) id: 2c0d453de01b463090b22e37010397ef)
Definiz: Add. Che può essere iscritto. Ed è Term. specialmente della Geometria. –
11) Dizion. 5° Ed. .
ASCE ed ASCIA.
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pag.734



2) id: 4a6c43db5e674f358919d579fe4bbfa0)
Esempio: Domen. Plin. 218: Dedalo trovò la fabbrica del legname ed in essa la sega, l'ascia ec.
12) Dizion. 5° Ed. .
ARGENTARIO ed ARGENTAIO.
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pag.672

13) Dizion. 5° Ed. .
EMBROCCAZIONE ed EMBROCAZIONE.
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pag.112

14) Dizion. 5° Ed. .
ESPORRE ed ESPONERE.
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pag.324



2) id: e8f72e6724a24f079bfbc9a6c95eb2cd)
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 18: La disfida espose Con parole magnifiche ed altere.


3) id: f9cb97b1d58346008ea08d7533ae1663)
Esempio: Tass. Gerus. 12, 24: Ingravida frattanto, ed espon fuori (E tu fosti colei) candida figlia.


4) id: 229d770a24de467f9b0b326c4d249678)
Definiz: § X. Esporre, ed anco Esporre fuori, riferito a parto, o a figliuolo, vale Dare in luce, Partorire. ‒


5) id: a399679ac51b4c03b593da449d300f1b)
Definiz: § XIX. E riferito a dottrina, sistema, metodo, e simili, vale Far conoscere, Mostrare ragionatamente; ed altresì Svolgere. ‒


6) id: f6e4ff53774c4d5aace1239bafa22131)
Definiz: § XVI. E per Dichiarare, Narrare ordinatamente, a parte a parte; ed altresì per Rappresentare, Riferire, parlandosi di cosa avuta in commissione. ‒


7) id: 265b206203294563a309c18882810bbe)
Esempio: Tass. Gerus. 2, 18: La vergine tra 'l vulgo uscì soletta, Non coprì sue bellezze o non l'espose.


8) id: 37ff14ae585a4358abc6d9d28e594c45)
Esempio: E Tass. Gerus. 11, 22: Altri le saglia (le mura), Ed esponga men degna od util alma (Rischio debito a lui) nella battaglia.


9) id: b8ac33e75e554b409e2e4120bf6a8eec)
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 201: La cui divina clemenza espose il tuo corpo agli scherni, agl'insulti, a' flagelli, alle ferite.


10) id: 8cc23342574f468592c0bf140672b7ae)
Esempio: Manz. Prom. Spos. 75: Rimandarlo dal convento, ed esporlo così alla giustizia, cioè alla vendetta de' suoi nemici, non era partito da metter neppure in consulta.


11) id: 1febdefeb6334b35b4413b44c17adfb7)
Definiz: § VIII. Ed Esporre alcuno o sè stesso alla morte, a' pericoli, o a checchè altro si sia di dannoso o spiacevole, vale Fare, Esser cagione, che alcuno incontri la morte, dei pericoli ec., Andare incontro alla morte, ai pericoli ec. ‒


12) id: 84a841c42e5b433fb9c40dc415fd6128)
Esempio: Legg. Tosc. 10, 179: Tutti quelli che hanno case e botteghe per dove passa la processione, procurino di adornarle ed appararle per quanto comporterà la loro possibilità, con avvertire di non esporre alla pubblica vista pitture, sculture o altre cose che sieno indecenti.


13) id: 18969cf0ec204deebcf531297e7ab1d1)
Esempio: Pap. L. Coment. PP. 1, 167: Quegli, che quivi dovea far le provviste per Parigi, corse due volte pericolo di essere impiccato, e fu solo a grande stento salvato da un intrepido giovine inglese, il quale essendosi esposto per lui allo stesso rischio, ricevette poi dal Comune di Parigi una corona civica.
15) Dizion. 5° Ed. .
ENUNZIARE ed ENUNCIARE.
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pag.164



2) id: d3a87d15349f4f73ba110ab95234055f)
Dal lat. enuntiare ed enunciare. –
16) Dizion. 5° Ed. .
ENUNZIATIVO ed ENUNCIATIVO.
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pag.164



2) id: 8c83caf2a52c4998900437fa2c937362)
Definiz: Add. Atto ad enunziare, Che enunzia, ed anche Che ha il fine, l'ufficio, di enunziare; Narrativo. –


3) id: a10eb02ee4c24b7581828011c065e8b9)
Definiz: § I. Enunciativa, in forza di Sost., vale Esposizione, Narrazione, ed altresì Denunzia, Dichiarazione, Proposizione, e simili. –


4) id: 0f7a65cd3d334660948984d78963e5ab)
Esempio: Pap. L. Coment. PP. 3, 209: Uno de' Segretari lesse in mezzo ad essa [Convenzione] l'atto enunziativo de' delitti di Luigi ultimo re de' Francesi.
17) Dizion. 5° Ed. .
ENUNZIATO ed ENUNCIATO.
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pag.165



2) id: 27a280e63d6a4f3ebae6dbb642750cab)
Lat. enuntiatus ed enunciatus. –


3) id: 91642d1783934af6a514220d21e52514)
Definiz: Partic. pass. di Enunziare ed Enunciare.
18) Dizion. 5° Ed. .
ENUNZIAZIONE ed ENUNCIAZIONE.
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pag.165



2) id: 59328ed60d564b658463a5f5f5a70cff)
Lat. enuntiatio ed enunciatio. –


3) id: 4875bdc0cd3b4814ae051a08ecf40c00)
Esempio: E Segn. B. Etic. volg. 312: E più di sotto provando lui non essere oppenione lo mostra, perchè l'oppenione è una certa enunziazione; ed il buon consiglio non è enunziazione.
19) Dizion. 5° Ed. .
EOLIPILA ed EOLIPILE.
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pag.165



2) id: f56f72c952804f108c79b9cc6c93a819)
Esempio: Cavalier. Sfer. Astr. 83: Conforme si vede farsi da quella palla di metallo detta eolipile,... che contenendo dentro di sè dell'acqua, ed avendo solo un sottilissimo buco, per il quale vi è stata messa, posta detta palla sopra del fuoco, e rarefacendosi detta acqua, esce per quel buco con grandissima velocità, che sembra un impetuoso vento.
20) Dizion. 5° Ed. .
EPITAFFIO ed EPITAFIO.
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pag.177



2) id: 89bd0b7430074c909f55a4e808d79bd4)
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 239: Come di sopra si vede nell'epitaffio di quello Avillio, ed in quest'altro ancora.


3) id: 6f79dfb5963749b8a60d877d6bed4c84)
Esempio: Alam. L. Gir. 10, 71: Di farlo in questo luogo sotterrare Con l'epitafio proprio, ch'ei descrisse.


4) id: 4e85edd1796240b498dd98c35f72d2e3)
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 293: Nelle facciate delle mura ed in luoghi convenienti si metteranno gli epitaffj e le istorie di rilievo in luoghi determinati.