Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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5° Edizione
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80) Dizion. 5° Ed. .
CORRENTE.
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pag.805

1) id: 8951601289d64c9186ac918e246ec4cf)
Crusc. Vocab. IV.

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Crusc. Vocab. IV.

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Esempio:

Franz. M. Lett. IV, 1, 46: Mi disse che voi avevi ricevuti certi danari per dottorarvi, e che quelli si erano messi in conto corrente.

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Definiz:

§ IV. E detto del parlare, trovasi per Affrettato, Precipitoso. –

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Esempio:

Giulianell. Lett. 110: Tempi così contrarj agli studj per l'eccessivo calore della corrente stagione.

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Esempio:

Red. Lett. 1, 362: Venerdì prossimo, 6 del corrente, si dee ritornare a Firenze.

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Esempio:

Bocc. Com. Dant. M. 2, 210: Non siam troppo correnti a credere al giudicio degli occhi nostri.

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Esempio:

Adr. M. Plut. Vit. 1, 48: Quando vide il fiume molto corrente e rapido, ebbe d'accostarsi paura.

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Esempio:

Ar. Orl. fur. 35, 4: Che col M. e col D. fosse notato L'anno corrente dal Verbo incarnato.

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Esempio:

Rep. Fir. Lett. Istr. 14, 213: E un'altra volta non essere sì corrente ad imprendere cosa c'abbi a generare scandalo.

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Esempio:

Red. Lett. 1, 138: Ho sempre meditato di dare una tacita sentenza intorno al primato de' poeti lirici toscani del nostro corrente secolo.

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Esempio:

Sassett. Lett. 343: Inteso che mercanzie ne voleva [il mercante] portare per ritratto di sua danari, per i prezzi correnti [il sensale] gliene portava.

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Esempio:

Bocc. Com. Dant. M. 1, 326: Archiloco dice che egli (Omero) fu corrente la XXIII Olimpiade, cioè cinquecento anni dopo il disfacimento di Troia.

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Esempio:

Tolom. Lett. 13: Non con inviluppi o stiramenti son formati i vostri versi, ma piani, aperti, e correnti in tal guisa, che non v'è mai ritenimento alcuno all'intendere.

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Esempio:

Adr. M. Plut. Vit. 1, 368: E' vecchi d'Atene molto temevano della sua voce dolce e della lingua corrente e presta a ben discorrere, perchè si rassomigliava a quella di Pisistrato.

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Esempio:

E Car. Lett. fam. 3, 35: In un'opera simile vorrei la scrittura appunto come il parlare, cioè ch'avesse più tosto del proprio che del metaforico o del pellegrino, e del corrente più che dell'affettato (qui in forza di Sost.).

81) Dizion. 5° Ed. .
NERO ed anche NEGRO, che è più proprio del linguaggio poetico.
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pag.109

1) id: e2d4919cbf1c4f0594b6b4e8bcee6b3c)
V. Calabrone, § IV.

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V. Calabrone, § IV.

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Esempio:

Allegr. Rim. Lett. 7: Non mangerebbe mancando lo stagno Più Fiorenza in dì nero Fresco muggine o ragno.

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Definiz:

§ IV. Pure in senso di Scuro, detto in particolare di cibo e più specialmente di pane, fatto con farina passata a tutto staccio. –

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Esempio:

Leggend. SS. M. 4, 47: Affrettati, dolcissimo Sposo dell'anima mia, e non l'avere a schifa, perch'ella sie nera de' peccati.

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Esempio:

E Lett. fam. V. 314: Bisognami comparire innanzi a consiglieri e magistrati per conto di questa negra casa che ho comprata.

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Esempio:

Sassett. Lett. 420: Quanto ai Negri qui del Malabar, è da avvertire che.... hanno differenza dagli Etiopi o Negri di Guine.

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Esempio:

Adr. M. Plut. Vit. 5, 35: Chiamati a cena alcuni forestieri, avea messo loro innanzi il brodo nero e 'l pan grosso.

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Esempio:

E Sassett. Lett. 420: Ora rispondendo alla domanda vostra del colore di questa gente naturale di qui, vi dico che e' sono neri.

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Esempio:

Sassett. Lett. 240: Dicono per cosa verissima esservi una spezie di bertucce grandissime, le quali si mescolano con le donne negre di quelle terre.

82) Dizion. 5° Ed. .
OLIO.
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pag.444

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V. Lucignolo, § IV.

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V. Lucignolo, § IV.

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Esempio:

Ricett. fior. C. 239: Olio comune, lib. IV. Rose nette, onc. XVI.

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Esempio:

Capp. Lett. 2, 286: Livorno.... sta ferma e zitta come olio (qui figuratam.).

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Esempio:

Crusc. Vocab. IV: Cavare.... Cavar l'olio di Romagna vale Cavare alcuna cosa di mano a un avaro, e Fare alcuna cosa impossibile.

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Esempio:

Dat. Lett. 22: Qualche barzelletta onesta e senza empietà credo che sia per iscapparmi anche dopo all'olio santo.

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Esempio:

Malpigh. Lett. 233: Tanto gli olj, che in più volte escono prima dello spirito, come pure l'istesso spirito (del sangue umano) si devono perfettamente rettificare.

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Definiz:

§ IV. Genericamente si usa per Liquido più o meno denso, grasso e untuoso, estratto da sostanze vegetali, e più raramente da sostanze animali, e che nel linguaggio dei Chimici si dice Olio fisso. ‒

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Esempio:

Red. Lett. 2, 145: Il mio olio è durato poco. Quando io credeva di poter trovarmi a sentir questi venerandi lettori dello Studio, mi son sovraggiunte occupazioni, che non mi concedono nè meno un quarto di ora di libertà.

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Esempio:

Allegr. Rim. Lett. 279: Fu domandato una volta.... a un galantuomo chi per sua fede egli avesse per i prosontuosi maggiori dell'universo e tempo nostro; e so che questo, il qual non era un'oca, senza mettervi su, come si dice, nè sal nè olio, rispose ec.

83) Dizion. 5° Ed. .
ODORARE.
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pag.405

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Definiz:

§ IV. E figuratam. ‒

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Esempio:

Magal. Lett. 34: Mi sovviene di motivare a V. S. Illustrissima d'un'altra pietra, vera pietra, che pure bagnata odora.

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Esempio:

Vill. M. 41: Gli predetti Bartolomeo, Niccolò, e Domenico, avendo segretamente odorato, che per Uberto si cercava rivoltura di stato, e che ec.

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Esempio:

Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 28: State intento in sentire e odorare tutti li andamenti e apparecchi si fanno in coteste parti, e avvisatene questa Signoria.

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Esempio:

Adr. M. Plut. Vit. 5, 40: Gli Achei, per paura di tradimento, che odoravano trattarsi in Corinto e in Sicione, mandarono la cavalleria da Argo a guardia di quelle città.

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Esempio:

Galil. Op. IV, 564: Su che occasione, dunque, convocate voi, signor Colombo, i lettori a veder calar dolcemente le vele al vostro avversario, a vederlo cedere a vederlo arrenare? termini che odorano più del Vecchio che del Nuovo Mercato.

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Esempio:

Car. Lett. fam. 1, 157: Se pur vi pare che ne mandi qualcuna (delle imprese) nelle vostre mani, lo farò: con questo che non le diate, se prima non arete odorato di quel che sanno.

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Esempio:

Car. Lett. ined. 2, 61: De la gita in Francia, quanto manco se ne parla e con manco persone, meglio è; chè se il papa potesse odorare, che ne abbiate voglia, si guasterebbe la coda al fagiano.

84) Dizion. 5° Ed. .
ONORE.
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pag.520

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V. Legione, § IV.

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Esempio:

Borgh. V. Lett. IV, 4, 112: Sarebbe vero, quando ciò si potesse fare in modo che potesse riuscir credibile, e che la nobiltà, grandezza ed onore consistesse tutto e solo nel tempo.

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Esempio:

E Red. Lett. 3, 39: Mi conservi V. S. Illustrissima l'onore de' suoi comandamenti.

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Esempio:

Borgh. V. Lett. IV, 4, 105: Questa parte del batter monete è per la città nostra molto necessaria, e se non m'inganno, mi ci si rappresentano tre o quattro capi di non piccola considerazione all'onore e gloria della città.

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Esempio:

Cell. G. Lett. 21: Sempre priega Iddio, che ti faccia fare l'onore e la volontà sua.

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Esempio:

E Manz. Poes. M. 372: O madre, oh! perchè tanta Speme d'onor mi lusingasti in vano?

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Definiz:

§ IV. Si usa altresì per denotare La cosa che serve a onorare, e in particolare Segno distintivo di grado o dignità, Insegna. –

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Esempio:

Capp. Lett. 4, 101: Che Dio ci mandi a casa tutti, e a casa i nostri cari soldati coperti d'onore.

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Esempio:

S. Cater. Lett. 1, 91: Tutta la vita loro si spende in onori e in conviti e in molti servitori ec.

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Esempio:

Ricc. S. Cat. Lett. 72: Seguitate nell'incominciata impresa, con buona e sincera volontà, tutto per l'onore e zelo di Dio e salute vostra.

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Esempio:

Sassett. Lett. 322: Gli alberi grandi, ancorachè sempre stiano con l'onor delle frondi loro, in quel tempo cominciano a mandarne fuora dell'altre nuove.

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Esempio:

Car. Lett. ined. 1, 100: Vi ringrazio de gli avvisi, de' quali mi son fatto onore con questi novellanti, non senza vostra laude.

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Esempio:

Adr. M. Plut. Vit. 1, 15: I popoli de' contorni adunandosi, celebrano a comune il sacrifizio nominato ecalesio in onore di Giove Ecalio.

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Esempio:

E Red. Lett. 2, 332: L'onore che V. S. Illustrissima si è compiaciuta di farmi, dandomi la felice novella del suo buon viaggio ec.

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Esempio:

E Red. Lett. 1, 313: Vorrei che arrivassero a salvamento (certe scatole), acciocchè V. Signoria potesse farsi onore nel Messico e negli altri luoghi dell'Indie.

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Esempio:

Adr. M. Plut. Vit. 2, 103: I Romani, sentitane la morte, non fecero altra dimostrazione d'onore o di sdegno contra lui, se non che ec.

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Esempio:

Macingh. Strozz. Lett. 116: Pel Favilla ebbi la cesta, drentovi.... 3 alberegli di confezioni.... Vennono a tempo rispetto il mal mio, che te ne fo onore.

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Esempio:

Machiav. Lett. 346: Io crederei che ti avanzassi 1500 fiorini, e che con quelli e con lo aiuto del suocero tu potessi farti onore e bene.

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Esempio:

E Cell. G. Lett. 27: Lo quale (anno) piaccia a Dio darmi grazia potere passare con suo onore e mio utile, di coscienzia prima, e poi di scienzia.

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Esempio:

Leggend. SS. M. 3, 7: Ora incominciando a credere in lui e a rendergli un poco d'onore per tante buone cose, quant'ella udiva, vennele umiltà nel cuore suo.

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Esempio:

E Macingh. Strozz. Lett. 591: E se ci soprastarà niun dì, farèno a ogni modo si stia qui en casa, e farogli quello onore ci fia possibile di fare.

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Esempio:

Bocc. Com. Dant. M. 1, 42: S'immaginarono quella (la quale divinità ovvero deità nominarono) con ogni coltivazione, con ogni onore, e con più che umano servigio essere da venerare.

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Esempio:

Car. Lett. ined. 2, 322: Ora le scrivo da Urbino, dove Sua Eccellenza si ritrova, Dio grazia, ben condizionata, e ricevuto con molto onore e con molta allegrezza da tutti.

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Esempio:

Manz. Poes. M. 362: Tu, cui non piacque su la via più trita La folla urtar che dietro al piacer corre E a l'onor vano e al lucro; e ec.

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Esempio:

Ricc. A. M. Rim. Pros. 223: Fu data incombenza a certa persona, che godea l'onore di ritrovarsi nella loro conversazione di comporne una (delle canzonette da tavola) in lingua nostra.

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Esempio:

Magal. Lett. fam. 2, 172: V. E. ha fatto a me.... un onore maggiore assai, invitandomi a un più stretto commercio di lettere in ordine al comun bene de' nostri paesi.

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Esempio:

Red. Lett. 2, 13: Mi reputo però a grand'onore, anzi grandissimo, di esser in tanta stima appresso di lei di esser degno, che anche le mie baie sieno confutate da un par suo.

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Esempio:

E Red. Lett. 1, 385: Al mio ritorno con la Corte a Firenze non mancherò di prendermi l'onore di mandare a V. Sig. Eccellentissima costì a Ferrara un esemplare di quelle opere che ec.

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Esempio:

E Capp. Lett. 4, 416: Nel fare noi gli onori di casa a un primo Cesare di una terza categoria, come Cicerone gli fece ad un altro primo Cesare, anche noi homines visi sumus.

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Esempio:

Vill. M. 61: L'Arcivescovo.... amichevolmente mandava al Comune di Firenze sue lettere, congratulandosi de' suoi onori, e profferendosi come ad amici; e con questa dissimulazione passò tutto il verno, e mostrava d'avere l'animo ec.

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Esempio:

Red. Lett. 1, 88: Se si fosse potuto dare il caso che V. Reverenza mi avesse fatto l'onore di domandarmi cent'anni addietro, quello che presentemente mi domanda, io le avrei con ogni franchezza risposto che ecc.

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Esempio:

Vill. M. 156: E questa fu la fine dell'antica terra di Bettona, ripresa a dì XIX del mese d'agosto gli anni Domini MCCCLII, in gran vituperio de' Visconti di Milano e a onore del Comune di Firenze.

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Esempio:

Rep. Fir. Lett. Istr. 19, 134 t.: La qual cosa se avessimo creduta dovere avere tal fine, mai ci saremmo indotti a mandare invano il detto messer Giovanni, perchè cognosciamo non ce ne risulta onore, ma più tosto mezzo gabbamento.

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Esempio:

Bocc. Com. Dant. M. 1, 230: Onore è quello, il quale ad alcuno in presenza si fa....; siccome a Scipione Africano, il quale avendo magnificamente per la repubblica contro a Cartagine adoperato, tornando a Roma, gli fu preparato il carro triunfale, e fattigli tutti quegli onori che al triunfo aspettavano.

50) id: 6b39dd1562bb4b5caf221a121966d726)

Esempio:

Vill. M. 165: Se ne vennono (il principe di Taranto e Luigi di Durazzo) a Ferrara, e appresso a Furlì, riceuti in catuna parte a grande onore. E stando in Romagna mandarono a Firenze, per volere valicare nel Regno per la nostra città e per lo nostro contado. Ove si pensavano potere venire confidentemente a grande onore.

85) Dizion. 5° Ed. .
COSTURA.
Apri Voce completa
pag.931

1) id: bbc3b8a0a85a4cd089c889b22d0a65ac)

Definiz:

§ IV. E figuratam. –

86) Dizion. 5° Ed. .
NEBBIA.
Apri Voce completa
pag.69

1) id: ea6dac991cbb4c57b8b39c7ebda359e4)
V. Brina, § IV.

2) id: 4daa860936d246fb85d9b778695dfaf0)
V. Brina, § IV.

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Definiz:

§ IV. Vale anche Fumo denso e molto diffuso. –

4) id: c54120516d3c424b9e4582de8f39023e)

Esempio:

Car. Lett. fam. 1, 35: Quando è nugolo o nebbia.... c'è notte perpetua.

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Esempio:

Magal. Lett. scient. 31: Si vedria.... sciolta finalmente la terra da' suoi legami, ond'ella sì fortemente si stringe, in finissima nebbia di polvere.... dispergersi.

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Esempio:

Magal. Lett. fam. 1, 10: Sulla quale [erta] di mano in mano che andate salendo, vi si fa buio di mezzo di per la nebbia, che fascia il cocuzzolo della montagna.

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Esempio:

Ricc. S. Cat. Lett. 200: Suor Bernarda scrive malvolentieri cosi, perchè è dal suo, e non lo vorrebbe scoprire: chè vi so dire si terrebbano il sacco per insaccare nebbia, come dice suor Maria Iacopa.

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Esempio:

Rep. Fir. Lett. Istr. 1, 25: Fate che, non mancando alcuna delle cose dette sono, parliate come la materia richiede e con parole dolci e amorevoli, sì chè si lievi ogni nebbia, e rimanghino, che che s'intervenga, nostri amici quanto essere puote.

87) Dizion. 5° Ed. .
GRAGNUOLA e GRAGNOLA.
Apri Voce completa
pag.475

1) id: 823259db075148bc991c2b0e9bc3cb12)
Crusc. Vocab. IV.

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Crusc. Vocab. IV.

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Esempio:

Macingh. Strozz. Lett. 520: Stanno come asino a gragnuola.

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Definiz:

§ IV. Conoscere la gragnuola dalla treggea; è maniera proverbiale e scherzevole, oggi non comune, che vale Aver criterio da ben distinguere le cose, Aver discernimento, Essere accorto, Sapere il conto suo. –

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Esempio:

Magal. Lett. fam. 1, 142: Dimmi se costà si son vedute le pezze da otto del Gran Duca, battute ora di nuovo, che sono state la seconda gragnuola de' procuratori, de' medici e degli staffieri, il Natale.

88) Dizion. 5° Ed. .
ORRIDO.
Apri Voce completa
pag.700

1) id: f12603c59f4e49fa9dfabbf93ce0e4cc)

Definiz:

§ IV. E figuratam. –

89) Dizion. 5° Ed. .
CONVITO.
Apri Voce completa
pag.701

1) id: da59187c431541d9b84a7d3480625b33)

Definiz:

§ IV. E figuratam. –

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Esempio:

Adr. M. Plut. Vit. 1, 24: L'uso del cuocere in tal giorno civaie dicono essere venuto, perchè gli scampati con Teseo misero insieme tutti i cibi avanzati nel viaggio in una pentola, e se li mangiarono in comune convito.

90) Dizion. 5° Ed. .
COLATO.
Apri Voce completa
pag.135

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Definiz:

§ IV. Aria colata. –

91) Dizion. 5° Ed. .
COLORIRE.
Apri Voce completa
pag.164

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Definiz:

§ IV. Per similit. –

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Esempio:

Ricc. S. Cat. Lett. 448: Fate come il buono mercante, che non perdona a cosa nessuna per guadagnare, e non sente fatica, nè di fatti nè di parole altrui, pure che 'l suo disegno colorisca.

92) Dizion. 5° Ed. .
BIANCASTRONE
Apri Voce completa
pag.165

1) id: cbeb2acc325240d29c55353b9e516fe0)
Crusc. Vocab. IV.

2) id: 4b4eda7e34384b768973bd25f7442568)
Crusc. Vocab. IV.

93) Dizion. 5° Ed. .
BRUNO
Apri Voce completa
pag.291

1) id: d331b20381d445f8ac226e1f9d899ff4)

Definiz:

§ IV. E figuratam. –

94) Dizion. 5° Ed. .
BASTA
Apri Voce completa
pag.88

1) id: b23f8428a35a4ac1b829ee832675197d)
Crusc. Vocab. IV.

95) Dizion. 5° Ed. .
CERVELLIERA
Apri Voce completa
pag.782

1) id: b4b4d81453a94b2b849123cb2517bc30)
Crusc. Vocab. IV.

2) id: 5a82949634b74fa8a9d16270e2ecd270)
Crusc. Vocab. IV.

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Esempio:

Sacch. Rim. M. 274: E gli elefanti, e' Turchi, e 'l gran Guascone, Con raffi, con palvesi e cervelliere.

96) Dizion. 5° Ed. .
CANTUCCIAIO
Apri Voce completa
pag.496

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Crusc. Vocab. IV.

2) id: b0fb1c8b122c44e993583eedcb42bca3)
Crusc. Vocab. IV.

97) Dizion. 5° Ed. .
BILICO
Apri Voce completa
pag.184

1) id: 9334aeca1aea4001aa9c2cc340ab420e)

Definiz:

§ IV. E figuratam. −

98) Dizion. 5° Ed. .
CARTEGGIARE
Apri Voce completa
pag.612

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Crusc. Vocab. IV.

2) id: 84981ec8bcff48a489abaf8777d71018)

Esempio:

Dat. Lett. 25: Credo di potermi assicurare, che non vi sia; se per ventura non è nascosto dentro a qualche gran volume con altre cose, che non abbiano che fare niente con esso: ma non anche questo dovria essere seguito, perchè non è sì poca cosa, che dovesse scappare alla diligenza di chi gli ha carteggiati.

99) Dizion. 5° Ed. .
BAVIERA
Apri Voce completa
pag.112

1) id: a04a9ee24a4940688a6068f7f4e49801)
Crusc. Vocab. IV.

2) id: 2d77f8f84e664394a24943b34653228c)
Crusc. Vocab. IV.

3) id: 1c5bc69f86b447008daff7674b47a036)

Esempio:

Franz. M. Rim. burl. 2, 147: Che senza pur cavarsi la baviera, In furia in furia si piglia un boccone.

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Esempio:

Salvin. Voc. Arm. IV: Baviera, quella parte [dell'armatura] che para il naso e le altre parti dall'occhio al mento, ed è sopra il barbozzo e sotto al volantino, ovvero vista, che para la fronte.

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