Lessicografia della Crusca in rete

Volume 10 - Dizionario 5° Ed.
240) Dizion. 5° Ed. .
MINORANZA
Apri Voce completa

pag.297

MINORANZA.
Definiz: Sost. femm. L'esser minore; L'esser da meno di altri per grado, condizione, qualità, e simili; Inferiorità. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 35: Ella (Maria) rappresentò Iddio in minore forma che non è: che Iddio è potentissimo, e ella il rappresentò debile in una fascia;... Iddio è infinito, ella ei dimostrò un piccolino uomo. Questa minoranza intendi tuttavia quanto all'apparenzia di fuori, secondo l'umanitade. Rappresentollo eziandio altresì come egli era.
Definiz: § I. Vale anche Diminuzione, Scemamento. –
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 535: Parlando egli della reverenza che debbono portare gli adolescenti e i giovanetti agli uomini maturi, e a' vecchi, ei dice: questa (cioè la reverenza) è bellezza d'onestà; così come il suo contrario è bruttezza e minoranza dell'onesto.
Esempio: Galil. Op. VIII, 498: La sua lontananza (della luna) dalla terra nè si fa maggiore nè minore, dalla quale maggioranza e minoranza riconosce l'autore l'incremento e decremento della illuminazione.
Definiz: § II. Trovasi per Diminuzione di fama, Detrazione. –
Esempio: Rim. Ant. P. N. B. Urbic. Bon. 85: Io di voi minoranza Nè dico nè consento. Cantando mi lamento: quest'è la mia vengianza (vendetta).
Definiz: § III. Detto di età, e parlandosi di persona, vale L'avere minore età, L'aver meno anni, L'essere molto giovine; ma in questi sensi è voce di raro uso. –
Esempio: Dant. Conv. 383: Lo adolescente.... per minoranza d'etade lievemente merita perdono.
Definiz: § IV. Parlandosi di voti, suffragj, e simili, vale Inferiorità nel numero de' voti favorevoli o sfavorevoli; e prendesi anche per La minor parte degl'individui che compongono un'assemblea, e che votano in favore, o contro, una legge proposta, un'amministrazione, e simili.
Definiz: § V. Term. della Musica. Detto di tuono, vale L'esser quello di modo minore. –
Esempio: Martin G. B. Stor. Music. 1, 330: Ogni sentenza conviene in ciò, che la corda decide del tuono, detta ancora.... perciò tonica, e.... decide della maggiorezza o minoranza del tuono.

241) Dizion. 5° Ed. .
MINORARE
Apri Voce completa

pag.297

MINORARE.
Definiz: Att. Render minore, Diminuire, Scemare; anche figuratam.
Dal lat. minorare. –
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 155: Non che di posa, ma di minor pena; cioè non che si debbano riposare, ma eziandio minorare la pena.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 397: Le due unità di luogo e di tempo.... accrescono il Verisimile, riguardo agli spettatori, ed all'opposto lo minorano rispetto agli attori.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 209: Avvi parecchi autori dottissimi.... a' quali non sembra assurdo il dire, perchè lo dicono, che per la risoluzione la quantità delle forze è accresciuta, per la composizion minorata.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 112: Egli ha minorato il prezzo del segreto suo; non si cura di guadagno, ec.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 97: Provvederà con savissime leggi... di tor via o di minorare almeno un abuso così pernicioso.
Esempio: E Paolett. Oper. agr. 1, 209: Pe' gran tagli insoliti seguiti de' boschi,... si son ristrette e minorate notabilmente le pasture.
Definiz: § I. E per Stremare, riferito a sostanze. –
Esempio: Fag. Comm. 1, 396: Per la sua mala condotta, o vogliam dir sua disgrazia, minorando in guisa tale ogni suo avere, ti ha lasciata in stato poco confacente alla civile tua nascita.
Definiz: § II. Trovasi, figuratam., per Abbassare, Umiliare. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 240: In tutte le suoe specie (della superbia), una è che cerca eccellenzia; e però sua debita pena è esser minorato più e meno, secondo la volontà dell'eccellenzia, o nel purgatorio o in questo mondo; imperò che a purgare non basta la pena, se non è tale che riduca al grado de la virtù opposito al grado del peccato.
Definiz: § III. Neutr. pass. Minorarsi e Neutr. Farsi minore, Scemarsi, Diminuirsi. –
Esempio: Benciv. Aldobr.: Se procede di vescica, ed ella è tolta tutta, ed è minorata l'orina.
Esempio: Dat. Gor. Stor. 138: A mezzo giugno, che comincia il dì a scemare, entrano gli altri (in ufficio), e durano insino che 'l dì è uguale alla notte; poi gli altri insino al minorare; poi gli altri insino a' dì iguali di mezzo marzo.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 153: L'aumentarsi ed il minorarsi sono proprietà che ugualmente convengono all'anima ed alla materia.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 274: Sperava che fossero minorate le faccende mie; ma non è vero.
Esempio: E Gozz. Op. scelt. 5, 271: La sofferta doglia non potè far sì, che la bellezza della giovane si fosse minorata; anzi ec.
Esempio: Agn. Inst. anal. 2, 457: Sebbene le quantità, col diminuirsi all'infinito, passano da genere a genere, le proporzioni in qualunque ordine persistono le medesime; e perchè di tre linee della stessa classe può costituirsi un triangolo, si noti che, minorandosi proporzionalmente i lati fino a far transito da un grado all'altro, non si mutano gli angoli.

242) Dizion. 5° Ed. .
MINORASCO
Apri Voce completa

pag.297

MINORASCO.
Definiz: Sost. masc. Nome che davasi al fidecommisso appartenente al minor fratello. –
Crusc. Vocab. III.
243) Dizion. 5° Ed. .
MINORATIVO
Apri Voce completa

pag.297

MINORATIVO.
Definiz: Add. Term. della Medicina. Aggiunto di medicamento o purga, e vale Che leggermente evacua. –
Esempio: Red. Lett. 3, 62: Concorro ancor io che sia necessario.... purgare il corpo di S. A. S. con qualche piacevolissimo medicamento minorativo.
Esempio: Cocch. Cons. med. 1, 77: Astinenza da ogni rimedio minorativo o stimolante.
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 219: Fra questi (artifizj della medicina) va considerato in primo luogo quello importantissimo della purgagione minorativa, che consiste in sgravare le prime strade ec.
Definiz: § In forza di Sost., si disse Ciò che ha virtù di purgare leggermente. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: È uopo che avvalli subito un minorativo.
Esempio: Cocch. Op. 3, 556: L'inedia e l'acqua pura sono gli ottimi minorativi.

244) Dizion. 5° Ed. .
MINORATO
Apri Voce completa

pag.297

MINORATO.
Definiz: Partic. pass. di Minorare.
Lat. minoratus. –
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 153: Egli è ben manifesto, che, minorata l'energia del fuoco, e mutato il sentimento di molesto ed insoffribile in grato e tollerabile, ec.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 365: Ecco dunque facilitata l'opera, ecco minorati sicuramente due terzi di fatica.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 357: Fecero opera di sconfortamelo, rappresentandogli la fortezza del luogo, la stanchezza dei soldati, le genti menomate dalle battaglie, e minorate dalla lontananza di molte schiere valorose.
Definiz: § I. In forma d'Add. Diminuito, Scemato. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 382: Si riparano in parte, non in tutto, i danni della maggiore evaporazione che dee seguire per la minorata e più sciolta massa delle vinacce.
Definiz: § II. Minorato, trovasi, conforme a una frase biblica, per Fatto minore rispetto a chicchessia o a checchessia. –
Esempio: Bibb. N. 10, 355: Ma vedemo che quelli ch'è un poco minorato degli Angeli, Jesu secondo l'umanità, ch'egli per la passione della sua morte si è coronato di gloria e d'onore (il testo latino ha: minoratus est).

245) Dizion. 5° Ed. .
MINORAZIONE.
Apri Voce completa

pag.300

MINORAZIONE.
Definiz: Sost. femm. Il minorare, o Il minorarsi, Scemamento, Diminuzione; ma è voce di raro uso.
Lat. minoratio. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 15, 2, 76: E con altri modi che possano spettare per la difesa totale, ovvero almeno per la minorazione della pena.

246) Dizion. 5° Ed. .
MICIDIALE
Apri Voce completa

pag.240

MICIDIALE.
Definiz: Add. Lo stesso che Omicidiale, di cui è aferesi, e al quale nell'uso è prevalso: Che uccide, e propriamente uomini.
Dal basso lat. homicidialis. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 11, 61: A Montalban con lui ti se' fuggito, E fatto un uom micidiale e crudele.
Esempio: Mart. L. Op. 164 t.: E poi Che 'l nostro albergo fu del sangue tinto Dal fratel micidial, ec.
Esempio: Recuperat. Oraz. I, 6, 24: Caduto nell'insidie de' micidiali ladroni, e con atroci piaghe da quelli lasciato per morto.
Esempio: Bald. Quint. Cal. 1, 16: Seco traean le micidiali Parche, Ovunque si movean, misera strage.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 596: Chi l'ha tratto di mendichità con donargli da vivere, chi senza mercede l'ha sanato da pericolosa malattia, chi l'ha difeso da micidiali nemici, ec.
Esempio: Salvin. lliad. 481: E dopo lui Idomeneo, e Merïon sergente D'Idomeneo; a Marte micidiale Eguale.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Car. Eneid. 3, 77: Qui confitto M'ha nembo micidiale e ria semenza Di ferri e d'aste, che dal corpo mio Umor preso e radici, han fatto selva.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 40: Nè solamente discacciò costoro La spada micidial dal dolce mondo, Ma spinti insieme a crudel morte foro Gentonio, Guasco, ec.
Esempio: Pindem. Poes. 83: Chi fia che armato d'innocente cetra Non già di spada micidiale, speri Che il tempio della Gloria oggi gli s'apra?
Definiz: § II. E per Che cagiona morte; ovvero Che apporta estremo danno, trista fine, perniciosi effetti, e simili: anche figuratam. o in locuz. figur. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 58: I dì miei fien lagrimosi e manchi; Che gran duol rade volte avvien che 'nvecchi. Ma più ne 'ncolpo i micidiali specchi, Che 'n vagheggiar voi stessa, avete stanchi.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 40: Crede.... che un gabbamento tale si possa scusare con si scellerata e si micidial parola come è, che per eonto della roba sia lecito ogni cosa.
Esempio: Tass. Lett. 2, 30: Le purghe.... de' buoni giudici, che a buon medico possono assomigliarsi, oprano nel corpo non infermità lente e micidiali, ma dolori grandi e di poca durata.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 509: Quanto in loro (nelle donne) appar di vago e d'attrattivo, è piacevolezza di streghe, cioè fittizia e micidiale.
Esempio: Red. Esp. nat. 36: Parmi ora, che voi mi domandiate, se forse l'artifizio che si usa in far l'olio del tabacco, possa produrre ed innestare in esso quella micidiale violentissima velenosità.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 13: La favella omai da noi si parla e si dee parlare; laonde alla guisa di quei fiori che succhiati sono dalle api ugualmente e dai serpenti, giusta l'antica opinione, sta in noi il trarne o favi di salutevole mele o tossico micidiale.
Definiz: § III. In forza di Sost. Uccisore, e propriamente di uomini; Omicida. –
Esempio: Lucan. volg. 27: E' li misse in bando, entro il numero dei micidiali, e fe'ne appellare di tradizione un nobile cittadino.
Esempio: Liv. Dec. 1, 72: I sergenti corsero dopo i micidiali, e sì li presero.
Esempio: E Liv. Dec. 1, 143: Era sgomentato dell'avvenimento del primo pericolo, ond' egli non era scampato se non por l'errore del micidiale.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 174: A' micidiali dannati dalla ragione, andando essi alla morte, è dato ber molte volte del vino.
Esempio: Leggend. SS. Z. 2, 82: Una femmina, moglie d'uno micidiale,... disse ec.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 124: Sai i pericoli che nascono intra' micidiali e ladroni.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 434: Narrando un omicidio, converrà proporre l'odio, l'invidia, l'ira, il piacere, il frutto che di quello sperava, il micidiale, o altre cause che a ciò fare l'abbiano indotto...; e i segni ancora faremo apparire, come parole, atti..., ed altri, sì dalla parte del micidiale, si dalla parte dell'ucciso.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 220: Quanti manco pericoli, e quanta più sanità ci risulterebbe dal mancamento de' Galeni, degli Avicenni, e di simili infiniti micidiali (qui scherzevolmente).
Esempio: Tass. Gerus. 13, 43: Son di senso animati i rami e i tronchi, E micidial sei tu, se legno tronchi.
Esempio: Giacomin. Nobilt. lett. 74: Più forti gli uomini rapaci, i latroni, i corsari, i micidiali, che non temono morire per predare, o per uccidere altrui.
Definiz: § IV. E per similit. –
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 103: Solo il cucul.... Vide del micidial (dello sparviero) l'atto crudele; E udì, mentre a sbranarlo (l'usignolo) egli si pose, Del moribondo l'ultime querele.
Definiz: § V. Pure per Uccisore, in costrutto con un termine retto dalla prep. Di. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 137, 11: Non volea esser micidiale del sangue suo.
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 377: Altre sono.... che, poichè hanno coperto la mal'opera, procurano per ogni mal modo di disertarsi, onde sono micidiali de' proprj figliuoli.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 286: Non voler divenire micidiale di chi mai non t'offese.
Esempio: Sacch. Op. div. 9: Ma sventurata Italia e più che sventurata Toscana, che bene è il suo nome diritto, cioè Tosco; chè per alcuna cosa non si dee percuotere o uccidere, e ciascheduno di quella con fiero sangue sanza cagione si fa micidiale.
Esempio: Med. Lucr. Land. 16: Perchè tu viva, ho voluto morire, E tu se' stato di te micidiale (qui in locuz. figur.).
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 27: Non piaccia a Dio che mi conduca a tale Il mio giusto furore e il tuo demerto..., che mai sia micidiale Di te ch'amava.
Esempio: Tass. Lett. 2, 11: Ma pur nè io son micidial del padre, nè alcun fu mai tale, il quale ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 421: Caino micidiale del suo fratello stimava di non potere incontrare alcuno tra le foreste, cui non venisse tosto voglia di ucciderlo.
Esempio: Salvin. Iliad. 407: Scese da' poggi Idei, quale sparviere Veloce, micidial di colombacci.
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Giobert. Introd. 1, 235: L'ingegno che trasmoda e scapestra si dee riputar nemico e micidiale di se medesimo.
Definiz: § VII. E usato nel gen. femm., detto di donna, Uccisora. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 71: Come la meretrice che del proprio figliuolo con la micidiale del suo venne in contesa.

247) Dizion. 5° Ed. .
MICIDIALISSIMO
Apri Voce completa

pag.241

MICIDIALISSIMO.
Definiz: Superlat. di Micidiale. –
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 3, 210: E quando pure nel greco scrittore fussero tutte le virtù della rettorica e della poetica.... in grado sublime e splendidissimo, tuttavia tutte verrebbono corrotte, contaminate e annullate da quella sua tormentosa, continua e micidialissima loquacità, la quale pare al lettore più atroce supplizio che 'l toro di Falaride.

248) Dizion. 5° Ed. .
MICINA ed anche, popolarmente, MUCINA.
Apri Voce completa

pag.241

MICINA ed anche, popolarmente, MUCINA.
Definiz: Diminut. e Vezzeggiat. di Micia. Piccola micia o gatta; Gattina. –
Esempio: Pataff. 4: Adagio pur, chè cova la mucina.
Esempio: Grazz. Pros. 18: Laonde il pedante cominciò a dire: Micia, micia, micia, micina mia.

249) Dizion. 5° Ed. .
MICINO ed anche, popolarmente, MUCINO.
Apri Voce completa

pag.241

MICINO ed anche, popolarmente, MUCINO.
Definiz: Diminut. e Vezzeggiat. di Micio. Piccolo micio o gatto; Gattino. –
Esempio: Cant. Carn. 7: Vedi Stran visi, e mugolar come mucini.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 5, 2: Che 'l pensiero Tenea giocondo in sovvenirle allotta D'un bel mucin, che gli era stato dato Da una sua vicina.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 180: Quattro mucini La nostra gatta mora V'ha partorito or ora.
Esempio: Magal. Lett. scient. 132: Gli oriuoli.... non vi fanno tanti giuochi d'attorno, quanti ve ne fanno un micino, una passera domestica, nè tante caccabaldole, quante un cane.
Esempio: E Magal. Lett. scient. 142: Consideri V. P.... se v'è versificatorello che abbia un po' di straccio di cicisbea, alla quale morendo o il micino o il canino o la passerina, non faccia ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 427: Mucino, piccolo gatto, gattino; oggi micino.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 16: Come una gatta che rapir si vede Il piccolo micin dalla mammella, Va ec.
Definiz: § I micini, o I mucini, hanno aperto gli occhi; cioè son fatti grandi e accorti: è proverbio che vale Oggi non si trova più facilmente chi si lasci ingannare. –
Esempio: Varch. Ercol. 100: A coloro, che sono bari,... si suol dire, per mostrare che le trappole.... e mariolerie loro sono conosciute, e chè non avemo paura di lor tranelli: i mucini hanno aperto gli occhi; i cordovani son rimasti in Levante.
Esempio: E Varch. Rim. burl. 1, 33: E vuoli dare a creder le sue fole, Che credette di farci da ribuoi: I mucini hanno avuto aperto gli occhi; Io rivenderei lui con tutti i suoi.
Esempio: Grazz. Comm. 419: Voi sete in Firenze, vi ricordo, dove i mucini hanno aperto gli occhi.
Esempio: Buonarr. Tanc. 350: Ch'ormai aperto ha gli occhi ogni mucino; Nè si vergognan questi sciagurati Voler di dota i be' cento ducati.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 10, 31: Ma i mucin di Ghirone aperto han gli occhi, Hanno pur troppo imparato a lor costo, Che ec.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 10, 43: Non s'ha a far qui con allocchi, Hanno troppo i micini aperti gli occhi.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 427: Mucino.... oggi micino. Il proverbio, all'antica, dice Mucino: I mucini hanno aperto gli occhi; e si dice di chi non è più cucciolo, nè semplice come i di fresco nati.
Esempio: E Salvin. Annot. Tanc. 561: Il proverbio: i mucini hanno aperto gli occhi; non si trovano più cuccioli o minchioni.
Esempio: Fag. Comm. 3, 150: Che credon ch'i' sia da Gello, e ch'i' non ci avessi a badare? e i mucini a quest'ora hanno aperto gli occhi.

250) Dizion. 5° Ed. .
MICINUZZO e MUCINUZZO
Apri Voce completa

pag.241

MICINUZZO e MUCINUZZO.
Definiz: Diminut. di Micino e Mucino. –
Esempio: Allor. A. Cap. 114: Un cagnuolo Ti giova allor che tu abbia con teco, Un mucinuzzo o qualch'altro bestiuolo?

251) Dizion. 5° Ed. .
MICIO
Apri Voce completa

pag.241

MICIO.
Definiz: Sost. masc. Nome familiare e vezzeggiativo del Gatto.
Dal basso lat. musio, denominazione data al Gatto, perchè ghiotto e persecutore del mus, cioè Topo: onde le forme antiche moscia, museina, museino, per micia, micina, micino. –
Esempio: Lipp. Malm. 9, 22: Vuol cavarsi di cappello: Ma per ch'il micio gli ha tolto la briga, La dama.... Lo burla, che gli è corsa la berretta.
Esempio: Fag. Rim. 2, 158: Chiamatel: Micio, micio? e nel chiamarlo Conviene unire i labbri e far quel suono, Giusto, come se aveste da baciarlo.
Esempio: Not. Malm. 2, 701: Micio. Così si chiama da' piccoli bambinelli il gatto, per essere la voce più comoda alla loro pronunzia, e perchè è accompagnata da un certo suono, al quale quell'animale facilmente risponde.
Esempio: Parin. Poes. 299: Come su pe' declivi Fanno del tetto i mici per la foia, Tali s'udieno questi Sotto al tuo ferro miagolar di gioia.
Definiz: § Stare in barba di micio, o anche Godersela, in barba di micio, vale Stare con tutti gli agj, Stare allegramente, Godersi vita tranquilla e senz'affanni: presa l'immagine dal gatto ben pasciuto e coi baffi unti pel cibo goduto. –
Esempio: Not. Malm. 1, 171: Uno che non stia allegramente, sì dice Non istà in gote, non istà in barba di micio.... In barba di micio, cioè Colla barba unta, lustra.
Esempio: E Not. Malm. 1, 193: Stare in barba di micio.... Pare che questo detto possa venire dal l'antica superstizione degli Egizj, i quali, credendosi che il gatto fusse consegrato alla dea Iside, che era la loro deità maggiore, non solo nutrivano con grandissima cura e splendidezza questo animale; ma ec.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 312: Qui senza tanti cuochi Si fa un pasto triviale, Senza festini e giochi Si sta in barba di micio alla nostrale.
Esempio: Fag. Comm. 4, 248: Se mi riesce d'averla, entro in tutta la roba di suo padre, che non ha altri che lei, e me la godo in barba di micio.
Esempio: E Fag. Comm. 5, 371: Ma voi poi avete una buona dote, e di più date in uno sposo, che ha tutte le buone qualità per istar sempre allegramente e in barba di micio.
Esempio: E Fag. Rim. 2, 168: Onde di qui (dall'essere i gatti trattati bene) credo sia derivato, Che lo star bene e lo sguazzare ognora, Stare in barba di micio vien chiamato.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 2: Un cantor con la paga e il beneficio Grasso, fresco, paffuto fa la stummia, E se la pappa, e sta in barba di micio; Un poeta è più asciutto d'una mummia.

252) Dizion. 5° Ed. .
MICIO
Apri Voce completa

pag.241

MICIO.
Definiz: Sost. masc. Nome volgare di Quella pietra che è adoperata a segnare, o scrivere, sulla lavagna, e dai sarti per segnare sul panno; Galattite. –
Esempio: Michel. Viagg. 365: Entrati nella macchia, si ritrovava a otta a otta della pietra da sarti dura, cioè galactites albus, vulgo micio bianco.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 311: Filoni di gabbro,... fra i quali si trova a luogo a luogo molta pietra galattite, detta volgarmente micio, o pietra da sarti.
Esempio: E Targ. Viagg. 6, 149: La lavagna serve per impiallacciarvi sopra e riunire lastrucce di marmi per farvi sopra lavori di scagliuola, bassirilievi in cera ec., per disegnarvi sopra col micio, o gesso da sarti, le figure per studio di geometria, per farne libretti o tavolette da ricordi.
Definiz: § Polvere di micio, dicesi Quella che si ottiene raschiando la detta pietra, e che messa sopra macchie d'olio fresche, le fa sparire.

253) Dizion. 5° Ed. .
MICOLINA
Apri Voce completa

pag.241

MICOLINA.
Definiz: Diminut. di Mica. Term. di Mineralogia. Piccola mica. –
Esempio: Targ. Viagg. 7, 107: La sua grana (di certa terra da modellare) è densa, mista di fine e di ruspa, con alcuni granelletti nericci, verisimilmente ferrei o piritici, che decomposti le danno gli spruzzi di color di ruggine, e vi sono framischiate molte micoline di talco argentino lucenti.
Esempio: E Targ. Viagg. 8, 356: Consistono esse (certe foglie impietrite) in un pezzo di pietra arenaria..., un poco ruspa, di colore nereggiante, composta di granelletti di rena quarzosa, di certi altri neri forse ferrei, di tritumi terrosi, e di micoline di talco argentino, collegato il tutto da sugo spatoso, ec.

254) Dizion. 5° Ed. .
MICOLINO
Apri Voce completa

pag.342

MICOLINO.
Definiz: Sost. masc. Piccolissima parte, Menoma parte, e quasi Briciolo, di checchessia; Briciolino; anche in senso figurato: Miccino. Forma diminutiva di mica, Briciola. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. Genes. 39: Degli angioli di vita eterna..., e di quella vita beata, non ne possiamo sapere se non uno micolino; tanto poco, che a pena è nonnulla.
Esempio: Senec. Pist.: I veraci beni non si partono in tal maniera, che ciascuno non abbia un micolino.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 172: E Peronella,... messo il capo per la bocca del doglio,... cominciò a dire: Radi quivi e quivi, ed anche colà, e, vedine qui rimaso un micolino.
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 62: Non sai tu quello micolino che la scienza a scuola diedeti (il lat. ha: tantillum).
Esempio: Burch. Son. 2, 32: E alle volte un micolin di muggine, Ch'a un bollor nel pentolin si sgretola, Lustra di fuori, e dentro è pien di ruggine.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 28: E di somiglianti sperienze una dovizia. Oltre a gli atomi de gli odori; de' quali raccorderò non altro, se non il continuare svaporando sensibilmente per lo spazio di trenta anni un micolino d'ambra.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 540: Micolino. Lat. exigua mica: un briciolo, un minuzzolo.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 481: Soavissima imbandigione sono a me cipolle o crescioni, aggiuntovi un micolino di sale quando io voglio più largamente sguazzare.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 270: Uno spruzzolo di poesia, un respiro di eloquenza, un pizzico di belle arti, uno sprazzo di letteratura, una miseria di filosofia, un micolino di scienza, ec.
Definiz: § Un micolino, Un tal micolino, e simili, in forza d'Avverb., valgono Un pochino, Un pocolino. –
Esempio: Pataff. 1: Digrigna un micolino smanzieroso.
Esempio: Salv. Spin. 2, 3: Non ho veduto altri che le padrone e Bernabò, che giunse un tal micolin dopo me.
Esempio: Din. Cical. III, 2, 42: Nè di quelle (nimicizie) che sono o che potessero essere tra' maggiori di loro si ragioni da me, o fiore o cotal micolino ci si pensi.

255) Dizion. 5° Ed. .
MICROBIO
Apri Voce completa

pag.342

MICROBIO.
Definiz: Sost. masc. Cellula microscopica vivente, che è agente morboso di fermentazione o di putrefazione nell'economia dei corpi animali o vegetali.
Voce derivata dal grec. μικρόβιος, Di piccola vita, Di vita breve; e che male, desumendola dal franc. microbo, suole, per analogia con altre parole di egual desinenza, scriversi e pronunziarsi Microbo e Microbi, con l'accento sulla prima sillaba, invece di Microbio e Microbj con l'accento sulla seconda.
256) Dizion. 5° Ed. .
MICROCOSMO
Apri Voce completa

pag.342

MICROCOSMO.
Definiz: Sost. masc. Propriamente Piccolo mondo, Mondo in piccolo: ma è usato come termine filosofico, a denotare L'uomo, L'essere umano, considerato come un compendio dell'universo; in relazione al vero Mondo o Universo, denotato talvolta con l'altra parola Macrocosmo, Mondo grande.
Da μικρός, Piccolo, e κόσμος, Mondo. –
Esempio: Soder. Op. 1, 101: Quella [acqua] poco fredda, e tosto passa alle viscere, e tosto penetra l'interne parti del corpo; e concentrandosi agevolmente si concuoce, e sparge il nutrimento per le membra, dividendosi elli e modificandosi per le parti del nostro microcosmo: e per queste cagioni è ella sana a bersi (così il manoscritto; male la stampa: dividendosi ella e modificandosi per le parti del medesimo microcosmo).
Esempio: Rucell. Or. Dial. 8, 15, 595: Ma se il mondo animale si è, e animale ragionevole, perchè non il fare come l'uomo, ancorchè sia di smisurata grandezza, o l'uomo come lui? Tanto più che a sua similitudine tiensi che l'uomo formato sia, onde microcosmo si appella.
Esempio: E Rucell. Or. Dial. 2: E' non ha invidia a quel gran Democrito, il quale per giugnere a una alcuna verità delle na turali cose, estimò di fare puntuale esamino sopra il microcosmo, si come piccol modello del mondo grande, e fino all'età decrepita ei studiò sopra.
Esempio: E Rucell. Or. Dial. R. 13: E a chi si dee obbedire? M. Al moto della ragione...; la quale fu locata da Dio immediatamente nella parte più alta del l'anima nostra: onde ella degnamente regina si domanda di questo microcosmo, risedendo nella ròcca più sublime della mente.
Esempio: Dat. Lez. II, 5, 305: E in quei lunghi trattati della simiglianza del microcosmo col macrocosmo fatti da' medici e da' filosofi, quando s'arriva alla figura, non so che ripiego le possan dare: e se c'è chi ardisca dire che anche in queste ei sia simiglianza, io ec.
Esempio: Giobert. Introd. 3, 46: Dall'accozzamento dei due cicli risulta la formosità del cosmo, e singolarmente del microcosmo; imperocchè, come avverte il Bruno,... la spezie umana, ec.
Definiz: § Per similit. e scherzevolmente. –
Esempio: Chiment. Cical. III, 1, 96: E io son contentissimo di farvi vedere, che è l'insalata una miniera de' più soavi bocconi, un microcosmo della tavola, che racchiude in sè il diletto d'ogn'altra vivanda, una materia prima, che riceve le forme di tutti gli altri cibi.

257) Dizion. 5° Ed. .
MICROMETRO
Apri Voce completa

pag.342

MICROMETRO.
Definiz: Sost. masc. Strumento, di varie maniere, che nell'astronomia, nella geodesia, e in altre scienze, serve a misurare con grande esattezza piccolissimi angoli e distanze.
Voce composta dal grec. μικρός, Piccolo, e μέτρον, Misura. –
Esempio: Manfred. Inst. astron. 152: È più sicura e spedita la dimensione della distanza.... con quello strumento, che chiamasi micro metro, e adattasi dagli astronomi nel foco comune delle lenti del cannocchiale appunto ad effetto di misurare le piccole distanze.
Esempio: E Manfred. Inst. astron. appr.: Il che può farsi o cogli ordinarj micrometri, o con un reticolo di semplici fili paralleli.
Esempio: E Manfred. Inst. astron. 218: Questi diametri (solari) si debbono determinare più con cannocchiali e micrometri, o pure ec.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 61: In alcuni stromenti al Vernier talvolta torna meglio sostituire una macchinetta, detta volgarmente micrometro.
Esempio: E Piazz. Lez. astron. 2, 205: L'abate Rochon con un eccellente micrometro determinò il rapporto dei due diametri (del pianeta Giove) di 15 a 16.
Esempio: Volt. Op. 1, 2, 83: Tralascio i microscopj, che.... tanto han giovato nelle ricerche di storia naturale, i canocchiali, micrometri, sestanti ed altri istrumenti di misura coll'aiuto de' quali han fatto così grandi progressi l'astronomia, l'ottica, ec.
Definiz: § Micrometro elettrico, trovasi per Elettroscopio. –
Esempio: Volt. Op. 1, 2, 66: Il quale [strumento] per tal ragione, anzichè elettrometro, chiamar dovrassi semplice elettroscopio, se pur non vogliasi chiamare in riguardo dell'incomparabile sua sensibilità micrometro elettrico.
Esempio: E Volt. Op. 1, 2, 67: Perchè nulla più resti a desiderarsi, aggiungerò anche il sopraddescritto micrometro elettrico inserviente all'elettricità stranamente debole.

258) Dizion. 5° Ed. .
MICROSCOPIA
Apri Voce completa

pag.342

MICROSCOPIA.
Definiz: Sost. femm. L'arte di servirsi del microscopio, Tutte insieme le regole concernenti l'uso del microscopio.

259) Dizion. 5° Ed. .
MICROSCOPICAMENTE
Apri Voce completa

pag.342

MICROSCOPICAMENTE.
Definiz: Avverb. Col microscopio, Per mezzo del microscopio. –
Esempio: Spallanz. Opusc. Fisic. 1, 16: Per dar giudizio di queste e delle susseguenti infusioni, non sonomi mai attenuto al solo esame di qualche rara gocciola tratta dalle medesime ed esplorata microscopicamente.
Esempio: E Spallanz. Opusc. Fisic. 2, 15: Non saprei dire come mi venisse in animo di riosservar microscopicamente esso talco.
Esempio: E Spallanz. Opusc. Fisic. 2, 271: Un tanto calore... non guasta nella più parte de' granellini la natural forma e grandezza, come me ne sono reso certo dall'esaminarli microscopicamente prima, e dopo di aver loro fatto sentire il fuoco.
Esempio: E Spallanz. Fenom. Circol. 81: Presa una gocciolina di sangue da una salamandra viva, l'osservai microscopicamente.