Lessicografia della Crusca in rete

Volume 10 - Dizionario 5° Ed.
200) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICAMENTO ed anche MULTIPLICAMENTO
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pag.447

MOLTIPLICAMENTO ed anche MULTIPLICAMENTO.
Definiz: Sost. masc. Il moltiplicare e Il moltiplicarsi; Moltiplicazione, che è più comune; Accrescimento, Aumento, di numero o di quantità; anche figuratam. –
Esempio: Libr. Pred.: La sesta si è multiplicamento di sangue e d'umori.
Esempio: Fr. Giord. Pred. D.: Multiplicamento, o accrescimento in bene.
Esempio: Dant. Conv. 213: Certi corpi, per molta chiarità di diafano avere in sè mista, tosto che 'l sole gli vede, diventano tanto luminosi, che, per multiplicamento di luce in quelli, appena discernibile è lo loro aspetto.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 90: Non si può ben far multiplicamento O somma d'anni, che risponda uguale Allo tempo eternale.
Esempio: Collaz. SS. PP. 18: La femmina (Eva) che fu confortatrice di questa opera meritò d'avere moltiplicamenti di pianti e di dolori e di trestizia.

201) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICANDO
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pag.447

MOLTIPLICANDO.
Definiz: Add. Term. dei Matematici. Aggiunto di numero o quantità; e vale Che è da moltiplicarsi per altro numero o quantità. In forza di Sost. masc., prendesi per Numero, Quantità, Grandezza, da moltiplicarsi; Uno dei fattori del prodotto, e propriamente quello, che è della medesima specie di esso prodotto.

202) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICANTE ed anche MULTIPLICANTE
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pag.447

MOLTIPLICANTE ed anche MULTIPLICANTE.
Definiz: Partic. pres. di Moltiplicare. Che moltiplica.
Lat. multiplicans. –
Esempio: Libr. Pred.: Godeva nel vedere il popolo multiplicante a gran giornate.
Esempio: Bemb. Lett. 1, 22: All'ombra d'uno albero..., e per la poca età molle e dilicato, e per lo molto umore, che egli dalle sue radici piglia, crescente e moltiplicante la sua bella e salutevole ombra abbondevolissimamente di giorno in giorno.
Definiz: § I. Term. dei Matematici. Moltiplicatore. –
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 25: Essendo e nel moltiplicante e nel moltiplicato alquanti zeri, basterà separarli dall'uno e dall'altro, e poi moltiplicate insieme le rimanenti note ec.
Definiz: § II. Si disse per Ciascuno dei fattori di un prodotto. –
Esempio: Cavalier. Cent. Probl. 13: Dovendosi sempre separare nel prodotto tante note decime, quante note decime saranno in ambidue li moltiplicanti insieme.
Esempio: E Cavalier. Cent. Probl. appr.: Essi numeri moltiplicanti si sottoscrivono l'uno sotto l'altro come gl'intieri.
Esempio: Agn. Inst. anal. 1, 6: Se le quantità moltiplicantesi sono anche positive, o ambe negative, al prodotto si prefigge sempre il segno positivo.

203) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICARE ed anche MULTIPLICARE
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pag.448

MOLTIPLICARE ed anche MULTIPLICARE.
Definiz: Att. Accrescere di numero e di quantità.
Dal lat. multiplicare. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 285: Moltiplicare si è a dire raddoppiare e arrogere.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 118: Or non credete voi che la mano di Dio possa multiplicare questo poco di pane, che è rimaso in queste sporte?
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 7, 6: Ma se la ingratitudine cresce in lui (nel beneficiato), moltiplicando i beneficj, e diventi piggiore, dee cessare di fargli più beneficj o doni.
Esempio: Capp. N. Comment. 36: Erano venuti per tòrre via l'inconvenienti, e non multiplicarli.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 4, 468: Ed odo ancor colei che l'occhio vole; L'altra risponde averglielo in man posto; E van moltiplicando le parole.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 11: Si mettono ad insegnare quel che non hanno imparato, e vannosi procacciando e moltiplicando scolari, senza esser eglino stati mai alla scuola, ec.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 25, 4, 32: Deh, in vece di moltiplicar libri, e sempre più impacciar la materia, e contradirvi l'un l'altro..., componetene e publicatene uno..., che corra con la stampa e si mostri per tutto, il cui argomento sia ec.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 227: Aveva fortificate le torri vicine, con moltiplicarvi gli archibugieri.
Esempio: Paolett. Append. 29: L'arte dell'agricoltura è quella che le moltiplica (le ricchezze), e le fa sempre rinascere.
Esempio: Giust. Vers. 38: Moltiplica (il lotto) i lumi. Divaga la fame, Pulisce i costumi Del basso bestiame.
Esempio: Lambr. Elog. 179: Ne perfezionava le razze (dei bestiami), ne ingrandiva il traffico, ne moltiplicava il guadagno.
Esempio: Capp. Econ. 340: Essi (i proprietarj) hanno moltiplicato e moltiplicano i lavori delle campagne, ed è fatto certo e avverato, che mancano anche oggi le braccia in quasi tutte le nostre provincie ai tanti che chiedono d'impiegarle.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 124: A Dio piacque multiplicare il merito della pazienza al P. Matteo Ricci, inviandogli un nuovo e maggior travaglio.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 284: Moltissimo (dell'argento) ne restava morto e sterile, in vece di circolare velocemente e multiplicare se stesso sotto forma di moneta.
Esempio: Lambr. Elog. 160: Il cuor formato a religiose e civili virtù sappia quel pane moltiplicare con la temperanza, custodire pei giorni della penuria, e renderlo più saporoso, perchè mangiato in famiglia e condito dai puri diletti della concordia ec.
Definiz: § II. E per Propagare, riferito a piante. –
Esempio: Lastr. Agric. 1, 215: Il metodo di moltiplicare gli ulivi per mezzo degli uovoli è il più approvato.
Definiz: § III. E per Accrescere, Aumentare, d'intensità, di vigore, o simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 101: Ma così come la copia delle cose genera fastidio, così l'esser le desiderate negate moltiplica l'appetito.
Esempio: Galil. Op. XII, 293: Chiamo telescopj questi occhiali, con i quali io moltiplico la vista quaranta e cinquanta volte sopra la vista naturale.
Definiz: § IV. E usato assolutam., per Ingrandire. –
Esempio: Galil. Op. X, 474: Ma servendosi di un occhiale che multiplichi più di mille volte in superficie, si vedranno li 3 globi distintissimi.
Definiz: § V. E con un compimento retto dalle prep. Di o In, per Arricchire, Colmare, di ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 1, 2: A ciò che Dio mantegna la nostra Compagnia, e multiplichila di bene in meglio ed in virtudi.
Esempio: Rinaldesch. Espos. Salm. 93: Io 'l moltiplicherò di beni spirituali e temporali.
Definiz: § VI. Term. dei Matematici. Ripetere un numero, o una quantità, qualsiasi tante volte, quante sono le unità di un dato numero intero; e più generalmente Trovare un numero, o una quantità, o una grandezza, che sia formata col moltiplicando, come il moltiplicatore è formato coll'unità. –
Esempio: Dant. Conv. 172: Per lo mille significa il movimento del crescere; chè in nome, cioè questo mille, è il maggior numero, e più crescere non si può se non questo multiplicando.
Esempio: Abbac. P. Regol. 11: Se vuoli multiplicare numeri ch'abbiano zeri, multiplica le loro figure e ponvi tutti quegli zeri dinanzi.
Esempio: Bemb. Pros. 222: Il che è ora in usanza del popolo tra quelli, che al numerare ed al moltiplicare danno opera nel far delle ragioni.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 23: Ed essendosi presa HL non minore di C, si multiplichi C tanto, che basti a superare HL,... sicchè ec.
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 77: Sovente accade di doverli (i numeri rotti) sommare, o sottrarre, o moltiplicare, o dividere.
Esempio: Galian. B. Vitr. 427: Non son per tutti queste regole, ma solo per chi ha dall'aritmetica appreso il sommare e il moltiplicare.
Esempio: Agn. Inst. anal. 1, 51: Si potrà.... far passare sotto la radice quel (termine) razionale che la moltiplica, senza alterare la quantità.
Esempio: E Agn. Inst. anal. 2, 517: Nel caso di radici eguali di x, e di radici eguali di y, tanto il prodotto che moltiplica dx, quanto quello che moltiplica dy sono zero.
Definiz: § VII. Usasi per lo più col compimento, che suole essere il moltiplicatore, retto dalla particella Per, e talvolta dalla particella Con. –
Esempio: Abbac. P. Regol. 15: Se vuoli partire alcuna quantità per numero sano e rotto, multiplica quello numero per lo denominante, ec.
Esempio: Galil. Op. VIII, 454: Dalla quale (frazione) caveremo i minuti primi, moltiplicandola per 60.
Esempio: E Galil. Op. appr.: Dal quale (avanzo) averemo i secondi, multiplicandolo pure per 60.
Esempio: Castell. Scritt. Mot. Acq. 1, 168: Moltiplicandosi il numero dispari per dispari, il prodotto è sempre dispari.
Esempio: Viv. Form. Ciel. 25: Moltiplicando.... la somma de' lati del poligono coll'altezza perpendicolare.
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 47: Quando si moltiplica un numero per se stesso, il prodotto dicesi quadrato.
Esempio: E Grand. Instit. Aritm. 79: Se poi ci occorre moltiplicare una frazione con qualche numero intero o con un'altra frazione, basta nel primo caso moltiplicare il numeratore con l'altro numero ec.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 102: Moltiplicando la f per la n, ed indi amendue moltiplicandole per s, ovvero per t, non si fa altro se non computare due volte il numero delle pressioni.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. viv. 17: Non è ella.... tutta la quistione intorno alla forza viva posto in questo, che alcuni, per misurar giustamente una tal forza, vogliono che si moltiplichi la velocità del corpo per tutte le parti della materia che compone esso corpo, cui chiamano massa...; ed altri vogliono che ad aver tal misura, non la velocità, ma il quadrato di essa s'abbia a moltiplicar per la massa?
Esempio: Agn. Instit. anal. 1, 47: Per moltiplicare quantità razionale con sorda o radicale si scrive la razionale unitamente alla radicale, senza alcun segno frapposto, prefiggendo a questo prodotto quel segno positivo o negativo che porta la regola ordinaria della moltiplicazione.
Esempio: E Agn. Instit. anal. 2, 517: Ordino la stessa equazione per la lettera x, e la moltiplico per la serie aritmetica.
Esempio: Mascher. Geom. Compass. 218: Si moltiplichi essa equazione pel fattore.
Definiz: § VIII. Trovasi costruito, secondo proprietà latina, colla prep. In. –
Esempio: Abbac. P. Regol. 11: Se vuoli subito multiplicare in 10, poni un zero dinanzi.
Esempio: E Abbac. P. Regol. 15: Multiplica quella quantità nel denominante.
Esempio: Galig. Prat. Aritm. 21: Volendo la propinqua radice di uno rotto multiplica il denominatore nel numeratore, del produtto piglia ec.
Esempio: E Galig. Prat. Aritm. 25 t.: Dico…. che (se) tu multiplichi el quadrato del primo numero nel quarto, sempre ne verrà el quadrato del terzo.
Esempio: Galil. Op. II, 422: Ne verranno i due numeri 800 e 1067 de i quali se ne deve pigliar la differenza, che è 267: e questa si deve multiplicar in sè stessa.
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 80: Se si vorrà moltiplicare una frazione in un'altra, per esempio 3/4 in 7/11, si deve moltiplicare ec.
Esempio: Agn. Inst. anal. 1, 81: Si potrà liberare qualunque lettera a piacere nell'equazione, o sua potestà, dal coefficiente, cioè da quella quantità, in cui essa sia.... moltiplicata.
Esempio: E Agn. Inst. anal. 2, 623: Si moltiplicheranno i numeratori dei differenziali nella data sottangente.
Definiz: § IX. Neutr. pass. Moltiplicarsi Accrescersi, Aumentarsi, di numero e di quantità; od anche d'intensità. –
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 94: E 'l fervore del predicare e della fede crescea e multiplicavasi continuamente.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 52: E poi al tempo della legge si moltiplicarono (le rivelazioni) in Moise e Giosuè e in molti altri.
Esempio: Red. Cons. 1, 40: Io tengo che i fluidi che vanno per li canali del suo corpo.... sieno pieni di infinite menomissime particelle,... le quali, coll'uso di que' sali fattizj, si verranno a moltiplicare.
Definiz: § X. Detto di uomini o di animali, vale Propagarsi per vìa di generazione. –
Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 35: Si multiplicò prima la specie umana in tanta abbondanza, che mestiero le fu di allargarsi negli altri paesi.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 17: Una altra città ho veduta in Italia, dove nascono tanti gobbi, guerci, zoppi e bistorti, che e' non vi si moltiplica famiglia alcuna, che non abbia alcuno monco o alcuno storpiato.
Definiz: § XI. Neutr. Crescere, Accrescersi, di numero, di quantità; od anche d'intensione; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 289: La mala opinione, nella mente non gastigata, nè corretta, cresce e multiplica.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 260: Delle quali (affezioni) non scrivo qui specificando di ciascuna per sè, per non scrivere troppo lungo, chè la materia mi moltiplica troppo tra le mani.
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 29: Conciossiacosachè, voi venendo, in grandissima quantità la nostra festa moltiplicasse, io vi voglio pregare che, partendovi, non la manchiate.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 415: A' quali disordini non bastando a provvedere l'autorità del capitano, moltiplicarono ogni giorno tanto che ec.
Esempio: Nard. Vit. Giacom. 71: Il che udito, il capitano mandò per lui, e riprendendolo con aspre parole, e quegli all'incontro rispondendo, e allegando il magistrato e l'autorità del collegio,... moltiplicarono le parole in maniera che Antonio, sopraffatto dall'ira, non solamente non si astenne ec.
Esempio: Vin. Franz. 4: Quando le multiplicano (le uve) tanto, che l'uomo non si possi dentro al tino maneggiare, piginsi in una tinella ec.
Esempio: Bandin. Disc. econ. 20: Se non bastava il guadagno, trovavansi degl'imprestiti, e per i poveri medesimi le limosine moltiplicavano.
Definiz: § XII. E detto di uomini o d'animali, vale Propagarsi per via di generazione. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 24: E' detti figliuoli d'Uberto molto multiplicarono in loro nazione.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 62: Abitandosi in una provincia più comodamente, gli uomini più vi moltiplicavano.
Esempio: Soder. Op. 1, 256: Vi multiplicheranno (nelle colombaie) infiniti colombi.
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 378: In questa rena vi stanziano e vi multiplicano tanti conigli, che condiscono tutto quel paese.
Esempio: Martin. T. V. 1, 12: E benedisseli Dio, e disse: crescete e moltiplicate e riempite la terra.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 204: Sinchè lo sciame è debole..., si potrà minorar la detta porta per via di piccoli pezzi di legno, i quali si leveranno successivamente a misura che le pecchie moltiplicano.
Definiz: § XIII. E detto di piante, erbe, e simili, pure per Propagarsi. –
Esempio: Dant. Conv. 289: Così come l'erba multiplica nel campo non cultivato, e sormonta e cuopre la spiga del formento, ec.
Definiz: § XIV. In costrutto con un compimento retto dalla prep. In, ed anche A, si usò per Andar crescendo, Farsi maggiore, in ciò che è indicato dal compimento. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 142, 8: Vedi l'opere de' beccaj quanto multiplicano a mal fare.
Esempio: Vell. Cron. 3: E multiplicando in avere e persone, venne volontà al detto Bonaccorso e figliuoli di Donato d'abitare meglio ec.
Esempio: Ros. Vit. 90: Mentre che fe' così, sempre triunfò, e multiplicò in vittoria.
Esempio: Bocc. Laber. 90: Questa perversa femmina, ogni giorno più multiplicando nel far delle cose male a lei convenienti d'oprare, e a me sostenere ec.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 176: Avvenne per caso, che moltiplicando costui in avanzare, molto più che non facea con le forficine o col rasoio, ec.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 59: Crescendo i detti servi d'Iddio in numero e in merito, e moltiplicando dinanzi a Dio e agli uomini in grazia e virtù, il nemico ec.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 251: E avrebbero moltiplicato a maggiori disordini, se non si fosse interposta l'autorità e prudenza del Gonfaloniere.
Definiz: § XV. Pure in costrutto colla prep. In, per Abbondare, Soprabbondar e, con ripetizione di atti. –
Esempio: Bocc. Amet. 57: E di tutti sentiva, che, una medesima cosa parlando, nelle mie lode con maraviglia multiplicavano.
Esempio: Ar. Comm. 2, 475: Deh non moltiplichiamo in cerimonie, O ponianle da canto, o differiamole A far ec.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 62: Or io non voglio andar multiplicando In ciance, che vi son forse moleste.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 297: Diventando (il papa) ogni di più insolente e moltiplicando scopertamente nelle querele e nelle minacce contro al re di Francia e contro al duca di Ferrara, ricusò ec.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 241: Accumulando ogni giorno indugi con indugi, moltiplicando in propositi, destinando ora un termine e fra poco un altro, in capo al quale incominciare ad attendere a te medesimo, ec.
Definiz: § XVI. In senso particolare, parlandosi di denari o capitali ad imprestito, vale Aumentarne la sorte mediante l'accumularsi degl'interessi e dei frutti di questi. –
Esempio: Bandell. Novell. 5, 94: Donò a la Repubblica del suo patrimonio nove mila lire..., le quali devesseno multiplicare, e di quelle si pagassero i debiti de la Repubblica.

204) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICATAMENTE ed anche MULTIPLICATAMENTE
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pag.449

MOLTIPLICATAMENTE ed anche MULTIPLICATAMENTE.
Definiz: Avverb. In modo moltiplice, Con accrescimento, Abbondantemente. –
Esempio: Dant. Conv. 178: Le quali (dubitazioni) dal principio delli sguardi di questa donna multiplicatamente surgono, e poi, continuando la sua luce, caggiono, quasi come nebulette mattutine alla faccia del Sole, ec.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 256: Pandolfo, intesa la nuova, aveva velocissimamente scritto a Firenze, che ciò che fussi fatto di offesa a ser Pepo lui lo rimetterebbe, e moltiplicatamente, nella persona di molti cittadini che si trovavano al Bagno a San Filippo.
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 3, 218: Quindi avvenne, che multiplicatamente colle lodi si cominciarono ad onorar le cose più degne.
Esempio: Salvin. Disc. 3, 102: Perchè il capitale dell'ingegno non impiegare, acciò fruttifichi, e moltiplicatamente renda dottrina e senno?

205) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICATISSIMO ed anche MULTIPLICATISSIMO
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pag.449

MOLTIPLICATISSIMO ed anche MULTIPLICATISSIMO.
Definiz: Superlat. di Moltiplicato e Multiplicato. –
Esempio: Sassett. Lett. 201: Se il sito così fatto ha da servire solamente alla multiplicazione del caldo, e qui è egli multiplicatissimo, non so anche perchè ec.

206) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICATIVO ed anche MULTIPLICATIVO
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pag.449

MOLTIPLICATIVO ed anche MULTIPLICATIVO.
Definiz: Add. Atto a moltiplicare o a moltiplicarsi; anche figuratam. –
Esempio: Tratt. Virt. 52 t.: Il bene, in quanto bene, secondo che dice santo Dionigio, è spargitivo, però che gli è multiplicativo. Adunque conciò sia cosa che il male, in quanto male, è contrario al bene, elli non sarà multiplicativo, ma più tosto ritegnente e ristrignente.
Definiz: § E parlandosi di numeri, o loro parti, vale Aliquoto. –
Esempio: S. Ag. C. D. 4, 268: Verbi grazia nel numero di nove, quattro non è alcuna sua parte, però che non si può chiamare sua parte multiplicativa: uno sì, però che è la nona parte d'esso numero.
Esempio: Varch. Tratt. Proporz. 5: Parte aliquota, o vero multiplicativa, si chiama quella, la quale presa alcune volte, o vero multiplicata per alcuno numero, fa il suo tutto a punto come il due è parte aliquota di sei, perchè preso tre volte, o multiplicato per tre, fa sei a punto, che è il suo tutto.

207) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICATO ed anche MULTIPLICATO
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pag.449

MOLTIPLICATO ed anche MULTIPLICATO.
Definiz: Partic. pass. di Moltiplicare.
Lat. multiplicatus. –
Esempio: Dant. Conv. 301: Multiplicata la cagione, multiplicato è l'effetto.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 2, 254: El numero settenario multiplicato per sette, aggiunto uno, fa cinquanta.
Esempio: Machiav. Rim. 435: Cresciuta poi questa mala sementa, Moltiplicata la cagion del male, Non c'è ragion che di mal far si penta.
Esempio: Galil. Op. VIII, 454: Il qual (avanzo) di nuovo multiplicato per 60, e 'l prodotto, partito pel medesimo partitore, ci dà 44 minuti terzi.
Esempio: Castell. Scritt. Mot. Acq. 1, 168: Moltiplicandosi il numero dispari per dispari, il prodotto è sempre dispari, come, per esempio, il 3 moltiplicato per 5 fa 15.
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 49: Quel numero irrazionale o sordo, che moltiplicato per se stesso produce 2, esprimerà la diagonale del quadrato preso il lato di esso per unità.
Esempio: E Manfred. Elem. Geom. appr.: Quando un numero razionale, o irrazionale, moltiplicato in se stesso ne produce un altro, chiamasi radice quadrata, o semplicemente radice, di quel prodotto.
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 119: Il primo (numero) moltiplicato in se stesso fa il secondo, ed il secondo moltiplicato nel primo fa il terzo, ed il terzo moltiplicato nel primo fa il quarto, ed il quarto pure moltiplicato nel primo fa il quinto.
Esempio: Galian. B. Vitr. Comm. 343: È impossibile trovare un numero, il quale moltiplicato in se stesso dia un quadrato doppio di un altro quadrato.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 153: Tutte le minime azioni della gravità prese insieme, che altro non sono.... se non la gravità moltiplicata per lo spazio della caduta, devono ec.
Esempio: Agn. Inst. anal. 2, 517: Si moltiplica l'equazione per una serie aritmetica, il di cui primo termine è il massimo esponente della x e l'ultimo è il zero, e nasce un prodotto moltiplicato in dx.
Definiz: § I. E in forma d'Add., per Moltiplice, Aumentato, Fatto maggiore, sia in numero, sia in gravità; anche figuratam. –
Esempio: Imit. Crist. 138: Non è utile alcuna cosa acquistata e moltiplicata esteriormente, ma più presto dispregiata e rimossa dal cuore interamente.
Esempio: Bocc. Amet. 180: E avvegnachè Vulcano con spaventevoli fiamme, e Tetide con onde multiplicate, ed il non reverito Marte con furibonde armi,... più volte si siano gravemente opposti alla sua salute (di Firenze), ec.
Esempio: Bemb. Stor. 2, 63: Stanziò il Senato, che di que' gentili uomini debitori al Comune, che il dì ordinato pagato non avessero, i nomi nel maggior Consiglio si leggessero;... e se per quella vergogna un altro dì ordinato non soddisfacessero, allotta remoti dal Senato e dai collegj secreti, e alla fine da tutti i magistrati pubblici si rinnovassero; e in luogo loro altri s'eleggessero; ed essi pure a dar suffragio non s'ammettessero. Questa moltiplicata pena fu alla nobilità statuita. Ma a' popolari quella sola, che ec. (il lat. ha: multiplex).
Esempio: Segner. Op. 4, 659: L'odio come un torrente pur troppo torbido, quanto più corre, tanto più ancora con gli atti moltiplicati suole ingrossarsi.
Definiz: § II. E in senso particolare, parlandosi di libri, Diffuso in più copie. –
Esempio: Poliz. Lett. 251: Avvengachè per ancora non è tanto moltiplicato questo libro, che non si potessi bene emendare.
Definiz: § III. In forza di Sost. Quantità moltiplicata, ed anche Prodotto ottenuto per la moltiplicazione. –
Esempio: Bart. C. Misur. Dist. 126 t.: Mettendo rincontro ad ogni dito, o vogliam dir numero semplice, il multiplicato di se stesso come qui si vede.
Esempio: Dant. E. Rad. Lat. Comment. 32: Si potrà.... ridurre l'ombra versa in ombra retta,... e moltiplicar l'ombra per 12, e poi partire il moltiplicato per li punti già ridotti in ombra retta, e quello che ne verrà sarà l'altezza che si cerca.
Esempio: Galil. Op. VII, 340: Vedendo noi come il prodotto del multiplicato di 92276 per 100000 si deve divider prima per 582 e poi il quoziente ec.

208) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICATORE ed anche MULTIPLICATORE.
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pag.449

MOLTIPLICATORE ed anche MULTIPLICATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Moltiplicare. Chi o Che moltiplica.
Basso lat. multiplicator. –
Esempio: Benciv. Aldobr. PC. 197: Quelli che è lento ad andare si è segno di pensieri e di pesanza di corpo. L'uomo i passi del quale fieno radi e larghi dee essere moltiplicatore ne' suoi fatti, e in tutte sue opere.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 216: E di questo piacere era multiplicatore e ritenitore nella mia mente un chiarissimo e splendidissimo raggio.
Definiz: § I. E Term. dei Matematici. Quello dei fattori di una moltiplicazione, che serve a moltiplicare l'altro fattore; ed è un numero astratto, o come tale è considerato.
Definiz: § II. Moltiplicatore, si disse Ciascuna delle quantità, colle quali si forma il prodotto; oggi comunemente Fattore. –
Esempio: Agn. Inst. anal. 1, 6: Chiamansi i moltiplicatori le quantità che tra loro si moltiplicano.
Esempio: E Agn. Inst. anal. appr.: Posti in serie l'unità per primo termine, l'uno de' moltiplicatori per secondo, l'altro moltiplicatore per terzo; poichè il quarto ec.
Esempio: E Agn. Inst. anal. 15: Si moltiplichi per x ciascun termine dell' altro moltiplicatore posto al disopra.

209) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICAZIONE ed anche MULTIPLICAZIONE
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pag.449

MOLTIPLICAZIONE ed anche MULTIPLICAZIONE.
Definiz: Sost. femm. Il moltiplicare o Il moltiplicarsi, L'atto e L'effetto del moltiplicare o del moltiplicarsi; anche figuratam.
Dal lat. multiplicatio. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 352: Essendo tra loro abbondavi di tante ricchezze, ed eri rincalzato di multiplicazione di tante possessioni?
Esempio: Guicc. Stor. 1, 369: Si era grandemente aumentata la magnificenza di quella città; di che far fede manifestissima.... la multiplicazione quasi infinita dell'arti e degli abitatori.
Esempio: Sassett. Lett. 201: Se il sito così fatto ha da servire solamente alla multiplicazione del caldo, e qui è egli multiplicatissimo, non so ec.
Esempio: Cerch. V. Oraz. l, 6, 166: Ben ci faceste rallegrare per la speranza che ci crebbe nella moltiplicazione degl' intercessori.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 11: Dove l'anima vegetativa e sensitiva creò (Dio) di sua mano la prima volta, concedendo loro la moltiplicazione dipoi per via della natura, quando disse: ec.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, XXV: Trascurate tutte le metafisiche sottigliezze, mi proposi soprattutto la moltiplicazione de' bestiami sui poderi.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 277: Il suo fiore (del fieno) aiuta in maniera sorprendente la moltiplicazione delle api.
Esempio: Capp. Econ. 341: E poi lo Stato non vuol che gli opranti lavorino unicamente pel loro vitto, ma si per provvedere alla moltiplicazione di loro stessi, a mantenere la popolazione e ad accrescerla.
Definiz: § I. E in senso particolare, parlandosi di lenti, cannocchiali, o simili, vale Ingrandimento. –
Esempio: Galil. Op. Cart. X, 474: Se si riguarderanno con un occhiale che non sia di grandissima multiplicazione, non appariranno 3 stelle ben distinte, ma parrà che Saturno sia una stella lunghetta in forma di una oliva.
Definiz: § II. Term. dei Matematici. Quell'operazione per la quale si trova una quantità che ne contenga esattamente un'altra tante volte, quante sono le unità di un dato numero intero. –
Esempio: Galil. Op. II, 390: Quest'intervallo accomoderemo trasversalmente alle Linee Geometriche, ed a quel numero che si produce dalla moltiplicazione tra di loro de i numeri della proporziona assegnata.
Esempio: Cavalier. Prat. Astr. 21: L'addizione e sottrazione de' quali [logaritmi] fa l'istesso servizio che la moltiplicazione e divisione.
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 167: E con ciò si vede il comodo de' logaritmi, che consiste nel cangiare le moltiplicazioni, che dovrebbono farsi de' numeri, in semplici addizioni de' loro logaritmi, e le divisioni di quelli in sottrazioni di questi.
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 82: Il prodotto della moltiplicazione deve contenere tante volte uno de' numeri moltiplicati, quante volte l'altro contiene l'unità.
Esempio: Grand. Instit. geom. 89: Le quantità A, B, C, D essendo geometricamente proporzionali, il prodotto della moltiplicazione degli estremi è uguale al prodotto della moltiplicazione de' mezzi.
Definiz: § III. Moltiplicazione trovasi per Prodotto di due o più fattori. –
Esempio: Galig. Prat. Aritm. 7: Sommate dette multiplicazioni fanno ec.
Esempio: E Galig. Prat. Aritm. 7 t.: Troverrai detta valuta..., la quale aggiunta alla sopradetta multiplicazione.... fa in tutto ec.
Esempio: E Galig. Prat. Aritm. 59 t.: Quando vorrai trovare dua quantità, che l'una multiplicata per 7 e l'altra per 11, e aggiunto le dette multiplicazioni, faccino 60 domando ec.

210) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICE, MOLTEPLICE, ed anche MULTIPLICE
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pag.451

MOLTIPLICE, MOLTEPLICE, ed anche MULTIPLICE.
Definiz: Add. Che è in gran numero; e altresì Che ha varie forme, aspetti, significati, o simile; contrario di Semplice; anche figuratam.
Dal lat. multiplex multiplicis. –
Esempio: S. Ag. C. D. 5, 63: La cui sapienzia semplicemente multiplice, ed uniformemente moltiforme, comprende.... tutte le cose incomprensibili.
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 3: Per la moltiplice significazione e intenzione delle parole della santa Iscrittura, muto in certi, ma in pochi luoghi l'ordine delle parole.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 220: Per non gli parer trovare qualità di morte, convenevole a tanta e così moltiplice iniquità.
Esempio: E Firenz. Pros. 2, 227: Parendomi.... aver macchiata la coscienza dalli miei grandi e moltiplici errori.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 1: A questa così varia e moltiplice e, come nel vero dire posso, sommamente faticosa scrittura mi son posto nell'anno della mia vita sessantesimo.
Esempio: E Bemb. Stor. 1, 27: La occasione è varia, molteplice, subita.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 101: Nè poteva se non esser cosa di divina possanza lo scoprirei la monarchia di Dio, e liberarci dalla multiplice schiavitù de' demoni.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 70: Delle ventole già, delle lumiere S'accendon le moltiplici facelle.
Esempio: Giobert. Buon. LVII: Il perfetto moralista dee studiare l'uomo in concreto e non in astratto, qual è in effetto fra le moltiplici sue attinenze cogli esseri che lo circondano ec.
Esempio: Lambr. Elog. 179: Faceva introdurre moltiplici e alternate semente.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 284: Chi diede a Sparta que' suoi costumi, ed a tante altre città nature varie, bene ciascuna contraddistinte, e forte e molteplice diversità di caratteri?
Esempio: E Capp. Pens. Educ. 330: Chieggono attenzione lunga e esame paziente e combinazioni laboriose d'idee moltiplici e composte.
Definiz: § I. Aggiunto di nome, trovasi per Collettivo. –
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 107: Dopo i quali venivano i comparativi, i superlativi, i possessivi, i patronimici, i gentili, i numerali e i multiplici.
Definiz: § II. Term. dei Matematici. Aggiunto di qualsivoglia quantità o grandezza, vale Che è misurato da una minore un determinato numero di volte; Che contiene una quantità minore un dato numero di volte. –
Esempio: Varch. Tratt. Proporz. 1: La proporzione razionale d'inegualità maggiore chiamata multiplice, la quale è la più antica e la più nobile di tutte l'altre, è quando una quantità maggiore comparata a una minore la contiene più d'una volta, e la contiene a punto e precisamente come contiene 2. 1. 4. 2. ec.
Esempio: Galil. Op. II, 374: Prenderò un numero multiplice dell'altro undici volte, come saria 110 e 10.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 1: Tra due grandezze omogenee e terminate disuguali, la maggiore si dice multiplice della minore, quando la minore presa più volte pareggia e misura appunto la maggiore.
Esempio: Grand. Elem. Eucl. 83: Moltiplice si dice poi questa maggior grandezza di quella minore, da cui alquante volte è misurata.
Definiz: § III. Quindi Ugualmente moltiplici si dicono Due o più quantità o grandezze in relazione ad altrettante quantità o grandezze, quando una delle prime contiene esattamente tante volte la sua corrispondente delle seconde, quante volte ciascun'altra delle prime contiene la corrispondente delle seconde. Usato anche in forza di Sost. –
Esempio: Galil. Op. VIII, 350: Per cominciar dunque per ordine dal principio del trattato de' moti, proporrò a V. S. uno scrupolo mio antico, rinnovatomi nel considerare la dimostrazione che l'Autore apporta nella sua prima proposizione del moto equabile, la quale procede.... per via degli ugualmente multiplici.
Esempio: E Galil. Op. VIII, 351: Allora quattro grandezze sono proporzionali, quando gli ugualmente multiplici della prima e della terza, presi secondo qualunque multiplicità, si accorderanno sempre nel superare, mancare o pareggiare gli ugualmente multiplici della seconda e della quarta.
Esempio: Tratt. Resist. V. V. 18: Lo stesso sarebbe delle (proporzioni) suttriple, suqquadruple, ec., e d'altre quantosivoglia ugualmente moltiplici o summoltiplici di esse.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 23: Dico esservi modo di prender in certa particolar maniera l'ugualmente multiplici della prima e della terza, ed altre ugualmente multiplici della seconda e della quarta, sicchè ec.
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 52: Quando due quantità prese egual numero di volte ne misurano due altre, queste due diconsi egualmente moltiplici di quelle. Ed è manifesto che di due quantità che sieno egualmente moltiplici di due altre, così sarà la prima a quella di cui è moltiplice, come la seconda a quella di cui è ugualmente moltiplice.
Esempio: Grand. Elem. Eucl. 88: Se siano quante si vogliano grandezze.... ugualmente moltiplici di altrettante..., ciascuna di ciascuna, quante volte è moltiplice una di una..., tante volte sarà moltiplice la somma, di tutte l'antecedenti.... dell'aggregato di tutte le conseguenti.
Definiz: § IV. Term. dei Musici. Aggiunto d'Intervallo, vale Che comprende più d'un'ottava; contrario di Semplice. –
Esempio: Galil. V. Dial. Music. 8: Potrei ancora, in proposito del ridurre ne' minori termini loro gli intervalli multiplici ed i superparticulari, darvi per regola di partire quelli per il minor termine, e questi per l'eccesso.

211) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICEMENTE
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pag.451

MOLTIPLICEMENTE.
Definiz: Avverb. In modo moltiplice, Variamente. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 115: Il fato queste medesime cose, che ha diposte, moltiplicemente e temporalmente amministra.

212) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICITÀ ed anche MULTIPLICITÀ
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pag.451

MOLTIPLICITÀ ed anche MULTIPLICITÀ.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Moltiplice; L'esser moltiplice, Qualità di moltiplice. –
Esempio: Guicc. Stor. 1, 152: Acciocchè si potesse moderare quel che dalla bocca del Principe, o per la moltiplicità de' pensieri e delle faccende, o per non essere stato informato pienamente delle cose, inconsideratamente fosse caduto.
Esempio: Galil. Op. VI, 317: Simula di non vedere.... che noi non ammettiamo quella sin qui ricevuta moltiplicità d'orbi solidi, ma che stimiamo ec.
Esempio: Segner. Mann. nov. 1, 1: Nelle case de' grandi, quello che più toglie la confusione si è la moltiplicità degli appartamenti.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 3, 28: In ciascheduna cosa che mente discorritrice si determina di operare, vi è moltiplicità di pensieri.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 92: Per gran candore d'innocenza, gran merito di virtù, e gran moltiplicità di miracoli, ec.
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. Acq. 6, 166: Attesa la moltiplicità degl'impedimenti, che continuamente egli incontra nel fondo e nelle sponde.
Esempio: Fag. Comm. 8, 17: Sì, sì, la moltiplicità degli amanti.... dee esser compatita nelle fanciulle.
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 4: Considerando la vasta moltiplicità degli scrittori che su queste materie hanno scritto.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 15: Se tacer vogliamo la malagevolezza di conservare nella memoria una moltiplicità immensa di regole.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 93: Una tal moltiplicità di concorrenze porta per necessità a rendere assai raro il perfetto scioglimento di una simile malattia con un solo compenso.
Esempio: Capp. Econ. 390: Una tanta moltiplicità di conti, e l'intricata amministrazione, la quale comprende molti e piccoli capi d'entrata, mettono il proprietario nell'impossibilità ec.
Definiz: § E Term. degli Aritmetici. L'essere un numero contenuto in un altro una o più volte esattamente. –
Esempio: Galil. Op. II, 175: Abbiamo sin qui esplicato come col mezzo delle taglie si possa duplicare la forza. Resta che, con la maggior brevità che sia possibile, dimostriamo il modo di crescerla secondo qualsivoglia multiplicità: e prima parleremo delle multiplieità secondo i numeri pari, e poi secondo li impari.
Esempio: E Galil. Op. VIII, 354: Purchè i numeri delle multiplicità sieno uguali, facilmente apprendo che ec.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 23: Quando col preso numero d'egual multiplicità delle BF, FA, mentre la multiplice H I è maggior di C, la multiplico H L non fosse uguale, o maggiore della medesima C, ma rimanesse ancor minore, certo è, che ec.
Esempio: E Viv. Tratt. Proporz. 182: Pongasi pure che la proposta moltiplicità sia, per esempio, di tre ad uno.

213) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICO ed anche MULTIPLICO
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pag.452

MOLTIPLICO ed anche MULTIPLICO.
Definiz: Sost. masc. Moltiplicamento, Moltiplicazione; come oggi comunemente si dice. Anche figuratam. –
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 42: E così d'ogni altro liquore, le truovi poco appresso, non solamente piene fino al sommo labbro, ma traboccanti, sì che le vegga versare e spandere con più che miracoloso perchè naturale multiplico.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 252: Per cominciare adunque dalla prima raccolta de' beni presenti, viene in primo luogo a considerarsi quel moltiplico maraviglioso, che fa la roba de' veri limosinieri.
Esempio: Magal. Notiz. Chin. 35: Si consideri che moltiplico è mai questo di cifre e di caratteri significanti, o unicamente, o unitamente con altre voci il corpo d'un solo vocabolo.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 449: Per li suoi scritti e per li suoi viaggi con tanto moltiplico di cognizioni e di sapere da lui fatti, ec.
Esempio: Tocc. Lett. 107: Non istate più a beccarvi il cervello colle distinzioni: perocchè voi vedete la riuscita e il moltiplico strano ch'elle vi fanno.
Esempio: Bandin. Disc. econ. 119: Chi possiede paesi larghi ed incolti, che non ne ritrae altro frutto che il moltiplico del bestiame, sa che gli costa anche un dieci per cento.
Esempio: Legg. Band. Leop. 7, 92, 55: Tolto però l'uso del moltiplico delle copie nel caso di essere più di uno gl'inquisiti, come costumavasi secondo la vecchia tariffa.
Definiz: § I. E per L'effetto, Il resultato, della moltiplicazione matematica. –
Esempio: Torric. Lez. 10: Cade un grave da alto, e moltiplica, per così dire, cento volte il suo momento. Se egli nell'atto della percossa applicherà tutto il multiplico delle forze sue in un istante solo, il resistente sentirà una tal violenza come di cento; tale appunto quale era la forza.
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 374: Quando i Comuni e gli Stati dispersi non fanno una comunità e una patria sola, la plebe vivendo disgregata in piccoli sciami, nè mai raccozzandosi, non può aver di sè quella consapevolezza, che la reca a unità di persona e ne accresce il poter morale a ragion di moltiplico, non che di somma (qui figuratam.).
Definiz: § II. E in particolare, parlandosi di messi, biade, e simili, vale Prodotto copioso in relazione alla sementa, considerata nella sua unità di misura. –
Esempio: Soder. Op. 2, 213: E tanto più quello del miglio nano, che è il più buono di tutti gli altri, dando il multiplico maggiore, e difendendosi meglio dai venti e cattivi temporali, per essere a terra basso.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 2, 217: Fece, colla sua benedizione, di un sol granello di fromento in poche ore tanto moltiplico, che non capendo la quantità nel granaio, a vista di tutti già traboccava dall'uscio.
Definiz: § III. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 489: Tutti gli scritti a lungo andare si perdono, non essendo loro da quella mai sempre benedetta invenzione de' letterati piombi procurata l'immortalità, e propagatane con ricco moltiplico la semenza.
Esempio: Fag. Rim. 4, 119: Entran.... in campi..., Dove pel buon frumento seminato Sperò l'agricoltor piene raccolte. E quand'ei non badò, su v'han gettato Infinita zizzania, acciò svanisca Quel moltiplico fertile aspettato.
Definiz: § IV. E per Quell'accrescimento di un capitale, che si ottiene con l'accumularne gl'interessi e i frutti di questi, e aggiungerli al capitale medesimo; onde le frasi Dare a moltiplico, Mettere, a moltiplico, per Impiegare i capitali nella soprindicata maniera: oggi Interesse composto. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 5, 2, 35: Sicchè sia una specie di moltiplico, ed una continua e moltiplicata superfetazione de' frutti delli frutti.
Esempio: Segner. Op. 4, 453: Per intendere la ricchezza di questo moltiplico, è di necessità osservare innanzi la somma del capitale su 'l quale egli stabilissi (qui figuratam.).
Esempio: E Segner. Mann. marz. 20, 3: Metti frattanto, come si suol dire, a moltiplico ciò che tralasci di tirare di rendita.
Esempio: Legg. Band. C. 29, 177: Dovendosi in tal caso per la loro soddisfazione (de' creditori) procedere.... alla vendita di tali luoghi acquistati con il multiplico, ec.

214) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLO. –
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pag.452

MOLTIPLO. –
V. Multiplo.
215) Dizion. 5° Ed. .
MOLTISENSO
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pag.452

MOLTISENSO.
Definiz: Add. Che ha molti sensi; aggiunto di vocabolo, sentenza o componimento. –
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 58: Dopo avergli (a Dante) detto diverse parole intorno alla sua Commedia, gli dichiara ch'è moltisensa, cioè di più sensi.

216) Dizion. 5° Ed. .
MOLTISILLABO
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pag.452

MOLTISILLABO.
Definiz: Add. Che è composto di molte sillabe; Polisillabo. –
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 3, 34: Io non posso esser persuaso che la magnificenza egualmente si ritrovi in una dizione moltisillaba, come in una monosillaba.

217) Dizion. 5° Ed. .
MOLTISSIMO
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pag.452

MOLTISSIMO.
Definiz: Superlat. dell'adiettivo Molto. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 171, 22: Questi Bustichi feciono moltissimi mali, e continuaronli molto.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 23: O per la sparuta forma di lui, o per moltissima onestà di lei, o per che che si fosse la cagione, giammai, non che ella l'amasse, ma ec.
Esempio: Tass. Lett. 1, 161: Torrò via le stanze del papagallo, quella dei baci, ed alcune de l'altre in questo e ne gli altri canti, che più dispiacciono a monsignor Silvio, oltre moltissimi versi e parole.
Esempio: Galil. Op. VI, 251: Nelle infinite o, per meglio dire, moltissime volte che ho guardato con tale strumento, non ho mai conosciuta diversità alcuna nel suo operare.
Esempio: Segner. Op. 1, 638: Non posson essi (gli occhi tuoi) venir mai sollevati a veder Iddio nel suo essere sublimissimo e semplicissimo, e però lo vedranno, qual è, fatt'uomo. Ma ciò non sarà moltissimo?
Esempio: Zanott. F. M. Lett. 69: Quello che io sono per chiedervi, e che rispetto al bisogno e desiderio mio è moltissimo, all'amore e all'autorità vostra è pur niente.
Esempio: Giord. Op. 3, 25: Moltissimi principi si sono veduti, più che d'altro, ambiziosi di questa lode.

218) Dizion. 5° Ed. .
MOLTISSIMO
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pag.453

MOLTISSIMO.
Definiz: Superlat. dell'avverbio Molto. –
Esempio: Bart. D. Giapp. 2, 22: Era di non affatto rei costumi, e in senno naturale valeva moltissimo.
Esempio: E Bart. Op. mor. 25, 2, 37: Chi è veramente savio? Rispondasi: chi teme Iddio. E chi più savio? chi più il teme. E chi savissimo? chi il teme moltissimo.
Esempio: Segner. Mann. ag. 15, 3: Dov'ella (la Vergine in sulle stelle) da sè sola costituisce un coro distinto, nel quale supera di moltissimo i cori, che tutti a parte a parte i beati costituiscono.
Esempio: Salvin. Annot. Cas. 253: Acciò per Acciocchè, di rado si trova presso il Boccaccio. Presso gli antichi rimatori Poi per Poichè moltissimo.
Esempio: Trinc. Agric. 103: Fa (una certa vite) i pampani.... moltissimo rintagliati e rabescati.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 317: Tal sorta di pianta ama moltissimo il terreno de' monti pisani.
Esempio: Martin. T. V. 6, 101, Not.: Avea scapitato moltissimo dalla primiera riputazione per ragione de' suoi disordini.
Esempio: Giord. Op. 2, 181: Mi è molto piaciuta l'elezione dell'argomento, come di cosa importante moltissimo, e trascurata comunemente.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 137: E alle locande? vi badan moltissimo.

219) Dizion. 5° Ed. .
MOLTITUDINE
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pag.453

MOLTITUDINE.
Definiz: Sost. femm. Numero grande, Grande quantità, di persone insieme adunate, o considerate nel loro complesso.
Dal lat. multitudo multitudinis. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 112: Frate Cipolla.... sentendo la moltitudine grande esser venuta di contadini, per dovere la penna vedere, mandò ec.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 175: Intervenne in questo tempo che in Firenze fu grande carestia, e la moltitudine de' poveri erano assai, così della città come del contado.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 559: Egli è ben ver che dove è moltitudine È forza che vi sia confusione.
Esempio: Gell. Circ. 82: Veggendo ancora che a tener vita di gentiluomo era necessario moltitudine di servi ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 5, 60: Andavano alla fortezza con intenzione di romper le prigioni e servirsi della moltitudine degl'incarcerati.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 5: Plinio Secondo, mentre reggeva la sua provincia, condannati alcuni cristiani, alcuni dal suo posto rimossi, turbato alfine per tanta moltitudine, scrisse ec.
Esempio: Giobert. Binnov. 2, 336: Confrontando insieme l'ingegno e la plebe, pare a prima vista che l'uno sia valore e l'altra numero; l'uno individuo e l'altra moltitudine; l'uno spirito, cervello, nervo, l'altra braccio, muscolo e materia.
Definiz: § I. E per Folla. –
Esempio: Frezz. Quadrir. 4, 10: Gran moltitudin spesse volte atterra Un ben picciolo stuolo.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 10: Si accorgeva che entrando in Roma, e presentandosi al Pontefice insieme con gli altri imbasciatori de' Collegati, non poteva in tanta moltitudine apparire agli occhi degli uomini lo splendore della pompa sua.
Esempio: Car. Eneid. 6, 467: Enea, la moltitudine e 'l tumulto (delle ombre) Maravigliando: Ond'è, Vergine, disse ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 64: Con altra maggior turba, che menavan seco, di fanciulli e donne mossi per acquistar terra bastante a nutrire sì numerosa moltitudine.
Definiz: § II. Per similit. –
Esempio: Dant. Vit. nuov. SD. 57: Io imaginava di guardare verso lo cielo, e pareami vedere moltitudine d'angeli ec.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 64: Dopo alquanto di spazio, venendo a fine quello solitario, vide lo predetto frate moltitudine di demonia venire per lo predetto solitario, molto terribili.
Definiz: § III. Pure per similit., detto di animali. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 170: Essendo una moltitudine di porci stretta insieme, ed uno ec.
Esempio: Domen. Plin. 1001: Le loligini volano fuor dell'acqua con tanta moltitudine, che affondano i navilj.
Definiz: § IV. E per Tutto insieme il popolo minuto. La plebe; ed anche, Tutto insieme il popolo minuto ed il medio, tranne la nobiltà. –
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 1, 419: Molto antica e quasi da principio fu a Firenze la contesa fra la moltitudine e la nobilità.
Esempio: Machiav. Disc. 164: Nessuna cosa esser più vana e più incostante che la moltitudine, così Tito Livio nostro, come tutti gli altri istorici, affermano.
Esempio: Guicc. Op. ined. 2, 81: Le quali dua cose erano molto più vive e più pronte nello stato de' Medici, che non saranno nel governo di una moltitudine.
Esempio: E Guicc. Stor. 1, 129: Il non avere mai la città nostra avuto forma di governo simile a questo, è stato causa che sempre le cose nostre sono state sottoposte a si spesse mutazioni, ora conculcate dalla violenza delle tirannidi,... ora conquassate dalla licenza sfrenata della moltitudine.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 31: La ignorante e veramente cieca moltitudine non potrebbe vivere senza quegli (gli spettacoli).
Esempio: Lambr. Elog. 55: Le moltitudini sbrigliate non sanno ove stia quel bene che agognano.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 297: Cessate quasi affatto quelle odiose voci che poco fa predicavano, per aver pace nel mondo, il tener basse le moltitudini, oggi gli stessi potenti cercano mezzi a promuovere, senza timore nè astio, l'educazione del popolo.
Definiz: § V. E per L'universalità delle persone costituenti una cittadinanza, una popolazione, e simili. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 189: Nè in questo io non sono prima, nè sarò ultima, nè sono sola, anzi quasi tutte quelle del mondo ho in compagnia; e le leggi, contro alle quali io ho commesso, sogliono perdonare alla moltitudine.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 360: Dell'esperienza nessuno è testimonio più irrefragabile che la moltitudine.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 109: E questi (errori) appunto cercava d'emendare Apelle, facendo gran capitale di quanto ascoltava dire alla moltitudine senza alcuna passione.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 341: Di lor varia lettura fan pompa, e con quei tanti bravi nomi dell'antichità mettono nella moltitudine ammirazione.
Esempio: Crudel. Pros. 152: Si piace generalmente alla moltitudine, o con la virtù, o con l'apparenza della medesima.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 110: Questo è un sentimento che l'uomo,... porta perpetuamente nell'animo; confermatogli dall'opinione che visibilmente ed inevitabilmente ha di lui la moltitudine.
Esempio: Giord. Op. 1, 13: Perciò nel Foro, dove tanti piaceri e tanti comodi invitano la moltitudine, vogliamo che abbiano opportunità di ragunarsi per le bisogne loro i mercatanti.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 529: Alla moltitudine un tale espediente è sempre parso, e ha sempre dovuto parere, quanto conforme all'equità, altrettanto semplice e agevole a mettersi in esecuzione.
Definiz: § VI. Pure in senso collettivo e generale, ma con limitazione, espressa o sottintesa, di sesso, di condizione, di cittadinanza, o altra simile, vale Tutte insieme quelle determinate persone. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 243: La feroce moltitudine biasimavano i loro conestabili, che si vollero combattere a campo, dicendo che i Romani sapevano più d'arte di combattere che gli Equi.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 61: Per la reverenzia che vedeva che a lui avevano quella moltitudine de' monaci, che stavano per quello monte di fuori, affrettossi ec.
Esempio: E Cavalc. Specch. Pecc. 45: Dovendo punire li Soddomiti, rivelò (Iddio) questo giudicio ad Abraam, conoscendolo pietoso, acciocché egli lo pregasse per loro, come poi fece, ed a' suoi preghi volle perdonare a tutta la moltitudine, se vi si trovassero pur dieci giusti.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 114: Tutta la universal moltitudine delle femine.... essere agli uomini sottomessa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 76: Quivi la moltitudine confusa De l'armigere femine si trasse.
Definiz: § VII. Detto di cose, con relazione a quantità discreta, vale Numero grande, Grande copia. –
Esempio: Dant. Conv. 173: Nella vecchia (traslazione) dice (Aristotele) che la Galassia non è altro, che moltitudine di stelle fisse in quella parte, tanto picciole, che distinguere di quaggiù non le potemo.
Esempio: S. Bern. Cosc. 143: Io confesso che io sono stato negligente a ripensare li miei peccati, e però n'ho dimenticati molti. E quelli, che io ho conosciuti, non gli ho confessati tutti per la loro moltitudine.
Esempio: S. Gir. Grad. 7: San Piero disse, che carità è disfacimento della moltitudine de' peccati.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 82: Alla gran moltitudine de' corpi.... non bastando la terra sacra alle sepolture..., si facevano ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 415: Conviene, nella moltitudine delle cose, diverse qualità di cose trovarsi.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 1, 65: E per questa via la terra si venne a diventare popolosa, e a ornarsi ogni dì di moltitudine di case e di edificj.
Esempio: Tass. Pros. div. G. 2, 128: Così viene moltitudine maggiore di lettere a rinchiudersi nel verso; da la qual moltitudine ed inculcazion delle lettere nasce la pienezza del suono, che produce poi la grandezza del verso.
Esempio: Soder. Op. 2, 320: Le rose da Dommasco son, le scempie come le doppie, tutte bianche, sendo differenziate tra loro per la moltitudine delle foglie.
Definiz: § VIII. Pur detto di cose, con relazione a quantità continua, si usò per Grande copia, Abbondanza. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 76: Fu (Semiramis) la prima femina che portò arme, e sparse moltitudine di sangue umano.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 237: Tanta subita moltitudine di acqua fu da cielo mandata, che ec.
Definiz: § IX. Trovasi per Grandezza. –
Esempio: Galil. Op. II, 561: Questa linea va semplicemente divisa in parti eguali, secondo qual si voglia moltitudine.
Definiz: § X. In moltitudine, posto avverbialm., vale In gran numero, In gran copia. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 50: Allora Iddio gli fece vedere le demonia in moltitudine, come pecchie intorno a sè, e stridevano sopra a lui.
Definiz: § XI. In moltitudine di, Nella moltitudine di, o Con, la moltitudine di, Secondo la moltitudine di, Nelle moltitudini, di, seguito da un nome di cosa, è locuzione biblica, e vale In, o Con, grande abbondanza di ciò che è indicato dal compimento. –
Esempio: Imit. Crist. 10: L'uomo superbo ed avaro mai non sta in riposo; ma l'umile e povero di spirito conversa in moltitudine di pace.
Esempio: Dant. Conv. 292: Quelli morrà che non ebbe disciplina, e nella moltitudine della sua stoltizia sarà ingannato.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 308: E però, come dice il Salmista: Dilettansi i Santi in moltitudine di pace.
Esempio: Bibb. N. 5, 155: Secondo la moltitudine delle loro empietadi cacciali da te.
Esempio: E Bibb. N. 5, 230: Il gigante non si salvarà nella moltitudine della sua virtù.
Esempio: E Bibb. N. 5, 276: Quelli che si confidano nella sua virtù, e che si gloriano nelle moltitudini delle sue ricchezze.
Esempio: E Bibb. N. 5, 283: E secondo le moltitudini delle tue misericordie leva la mia iniquità.
Esempio: E Bibb. N. 7, 499: Con la moltitudine della tua sapienza e con la tua mercatanzia moltiplicasti la fortezza.