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Volume 10 - Dizionario 5° Ed.
220) Dizion. 5° Ed. .
MOLTO
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MOLTO.
Definiz: Add. pronominale di quantità indeterminata, sia discreta, sia continua; e vale Che è in grande quantità: Numeroso, Copioso, Parecchio. E il suo contrario è Poco.
Dal lat. multus. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Una lupa che di tutte brame Sembiava carca..., E molte genti fe' già viver grame.
Esempio: E Dant. Parad. 25: Da molte stelle mi vien questa luce.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 92: Di molta famiglia, niuna altra persona in quella se non la mia fante trovando, ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 230: Fece un bel vivaio e chiaro, e quello di molto pesce riempiè.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 7: Comperò palesemente, parte con danari, parte con promesse degli ufizj e benefizj suoi..., molti voti di Cardinali.
Esempio: Tass. Lett. 2, 565: Non è opra d'un solo artefice, nè d'un'arte sola, ma di molte.
Esempio: E Tass. Lett. 3, 34: Io non aveva così spesso commodità di vederlo, stando molte miglia lontano di Mantova.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 326: Nelle prime pioggie dell'Agosto e Settembre decorso, molti (ulivi) avevano mignolato di nuovo.
Esempio: Giust. Vers. 359: Dietro al pensier giungono appena Gli occhi per molte lacrime dolenti.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 20: Ho viste ancora molte librerie, E l'ho vedute perchè vi son ito Ora con le altrui gambe, or con le mie.
Definiz: § I. Nei varj sensi ed usi della parola si adopera comunemente, e con una certa forza intensiva, preceduto dalla prep. Di; e scrivesi anche congiuntamente, Dimolto. –
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 27: Fue buono e leale e potentissimo, e fece di molte buone cose.
Esempio: Pulc. L. Morg. 3, 43: Ecco di molta broda comparire In un paiuol, come si fa al porcello.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 25, 158: Io veggo che l'umana gente Di molti errori avvolge a questo subbio.
Esempio: Machiav. Disc. 177: Se dopo l'imperio romano non è seguito imperio che sia durato, nè dove il mondo abbia ritenuta la sua virtù insieme, si vede nondimeno esser sparsa in di molte nazioni, dove si viveva virtuosamente.
Esempio: E Machiav. Disc. 196: Avendosi ella (Roma) fatti di molti compagni per tutta Italia, i quali in di molte cose con eguali leggi vivevano seco; ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 61: Giunge Orlando.... e.... truova Di molta gente armata in su la porta.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 14, 131: V'han scope e fascine in copia stese, Intorno a' quai di molta pece abonda.
Esempio: Domen. Plin. 1157: Il primo che avesse in Roma di molte gioie.... fu Scauro.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 8: Sotto le novelle de' nostri vecchi.... sono coperti di molti veri.
Esempio: Salv. Infarin. sec. 37: Quelli, che voi chiamate romanzatori, nelle predette tre differenze commettono di molti falli.
Definiz: § II. Si pospone talora al Sost. per certa maggiore efficacia. –
Esempio: Dant. Inf. 18: Come i Roman, per l'esercito molto, L'anno del Giubbileo, su per lo ponte Hanno a passar la gente modo tolto, ec.
Definiz: § III. Pure per maggiore efficacia riceve talora innanzi a sè l'articolo determinato. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 92: Incominciò a sentire le molte tentazioni e necessità di corpo, e freddò lo fervore.
Definiz: § IV. Riceve altresì gli avverbj comparativi Più, Troppo, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Quella (gente) che giva intorno era più molta E quella men che giaceva al tormento.
Esempio: Bern. Orl. 11, 45: Ma la gente che 'l segue è troppo molta, Chè già per la città si sa la cosa, E d'ogni parte tutta s'è raccolta.
Definiz: § V. Talora, pure in costrutto con adiettivi comparativi o di quantità, ha forza di avverbio, ancorchè si accordi, come aggiunto, col sostantivo. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 73: Ma veggendosi molti meno che gli assalitori, cominciarono a fuggire, e costoro a seguirli.
Esempio: E Bocc. Filoc. 1, 119: Chi in un modo e chi in un altro andavano prendendo diletto, mostrando a Florio alcuna volta queste cose le quali molta più noia gli davano che diletto.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 141: Si legge di molti pochi.... essere stati compagni di scorpioni, e non essere punti e avelenati.
Esempio: Cant. Cam. 247: Dell'altre frotte ancor vender sogliamo, Ma perchè molte poche or ne spacciamo, Le nostre mele manomesse abbiamo.
Esempio: Gell. Circ. 17: Non pensi tu che faccia ancora questo medesimo la natura? o quella intelligenzia che la guida? e con molta più ragione di voi, non possendo ella errare?
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 631: Nè minore era il travaglio della sete, perchè v'aveva molti pochi che anche pagati grossamente di contanti, volessero uscire di strada per provveder dell'acqua.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 541: Tutti quelli che giacevano infermi per le strade e per le piazze ci vennero trasportati.... Ma molti più furon quelli che restaron fuori.
Definiz: § VI. E per idiotismo, oggi meno comune, si prepone ad adiettivi semplicemente qualificativi, od anche a participj. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 195: I quali uccelli ànno volto a modo vergine..., e gli artigli molti aguzzi.
Esempio: Stor. Mos. 12: El padre e la madre di questa fanciulla erano molti ricchi.
Esempio: E Stor. Mos. 13: Ma nollo dimostrava, imperciò ch'era donna molta savia.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 128: In questo luogo usa una leonessa molta pericolosa.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 162: Avvenne (il miracolo) poichè la sua fama fu molta cresciuta.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 423: Prima entrò un grande carriaggio di più di 150 some, con forzeretti molti adorni; che parve una ricca cosa.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 374: Di cose tanto antiche, e spezialmente spicciolate e così minute, son molte rare, e più che non si crederrebbe difficili a cercare, le notizie.
Definiz: § VII. Figuratam., detto di cose morali, vale Grande. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Gran duol mi prese al cor quando lo intesi, Perocchè gente di molto valore Conobbi, che in quel limbo eran sospesi.
Esempio: E Dant. Inf. 26: La tua preghiera è degna Di molta lode.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 146, 33: In molta infamia caddono i reggenti.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 226: Lo compagno di Beato Francesco.... era uomo di molta simplicità.
Esempio: Petr. Rim. F. 41: Le treccie d'òr, che devrien fare il sole D'invidia molta ir pieno,... Mi son tolte.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 69: Ed egli tra baroni e paladini.... al maggior tempio Con molta religione a' que' divini Atti intervenne.
Esempio: Bemb. Lett. 1, 11: Noi abbiamo in questa città uno ospitale di san Francesco, luogo di molta divozione, e molto ben governato.
Esempio: Cas. Pros. 3, 82: Io ho ricevuto la lettera di V. E. illustrissima.... con molto mio piacere e contento.
Definiz: § VIII. Con relazione alla durata, detto di età, vita, o simile, vale Avanzato, Inoltrato. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 67: Oramai, padre mio, l'età vostra è molta e di poco avete avuto male.
Definiz: § IX. E poeticam., detto di giorno, pure per Avanzato, Alto. –
Esempio: Mart. L. Op. 37: Così come la bianca e fresca neve Al molto dì, sotto il temprato cielo, Vinta da i raggi de l'ardente sole, Distrutta cade giù da gli alti poggi ec.
Definiz: § X. E detto di giorno o di notte, vale Buona parte, La maggior parte, del giorno, o della notte, di cui si parla. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 146: Perciò che già molta notte andata n'era, comandò il re che ec.
Definiz: § XI. Pure per Avanzato, detto di via o cammino. –
Esempio: Dant. Purg. 29: Non eran cento tra i suo' passi e i miei, Quando le ripe igualmente dier volta, Per modo ch'a levante mi rendei. Nè anche fu così nostra via molta, Quando ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 699: Non anco fu così nostra via molta; cioè anco non andammo molto la donna ed io, al modo ditto di sopra.
Definiz: § XII. E con proprietà latina, detto di bosco, selva, per Folto, Spesso. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 171: Parea che andasse nel bosco spesso di travi, e colà dov'era molta selva, e ove erano i luoghi malagevoli.
Esempio: E Simint. Ovid. Metam. 3, 179: Spilonche.... scure con molta selva.
Definiz: § XIII. In forza di Sost., vale Grande quantità, Gran copia, di checchessia. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 163: Di gran lunga è da eleggere il poco e saporito, che il molto ed insipido.
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 64: Dove manchi altrui capanna o tetto, Serrilo tutto in un (il fieno raccolto) di meta in guisa, Sì che l'onda che vien non truovi seggio, Anzi rotando in giù sì tosto caggia, Che quel poco là su sia scudo al molto.
Esempio: E Alam. L. Colt. 3, 283: La natura dell'uom più saldo e vero Non ha sostegno alcun, se questo (il vino) prenda Con misura e ragion tra 'l molto e 'l poco.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 109: Fa di mestieri contentarsi del poco, non potendo ottenersi il molto.
Esempio: Martin. T. N. 1, 236: Gli rispose il padrone: Bene sta, servo buono e fedele, perchè nel poco se' stato fedele, ti farò padrone del molto: entra nel gaudio del tuo Signore.
Definiz: § XIV. E per Gran cosa, Gran che, in relazione all'importanza, al pregio, al valore, di ciò di cui si discorre. –
Esempio: Tass. Gerus. S. 1, 24: Dunque il fatto sin ora al rischio è molto, Più che molto al travaglio, a l'onor poco, Nulla al disegno, ove ec.
Definiz: § XV. E poeticam., per Grande distanza. –
Esempio: Dant. Parad. 27: Lo viso mio seguiva i suo' sembianti, E seguì fin che il mezzo, per lo molto, Gli tolse il trapassar del più avanti.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 719: Per lo molto; cioè per l'eccessiva distanzia e da non passare più suso.
Definiz: § XVI. In costrutto con un sostantivo di numero singolare retto dalla prep. Di, vale Grande quantità, Grande copia, Gran parte, di ciò che è indicato dal detto sostantivo, col quale talora si accorda nel genere. –
Esempio: Dant. Parad. 8: Molto sarà di mal, che non sarebbe.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 153: Leggesi di Cristo ch'egli molto della notte stava in orazione.
Esempio: Vill. G. 122: Morivvi il detto Otto, e molta di sua gente.
Esempio: E Vill. G. 148: E presonlo nella detta battaglia con molta di sua gente.
Esempio: E Vill. G. 648: Prese la terra dell'Arta e molto del paese, casali e villate.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 152: Alla fine Ricciardo, pensando, che se andar ne la lasciasse con qnesta credenza, molto di male ne potrebbe seguire, diliberò di palesarsi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 35: Molta incontrò de la paurosa gente Che da le man d'Orlando era fuggita.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 23: Nulla da lor si perde, e puossi molto Far di guadagno, ch'ei dicon proveccio.
Definiz: § XVII. Retto dalla prep. Di, e formando con essa una locuzione avverbiale, denota la misura dell'azione, espressa da verbi, più che altro, di tempo, di spazio, di quantità, e simili; così nel proprio come nel figurato. –
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 752: D'assai; cioè di molto avanzano li Sanesi in vanità li Franceschi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 50: Non sa l'usanza antiqua e di molto erra.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 287: Di molto l'occhio tuo, Teseo, s'inganna.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 259: Mi meravigliava ben io, che questo Cristiano stesse tanto in un proposito; ma non m'inganna di molto.
Definiz: § XVIII. Usato nel plurale, vale Gran numero, Gran quantità, sia di persone, sia di cose, delle quali si parla. –
Esempio: Guicc. Stor. 1, 5: O perchè,... sapendo l'affezione, che per la memoria delle cose passate molti de' sudditi avevano al nome della Casa di Francia, dubitasse che ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 53: Tenta ciascun (degli uccelli) la fuga, e in vario errore Volge chi qua, chi là l'incerto volo: Urtan molti la rete.
Esempio: E Fiacch. Fav. 2, 9: E in molte (delle piattole) era già desto D'invidia il verme, e si rodean nel core Perchè tanto splendore Aveva la compagna.
Definiz: § XIX. E usato assolutam., vale Molte persone. –
Esempio: Dant. Purg. 6: Molti han giustizia in cor, ma tardi scocca, Per non venir senza consiglio all'arco.
Esempio: Petr. Rim. F. 212: Alma.... Da por sua cura in cose altere e nove, E dispregiar di quel ch'a molti è 'n pregio.
Esempio: Acc. Lett. 191: E di questo adduco in testimonianza Iddio e di molti che sanno el vero, e singolarmente Michele e Donato Acciaiuoli.
Esempio: Dat. Gor. Stor. 137: Tutti costoro hanno bisogno di tenere sotto loro molti che scrivano e facciano quelle cose che sono ordinate loro.
Esempio: Bern. Orl. 32, 1: Molti son che domandan che vuol dire Che, sendo pieno il mondo d'animali Ch'hanno più corpo, più forza e più ardire Che non ha l'uomo ec.
Esempio: Tass. Gerus. S. 1, 74: Il capitan, che da' nemici agguati Le schiere sue d'assecurar desia, Molti a cavallo leggiermente armati A scoprire il paese intorno invia.
Esempio: Lam. Dial. 45: Vi sono molti, sì in Roma come in Firenze ed altrove, che, o per ignoranza, o per passione o per malizia, approvano, nutricano, spalleggiano le frenesie di costui.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 7: A molti accade (e me l'aspetto anch'io) Cercar la fama, e ritrovar l'oblio.
Definiz: § XX. E con proprietà latina, riferito al sostantivo Parole sottinteso. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 217: E raccogliendo le molte in poche, quelle parole: Pasci le mie pecorelle, o essere state dette solo a San Pietro ed a' suoi successori..., o averle dette il Salvatore ad ogni Vescovo ec.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 3, 669: Dopo le molte, il parlamento si terminò con poco decoro e, con nessun frutto.
Definiz: § XXI. Molto molto, o Molto e molto, così ripetuto, ha forza di superlat., e vale Moltissimo; usato anche a modo di Sost. –
Esempio: Petr. Rim. F. 32: Giovene donna sotto un verde lauro Vidi più bianca e più fredda che neve Non percossa dal sol molti e molt'anni.
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 66: Non voglio già lasciare indietro, che sebbene i Greci usano gl'infiniti molte molte volte col nominativo innanzi, non però ec.
Esempio: Galil. Op. VI, 382: Così il Saggiatore scuopre i vostri errori mascherati con molte molte fraudi e 'nganni.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 525: Queste maraviglie si avverano tutto dì in molti e molti.
Definiz: § XXII. Da molto, è locuzione aggiuntiva, significante Di molto valore, Valente. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 33: Veggendo la donna, e da molto parendogli, riverentemente la salato.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 201: Li fratelli, udendo l'animo di lei, e conoscendo Federigo da molto..., lei con tutte le sue ricchezze gli donarono.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 209: Essi (gli uomini) nascon buoni a mille cose, non pure a questa: e la maggior parte sono da molto più vecchi che giovani; ma le femine ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 328: A messer Torello d'altra parte parevi che costoro fossero magnifichi uomini e da molto più che avanti stimato non avea.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 76: Il vescovo, come uomo che era da molto, si levò, ed andò verso costoro.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 445: Secondo sento, ella governa tutto, chè la madre sta sempre grossa, e non è da molto.
Esempio: Bemb. Asol. 74 t.: Ciascun per sè, mentre d'esser cari a una sola donna s'ingegnano, si fanno da tutti gli uomini per valorosi tenere e per da molto.
Definiz: § XXIII. Molti pochi fanno un assai. –
V. Assai, § XVIII.
221) Dizion. 5° Ed. .
MOLTO
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pag.455

MOLTO.
Definiz: Avverb. di quantità indeterminata, vale Assai, In gran copia, Grandemente; e può usarsi così innanzi al verbo, come dopo. E il suo contrario è Poco.
Dal lat. multum e multo. –
Esempio: Dant. Purg. 14: Il nome mio ancor molto non suona.
Esempio: E Dant. Parad. 7: A questo segno Molto si mira, e poco si discerne.
Esempio: Cavalc. Specch. Pecc. 35: La Maddalena, per amore compunta, pianse molto.
Esempio: E Cavalc. Pungil. 182: Ed a questo fa molto l'esempio del povero Lazzaro, il quale il ricco glorioso dispregiò.
Esempio: Petr. Rim. F. 49: Largai 'l desio, ch'i' teng'or molto a treno. E misil per la via quasi smarrita.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 7: Essi sono molti e molto presummono.
Esempio: Med. L. Beon. 3, 120: Piace molto a costui la malvagia, E ritrovarsi in gozzoviglia e 'n tresca.
Esempio: Bemb. Pros. 206: Leggesi molto e assai, che quello stesso vagliono: ciascuna delle quali si piglia in vece di nome molto spesso.
Esempio: Tass. Gerus. S. 1, 1: Molto egli oprò co 'l senno e con la mano, Molto soffrì ec.
Esempio: Magal. Lett. fam. 4: L'altra mattina toccò molto della stima che egli faceva de' miei studj e delle mie applicazioni.
Esempio: Martin. T. V. 11, 379: Dolce è il sonno al bracciante, o poco o molto ch'ei mangi.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 13: Molto.... ai dì passati Apprezzai de' versi il vanto.
Esempio: Capp. Econ. 387: Se noi vogliamo molto innovare, bisogna anche molto conservare.
Definiz: § I. E preceduto dalla particella Di; che scrivesi pure congiuntamente Dimolto. –
Esempio: Sassett. Lett. 35: Come che i Tedeschi in Germania, beendo, tenghino gran lode lo innebriarsi, io non credo che un Toscano appresso di noi fusse commendato di molto per avere usato quel costume in quel paese.
Esempio: Segner. Mann. dec. 11, 1: Tu facilmente potresti in onor divino operar di molto, se tu volessi, perchè non ti manca forza, nè ingegno, nè indole ec.
Esempio: Mont. lliad. 5, 885: Accorsero gli amici, e dal tumulto Sottrassero l'eroe, che del confitto Telo di molto si dolea.
Definiz: § II. Preposto, o posposto, ad un Add., gli dà forza quasi di superlativo. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Una lonza leggiera e presta molto.
Esempio: Petr. Rim. F. 46: Qual uom per doglia insano, Che molto amata cosa non ritrove.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 305: De' quali (de' tafani) quel paese è copioso molto.
Esempio: E Bocc. Ninf. Fiesol. 1, 5: Prima che Fiesol foss'edificata Di mura o di steccati o di fortezza, Da molto poca gente era abitata.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 162: Avendo per vicino uno ricchissimo cittadino di Firenze e molto avaro.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 111: Furon forzati servire a questo tiranno, il quale, oltre al non essere stato mai molto umano, era allora ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 135: Se Renzo fosse stato tanto vicino da sentir le loro parole, gli sarebbero parse molto strane.
Definiz: § III. In senso particolare si usa dinanzi ad un Add., riferito a persona, e che denoti onore, rispetto. Così diciamo negl'indirizzi delle lettere Al molto illustre, Al molto onorando, e simili. –
Esempio: Capor. Rim. 230: Onde io vi giuro da poeta e dico Che se non è chi scrive Molto illustre, Va a rischio di poi perdersi l'amico.
Esempio: Galil. Op. Cart. XI, 326: Molto illustre e molto reverendo Signore osservandissimo. Ho inteso per la gratissima sua quanto ec.
Esempio: E Galil. Cart. Div. XI, 431: Molt'illustre e molto eccellente Signor mio osservandissimo, L'istesso maestro delle poste mi recò la sua ec.
Esempio: E Galil. Cart. Div. XI, 439: Al molto illustre e molto eccellente Signor osservandissimo, il Signor Galileo Galilei, Fiorenza.
Definiz: § IV. Si accompagna anche ad un superlativo: ma oggi non si userebbe se non familiarmente e con un certo scherzo. –
Esempio: Nov. ant. S. 79: Narcis fue molto bellissimo. Uno giorno avvenne ch'elli sì si posava sopra una bella fontana, isguardando ne l'acqua, vidde l'ombra sua, che era molto bellissima.
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 97: Hae fatto fare (il Gran Cane) in questa città un palagio di marmo e d'altre ricche pietre; le sale e le camere sono tutte dorate, ed èe molto bellissimo maravigliosamente.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 269: Salvestro Brunelleschi, molto piacevolissimo uomo, diede cena a una brigata.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 150: Alle laudi del quale, (Giovanni Ioviano Pontano) molto chiarissime per eccellenza di dottrina e di azioni civili e di costumi, dette quest'atto non piccola nota, perchè ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 307: Tengo una vostra a me molto gratissima, e non mancherò di quanto mi richiedete in essa circa de l'orazione ec.
Esempio: Tass. Dial. 1, 384: Il sale e l'aceto difendono da la corruzione.... i pesci e i piccioni eziandio che son corruttibilissimi molto.
Esempio: Red. Lett. 1, 141: Avendola (certa salciccia) trovata molto ottima, non ho voluto fidarmi di me medesimo, ma ec.
Esempio: E Red. Lett. appr.: Osservi.... quella particella molto appiccata al superlativo, e sappia che questa è una delle finezze della lingua toscana, usata dagli antichi maestri, a cagione di maggior espressiva.
Esempio: E Red. Ditir. 44: Nè m'importa se un tal calice Sia d'avorio, o sia di salice..., Purchè sia molto grandissimo.
Esempio: Salvin. Iliad. 540: O Achille, figliuolo di Peleo, E degli Achei molto valentissimo.
Esempio: Pap. Cons. med. 1, 62: Ella è perciò molto probabilissima cosa, che qualche insigne vizio e stemperamento di questo liquore sia la vera cagion produttrice ec.
Definiz: § V. E congiunto ad avverbj, anche di forma superlativa, o a frasi avverbiali. –
Esempio: Stor. Mos. 11: Questa loro fanciulla piagneva molto dolorosamente, e diceva ec.
Esempio: Stor. Bart. 6: Lo re fu molto corucciato, e pensò dì martoriare tutti gli amici di Cristo molto crudelissimamente.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 7: Antonio.... andando molto adentro, vidde uno lume dalla lunga.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 39: Come medicinalmente vivere non fa per lo corpo, così e molto meno fa per l'anima.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 8: Perchè egli mostrò amarmi più che molto, Io ad amar lui con tutto il cor mi mossi.
Esempio: Bern. Orl. 9, 44: Erane innamorato oltra misura, E lui la donna molto poco amava.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 220: A Virginio era molto a proposito, qualunque evento fosse per avere questo conato, raccorre co' danari d'altri i suoi antichi soldati.
Esempio: Soder. Op. 1, 109: Per stare (le acque nelle cisterne) oziose, ferme e rinchiuse, perdono assai più che molto della bontà loro.
Esempio: E Soder. Op. 1, 114: Le acque delle nevi similmente molto più che assai si scostano da potere essere buone, come quelle delle piogge.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 39: E gli orecchi: E tu non sai Che dobbiamo udire assai? – E ancor io parlo ben molto. – Sì, ma in bocca d'uno stolto.
Definiz: § VI. Riferito a tempo, vale Lungamente. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 237: Se tu credessi al mio consiglio, tu non istaresti molto in questa terra.
Esempio: Petr. Rim. F. 35: I' dico a' miei pensier: Non molto andremo D'amor parlando omai, chè 'l duro e greve terreno incarco, come fresca neve, Si va struggendo.
Definiz: § VII. E nello stesso significato, in costrutto con altra proposizione retta dalla cong. Che, a denotare relazione di tempo fra le due azioni espresse. –
Esempio: Dant. Purg. 24: Non hanno molto a volger quelle ruote,... che ti fia chiaro ec.
Esempio: E Dant. Parad. 1: Io nol soffersi (il lume) molto, nè sì poco, Ch' io nol vedessi sfavillar dintorno.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 21: Io.... nol soffersi molto; cioè molto tempo non sostenni di ragguardare lo Sole, nè sì poco; cioè ancora non sostenni di ragguardarlo sì poco, Ch'io ec.
Definiz: § VIII. Riferito ad azione che si ripeta, vale Molte volte. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 86: Ahimè! Signor, ahimè! replica molto, Prima ch'abbia a dir altro incominciato.
Definiz: § IX. Molto molto, o Molto e molto, così ripetuto, ha forma di superlativo, e vale Moltissimo. –
Esempio: Cic. Opusc. 37: Quando molto e molto sarai vissuto, maravigliosi frutti t'apportano (le arti e le operazioni delle virtù).
Esempio: Sassett. Lett. 371: E se e' si tratteneva molto molto nell'assedio, vi rimaneva, e restava diviso el suo stato in cinque o sei parti.
Esempio: Tav. Rit. 1, 222: Lo spazzo era tutto di granato, d'arnicolo e di topazio, che molto molto riluceva.
Esempio: Ar. Orl. fur. 44, 46: S'io non sarò al mio padre ubbidiente, Nè alla mia madre, io sarò al mio fratello, Che molto e molto è più di lor prudente.
Esempio: Bemb. Lett. 3, 7: Avete gran cagione di far caso di queste madonne l'una e l'altra, perciò che molto molto sete amato e tenuto caro.
Esempio: Cas. Lett. ined. 32: Perchè quello avviso di Osimo m'importa molto molto, io vi prego che veggiate di certificarlo e avvisarmi.
Esempio: E Cas. Pros. 360: Niuna tua vesta vuole essere molto molto leggiadra, nè molto molto fregiata.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 358: Gli è andato a monte un disegno che gli premeva molto molto.
Definiz: § X. Molto molto che, seguito da un verbo di modo congiuntivo, trovasi per antifrasi, per Poco più che, Ancora un poco che, o simili. –
Esempio: Sassett. Lett. 162: E' fanciulli imparando toccano delle busse; e molto molto che io andassi oltre imparando, io potrei poi servire in cambio di quel vecchio che va nel carruccio col motto: Ancora imparo.
Esempio: E Sassett. Lett. 168: Non so io chi si arà carico di rifare la famiglia, o se vi si pensa; e molto molto che si vadia oltre, e' figliuoli, quando pure abbiano aspettare ec.
Definiz: § XI. Molto, in locuzione interrogativa, si usò ad esprimere maraviglia, dubbio, o simili, di cosa che debba esserci chiarita o spiegata. –
Esempio: Vasar. Ragion. 11: Queste sono le Ore..., e si fanno loro quell'ali per la leggerezza.... P. Piacemi: ma dite, l'ore non son dodici il giorno, ed altrettante la notte? molto ne avete fatte così tre? G. Perchè una parte sono innanzi, e l'altre gli vengon dietro.... P. Voi m'avete chiarito.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 26: Io non ho anco appetito nessuno. A. Molto non hai appetito nessuno? questa non è però tua usanza: che ti senti forse male?
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 57: Ma che volete da me, che così mi cercate? A. Volevo dirti che stasera tu tornassi a casa a buon'otta. V. Molto questo? e perchè?
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 160: Saprestimi Insegnar chi comperasse un bellissimo Diamante? Io lo guardo in viso e dicogli: Molto, ti fai a me?
Esempio: E Cecch. Ass. 5, 7: Chi è questo mascherato? Siate voi, messer Ambrogio? A. Così non fuss'io. M. Molto in questo abito un par vostro?
Definiz: § XII. Da non molto, riferito a tempo, denota, con forza avverbiale, quantità piccola di tempo trascorso, e vale, Da poco tempo. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 86: Vostro padre da non molto in qua Ha cominciato a non avere la mente Molto ferma.
Definiz: § XIII. Per molto che, seguito da un verbo nel modo vale lo stesso che Per quanto. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 206: Si trovava un paio di sì gran tempiali, che facendo alle pugna con chiunque si fosse, nè per molto ch'egli si schermisse, nè per lontano che l'avversario gli tirasse, si poteva mai tanto riparare, che ogni pugno non lo investisse nelle tempie.
Definiz: § XIV. Esser molto di una persona, si usò per Averci intrinsechezza, Essergli in grazia, in favore. –
Esempio: Sacch. Op. div. 208: Essendo io Franco podestà di San Miniato, ed essendo molto del detto messer Piero, io mi dispuosi di mandarli uno sonetto.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 332: E perchè è molto di Marco, v'andò lui.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 513: Parlai co Madonna, perchè è molto di Niccolò.
Definiz: § XV. Esser molto, e, in contrario senso, Non esser molto, riferito a tempo, vale rispettivamente Passare, Essere passato, molto, o poco, tempo da una data azione. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 181: Potrebbe molto ben essere che, innanzi che fosse molto, tu te ne troveresti dugento (fiorini) in borsa.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 239: E non è però molto Che e' restò di vedervi? P. Eh son quattr'anni.
Definiz: § XVI. Son andar molto che, Non passar molto che, seguito da una proposizione complementare, vale Trascorrere, Passare, poco tempo al compimento di un dato fatto od azione. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 6, 28: E' non passerà molto, Che parleranno d'un altro linguaggio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 42: Nè molto potrà andar che non sia morto.
Esempio: Segner. Pred. 46: Quantunque per quell'atto mostrasse il fratello barbaro d'essersi compunto e placato, non andò però molto, che di nuovo agitato da interne furie, trasse a effetto l'orribile fellonia.
Definiz: § XVII. Non esser molto ad alcuno fare, o non fare, checchessia, vale Non essergli grave, Costargli poco, il farlo, o non farlo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 61: Rispose il cavallier: Tu vuoi ch'io passi Di nuovo i monti, e mostriti la via? A me molto non è perdere i passi, Perduta avendo ogni altra cosa mia; Ma tu ec.
Definiz: § XVIII. Saper molto, o di molto, Importare molto, o di molto, usati a modo di esclamazione e in atto d'indifferenza o di sprezzo verso alcuna cosa o persona, come So molto, M'importa di molto, e simili, valgono Non so, Non m'importa, nulla di questo. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 446: E dove volete voi che vadia? e' sa molto dove e' si è lui: io voglio andare allo speziale a ordinare quelle cose che sono nella sua cura.
Esempio: Grazz. Comm. 122: La balia vuole che voi comperiate da fare della gelatina; che vi van drento piedi, orecchi, grifi, capi e corna.... N. Che corna? bufola! L. So molto io!
Definiz: § XIX. Di qui a poco non è molto, si usò in proverbio. –
Esempio: Crusc. Vocab. I: Molto. Avverbio.... Diciamo: Di qui a poco non è molto; quando, minacciando, si vuol dire che tosto ne verrà il tempo di vendicarsi.
Definiz: § XX. Di qui a non molto, Di lì a non molto, Indi, e simili, a non molto, vale Poco tempo dopo il punto o momento di tempo indicato. –
Esempio: Ammir. Stor. 1, 13: Cercò il re Radagaso, veduto da presso il pericolo, di scampar con la fuga; ma dato nelle man de' Romani, ivi a non molto l'uccisero.

222) Dizion. 5° Ed. .
MINIO
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pag.291

MINIO.
Definiz: Sost. masc. Nome che si dà a un Ossido di piombo di colore che varia dal rosso infocato al rosso arancione, secondo i diversi modi coi quali si ottiene, e serve specialmente nella pittura e nell'arte vetraria; ma è nome altresì di un Ossido di ferro, pure di un bel color rosso, che, mesticato con olio di lino, è comunemente usato per preservare dall'umidità lavori di ferro esposti all'aria.
Dal lat. minium. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: L'unguento fatto col minio non giova.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 27: Rosso è un colore che si chiama minio, il quale è artificiato per archimia.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 5, 123: Di prati un lago cinto d'ogn'intorno, Con fiori di color di minio e croco.
Esempio: Borgh. R. Rip. 167: Quel minio, che oggi comunemente si trova agli speziali, e che adoperano i pittori, è fatto di piombo, ovvero di biacca, per forza di fuoco.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 177: Libbre 12 di gomma arabica chiara e bella. Libbre 6 di minio che abbia bel colore.
Esempio: Ner. Art. vetr. 118: Piglia cristallo di montagna macinato impalpabile oncie due, e minio ordinario oncie sei.
Esempio: E Ner. Art. vetr. 130: Si averanno gioie di bellezza maravigliosa in ogni colore, che di gran lunga passeranno le di sopra narrate, fatte con minio ordinario.
Esempio: Not. Malm. 2, 577: Minio è specie di color rosso cavato dallo stagno.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 98, 2: Vi è un altro minio più comune, che si fa con piombo e biacca, a forza di fuoco, del quale i pittori ordinariamente si servono.
Definiz: § I. Minio, conforme all'uso latino, si disse anche il Cinabro. –
Esempio: Domen. Plin. 1044: Trovasi il minio ancora nelle minere dell'argento.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1416: Dice farsi l'argento vivo del minio, che abusivamente si chiama cinabro.
Definiz: § II. Figuratam. e poeticam., per il Colore stesso del minio. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 54: Un vecchio al Duca occorre, Che 'l manto ha rosso, e bianca la gonnella, Che l'un può al latte, e l'altro al minio opporre.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 10, 95: La terra ch'avea rossa il sangue resa.... Ingravida del sangue il proprio chiostro, Poi partorisce un fior di minio e d'ostro.
Definiz: § III. E per Belletto fatto con minio. –
Esempio: Pindem. Poes. 333: Più alto assai sul tormentato volto Rosseggia il roditor minio.
Esempio: Volt. Op. 3, 22: Cotest'aria [deflogisticata] si può trar fuori del minio, o d'altre acconcie sostanze, assai più di leggieri e con minore dispendio, che coll'apparato ec.
Definiz: § IV. Per similit. –
Esempio: Pindem. Poes. 14: O tu (salute) di natio minio i labbri pinta, Tu vita sei del mondo.
Definiz: § V. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 306: Sospicando Cesare che sì fatta ostentazione ne' suoi avversarj fosse un minio dell'interesse, per cupidità di vederlo intricato nelle dissensioni co' protestanti, e cosi più debole contra di loro.
Esempio: E Pallav. Perfez. crist. 519: Questi sono i lisci, i minj, onde ci argomentiamo di colorire lo sparuto volto della nostra infingardia.
Definiz: § VI. Minio, si usò anche per Pittura fatta miniando, Miniatura. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 168: Sonci ancora i minj e le lettere grosse di vermiglio.
Esempio: Bocc. Fiamm. 200: Non ti sia cura (parla al suo libro) d'alcuno ornamento..., cioè di nobili coverte di colori varj tinte e ornate, o di pulita tonditura, o di leggiadri minj, o di gran titoli.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 321: Ho di sua mano disegni di pitture e di minio.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 7, 151: Antichità di bronzo di figure piccole, medaglie, ed altre pitture rare di minj.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 8, 8: La qual pittura è tanto finita, che un minio non può essere nè migliore, nè altrimenti.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 11, 238: Ed un altro (quadro) ne ritrasse da uno del Parmigianino..., cosi bene e con tanta diligenza che non si può veder minio più sottilmente lavorato.
Esempio: Borgh. R. Rip. 314: Della seconda maniera è un quadretto d'un Cristo, che òra nell'orto, tanto finito che par di minio.
Esempio: Baldin. Decenn. 1, 57: Attesta il Vasari d'aver nel suo libro de' disegni antichi alcune cose piccole di mano di Cimabue, fatte a modo di minio.
Definiz: § VII. E per Arte del miniare. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 98, 2: Minio.... L'artifizio del miniare.
Esempio: Giobert. Bell. 161: La quale (la natura), benchè scaduta, trionfa ampiamente nelle grandi scene e pitture, e non lascia all'uomo la palma che nel minio, nei lucidamenti, negli spolveri e nei lavori di minutaglia.

223) Dizion. 5° Ed. .
MINISTERIALE
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pag.291

MINISTERIALE.
Definiz: Add. Di ministero, Riferentesi al ministero od ufficio che uno esercita; anche figuratam.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 288: Il battesimo col quale battezzava Pietro, non chiamavasi battesimo di Pietro, ma di Cristo: perchè rimettendosi in tal battesimo i peccati, non poteva Pietro esserne la cagione, se non puramente ministeriale.
Esempio: Cesar. Fatt. Ap. 1, 15: Questo è contro l'errore degli ultimi tempi, novellamente condannato da Pio VI, che il pontefice non è che capo (come essi dicono) ministeriale; cioè che la suprema sua podestà dal corpo de' fedeli, o dalla Chiesa.... a lui sia comunicata.
Definiz: § I. Ministeriale, usasi comunemente per Proprio di ministro di Stato, o del Ministero di Stato, Spettante ad esso. Che proviene da esso. –
Esempio: Bott. Stor. Amer. Avvert. 1, 2: Le terze voci.... sono quelle, che non si leggono nè nel Vocabolario, nè negli autori i quali gli servirono di testo, ma che sono dall'uso volgare d'oggidì autorizzate, come per esempio, proclama ministeriale, e simili.
Esempio: E Bott. Stor. Amer. Avvert. 1, 185: Così fu causa che gli avversarj loro garrissero per ogni canto, questi essere i frutti delle ministeriali condiscendenze.
Esempio: E Bott. Stor. Amer. Avvert. 2, 12: Aggiungevano.... che in quanto ad essi non avrebber mai potuto la tirannide ministeriale sopportare.
Esempio: E Bott. Stor. Amer. Avvert. 2, 241: Non si potrebbe facilmente dire, a quanta rabbia si commovessero coloro, i quali ai disegni ministeriali si opponevano.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 1, 143: Così egli da un lato confermava la calunnia privata colla sua penna ministeriale, senza curarsi della mia protesta, e dall'altro lato cercava ec.
Esempio: Lambr. Elog. 68: Di che mi ha fatta testimonianza chi sedette con lui non breve tempo, e a cui nelle ministeriali consulte pareva di essere a un colloquio di famiglia.
Definiz: § II. Ministeriale, usasi per Fautore di un dato Ministero; onde Ministeriali, in forza di Sost., denota Coloro che co' suffragj o altrimenti sostengono o favoriscono un dato Ministero. –
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 234: I ministeriali restarono superiori, essendosi vinta la provvisione con quasi tutti i voti favorevoli.
Esempio: E Bott. Stor. Amer. 1, 311: Ma i ministeriali, e massimamente i dottori, che gli secondavano, mantenevano che i ribelli fatti dovevano col nome di ribellione chiamarsi.
Definiz: § III. Ministeriale, in forza di Sost. femm., si usa per Lettera ministeriale, Comunicazione spedita in forma di lettera da qualche Ministro, per affari risguardanti il suo ministero.
Definiz: § IV. Feudo ministeriale, si disse Quello che, per una terra o pensione vitalizia, portava l'obbligo, in chi la riceveva, di alcuni servigj od ufficj netta corte del suo Signore; e Servo ministeriale, o, assolutam., Ministeriale, chiamavasi Colui che aveva ricevuto un feudo ministeriale. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 517: Nelle leggi longobarde gli veggo (i servi) chiamati Aldii, overo Aldioni, ancor che forse non rispondeva cosi appunto nè interamente nel suo principio a' Coloni, perchè avean i lor servi distinti ili ministeriali Aldioni principalmente ed i rusticani; poi, secondo gli ufizj ed esercizj loro, massari, armentarj, porcari, capraj ed altri nomi tali.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 1, 114: Tre sorte di feudi da loro (dai patriarchi d'Aquileia) conferiti, cioè retti o legali, di abitanza, e ministeriali. Fra gli ultimi, tutti spettanti alla famiglia di esso Patriarca si contano i fornaj, gli scudellari, i facchini, i corrieri, i sartori, i muratori,... etc. Eranvi ancora i ministeriali nobili, come confalonieri, camerieri, coppieri, scalchi, etc.

224) Dizion. 5° Ed. .
MINISTERO, e anche MINISTERIO
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pag.292

MINISTERO, e anche MINISTERIO.
Definiz: Sost. masc. Ufficio di chi ministra; e propriamente denota L'ufficio solenne di chi è rivestito di alcuna dignità o grado, del cui esercizio debba rispondere, sia nel governo civile, sia nell'ecclesiastico.
Dal lat. ministerium. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 224: Questo loro ministerio (i Centauri) assai morbidamente fanno.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 88: Soli i preti sono ministri della Chiesa, e 'l loro ministerio s'adopera sopra il vero corpo di Cristo.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 2: A ricevere el ministerio del sacro altare mi costrinse la virtù della obedienza.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 125: Acciò che noi operiamo ancora santamente nel ministerio di Dio.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 39: L'uno e l'altro di lor che ne' divini Ufficj già trattò pio ministero, Sotto l'elmo premendo i lunghi crini Esercita dell'arme or l'uso fero.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 125: Egli era chiamato ad esercitare il ministero della predicazione.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 177: Chi manteneva maggiormente il decoro del suo ministero apostolico...? Questo è il decoro vero del ministero ecclesiastico.
Esempio: Cesar. Fatt. Ap. 1, 75: Quando con minacce, comandi o timori, sia loro (ai pastori della Chiesa) impedita, ristretta o anche tolta la libera facoltà che hanno da Cristo, di esercitar il loro ministero.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 490: E quando vi siete presentato alla Chiesa.... per addossarvi codesto ministero, v'ha essa fatto sicurtà della vita?
Esempio: E Manz. Poes. 833: Sacerdote, in bianca stola, Esci ai grandi ministeri.... Il Risorto ad annunziar.
Esempio: Capp. Econ. 420: Di questo male fu prima origine il principio feudale, che della proprietà faceva una giurisdizione, della giurisdizione un dritto consacrato, non già, com'è, un ministero.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Dant. Parad. 10: Il lume di quel cero Che giuso in carne, più addentro vide L'angelica natura e il ministero.
Esempio: E Dant. Conv. 132: Conviene essere altre (intelligenze) di fuori di questo ministerio, che solamente vivano speculando.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 324: E 'l ministero; questi fu Dionisio, lo quale fece libro delle tre gerarchie degli angeli e dei nove ordini, dichiarando l'officio di ciascuno ordine.
Esempio: Car. Eneid. 1, 105: Poi che il gran padre del cielo A tanto ministerio ti propose Di correggere i venti e turbar l'onde.
Definiz: § II. In più largo senso, vale qualsiasi Servizio, Opera o Carico, Ufficio, e simili; anche con un compimento retto dalla particella Di. –
Esempio: S. Bern. Miser. 11: Tutte le creature che sono fatte in tuo ministerio e utilitade, si convertiranno in giudicio ed in vendetta di te.
Esempio: Vill. F. Vit. 22: E a vilissimi ministerj dato e vituperoso guadagno, lungamente poverissima e bruttissima vita menò.
Esempio: Poliz. Pros. 13: La prima, che esso (il buon ministro) sia bene circunspetto a provedere che niente abbi a mancare al ministerio.... La seconda qualità, che debbe uno servo buono avere, si è chè esso sia espedito per potere ogni cosa congruamente mandare ad effetto che al suo ministerio si convenga.
Esempio: Car. Eneid. 6, 324: Altri (pietoso e tristo ministero) Il gran feretro agli omeri addossarsi.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 2, 150: S'egli lasciato il ministerio della gabella, ricevè l'officio della predica, non sarà lecito a me, posta giù la procura, prendere la penitenza?
Esempio: Galil. Op. VII, 358: Nè io ho mai sentito alcun marinaro, etiam di quelli che hanno circondato tutto 'l globo, che ponga differenza veruna circa tale operazione (del salir sopra l'albero), nè intorno ad alcun altro ministerio che si faccia in nave, per ritrovarsi il vassello più in questa che in qualsivoglia altra parte.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 384: Persona.... esercitata ne' ministerj della toga, non della spada.
Esempio: E Pallav. Perfez. Crist. 585: Stando suddito alla madre e al marito di lei ne' servili ministerj d'arte fabrile.
Esempio: Bart. D. Giapp. 1, 141: Continuò lo strapazzarsi ne' più vili e sordidi ministerj della casa.
Esempio: Segner. Paneg. 2, 618: Non solo degna di conversar con amici a lui sì inferiori, ma di servirli e di servirli in ministeij si vili, in usi sì abietti.
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 73: In molti e diversi ufficj dividevano il ministero del credenziere: altri accomodando le frutte, i quali nominavansi pomarj; altri ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 64: La buona donna all'util ministerio In cucina andò a far da Santa Marta.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 27 t.: Quindi si cognobbe che il ministerio e l'opera del ventre non era vana: e che quello non era più da gli altri membri nutrito, che egli si nutrisse loro.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 25, 1, 22: Non v'è palmo di funicella, non caviglia, non chiodo, non torcitura di legno, non istrumentuccio di così piccolo affare, che non abbia la sua necessità, il suo ministero, ec.
Esempio: E Bart. D. Suon. 253: Nel corpo umano, chi tal volta si fa a vederne e divisarne la moltitudine, l'ordine, la diversità e la concatenazion delle parti, e ne considera il particolar ministerio di ciascuna, e l'universale economia di tutte,... forza è che confessi essere ec.
Esempio: E Bart. D. Suon. 271: Ma del laberinto e della chiocciola a' quali io do il principal ministerio dell'udire, mi rimane.... ad esporre ec.
Definiz: § IV. Prendesi pure per Mezzo, Strumento, con un compimento retto dalla particella Di; anche figuratam. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 266: L'altra cagione della parte di fuori de' sogni è spirituale; e questa è alcuna volta da Dio, il quale, per ministerio de' santi angeli, rivela certi misterj occulti.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 394: Nè usando più l'autorità spirituale, se non per instrumento e ministerio della temporale, cominciarono (i Papi) a parere piuttosto principi secolari, che pontefici.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 2, 139: Diversi accidenti rimoti di tempo e di luogo erano a lui manifestati, parte immediatamente da Dio, parte anco per ministerio.... degli angioli.
Esempio: Mascher. Geom. Compass. Pref. 15: Tutto ciò mi spinse a cercare un metodo almeno d'approssimazione per dividere la circonferenza in tali nuovi gradi e minuti, e m'è riuscito, col ministero di que' soli tre punti, d'avere ec.
Esempio: Martin. T. V. 1, 37 Not.: O Dio ordinò ad Adamo ed Eva di uccidere degli animali per coprirsi delle loro pelli, o gli stessi animali fece uccidere per ministero di qualche angelo.
Definiz: § V. E per Amministrazione, Maneggio. –
Esempio: Dant. Conv. 341: Maria..., a' piedi di Cristo sedendo, nulla cura del ministerio della casa mostrava; ma solamente le parole del Salvatore ascoltava.
Esempio: Instr. Cancell. 17: Per queste difficultà nelle riscossioni, non trovano (i Comuni) chi voglia accettare il ministerio o maneggio de' loro effetti, senza eccessivi salarj.
Definiz: § VI. E per Amministrazione della cosa pubblica, Amministrazione dello Stato; Governo. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 97: E di Pietro Mazzarino medesimo, se avesse avuto uno zampetto nel ministero di Francia, ho bastante fondamento per credere ch'ei ec.
Esempio: Cocch. Op. 1, 448: Dopo qualche tempo o pe' consigli, o per la sollecitudine de' parenti, o per la mera necessità delle casuali combinazioni,... quasi ciascuno di loro (dei giovani signori inglesi) si trova.... o nel ministero, o nella milizia, o nella corte.
Definiz: § VII. E per I ministri di uno Stato; e oggi, più particolarmente, Il consiglio de' ministri. –
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 4, 373: Mi è sempre nella mente rimaso ciò che a me di un certo paese disse un giorno un savio ministro, cioè che li discorsi di quel popolaccio insegnavano il più delle volte al ministero medesimo ciò che ne' più difficili affari pensar si dovesse.
Esempio: Giust. Vers. 6: Già la corte, il ministero, Il soldato, il birro, il clero, Manda il morto al diavolo.
Esempio: Giobert. Rinnov. 1, 325: Io ed alcuni de' miei colleghi proponemmo e vincemmo che il ministero si rifacesse.
Esempio: E Giobert. Rinnov. 1, 330: Come il nuovo ministero nasceva da un raggiro, così la sua prima opera fu la violazione più espressa degli ordini costituzionali.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 298: Di più, se ogni tantin si cambierà Un ministero, ec.
Esempio: Lambr. Elog. 58: Il Cavour.... appoggia nel parlamento il ministero battuto dagli oppositori.... l'appoggia e lo fa uscir vittorioso.
Esempio: E Lambr. Elog. 139: I ministeri, formati appena, cadevano e immediatamente; poichè dal Ministero che successe a quello del Ridolfi si meditò e si tentò cosa, la quale ec.
Esempio: Capp. Econ. 388: Nel Rapporto intorno alle condizioni economiche di alcuni Stati d'Italia, compilato dallo stesso signor Bowring per commissione del ministero britannico.
Definiz: § VIII. Vale anche Dignità e Ufficio di ministro; e in tal senso riceve ordinariamente un compimento denotante quel ramo della pubblica cosa, alla quale un Ministro è preposto. –
Esempio: Lambr. Elog. 146: A me basta ricordare che il Ridolfi resse in Toscana i ministeri degli Affari esteri e della pubblica Istruzione.
Definiz: § IX. E vale altresì Residenza di ministro, e del suo ufficio; e in tal senso pure riceve il compimento che gli conviene.
Definiz: § X. Pubblico ministero, vale L'ufficio di chi innanzi ai tribunali sostiene e perora la scrupolosa applicazione della legge, sia per punire, sia per assolvere; ed altresì Colui che esercita tale ufficio.

225) Dizion. 5° Ed. .
MINISTRA
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pag.293

MINISTRA.
Definiz: Femm. di Ministro. Colei che ministra, che governa, sotto la dipendenza di altri; ma comunemente è usato in senso figurato.
Lat. ministra. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Agli splendor mondani Ordinò general ministra e duce Che permutasse a tempo li ben vani Di gente in gente, ec.
Esempio: E Dant. Inf. 29: Giù ver lo fondo, dove la ministra Dell'alto Sire infallibil giustizia Punisce i falsator.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 40: E così le due ministre del mondo (Natura e Fortuna) spesso le lor cose più caro nascondono sotto l'ombra dell'arti reputate più vili, acciò che ec.
Esempio: Tass. Lett. 2, 15: Sono più tosto fattura de la loro imaginazione, che opera de le tue mani, o di quelle de la natura tua ministra (parla a Dio).
Esempio: Rucell. Or. Dial. 8, 14, 579: Secondo le leggi soprannaturali, da Dio onnipotente si può far quello ch'è impossibile farsi dalla Natura, ch'è sua ministra, nè ha forza di poter fare quel che può fare Iddio.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 3, 36: Ella (l'anatomia) fu fin dall'antica eternità consigliera e ministra di lui nel gran negoziato del fabbricamento dell'universo e dell'uomo.
Definiz: § I. E nei conventi di monache, vale Colei che ha il maneggio economico, Camarlingo. –
Esempio: Lett. SS. BB. Fior. 262: Potrebbe dire alcuna (monaca): Io non tengo, ma tiene la mia ministra o vicaria per me; ovvero: Io tengo alcuna cosellina con licenza.
Esempio: Cellin. Vit. 3, 60: E volendo dette monache, e per loro la reverenda suora Mattea de' Bizzeri, ministra, da una parte, ed io Benvenuto dall'altra, far nota ed esprimer la limosina, ec.
Esempio: Galil. Op. Cart. div. XVI, 485: Suora Petronilla Bartolini, Ministra del monastero di San Giorgio.
Definiz: § II. E per Colei che comecchessia presta servigj ad altri; Ancella; ed è comunemente usato in senso figurato. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 362: Figliuole mie, (parla la Filosofia alle Virtù) care e veraci ministre di Dio, da Cristo e da me siate sempre benedette, che veracemente siete la salute e il campamento delle genti, tante fatiche portate per l'umana generazione.
Esempio: Segn. B. Poet. volg. 281: Dov'e' dice Con la voce, intendo ch'e' voglia dir dell'arte istrionica ministra della poetica, che fa l'imitazion sua con la voce.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 536: Più tosto questa facultà (dell'amministrar la casa) si dee stimare ministra di quella (dell'acquistare i beni), che o la medesima, o parte d'essa. Perciocchè.... procacciando l'arte dell'acquistar sostanze a quella del governar la casa la propria materia,... non senza ragione si può chiamare sua ministra ed ancella.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 428: Tutte l'arti sono ministre della retta politica, più o meno pregiate.
Esempio: Marchett. Anacr. 11: Ei dunque à imposto a me Come a ministra sua, ch'io voli in fretta E recapiti da sua parte Queste carte ec. (parla una colomba).
Esempio: Buonav. Vit. Filic. 3: Nè vogliono considerare che quando ella (la virtù militare), divenuta ministra del capriccio, della sregolatezza e del furore si ristringe, puramente a sapere uccidere gli uomini ec.
Esempio: Giobert. Bell. 22: La fantasia interviene solo come ministra e serva dell'intelletto, e quasi mezzana tra lui e le cose esteriori, nella formazione delle idee specifiche.
Definiz: § III. E usato, più che altro poeticam., nel senso di Somministratrice, Apportatrice, Causatrice, di checchessia; anche figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 36: Quella parte misera gli tolse Che de la luce, sola, era ministra. Nè d'acciecarlo contentar si volse ec.
Esempio: Bemb. Rim. 43: Speme.... Cote d'amor, di cure e di tormento Ministra ec.
Esempio: Cas. Rim. 1, 23: Ben mi scorgea quel dì crudele stella, E di dolor ministra e di martirj.
Esempio: Mascher. Inv. Lesb. 490: Sopra lor (sui fiori) trasvola L'ape ministra dell'aereo mèle.
Esempio: Mont. Poes. 1, 31: Poi ministra di luce e di portenti, Del ciel volando pei deserti campi, Seminasti di stelle i firmamenti (parla alla Bellezza).
Definiz: § IV. E per Operatrice, Esecutrice, in servigio di chicchessia o di checchessia; anche figuratam. –
Esempio: Cic. Opusc. 532: Cioè la falsa accusazione, che soleva essere ministra dell'avarizia de' pretori.
Esempio: Capp. Longob. 184: In sua vece la Germania onora il Sassone Witikindo, generoso difensore di una selvaggia indipendenza incontro a Carlo ed al cristianesimo, di cui la spada era ministra.
Definiz: § V. E per Sacerdotessa, parlandosi di culto pagano. –
Esempio: Rucell. G. Orest. 118: O miseranda donna, Ministra al tempio d'un crudel tiranno.
Esempio: Car. Eneid. 6, 53: Seco addusse Deïfobe di Glauco, una ministra di Diana e d'Apollo.
Esempio: Lanz. Vas. ant. dip. 137: V'era un grado fra le ministre di Bacco, che solo a nobili vergini competeva.
Definiz: § VI. Ministra, nel contado, dicesi per Garzona.

226) Dizion. 5° Ed. .
MINISTRANTE
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pag.294

MINISTRANTE.
Definiz: Partic. Pres. di Ministrare. Che ministra. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 296: Esculapio avervi (in Coo), portata la medicina.... e doversi fare.... esenti del tutto gli abitatori di tale isola a tanto Iddio consagrata e ministrante.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Che presta servigio, assistenza, aiuto, e simili; anche figuratam. Usato altresì in forza di Sost. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. Genes. 155: Egli pone che (gli angeli) sono divisi in duo parti, cioè assistenti e ministranti. Assistenti sono quelli che sempre stanno con Dio e mai non vengono a noi.... I ministranti sono detti quelli che sono diputati al servigio nostro e di tutto l'universo.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 536: Tra molte arti veggiamo, che l'una ministrando all'altra, viene la ministrante a farsi quasi serva dell'altra; come, per esempio, adiviene tra l'arte del far freni, e quella del cavalcare.
Definiz: § II. E detto di Sacerdote, vale Che ministra al celebrante in certe solenni funzioni; e si usa anche come Sost. –
Esempio: Buomm. Verg. 25: E 'l diacono ministrante con ammitto, camice, cordiglio, manipolo, stola e dalmatica.
Esempio: E Buomm. Verg. 36: Troverà i canonici già parati, cioè prete e diacono assistenti, diacono e suddiacono ministranti.
Definiz: § III. Ministrante, in forza di Sost., vale Colui che amministra, governa, e simili; comunemente Ministro. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 9: Andamenti V'eran (nella commedia) di ministranti, Di cittadini storie, Matasse di serventi, E viluppi d'amanti ec.
Definiz: § IV. E per Chi ministra a Dio, Chi serve a Dio, Sacerdote. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 51: Che fanno de' benefici tolti alla disposizione del Papa? Gli riducono per avventura allo stato di quegli aurei tempi lodati dal Soave,... e convertono il tutto nel sollevamento de' poveri e nel sostegno necessario de' ministranti? No.

227) Dizion. 5° Ed. .
MINISTRARE
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pag.294

MINISTRARE.
Definiz: Att. Dare, Porgere, Somministrare; ma è voce più propria della poesia o della nobile prosa.
Dal lat. ministrare. –
Esempio: Span. Cur. Occh. volg. Z. 30: Il medico li ministri queste medicine: finocchio, anisi, ruta, ec.
Esempio: Quintil. Declam. P.: Dio volesse che almeno le selve ci avessono ministrate rozze vittuarie.
Esempio: S. Cater. Lett. 1, 92: Tutta la vita loro si spende in onori e in conviti, e in molti servitori, e in cavalli grossi, quello che si dee ministrare a' poveri.
Esempio: Marchett. Anacr. 5: Qui ne venga a inebriarmi Col ministrarmi Nappi, e tazze il Dio d'amore.
Esempio: Leopard. Poes. 69: Vitto il bosco, Nidi l'intima rupe, onde ministra L'irrigua valle.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 226: Debbe ciascuno.... mescere e ministrare alli popoli rozzi e poveri di scienza l'acqua della dottrina e della grazia.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: S. Greg. Omel. 2, 120: La donna nel paradiso ministrò la morte all'uomo.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 47: Aver sempre a ministrarti ogni mio sapere ed ogni mia possanza perchè tu facci botti, bigonciuoli, arcucci da bambini ec.
Esempio: Car. Eneid. 1, 246: E l'impeto, e 'l furor l'arme ministrano.
Esempio: E Car. Eneid. 3, 239: Era la gente intenta A l'arti.... ed io lor ministrava Leggi e ragioni, e facea tempj e strade (lat. jura.... dabam).
Esempio: Rot. Poes. 1, 278: Voi, cui le buone Muse ingegno ed arte Ministran sempre.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 42: Ne scrissi loro con quanta più considerazione mi si ministrò.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. 276: Li lascerò (i secreti della Passione) contemplare a voi in quel modo piacerà a Sua Bontà ministrarveli alla mente.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 23: Esso il consiglia, e gli ministra i modi Onde l'impresa agevolar si puote.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 20, 109: Pur lo consola e gli ministra ardire.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 218: Rappresentavano (certe pitture) quei diletti che ministra la villa a' suoi abitatori.
Definiz: § III. E riferito a sacramenti, indulgenze, o simili, vale Dare, Dispensare. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 460: Tutti sono tenuti a lavorare, se non quelli ministri della Chiesa, li quali sono molto occupati in ministrare li sagramenti.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 10: È necessaria [la grazia] a degnamente ministrarlo (il sacramento dell'ordine).
Esempio: Domin. Gov. Fam. 114: Quando i sacerdoti stavan sempre in servigio del popolo loro, o orando nel divino conspetto, o ministrando sacramenti, o predicando, o correggendo i peccati.
Esempio: Savonar. Pred. 12: Ha lasciato Cristo la potestà ecclesiastica per ministrare gli suoi sacramenti.
Esempio: Ar. Sat. 1, 160: Le scomuniche empir quinci le carte, E quindi ministrar si vederanno Le indulgenze plenarie al fiero Marte.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 4, 54: Fecesi ministrare, oltre il celeste viatico, anche il sagramento della estrema unzione.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 43: La cura del ministrarvi (nel lazzeretto) i sacramenti fu sempre de i Padri zoccolanti d'Ognissanti.
Esempio: Murat. Gov. Pest. 249: E per conto del viatico, bisogna fare quanto si può per ministrarlo; essendo poi non solo lecito, ma obbligo di non darlo, quando il paroco fosse solo.
Definiz: § IV. Riferito in particolare a giustizia, ragione, e simili, vale Rendere, Fare. –
Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 125: Sapendosi per ognuno, che non ministravano ragione i Romani se non nella lor lingua, e che bisognava parlare come essi, chi voleva trattar con loro.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 185: E non so anco perchè i suoi servitori abbiano ad essere esclusi di domandare a Vinegia quella giustizia, che quella eccelsa Repubblica ministra con tanta sua gloria a tutto 'l mondo.
Esempio: E Car. Lett. ined. 1, 101: Lo vogliono assassinare, e verrà lor fatto per questa partita di S. Eccellenza, nel favor de la quale io sperava che si gli dovesse ministrar giustizia.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 9: Volle che si ministrasse giustizia indifferente a tutti.
Definiz: § V. Ministrare, vale altresì Amministrare, Governare, Reggere, riferito a cose civili o ecclesiastiche. –
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 2, 199: Certi villanelli, stati levati da guardare le pecore.... tirati a ministrare gli ufficj del Comune, ec.
Esempio: Machiav. Disc. 367: Il che è contrario a quello che oggi fanno queste nostre repubbliche e principi, di mandare nei luoghi, per ministrargli meglio, più d'un commissario e più d'un capo.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 132: Il pontefice e quelli che sono sottoposti al pontefice a ministrare le cose sacre, si esercitano in una acerba e faticosa milizia,... cioè della virtù contro a' vizj.
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Senec. Pist. 389: Questi sono gli elementi per li quali il mondo è ministrato.
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 257: Molte madre drento al fiume Ibero I proprj figli, in quella furia stolta, Gittàr la notte con istran pensiero: Chè il furor tutto ministrava e guida.
Esempio: Bald. Quint. Cal. 2, 74: Divisa in quattro parti ognor trascorre La mortal vita, che da queste (le quattro stagioni) viene Alternamente ministrata.
Definiz: § VII. Pure per Amministrare, riferito in particolare a denari, patrimonj, e simili. –
Esempio: Vill. G. 341: Volea che si rivedessero le ragioni del Comune da coloro che aveano avuta a ministrare la moneta.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 4, 145: L'ufficio della Camera de' Conti è rivedere i conti a tutti quelli che ministrano danari della Corona.
Esempio: Cecch. Donz. 5, 5: I' voglio Che tu ministri me e la famiglia, E disponga a tuo modo.
Esempio: Dav. Tac. 1, 159: Le cose sue faceva Cesare ministrare a cima d'uomini.
Definiz: § VIII. E riferito ad atti qualsiansi, vale Compiere, Adempiere. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 26, 29: Ch'io sento già quell'etterno giudicio, Dove fia giudicato il buono e il fello. Tosto fia ministrato il grande oficio.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 28, 126: Talvolta per fuggir le sue donne ozio, Ministravan lanifero negozio.
Esempio: Rucell. G. Orest. 118: Ch'a le vergini mani Di donna sol conviene Lo ministrar il bene, O sanza dea, non sacrifizj immani.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 600: In qualunque lecito stato tu sia, dei fare opera di venire alla perfeziono di quello stato esercitandolo nel miglior modo che richiegga il gran padre di famiglia da chi ministra un tal ufficio nella sua casa (qui per similit.).
Definiz: § IX. Riferito a religione o culto, vale Esercitarne gli ufficj; e riferito a chiesa, Ufficiarla: ma non è di uso comune.
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 328: Nelle dette chiese mise ministri, per li quali si lodasse il Signore, e le dette chiese si dovessero ministrare.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 2: Aveva deliberato l'immortale Iddio, di eleggersi, per quando fosse tempo, un popolo proprio e particolare che custodisse la legge divina, ministrasse la religione, interpretasse gli oracoli.
Definiz: § X. E assolutam., per Tenere, o Reggere, ufficj, e propriamente pubblici. –
Esempio: Dant. Conv. 302: Altre leggi sono, che sono quasi seguitatrici di natura, siccome costituire l'uomo d'etade sufficiente a ministrare.
Esempio: Stef. March. Istor. 11, 18: Molte cose (il Capitano del popolo) baldanzosamente fece, ed eziandio di confinare uomini che non lo meritavano, ed a posta, si dicea, di quelli che allora ministravano.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 578: E hanne auto carico assai el padre di Girolamo, che governava, e che ministrava; teneva il sacco l'uno all'altro.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 86: I premj, le indennità largamente si davano a chi meno le meritava, nè vi era ufficiale, che di chi ministrava fosse amico, che alla menoma rotta non si trovasse ad aver perduto gli arnesi e grassi compensi non toccasse.
Definiz: § XI. Ministrare alcuno, trovasi per Servire alcuno nei suoi bisogni. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 76 var.: Allora quegli (l'infermo) disse loro, come dopo trenta giorni ne' quali nullo l'aveva visitato, Dio gli avea mandato l'angelo suo a ministrarlo.
Definiz: § XII. In forza di Neutr., vale Prestare servigio, assistenza, aiuto, il proprio ufficio, e simili; usato tanto con un compimento, quanto assolutam.; ma oggi non è comune. –
Esempio: Dant. Purg. 30: Quasi ammiraglio che in poppa ed in prora Viene a veder la gente che ministra Per gli altri legni, ed a ben far la incuora.
Esempio: E Dant. Conv. 136: Detto gli fu (a Cristo) che 'l padre aveva comandato agli angeli che gli ministrassero e servissero.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 62: Lo desiderio del quale poi che per la sua risposta ebbe saputo, tennelo secreto, e diedegli aiuto e vestillo d'abito di santa conversazione, e in quanto potea gli ministrava.
Esempio: Institut. SS. PP. 60 t.: Voglio brevemente raccontare lo modo e l'ordine che si tiene in diversi monasterj, ed in ministrare e provedere ai frati le cose da mangiare.
Esempio: Bibb. N. 7, 593: Li Leviti veramente, i quali ministrano alla casa del Signore, loro possederanno venti gazofilacj.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 737: La gente, che ministra; cioè serve, cioè la ciurma che remiga e fa li servigj che s'appartegnano a loro.
Esempio: Poliz. Pros. 12: Benigno Dio, che è l'uomo che tu di lui ti ricordi, e che abbiamo noi tanto meritato, che tu con tanta umiltà ei venghi a ministrare? (si parla della lavanda de' piedi fatta da Gesù ai discepoli).
Esempio: E Poliz. Pros. 13: La terza condizione debbe essere, che il servo sia pronto, e che abbia in punto le cose che a ministrare s'appartengono.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 20: Tal (mensa) non cred'io che s'apparecchi dove Ministra Ganimede al sommo Giove.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 201: Molto era accetta a Dio quella sua umile carità di ministrare ai poveri con le proprie mani.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 17: Da questo buon vecchio umanamente raccolto Malachia, mentre con sollecitudine gli ministra, ec.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 13: Di molti proti, diaconi ed altri laici, i quali..., essendo una crudelissima peste in Alessandria, ministrando a gl'infetti morirono.
Definiz: § XIII. E figuratam. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 394: Cioè quando non si muove (l'imaginazione) per li sentimenti del corpo, che ministrano a l'apprensiva, e l'apprensiva ministra alla imaginazione.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 303: Forse il pensiero d'entrambe (le due contrarie parti) riuscirà egualmente vano; e forse entrambe ministrano, ingannando se medesime, ad un ignoto destino.
Definiz: § XIV. Trovasi per Offrire, Porgere, in senso però figurato. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 244: Prenda consiglio Ciascuna in sè e in savj suoi amici, E come Dio le ministra, si prenda.

228) Dizion. 5° Ed. .
MINISTRATIVO
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pag.295

MINISTRATIVO.
Definiz: Add. Atto a ministrare, Che ha l'ufficio di ministrare, di servire. –
Esempio: Varch. Lez. Accad. 201: Il medico non solo non vince la natura, ma non l'imita ancora, ma è suo ministro...: benchè, nel vero, il medico non è sempre ministrativo, come è sempre correttivo, per chè pare che operi alcuna volta senza la natura, come quando o racconcia l'ossa, o taglia la carne fracida.

229) Dizion. 5° Ed. .
MINISTRATO
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pag.295

MINISTRATO.
Definiz: Partic. pass. di Ministrare.
Definiz: § In forma d'Add. Dato, Somministrato, come comunemente si dice. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 225: Finiti i sei mesi del patto sarebbe (l'erario apostolico) costretto a cessare da' ministrati sussidj.
Esempio: E Pallav. Perfez. crist. 577: Senza prender essi altra mercede del ministrato soccorso, che ec.

230) Dizion. 5° Ed. .
MINISTRATORE
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pag.296

MINISTRATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Ministrare. Chi o Che ministra.
Lat. ministrator. –
Esempio: S. Cater. Lett. 3, 310: Io voglio, che egli levi la croce santissima sopra gl'infedeli, e levila sopra de' sudditi suoi, ciò sono quelli che si pascono e notricansi nel giardino della santa Chiesa, che sono ministratori del sangue mio.
Esempio: Damin. Gov. Fam. 115: Questi sono ministratori di sacramenti; come battesimo, messa, confessione, ec.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 189: Essere stati dunque eletti que' diaconi per ministratori dell'Eucaristia.
Definiz: § E assolutam., per Amministratore. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 240: Ha lasciato Niccolò tutore di tutto, e me e Giovacchino ministratore fino a tanto Niccolò ordini altro.

231) Dizion. 5° Ed. .
MINISTRATRICE
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pag.296

MINISTRATRICE.
Definiz: Femm. di Ministratore.
Lat. ministratrix. –
Esempio: Tass. Dial. 3, 464: E perchè la vita avea bisogno di quiete e di piacere, l'arti ancora, che ci sono ministratrici de' piaceri, furon ridotte in questo ordine.

232) Dizion. 5° Ed. .
MINISTRAZIONE
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pag.296

MINISTRAZIONE.
Definiz: Sost. femm. Il ministrare, Ministerio; ma è voce di uso non comune.
Lat. ministratio. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Occupati nella solita devota ministrazione de' santi sagramenti.
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 103: Nella loro ministrazione è data la virtude alli quattro elimenti che sono nel corpo nostro.

233) Dizion. 5° Ed. .
MINISTRELLO.
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pag.296

MINISTRELLO.
Definiz: Diminut. e Dispregiat. di Ministro. Ministro dappoco, vile; ma è voce di raro uso. –
Esempio: Tratt. Benviv. 26: S'elli fa opere temporali, come fanno quelli lavoratori e quelli ministrelli; o s'elli fa opere spirituali.... sanza carità, a dritto parlare, non li vagliono neente.
Definiz: § E per Falso sacerdote, Sacerdote non della vera fede. –
Esempio: Bart. D. Inghilt. 4, 152: E con ciò la sopranatural virtù dell'acqua benedetta, messa da' ministrelli, come tutte l'altre sacre cose della religione cattolica, in dileggio, e la forza de gli esorcismi sopra i demonj.... rimasero in un fatto medesimo confermate.
Esempio: E Bart. D. Inghilt. 6, 217: Altresì de' ministrelli e predicanti si ardirono a presentarglisi avanti, e richiederlo di quistionar con essi sopra articoli di religione.

234) Dizion. 5° Ed. .
MINISTRESSA
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pag.296

MINISTRESSA.
Definiz: Sost. femm. Moglie di ministro; ma direbbesi più che altro per ischerzo. –
Esempio: Bart. D. Inghilt. 5, 65: Spacciatosi il P. Cornelio da' disputanti, eccogli un dì due ministresse, mogli di non so qua' di loro anch'esse col cartello della disfida, a quistionar sopra punti di religione (qui per Moglie di pastore protestante).

235) Dizion. 5° Ed. .
MINISTRINO.
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pag.296

MINISTRINO.
Definiz: Diminut. di Ministro. Ministro assai giovane, o di poca pratica e autorità; e per estensione, Persona di poco conto. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 90: O ministrino, a farmi l'uomo addosso Non mi venir, non ci accostiamo tanto, Perchè sono ancor io di sangue rosso, ec.

236) Dizion. 5° Ed. .
MINISTRO.
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pag.296

MINISTRO.
Definiz: Sost. masc. Chi ha il maneggio e il governo delle cose, Chi amministra sotto la dipendenza di alcuno; e più determinatamente, Chi ha alcuna parte nel maneggio delle cose pubbliche.
Dal lat. minister. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 131: E chi pure si determina, crede che questo signore sbrancherà qualcuno di questi confederati...: e io credo più questo, per averne sentito smozzicare qualche parola a questi suoi primi ministri.
Esempio: E Machiav. Princ. 87: Non è di poca importanza ad un principe l'elezione de' ministri.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 51: Così per colpa de' ministri avari E per bontà del re che se ne fida, Sotto l'insegne si raccoglion rari, Quando ec.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 77: L'altra distinzione che mi occorre è che sia da fare differenza da uno che regga come principe e con autorità propria, da chi regge come ministro e in nome di altri.
Esempio: E Guicc. Op. ined. 1, 159: Non è possibile fare tanto che e' ministri non rubino: io sono stato nettissimo, e ho avuto governatori e altri ministri sotto di me, e con tutta la diligenza che io abbia usata, e lo esemplo che ho dato loro, non ho potuto provvedere tanto che basti.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 92: Avendo per male, che.... riputasse i compagni del medesimo magistrato, creati co' medesimi auspicj, non più per compagni, ma per ministri.
Esempio: Sassett. Lett. 381: Io stimo che molto facilmente otterrebbe da Sua Maestà non solo una licenza da potere fare questo viaggio...; anzi, che da tutti i suoi ministri mi fusse dato aiuto e favore a questo effetto del vedere e 'ntendere, mandandomi ec.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 12: Ei capitan fia d'essa (dell'impresa). Io qui l'eleggo; e 'l faran gli altri in terra, Già suoi compagni, or suoi ministri in guerra.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 158: E non v'è barone nè ministro del Duca, per grande che sia, che mi trovi pronto a l'ossequio.
Esempio: Dav. Tac. P. 1, 57: Tiberio che si serviva de' ministri, come dicono gli scrittori, per sue spugne a cavar il sangue.... da' popoli.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 242: Essendo solito a dire che i ministri nuovi sogliono stroppiare i negozj, innanzi che abbiano tempo d'intenderli e di capirli.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 415: Motezuma ebbe notizia, che sulla costa di Ulua veleggiavano diciotto navi forestiere, mandategli in pittura da i ministri di quei contorni su quelle tele che servivano di lettere.... Gli desse o no apprensione questo ragguaglio de i suoi governatori, ec.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 10: Lo ministro maggior della natura, Che del valor del cielo il mondo imprenta, E col suo lume il tempo ne misura, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 166: E sè ministri dicono (i rettori) della giustizia e di Dio, dove sono della iniquità e del diavolo esecutori.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 313: Dice Lo ministro: imperò ch'egli (il Sole) à a ministrare e servire, de la Natura;... imperò che a la natura naturata cagiona li suoi effetti, ed à più a cagionare che gli altri pianeti, e però si può chiamare maggior ministro della Natura.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 18: Lo porta via con tal prestezza d'ale, Che lascieria di lungo tratto quello Celer ministro del fulmineo strale.
Esempio: Varch. Quest. Alchim. 21: Come il medico non è altro che ministro e aiutatore della natura, così l'archimista è solo aiutatore e ministro della natura.
Esempio: Car. Dicer. 24: Come sia ministro (il naso) del polmone, sergente del cerebro, soprastante dell'odorato, riformatore dello starnuto, e purgatore di tutto 'l capo.
Esempio: Galil. Op. V, 325: Se la teologia.... non discende allo più basse ed umili speculazioni delle inferiori scienze, anzi.... quelle non cura, come non concernenti alla beatitudine, non dovrebbono i ministri e professori di quella arrogarsi ec.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 17: Egli è d'uopo che la volontà abbia i ministri sotto di lei, a cui ella dia gli ordini.
Definiz: § II. Ministro, in senso speciale, vale Colui che siede nei consigli del principe, e nel suo nome governa lo Stato; onde dicesi pure Ministro di Stato. –
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 2, 52: Credono essi di venire per questi vani argomenti in maggior gloria, avvisando, che se veduti saranno in compagnia o del prelato, o del duca, o del generale, o del ministro di stato, saran da più riputati ec.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 60: In Francia è stata da quel monarca istituita una scuola espressamente pe' coltivatori; e per chiunque profitterà, secondo il giudizio e le relazioni de' ministri, son proposti de' premj.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 59: Non pochi fra i prelati, abbandonate le sedi e gli ovili loro, se ne givano a Parigi per ivi far opera a diventar ministri, o ec.
Esempio: E Bott. Stor. Amer. 1, 149: Quello che in altri governi, dove tutto si attribuisce al re, non si potrebbe se non se per l'abdicazion di questo ottenere,... si ottiene in Inghilterra facilmente col cambiamento dei ministri.
Esempio: Lambr. Elog. 60: Da quel tempo in poi il Cavour potrebbe dirsi essere stato il ministro perpetuo e necessario; tanto fu breve l'intervallo, in che, per le inevitabili vicende del reggimento parlamentare, ei dovette cedere ad altre mani il governo dello stato.
Esempio: E Lambr. Elog. 110: Egli.... lavoratore assiduo in questa nostra Accademia e presidente premurosissimo, egli ministro di Stato e senatore.
Esempio: E Lambr. Elog. 145: E i fedeli a lui (al granduca).... parlarono franco a' suoi ministri, ma non furono ascoltati.
Definiz: § III. E in tal senso prende diversi compimenti, secondo quella parte della cosa pubblica, alla quale ciascun ministro presiede; come, per esempio, Ministro della pubblica istruzione, Ministro delle finanze, Ministro di grazia e giustizia, Ministro della guerra, e va' discorrendo. –
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 30: Le rigide opinioni da me sostenute possono essere utili a moderare il furore o dei condottieri d'armate o dei ministri della guerra in certi fatali momenti di cattivo umore ec.
Esempio: Pap. L. Coment. 1, 143: Niun ministro di finanze conservava lungo tempo il suo posto, se largamente non le somministrava con che proseguire i suoi dispendj.
Esempio: E Pap. L. Coment. 5, 181: Ritornato in Francia, afflitto e cruccioso pei rimproveri fattigli dal ministro della marineria,... con un colpo di pistola si uccise.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 336: Scriveva egli al ministro degli affari esteri, male conoscersi i popoli cisalpini a Parigi.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 4, 440: Rinunziò alla carica di ministro delle finanze.
Definiz: § IV. Ministro, dicesi pure Colui che ha il carico di rappresentare uno Stato presso un altro Stato, sia temporaneamente, sia permanentemente. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 60: Di riferire alla Maestà del re Cristianissimo molte cose trattate e stabilite da me con questi signori ministri di sua Maestà.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 200: Il che essendo molto ben noto a lei (alla Regina).... procurò di passarne escusazione con i ministri loro (del Pontefice e degli altri principi cattolici), ma particolarmente con l'ambasciatore veneziano ne tenne lungo ragionamento.
Esempio: Pindem. Poes. 326: Col ministro al fine Del prence suo, perchè ammonirlo degna, Rompesi.
Esempio: Pap. L. Coment. 5, 118: In Aquisgrana diede udienza (Napoleone) agli ambasciatori dell'Austria, del Portogallo, di Napoli, ai ministri dell'Elettore di Salisburgo e dell'ordine di Malta, i quali tutti gli presentarono nuove lettere di credenza.
Esempio: Giust. Vers. 283: Del ministro di là (cioè del ministro d'Austria in alcuno degli Stati italiani) dite lo stesso Ne' caffè, ne' teatri, in ogni crocchio.
Definiz: § V. E per Chi ha un carico pubblico qualsivoglia, Chi n'è investito; ed altresì Esecutore di magistrato o di uffizio pubblico qualsiasi. –
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 95: Ora da i ministri de la Tesaureria sono molestato per un terzo di tutta (la tratta), e la tratta è invilita tanto, che la grazia fatta mi torna di poco momento.
Esempio: Legg. Band. C. 10, 186: Ed alli capimaestri quando saranno spesati dalli detti Ufiziali, o loro ministri, non sia lecito per loro fatiche conseguire e accettare altro premio che lire tre il giorno per ciascuno.... E li Ufiziali o lor ministri sempre che si speseranno devino essere rimborsati ec.
Esempio: E Legg. Band. 12, 103: Nella città di Pisa.... è deputato al marchiare e stampare il detto cuoiame.... un ministro particolare con salario fermo, il qual ministro debbe osservare ed essequire quanto ec.
Esempio: E Legg. Band. 12, 130: Tutte le deliberazioni eschino dal magistrato stesso, e il cancelliere.... non vi abbia altro che fare che rogarsene; perchè non conviene che un ministro partecipi dell'autorità del magistrato.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 45: Andò alla Sanità, che ci mandò il cerusico Coveri, e alcuni ministri.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 84: Ferono tosto, con ogni maggior diligenza e fedeltà, raccorre da' ministri dell'ecclesiastico tribunale, con informativo processo, le geste e l'opere maravigliose, che già adornarono la sua passata vita (di s. Maria Maddalena de' Pazzi).
Esempio: Viv. Relaz. 261: Tali argini, e contrargini sieno sempre ben vigilati e custoditi, nella guisa che si osserva dall'ingegnere e dai ministri a ciò destinati.
Esempio: Nell. Disc. Archit. 44: Per sicurezza de' ponti (sull'Arno), vennero in mente agli architetti l'idee di voltare archi di gran luce, e per utilissime si approvarono da' ministri, sapendosi che ec.
Esempio: Fag. Comm. 2, 8: Voi siete avvezzo.... a servir di ministro a Potestà, che non saranno stati cavalieri, come son io.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 259: Era quasi impossibile che si accordassero il vecchio e il nuovo maestro del saggio e gli otto loro ministri, a gabbare i padroni de i fiorini.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 226: A che pro.... le leggi, quando sieno ridotte ad esser soltanto un semplice mercimonio de' ministri e degli esattori?
Esempio: Giord. Op. 1, 12: Magazzini sotto e sopra; e, pei ministri delle gabelle, stanze di sopra ad abitare, di sotto ad esercitarvi gli uffizj loro.
Esempio: E Giord. Op. appr.: Una delle due fronti delle stanze pei gabellieri e ministri di polizia.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 38: E giudici e auditori e coadiutori, Cancellieri e ministri processanti.
Definiz: § VI. E per Esecutore dell'altrui volontà. –
Esempio: Dant. Inf. 23: Chè l'alta provvidenza, che lor volle Porre ministri della fossa quinta, Poder di partirs'indi a tutti tolle (si parla di demonj).
Esempio: E Dant. Purg. 1: Chè non si converria l'occhio sorpriso D'alcuna nebbia andar davanti al primo Ministro che è di quei di paradiso.
Esempio: E Dant. Purg. 30: Si levàr cento, ad vocem tanti senis Ministri e messaggier di vita eterna.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 65: Stimar non sa se sian magiche larve, Che Malagigi un de' ministri sui Gli abbia mandato ec.
Definiz: § VII. E semplicemente per Esecutore. –
Esempio: Tass. Gerus. 1, 33: Gli altri, già pari, ubbidienti al cenno, Siano or ministri degl'imperj sui.
Definiz: § VIII. Ministro, dicesi Chi amministra un patrimonio o un'azienda, o ne cura qualche parte; ed altresì Chi tiene i conti dell'entrata e dell'uscita, in qualsiasi famiglia o negozio, in congregazioni religiose, e simili. –
Esempio: Nard. Vit. Giacom. 14: Nacque nella casa de' Salviati.... alcuno accidente, come spesse fiate accader suole, per la emulazione e per l'invidia che hanno tra loro i ministri in simili luoghi.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 161: Io ò una lettera da Gismondo che dice che vorrebbe che io gli facessi dare costà da' mia ministri nove staia di grano. Io non so chi si sieno costà e' mia ministri, ma ec.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 156: I maestri di casa, i ministri, i famigli sieno in modo appartati da' nobili, che ciascuno abbia un luogo conveniente secondo l'essercizio suo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 201: In quelle cose In che io l'ho auto a maneggiare Como ministro di messer Alesso,... Io l'ho trovato molto rotto e subito.
Esempio: Salv. Spin. 2, 9: Me ne veniva qua a dirittura a trovar Guelfo tuo padrone, con lettere e ordini de' suoi ministri di Londra.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 4, 94: Non potè il servo di Cristo fuggire nè anco quella (cura) di reggere altrui in diversi gradi e luoghi..., dove fu secondo l'istituto dell'ordine e guardiano e ministro.
Esempio: Fag. Comm. 1, 225: Sempre e ancora ha lasciato aperto il negozio. A. O lo credo: e tireranno innanzi la ragione sotto suo nome, ministri fidati e diligenti?
Esempio: Lambr. Elog. 49: Consapevole delle intenzioni del Cavour.... regolatore dell'azienda era il Corio, più compagno che ministro, e interessato nell'impresa per un contratto ingegnoso.
Esempio: Capp. Econ. 412: Intendo parlare di quelle offese che ricevono le proprietà esorbitanti dalla negligenza de' ministri, dalla negligenza del padrone.
Definiz: § IX. Ministro, si disse anche Chi presta servigj manuali, Servo; anche figuratam. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 1, 23: Questo è quello che 'l Segnore disse nel Vangelio ai discepoli: chiunque intra voi vuole essere maggiore, si sia vostro servo; e chiunque vuole essere il primo di tutti si sia vostro ministro.
Esempio: E Fr. Giord. Pred. 1, 25: Quelli che paiono signori, e' sono servi e ministri degli altri.
Esempio: Institut. SS. PP. 50: Della mirabile reverenzia e sollicitudine ch'ànno li preditti ministri di servire ai frati e guardar le vasella e le cose a lor commesse.
Esempio: Petr. Rim. 1, 84: Quand'ecco i tuoi ministri (o Amore).... Per darmi a diveder ch'al suo destino Mal chi contrasta, e mal chi si nasconde (qui figuratam.).
Esempio: Poliz. Pros. 13: Tre sono le condizioni che ad uno buono ministro si ricercono: la prima, che esso sia bene circunspetto a provedere che niente abbia a mancare al ministerio.... Debbono adonque gli ministri stare in piedi.... La seconda qualità, che debbe uno servo buono avere, si è che ec.
Esempio: Car. Eneid. 2, 949: E d'Ilio avrà (Elena) per serve e per ministri L'altere donne e i gran donzelli intorno?
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 327: Quanto a quello dite.... circa del comperare ei grano, e mandare in quel d'Arezzo ed a Empoli, vi rispondo che, se avessimo ministri che li potessimo mandare, lo faremmo volentieri.
Esempio: Salvin. Odiss. 52: I ministri versaro acqua alle mani, I donzelli le coppe incoronaro Di vino ec.
Definiz: § X. E in senso particolare, Chi adempie gli ufficj rituali, o presta servigio, ne' templi, ne' sacrifizj o altre opere, di culti pagani, o di false religioni. –
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 149: Fatto accostare la vittima allo altare, alzò il mazzo, e dette con esso in su la testa al ministro ch'era quivi per iscannare quello animale.
Esempio: Calzol. Stor. Monast. 8: Molti ministri e sacerdoti del tempio di Serapide si convertirono alla fede e religion cristiana.
Esempio: Grazz. Comm. 12: Del gran tempio d'Amore Antichi siam ministri e sacerdoti, Venuti qui reverenti e devoti ec.
Esempio: Carlett. Viagg. 1, 146: Prima che v'arrivassero i cattolici d'Europa, v'erano arrivati dell'Asia ministri di Maometto, per via del mar Perso e Rosso.
Definiz: § XI. Ministro, per lo più usato con certi compimenti od aggiunti, come Ministro di Dio, del Signore, della Chiesa, dell'altare, ecclesiastico, sacro, e simili, dicesi il Sacerdote, sia nell'antico sia nel nuovo Testamento. –
Esempio: Bibb. N. 8, 166: E piansono li sacerdoti ch'erano ministri e servidori di Dio.
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 33: Bisogna dunque avere gran diligenza, che nella città si viva bene, e che ella sia piena di buoni nomini, massime ministri dello altare.
Esempio: Carlett. Viagg. 1, 147: Molti di questi stanno ancora nella loro gentilità e idolatria, per mancamento di ministri che insegnino loro la verità del Vangelo.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 168: Non però possono i ministri dell'altare appropriare a sè con buona coscienza ciò che avanzi alla propria sostentazione.
Esempio: Legg. Tosc. 10, 186 t.: E qualora costi loro, o per le segrete informazioni, o per i ricorsi che venissero fatti o dal popolo o dalla parte dei ministri ecclesiastici, che ec.
Esempio: Martin. T. V. 16, 108: I sacerdoti ministri del Signore sono nel pianto.
Esempio: E Martin. T. V. appr.: Vestitevi di sacco voi, sacerdoti, e menate duolo, gettate strida, o ministri dell'altare.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 63: Ma se ciò (l'istruzione dell'agricoltura) disconviene a' ministri della Chiesa, perchè le Sacro Lettere in tanti luoghi, in tante maniere, con tanta premura raccomandano ed inculcano la cultura della terra, ec.?
Esempio: E Paolett. Oper. agr. 1, 64: Ma via su, disconvenga pure: noi facciano i sacri ministri: si lascino i popoli nell'ignoranza della buona cultura, ec.
Esempio: Pindem. Poes. 59: Seguon gl'illustri da la culla.... Appresso Son del cielo i Ministri: tra le brune Spoglie ec.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 245: Nelle chiese, i ministri della religione tenevan sermoni nati e fatti per incendere il popolo contro gli autori delle usurpazioni.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 25: Quel sapere.... che prepara.... pii e dotti i ministri della religione pel buon governo della Chiesa, ec.
Definiz: § XII. E figuratam. –
Esempio: Lambr. Elog. 162: Come saprete essere i soldati della patria, impugnando le armi per difenderla e liberarla, così sappiate essere per lei ministri di sapienza e di carità.
Definiz: § XIII. Ministro, assolutam., è nome che si dà ai preti delle chiese cristiane riformate, che anche dicesi Pastore. –
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 46: Da tutti i lati.... entrando nascostamente i ministri eretici, accompagnavano le sediziose loro scritture, con discorsi ancora.... molto più sediziosi.
Esempio: Bart. D. lnghilt. 4, 169: Il condusse dove già l'attendeva un protestante, di professione ministro, e per nome Andrea, fra' suoi in reputazione di grandissimo letterato.
Esempio: Segner. Incred. 376: Io sostengo che penerassi a trovare (in Germania) una città intera, e talora un'intera famiglia che si accordi a professare egualmente tutti gli articoli insegnati dal suo ministro, senza ripudiarne qualcuno.
Definiz: § XIV. E per Colui per opera del quale si fa, o avviene, checchessia, Chi è mezzo o strumento a checchessia; anche figuratam. –
Esempio: Mars. Lett. 28: E perchè de' dieci franchi io parlassi in generale, io so bene e sapea da cui m'erano dati, e chi era solamente ministro a fare quello che per voi e vostro padre gli era imposto.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 251: Ma pur quando avessi a perderla (la vita), vivi sicuro che piglieranno altri modi che usar me per ministro a tortela.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 296: Incitato dalla libidine e dall'ambizione, ministri potenti ad ogni grande scelleratezza, lo fece una notte ec.
Esempio: E Guicc. Op. ined. 1, 105: Quasi tutti quelli che sono stati ministri a acquistare grandezza a altri, in progresso di tempo restano seco in poco grado.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 20: Il supplicio d'essi fu più notevole, perchè l'officio del consolato costrinse il padre ad esser ministro di dare la pena a i figliuoli.
Definiz: § XV. E per Colui che è cagione di checchessia. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 151: Ed io del mio dolor ministro fui.
Esempio: Tass. Rinald. 4, 36: Un cavalier Guascone Cerca ferirlo, e 'l suo fratel Corace.... in cambio coglie Ministro (lasso) delle proprie doglie.
Definiz: § XVI. Ministro, in alcuni ordini religiosi che hanno collegio o convitto, dicesi Colui che fa le veci del rettore, e che cura anche la disciplina della casa.
Definiz: § XVII. Ministro di giustizia, o della giustizia, si usò a denotare genericamente Esecutore degli ordini dei magistrati sopra la giustizia. –
Esempio: Legg. Band. C. 8, 301: Per il presente bando fa (il governatore di Siena) publicare e notificare ad ogni e qualunche persona, bargelli, cavallari, messi, famigli e qual si voglia altro uffiziale e ministro di giustizia della città e stato di Siena che.... quando aranno preso alcuna persona per qual si voglia delitto commesso, trasgressione, ec.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 146: I ministri della giustizia lo presero, e ne lo menavano legato per metterlo in carcere.
Definiz: § XVIII. Ministro generale, Ministro provinciale, parlandosi di Ordini religiosi, dicesi per lo stesso che Genenerale o Provinciale. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 216: Crearono (i Frati minori adunati in capitolo) sabato in loro Ministro generale il Soncino, quello che era prima vicario generale.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 4, 218: E io credo.... che commetteranno la cosa nel Ministro generale, il quale con tre o quattro di questi altri padri venga in Toscana ec.

237) Dizion. 5° Ed. .
MINISTRONE
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MINISTRONE.
Definiz: Accrescit. di Ministro. Ministro di grande autorità o valore; ovvero Ministro di solenne impostatura, sussiego, o simili; ma trovasi anche, in senso generico, per Personaggio di alto affare, Pezzo grosso, o simile. –
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 325: Mi ricusò per inabile, stante l'esser giovane, come se ne i peli bianchi stesse lo spirito: solito de' ministroni, il non ammettere quello che non dipende da loro.

238) Dizion. 5° Ed. .
MINORAMENTO
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pag.297

MINORAMENTO.
Definiz: Sost. masc. Il minorare o Il minorarsi; Diminuzione; ma è voce di raro uso. –
Esempio: Gozz. Art. Stamp. 419: Il minoramento cotidiano de' torchj di Venezia ci avvertisce dell'aumento d'essi negli altri luoghi.

239) Dizion. 5° Ed. .
MINORANTE
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MINORANTE.
Definiz: Partic. pres. di Minorare. Che minora, Che scema.
Definiz: § In forza d'Add. Che scema la colpa, Attenuante; detto di causa. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 15, 2, 359: Che vi sia la prova sufficiente del delitto, sicchè, quando non vi fosse la causa scusante o minorante, dovrebbe essere luogo alla condanna ed al gastigo.