Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 5° Ed.
380) Dizion. 5° Ed. .
COMUNICANTE.
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pag.297

COMUNICANTE.
Definiz: Partic. pres. di Comunicare. Che comunica.
Lat. communicans. –
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 24: La medesima azione, se si considera come producente il cangiamento di stato, dovrà concepirsi siccome comunicante al corpo novella forza.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Che è in comunicazione, Che ha comunicazione. –
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 38: Questo fece a fine di più avvicinarsi al Palazzo Apostolico, e così meno impedire la veduta della Piazza dalla parte del palazzo fabbricato da Sisto V con il braccio comunicante colla scala regia.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 97: Fecesi dunque un organetto.... co' mantici in piedi, comunicanti col suo portavento.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 92: Canali in varie guise avvolti e connessi e comunicanti tra loro.
Esempio: E Cocch. Disc. 2, 6: Radici sottilissime degli ureteri, comunicanti co' vasi sanguigni.
Definiz: § II. Comunicante, vale anche Che amministra il Sacramento della Eucaristia. –
Esempio: Rondin. F. Relaz. 101: Ordinò ancora monsignor Arcivescovo che.... al sacerdote comunicante precedesse una torcia di cera gialla accesa, per purificare l'aria.
Definiz: § III. E altresì Che riceve il Sacramento dell'Eucaristia; usato anche in forza di Sost. –
Esempio: S. Ag. C. D. 9, 93: Il sacramento del quale Corpo usarono di pigliare li fedeli comunicanti dello altare.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 28: Oltre a ciò, essendo più antica d'ogni ricordo la consuetudine di non dar a tutti i comunicanti il calice, conveniva ch'ella venisse sin dalla età degli Apostoli.
Definiz: § IV. Comunicante, Term. de' Matematici, si disse di quantità o numero, Che ha comune con un'altra quantità o numero la misura, e che oggi dicesi Commensurabile o Razionale. –
Esempio: Galig. Prat. Aritm. 3 t.: De' numeri comunicanti. Numeri communicanti o vero commensurabili sono quegli, infra loro comparati, hanno una commune misura per altro numero che unità.
Esempio: Varch. Tratt. Proporz. 5: Parlando dunque delle quantità misurabili, le quali si chiamano ancora comunicanti e razionali, dico che ciascuna di esse comparata e agguagliata a un'altra è di necessità o uguale o ineguale a quella a chi si compara.

381) Dizion. 5° Ed. .
COMUNICANZA.
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pag.297

COMUNICANZA.
Definiz: Sost. femm. Il comunicare, Comunicazione; ma è voce poco usata. –
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 5, 492: I bruti non aprendo alcuna entrata nell'anima alle straniere passioni, nè avendo con esse comunicanza,... non vivono sì morbidamente e lascivamente come gli uomini.
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 3, 182: Quasi che la natura ragionevole, senza aver niuna comunicanza coll'appetito, gli avesse imposti i limiti impossibili a trapassarsi.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 307: Chiunque sa com'è fatta la fabbrica dell'utero con tutte le sue appartenenze, e conosce il numero e la grandezza e la proporzione e la comunicanza de' vasi sanguigni,... potrà intendere come ec.
Definiz: § I. E trovasi anche per Mezzo di comunicazione. –
Esempio: Adr. M. Lez. II, 1, 98: Le parole.... sono la più soave ed amicabile comunicanza, che possano avere gli uomini insieme.
Esempio: E Adr. M. Plut. Opusc. 5, 264: Platone chiama il senso, comunicanza dell'anima e del corpo circa alle cose esterne, perchè la potenza dell'anima è strumento del corpo, ed ambidue, mediante l'imaginazione, comprendono le cose esterne.
Definiz: § II. Trovasi altresì detto per Accomunamento, Comunione. –
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 1, 397: Tal comunicanza di beni principalmente ancora si ricerca ne' congiunti per maritaggio.

382) Dizion. 5° Ed. .
COMUNICARE.
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pag.298

COMUNICARE.
Definiz: Att. Conferire a persona, cosa, sostanza, o simile, alcuna passione, qualità, condizione, proprietà, o simili, Trasfonderla in essa, Fare che esso ne partecipi; e costruiscesi con la prep. A.
Dal lat. communicare. –
Esempio: Dant. Conv. 263: E perocchè le cose congiunte comunicano naturalmente intra sè le loro qualità, intantochè talvolta è che l'una torna del tutto nella natura dell'altra, incontra ec.
Esempio: E Dant. Conv. 380: E perocchè prima conviene essere perfetto, e poi la sua perfezione comunicare ad altri, conviensi questa secondaria perfezione avere appresso questa etade, cioè nella senettute.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 457: Dio non è accettor (accettatore) di persone, e a ogni gente comunica la sua grazia.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 437: Molti accidenti e proprietà.... si trovano nella calamita;... come sarebbe, per esempio, dell'attrarre il ferro, del conferirgli solo con la sua presenza la medesima virtù, di comunicargli parimente proprietà di riguardare verso i poli ec.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 89: Iddio.... volle la sua bontà agli uomini comunicare.
Definiz: § I. Riferito a malattia contagiosa, vale Attaccarla a un altro per via di contatto; e detto figuratam. di vizj e simili, Fare che si apprendano ad altri.
Definiz: § II. E riferito a notizia, avviso, fatto, lettera, consiglio e simili, vale Partecipare, Far noto, Renderne alcuno consapevole; nel qual senso pure costruiscesi più spesso con la prep. A. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 28: Il che costei con alquante altre comunicò.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 178: E con questo impeto levatosi, senza comunicare il suo consiglio ad alcuno, con poca compagnia, dopo il terzo dì dove Natan dimorava pervenne.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 216: Lo ringraziai per parte delle SS. VV. della liberalità usata circa il comunicarmi la lettera.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 6, 390: Parlai ancora con il Duca, e gli comunicai questi avvisi.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 189: Fu comunicata subito dall'Oranges questa risoluzione a' suoi corrispondenti di Fiandra.
Definiz: § III. Riferito a idee, pensieri, concetti e simili, vale Esporli, Spiegarli parlando, in modo che chi ascolta facilmente li comprenda. –
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 3, 213: Comunicare i concetti della mente, affinchè per cotal comunicazione la verità delle cose ad uopo umano, per opera di scambievol discorso, si ritrovasse.
Definiz: § IV. E per Mettere a cognizione comune, Divulgare, Pubblicare. –
Esempio: Cocch. Disc. 2, 9: Il Bellini si contentò.... di comunicare al mondo i frutti de' suoi privati studj.
Definiz: § V. Comunicare, trovasi detto anche per Mettere in comunicazione due cose. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 470: Grandissime conviene che sieno le correnti nello stretto di Magalianes, che comunica gli Oceani vastissimi Etiopico e del Sud.
Definiz: § VI. E per Far comune una cosa con altri, Farnelo partecipe; che oggi dicesi più comunemente Accomunare. E costruiscesi più spesso con la prep. Con. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. 22: Quando la cosa è più materiale, tanto si può meno partecipare; in quanto è più spirituale, tanto si può più comunicare.
Esempio: Cavalc. Specch. Pecc. 20: Amar dunque tanto la pecunia e i beni temporali, che l'uomo non gli voglia comunicare ai poveri, è contro a caritade.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 141: Parea a lui queste cose temporali essere nulla, se non in quanto sono caritativamente comunicate col prossimo.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 18: Quando due compagni giurano che comunicherà l'uno all'altro ogni guadagno.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 319: Chi avrebbe Tito senza dilazione fatto liberalissimo a comunicare il suo ampissimo patrimonio con Gisippo?
Esempio: Car. Trad. gr. 160: Conservano le lor ricchezze, non comunicando la roba, ch'essi hanno, con la povertà di quelli che hanno bisogno.
Definiz: § VII. Comunicare, vale anche Amministrare il Sacramento della Eucaristia. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 140: Ogni domenica veniva a lui lo prete, e comunicavalo, e questo santissimo Sacramento gli era cibo dell'anima e del corpo.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 94: Ciascuno si confessi al proprio prete, che 'l dee comunicare.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 6: Se altro religioso ti comunicasse sanza licenzia, sarebbe iscomunicato.
Esempio: Nard. Stor. 1, 73: Quei Signori.... vollero tutti divotamente esser comunicati.
Esempio: Buomm. Verg. 103: Il prelato, dopo che ha comunicato le vergini, si purifica.
Definiz: § VIII. E nello stesso senso si disse Comunicare alcuno del corpo di Cristo. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 271: Gli comunicò del corpo e del sangue del Nostro Signore Giesù Cristo.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 275: A quello, umiliato, e piè li lava, e del suo santissimo corpo e sangue lo comunica.
Definiz: § IX. Neutr. pass. comunicarsi Trasfondersi, Trapassare da uno in un altro, o da una in un'altra parte; detto di qualità, condizione, passione, dolore e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 263: Incontra che le passioni della persona amata entrano nella persona amante, sì che l'amor dell'una si comunica nell'altra.
Esempio: Red. Lett. 1, 51: Dolore eccessivo, che si comunica ancora al collo, ed a tutto il genere nervoso.
Definiz: § X. Detto di sostanze, o simili, vale Mescolarsi, Incorporarsi, con altra sostanza o materia.
Definiz: § XI. Comunicarsi vale comunemente Ricevere dalla mano del sacerdote il Sacramento della Eucaristia; e detto di sacerdote, Riceverlo esso dalla propria mano. –
Esempio: Stor. Pistol. 72: Fue opinione che uno frate romitano l'avvelenasse con l'ostia quando si comunicò.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 209: Ella voleva andar la mattina della Pasqua alla chiesa, e confessarsi e comunicarsi.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 149: Ciascuno che si comunica dalle sue mani, rimane tutto consolato.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 6: Ciascheduno cristiano, poi ch'egli è venuto agli anni della discrezione, si dee comunicare almeno nella Pasqua.
Esempio: S. Antonin. Lett. 98: Priega per me: e quando ti vuogli comunicare, ti do licenzia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 68: Fe dentro a Parigi.... Tutti comunicar, non altramente Ch'avessino a morire il dì seguente.
Esempio: Tass. Lett. 2, 90: I padri Gesuiti.... mi fecero comunicare quando io non aveva anco forse i nov'anni.
Definiz: § XII. E nel medesimo senso trovasi usato anche in forma di Neutr. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 119: Avea ordinato che.... ogni dì in su la nona ricevessero lo santissimo corpo di Cristo, e comunicassero.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 120: Alquanti di loro discendendo del monte.... in su l'ora nona per comunicare, incontanente, ricevuta la comunione, si partivano.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 141: Sempre la domenica tornava alla sua spelonca, e comunicava come soleva.
Esempio: S. Antonin. Lett. 99: Chiamo qui generali [gli atti umani in sè buoni] quegli, a' quali ciascuno è obbligato, come necessarj alla salute: come udire la messa, digiunare i dì comandati, confessare e comunicare, come comanda la Chiesa ec.
Definiz: § XIII. Pur nel medesimo senso si disse anche Comunicarsi del corpo di Cristo. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 78: E poi si comunicò del santissimo corpo di Cristo.
Esempio: Frescobald. Viagg. 13: La mattina di buon'ora tutti noi pellegrini ci comunicammo del vero corpo di Cristo.
Esempio: E Frescobald. Viagg. 121: Il dì di santa Caterina.... uscimo dalla chiesa del Santo Sepolcro, avendo fatto sovra esso sacrificare, e comunicatoci.... del vero corpo di Cristo.
Definiz: § XIV. Neutr. Essere in corrispondenza, a contatto, Corrispondere, Avere comunicazione, detto di luoghi o cose; e costruiscesi con la preposizione Con. E trovasi anche in forma di Neutr. pass. –
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 23: Furon levati anche i due passavia, con che il palazzo comunicava col monastero.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 244: Quattro quartieri distinti, che tra di loro si riunivano e si comunicavano per via di diverse strade di grosse pareti andanti, che servivano di muraglia.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 57: In quest'esperienza bisognerebbe che lo strumento sonoro.... non comunicasse per alcun verso col vaso.
Esempio: Lastr. Agric. 5, 35: Egli [il Monte Pisano] è poi circondato d'ogni intorno, più vicino o più lontano, da acque, che comunicano tra di loro.
Definiz: § XV. E detto di persone, vale Conversare, Praticare, Aver che fare; e dicesi anche di persone che siano distanti o separate dall'altre, ma che pure per qualche mezzo corrispondano tra di loro. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 66: Fu questa pestilenza di maggior forza, perciò che essa dagl'infermi di quella, per lo comunicare insieme, s'avventava a' sani, non altramenti che faccia il fuoco alle cose secche o unte.
Esempio: Cas. Pros. 3, 290: Per potere, in comunicando e in usando colle genti, essere costumato e piacevole e di bella maniera.
Esempio: E Cas. Pros. 3, 300: Appetiscono [gli uomini] adunque quello che può conceder loro questo atto del comunicare insieme; e ciò pare che sia benivolenza, onore e sollazzo, o alcuna altra cosa a queste simigliante.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 270: Ordinò.... che s'avesse l'occhio agli ambasciadori di Montezuma, senza lasciargli nè partire nè comunicare con quei del luogo.
Definiz: § XVI. E per Significare, favellando, i proprj pensieri. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 85: Quantunque in volgare scritto sia, nel quale pare che comunichino le femminette, egli è nondimeno ornato, e leggiadro e sublime.
Definiz: § XVII. Comunicare a una cosa o in una cosa, vale Esserne partecipe, Parteciparne, Prendervi parte; ma è modo non molto usato. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 91: Comunicando noi alla passione di Cristo, godetene.
Esempio: E Cavalc. Med. Cuor. 195: Voi, che comunicate alle passioni di Cristo, godetene.
Esempio: Leggend. SS. Cosm. e Dam. 17: Io vi prometto di seguitarvi, e di comunicare con voi in tutte vostre operazioni.
Definiz: § XVIII. Comunicare alla Chiesa, si usò per Appartenervi, Far parte della comunione de' suoi fedeli –
Esempio: Belc. F. Pros. 3, 213: Di costoro l'uno comunicava alla santa cattolica e apostolica Chiesa; ma l'altro.... era della eresia di Severo.
Esempio: E Belc. F. Pros. 4, 97: Al quale dissi io: ti prego mi dica per che cagione? Dissemi: però ch'io sono severiano, e non comunico alla Chiesa.

383) Dizion. 5° Ed. .
COMUNICATIVA.
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pag.299

COMUNICATIVA.
Definiz: Sost. femm. Facilità di comunicare agli altri mediante la parola i proprj pensieri, e dicesi specialmente di coloro che insegnano. Così diciamo per es.:
Esempio: Esempio del Compilatore L'aver comunicativa è una delle prime doti del buon maestro. Quell'avvocato ha gran dottrina, ma poca comunicativa.

384) Dizion. 5° Ed. .
COMUNICATIVO.
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pag.299

COMUNICATIVO.
Definiz: Add. Atto, o anche Disposto, a comunicarsi, a farsi comune, ed altresì, a fare altrui partecipe di checchessia. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 512: Ed è qui da notare, che le nostre passioni dell'anima sono sì comunicative a certi membri esteriori del corpo, che come sono nell'anima, immantinente si dimostrano.
Esempio: Cap. Comp. Impr. 17: Debba per la sua anima, e per amore della comunicativa carità, operare le infrascritte osservanzie.
Esempio: Gell. Lez. 377: La bontà sua mosse Iddio a creare questo mondo, essendo propio del bene l'esser comunicativo di sè stesso.

385) Dizion. 5° Ed. .
COMUNICATO.
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pag.299

COMUNICATO.
Definiz: Partic. pass. di Comunicare.
Lat. communicatus. –
Esempio: Ner. Art. vetr. 17: La sua tintura,... comunicatasi con il vetro, non solo manifesti sè stessa, ma faccia che tutti gli altri colori.... apparischino vaghi e risplendenti.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 161: Essendo accaduto che i fuorusciti di Forlì, movendosi da Faenza, avevano tentato una notte di entrare in Forlì, il Pontefice si querelava essere consiglio comunicato tra il Re di Francia e i Veneziani.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 473: Ritornò [il Doria] all'armata, e con gli amici suoi fermò tutti gli umori, nè trovò cosa alcuna d'importanza comunicata infra i cittadini.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 336: Il quale, comunicata al Re Cattolico l'intenzione con la quale si procedeva, operò che ec.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 94: Ier mattina comunicatosi vostro fratello e chiesto da risciacquarsi, lo vedeste alzarsi a sedere con pochissimo aiuto.

386) Dizion. 5° Ed. .
COMUNICATORE.
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pag.299

COMUNICATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Comunicare. Chi o Che comunica.
Lat. communicator. –
Esempio: S. Ag. C. D. 4, 85: Non vi dimenticate di fare bene ad altri, e d'essere comunicatori [delle vostre facoltà], però che con tali sacrificj si piace a Dio.

387) Dizion. 5° Ed. .
COMUNICATORIO.
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pag.299

COMUNICATORIO.
Definiz: Sost. masc. Dicesi Quella specie di piccola finestra della chiesa di un monastero, la quale suol essere accanto all'altar maggiore, e per la quale il sacerdote comunica le monache.

388) Dizion. 5° Ed. .
COMUNICATRICE.
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pag.299

COMUNICATRICE.
Definiz: Femm. di Comunicatore. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 254: In tutti [gli oggetti] l'ultima forma comunicatrice dell'onestà o della malizia, tanto in ordine a noi, quanto in ordine a Dio, è la compiacenza o la dispiacenza divina.

389) Dizion. 5° Ed. .
COMUNICAZIONE.
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pag.299

COMUNICAZIONE.
Definiz: Sost. femm. Il comunicare, Il trasmettere, detto di qualità o proprietà; e detto di privilegj, prerogative e simili, Conferimento.
Lat. communicatio. –
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 123: Tanto facea potere allor le città il consorzio di Roma, e la comunicazion degli onori.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 326: Questo è un molto bel ritrovato,... per cui si fa manifesto che la teoria della comunicazione del moto è connessa in guisa colle leggi delle forze continuamente applicate, onde quella da queste con evidenza di conclusione si deduce.
Definiz: § I. E per Il partecipare, Il far noto altrui checchessia, Il dargliene notizia o partecipazione. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 4: Credo bene ch'ella giudicherà a proposito il non impegnare, con la comunicazione di esse [riflessioni], a nuove difese il Padre Fabri.
Definiz: § II. E per Corrispondenza di cose, di luoghi o di persone fra loro; e dicesi anche del Mezzo onde fra loro corrispondono o comunicano. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 245: La gran Cordigliera, per le cui inaccessibili montagne aveva comunicazione cogli Otomii, co' Totonachi, e con altre barbare nazioni.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 48: Onde tolta la comunicazione dell'argento,... divenga la canna DE vaso d'immersione al cannello AB.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 147: La coltivazione delle Maremme suppone il facile accesso e la comoda comunicazione tra un luogo abitato e l'altro.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 214: Fecero nuove comunicazioni fra lontani e vicini; onde s'acuirono di qua e di là gl'ingegni.
Definiz: § III. E per Il mettere a comune, Accomunamento. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 403: A vera amistade pertengono: 1.° concordanza di volontadi;... 3.° comunicazione di cose.
Esempio: Segner. Pred. 22: Tra noi passi una comunicazione scambievole di tutto il nostro.

390) Dizion. 5° Ed. .
COMUNICHINO.
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pag.300

COMUNICHINO.
Definiz: Sost. masc. Dicesi Quel panno lino, che si tiene teso sotto il mento dei fedeli, i quali stando inginocchiati appiè dell'altare ricevono la santa Comunione; ed altresì Quella specie di palla, che passano l'uno all'altro, e che si pongono sotto il mento nell'atto di ricevere la particola.
Definiz: § I. E dicesi anche per Comunicatorio.
Definiz: § II. Comunichino si disse anche La particola, onde s'amministra ai fedeli il sacramento dell'Eucaristia. –
Crusc. Vocab. III.
391) Dizion. 5° Ed. .
COMUNIO.
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pag.300

COMUNIO.
Definiz: Sost. masc. Term. ecclesiastico. Versetto che dicesi nella messa dal sacerdote avanti il postcomunio.
È la stessa voce latina communio, che vale Comunione, scempiata la m, e portata dal genere femminile al maschile. –
Esempio: Cerracch. Dubb. Rubr. 2, 214: Il comunio similmente è relativo al graduale, senza diversità alcuna.

392) Dizion. 5° Ed. .
COMUNIONE.
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pag.300

COMUNIONE.
Definiz: Sost. femm. L'esser comune o a comune; Il partecipare che fanno o che posson fare più persone alle stesse cose, od agli stessi atti; e talora pigliasi semplicemente per Partecipazione.
Dal lat. communio. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 26: Ovvero, per essa [assoluzione] purgati, gli ricevono alla comunione de' sagramenti.
Definiz: § I. Per l'avere checchessia in comune con altri, Comunanza. –
Esempio: Guicc. Stor. 2, 101: La città di Bologna.... ultimamente ritornata.... a obbedienza della Chiesa, ma con certe limitazioni e comunioni di autorità tra i Pontefici e loro.
Definiz: § II. Trovasi poeticam. per Corrispondenza di pensieri, di sentimenti, fra due o più persone, derivante da reciproco affetto. –
Esempio: Rucell. G. Orest. 101: Oreste, ancor che i più alti consigli, Ch'ascondon le latebre del tuo petto, Tralucon come vetro entro il mio core Per la comunion dell'amor nostro; Pur, come di', per me' saperne il vero, E perch'a me grat'è quanto a te piace, Deh dilla dal principio insin al fine.
Definiz: § III. Comunione degli uomini, vale lo stesso che Società umana, Consorzio umano. –
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 4, 177: A gran ragione dunque della comunione degli uomini quel savio pensatore cacciò la superbia.
Definiz: § IV. Comunione dicesi anche L'unione di molte persone in una medesima fede. –
Esempio: Giamb. Oros. 485: Il quale [Ariano] poscia che in Alessandria fue conosciuto.... da Alessandro, vescovo della detta cittade, della comunione della Chiesa fue cacciato.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 201: Io mi protesto di non parlare ai vostri libertini, de' quali pur troppi ne sono in ogni comunione.
Definiz: § V. E per L'atto del ricevere il sacramento dell'Eucaristia; onde la maniera Far la comunione, per Ricevere esso sacramento. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 94: Per la comunione si de' ricorrere solo a' preti parrocchiani.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 87: E questo è dall'Avvento infino alla Pifania per la comunione, la quale, secondo gli antichi decreti, si soleva fare comunemente nel Natale.
Esempio: Frescobald. Viagg. 88: Non fanno [i Calori] la loro comunione connubiata, nè di pasta azzima; anzi di pane lievito.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 225: La seguente domenica.... il Re medesimo ed il Duca di Guisa con tutt'i Deputati fecero pubblicamente la comunione nella chiesa di San Francesco.
Definiz: § VI. E per Il sacramento della Eucaristia. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 86: Ricevendo la confessione e la comunione coll'estrema unzione.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 333: Il concilio undecimo Toletano ordinò che loro [agli odiatori ostinati] non si amministrasse la santissima comunione.
Definiz: § VII. Comunione dicesi in senso più particolare, Il sacramento della Eucaristia amministrato agl'infermi per viatico: onde i modi Andare o Portare la comunione agl'infermi, Passare la comunione, e simili. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 224: Avvenne per caso, che, essendo ammalato a morte un suo populano nel tempo di state, fu mandato per lui, acciocchè portasse la comunione.
Definiz: § VIII. Comunione trovasi detto anche per La particola consacrata. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 149: Oggi verrà a noi l'Angelo, e recheracci la viva comunione, e ciascuno che si comunica dalle sue mani, rimane tutto consolato.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 224: E come uomo non cattolico, nè che andasse colla comunione nelle mani,... disse [il prete di Montughi] gridando: Se ec.
Esempio: Belc. F. Pros. 3, 216: Dalla indegnazione commosso le presi la gola, e fecile gittare fuori la sacra comunione; e presa quella santa comunione, la gittai in qua e in là, tanto che cadde nel loto.
Definiz: § IX. Comunione dicesi altresì Quella parte della messa, nella quale il sacerdote si comunica. –
Esempio: Cerracch. Dubb. Rubr. 1, 189: È.... errore, quando il divin sacramento sia esposto in pisside o in ostensorio sul piano dell'altare,... collocare il calice nel mezzo dell'altare, e non piuttosto nel lato del vangelo, eccettochè dall'offertorio sino alla comunione, nel qual tempo star dee nel mezzo.
Definiz: § X. Ed anche il Versetto che dicesi nella messa dal sacerdote avanti il postcomunio. –
Esempio: Cerracch. Dubb. Rubr. 2, 198: Così anche nel verso chiamato comunione invita tutti i figli e le figlie di Sionne e di Gerusalemme ancora a far festa ed allegrezza.
Definiz: § XI. Comunione, trovasi detto anche per Comunicazione, Corrispondenza di due o più cose o luoghi tra loro. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 185: Pareva questa città, per la navigazione, per la fertilità del territorio,... e per la reciproca comunione con molti luoghi, grandemente opportuna.... per farvi la piazza d'arme.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 36: E perchè questo promontorio [de' Bagni di Pisa] forma a levante un seno, può conietturarsi che quivi la base di tutto il monte sia più stretta che altrove, e più breve la distanza dalla città di Lucca, e per la comunione dell'acque, che.... pongono il monte in isola, si può supporre ec.
Esempio: Cocch. R. Lez. anat. 68: Non credettero possibile questa comunione degli ovarj per le tube, e questo abboccamento di esse.

393) Dizion. 5° Ed. .
COMUNISMO.
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COMUNISMO.
Definiz: Sost. masc. Così dicesi oggi Quella dottrina, la quale intende a dividere gli averi ugualmente fra tutti i cittadini, o a porgli nelle mani di un Governo che ne distribuisca i frutti in proporzione dei meriti e del lavoro di ciascuno.

394) Dizion. 5° Ed. .
COMUNISSIMAMENTE.
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COMUNISSIMAMENTE.
Definiz: Superlat. di Comunemente. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 417: I Turchi, quando prendono moglie, non l'hanno mai comunissimamente veduta in viso.

395) Dizion. 5° Ed. .
COMUNISSIMO.
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COMUNISSIMO.
Definiz: Superlat. di Comune. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 249: Siano queste per un saggio a mostrare, come prima s'introducesse questo uso,... che poi divenne comunissimo.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 92: Verremo all'esplicazione di un comunissimo e principalissimo principio.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 2, 74: Così la tavoletta d'ebano.... non andrà altramente al fondo, ma si fermerà, non per altra cagione, che per l'universale e comunissima, che è che le moli corporee men gravi in ispecie che l'acqua, non vanno al fondo.
Esempio: Red. Ditir. A. 29: Di là traportatone l'uso in Europa, è diventato [il cioccolatte] comunissimo.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 146: Agevolissima cosa, a mio giudizio, sarebbe il richiamare i Fattori da un sì dannoso comunissimo esercizio.

396) Dizion. 5° Ed. .
COMUNISTA.
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COMUNISTA.
Definiz: Sost. masc. Colui che appartiene a un comune. –
Esempio: Targ. Viagg. 11, 303: Fra i comunisti della valle di Mulpeda e quelli della Valdena.... incominciarono in detto anno le contese per il bosco di Taccherio.

397) Dizion. 5° Ed. .
COMUNISTA.
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COMUNISTA.
Definiz: Sost. masc. Colui che segue i principj del comunismo.

398) Dizion. 5° Ed. .
COMUNITÀ e poeticam$. COMUNITADE e COMUNITATE.
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COMUNITÀ e poeticam. COMUNITADE e COMUNITATE.
Definiz: Sost. femm. Il corpo dei cittadini componenti un Comune; e dicesi anche Il territorio, dentro al quale sono essi compresi.
Dal lat. communitas, che vale Comunanza. –
Esempio: Cellin. Vit. 501: La pagherà di certi pochi danari che ha in su la Comunità di Volterra. Targ. Viagg. 11, 306: Sindaci della Comunità di Pontremoli.
Definiz: § I. E per Gli amministratori del Comune. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 226: La Comunità di Civita Nuova, mia terra, desiderando favore appresso V. Sig. Reverendissima,... ricorre da me ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 108: Basta il suo favore [di Vostra Altezza] con questa Comunità.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 28, I ed.: Proibisce [lo Statuto] ai forestieri e non abilitati dalla Comunità l'acquistar beni stabili in quel territorio.
Definiz: § II. Dicesi anche Il luogo di loro residenza, e propriamente Gli ufficj dell'amministrazione. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 107: E questo giorno s'è dato alla Comunità in nota.
Definiz: § III. Si disse anche, nel senso storico, per Comune libero, o Repubblica, ed anche per Municipio romano. –
Esempio: Vill. G. 915: A te, sì come a padre e benifattore nostro, pe' nostri e delle dette Comunità preghieri ci offeriamo.
Esempio: Capp. G. Comment. Pis. 251: Essendo guerra in detto tempo tra la Comunità di Vinegia e messer Francesco da Carrara,... il quale messer Francesco era molto amato dalla Comunità di Genova,... e ancora dalla nostra Comunità ec.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 345: Sono stati questa sera qui Oratori sanesi mandati da quella Comunità.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 6, 346: Si dice il Duca avere risposto, che ha e ebbe sempre quella Comunità per sua buona amica, e che mai fu sua intenzione di fare a lei guerra.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 1, 211: Non ho in tanto ritrovato fin qui monumento alcuno, onde si possa inferire che ne' secoli barbarici le città d'Italia godessero il privilegio, usato ne' tempi di Roma dominante, cioè di far Corpo, Comunità o Comune, e di eleggere magistrati.
Definiz: § IV. Comunità dicesi anche Una società di persone che convivono insieme sotto certe leggi e statuti per un fine determinato, e nella quale tutte hanno doveri e diritti comuni; e dicesi più specialmente di congregazioni di Religiosi. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 338: In una comunità vivevano due, prima amici, poi contrarissimi.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 125: In somma tutto [dovrebbe] al benefizio della comunità sacrificare.
Definiz: § V. Comunità trovasi detto anche per Universalità dei cittadini. –
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 7: Essendo adunque il governo della Comunità trovato per aver cura del bene comune.

399) Dizion. 5° Ed. .
COMUNITÀ.
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COMUNITÀ.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Comune, Add. L'esser comune a più o a tutti, Comunanza; ma è voce poco usata. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 255: Della comunità della morte.
Definiz: § I. Trovasi per Comunione, Connessione. –
Esempio: Varch. Ercol. 18: Tutte le scienze hanno una certa comunità e colleganza insieme.
Definiz: § II. Si disse per Ciò che si usa comunemente. –
Esempio: S. Bern. Pist. 6: Fuggi le singularità, e sempre istà contento della comunità.
Definiz: § III. In comunità, riferito a persone raccolte insieme, trovasi per In adunanza di esse, Stando esse congregate. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 261: Mi disse certe imbasciate ch'io vi dovessi dire in comunità di voi tutti, e poscia in particulare a certi.
Definiz: § IV. Stare a comunità, valeva Partecipare alla proprietà dei beni non divisi, o di certe società industriali o mercantili. –
Esempio: Vell. Cron. 18: Altrettanti n'avea avuti di dono dall'erede di messer Niccolò Gianfigliazzi, al tempo che stavano a comunità; de' quali, al tempo della divisa, non era fatto ricordo.