Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 5° Ed.
300) Dizion. 5° Ed. .
COMPRARE, e oggi meno comunemente COMPERARE
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COMPRARE, e oggi meno comunemente COMPERARE.
Definiz: Att. Far sua propria una cosa, Acquistarne la proprietà pagando un prezzo convenuto; e riferiscesi anche ad uomini schiavi; contrario di Vendere.
Dal barbaro lat. comperare, e questo dal lat. aureo comparare, che ebbe pure il senso di Comprare. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 12: La materia... fu tutta sua, ovvero perchè la comprò con sue spese.
Esempio: E Cavalc. Att. Apost. 53: Comperò Abram [il sepolcro] da' figliuoli di Emor.... per prezzo di certa quantità d'argento.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 193: Andaro per la villa i detti gentili uomini, per comperare della vivanda da mangiare.
Esempio: Brev. Calz. Prat. 19: Qualunque de' compagni dell'arte predetta sarà per comperare alcuna mercatanzia ec.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 111: Bruno.... comperò una libbra di belle galle di gengiovo.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 154: Sono pochi che in tal mattina non comprino un poco di carne.
Esempio: Morell. Cron. 333: Infra questo tempo.... veniva a' Pisani circa di seimila moggia di grano, il quale avevano comperato in più luoghi.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV., 4, 170: Due altri [poderi] che forse un dì penserebbe di comprare.
Esempio: Cecch. Dot. 1, 1: L'hai compra tu [la casa] da Federigo Suo figliuolo?... M. Holla compra da lui.
Esempio: Dav. Mon. 441: Fu adoperato il rame dall'antichità, e da tutte le genti fu assunto a sì alto uficio per legge accordata; e così a cui una cosa avanzava, la dava per tanto rame, quanto a quella era comparato, cioè stimato pari; e quello poscia dava per altra, che gli mancasse, o veramente il serbava per le bisogne avvenire in poca cassa, quasi mallevadore; e questa fu l'origine del vendere e del comparare, che comperare dissero i Toscani.
Esempio: Lampr. Comm. neutr. 1, 59: Il vender le cose sue dentro il suo territorio imparzialmente a chiunque veniva a comprarle, ed anche ai belligeranti, era ben lecito e permesso ai popoli neutrali.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 215: Non so quale uomo.... sborsò un talento per comperare quel bastone.
Definiz: § I. E in costrutto trovasi usato con la preposizione Di in vece della preposizione Con. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 4: Siete di Cristo, lo quale v'ha comperati di gran pregio (prezzo).
Esempio: Colonn. Guid. N. 319: Veramente Elena non era da essere comperata di tanto doloroso e mortale prezzo, che tutti noi, infino a uno, sotto tanto martirio dovessimo perire (qui figuratam.).
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 34: Comperre' la [la possessione] de' miei denari; non gli accatterei.
Esempio: Pulc. L. Morg. 13, 32: Colui dicea, del mio gli comperai.
Definiz: § II. E assolutam. –
Esempio: Dant. Parad. 18: Sì ch'un'altra fiata omai s'adiri Del comperare e vender dentro al tempio.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 67: Quantunque volte voi avete bisogno di tonica, o di mantello, o di cosa veruna, comperate, e io vi pagherò.
Definiz: § III. Riferito ad alcuna specie di monete, ma più spesso a monete d'oro, vale Procurarsela, dando l'equivalente in altre specie di moneta, e pagandone l'aggio.
Definiz: § IV. Riferito a città, provincie e simili, vale Acquistarne per prezzo il dominio, la signoria. –
Esempio: Vill. M. 57: I Fiorentini comperarono Prato, e recaronlo a loro contado.
Definiz: § V. E figuratam., riferito a cosa, che si acquisti, si procacci, con altro che con danaro. –
Esempio: Dant. Conv. 93: Dare 'l domandato è da una parte non virtù, ma mercatanzia; perocchè quello ricevitore compera, tuttochè 'l datore non venda; perchè dice Seneca, che nulla cosa più cara si compera, che quella dove e' prieghi si spendono.
Esempio: Varch. Boez. 45: La qual cosa tu, senza punto pensarvi sopra, comperresti colla vita propria.
Esempio: Strozz. Oraz. 94: Dagli antichi si comprava co 'l sangue la gloria; comprano i moderni col sangue l'infamia.
Esempio: Nell. Iac. Alliev. 2, 7: Infin che mi si mantengon queste mani, e questa testa, non mi mette pensiero di comprarmi padroni migliori, e più discreti di questi.
Definiz: § VI. Pur figuratam. riferito a ufficj, dignità, voti, favore e simili, vale Acquistarseli, Procurarseli illecitamente o con danaro o con altro mezzo. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 97: Con promesse e con tutte le forze e facultà sue [il Borgia] si partì e comperò le voci de' Cardinali e del Collegio; cosa bruttissima e abbominabile, e principio convenientissimo di suoi futuri tristi processi.
Definiz: § VII. E pur figuratam., riferito a persona, vale Procurarsene il favore, l'aiuto e simili, corrompendola con danaro, con doni, con benefizj e simili.
Definiz: § VIII. Ed anche Acquistarne l'amicizia, la benevolenza con benefizj, liberalità e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 311: Quanto fa bel cambio chi di queste imperfettissime cose dà, per avere e per acquistare cose perfette, sì come li cuori de' valenti uomini! Lo cambio ogni dì si può fare. Certo nuova mercatanzia è questa dell'altre; chè credendo comperare un uomo per lo beneficio, mille e mille ne sono comperati.
Esempio: Bemb. Lett. 2, 148: Co' quali [versi] voi m'avete comperato tutto, se parte alcuna era di me, che vostra non fosse.
Esempio: Tass. Lett. 4, 303: Avendo io bisogno d'un giulio, il maggior economo d'Italia, seguendo con la sua nuova liberalità l'antichissimo consiglio di Socrate, m'ha comprato con cento e cinquanta scudi; e per mio aviso ha comprato un amico; altrimenti non avrebbe seguito il consiglio di Socrate.
Definiz: § IX. Riferito a brighe, liti, questioni e simili, vale Andarne in cerca a bella posta, Studiosamente cercar cagioni di litigio, di brighe ec.; e spesso aggiungesi A contanti o A danari contanti. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 139: Sempre le brighe compero a contanti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 95: Trecento miglia sarebbe ito e mille, Se ciò non fosse, a comperar tal lite.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 228: Senza entrare a comperare questa briga a contanti.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 1, 329: Non essendo in questa nostra Toscana,... parrebbe questo un voler comperare le questioni fuor di proposito.
Esempio: Soldan. Sat. 15: Alcun non sia che in quegli umor peccanti.... gli attraversi, Se comperar non vuol liti a contanti.
Definiz: § X. Comprare una cosa un dato prezzo, trovasi detto ellitticamente per Comprarla pagando quel dato prezzo. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 4: Chi è, chi, vago tanto d'alcuna cosa,... che cosa che valesse una medaglia (ossia due denari) comprasse una livra (lira)?
Esempio: Machiav. Disc. 6: Quando io considero quanto onore si attribuisca all'antichità, e come.... un fragmento d'una antica statua sia stato comperato gran prezzo ec.
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 57: Ne fecer tal libro, che Omero Tortora lo arebbe comperato ogni gran danaio.
Definiz: § XI. E Comprar cara una cosa, vale Comprarla a caro prezzo; e figuratam., Comprar cara una cosa, o assolutam. Comprarla cara, che anche si disse Comprarla amara, od amaramente, vale Ricevere danno, pena, dolore e simili, dell'aver fatta quella tal cosa; nel qual senso dicesi oggi Pagarla cara. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 61: Cosa per molto chiedere data cara, è comperata.
Esempio: Nov. ant. C. 31: Grazia del Signore mio, io ne vo purgato in cielo, e tu la comperrai amaramente.
Esempio: E Nov. ant. C. 63: Perchè hai tu così onite (disonorate) le donne di Provenza? cara la comperrai.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 175: Inganna anche la superbia l'uomo, in quanto ella fa le sue cose preziose vendere vile, e l'altrui cose vili comperare care (qui in locuz. figur.).
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 438: Questi è messer Guelfo Cavalcanti, il quale quelli d'uno castello del contado di Firenze.... fecero morire, e amara la comperarono.
Esempio: Cecch. Diss. 2, 3: Chi non ti conoscesse, caro ti comperrebbe (cioè, Tu potresti ingannare chi non ti conoscesse).
Definiz: § XII. Comprare gatta in sacco. –
V. Gatta.
Definiz: § XIII. Comprare in erba; od anche, in erba verde. –
V. Erba.
Definiz: § XIV. Comprare a novello. –
V. Novello.
Definiz: § XV. Comprare per iscarriera. –
V. Scarriera.
Definiz: § XVI. Dare una cosa per il prezzo che s'è comprata, o, come si è comprata o Vendere una cosa per il prezzo che s'è comprata, o, come si è comprata, dicesi figuratam., per Raccontarla nel modo stesso che si è udita, o che si è letta, senza darla assolutamente per certa o per vera. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 315: Si può coprire con l'autorità del Platina, dando la cosa al medesimo pregio che comperata l'avea.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 333: Io vi dirò quel ch'i' ne so, e darovvela Per il prezzo, vedete, ch'io l'ho compera; Se l'è, o se non è, tra lor la treschino.
Esempio: Vai Rim. 30: Nè più nè meno un dito Di quello ch'io v'ho detto Parlò Filandro dell'Innamorata; Ed io, che l'ho sentito, Giusto la vendo come l'ho comprata.
Definiz: § XVII. Comprare e non vendere, dicesi in modo proverbiale, per Stare ascoltando sempre, senza mai comunicare altrui alcuna notizia.
Definiz: § XVIII. Chi biasima vuol comprare, dicesi in proverbio di Chi copertamente pe' suoi fini biasima ciò che desidera; essendo costume di chi compra svilire a parole le cose che vuole acquistare, per averle a minor prezzo. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 124: Chi biasima vorrebbe comperare, Dice chi ha qualche lucido 'ntervallo.
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 5: Chi biasima, si sa, vuol comperare.
Definiz: § XIX. Pure in proverbio: Chi compra il parere degli sciocchi, ha per giunta la penitenza; e significa, come si debba sempre chieder consiglio agli uomini prudenti. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 40: Nè intesi che chi comprava il parer dagli sciocchi non avesse per giunta la penitenzia.

301) Dizion. 5° Ed. .
COMPRATO, e oggi men comunemente COMPERATO, e per sincope, rimasta specialmente nel linguaggio del contado, COMPRO e anche COMPERO
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COMPRATO, e oggi men comunemente COMPERATO, e per sincope, rimasta specialmente nel linguaggio del contado, COMPRO e anche COMPERO.
Definiz: Partic. pass. di Comprare e Comperare. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 277: Io veggo una cupola lavorata e distinta scrupolosamente con nicchi di bruttissimi e pigrissimi animali, compri con un pregio grande.
Esempio: Sassett. Lett. 376: Ho di poi carico, sopra questa nave Santo Alberto, la cassa nella quale va el padiglione e' suoi fornimenti, comperi per la Altezza Vostra.
Esempio: Dat. Vegl. 212: S'accorsero che l'asino bandito era appunto il medesimo, che il comprato poco avanti dal Priore.
Esempio: Segner. Pred. 530: Rubare a Cristo un'anima da lui compra col propio sangue, e rubarla per renderla a Satanasso?
Definiz: § I. E in forma d'Add. Fatto suo con denaro, e figuratam. Acquistato comecchessia. –
Esempio: Cell. G. Lett. 22: Puossi dire comperata [la vita eterna], in quanto Dio vuole qualche prezzo ne diamo.
Esempio: Med. L. Canz. ball. 24: Non di schiava comperata, Non di donna maritata, Non di vedova velata,... Non me ne fiderò mai più.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 10: E questa greggia e l'orticel dispensa Cibi non compri alla mia parca mensa.
Esempio: E Tass. Dial. 1, 352: Ad imitazion loro, potrò caricarvi la mensa di vivande non comprate.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 5, 5: Ve' come 'l popolo, Fatto omai libero Del gran pericolo, Di merci compere Ritorna carico!
Esempio: Nell. Iac. Serv. 1, 1: Tu sai pure che poche son le case che vogliono stare a pan compro.
Definiz: § II. Detto di persona, come giudice, testimone e simili, vale Subornato, Corrotto con danaro, regali, doni e simili.
Definiz: § III. In forza di Sost. La cosa o Le cose comprate. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 451: Tanto si sforza, in fra comperato e accattato, ch'egli fa venire grande abbondanza di vettovaglia.

302) Dizion. 5° Ed. .
COMPRATORE, e men comunemente oggi COMPERATORE
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COMPRATORE, e men comunemente oggi COMPERATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Comprare e Comperare. Chi o Che compra o compera. –
Esempio: Giamb. Oros. 303: Infamandola [Roma] disse: Città vendereccia, e tostamente da perire, se trovassi comperatore.
Esempio: Brev. Calz. Prat. 19: Ma se di quella mercatanzia... vorrà parte, sia tenuto d'averla, e quello cotale comperatore di darlili.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 67: Trovato comperatore del suo gran legno, con quegli denari.... comperò un legnetto sottile da corseggiare.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 66: Della quale così il guadagno come il danno s'appartiene al marito, siccome al compratore della cosa.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 167: Ritrovato un compratore atto alle mie disavventure, me gli diede nelle mani.
Esempio: Cellin. Vit. 501: Il detto venditore non fu allora d'accordo con certi comperatori.
Esempio: Tass. Lett. 2, 77: Mancheranno compratori a' quadri di Rafaello o di Tiziano?
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 429: Il Principe di Condè, astretto dalla necessità, venne in risoluzione di vendere i beni delle chiese, ch'erano.... nelle.... provincie tenute e possedute da lui, facendo la sicurtà la Regina di Navarra sotto obbligazione de' proprj beni, per eccitare maggiormente l'animo de' compratori.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 388: Il compratore cerca de' vantaggi illeciti o nella scarsità del prezzo, che offre, o nella debolezza delle monete.

303) Dizion. 5° Ed. .
COMPRECAZIONE.
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COMPRECAZIONE.
Definiz: Sost. femm. Term. di Archeologia. Preghiera che il sacerdote appresso i Romani pronunziava a voce alta, e che il popolo accompagnava a bassa voce.
Dal lat. comprecatio. –
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 3, 661: Fri, e in altra comprecazione frif, sono le vere lezioni dell'originale.

304) Dizion. 5° Ed. .
COMPREDICATIVO.
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COMPREDICATIVO.
Definiz: Add. Term. delle Scuole. Che serve ad accrescere o compiere l'idea espressa dal predicato. –
Esempio: Varch. Term. Loic. 72: De' termini alcuno è categorematico, cioè predicativo; e alcuno sincategorematico, cioè compredicativo.
Esempio: E Varch. Term. Loic. 74: Non sappiendo nomi migliori, avemo usato quelle due parole greche categorematico e sincategorematico, e dichiarate con quelle due voci predicativo e compredicativo.

305) Dizion. 5° Ed. .
COMPRENDENTE.
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COMPRENDENTE.
Definiz: Partic. pres. di Comprendere. Che comprende.
Lat. comprehendens. –
Esempio: Magal. Lett. At. 193: Con altri teoremi,... l'uno più mirabile dell'altro, e comprendenti quei d'Archimede.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 81: Ne venne.... che [il mondo], come comprendente tante spezie di viventi, non era dovere, dicevano essi, che vivente ancor esso ed animato non fosse.
Esempio: Pap. Nat. Umid. 19: Formando egli [Platone] una comune idea comprendente molte materie,... pone a così fatta idea il nome comune di acqua.
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 1, 123: Ente semplicemente e indefinitamente, comprendente in sè stesso e preveniente tutto l'essere.
Definiz: § E in forma d'Add. –
Esempio: Bianc. Laud. 93: Accecato ha le menti Angeliche e umane, Già non son comprendenti Di quel che in sè permane.

306) Dizion. 5° Ed. .
COMPRENDENZA.
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COMPRENDENZA.
Definiz: Sost. femm. Il comprendere, Il contenere in sè. –
Esempio: Salvin. Disc. 2, 81: Sicchè il mondo.... ne venne un bello e gran vivente, che come comprendente tante spezie di viventi, ed essendo per ragione di tal comprendenza.... perfettissimo tra tutti i corpi, non era dovere... che ec.

307) Dizion. 5° Ed. .
COMPRENDERE.
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COMPRENDERE.
Definiz: Att. Abbracciare con la mente, Cogliere, Afferrare, con l'intelletto; Intendere appieno: e in questo senso dicesi pure della mente stessa o dell'intelletto.
Definiz: Dal lat. comprehendere, trasferito a senso spirituale. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Però comprender puoi che tutta morta Fia nostra conoscenza da quel punto Che del futuro fia chiusa la porta.
Esempio: E Dant. Purg. 21: Or puoi la quantitate Comprender dell'amor ch'a te mi scalda.
Esempio: E Dant. Rim. 191: E certo e' mi convien lasciar in pria, S'io vo' trattar di quel ch'odo di lei, Ciò che lo mio intelletto non comprende.
Esempio: E Dant. Conv. 207: O ineffabile sapienza che così ordinasti, quanto è povera la nostra mente a te comprendere!
Esempio: Petr. Rim. 1, 238: I' non posso ridir, chè nol comprendo. Lett. fam. 42: E se sarai qua, come di', potrai comprendere la verità.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 449: Non domandò prima un magistrato di questura proporzionato a sua persona, che ebbe lette le leggi,... e compreso in certo modo l'autorità di cotale ufizio.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 265: Agevolmente si può comprendere da ciascuno.... per qual ragione io dedichi a voi alcun de' miei libri.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 29: Talchè compresi gli amorosi inganni, E ch'è sciocchezza servir nelle corti, Dove i Signori son sempre tiranni.
Esempio: Crudel. Pros. 144: Quella varietà di oggetti che si comprendono, quel numero immenso d'idee che si ritiene, se ben si mira, non ci produce che tormento ed affanno.
Definiz: § I. E per Conoscere a qualche indizio, segno e simili; Rilevare. E riferito a persona, usasi per Penetrarne l'animo, il pensiero, da qualche parola o atto. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 102: Per quel poco che comprender pote', mostrava di dover essere un gran bacalare.
Esempio: Tass. Lett. 2, 553: I tredici ducati.... furono pagati a voi, com'io compresi da un vostro scritto.
Definiz: § II. Detto di occhio, vista e simili, vale Scorgere, Discernere. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Posarsi quelle prime creature Da loro aspersion l'occhio comprese.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. 4, 15: E poichè l'occhio mio chiaro comprese La gente grande e l'abitato loro, Nuovo pensier nella mente s'accese.
Definiz: § III. E detto di persona, Percepire per mezzo dei sensi. –
Esempio: Dant. Conv. 227: Ben è altra cosa visibile; ma non propiamente, perocchè altro senso sente quello, sicchè non si può dire che sia propiamente visibile, nè propriamente tangibile, siccom'è la figura, la grandezza, il numero, lo movimento e lo star fermo, che sensibili si chiamano: le quali cose con più sensi comprendiamo; ma il colore e la luce sì propiamente, perchè solo col viso li comprendiamo.
Definiz: § IV. E Comprendere alcuna cosa, pur detto di persona, trovasi poeticam. per Scorgerla, Discernerla. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 44: Poco lontana al tetto suo la tende [la rete], E ne la trita polve in modo appiatta, Che chi prima nol sa non la comprende.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 22, 37: Ruggier che sempre uman, sempre cortese Era a ciascun, ma più alle donne molto, Come le belle lagrime comprese Cader rigando el delicato volto, N'ebbe pietade ec.
Esempio: Salvin. Anacr. 136: E tosto il lume acceso, Un fanciullo ho compreso, Cui la faretra e l'arco È delle spalle incarco.
Definiz: § V. E riferito a sentimenti, affezioni e simili, vale Ricevere, Accogliere in sè; e dicesi non solo dell'uomo, ma anche delle facoltà sue. –
Esempio: Dant. Purg. 4: Quando per dilettanze ovver per doglie, Che alcuna virtù nostra comprenda, L'anima tutta ad essa si raccoglie, Par che a nulla potenzia più intenda.
Esempio: E Dant. Vit. nuov. 102: Quelli che la miravano, comprendevano in loro una dolcezza onesta e soave tanto, che ridire nol sapevano.
Definiz: § VI. Riferito a certi liquidi, e detto di vasi, trovasi per Incorporarli, Compenetrarsene. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 251: Se vorrai metter l'olio in un vasel nuovo, il diguazzerai con la morchia cruda, o ver calda, e guazzera'lo assai, sì che la bea, e comprendala bene.
Definiz: § VII. E per Occupare, Sopraffare, detto di dolore, orrore, pietà, e altri simili sentimenti. –
Esempio: Giamb. Oros. 125: E anche di questa grande abbondanza, unde (onde) mi lamento, mi nasce grandissima angoscia, e comprenderai una sollicitudine avviluppata.
Esempio: E Giamb. Oros. 217: Intanto torce la 'nvidia il cuore, quando ella il comprende, che quello che è diritto per natura non vede, ma indicalo non diritto.
Esempio: Libr. Dicer.: Il dolore del dicapitamento orribile di cotal uomo gli animi nostri e que' de' savj amici ha compreso.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 207: E d'ora innanzi vi guardate, che nulla tenerezza vi comprenda più di me.
Definiz: § VIII Onde, detto di alcun atto o fatto, Comprendere alcuno di dolore, orrore, amore, pietà e simili sentimenti, vale Farglieli vivamente provare: e, in forma di Neutr. pass. comprendersi, Commuoversi a cagione di quelli. –
Esempio: Rim. Ant. P. Giann. Lap. 1, 418: Da' vostri occhi mi venne uno splendore, Lo qual d'amor sì mi comprese poi, Che avanti a voi sempre fui pauroso.
Esempio: Febuss. Breuss. 1, 53: E quando quel buono uom la voce intese, Di gran paura tutto si comprese.
Definiz: § IX. E detto di alcun male, vale Prendere, Invadere. –
Esempio: Vill. G. 372: Essendo compreso forte di gotte nelle mani.
Esempio: Sacch. Op. div. 117: Aspido è un serpente che pugne co' denti, e lasciavi il veleno; e questo veleno di pelle in pelle va comprendendo tanto, che l'uomo s'addormenta, e così dormendo si muore (qui assolutam.).
Esempio: Gell. Circ. 87: E forse che questa maladetta peste non ha compreso tutto il mondo? (qui in locuz. figur.).
Definiz: § X. E detto di demonio, vale Invasare alcuna persona. –
Esempio: Belc. F. Pros. 4, 147: Quelle [monache] levandosi, volendo pigliare li loro vestimenti e fuggire, incontenente tutte e cinque furono dal demonio comprese.
Definiz: § XI. Comprendere, vale anche Contenere in sè, Abbracciare; e usasi così nel senso proprio come nel figurato. –
Esempio: Dant. Inf. 28: Ogni lingua per certo verria meno Per lo nostro sermone, e per la mente, C'hanno a tanto comprender poco seno.
Esempio: E Dant. Parad. 27: Luce ed amor d'un cerchio lui comprende [il cielo empireo] Sì come questo gli altri [cieli].
Esempio: E Dant. Conv. 344: Se in noi sono più cose laudabili, ed uno è il principio delle nostre lode, ragion vuole queste a quello principio reducere che comprende più cose.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 57: Comprende questa diffinizione sufficientemente, che cosa è contrizione.
Esempio: Petr. Rim. 2, 187: Che comprender nol può prosa nè verso.
Esempio: Vill. M. 315: Questo circuito comprese il poggio e il borgo.
Esempio: Bart. D. Miss. Mog. 3: Fra l'Indo e 'l Gange, anzi assai più oltre che quanto essi comprendono dalle fonti alle foci, ciò che v'è di provincie e di regni.... il raccoglie.... il Gran Mogor.
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 3: Due linee che s'incontrino in un punto, diconsi fare o comprendere o contenere angolo una coll'altra in quel punto.
Definiz: § XII. E detto di un tutto bene ordinato, vale Contenere un numero o quantità di cose, Comporsi di esse; come:
Esempio: Esempio del Compilatore Questa biblioteca comprende tanti volumi; Quel museo comprendeva molti oggetti dell'arte antica, e via discorrendo.
Definiz: § XIII. E riferito a discorso, scrittura e simili, vale Far soggetto di discorso, Trattare, e simili; come per es.:
Esempio: Esempio del Compilatore Il primo libro delle Storie di Livio comprende l'epoca dei Re.
Definiz: § XIV. Per Por dentro, Inchiudere, Racchiudere; riferito a spazio, e figuratam. a numero, serie, conto, e simili. –
Esempio: Vill. G. 809: Fece comprendere tutto il circuito dal detto palazzo a quelli che furono de' figliuoli Petri, e le torri e case de' Manieri,.... comprendendo tutto l'antico Gardingo.
Definiz: § XV. E riferito a nome, titolo e simili, vale Designare con esso più cose o persone, aventi le stesse qualità, attributi e simili, e usasi più spesso con la preposizione Sotto. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 2, 42: Sotto nome di Grande comprendo chiunque è in grado di superiore ad altri.
Definiz: § XVI. E per Raccogliere per sommi capi, Riepilogare; ma è modo poco comune. –
Esempio: Cavalc. Discipl. spir. 147: Ma comprendendo le predette cose, e abbreviandole, insomma possiam dire che otto sono quelle cose, che tengono l'uomo virtuoso in santo e utile e quasi continuo gaudio.
Esempio: E Cavalc. Specch. Pecc. 9: Comprendendo dunque le predette cose, insomma dico che quanto all'amore del cuore l'uomo pecca mortalemente ec.

308) Dizion. 5° Ed. .
COMPRENDIBILE.
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pag.284

COMPRENDIBILE.
Definiz: Add. Che si può comprendere; che più comunem. dicesi Comprensibile.
Dal lat. comprehendibilis. –
Esempio: Salvin. Teogn. 119: Che buio è steso, e avanti del futuro Comprendibili i termini non sono Della mortale insofficienza.

309) Dizion. 5° Ed. .
COMPRENDIMENTO.
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pag.284

COMPRENDIMENTO.
Definiz: Sost. masc. Il comprendere. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 102: La ragione è discernimento del bene e del male,... e comprendimento del bene, e fuggimento del male.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 111: Non è altro questo intelletto semplice, se non l'apprensione ovvero comprendimento de' termini e parole semplici e incomplesse.
Esempio: Giacomin. Oraz. 37: Bastando al comprendimento dell'essenza di lei [della tragedia] il dire, che era imitazione di spaventosa e compassionevole azione.
Definiz: § I. E per Facoltà, Potenza di comprendere. –
Esempio: Segner. Incred. Ded.: Saprà trovare in qualsivoglia altra legge un principe, quale io qui gli ho delineato, sul fior dell'adolescenza, irriprensibile di costumi, impareggiabile di comprendimento, ricco di credito, e pur di sè nulla pieno?
Definiz: § II. Trovasi detto anche per Circuito, Compreso. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 18: Già fosse cosa ch'egli guernisse il comprendimento più a speranza della moltitudine ch'era a venire, che di quella che allora v'era.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. 4, 16: Appresso ancora confermò costui Signor di questo gran comprendimento; Ed ei si fe' cristian con tutti i sui.

310) Dizion. 5° Ed. .
COMPRENDITIVO.
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pag.284

COMPRENDITIVO.
Definiz: Add. Che ha forza o virtù di comprendere, di contenere in sè, altre cose, elementi, o simili. –
Esempio: Salvin. Disc. 3, 175: Lavasi uno presto? non dire che male, ma che presto. Bee un molto vino? non dire che mal bee, ma che molto: conciossiachè prima di discernere la sentenza, donde sai tu che male? Così accadrà a te pigliare altre immaginazioni comprenditive, e consentire ad altre (la stampa ad altri).

311) Dizion. 5° Ed. .
COMPRENDITORE.
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pag.284

COMPRENDITORE.
Definiz: Verbal. masc. da Comprendere. Chi o Che comprende. –
Esempio: Fr. Iac. Tod.: Non ho comprenditore, Nè nulla simiglianza.
Esempio: Bellin. Dif. Son. 106: Se pensiero di ciascuna cosa.... talmente in ogni parte di lei è pienissimamente capace e comprenditore.

312) Dizion. 5° Ed. .
COMPRENDITRICE.
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pag.284

COMPRENDITRICE.
Definiz: Femm. di Comprenditore. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: La nostra mente umana non è comprenditrice della vastità de' cieli.
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Le femmine di questo pericolo così grande, non ne sono comprenditrici.
Definiz: § E Term. teologico, detto di anima che gode della beatifica visione di Dio. –
Esempio: Segner. Op. 4, 381: Vuole ch'ella [la Filotea] abbia gli occhi liberi da ogni velo,... e sia comprenditrice, più tosto che viatrice.

313) Dizion. 5° Ed. .
COMPRENDONIO.
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pag.284

COMPRENDONIO.
Definiz: Sost. masc. La potenza o facoltà di comprendere, Intelletto: ma è voce bassa, che si usa per ischerzo o per dileggio.

314) Dizion. 5° Ed. .
COMPRENSIBILE.
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pag.284

COMPRENSIBILE.
Definiz: Add. Che si può comprendere, conoscere.
Lat. comprehensibilis. –
Esempio: Giacomin. Oraz. 6: L'eloquenza in quanto in sè comprende la sapienza, quasi vestita de la splendida veste de le parole, fatta comprensibile al nostro senso.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 3, 3, 164: Vuolci ragione eterna e suprema, la quale perchè dell'ordine autrice primaria si è, alle ragioni solamente da lei create e sparte per questo tutto il fa comprensibile.
Esempio: Segner. Pred. 668: Premj che, quantunque sublimi di qualità, non però fossero comprensibili a' sensi.
Esempio: Magal. Lett. At. 93: Avendo Numa proibito il credere o il rappresentare sotto forma umana o d'altra cosa la natura divina, come irrevelabile al senso, e solamente comprensibile alla ragione.

315) Dizion. 5° Ed. .
COMPRENSIBILITÀ.
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pag.284

COMPRENSIBILITÀ.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Comprensibile. L'esser comprensibile.

316) Dizion. 5° Ed. .
COMPRENSIONE.
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pag.284

COMPRENSIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto ed anche La potenza del comprendere; Conoscimento.
Dal lat. comprehensio. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Maraviglia si è la comprensione di quanto vi sieno appassionatissimi.
Esempio: S. Ag. C. D. 5, 62: Ciò che si comprende per iscienza, si finisce per la comprensione dello sciente.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 34: Io affermo che gli organi dell'intelletto.... sono stati sinora imperfettissimamente e descritti ed intesi; e per me temo che trascendano la comprensione finita.
Definiz: § I. E per L'abbracciare, Il contenere in sè, ed anche L'esser contenuto in checchessia. –
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 127: Può esser che da quella comprension di sessi, la stessa distinzion di maschile e di femminile si dica Genere.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 7, 2, 22: La quale [decisione] veramente non riguarda questo requisito di quell'incertezza che annulla l'atto, ma più tosto la comprensione o non comprensione, e se sia venduto il più o il meno.
Definiz: § II. E Term. retorico, trovasi detto per Quella figura che chiamasi comunemente Sineddoche. –
Esempio: Giambull. P. F. Ling. fior. 334: La comprensione, da' Greci συνεκδοχή, e da' Latini chiamata intellectio, per esse (così la stampa, ma pare errore invece di esser) naturalmente capace di esprimere, non che significare tutto quello che le piace, pone alle volte uno per molti ec.
Esempio: E Giambull. P. F. Ling. fior. 335: Finalmente riconoscasi la comprensione dovunque per una cosa se ne intende un'altra; come vissero per sono morti.
Definiz: § III. E Term. di Filosofia, dicesi Il numero degli elementi che costituiscono un'idea; e suole essere adoperato come contrapposto di Estensione; onde dicesi che quanto più di comprensione hanno le idee, tanto meno hanno di estensione; essendochè le idee quanto più sono generali, tanto minor numero comprendano di elementi.

317) Dizion. 5° Ed. .
COMPRENSIVA.
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pag.285

COMPRENSIVA.
Definiz: Sost. femm. La facoltà del comprendere. –
Esempio: Magal. Lett. At. 115: Qualche cosa.... dilucidata un po' meno di quel che avrebbe avuto di bisogno l'ottusezza della umana comprensiva.
Esempio: E Magal. Lett. At. 283: Supera ogni comprensiva, ogni maraviglia, quella dell'universo.

318) Dizion. 5° Ed. .
COMPRENSIVAMENTE.
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pag.285

COMPRENSIVAMENTE.
Definiz: Avverb. In modo comprensivo. –
Esempio: Salvin. Pros. sacr. 134: Quando la divina parola dà a Giuseppe il titolo di giusto, epilogò tutte le perfezioni, essendo la giustizia comprensivamente tutte le virtù.

319) Dizion. 5° Ed. .
COMPRENSIVO.
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pag.285

COMPRENSIVO.
Definiz: Add. Atto a comprendere, a intendere. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 110: Lasciate indietro le potenze vegetative e le appetitive, e trattando solamente delle comprensive e cognoscitive.
Definiz: § Detto di nome comprensivo, vale Che designa col suo significato ciascuno degl'individui i quali appartengono a uno stesso genere. –
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 108: Il [nome] collettivo accenna una cosa composta di molte, come popolo, esercito, e altri tali: e 'l comprensivo accenna una cosa che ne comprende molte sotto di sè, come vigna, canneto, castagneto e simili.
Esempio: E Buomm. Ling. tosc. appr.: Comprensivo.... diciamo che sia il soldato, lo italiano, il cavaliere, l'uomo, la donna, e altri tali; mentre non istanno per un tal soldato, un tale italiano,... accennato nominatamente, ma per la universal natura d'ogni soldato, d'ogni italiano.... d'ogni donna, accennata indeterminatamente con tal voce; perchè questa è quella che comprende sotto di sè più cose, ma non è già di esse composta.