Lessicografia della Crusca in rete

Volume 6 - Dizionario 5° Ed.
380) Dizion. 5° Ed. .
FRASCHEGGIATO.
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pag.455

FRASCHEGGIATO.
Definiz: Partic. pass. di Frascheggiare.

381) Dizion. 5° Ed. .
FRASCHEGGIO, coll'accento sull'i.
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pag.455

FRASCHEGGIO, coll'accento sull'i.
Definiz: Sost. masc. Rumore continuato prodotto dal muoversi delle frasche agitate dal vento, o da qualsivoglia altra cosa. –
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 570: Ma i' senti' tralle frasche un roviglieto: quasi un romore tra' rovi, nella macchia, un frascheggio.

382) Dizion. 5° Ed. .
FRASCHERELLA.
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pag.455

FRASCHERELLA.
Definiz: Sost. femm. Propriamente Forma diminut. di Frasca; ma trovasi solo figuratam. per Bagattella, Inezia, Frascheria. –
Esempio: S. Antonin. Lett. 114: L'anima adunche, che è illuminata a cognoscere Iddio essere sommo,... e tutte l'altre cose essere frascherelle di fanciulli; quando considera pe' suoi peccati avere perduto Iddio,... non può non avere grandissimo dolore.
Definiz: § Pure figuratam., dicesi di Ragazza leggiera o vanerella.

383) Dizion. 5° Ed. .
FRASCHERIA.
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pag.455

FRASCHERIA.
Definiz: Sost. femm. Atto lezioso, proprio di una frasca, cioè di persona leggiera, vana, e simili, fatto a fine di scherzare o di piacere altrui. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 314: Una certa saltanseccia.... Fe' insaccarmi nella ragna Con suo' ghigni e frascherie.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 309: Non tante frascherie. Voglio saper da voi, Per dove, come, e quando Il Gobbo e Flavio in casa entraro.
Definiz: § I. E per Oggetto di poco o nessun pregio, futile; Ornamento vano, Ninnolo, e simili. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 28: Ella è tenuta una delle maggiori stregone, e delle più potenti di questa città, la quale, e con fuscelli, e con petrucciole, e simili frascherie, saprebbe sommergere tutto questo mondo nell'antica sua confusione.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 136: Ho tanto fatto, che ho buscato un pezzo di quel legno d'India,... e.... n'ho fatto un cavaliero; e mandolo alla cavalleria vostra, non per presente (che non pensaste ch'io mi volessi con questa frascheria disobbligare),... ma per un ricordo, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 12: Usò sempre di portare alle braccia, al collo e ne' vestimenti ornamenti d'oro ed altre frascherie, che lo dimostravano più tosto uomo di corte lascivo e vano, che artefice.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 448: Levate un poco tante mode, tante frascherie, tante fogge.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Dat. Lez. II, 3, 161: La locuzione sia dolce e pura, senza tante vaghezze e frascherie.
Definiz: § III. E per Cosa di nessun momento, o conto, Baia, Frottola, e simili. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 539: Sono questi profeti di Baalle, Che dando frascherie che nulla vagliono, Se le fanno pagare a peso d'oro. E noi baccelli il crediam.
Esempio: Red. Esp. nat. 20: I meno scaltri, e più semplici de' Maomettani credono così costantemente tal frascheria, che per confermarla ardirebbon di metter le mani nel fuoco.
Esempio: Forteguerr. Cap. 167: Io prego il ciel, che alle bisogne mie Non serri il pugno; chè, da questo in fuora, L'altre cose son tutte frascherie.
Esempio: Papin. Lez. Burch. 2: Egli adunque, considerando essere le Cicalate, che da me si facevano ad alcuni simposj, scherzi e trastulli d'ingegno, solo di frascherie ripiene, ha voluto che io prenda a comentare il Canzoniere del Burchiello.
Definiz: § IV. E figuratam., detto di componimento. –
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 526: Mi venne alle mani un numero grande di quelle frascherie (parla delle sue poesie).

384) Dizion. 5° Ed. .
FRASCHETTA.
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pag.456

FRASCHETTA.
Definiz: Diminut. e Vezzeggiat. di Frasca. Piccola frasca. –
Esempio: Dant. Inf. 13: Se tu tronchi Qualche fraschetta d'una d'este piante.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 349: Questo vocabolo rosta usiam noi in cotali fraschette o ramicelli verdi d'alberi, con le quali la state cacciam le mosche.
Esempio: Bern. Orl. 67, 66: L'augel ch'esce dal laccio, ha poi paura D'ogni fraschetta che si muove al vento (male la stampa agnel).
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 45: E che sia il ver, guardate a que' ch'uccellano Al paretaio o all'escato; e' piantano Là le fraschette, e fan la piazza, e nettonla Come uno specchio: metton l'esca, ec.
Esempio: Tass. Amint. 1, 2: In breve spazio S'adira, e in breve spazio anco si placa Femmina, cosa mobil per natura Più che fraschetta al vento.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 215: Il pisello,... che sale in alto,... ha di bisogno di sostenimento di legni e fraschette per appoggiarsi.
Definiz: § I. Figuratam. vale Persona giovane e molto leggiera, di poco giudizio, o di nessun fondamento; e spesso riferiscesi a donna leggiera e volubile in amore; Frasca. –
Esempio: Varch. Suoc. 2, 1: Non ti dissi io, che quella fraschetta non farebbe nulla di quello che tu mi commettesti che io gli dicessi da parte tua?
Esempio: Bus. Lett. 163: Vaga donna, ma alquanto fraschetta, per non dire più oltre.
Esempio: Salv. Granch. 2, 4: Non sai tu quello Ribobol della balia? T. Qual, fraschetta?
Esempio: Capor. Rim. 46: Tremò il Mastro a quel schioppo, e a un tempo stesso Svegliossi, e vide quelle due fraschette Fuggir ridendo, e a lui voltarsi spesso.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 3, 7: Non più, non più, fraschette, pazzerelle: Che tanto ghignazzar, che tanto scorrere?
Esempio: Nell. Iac. Serv. padr. 1, 2: Oh io lo dissi subito, che questa era una fraschetta, e che mi aveva, ec.
Esempio: E Nell. Iac. Serv. padr. 3, 2: Perchè con queste fraschette giovani non mi ci voglio impacciare; farebbero perdere il cervello a ser Giudizio, che l'aveva a doppio.
Definiz: § II. Pure per Giovane di nessun fondamento, trovasi usato nel gen. masc., riferito a ragazzo. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 270: Eh! chetati, Cirivuol, cirivuolo. B. Oh! gli è avvezzosi Tropp'ardito fraschetta.
Definiz: § III. È altresì nome di una Specie di uccellagione, la quale si fa adattando le paniuzze su frasche o rami d'albero piegati e acconciati all'uopo; e dicesi pure a Tutte insieme le piante, e al Luogo, che servono a tale caccia. –
Esempio: Cant. Carn. 2, 547: Non ognun, donne, come voi sapete, Un uccellar diletta; Qual fa la frasconaia, qual le parete; Molti hanno la fraschetta, Alcun la ragna vuole, altri più rete.
Esempio: Pitt. I. Apol. Cappucc. 319: Cotali affari che sanno poco di buono, non si posano sulle fraschette come i fringuelli: bisogna tirare per aria, come si fa a' montanelli (qui in locuz. figur.).
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 287: Lontano il bosco v'ha pel cacciatore, Mal v'è da far fraschetta, o frasconaia, Se non con gran fatica e poco onore.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 101: Il concavo di questa mezza luna è ripieno di vera pania,... come quella de' panioni da pettirossi, e delle paniuzze da uccellari, da fraschette e da ulive.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 20: Il diletto della caccia ha stimolato gli uomini a ideare, e mantenere certe specie di boschi particolari, col nome di parchi, ragnaie, uccellaj, paretaj, fraschette, per formare i quali, ec.
Definiz: § IV. Term. dell'Arte della stampa. Chiamasi Un telaietto di ferro, sul quale è fermato un foglio di grossa carta, e applicasi sulle forme di caratteri poste nel torchio, tagliando a mo' di finestre tutte quelle parti che debbono essere stampate, e così restando coperte e salve dal pericolo di esser macchiate d'inchiostro le parti che debbon rimaner vuote e bianche. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 168, 1: Timpano. Appresso gli stampatori di libri è quella parte del carro del torcolo.... sopra la quale stanno appuntati i fogli da imprimersi,... e serrati da un telaio di lama di ferro, detto la fraschetta.

385) Dizion. 5° Ed. .
FRASCHETTUOLA.
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pag.456

FRASCHETTUOLA.
Definiz: Diminut. di Fraschetta; e dicesi familiarmente di Giovanetta leggiera e di poco senno, e più specialmente inclinata agli amoreggiamenti.

386) Dizion. 5° Ed. .
FRASCHIERE.
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pag.456

FRASCHIERE.
Definiz: Sost. masc. Colui che uccella alla frasca, Uccellatore alla frasca; ma non è d'uso comune. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 190: Il mondo è frasca, e' mondan son fraschieri: La femmina è lacciuol sotto la frasca, E col lacciuolo in man sembra che nasca (qui in locuz. figur.).
Definiz: § E figuratam. per Uomo leggiero e che si diletta di dire frasche, cioè frottole, baie, e simili; ma è voce di raro uso. –
Esempio: Nov. ant. B. 124: Egli mente per la gola; ha egli appiccata zana veruna a Firenze, come qua? Egli è un bugiardo ed un gran fraschiere.
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 197: Certi buffon, fraschier, certi ignatoni, Dipinti in mille logge, e mille orciuoli.

387) Dizion. 5° Ed. .
FRASCOLINA.
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pag.456

FRASCOLINA.
Definiz: Diminut. di Frasca.
Definiz: § E figuratam. per Baia, Frascheria, Inezia, e simili. –
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 239: Scrivemmo il libro di sopra,... mostrando che in questa cosa non vaglia nulla la podestà delli Iddii, li quali reputarono da cultivare per cose di truffe e per Cotali frascoline.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 145: E la natura che cresce fa correre e saltare, e la fantasiuccia comincia a lavorare vorrebbe frascoline.
Esempio: E Domin. Gov. Fam. 146: Lasciandogli guastare le frascoline loro, fanno, ec.

388) Dizion. 5° Ed. .
FRASCOLUTO.
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pag.456

FRASCOLUTO.
Definiz: Add. Pieno di piccole frasche, e quindi molto fronzuto; ma è voce di raro uso. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 297: Questa (la lavanda) ha le foglie più morbide e delicate [dello spigo nardo], nè si stendono i suoi rami frascoluti, ed il suo fiore è più corto.

389) Dizion. 5° Ed. .
FRASCONAIA.
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pag.456

FRASCONAIA.
Definiz: Sost. femm. Copia, Abbondanza, di frasche ammassate insieme; e altresì Luogo dove le piante, per mala custodia, hanno soverchio rigoglio di rami, che danno non ornamento ma ingombro. –
Esempio: Salvin. Georg. 2, 152: Ogni anno infino a tre e quattro volte Il terreno è da fendere, e le zolle Da romper colla zappa eternamente; Tutta la frasconaia è da levare.
Definiz: § I. E per similit., parlandosi di piante erbacee, per Copia, Abbondanza di foglie. –
Esempio: Targ. Viagg. 6, 125: Troppo presto talliscono [le patate], e perdono il loro vigore sopr'a terra in frasconaia.
Definiz: § II. Pure per similit. dicesi comunemente di Ammasso confuso di cose o forme varie, di colori e disegni diversi, che non si convengono insieme. E più spesso applicasi a pittura.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 5, 55: La qual frasconaia di nomi, oltre al metterla in buffoneria, vien dal poeta, come un ritornello, spessamente messa in mostra.
Esempio: Coltell. Cical. III, 2, 52: Si conclude che comunemente le chiome sieno una bella parte. E poi se non fusse vero, perchè pensate voi che questi poeti facessero tanta frasconaia, e ad ogni passo venissero loro gli stranguglioni a chi per un crine inanellato, a chi per un crin d'oro?
Definiz: § IV. Pure figuratam. per Cosa o Ammasso di cose appariscenti, ma vane e superflue; Baia, Bagattella, e simili. –
Esempio: Cecch. Diss. 2, 1: L'innamorarsi è una malattia come le altre: gli assai guazzabugli de' molti ripari fanno peggio; uno buono, e non tante frasconaie.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 1, 107: E più senza fine appare eroica l'impresa di Turno entrato nella città de' nemici, che tante e tante cicalate, e fanciullaggini, e frasconaie allegoriche degl'Iddei e degli uomini per entro la Iliade.
Definiz: § V. Denota anche Il boschetto dell'uccellare; e altresì L'uccellagione che vi si fa. –
Esempio: Cant. Carn. 2, 547: Qual fa la frasconaia, qual le parete, Molti hanno la fraschetta, Alcun la ragna vuole, altri più rete.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 231: Fattovi amenissimi boschetti d'infinite sorte verzure che verdeggiano d'ogni tempo, per tacere l'acque, le fonti, i condotti, i vivaj, le frasconaie e le spalliere, ed altre infinite cose veramente da magnanimo principe.
Esempio: Grazz. Rim. V. 232: Non già la frasconaia Bella e ben posta, il fischio e gli schiamazzi Fanno calare i tordi.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 287: Lontano il bosco v'ha pel cacciatore, Ma 'l v'è da far fraschetta, o frasconaia, Se non con gran fatica, e poco onore.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 3, 7: Avviso gli è, che 'l tempo di sementa Tutto avea speso in frasconaie e 'n reti.
Esempio: E Buonarr. Aion. Proem. 1: Nel riposo de' frequenti piaceri villeschi, frasconaie, ragnaje e altri sì fatti,... avvenne che ec.
Esempio: Trinc. Agric. 415: Si accomodano, e si cominciano a tendere alla fine del mese [di settembre] l'uccelliere, o come altri dicono boschetti, o frasconaie.
Definiz: § VI. In locuz. figur. –
Esempio: Cecch. Ass. 3, 1: Questi panni e questa barba saranno uno zimbello, da cavar questo tordo dalla frasconaia di messer Rinuccio e farlo impaniare sulla vostra?
Definiz: § VII. Trovasi usato per ischerno a significare Moltitudine di persone leggiere e di poco cervello, quasi Moltitudine, Accolta, di frasche. –
Esempio: Allegr. Fantast. Vis. 8: Così ridotta io sono in fanciullaia, Per non dir frasconaia, Perciò la penna si toe delle mani A' miei cari, di me levati i brani.

390) Dizion. 5° Ed. .
FRASCONCELLO.
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pag.457

FRASCONCELLO.
Definiz: Diminut. di Frascone. Frascone di mezzana grossezza. –
Esempio: Trinc. Agric. 1, 182: I castagni così male allevati da principio vengono tanto storti, brutti, confusi, e simili a tanti frasconcelli venuti a capriccio della natura.

391) Dizion. 5° Ed. .
FRASCONCINO.
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pag.457

FRASCONCINO.
Definiz: Diminut. di Frascone. Assai piccolo frascone; Ramoscellino, Fuscelletto. –
Esempio: Cellin. Pros. 150: Avendo con una scopetta o frasconcino, prima bene diguazzato e mescolato il detto colore.

392) Dizion. 5° Ed. .
FRASCONE.
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pag.457

FRASCONE.
Definiz: Sost. masc. Forma accrescit. di Frasca. Ciascuno di quei vettoni di quercia o di qualunque altro albero da cima, tagliati per bruciare, che per lo più si legano in fastella. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 141: Ad alcune [vigne] si pongono pali e pertiche, ad alcune altre pali, o frasconi solamente.
Esempio: Burch. Son. 1, 4: La cupola di Norcia, andando al fresco, Riscontrò una nave di frasconi.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 161: Cataste dieci di legne grosse, e molti frasconi e stipa.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 6: Nell'annaffiare.... quando l'erbe son piccole, facciasi dar [l'acqua] cascando in su.... frasconi o vimini che vi sien posti sopra.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 15: Si fa legne per fuoco, frasconi, e fascine, e stipa.
Definiz: § I. Figuratam. per Ciancia, Inezia, Bagattella, e simili. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 254: E' si conviene molte volte dare inframesse di frasconi, e mostrare di nuove novelle, nate da nuovi uomini, come erano queste.
Definiz: § II. Seminare i frasconi, e anche semplicemente Avere, i frasconi, e un tempo anche Portare i frasconi, dicesi familiarmente di Chi, aggravato da indisposizione, si regge difficilmente sopra di sè; tolta la figura dallo strascicare delle ali che fanno i polli malati, a similitudine dei frasconi caricati a soma, i quali toccano terra colle punte. –
Esempio: Med. Aridos. 2, 2: È ben vero che va appoggiandosi, e par che porti i frasconi.
Esempio: Lipp. Malm. 10, 20: Le polizze non può, porta i frasconi, E colle spalle s'è giuocato un'anca.
Esempio: Not. Malm. 2, 753: Diciamo Portare i frasconi, Uno che sia alquanto infermo: traslato dagli uccelli ne' quali è contrassegno d'infermità l'aver l'ale abbassate, che paion bestie cariche di fastella di frasconi.
Definiz: § III. Portare i frasconi a Vallombrosa, vale proverbialm. Portar checchessia dove n'è grande abbondanza. Più comunemente, Portar legna al bosco, e altresì Portar cavoli a Legnaia.

393) Dizion. 5° Ed. .
FRASE.
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pag.457

FRASE.
Definiz: Sost. femm. Unione di due o più parole, grammaticalmente concordanti e che danno un senso più o meno compiuto; Locuzione, Dizione.
Dal lat. phrasis, e questo dal grec. φράσις. –
Esempio: Dav. Tac. LXXII: Dalle parole e frasi latine mi son partito, dove le nostre esprimevano meglio.
Esempio: Galil. Op. lett. 121: Sfuma e tondeggia l'Ariosto, come quegli che è abbondantissimo di parole, frasi, locuzioni e concetti.
Esempio: Pallav. Tratt. Stil. 14: La perizia delle frasi, il maneggiamento delle figure, la soavità del numero, ec.
Esempio: E Pallav. Tratt. Stil. 218: Non solo i vocaboli semplici, ma le composte frasi eziandio, non significano se non quello che gli uomini per costume intendono d'esplicare col mezzo loro.
Esempio: E Pallav. Tratt. Stil. 219: Sono speciali di ciascuno idioma, non solo le voci e le frasi proprie, ma eziandio le traslate e le figurate.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. Proem.: Niuno parla o scrive come il compagno; e per quanto paia che uno si rassomigli all'altro, ha sempre tuttavia una spezie di proprio dialetto che risguarda, se non le parole, le frasi, e che non s'arriva a raffigurare se non si viene alla comparazione.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 16: Vi sfodera di secco in secco un complimento alla boccaccevole, vi viene addosso con una delle frasi del Petrarca, stemperate in prosa.
Esempio: Fag. Rim. 2, 181: Nondimen cert'ottave avea composto, Piene di certe frasi oscure e nere, Da far rattrappir uno a mezzo agosto.
Esempio: Bottar. Dial. 131: Se uno, senza il sapere di Dante e del Petrarca, si mettesse a fare una canzone o un sonetto, e per andare sul sicuro prendesse versi e frasi cavate dalle poesie dell'uno e dell'altro, non potrebbe fare se non una sciocchissima composizione.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 399: Cosa pretendete con codesta vostra parola? di farmi?... e lasciò la frase a mezzo.
Definiz: § I. E in più largo senso, per Modo di dire o di esprimersi. –
Esempio: Dav. Tac. P. 1, 2: Nè veggo che sia frase impropria il dire che una città e nazione avesse re.
Esempio: Crudel. Rim. 91: Or parla in alta frase, or in plebea; Or tartaglia, ora storpia le parole.
Esempio: Pindem. Poes. 333: Pronta su i labbri la regnante frase Le viene ognor.
Esempio: Giust. Vers. 81: Predica in frase umana, La Fede la Speranza, La Carità cristiana, Ma non la tolleranza.
Definiz: § II. Ed altresì per Maniera di scrivere propria d'un autore; Dicitura, Elocuzione, Stile. –
Esempio: Pallav. Tratt. Stil. 11: La frase di Democrito, per la sua veemenza e per la ricchezza de' lumi, sembrò ad alcuni un poema.
Esempio: Baldin. Vegl. 11: Gorgia Leontino, oratore, alla spezie di Rettorica precettiva.... diede la forza della frase e dell'arte,... si servì di figure, metafore, ec.
Definiz: § III. Trovasi per Parola, Vocabolo. –
Esempio: Red. Ditir. A. 178: Da Luciano nel Bacco βεβαπτισμένος viene adoperato nello stesso senso di madidus e di uvidus, cioè d'imbriacato, e concio dal vino; onde nel Ditirambo si è detto Cavalier bagnato ad imitazione della frase de' Greci e de' Latini.
Definiz: § IV. E Frase di dire, trovasi per Modo di dire, d'esprimersi. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 424: Ex linea superficierum quaeratur proportio A ad B, etc. Dalla qual frase di dire si può comprendere se il suo autore ha mai letti libri di matematica.
Definiz: § V. Per similit. usasi nell'Arte musicale, a significare L'espressione d'un concetto che sta comecchessia da per sè, terminando in una cadenza più o meno perfetta.

394) Dizion. 5° Ed. .
FRASEGGIAMENTO.
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pag.458

FRASEGGIAMENTO.
Definiz: Sost. masc. Il fraseggiare, Modo del fraseggiare; ed anche Giro di frasi. –
Esempio: Red. Lett. 2, 449: Questo mio pronostico.... si verificherà, se V. S. si metterà a leggere ottimamente quei poeti, che sono stati i maestri degli altri, e s'impossesserà de' loro gentili fraseggiamenti e di quei pensieri, de' quali son piene le loro opere.
Esempio: Bellin. Lett. IV, 1, 277: Quest'angustia (del sonetto) penso che sia stata cagione i pensare e inventare fraseggiamenti molto spieganti in poco, e che però recidessero tutto il possibile a recidersi.
Esempio: E Bellin. Lett. IV, 1, 282: Mi pare che.... possa a ragion dirsi che nel genere dello scrivere non possa inventarsi fraseggiamento così in apparenza strano, che non sia stato usato da qualche sommo scrittore.

395) Dizion. 5° Ed. .
FRASEGGIANTE.
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pag.458

FRASEGGIANTE.
Definiz: Partic. pres. di Fraseggiare. Che fraseggia.
Definiz: § In forma d'Add. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 242: La latina lingua,... per essere lingua fraseggiante anzi che no,... è necessitata a dilungarsi non poco dalla semplicità e dalla naturalezza dell'originale (qui figuratam.).

396) Dizion. 5° Ed. .
FRASEGGIARE.
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pag.458

FRASEGGIARE.
Definiz: Neutr. Usare le frasi, Comporre frasi, Esprimersi per mezzo di frasi o particolari locuzioni. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 3, 27: Fraseggiare atto a muovere e spiegare il dovuto carattere de' personaggi.
Esempio: E Bellin. Lett. IV, 1, 260: Ella vede quante brutte cose si contengono, e quante brutte ne nascono da questo modo di fraseggiare.
Esempio: E Bellin. Lett. IV, 1, 271: Eccomi.... al vivere posto in numero di moltitudine, parlando del viver d'un solo; intorno al qual modo di fraseggiare non solamente, ec.
Esempio: Menz. Sat. 88: O che bel fraseggiare, o che galanti Pensieri!
Esempio: Magal. Lett. At. 584: Diverse forme d'esprimersi o di fraseggiare di diversi profeti.
Definiz: § E figuratam., detto di lingua. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 272: Testimonio.... il genio delle lingue, sempre adattate al temperamento delle nazioni che le parlano, sì nella maggiore o minor lunghezza o brevità, dolcezza o ruvidezza, armonia o disarmonia, de' vocaboli, come nella gran varietà de' modi del costruire e del fraseggiare.
Esempio: E Magal. Lett. scient. 295: Apparisce una assai stretta parentela tra la loro lingua e alcune delle orientali, sì in molti vocaboli, come nella maniera del costruire e del fraseggiare.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 42: Nulla io dico della maniera di fraseggiare di quella lingua, che, comune ne' giorni antichi a tutto il genere umano, di santa il nome e il vanto ritiene; ottimamente alla foggia del ricchissimo.... linguaggio nostro adattata.

397) Dizion. 5° Ed. .
FRASEGGIATO.
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pag.458

FRASEGGIATO.
Definiz: Partic. pass. di Fraseggiare.

398) Dizion. 5° Ed. .
FRASEGGIATORE.
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pag.458

FRASEGGIATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Fraseggiare. Chi o Che fraseggia. –
Esempio: Bellin. Lett. IV, 1, 271: Eccomi.... al vivere posto in numero di moltitudine, parlando del viver d'un solo; intorno al qual modo di fraseggiare non solamente non mi è sovvenuta cosa che lo contrasti, ma parecchie mi si son ridotte alla memoria, che a me paiono.... della medesima tempera di quella del consaputo Sonetto.... Ed il fraseggiator fiancheggiante Il dì che 'l nostro viver ne tramonta,... sia l'onorato messer Francesco.

399) Dizion. 5° Ed. .
FRASSIGNUOLO.
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pag.458

FRASSIGNUOLO.
Definiz: Sost. masc. Uno dei nomi volgari della celtis australis, che anche dicesi Bagatto e Bagolaro. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 272: Il frassignuolo è arbore simigliante al frassino, nel legno e nelle fronde, il quale ne' luoghi dimestichi e cultivati si diletta. Questo arbore produce un frutto, o vero granella piccole, le quali sono nere, quando son mature, e molto dolci, ma non hanno sopra de' loro noccioli niente quasi di polpa. Ancora, seccati, molti mesi si posson conservare.