Lessicografia della Crusca in rete

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La ricerca è stata rilevata in 471 forme, per un totale di 250 occorrenze

4° Edizione
Diz Giu. totali
454 17 471 forme
241 9 250 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
140) Dizion. 4° Ed. .
BRACCIOLINO
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pag.461



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Esempio: Ovid. Pist. Abbracciandoti il collo colle mie braccioline, e non ti sedetti in grembo, siccome grazioso peso.
141) Dizion. 4° Ed. .
LEGGIADRISSIMAMENTE.
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pag.42



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Esempio: Varch. Lez. 395. Per quello, che anticamente ne scrive Ovidio leggiadrissimamente.
142) Dizion. 4° Ed. .
DISONESTAMENTE.
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pag.185



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Esempio: Ovid. Pist. Ella disonestamente avolterata ti cognobbe, marito; ma l'onestà diede te a me, e me a te.
143) Dizion. 4° Ed. .
FALLIRE
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pag.336



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Esempio: Ovid. Pist. S. B. Io mi sforzai tre volte di parlarti, e tre volte mi fallì la lingua.
144) Dizion. 4° Ed. .
AVOLTERATO
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pag.342



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Esempio: Ovid. Pist. Ella disonestamente avolterata ti cognobbe marito, ma l'onestà diede te a me, e me a te.
145) Dizion. 4° Ed. .
ARRICCIATO
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pag.269



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Esempio: Ovid. Pist. Il quale è coperto dell'aspro velluto quoio, spogliato, per le tue forze dalle coste dell'arricciato lione.
146) Dizion. 4° Ed. .
CORPO
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pag.824



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Esempio: Ovid. Pist. Le dette tre Iddee sottomisono le loro corpora al mio giudicio nella valle della selvaggia Ida.
147) Dizion. 4° Ed. .
ALLUMINARE.
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pag.132



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Esempio: Ovid. Pist. Ora chi è questi, che celi l'ardente lume, poichè continuamente allumini della sua fiamma (cioè ardi.)


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Esempio: E Ovid. Pist. altrove: Giove, che allumina tutta la gentilezza ec. del mio lignaggio (cioè illustra)
148) Dizion. 4° Ed. .
BENE
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pag.414



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Esempio: Ovid. Pist. E domandò, come tu stai, e se tu dormi bene, e se tu prendi il cibo.
149) Dizion. 4° Ed. .
BIANCHEGGIARE
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pag.426



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Esempio: Ovid. Pist. Innanzi mi tranghiotta la terra, o ardami il vermiglio fuoco, che sanza me biancheggi il mare.
150) Dizion. 4° Ed. .
VAGHEGGIATORE
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pag.185



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Esempio: Ovid. Pist. 2. Gl'innamorati vagheggiatori dell'isola di Dulichio, e di Samo ec. m'assaliscono, siccome disonesta, e lussuriosa schiera.
151) Dizion. 4° Ed. .
DISPENSARE.
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pag.191



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Esempio: Ovid. Pist. Allora le fatali sirocchie, le quali dispensano li mortali avvenimenti, dovevano a ritroso volgere le mie fila.
152) Dizion. 4° Ed. .
DOMANDARE
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pag.235



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Esempio: Ovid. Pist. Imperciocchè tu, la qual se' Dea, scendesti del cielo, e domandasti l'uomo mortale (cioè: richiedesti uomo mortale)
153) Dizion. 4° Ed. .
ACCONCIO.
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pag.37



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Esempio: Ovid. Pist. Il vento era acconcio alli marinari, e non a me amante. (cioè, secondo il bisogno de' marinari.)
154) Dizion. 4° Ed. .
SCESO
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pag.375



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Esempio: Ovid. Pist. 41. Si mise le tue belle armi guadagnate dalle tue prodezze sopra la gente iscesa di Dardano.
155) Dizion. 4° Ed. .
ARRAPPARE
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pag.268



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Esempio: Ovid. Pist. 39. L'animo mi confortava d'andare in mezzo dell'ornata gente, e d'arrappare le grillande dell'oro delle composte trecce.
156) Dizion. 4° Ed. .
AGGAVIGNARE.
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pag.85



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Esempio: Ovid. Pist. Certo se l'altrui braccia aggavignassono il tuo collo candido, il nuovo amore del nostro amore sarebbe fine.
157) Dizion. 4° Ed. .
TIMIDO
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pag.77



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Esempio: Ovid. Pist. 9. La qual cosa poichè pervenne a' miei timidi orecchi, il mio petto è stato sanza anima.
158) Dizion. 4° Ed. .
UMILIATO.
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pag.305



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Esempio: Ovid. Pist. 44. Abbia buono, e dolce vento navicando per gli umiliati mari (il T. Lat. ha: pacata aequora)
159) Dizion. 4° Ed. .
TENERE.
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pag.41



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