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1) Dizion. 5° Ed. .
INTIMAMENTE.
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pag.1085



1) id: fe07329989c147c4b217569335af0142)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 33: Quell'interno sentimento di riconoscenza, dal quale io era intimamente penetrato.
2) Dizion. 5° Ed. .
FINALE.
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pag.117



1) id: b0b95a1cd6e349cdbcb97fe4ba1f6d5d)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 21: Sia obbligatoria, se se n'eccettui un trattato finale di pace.
3) Dizion. 5° Ed. .
DISCUSSIONE.
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pag.536



1) id: fcf58727d33a49f78278f0699ddcffc2)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 25: Non è mio intendimento di entrare in una spinosa discussione.
4) Dizion. 5° Ed. .
DESOLAZIONE.
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pag.181



1) id: a81a965b01a84bc29b920fcbc6209b66)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 27: I Maomettani han portata la crudeltà e la desolazione dappertutto.


2) id: e1ea646577ed4f7a805bac0b04e42ecf)
Esempio: Cell. G. Lett. 55: Come oggimai viveremo più, poichè è morta la nostra madre (santa Caterina da Siena), la nostra consolazione? Che potremo noi fare altro, se non di piangere la nostra desolazione?
5) Dizion. 5° Ed. .
AUTORIZZARE.
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pag.858



1) id: 1c2caadc880f41b7a96583d9d6558ab3)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 23: È quello stesso che autorizza a rompere qualunque sorte di convenzioni.
6) Dizion. 5° Ed. .
COERENTE.
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pag.119



1) id: ef6f262db1d84ef6b130780c2a18dea3)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 6: I principj, ch'egli stabilisce, son veri e coerenti con quei primi teoremi.
7) Dizion. 5° Ed. .
ETERNARE.
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pag.419



1) id: 727ec45639b84d17aee553ed92e0321b)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 19: Efficacissimo mezzo o per eternare le guerre, o per produrre un'orrida desolazione.


2) id: fb1c9059bb754394b6deb1c2d07e713e)
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 16: Ch'eterni in pietra il mie terrestre velo.


3) id: ed076247d05046ef9ba6381e24397117)
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 2, 478: Stimarono di eternarsi nella mente degli uomini futuri, con visitare tutte le terre di promissione d'oltre a mare, per insino al Mare Rosso.
8) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICITÀ ed anche MULTIPLICITÀ
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pag.451



1) id: f459072d26694f37938e04f105eb080b)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 4: Considerando la vasta moltiplicità degli scrittori che su queste materie hanno scritto.
9) Dizion. 5° Ed. .
EFFICACISSIMO.
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pag.58



1) id: 854f9f2986114d2a9dfbd8a58fbffb82)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 19: Efficacissimo mezzo o per eternare le guerre, o per produrre un'orrida desolazione.
10) Dizion. 5° Ed. .
ESTREMAMENTE.
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pag.400



1) id: 4ab27ad0163d4b358ff8ec4798b12f9d)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 29: Per quanto a taluni possa sembrare innocente, a me pare estremamente pernicioso.
11) Dizion. 5° Ed. .
ILLIMITATO e, con forma oggi non comune, anche INLIMITATO.
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pag.47



1) id: cb9b3c8c072f41618833ea82f6b5dd03)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 18: Coloro i quali difendono questa facoltà illimitata di nuocere ai nemici, ec.
12) Dizion. 5° Ed. .
DEVASTARE.
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pag.208



1) id: cabe6ee0bc0e4548a2bd4ffa1353840d)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 27: Se osserveremo che Gengiscan e il gran Tamerlano han devastato l'Asia, ec.
13) Dizion. 5° Ed. .
COERENTEMENTE.
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pag.119



1) id: a2be78c2dcfb4ce8b3fdcdb54dd0de7e)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 11: Grozio, coerentemente ai principj da me posti,... stabilisce per prima regola, che ec.
14) Dizion. 5° Ed. .
ARBITRARIAMENTE.
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pag.645



1) id: ffd33e6f7d374eaf8fa0642ef57ea27f)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 16: Da niuna tacita o espressa convenzione possono essere arbitrariamente o infievoliti o annullati.
15) Dizion. 5° Ed. .
CONTRADITTORIO e CONTRADDITTORIO
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pag.622



1) id: 35ba3e32a9524da5ad3dc5195d17466d)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 16: La decisione delle pubbliche controversie dipende sovente da espressioni oscure, contradittorie o indeterminate.


2) id: e28b02d8745e42e89bd1dbec38b84dad)
Esempio: Adr. G. B. Stor. 662: Il Fiscale e 'l Governatore fattone processo e uditi i suoi avvocati in giudicio contradittorio, l'aveano convinto degno di pena capitale.
16) Dizion. 5° Ed. .
CONTRAENTE.
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pag.623



1) id: 9cbe76cb1a774d79a8463b308bcdb415)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 20: Chiunque entra in trattato, dee supporre che l'altro contraente si fidi a lui.
17) Dizion. 5° Ed. .
INDETERMINATO.
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pag.556



1) id: a85201e047294cd8b2a8866028845c8c)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 16: La decisione delle pubbliche controversie dipende sovente da espressioni oscure, contradittorie, o indeterminate.
18) Dizion. 5° Ed. .
FILOSOFICO.
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pag.113



1) id: 90593d8a57754996a0112c3687b67432)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 30: Riguardiamo con troppo disprezzo, e con occhi poco filosofici, il restante degli uomini.
19) Dizion. 5° Ed. .
ESTORTO.
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pag.395



1) id: 63fe05cc26d54804b0157814128e165f)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 22: Fra le convenzioni estorte per timore fra privato e privato nella civil Società ec.
20) Dizion. 5° Ed. .
G,
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pag.1



2) id: 5d5a59da78b246cba30585c404f43d2b)
Definiz: § II. G sol re ut, è lo stesso che Gisolreutte. –


3) id: faa22c5439ec4bac88aafabdb75fefeb)
Esempio: Salv. Avvert. 1, 282: Il c e 'l g da certi popoli non si posson pronunziare.


4) id: 0179a60ce58540bb91b0c36e579f1c3b)
Esempio: Bemb. Pros. 69: Alquanto spesso e pieno suono appresso rende la F: spesso medesimamente e pieno, ma più pronto, il G.


5) id: 446a2fc1e4964ee89b5d9d6a31ff6788)
Definiz: § I. La lettera G nel diagramma musicale antico indicava il Sol in quarto spazio della chiave di basso, se era maiuscola; se era minuscola, indicava il Sol in seconda riga della chiave di violino; la g minuscola raddoppiata indicava il Sol sopra le righe. –


6) id: 286d0ca342c9450d931ebb9e8a176f02)
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 263: Sono dolci comunemente quelle parole le quali hanno assai vocali, e dell'altre lettere il g, il c, lo l, lo f, lo m fanno dolcezza, tali sono amore, giovare;...... e di queste fa dolcezza qualcuna innanzi all'altra, come lo l innanzi al c in questa parola dolce, dinanzi al g, come involge; il g innanzi allo l, voglia, scoglio, e simili. Aspre certamente sono quelle nelle quali è lo r.... innanzi al g e doppo, come gorgo, agro.... Lo s ancora fa il suono insuave ed aspro dinanzi al t, nel principio della parola, innanzi al c, al g, al p, al q, al t, allo f, allo m, come in questa parola storpio, scoglio, sgraziato, sfogo.


7) id: 27c4860fcd8d4411a8d7b1b0abf9ec4c)
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 336: Il D senza punto fa quarta, e quinta con G sol re ut, e terza minore e sesta maggiore con.... mi.


8) id: 357c45a895d843a09b79e21c2007b958)
Esempio: E Salv. Avvert. appr.: E quando pure sforzar si vogliono o da vero o per gabbo, il c e 'l g in suono vicino a quel della s e del c, o quel della s e del g, mal lor grado son trasportati; scipolla, fansciullo, mansgiare, e sgiusgiola, che è quasi natio a' Franceschi.


9) id: 2480fd6890694883a9ba0a13d500b868)
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 331: I tasti neri dell'armonia ipolidia sono accordati come ne' cembali comuni, salvo che tra G ed A qui c'è l'a la mi re col b molle.


10) id: ae1ed24caa304503bc6832dfc8d94b8c)
Esempio: Papin. Lez. Burch. 73: Osservate attentamente come il nostro Burchiello, in grazia della venerabile antichità, dice Gaio, come lo dicevano gli antichi, i quali avevano maggior piacere della G, che della C.


11) id: 760b5c12f45e4292baab8ff275a01441)
Esempio: E Don. Tratt. Enarm. appr.: Nella fronte del tasto B ipolidio,..... si può notare col rosso il C lidio, al quale corrisponde detta voce; nel G il D, e così l'altre di mano in mano.


12) id: 882dde71a1f54bc69732efd21e1daaa6)
Esempio: E Don. Comp. Music. 30: Mi par anco molto a proposito di due sistemi segnare l'uno col nero.... e l'altro col rosso: il che riuscirà molto commodo per notare quelle voci metaboliche che cadono in amendue tra il G e l'A, e tra il D e l'E.


13) id: 92147034832046418dd0aa3d12f9db88)
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 31: Il G corre la medesima sorte del C, e segna due suoni, l'uno muto, ottuso e rotondo, come in garbo, gostanza, gusto e grotta; l'altro chiaro, acuto e sonante, come in gente, generoso, ginepro. Ma acciocchè e' suoni ottuso, se gli aggiugne l'H, scrivendo gheppio, gherone, ghianda, ghiotto, ghirlanda: e se dee sonar chiaro, si contrassegna con I; già, giallo, giogo, e giusto.


14) id: ed5be8cbc8614d75ac0392a942d0593a)
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 188: Mutata la R in L si fece facilmente lifriggerio. Ma perchè la difficoltà potrebbe piuttosto battere sopra quei due GG, dico che, quand'anche non si fossero trovati esempj, ognuno però poteva restar persuaso, che questa voce era secondo il gusto de' nostri vecchi, riflettendo che essi sovente raddoppiavano il G nelle voci, come si vede in reggia, brivileggio, Cartaggine, rifuggio, ec., e molto più nella voce fugga per fuga usata dal Boccaccio.


15) id: 6a97b289348d47d1bb752f3c32f7f7a5)
Definiz: lettera palatina, la settima dell'alfabeto e la quinta delle consonanti, che i grammatici dicono mute. Pronunziasi Gi, e si fa di gen. masc., e anche femm. Per l'affinità del suono il G si sostituisce in molte voci al C e alla Z, dicendosi Gastigare e Castigare, Luogo e Loco, Lagrima e Lacrima, Servigio e Servizio, Palagio e Palazzo. Innanzi alle vocali A, O, U, ha suono più muto e più rotondo, come in Gala, Gora, Gusto: innanzi alle vocali E ed I si manda fuori più ammollita, come in Gelido, Giro; ma per darle il suono che ha colle altre tre vocali, le poniamo l'H dopo, come in Ghermire, Ghiaccio; in quel modo che per darle il suono ammollito avanti all'A, E, U, si pone tra essa e queste vocali un I, scrivendo Giacere, Giogo, Giubba. Si assimila alla lettera M, come in Domma, Flemma; e talora, nel mezzo della parola, davanti a vocale sparisce, come in Reale per Regale, in Sciaurato per Sciagurato, in Reina per Regina. Talvolta si cangia in V, come Fragola in Fravola. Seguita dalle vocali ia colle quali formi sillaba, talora si cambia popolarmente in D; come ad es., Ghiaccio in Diaccio, Giacere in Diacere, Giacinto in Diacinto. Non si pone il G avanti ad altre consonanti che alla L, alla N, alla R, nella stessa sillaba, e perde alquanto del suo suono, come in Gloria, Ignavia, Grazia. Ammette avanti di sè nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, la L, N, R, come Volgere, Fango, Argine. La S le va avanti nel principio della parola o della sillaba, come in Sgabello, Sgherro, Sgorbio, Sgualdrina. Ng, dinanzi ad E ed I, o si conserva, o per metatesi diventa Gn, come Ungere e Ugnere, Angiolo e Agnolo, Piangere e Piagnere. –