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5° Edizione
Diz Giu. totali
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260) Dizion. 5° Ed. .
CONDOTTA.
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pag.383



1) id: 72762e86fd7a48df99a8496c894d3023)
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 46: La gente de' Galli.... e quella de' Germani.... passarono in Italia per guida e condotta d'uno Italiano della città di Chiusi, il qual passò i monti per imbasciadore ec.


2) id: c673e3c2e74e4515b5920d6f8d05e034)
Esempio: Malisp. Stor. fior. 194: Andarono insino nel porto di Genova, per la condotta di messer Natta Grimaldi.


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Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 97: Avendo io udito.... avergli questo [Cardinale] scritto più d'una volta d'aver ricevuto dal padre lettere di fuoco in riconvenzione della sua condotta.
261) Dizion. 5° Ed. .
CIRCA.
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pag.57



1) id: 103e09bde52e4750b9efe3aa08105a23)
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 151: Poscia entrato in una sua camera, dove egli aveva otto suoi famigli apparecchiati,... fecegli uscire fuora circa alla tavola, da poi disse a quei che erano a tavola: Difendetevi.


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Esempio: Ricett. Fior. G. 117: Dassegli forma di mandorla, o rotonda, di peso di dramme due l'uno in circa.


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Esempio: Car. Lett. fam. 3, 7: Io le promisi quel ch'ella dice circa al farle veder di mano in mano tutte le mie composizioni.


4) id: e7926a011b6248ec9686e8170456aff8)
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 7, 255: Circa il rassegnare quelli che erano con gli Oratori, io non ho saputo, per il tempo breve, come farlo.


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Esempio: Domin. Gov. Fam. 80: Io cognosco una vergine religiosa, la quale essendo d'età d'anni diciotto, o circa, ratta in spirito, non dormendo, vidde sensibilmente l'anima sua.


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Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 350: Io direi che molto più ragionevol fusse il dire che il continente e le parti contenute si movesser tutte circa un comun centro, che sopra diversi.


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Esempio: Not. Malm. 2, 767: Si dice Appresso a poco, A un vel circa. Dal dirsi, per esempio: Furono tanti quanti io v'ho detto, vel circa, cioè o in quel torno. E per comodità della nostra pronunzia, si dice comunemente A un bel circa.
262) Dizion. 5° Ed. .
APPETTO. Preposizione, che anche A PETTO disgiuntamente si scrive.
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pag.593



1) id: 458f6faa21214e6899056a894ea451c7)
Esempio: Giambull. P. F. Ling. fior. 112: Appetto, il medesimo significa che A rispetto od In comparazione, come: appetto a te io non so nulla.
263) Dizion. 5° Ed. .
FRUGOLATO.
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pag.554



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Esempio: Pros. Fior. III, 2, 12: E se la vostra diligenza, dall'amor frugolata che mi portate, non vi faceva arrostar ben bene,... io potevo, ec.
264) Dizion. 5° Ed. .
ARROGANTACCIO.
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pag.713



1) id: c5d6d34d5347488bb861db3364de6e7e)
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 557: Io farò loro.... come io intendo fare A questo arrogantaccio di Michea.
265) Dizion. 5° Ed. .
NOVISSIMO
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pag.260



1) id: ecf4f19a3ae84ea1811325ebc3baa772)
Esempio: Giord. Op. 3, 16: Io stesso, io stesso,... lo udii proporre a' sapienti un suo novissimo pensiere.
266) Dizion. 5° Ed. .
CONDEGNO.
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pag.372



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Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 44: Io non son condegno d'essere Apostolo, perocchè io perseguitai la Chiesa di Dio.
267) Dizion. 5° Ed. .
CONTAGIO.
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pag.563



1) id: 2fb24780d82f4181bc33d914d1d614b0)
Esempio: S. Bern. Cosc. 80: Io non trovo niuno vizio, dal quale io non abbia contratto qualche contagio.
268) Dizion. 5° Ed. .
BALIA.
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pag.32



1) id: be167fdde1584f3ebe856c4fb3dca249)
Esempio: Cecch. Samar. 2, 3: Io non l'ho visto mai da poi che io Lo detti a balia.


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Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 68: Io non ho vistoti Da poi in qua che io ti detti a balia. T. Come no? N. Come sì? Addio.
269) Dizion. 5° Ed. .
CHIESINO.
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pag.853



1) id: b8ef7a5b0f714b87b6c64f717558da21)
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 22: Di me dir questo? Chi lo crederebbe? Io certe bische, io simili chiesini?
270) Dizion. 5° Ed. .
MUTO e, con forma allungata, MUTOLO, che è di uso più familiare.
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pag.702



1) id: 9a5aac8ef51c43dc9d963f5e4979ee08)
Esempio: Bocc. Decam. 3, 38: Se io so far vista d'esser mutolo, per certo io vi sarò ricevuto.


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Esempio: Bin. Lett. 270: Io le son sempre quel servidore che debbo, se ben io diventassi muto affatto, non che taciturno.


3) id: f00f039f92b44dd6a5010c679322e00a)
Esempio: Dant. Inf. 5: Io venni in loco d'ogni luce muto.


4) id: fd020270982e4c88a7ca276b1b28ad27)
Esempio: Bemb. Asol. 65: Io per me voglio esser mutola per lo innanzi.


5) id: ce91e850270b4c1d8a5eaf71c1742421)
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 25: D'un bel fiume reale, io non so come, Eransi i pesci alquanto inciviliti; Sapean chiamarsi, non più muti, a nome ec.


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Esempio: Galil. Op. IX, 86: Io non mi voglio già più maravigliare che colei faccia seco alla mutola, avendolo conosciuto per sì solenne fannonnolo nelle cose amorose.


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Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 29: Da la memoria di lui (Saturno) sino a' dì nostri, è la istoria scoperta ed alta e quasi che sonora; dove da lui innanzi è ella mutola, scura e non conosciuta.


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Esempio: Cecch. Comm. ined. 81: Eimè! che bene ho io? A. Che si può avere Meglio ch'aver la dama a suo dimino? C. Chi te l'ha detto? A. Hammelo detto un mutolo, Che lo sa.
271) Dizion. 5° Ed. .
FERMISSIMO.
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pag.780



1) id: c9a2f47e506e4118be10a9fce73aed11)
Esempio: Bocc. Decam. 1, 54: Io porto fermissima opinione, per quelle essere avvenuto, che io non sia morto.


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Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 23: Io vorrei che questa parte dello edificio, che ha a essere basa a tutta la opera, fussi fermissima.
272) Dizion. 5° Ed. .
FIORENTISSIMO.
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pag.171



1) id: f1f5438edad041eabf4f9f342bccb205)
Esempio: Bocc. Decam. 8, 299: Io dirò, che io sia di città fiorentissima d'arme, d'imperio e di studj.
273) Dizion. 5° Ed. .
DEBITORE.
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pag.67



1) id: a68c182ae13c47af90404ad5409efda1)
Esempio: Bemb. Lett. 1, 293: Io non sarò poi così grosso debitore come ora appare che io sia.


2) id: 22dd2068cf834b7cb94bb213e33fd05b)
Esempio: Red. Lett. fam. 2, 8: Io anderò sempre debitore di quell'onore segnalato.... al nostro signor Dati.


3) id: 90b889d05c4b4c4c8cc977e0e643e984)
Esempio: E Red. Lett. fam. 2, 209: Sa molto bene di quante obbligazioni io le vada debitore.


4) id: 353e9ed7d7324d4cbe05458193094b76)
Esempio: E Red. Lett. fam. 3, 251: Io non ho merito alcuno con V. S., anzi le vado debitore di mille grazie.


5) id: 4ced8dca94024af1911492856cccd6ff)
Esempio: Ambr. Cofan. 3, 2: Com'io t'ho detto, s'e' danar si perdono, Io non vo' sentir nulla. B. No no, pommene Pur debitore.
274) Dizion. 5° Ed. .
GAUDEAMUS.
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pag.80



1) id: e632e018923a41d484929a4e8c891c94)
Esempio: Sassett. Lett. 53: Io gli cantai il mattutino, che o volevo ritrovarmi ancor io al gaudeamus, ec.
275) Dizion. 5° Ed. .
GAGLIOFFETTO.
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pag.20



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Esempio: Car. Stracc. 4, 1: Marabeo, io non so quello che tu ti gracchi, io. M. A gaglioffetto.
276) Dizion. 5° Ed. .
ARIACCIA.
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pag.680



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Esempio: Panant. Poet. Teatr. 6: Io sentir quell'ariaccie maladette?
277) Dizion. 5° Ed. .
ARCIBENISSIMO.
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pag.656



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Esempio: Alf. Sat. 39: Pochè parole; io pago arcibenissimo.
278) Dizion. 5° Ed. .
COLOMBAIO.
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pag.157



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Esempio: Pataff. 4: Io mi sputacchio: attienti al colombaio.
279) Dizion. 5° Ed. .
MORTISSIMO
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pag.568



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Esempio: Fag. Rim. 5, 306: Io son morto mortissimo.


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Esempio: Nell. Iac. Serv. 1, 14: Di lui volete saper nuove? Ve le darò io. Egli è morto mortissimo.