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320) Dizion. 5° Ed. .
ARCINOBILISSIMO.
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pag.659



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Esempio: Fag. Rim. 3, 4: E con tutto che sia arcinobilissimo, Non v'è persona che a inchinar lo vada.
321) Dizion. 5° Ed. .
DISUMANARE.
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pag.718



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Esempio: Fag. Rim. 1, 245: Fia meglio a te disumanargli in cuna, Che si faccian da lor bestie crescendo.


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Definiz: § I. Neutr. pass. disumanarsi Spogliarsi dell'essere umano, riducendosi a peggior natura: anche figuratam. ‒
322) Dizion. 5° Ed. .
GREPPIA.
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pag.587



1) id: b4b062b37def4821ae7818c1e230a576)
Esempio: Fag. Rim. 5, 89: Sputa velen, come l'inchiostro seppia, Se piena a modo suo non ha la greppia.


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Definiz: § IV. La buona greppia fa la buona bestia; dicesi in modo proverbiale a significare Che per lavorare di buona voglia è necessario il buon nutrimento; oppure Che per esser serviti bene si vuol pagare o ricompensare largamente.
323) Dizion. 5° Ed. .
NETTARE, coll'accento sulla prima sillaba.
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pag.122



1) id: 5e84509b2daf4e1e896a2dbd90c9fa97)
Esempio: Petr. Rim. F. 192: Pasco la mente d'un sì nobil cibo Ch'ambrosia e nettar non invidio a Giove.


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Esempio: Salvin. Iliad. 546: E quella A Achille nettar nel petto ed ambrosia Amabile stillò, perchè la fame Ingioconda a i ginocchi non giugnesseli.


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Esempio: Mont. Iliad. 1, 794: Ed ei poscia agli altri Eterni, Incominciando a destra, e dal cratere Il nettare attignendo, a tutti in giro Lo mescea.


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Esempio: Lambr. Elog. 200: Così apparve come fin d'allora avesse saputo questa intelligente e modesta donna appropriarsi, convivendo col marito, quella parte di conoscenza che a lei più si conveniva, a guisa che la pecchia fa miele del nettare dei fiori.


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Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 10, 61: Or, mentre in un convito ella (Ebe) è pincerna, E che porta il liquor santo e divino, Le viene a sdrucciolare un piede, e cade, E del nettar celeste empie le strade.
324) Dizion. 5° Ed. .
CICALAIO
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pag.14



1) id: ee84c2f5e49e4271a5361c68c08f6e3d)
Esempio: Salvett. Rim. burl. 3, 231: Ma i' non vo' stare a fare un cicalaio; Insomma, son chi sono.
325) Dizion. 5° Ed. .
COSTATO.
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pag.909



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Esempio: Ug. Pac. Rim. Z. 467: Pareami altero Amor con una lancia, Fender a uno dal costato alla pancia.


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Esempio: E Tav. Rit. 1, 424: Mi porterae a suo costato.


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Esempio: Chiabr. Amed. 3, 27: Nè fu contento al dir ch'entro il costato Caccia a Dragutto un boschereccio spiedo.


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Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 227: Vi offerisco tutto a Gesù, pregandolo che vi metta in quel santissimo costato (qui in locuz. figur.).


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Esempio: E Sassett. Lett. 268: Scurissima cosa era il vedere.... e' colpi tanto forti, che il costato d'ogni altra nave non arebbe potuto reggere a nessun partito.


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Esempio: Sassett. Lett. 195: E 'l tentare di fare altrimenti, come ne' nostri mari ad ogn'ora si vede fare, navigandosi col vento del costato per amendue le parti, è uno andare a perdersi.
326) Dizion. 5° Ed. .
CONSOLAMENTO.
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pag.535



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Esempio: Rim. Ant. F. Rinald. Aquin. 1, 226: Non credo mai scampare, Sed ella a me non dà consolamento.


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Esempio: Fr. Guitt. Rim. 1, 68: Ma tu, che poderosa, Cortese e pietosa Se' tanto, metti in noi consolamento.


3) id: e8a8d45106834cde973d48cc73683bd6)
Esempio: Vill. G. 596: Essendo la detta reina malata a morte, per darle consolamento lo re, ec.


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Esempio: Esop. Fav. M. 2: Leggi non solamente a consolamento e diletto degli orecchi; ma con pensamento, intelletto e fatica d'animo.
327) Dizion. 5° Ed. .
BURLARE
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pag.328



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Esempio: Grazz. Rim. Lett. 2, 15: Pure, a chi paresse che io l'abbia burlato, canti egli le lodi sue.
328) Dizion. 5° Ed. .
BUA
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pag.298



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Esempio: Alam. A. Rim. 82: E chi vuol dindi, e chi cioccia, e chi cocchi, Chi ha la bua.


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Esempio: Fag. Rim. 3, 137: Ed io che più tediarvi ora non chero Per non vi fare ritornar la bua, Resto qual vi sarò servitor vero.


3) id: 1abff1534b094bcf8c94e059c573ec45)
Esempio: Magal. Operett. var. 384: Orsù tiriamo avanti, e vediamo se trovassimo da dir qualche cosa che potesse servire di lenitivo a questa bua.
329) Dizion. 5° Ed. .
BORSOTTO
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pag.237



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Esempio: Pucc. A. Rim. 246: Lo 'mprigionato non ha amico in terra, Se del midollo non è nel borsotto.


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Esempio: Cellin. Pros. 71: Giunto a casa, messe mano a un suo borsotto, dove era assai buona quantità di ducati di camera.


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Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 20: E che contentamento può avere lo statuale, avendo tutto il dì a porgere il viso a' rapinatori, barattieri, spioni, detrattori, e commettitori d'ogni scandalo e falsità, pure che se n'empiano il borsotto?
330) Dizion. 5° Ed. .
BOSSOLETTO e BUSSOLETTO
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pag.239



1) id: 3e9e155086f941498770b04bb06b7b77)
Esempio: Poliz. Rim. 2, 35: Fate che intorno a' letti Non sien, donne, mai trovate Vostre ampolle e bussoletti.
331) Dizion. 5° Ed. .
CASTRACANI
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pag.653



1) id: 4ffae18fe93b40e0aed097b214b85070)
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 255: L'usano [lo sputo] i fabbri e gli aguzzacortelli, Infino a' castraporci e castracani.
332) Dizion. 5° Ed. .
LASCHETTA
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pag.95



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Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 170: Piglia ranocchi a lenza pel boccone, Laschette, barbi ed altro nuovo pesce.
333) Dizion. 5° Ed. .
LOGICUZZO, ed anche LOICUZZO
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pag.443



1) id: 75a5337e05764241b6b71dc57f3db2aa)
Esempio: Grazz. Rim. V. 305: Tu n'hai pur fatti goffi rimanere.... Di questi.... Filosofi a mal tempo e logicuzzi.


2) id: cc1a411e6d5e411e865ee2eb09b25a00)
Esempio: E Grazz. Rim. V. 448: Io ho fatto un bel tratto alla mia vita Per certi logicuzzi e poetacci.
334) Dizion. 5° Ed. .
LOLLA.
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pag.446



1) id: eebe0814f41d49bdbb1f93612fe1d6df)
Esempio: Alam. A. Rim. 82: Se mi dovessin tor lolla o capecchio, Io son sempre sgravato e non gravato.


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Esempio: Lambr. Bach. Set. 74: Alzando lo staccino, a guisa che si fa col vaglio per pulire dalla lolla il grano, ec.


3) id: f1c5d2f5d72a450eb859bc8d11b0a91f)
Esempio: Allor. A. Salterell. 23: E se.... Di lolliche e ferruche Può farsi un ponte e di lolla, che 'n collo Tenga la piena ec.


4) id: a99920f8592b46eebd14cfe028239499)
Esempio: Gell. Err. 3, 3: Sai tu quel che io ti ho a ricordare? che i freddi primaticci e gli amori serotini ammazzono i vecchi. G. Sì, chi è di lolla, come sei tu: guarda cera che è questa.
335) Dizion. 5° Ed. .
ILLECEBRA.
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pag.45



1) id: 6d43e5b4f10f4ad29a9d79e83a66a411)
Esempio: Rim. Ant. L. Alb. A. 95: Questa è colei che 'l cor parte e divide Dalle illecebre umane.
336) Dizion. 5° Ed. .
INFISTOLITO.
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pag.722



1) id: e4a228d76c694bf290655eced3b74cc7)
Esempio: Grazz. Rim. V. 184: A certe piaghe infistolite e guaste, Che gettan tuttavia, Convien mutare spesso nuove taste.


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Definiz: § IV. Pur figuratam., detto di negozj, di cose o condizioni civili, e simili, vale Che è venuto a pessimo termine. –


3) id: c429acf495c446c1b97668d6b640e72b)
Esempio: Panciat. Scritt. var. 270: Hanno giurato di voler vivere da qui innanzi da quei cordiali amici, quali erano prima che gli umori ingrossassero, e che venissero a far di quelle piaghe, che poi per gli cattivi ufficj de' malevoli erano infistolite affatto.
337) Dizion. 5° Ed. .
INCESSO.
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pag.433



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Esempio: Rim. Ant. L. Alb. A. 96: Nel parlar, nello stare, e nell'incesso Seguiti lei, e per essempro l'abbia.


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Esempio: E Rim. Ant. I. Alb. A. appr.: Vedrò io mai l'incesso e gli atti onesti, Che adescarono il cor sì dolcemente?


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Esempio: Cavalc. Pungil. 262: Perchè sono levate le figliuole di Sion, vanno a collo steso, e con cenni d'occhi ballando amano, e con andamento ed incesso lascivio, e molto ornate, Iddio le farà ec.
338) Dizion. 5° Ed. .
MOSCHETTACCIO
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pag.583



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Esempio: Fag. Rim. 3, 199: Sol basta scaricare un moschettaccio, Tirare al mucchio, e bazza a chi la tocca.
339) Dizion. 5° Ed. .
IMBRONCIATO.
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pag.103



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Esempio: Fag. Rim. 4, 16: A questo mio parlar fe' il viso tosto Ed imbronciato, che tacer lo fei.