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1) Dizion. 5° Ed. .
CAPORIONA
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pag.534



1) id: 2ea6a854277e4367a15d4f6c44c43c93)
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 160: La caporiona di tutti gli Dei.
2) Dizion. 5° Ed. .
GRAVACCIO.
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pag.540



1) id: 0e9c140a02c64cf49c82703919b38e52)
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 145: E il qu a quel mo' gravaccio Ballava da pagliaccio.


2) id: 71ca05b000434732938862627b612e06)
Definiz: § E detto di cibo, per Molto indigesto, o Difficile a digerire. –
3) Dizion. 5° Ed. .
COMMILITONE.
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pag.216



1) id: 9059cf34b8db4ceb8b2cbf20e5c2e4f5)
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 115: Apage ed Apagete, perduti tutti i suoi commilitoni, scamparon soli.


2) id: 212b265209de45bcb28f2ee23c210620)
Esempio: Firenz. Pros. 2, 66: Allora, ripensando meco medesimo la disgrazia del mio commilitone, deliberai, posto da canto gl'inganni e le frodi, d'essere un buono e dabbene asino.


3) id: 9a668bbc8e7d49eb9fe71ae457207b99)
Esempio: Lipp. Malm. 1, 50: Collo scenario in mano e il mandafuora, Va innanzi a' nobil suoi commilitoni: Pancrazio, Pedrolino e Leonora Lo seguon con un nugol d'istrioni.
4) Dizion. 5° Ed. .
BUCHERARE.
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pag.303



1) id: 23c4ede0cdff45a4a098ff829397c792)
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 25: Ma l'audace razza infame Me l'ha tutto bucherato [il peplo].


2) id: 5ac41b140c5a49ccb60d780c924cb003)
Esempio: Poliz. Rim. 2, 27: Pur sollecito, pur buchero Per aver del vino un saggio.


3) id: 722a9a1a3a6a4e3ea664e2c947e09cb1)
Esempio: Firenz. Pros. 1, 170: Hai cotesto viso così avvenevolozzo, che mi ha in modo bucherato il fegato e le budella, che e' non mi vien da mano a dir buccata d'Ufficio.


4) id: c95ccd28de91403397ff15287a1a468b)
Esempio: Varch. Ercol. 91: Bucherare, ancorchè significhi far buche e andar sotterra, si dice in Firenze quello che i Latini dicevano anticamente ambire,.... cioè andare a trovare questo cittadino e quello a pregarlo con ogni maniera di sommessione, che quando tu andrai a partito ad alcuno magistrato o ufizio, ti voglia favorire dandoti la fava nera.


5) id: db869e9e80d74d4890bfc0c489acb92d)
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 2, 2: Aveva il vizio di stare a usolare alle portiere per ascoltare e veder tutto quel che si faceva nell'altre stanze; e per questo le aveva tutte sgraziate bucherandole.


6) id: f8d06dac880d46a28627832bc1205f4b)
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 294: E d'intorno gran popol gli è venuto, E nessun sa di che paese o razza Costui si sia; e senza esser tenuto A bada punto, ognun per veder buchera.
5) Dizion. 5° Ed. .
FORSENNATEZZA.
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pag.360



1) id: 5a24c11074784b63aafa096da694ef21)
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 97: Ma dimmi in cortesia, che forsennatezza è mai codesta tua?
6) Dizion. 5° Ed. .
ORCHESSA.
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pag.608



1) id: 6dd46b7219ae4697a070755585ab3df9)
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 210: Almeno almen seguisse Ciò che narra chi scrisse Dell'orco e dell'orchessa.
7) Dizion. 5° Ed. .
GONNELLONE.
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pag.422



1) id: c103ffcbc48a4af9aa35776826aa8bc2)
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 145: Quindi alzatosi il gi Con quel suo gonnellone Ballò da Pantalone.
8) Dizion. 5° Ed. .
COMPLIMENTARE.
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pag.270



1) id: 576d95dc90064248bb72ae08668b8dfc)
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 136: La prima che di là, Ove stava, a trovargli Ed a complimentargli Si movesse, fu l'A.


2) id: e4174bf00ab9439fb1fc6a725c5798d2)
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 106: Vennervi a complimentarlo, e riconoscerlo come Re d'Etruria,... Murat, Ippolito Venturi, Ubaldo Feroni.


3) id: 8a5e106ae8b248b7a712b0cd842ae935)
Esempio: Fag. Comm. 5, 153: È stato bene che io lo sappia, perchè, a dirla, in quell'abito [di uomo] l'avevo vista complimentar con la mia figliuola in un certo modo confidenziale, che non mi piacque.
9) Dizion. 5° Ed. .
M,
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pag.575



2) id: d2d8bce881ca49998bf8217733382b45)
Definiz: § II. M, numero de' Romani, che significa Mille. –


3) id: 47ba700234b04260ba563cfc7a00888b)
Definiz: § I. E per il Segno o Carattere che rappresenta la lettera M. –


4) id: 5df8d54d961e47369bcb861f836dd72b)
Esempio: E Cavalcant. B. Retor. appr.: Dell'altre lettere il G, il C..., lo M fanno dolcezza.


5) id: 8da0a983cff84815af925fc010c8b577)
Esempio: E Buomm. Ling. tosc. 30: Di queste semivocali quattro si dicon liquide, cioè L, M, N, R.


6) id: 1291fe86352149fea0833057868b81b2)
Esempio: Bemb. Pros. 69: Molle e dilicata e piacevolissima è la L.... Allo 'ncontro la R aspera, ma di generoso spirito. Di mezzano poi tra queste due la M e la N, il suono delle quali si sente quasi lunato e cornuto nelle parole.


7) id: 16858459d0dc4ce4a4213dc897fe565b)
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 263: Più di grandezza dà lo M, lo N, innanzi al P, al T, ec.


8) id: 9c0b948fcc144ec4a045b2d0ba8e1963)
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 6: Se io avessi pur C livre, sì mi appagherei; halle. E quegli dice: se io n'avessi pure M., mi stare' bene e non ti chiederei più.


9) id: 602c3280531c460faf627aea19b0b281)
Definiz: lettera duodecima dell'alfabeto, e una delle consonanti che i Grammatici dicono liquide. Chiamasi Emme, ed è più spesso di gen. femm. Ammette dopo di sè, nel mezzo delle parole e in diversa sillaba, il B, il P, e talora anche il V; come in Ambedue, Soccombere, Pompa, Empio, Decemviro. Avanti di sè, pure in mezzo di parola e in diversa sillaba, ammette la L, R, come Alma, Orma; e sia in principio di parola, sia in mezzo, fa sillaba con S, come Smania, Smarrito, Risma. In parole d'origine forestiera si pone anche dopo le consonanti T e G, come Tmesi, Aritmetica, Dogma; dove alcuni, con assimilazione, scrivono e pronunziano Arimmetica, Domma. Si sostituisce ad N davanti a B e P, come Combinare, Combaciare, Impossibile. Nelle voci Facciamo, Rechiamo, e simili, quando perdono l'O per unirsi ai suffissi, come Facciamlo, Facciamci, Rechiamlo, Rechiamci, si usò, per dolcezza e facilità di pronunzia, cangiarla in N, dicendo e scrivendo Faccianlo, Rechianlo, Rechianci, ec. –
10) Dizion. 5° Ed. .
DEPONENTE.
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pag.148



1) id: 92d39d4255714eab83430bf839003b0f)
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 103: Dietro a' quali venivano tutti i verbi attivi,... i neutri ancora co' deponenti, comuni e impersonali.
11) Dizion. 5° Ed. .
CRAPULARE.
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pag.953



1) id: 5e63d9e6d0684174aee48a211341523a)
Esempio: Bald. Pros. 606: Attendendo a bere e a crapulare.


2) id: cfa80163b538405b8821e502f75c041f)
Esempio: Borgh. S. Tertull. 84: Voi certamente, avendo tutto dì crapulato, e pronti a crapulare nuovamente,... sacrificate a Giove per impetrar l'acqua.


3) id: 1ac1bb8da2b446fb94e7628f575766df)
Esempio: Bart. D. Op. mor. 24, 2, 117: Fabricano, come se mai non avessero a morire; e crapulano ogni dì, come più non avessero a vivere.
12) Dizion. 5° Ed. .
GHIGNATA.
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pag.186



1) id: aa5490cfb3b3489e9a6ff741a269704a)
Esempio: Sacch. Rim. M. 172: Vendendo lor ghignate A' ciechi tristi, quando voglion moglie.
13) Dizion. 5° Ed. .
BANDITRICE
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pag.55



1) id: 87b7067455fc4436a58752a8e8e7fe8e)
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 156: Conciossiachè che cosa convien più, quanto che la pazzia delle sue lodi sia la banditrice?
14) Dizion. 5° Ed. .
CINCIALLEGRA, che anche trovasi scritto disgiuntamente CINCIA ALLEGRA, e CINGALLEGRA.
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pag.39



1) id: 44d81787456e48c5a51d9c380e2b76fd)
Esempio: Sacch. Rim. M. 327: Tra cingallegre ucce' d'ogni maniera.
15) Dizion. 5° Ed. .
DEBITORE.
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pag.67



1) id: edaf4feb416c4524a7497107a6460573)
Esempio: Sacch. Rim. M. 381: Il creditore Pres'è dal debitore.


2) id: 072ef3a1b2b64673b5017766028e2590)
Definiz: § III. Trovasi anche detto di Chi è obbligato a far qualche cosa, a soffrir qualche pena e simili. ‒


3) id: 2d02a017d740461eb22a90ea9d3a3fbb)
Esempio: Fag. Rim. 2, 236: Chi è lor creditore è in un impiccio, Peggio che se lor fosse debitore.


4) id: 8ca5ae5634034b558f55966ac3e43283)
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 85: Più bella vita al mondo un debitore Fallito, rovinato e disperato, Ha che 'l gran Turco, e che l'Imperadore.


5) id: c1f8b2a5917c4e5f95e0ea0a7b5fe881)
Definiz: § IV. Debitore, dicesi talora anche di Chi è tenuto a render conto di checchessia. ‒


6) id: 061653950cb14821903bf63736625470)
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1, 207: Sieno contenti.... mandare subito uno a posta [a recare le lettere];... e che le S. V. ne li satisfarebbono; quanto che no, ne ponghino debitore me.


7) id: fc0e9b5412d2495e9ebf78edd71f069f)
Definiz: § VII. Porre debitore uno, Accendere debitore uno, Fare, debitore uno, vale Scrivere nel libro de' conti una partita a suo debito. ‒


8) id: 8858585005ff4f359f2be0e37ea4c15f)
Esempio: Nell. Iac. Faccend. 3, 16: Egli era debitore della Signora, per alimenti di un anno, della somma di circa a scudi 180.


9) id: b84857995c9a46c88f6bbc5d2ef23ffd)
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 82: Se.... v'invogliassero d'avermi un'altra volta per vostro debitore, non avrete mai mezzo da costituirmi in più stretto debito che sia uguale a quello, ec.


10) id: 68cdb2ca95be46c18a7eba945b0eddf5)
Esempio: Papin. Lez. Burch. 84: La povertà in cui si trovava [il Burchiello]; mentre ancora si vede acceso debitore a i libri economici del cavaliere Filippo Strozzi per pigion di bottega.


11) id: ac36ef5641584738ba2caf01f2386b32)
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 519: Punto nel proporre il quale si tenne egli in una totale indifferenza, o fosse che non l'avesse ancor risoluto dentro di sè, o che non volesse avere a esser debitore dell'evento.


12) id: 0a28708b224742beb1d20ee768b99261)
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1, 173: Pagare 35 scudi, e' quali V. S. fieno contente pagare, acciò che questo beneficio sutoci fatto non si paghi d'ingratitudine, e che noi non ne aviamo a restare debitori ad Ugolino, perchè ci siamo obbligati in particulare.
16) Dizion. 5° Ed. .
LUCCICANTE
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pag.470



1) id: 1e10a3d3e3cd4ed19eaf1b0916202769)
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros.33: Venner tosto (i granchi) co' piè torti, Ed a sghembo camminanti, Nelle schiene ossuti e forti, Nelle spalle luccicanti.
17) Dizion. 5° Ed. .
BERLINGACCIO
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pag.149



1) id: bb2babfe020e4ab2b416e7a9de432e54)
Esempio: Sacch. Rim. M. 97: Così potessi io con voi migliacciare Per berlingaccio a cena e a desinare.


2) id: ea293dc7994e4dfd8aaf172a33336a43)
Esempio: Cecch. Lez. M. Bartolin. 13: Quando egli scrisse questa cosa e' non doveva dormire, e ch'e' si ricordava bene a quanti dì veniva quell'anno il berlingaccio.
18) Dizion. 5° Ed. .
BRAVEGGIARE
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pag.266



1) id: fad7d49ebd334d42bab65c798f0c64f1)
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 31: Promesso avea.... D'espugnar la razza rea Dei ranocchi, e sol si stava In disparte, e braveggiava.
19) Dizion. 5° Ed. .
BAGAGLIUME.
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pag.18



1) id: f833ecda31eb48fa9a57b0f4e510a722)
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 188: Porta a basso Quella valigia ed ogni bagagliume.
20) Dizion. 5° Ed. .
FIAMMELLA.
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pag.11



1) id: 6a39314d31f841dcbaa07b72d284956a)
Esempio: Frescobald. M. Rim. 52: Quand'ogni stella Surgendo pare tremante fiammella.


2) id: b45da8070aee4b52aeaec3f18f082368)
Esempio: Dant. Rim. 192: Sua beltà piove fiammelle di fuoco, Animate d'un spirito gentile, Ch'è creatore d'ogni pensier buono.


3) id: 6b8842075da543f28a8c45f72a804101)
Esempio: Tass. Rim. 2, 157: Non è questa la mano Che tante e sì mortali Avventò nel mio cor fiammelle e strali?


4) id: 69001a6548404497977e3e672737f604)
Definiz: § III. E pure per similit., Splendore simile a fiamma; e anche Stella. –


5) id: 9adea35818e048d79cc6b733d1aa151f)
Esempio: Machiav. Rim. 396: Ciascun occhio pareva una fiammella, Tanto lucente, sì chiara e sì viva, Che ogni acuto veder si spegne in quella.


6) id: 3e4955a89c1440218d76467c3458f397)
Esempio: Med. L. Op. 1, 219: E nel tornare a me, nuova fiammella L'accese (parla del suo cuore).


7) id: bd78ca2bd5eb47a09afbee9d8b7b8be8)
Esempio: Dant. Parad. 21: A questa voce vid'io più fiammelle Di grado in grado scendere e girarsi, Ed ogni giro le facea più belle.


8) id: 3f31c1ac446d46e690b3d00c31946b5b)
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 22: Nè per gran don, nè per promesse,... Ottener potè mai ch'una fiammella, Per darla a lei, del primo amor levassi.


9) id: c1b481dd40164780a5441574876b9416)
Esempio: Salvin. Disc. 1, 54: Se noi ripurgassimo l'animo nostro dalla vanità dell'opinioni,... vedremmo a un tratto sorgere e risvegliarsi quelle fiammelle che occulte e quasi sepolte giacevano.


10) id: db07f4bd0139422aa99d5f47857b8489)
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 359: Ora il Sarsi.... appiccandosi a quel sol detto del signor Mario, che la fiammella di una candela non è trasparente, si persuade e promette la vittoria, tuttavolta ch'ei possa mostrare la detta fiammella aver, ec.