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1) Dizion. 5° Ed. .
ORO.
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pag.690



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Esempio: Rim. Ant. P. N. B. 86: Più puro d'oro matto.


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Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 95: Un cataletto di avorio, con le coltre d'oro e di porpora.


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Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 84: Le coltre, con che egli fu coperto, erano bianche intessute di oro.


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Esempio: Nov. ant. S. 19: Un giorno prese questo re molto oro, e diedelo a questo suo figliuolo.


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Esempio: Med. L. Op. B. 2, 285: S'io ti toccassi un miccinin la mano, Mi parre' d'esser d'oro a mano a mano.


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Esempio: Petr. Rim. F. 97: Erano i capei d'oro a l'aura sparsi, Che 'n mille dolci nodi gli avolgea.


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Esempio: Dat. Lepid. 84: Disse al giovane, se per lui facessero un branco di mule bonissime.... Il giovane (rispose) che non sapeva che farsene, e come esitarle per far danari. A questo il B., ch'ell'erano oro rotto, e che ec.
2) Dizion. 5° Ed. .
INNAMORATAMENTE.
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pag.848



1) id: 65b062daec374ca88fe57586c9ca0379)
Esempio: Rim. Ant. P. N.: Innamoratamente mi ritenne.


2) id: 8322ca1bbfed4bffb386dd2c9798274e)
Esempio: Rim. Ant. F. Mazz. Ricc. 1, 333: Sì 'nnamoratamente m'ha infiammato La vostra dilettanza, Ch'io ec.
3) Dizion. 5° Ed. .
FORZOSAMENTE.
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pag.411



1) id: 499ca3b0f59a4c34aceb9309fd21f863)
Esempio: Rim. Ant. P. N.: Pugnan dunque valer forzosamente.
4) Dizion. 5° Ed. .
MEMBRARE
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pag.52



1) id: 0e09dae839e743f38e9303c0f8db9a24)
Esempio: Rim. Ant. P. N. B. Gualacq. L. 86: Quando d'Eva mi membra ec.


2) id: ee7732d6162d4c96b6dbcfec12f509ec)
Esempio: E Rim. Ant. P. Viol. Alb. 145: Falso piacer l'à messo (il cuore) in tante pene, Non può partir, ma dolorosamente Ciò membrando ec.


3) id: 9b6c65e604b745cebb0fb775c4e90c7c)
Esempio: Nov. ant. C. 46: Membravi quando voi foste a cotal festa, dove l'altre donne erano sguardate più che voi?
5) Dizion. 5° Ed. .
OBBEDITORE e UBBIDITORE.
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pag.330



1) id: 04e0058f8d7e49edaa1a602ea7042cfd)
Esempio: Rim. ant. P. N.: Non fanno ubbiditor mille allegrezze.


2) id: 7014fa09746741bab0defeef00932922)
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 573: Neuno puote ordinare agli obbeditori gli salutevoli comandamenti, il quale prima non è ammaestrato di discipline di tutte virtudi.
6) Dizion. 5° Ed. .
MIGLIORANZA e MEGLIORANZA
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pag.254



1) id: 5f87b057c7f449d890155a1df1389db9)
Esempio: Rim. Ant. P. N. B. Rinald. Aquin. 64: Secondo dirittura, Di lei Vorria ritragere meglioranza.
7) Dizion. 5° Ed. .
B,
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pag.1



2) id: 28a5ff78c849408cafa1c812d9efe47c)
Definiz: § I. B molle. Lo stesso che Bimolle o Bimmolle. –


3) id: 8437772d5476418b8468f108ebffc1a9)
Definiz: § II. B quadro. Lo stesso che Biquadro o Biqquadro. –


4) id: 98740594e99b482dbb92517a22f95ea6)
Esempio: Pazz. Rim. burl. 380: E qual fu primo sì borgio cantore, Che cantò per b quadro o per b molle.


5) id: cce6391d0ed04562b4dbba58555dc8a1)
Esempio: E Pazz. Rim. burl. 380: E qual fu primo sì borgio cantore, Che cantò per b quadro, o per b molle.


6) id: f3256d154e944ea8b89aa2ad21093def)
Esempio: Not. Malm. 1, 172: Il b molle è chiave musicale o segnatura di semituono; ma qui dicendo far la zolfa per b molle, si serve della voce molle per intendere Ammollare la bocca, cioè Bere.


7) id: 6460fbf76b7f47f2ad3e9ca96a5b0bfc)
Esempio: Pazz. Rim. burl. 351: Varchi, tu canti per natura grave, Ed io l'intuono per b quadro acuto (qui locuz. figurat.).


8) id: ddbef9978c90404aace07725e4c9a5c2)
Esempio: Lipp. Malm. 2, 30: E giunto a Campi, lì fermar si volle A bere e far la zolfa per b molle.


9) id: 8bab96b110b142bfa3ac3f2f7d72d681)
Definiz: lettera labiale, la seconda dell'alfabeto e la prima delle consonanti, che i grammatici dicono mute, assai simile nel suono al P al V, dicendosi molte voci coll'una o coll'altra scambievolmente, come Serbare e Servare, Nerbo e Nervo, Corbo e Corvo, Barco e Parco. Pronunziasi Bi, e si fa tanto masc., quanto femm. Delle consonanti riceve dopo di sè nella medesima sillaba la L e la R, e vi perde alquanto di suono, come Oblio, Pubblico, Braccio, Ombra, benchè colla L di rado si trovi appresso i Toscani, e rarissimo in principio di parola, come pronunzia a loro più strana, salvo alcune voci per lo più latine, quali sono Blando, Blandimento, Bleso. Consente avanti di sè in mezzo di parola, ma in diversa sillaba, la L, M, R, S, come Albume, Lembo, Erba, Usbergo; quantunque si trovi di rado colla S in mezzo della parola, e per lo più ne' verbi composti colla preposizione Dis, come Disbrigare, e più frequentemente nella prima sillaba, come Sbandito, Sbattere; e deesi sempre la S avanti al B pronunziare col suono più sottile o rimesso, come nella voce Accusa; di che si dirà nella lettera S.
8) Dizion. 5° Ed. .
AMARORE
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pag.420



1) id: 373ed2c8910348f2b6c20b25bca87cb8)
Esempio: Rim. ant. P. N. Saladin. Pav.: Amore m'è tornato in amarore.


2) id: 85758882924e4d45b2520ef99f0195e8)
Esempio: Tass. Mond. cr. 169: Fremono in quel serraglio, e 'n fero suono Dimostran l'amaror dell'ira accolto, E la natìa lor feritate interna.
9) Dizion. 5° Ed. .
DISTRINGIMENTO e DISTRIGNIMENTO.
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pag.712



1) id: aa5cb5ccb05b4770adb139e6a16b9380)
Esempio: Rim. Ant. P. N.: Chi d'amar mi conviene, Tienmi in distrignimento.
10) Dizion. 5° Ed. .
BENVOLERE
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pag.146



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Esempio: Rim. ant. P. N.: Sì finamente amor m'ha meritato Dello mio benvolere.
11) Dizion. 5° Ed. .
DISMISURARE.
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pag.584



1) id: 8fc12ba21829496c98fbd85cbb01edd6)
Esempio: Rim. ant. P. N.: Che se uom dismisura, Conservando leanza, Non fa dismisuranza.


2) id: 8a84667d7507483fb0fc118d09628a1c)
Esempio: E Rim. ant.F. Rinier. Palerm. 1, 116: Ben deggio più cantare innamorato, E lo farò, ma senza Vano dismisurare.


3) id: 54e59cb008b1419695130179a14b3dc2)
Esempio: Arrighett. N. Oraz. I, 3, 297: Altro non posso dire se non che la perfezione di suo ingegno cotanto si dismisurasse sopra ogni grado, che ec.
12) Dizion. 5° Ed. .
GIOIOSAMENTE.
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pag.237



1) id: 6057135789a34cd7a6da60d6779d09b1)
Esempio: Rim. Ant. P. N. Mazz. Ricc.: Gioiosamente io canto, E vivo in allegranza.


2) id: 22b58dd2f0804819831623f4ae975bdc)
Esempio: E Rim. Ant. F. Rinald. Aquin. 1, 222: In quell'ora, ch'eo voi vidi Danzar gioiosamente.


3) id: 701793da28754195929432529413723f)
Esempio: E Rim. Ant. F. Iac. Lent. 290: Canta [il cigno] più gioiosamente Da ch'è egli presso allo suo finimento.
13) Dizion. 5° Ed. .
COTESTUI.
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pag.938



1) id: ed907cb8a2c14f668f82673e7d732756)
Esempio: Nov. Ant. B. 45: Perchè battete voi cotestoro?
14) Dizion. 5° Ed. .
BELLISSIMO
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pag.126



1) id: 6d13db6c24254fc8b87e931acfabc1e6)
Esempio: Nov. ant. B. 44: Narcisso fu molto bellissimo.
15) Dizion. 5° Ed. .
LEVEZZA, e talora anche LIEVEZZA.
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pag.300



1) id: d7bf61484af34f94b9ab39a3196afe22)
Esempio: Rim. Ant. P. N. B. Test. Arr. 78: Ed è quasi for d'uso L'afar nostro noioso Per levezza di core.
16) Dizion. 5° Ed. .
LEALE.
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pag.164



1) id: 2b92be4002ae4cc6980f26c52a5d81c2)
Esempio: Rim. Ant. P. N. B. Mazz. Ricc. 43: Perch'eo son vostro, più leale e fino, Ch'al suo signore non è l'asassino.
17) Dizion. 5° Ed. .
DIVERGENZA.
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pag.747



1) id: 5f1e978aa6074b5ab6092d98f6601015)
Esempio: E Mascher. Equil. Volt. 97: Ora essendo pel circolo R P H costante la divergenza delle B P, b p, non potrà crescere o calare la P A, ec.
18) Dizion. 5° Ed. .
N,
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pag.1



2) id: fbaad8b45c2c4111adf3a41148477d28)
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 263: Più di grandezza dà lo M, lo N, innanzi al P, al T ec. Bemb. Pros. 63: Molle e dilicata e piacevolissima è la L.... Allo 'ncontro la R aspera, ma di generoso spirito. Dimezzano poi tra queste due, la M e la N.


3) id: 197125a4738845c9809c10d3690d1f1e)
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 469: Io credo che nelle sopraddette parole sia scorso un piccolo errore.... che chi copiò, scambiasse dallo N all'V, e ch'egli abbia a dire ante vos.


4) id: 600ee7527d924e39bec71bd65f3f766c)
Definiz: lettera tredicesima dell'alfabeto, e una delle consonanti che i Grammatici dicono liquide. Chiamasi Enne, ed è più spesso di gen. femm. Ammette dopo di sè, nel mezzo delle parole in diversa sillaba, il C, il D, l'F, il G, il Q, l'S, il X il V, la Z, ed anche sè stessa; come in Ancora, Andare, Infondere, Angoscia, Dunque, Insano, Intero, Invocare, Inzuppare, Annuale, Rinnovare. Ammette pure la L nei composti del pronome lo con persone verbali, come Amanlo, Diconlo, Pregaronlo. In pochi casi ammette anche l'R come nel nome Enrico, e negli usi poetici di Onrato, sincope di Onorato, e simili voci. Si unisce nella medesima sillaba con G precedente, e forma un unico suono, come in Gnaulare, Gnomo, Regno, Ignorante, Ognuno. Si unisce pure nella medesima sillaba con S precedente, come in Snello, Snodare, e nei composti di Dis, come Disnodare (benchè i vecchi grammatici mantengano in tali voci separata la S dall'N). In parole forestiere si unisce pure in una stessa sillaba con M precedente, come in Mnemonico. Davanti a B e P, si cangia generalmente in M, come in Imbroglio, Imbevere, Impasto, Impigliare; e davanti ad L, M ed R, si assimila con queste lettere, come in Immenso, Irragionevole, Impersonale, Immedesimare, Irreligione, Irriveverente, Illogico, Collazionare, Combaciare. In fine di parola, dinanzi ad altra parola che cominci per consonante, sia in composizione, sia in due parole separate, trovasi negli antichi, secondo la volgare pronunzia vivente anche oggi, sostituita N ad M nelle prime persone di numero plurale, come: Passiàn di qui, Andiàn via, Credevàn certo, Sapessin tutto, Vedessin meglio, e simili; sostituzione che non si è poi conservata, per fuggire equivoci; e così in Mettianlo, Dicianlo, Levianci, Andianci, per Mettiamolo, Diciamolo, Leviamoci, Andiamoci, sincopati in Mettiamlo, Diciamlo, ec. –
19) Dizion. 5° Ed. .
LIMARE
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pag.362



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Esempio: Rim. Ant. P. N. B. Inter. Gon. 160: Una rason, qual eo non saccio, chero: Ond'è che ferro per ferro si lima?
20) Dizion. 5° Ed. .
ASSICURANZA.
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pag.779



1) id: 02b7dad67355404383cdc10e5acb992d)
Esempio: Rim. ant. P. N. Iac. Lent.: Però talor la troppa assicuranza Obblìa conoscenza ed onoranza.