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60) Dizion. 5° Ed. .
LAPIDE e LAPIDA
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pag.75



1) id: 2a4b2d024e44493f8ffb76041c1907ee)
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. S. 283: E dicevano insieme: chi ci rivolgerà la lapida ch'è così grande e così grave all'uscio del munimento? E guardando il munimento, vidono la lapida rivolta.


2) id: 221c976bc5d242889971b034721ab239)
Esempio: Cellin. Vit. 110: Io lo feci sotterrare con grandissimo onore nella chiesa de' Fiorentini; e di poi gli feci fare una bellissima lapida di marmo, nella quale vi si fece alcuni trofei e bandiere intagliate.
61) Dizion. 5° Ed. .
DEPURARE.
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pag.156



1) id: 0fd2e8cebc5c4fed8a72852891a8f81c)
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 131: Di verità l'anima è depurata nelle meditazione della vita di Cristo, e specialmente nella passione sua. (Il testo lat. ha: depuratur autem anima in meditationibus ec.)
62) Dizion. 5° Ed. .
FAMILIARITÀ, FAMILIARITADE, FAMILIARITATE, e anche FAMIGLIARITÀ, FAMIGLIARITADE, FAMIGLIARITATE
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pag.526



1) id: 53cca5b818dd4b0da81b9873f54c0ea3)
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. S. 221: Ispessamente pensando sì che l'abbi quasi in uso di pensare della vita di Cristo, sì perviene l'anima in una familiaritade ed amore e confidenzia di lui.
63) Dizion. 5° Ed. .
CARNALMENTE, e talvolta anche CARNALEMENTE
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pag.585



1) id: c3942fb0a3344e1199b7abfab344af2c)
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 87: Molte volte fece lo Signore miracoli nel dì del sabato a confusione dei Giudei che carnalmente intendeano la legge, la quale Dio voleva che si onorasse spiritualmente.


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Esempio: E Vill. G. 260: Si disse che giacque carnalmente con una donna.


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Esempio: Vill. G. 89: Gulfo non poteva conoscere la moglie carnalmente nè altra femmina per naturale frigiditade.


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Esempio: Cellin. Vit. 519: Volendo io trattar seco amorevolmente,.... ancora lui molto piacevolmente mi rispondeva; e in mentre che tal negozio si faceva, molto strettamente e carnalmente praticavamo noi l'un con l'altro.
64) Dizion. 5° Ed. .
G,
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pag.1



2) id: 5d5a59da78b246cba30585c404f43d2b)
Definiz: § II. G sol re ut, è lo stesso che Gisolreutte. –


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Esempio: Salv. Avvert. 1, 282: Il c e 'l g da certi popoli non si posson pronunziare.


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Esempio: Bemb. Pros. 69: Alquanto spesso e pieno suono appresso rende la F: spesso medesimamente e pieno, ma più pronto, il G.


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Definiz: § I. La lettera G nel diagramma musicale antico indicava il Sol in quarto spazio della chiave di basso, se era maiuscola; se era minuscola, indicava il Sol in seconda riga della chiave di violino; la g minuscola raddoppiata indicava il Sol sopra le righe. –


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Esempio: Cavalcant. B. Retor. 263: Sono dolci comunemente quelle parole le quali hanno assai vocali, e dell'altre lettere il g, il c, lo l, lo f, lo m fanno dolcezza, tali sono amore, giovare;...... e di queste fa dolcezza qualcuna innanzi all'altra, come lo l innanzi al c in questa parola dolce, dinanzi al g, come involge; il g innanzi allo l, voglia, scoglio, e simili. Aspre certamente sono quelle nelle quali è lo r.... innanzi al g e doppo, come gorgo, agro.... Lo s ancora fa il suono insuave ed aspro dinanzi al t, nel principio della parola, innanzi al c, al g, al p, al q, al t, allo f, allo m, come in questa parola storpio, scoglio, sgraziato, sfogo.


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Esempio: Don. Tratt. Enarm. 336: Il D senza punto fa quarta, e quinta con G sol re ut, e terza minore e sesta maggiore con.... mi.


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Esempio: E Salv. Avvert. appr.: E quando pure sforzar si vogliono o da vero o per gabbo, il c e 'l g in suono vicino a quel della s e del c, o quel della s e del g, mal lor grado son trasportati; scipolla, fansciullo, mansgiare, e sgiusgiola, che è quasi natio a' Franceschi.


9) id: 2480fd6890694883a9ba0a13d500b868)
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 331: I tasti neri dell'armonia ipolidia sono accordati come ne' cembali comuni, salvo che tra G ed A qui c'è l'a la mi re col b molle.


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Esempio: Papin. Lez. Burch. 73: Osservate attentamente come il nostro Burchiello, in grazia della venerabile antichità, dice Gaio, come lo dicevano gli antichi, i quali avevano maggior piacere della G, che della C.


11) id: 760b5c12f45e4292baab8ff275a01441)
Esempio: E Don. Tratt. Enarm. appr.: Nella fronte del tasto B ipolidio,..... si può notare col rosso il C lidio, al quale corrisponde detta voce; nel G il D, e così l'altre di mano in mano.


12) id: 882dde71a1f54bc69732efd21e1daaa6)
Esempio: E Don. Comp. Music. 30: Mi par anco molto a proposito di due sistemi segnare l'uno col nero.... e l'altro col rosso: il che riuscirà molto commodo per notare quelle voci metaboliche che cadono in amendue tra il G e l'A, e tra il D e l'E.


13) id: 92147034832046418dd0aa3d12f9db88)
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 31: Il G corre la medesima sorte del C, e segna due suoni, l'uno muto, ottuso e rotondo, come in garbo, gostanza, gusto e grotta; l'altro chiaro, acuto e sonante, come in gente, generoso, ginepro. Ma acciocchè e' suoni ottuso, se gli aggiugne l'H, scrivendo gheppio, gherone, ghianda, ghiotto, ghirlanda: e se dee sonar chiaro, si contrassegna con I; già, giallo, giogo, e giusto.


14) id: ed5be8cbc8614d75ac0392a942d0593a)
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 188: Mutata la R in L si fece facilmente lifriggerio. Ma perchè la difficoltà potrebbe piuttosto battere sopra quei due GG, dico che, quand'anche non si fossero trovati esempj, ognuno però poteva restar persuaso, che questa voce era secondo il gusto de' nostri vecchi, riflettendo che essi sovente raddoppiavano il G nelle voci, come si vede in reggia, brivileggio, Cartaggine, rifuggio, ec., e molto più nella voce fugga per fuga usata dal Boccaccio.


15) id: 6a97b289348d47d1bb752f3c32f7f7a5)
Definiz: lettera palatina, la settima dell'alfabeto e la quinta delle consonanti, che i grammatici dicono mute. Pronunziasi Gi, e si fa di gen. masc., e anche femm. Per l'affinità del suono il G si sostituisce in molte voci al C e alla Z, dicendosi Gastigare e Castigare, Luogo e Loco, Lagrima e Lacrima, Servigio e Servizio, Palagio e Palazzo. Innanzi alle vocali A, O, U, ha suono più muto e più rotondo, come in Gala, Gora, Gusto: innanzi alle vocali E ed I si manda fuori più ammollita, come in Gelido, Giro; ma per darle il suono che ha colle altre tre vocali, le poniamo l'H dopo, come in Ghermire, Ghiaccio; in quel modo che per darle il suono ammollito avanti all'A, E, U, si pone tra essa e queste vocali un I, scrivendo Giacere, Giogo, Giubba. Si assimila alla lettera M, come in Domma, Flemma; e talora, nel mezzo della parola, davanti a vocale sparisce, come in Reale per Regale, in Sciaurato per Sciagurato, in Reina per Regina. Talvolta si cangia in V, come Fragola in Fravola. Seguita dalle vocali ia colle quali formi sillaba, talora si cambia popolarmente in D; come ad es., Ghiaccio in Diaccio, Giacere in Diacere, Giacinto in Diacinto. Non si pone il G avanti ad altre consonanti che alla L, alla N, alla R, nella stessa sillaba, e perde alquanto del suo suono, come in Gloria, Ignavia, Grazia. Ammette avanti di sè nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, la L, N, R, come Volgere, Fango, Argine. La S le va avanti nel principio della parola o della sillaba, come in Sgabello, Sgherro, Sgorbio, Sgualdrina. Ng, dinanzi ad E ed I, o si conserva, o per metatesi diventa Gn, come Ungere e Ugnere, Angiolo e Agnolo, Piangere e Piagnere. –
65) Dizion. 5° Ed. .
ASSETARE.
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pag.775



1) id: 90bb3a62ed4845ecbc07955318bb840b)
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 71: Considera qui la benignità e la pazienza del Signore, in ciò che si lassi tentare e portare a quella crudele bestia, la quale era assetata del suo sangue.
66) Dizion. 5° Ed. .
MAGNIFICATAMENTE
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pag.674



1) id: 429a1d90656749f4a2ca3e8bab8d0580)
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 56 var.: Iesù fu magnificato dalli angioli e da' pastori siccome Dio, e poco stante fu circonciso come peccatore, e poco poi fu così adorato e così magnificatamente onorato.
67) Dizion. 5° Ed. .
FOLGORATO.
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pag.259



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Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. S. 279: Or dove si trovò mai nullo sì scellerato peccatore, la cui morte fosse così affrettata e folgorata, com'è essuta quella de lo mio Filliuolo sanza niuna offesa?
68) Dizion. 5° Ed. .
GRANDICCIUOLO.
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pag.505



1) id: cb461bc0234e408daa778cdb6504370f)
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. S. 244: Andò sì piccolino, che poteva esser portato; ed ora è grandicciuolo, che pesa troppo a portare in collo, e non è sì fatto, che possa durare l'andare a piede.
69) Dizion. 5° Ed. .
COMMETTERE.
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pag.212



1) id: 31a292d670e347cc92a637ca6a62d090)
Esempio: S. Bonav. Medit. Vit. G. Cr. 49: Non la volse [san Giuseppe] lassare [Maria Vergine] senza sè, imperò ch'ella era commessa alla sua guardia, e però la menò seco.


2) id: dff47eed199a4120a3904e375da955ea)
Esempio: Vill. G. 646: Commettendoli la loro questione, e pregandolo che li pacificasse insieme.


3) id: 6c8022fc47c74c7fa5d54f9e3fe1c54b)
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 196: Prega Iddio incessantemente che t'aiuti, e commettiti a lui.
70) Dizion. 5° Ed. .
GARRITORE.
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pag.67



1) id: 2145eb13d65c4156885e79004dfbaef8)
Esempio: S. Bonav. Medit. Vit. G. Cr. 50: Sappi per lo fermo che.... la mangiatoia e la stalla non danno consolazione a coloro che sono furiosi, e garritori, e riditori.
71) Dizion. 5° Ed. .
INCROCICCHIATO.
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pag.529



1) id: 2311ba5d632743b4aa14541720fbf5cb)
Esempio: S. Bonav. Medit. Vit. G. Cr. 168: E poste le ginocchie in terra, e colle braccia incrocicchiate, e col volto pieno di lagrime.... sì parlò a loro e dice, ec.
72) Dizion. 5° Ed. .
AFFRETTARE.
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pag.279



1) id: 443912b826a54e37877a2c3401ef8e6c)
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. C. 174: Or dove si trovò mai niuno scellerato peccatore, la cui morte fosse così affrettata ed isfolgorata, com'è essuta quella del figliuol mio senza niuna offesa?
73) Dizion. 5° Ed. .
LANGUENTE
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pag.65



1) id: 1b8a6614a07f40e8aa539aac489ab473)
Esempio: Lett. Rom. G. Cr. 26: Risucita morti e sana languenti.
74) Dizion. 5° Ed. .
DEIFICO.
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pag.110



1) id: 3c9127ff70964d49adbdd1fc8751ded0)
Esempio: S. Bonav. Vit. spir. 162: O parole deifiche, e più penetrative, che ogni coltello di due punte!
75) Dizion. 5° Ed. .
ILLUMINARE e, con forma oggi non comune, anche INLUMINARE.
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pag.50



1) id: 01bb5343ed0246b7ac4dc8150ee91fa8)
Esempio: S. Bonav. Vit. spir. 32: La sapienza e scienza dell'amore infiamma ed arde l'affetto ed illumina lo intelletto.


2) id: 5bb2259821a44764886cb43493d44a15)
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 275: Signore Iddio onnipotente, lo quale per la tua presenza riducesti a conoscimento del tuo nome lo mondo tutto tenebroso d'errore,... illumina gli occhi della mente loro, acciocchè rinunziando alla coltura degl'idoli, conoscano e adorino Te solo.


3) id: 78c1ae2a0f5b4660998802ed209a6b3e)
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 31: Aveva Cosimo,... cercato di occultare il suo difetto con far coperta all'opera di finissimi azzurri oltramarini e d'altri vivaci colori, e con molto oro illuminata la storia, onde nè albero, nè erba, nè panno, nè nuvolo vi era che lumeggiato non fusse.
76) Dizion. 5° Ed. .
MACULA e MACOLA
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pag.608



1) id: 1ef1f40a2a0f42c89444eb2d8928d6c1)
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 177: Voi savete che 'l mio figliolo è morto, e fu confitto nella croce tra due ladroni, e io lo sotterrai colle mie mani propie. Ma voi siete, Signore, potente di renderlomi senza niuna macula (il lat. ha: incolumem).
77) Dizion. 5° Ed. .
BLASFEMATO
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pag.205



1) id: 3c7939ce59c74c8591d4723de91f0bac)
Esempio: Tratt. Povert. G. Cr. 21: Crucifisso e morto, blasfemato e lanciato.
78) Dizion. 5° Ed. .
DISPOSAMENTO.
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pag.633



1) id: 4763375241c24276a960bae013331c00)
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. Cr. S. 229: E rallegrati nel quore tuo a rendere grazia a Dio; imperciò che oggi Dio padre fece nozze nello disposamento dell'umana natura, la quale congiunse a sè (qui in locuz. figur.).
79) Dizion. 5° Ed. .
CONQUASSAZIONE.
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pag.493



1) id: 81307b987161445ba18341b93d6cb3ad)
Esempio: S. Bonav. Vit. spir. 161: Generando le fantasie delle cose, importunamente sospinge essa mente con molestia di turbolenta conquassazione.