Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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200) Dizion. 5° Ed. .
LITIGATORE.
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pag.412

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Esempio:

Tolom. Lett. 30 t.: Come quell'antico litigatore appellò da Cesare adirato a Cesare non adirato, così ec.

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Esempio:

Albertan. Tratt. volg. 33: L'uomo litigatore non sarà amato in sulla terra.

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Definiz:

§ E per Facile a litigare, Litigioso, Bissoso. –

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Esempio:

Boss. P. Sveton. 3, 25: Ordinossi oltre a ciò salarj e premj convenienti a gli avvocati di coloro che litigavano, da pagarsi da essi litigatori.

201) Dizion. 5° Ed. .
DISDEGNOSETTO.
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pag.540

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Esempio:

Martell. L. Op. 18 t.: Essa, qual cerva assai leggiera e snella, Prese disdegnosetta a fuggir forte.

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Esempio:

E Martell. L. Op. 47: E s'io pur oso dimandar talora.... Alcun soccorso a i miei gravi martiri, Disdegnosetta, senza far parola, A me si volge ec.

202) Dizion. 5° Ed. .
FASSERVIZJ e FASERVIZJ.
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pag.632

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Esempio:

Strat. Port. Fir. 107: Tutti i faservizj che avranno da servire alle porte, dovranno essere prima approvati dal signore Sottoproveditore.

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Esempio:

E Strat. Port. Fir. 108: Quando i faservizj faranno qualche accompagnatura, o altro viaggio per servizio della porta, non dovranno allontanarsi dalla strada diritta.

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Esempio:

Papin. Lez. Burch. 68: Il qual uso fu tolto, mandandosi oggi un faservizj ai prigioni a cercar limosine pel loro riscatto.

203) Dizion. 5° Ed. .
LAMENTEVOLMENTE.
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pag.47

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Esempio:

Nard. Liv. Dec. 8 t.: Vinta dal dolore, sciogliendosi le treccie, cominciò a piagnere ed a chiamare lamentevolmente per nome il morto marito.

204) Dizion. 5° Ed. .
COPERCHIATO e COVERCHIATO.
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pag.708

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Esempio:

Tratt. Vetr. 20: R. de' pezzuoli di cristallo, e pollo a cuocere in 2 testi coperchiati e forti.

205) Dizion. 5° Ed. .
ACCOSTANTE.
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pag.142

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Esempio:

Viv. Tratt. Proporz. 277: Tre curve interminate, sempre accostantesi a rette linee di stabilita posizione,... interessaron gli antichi.

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Esempio:

Albertan. Tratt. volg. 194: La seconda [cosa] si è, che tu dei ferme parole dire, ed accostanti e non vane.

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Esempio:

Salvin. Son. ined. 226: Mesci adunque, o Quartilla, Acqua pura a stilla a stilla. Pria ch'io bagni la bocca, L'odore già mi tocca, Odor pregiato e vivo, Accostante e giulivo.

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Esempio:

Bocc. Comm. Dant. 2, 98: Egli erano salvatichetti intorno a' costumi cittadineschi, perciocchè non erano accostanti all'usanze degli uomini, nè gli corteseggiavano.

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Esempio:

Vell. Cron. 109: Faccendovi venire di que' che buona pezza erano stati difettuosi e non vi veniano, i quali erano accostanti a ciò.

206) Dizion. 5° Ed. .
GIUNGERE e GIUGNERE.
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pag.320

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Esempio:

Giamb. Tratt. mor. 267: Montammo a cavallo per compiere nostra giornata, e cavalcammo tanto, che a ora di vespro fummo giunti all'albergo della Fede.

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Definiz:

§ XXX. Pur figuratam., per Arrivare a intendere o comprendere, a conoscere, ed altresì Arrivare a possedere, Conseguire, e simili. –

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Definiz:

§ XXVI. E riferito a cose sia morali, sia intellettuali, a qualità, atti, e simili. –

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Definiz:

§ XXIV. Vale pure Legare insieme, Accoppiare, Aggiogare, ed altresì Attaccare a un veicolo; riferito a bestie da tiro, e più particolarmente a bovi. –

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Esempio:

Fr. Guitt. Lett. 57: Non foco giungete a foco, a guisa di misero uomo, ma acqua.

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Esempio:

Cavalc. Att. Apost. 185: Tutti camparo sani e salvi, e giunsero a terra così campati a salvamento.

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Esempio:

E Att. Apost. 132: Onde, giugnendo a loro, ed essendo bene ricevuto, fu molto utile a' fedeli.

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Esempio:

Sacch. Nov. 1, 238: Così ragionando, giunsono a casa.

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Definiz:

§ XII. E per Arrivare, Venire, Pervenire, narrando, ragionando, numerando, e simili, a un dato atto, fatto, tempo, personaggio, a una data conclusione o conseguenza, a una data somma, e simili. –

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Esempio:

Vill. G. 371: Messer Corso andandosene, fu giunto tutto solo, e preso sopra a Rovezano da certi Catalani a cavallo.

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Esempio:

Tass. Gerus. 5, 67: Essendo giunto il termine, che fisse Il capitano a darle alcun soccorso, A lui sen venne, ec.

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Definiz:

§ IX. E per Arrivare con la propria misura, e più specialmente con l'altezza, o con la lunghezza, a un dato punto o termine; Arrivare ad agguagliare, a toccare, a prendere, e simili, checchessia. –

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Esempio:

Dant. Parad. 15: Indi, a udire e a veder giocondo, Giunse lo spirto al suo principio cose, Ch'io non intesi; sì parlò profondo.

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Definiz:

§ XXIII. Trovasi, con maniera latina, riferito a usci, per Chiudere, Serrare. –

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Esempio:

Ugurg. Eneid. 18: Perchè non è a me conceduto di giungere a la tua destra la mia destra, e udire e rispondere vere voci?

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Esempio:

E Tass. Gerus. 19, 9: Pensi ch'è giunta l'ora a te prescritta?

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Definiz:

§ XIV. Figuratam., e poeticam., detto di spada, per Arrivare a colpire, Colpire. –

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Esempio:

Ar. Orl. fur. 3, 5: E, come quel ch'avea l'anima torta, Per giunger colpa a colpa e fallo a fallo, Di Bradamante ne menò il cavallo.

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Definiz:

§ I. E usasi anche con un termine denotante, persona, e riferentesi a persona. –

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Definiz:

§ XI. E per Arrivare, Ascendere, Ammontare, a una data quantità, novero, e simili. –

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Definiz:

§ VIII. E per Arrivare, Pervenire, a un dato termine di tempo, o di età, o a un dato punto della vita; detto anche di atti e di cose. –

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Esempio:

Bocc. Decam. 5, 169: Oltre a questo le vide a' fianchi due grandissimi e fieri mastini li quali, duramente appresso correndole, spesse volte crudelmente dove la giugnevano la mordevano.

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Esempio:

Ar. Orl. fur. 8, 46: Miserere, Padre, di me; ch'i' son giunta a mal porto.

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Esempio:

Ar. Orl. fur. 41, 38: Dopo i saluti e 'l giunger mano a mano, Molte ragion, sì come amico, disse Il fedel cavalliero al re pagano, Perchè a questa battaglia non venisse.

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Definiz:

§ X. E figuratam., per Arrivare a quel grado, punto, o segno, che è espresso dal compimento. –

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Esempio:

Tass. Gerus. 1, 42: A questo, che retaggio era materno, Acquisti ei giunse glorïosi e grandi.

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Esempio:

Fr. Bart. Sallust. 257: Più parole direi, signori Quiriti, se a timoroso le parole giungessono virtude.

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Esempio:

Rinucc. F. Ricord. 256: Gli menai una gotata, e non lo giunsi bene a mio modo.

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Esempio:

Giord. Op. 2, 117: Non vi turbate, virtuosa e cara Adelaide,... se a voi giunse notizia, ec.

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Esempio:

Tass. Gerus. 9, 32: Vana e folle pietà, ch'alla ruina Altrui la sua medesma a giunger viene.

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Definiz:

§ XV. Costruito, mediante la particella A, con l'Infinito di un verbo, vale Riuscire a fare ciò che il verbo significa, Poter compiere, Essere in grado di compiere, Essere da tanto da compiere, l'azione espressa dal verbo. –

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Esempio:

Dant. Inf. 30: L'una (ombra) giunse a Capocchio, ed in sul nodo Del collo l'assannò sì, che, ec.

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Esempio:

Cavalc. Esp. Simb. 1, 219: Non giungere peccato a peccato, dicendo che la misericordia di Dio è grande.

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Esempio:

E Tass. Gerus. 16, 49: Per questo sen, per questo collo ignudo, Pria che giungano a te, passeran l'armi.

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Esempio:

Bemb. Rim. 38: Or è ben giunto ogni mia festa a riva, Ed ogni mio piacer rivolto in pianto.

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Esempio:

Segner. Crist. instr. 3, 546: E pur guardate a che giungo! Sto per dire che non facciate stima alcuna di quello, che vi ho fin ora detto adducendo tante ragioni, in paragone di ciò che mi resta a dirvi adducendo l'autorità.

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Esempio:

Dant. Purg. 6: Fai, [o Fiorenza], tanto sottili Provvedimenti, che a mezzo novembre Non giunge quel che tu d'ottobre fili.

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Esempio:

Petr. Rim. 1, 106: Quando giunse a Simon l'alto concetto, Ch'a mio nome gli pose in man lo stile, ec.

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Esempio:

Ar. Cinq. Cant. 1, 57: Se più versi a questo Canto giungo, Temo vi offenda il suo troppo esser lungo.

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Esempio:

Bemb. Rim. 13: Tosto avrai tu, chi suoi nuovi lamenti Giunga a gli antichi suoi la notte e 'l giorno.

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Esempio:

Panant. Epigr. 105: Per fin a lor co' suoi colpi maligni Giunger non può (il pedante), tira di basso in alto.

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Esempio:

E Tass. Gerus. 2, 67: Giunta è tua gloria al sommo, e per l'innanzi Fuggir le dubbie guerre a te conviene.

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Esempio:

Dant. Parad. 33: E mi ricorda ch'i' fu' più ardito Per questo a sostener tanto, ch'io giunsi L'aspetto mio col valor infinito.

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Esempio:

Vill. F. 143: Li Inglesi si mossono, e non giunsono in Pian di Ripoli, che a pochi loro cavalli non crocchiassono i ferri.

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Esempio:

Tass. Gerus. 11, 13: Nè perchè strali avventino, ella (la gente cristiana) pave Che giungano a turbar la santa pace Di sì lontano.

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Esempio:

Domen. Plin. 585: I buoi si vogliono giugnere stretti, acciochè arino co 'l capo alto; perchè a questo modo logorano manco il collo.

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Esempio:

Dant. Purg. 17: E fia la tua immagine leggiera In giugnere a veder, com'io rividi Lo sole in pria, che già nel corcare era.

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Esempio:

Dant. Parad. 17: Disse cose Incredibili a quei che fia presente. Poi giunse: Figlio, queste son le chiose Di quel che ti fu detto.

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Esempio:

Malisp. Stor. fior. 199: Lo re.... perdonò alla città, e riformata la terra,... partissi di giugno, e giunse l'armata, ch'avea fatta apparecchiare, a Brandizio.

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Esempio:

Dant. Conv. 253: In questo errore cade l'avaro maledetto, e non s'accorge che desidera sè sempre desiderare, andando dietro al numero impossibile a giugnere.

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Esempio:

Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 201: Come io fui giunta a lui, fatta che io gli ebbi reverenzia, e salutatolo, sì gli diedi, ec.

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Esempio:

E Tass. Gerus. 20, 65: Ma non fu la percossa invan diretta; Ch'al cavalier sul duro usbergo è giunta, Duro ben troppo a femminil saetta.

65) id: a05326dc84704698b70b45c9ec97b5bc)

Esempio:

E Tass. Gerus. 16, 63: Già 'l giungo, e 'l prendo, e 'l cor gli svello, e sparte Le membra appendo, a i dispietati esempio.

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Esempio:

Ar. Orl. fur. 29, 53: Orlando.... con furor tira d'un piede, E giunge a punto l'asino nel petto Con quella forza che tutte altre eccede.

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Esempio:

Manz. Poes. 32: Onta a quel Carlo, al disleal, per cui Annunzio di sventura al còr d'un padre È udirsi dir che la sua tiglia è giunta!

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Esempio:

Guidicc. Lett. 267: Così non giunga a domani con la vita, come io volsi scrivervi che non ve ne impacciaste; ma io stimai esserne tenuto troppo crudele.

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Esempio:

Cavalc. Dial. S. Greg. 218: Lo quale poi che fu a terra, subitamente la predetta nave affondò, come se per l'uscita di coloro le fosse giunto carico.

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Esempio:

Sacch. Nov. 2, 106: E mossi che furono, giugnendo a uno scontrazzo di donne, e Giovanni.... andando e guardando le donne, percosse in una pietra per forma, che ec.

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Esempio:

Mont. Poes. 1, 353: Se talor tanto la gentil sua cute Tollerando s'indura, che gli eterni Ghiacci pur giunga a sostener d'Arturo,... Quanto affanno gli vai, quanto conflitto, Quel penoso trïonfo?

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Esempio:

E Dant. Parad. 1: Surge a' mortali per diverse foci La lucerna del mondo; ma da quella, Che quattro cerchi giugne con tre croci, Con miglior corso, e con migliore stella Esce congiunta.

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Esempio:

Giamb. Lat. Tes. 53: Allora tu dii prendere quel dì e li 11 del rimanente e giungere sopra a' 18, e son 30, cioè una luna cimbolisma, che dee esser messa ne l'anno dicenuovesimo.

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Definiz:

§ XIII. E più particolarmente, parlandosi di storici, e figuratam., di narrazioni storiche, e costruito con un termine di tempo retto dalla prep. Fino, vale Narrare, Esporre, Comprendere, le cose avvenute sino a quel dato tempo.

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Esempio:

Leggend. SS. M. 4, 119: Così stando, gli venne innanzi un'anima,... la quale anima era menata da' diavoli legata con catene di fuoco;... e come giunse nella presenza del predetto Re quell'anima, cominciò a gridare, ec.

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Esempio:

E Tass. Lett. 3, 58: Alcune [parti del Fiondante] è quasi impossibile che si riempiano, o almeno più che non pare: in altre si può giunger quel che si legge ne l'Amadigi, com'io ho segnato a' suoi luoghi.

207) Dizion. 5° Ed. .
COPIOSAMENTE.
Apri Voce completa
pag.719

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Esempio:

Panzier. Tratt. 36: Lasciola a correggere a coloro che sono delle profonde virtù e della santa Scrittura copiosamente vestiti e per divina illustrazione illustrati.

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Esempio:

Segn. A. Mem. Fest. 189: Tutti coloro, che per nobiltà di sangue ragguardevoli apparivano, fece [il Granduca].... più volte copiosamente regalare.

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Esempio:

Varch. Lez. Verb. 1, 51: Oltrachè sappiendo egli, che a copiosamente e ornatamente favellare tre cose di necessità si ricercano, l'arte, l'imitazione e l'esercitazione, volle ec.

208) Dizion. 5° Ed. .
COMINCIARE.
Apri Voce completa
pag.202

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Esempio:

Domin. Tratt. Car. 18 t.: Non dà [il Signore] buona volontà se non per operare secondo quella; non dà buono cominciare, se non per perseverare.

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Definiz:

§ Cominciari, trovasi detto di quei cibi freddi, che si mangiano a principio del pranzo, e che oggi diconsi Principj. –

209) Dizion. 5° Ed. .
AMBRA.
Apri Voce completa
pag.427

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Esempio:

Serap. Tratt. med. P. 87 t.: Ambra.... dicesi, che nasce in mare; e genera in quello, siccome si genera la spezie de' funghi nella terra.

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Esempio:

Legg. Tosc. 10, 9, t.: Un vezzo di bottoni d'argento puro e non dorato, o d'ambre o di corniuole, o ambre nere, tocco d'oro.

210) Dizion. 5° Ed. .
NEQUISSIMO.
Apri Voce completa
pag.106

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Esempio:

Panzier. Tratt. 41 t.: Se mi domandi quale è la maggiore pazienzia che Iddio mai monstrassi, rispondoti: d'avere me così nequissimo peccatore tanto tempo sostenuto.

211) Dizion. 5° Ed. .
INNAMORATAMENTE.
Apri Voce completa
pag.848

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Esempio:

Panzier. Tratt. 79 t.: Quando l'uomo si conosce da Dio così innamoratamente amare, ferma certezza quasi possiede che Idio l'ha per singulare privilegio vocato ec.

212) Dizion. 5° Ed. .
IRRADIARE.
Apri Voce completa
pag.1240

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Esempio:

Panzier. Tratt. 13 t.: Ciascuno corpo.... resplende più che umano intelletto non può.... intendere, in suo proprio singulare colore e razzo tutto el paradiso irradiando.

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Definiz:

§ II.Neutr. pass. irradiarsiSpargersi, Diffondersi, a modo di raggi; anche figuratam. –

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Esempio:

Panzier. Tratt. 16: Tu mio predicatore, me amaestrando...; tu mio operatore, in mia salute te oprando;... tu mio illuminatore, me spiritualmente irradiando;... tu mio innamoratore, me di te innamorando;... tu mio dilettatore, me in te transformando.

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Esempio:

Capp. Longob. 178: Il barbaro appena si sentì possente, e quindi ebbe voglia d'essere civile, s'inclinò innanzi a quei due principj ch'erano fonti di civiltà, l'idea cattolica e il sapere antico: ma questi ambidue avevano seggio in quella città donde vennero ad irradiarsi sul mondo intero quei due principj, ec.

213) Dizion. 5° Ed. .
AMMANO AMMANO
Apri Voce completa
pag.440

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Definiz:

Avverb., che per ordinario A mano a mano disgiuntamente si scrive. A poco a poco. −

214) Dizion. 5° Ed. .
INSTILLARE e ISTILLARE.
Apri Voce completa
pag.952

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Definiz:

Att. Infondere, Versare, e simili, a stilla a stilla, o come a stilla a stilla.

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Definiz:

§ IV. Neutr. pass. instillarsi Infondersi, Penetrare, a stilla a stilla. –

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Definiz:

§ III. Trovasi poeticam. per Aspergere, Riempire, o simile, di checchessia, infondendolo a poco a poco. –

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Esempio:

Petr. Rim. 1, 184: Quand'io v'odo parlar sì dolcemente, Com'Amor proprio a' suoi seguaci instilla, L'acceso mio desir tutto sfavilla.

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Esempio:

Bart. C. Archit. Albert. 43: Teofrasto dice che questo (l'imbovinare i legnami) si fa perchè, avendo riturati atorno atorno tutti gli esiti, la flemma ragunatavisi dentro, e la immoderata forza de' vapori, si instilli e respiri a poco a poco per entro la midolla.

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Esempio:

Varch. Sen. Benef. 157: Oltra quelle cose che si dicono comunemente da chi insegna a gli imparanti, egli m'instillò e diede alcuni avvertimenti proprj.

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Definiz:

§ II. Comunemente usasi in senso figurato, per Insinuare, Far penetrare nell'animo, nel cuore, nella mente, altrui; e riferiscesi a sentimenti, affetti, cognizioni, pensieri, e simili. –

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Esempio:

Segner. Crist. instr. 1, 186: Se la madre.... avesse a buon'ora instillato nell'animo di quella giovane sventurata l'odio al peccato..., credete voi ch'ella sarebbe caduta?

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Esempio:

Red. Lett. 2, 33: Concludo che l'immortal genio del gran Virgilio in compagnia di quello di Torquato Tasso hanno assistito giornalmente a V. Riverenza, e le hanno per divinità instillato nella mente i loro nobilissimi pensieri, congiunti con la maniera del verso impareggiabile.

215) Dizion. 5° Ed. .
A STRAPPABECCO, e anche A STRAPPA BECCO
Apri Voce completa
pag.802

2) id: 58bd1099561a4338a8db90592987ffc2)

Esempio:

Fag. Comm. 8, 166: Quest'appunto è stata la fortuna, che ti sia morto il marito giovane, senza lasciarti figliuoli,.... perchè.... ti possa rimaritare a scelta e a strappa becco.

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Definiz:

Posto avverbialm., vale A scelta, A sua sodisfazione; tolta la figura dal comprare che si fa talvolta alcuni uccelli, scegliendoli e staccandoli dai mazzi, nei quali si tengono uniti pel becco. –

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Esempio:

Panciat. Scritt. var. 29: Ora messer Giove,.... considerando che non si poteva fare un assortimento di tutte le cose a strappabecco, che fa?.... Piglia un padellone ec.

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Esempio:

Magal. Lett. fam. 1, 250: Ora, che vuol ella ch'io le dica? ch'ella fa benissimo? e che val più una cacatura di bruma, che non vale un ditirambo, e che non vale una centuria di sonetti a strappabecco? Iddio me ne guardi!

216) Dizion. 5° Ed. .
ATTALENTARE.
Apri Voce completa
pag.815

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Definiz:

Neutr. Andare a talento, a grado; Piacere. –

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Esempio:

Liv. Dec. 2, 294: Con ciò fosse cosa che nè l'una sentenzia nè l'altra attalentasse a' Sanniti, Erennio montò sul suo carro e andossene.

217) Dizion. 5° Ed. .
ACCRESPARE.
Apri Voce completa
pag.151

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Definiz:

Att. Ridurre a crespe, a grinze, Increspare. −

218) Dizion. 5° Ed. .
DIVISATAMENTE.
Apri Voce completa
pag.774

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Definiz:

§ E per Separatamente, A uno a uno. ‒

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Esempio:

Alf. Sallust. 153: Divisatamente poscia a ciascuno, che già per militari imprese distinto si fosse, rammentava egli i guadagnati premj ed onori.

219) Dizion. 5° Ed. .
EVOLUTA.
Apri Voce completa
pag.444

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Esempio:

Agn. Inst. anal. 2, 449: La curva A Q R si chiama l'Evoluta, A C T la Generata dell'evoluta, cioè nata dallo scioglimento del filo della A Q R.

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Esempio:

E Agn. Inst. anal. 2, 576: Dalla generazione della curva A H K per lo sviluppo del filo chiaramente si vede, che ciascun raggio H D, K F nelle sue estremità D F tocca l'evoluta.

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