Lessicografia della Crusca in rete

Volume 7 - Dizionario 5° Ed.
40) Dizion. 5° Ed. .
GAVONE.
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pag.83

GAVONE.
Definiz: Sost. masc. Term. di Marina. La parte estrema della galea, sotto coperta, così a poppa come a prua. –
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 23: Dopo la camera del barbiero, seguita il gavone fin a gli empitori di proda.

41) Dizion. 5° Ed. .
GAVOTTA.
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pag.83

GAVOTTA.
Definiz: Sost. femm. Sorta di ballo in due tempi, d'andamento grazioso e piuttosto nobile: ed anche, L'aria o La musica sulla quale si balla la gavotta.
Dal franc. gavotte. –
Esempio: Buonarr. Aion. 1, 56: Ma quando a Aione parve che fuss'otta.... Di finir la gagliarda e la gavotta, La berlingozza con gli altri tresconi, ec.
Esempio: Segn. A. Mem. Fest. 160: E numeroso stuolo di pastori quivi sopraggiugnendo, fermaronsi i Fauni sorpresi da subita maraviglia su i massi; quindi, mescolandosi questi con quegli, diero principio sur un'allegra gavotta al nuovo ballo.

42) Dizion. 5° Ed. .
GAVOTTA.
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pag.83

GAVOTTA.
Definiz: Sost. femm. Pesce di mare, del genere delle triglie; e propriamente Quello che i Naturalisti chiamano trigla obscura. –
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 176: Altri nuotatoj son distinti in tre cavità o ventri, come quegli della tinca di mare, della gavotta e del pesce chiamato organo.

43) Dizion. 5° Ed. .
GAZOFILACIO e GAZZOFILACIO.
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pag.83

GAZOFILACIO e GAZZOFILACIO.
Definiz: Sost. masc. Term. d'Archeologia. Specie di cassetta da ricevere le elemosine, usata nel tempio di Gerusalemme; ed altresì Il luogo di esso tempio, dove si portavano le offerte in denaro.
Dal grec. γαζοφυλάκιον, lat. gazophylacium. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Si conservano nel gazofilacio del tempio.
Esempio: Bibb. N. 7, 578: Li gazofilacj dalla parte aquilonare, e li gazofilacj dalla parte australe, i quali sono dinanzi allo edificio separato, sono gazofilacj santi negli quali si vestono i sacerdoti, i quali s'approssimano alla casa nelle cose sante de' santi; ivi porranno le cose sante de' santi, e la oblazione per lo peccato e per lo mancamento, però che lo luogo è santo.
Esempio: E Bibb. N. 9, 511: Queste cose disse Iesù in gazofilacio, ammaestrando nel tempio.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 188: Colà a passi lenti, con quell'alterigia che i Grandi chiamano maestà, s'accostavano al gazzofilacio, luogo dove si mettevano le offerte che a Dio si facevano.
Esempio: Segner. Pred. 506: Ululavano su le ceneri del Santuario, su l'altare distrutto, su le torri spianate, su i gazzofilacj disfatti, su i portici desolati.
Esempio: Martin. T. N. 1, 360: E sedendo Gesù dirimpetto al gazofilacio, osservava, come il popolo vi gettava del denaro, e molti ricchi ne gettavano in copia; ed essendo poi venuta una povera vedova, vi mise due piccole monete.
Esempio: E Martin. T. N. Not. 1, 360: Gazofilacio. Questa parola significa qui più probabilmente il luogo dove erano alcune casse destinate a ricevere il denaro gettatovi dal popolo per uso del tempio. Questo luogo era accanto all'atrio detto delle donne, ec.
Definiz: § Per estensione trovasi usato in senso generico, per Tesoro pubblico, Erario. –
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 285: Chi di voi non ammira.... ciò che accadette a quell'eunuco famoso della regina Candace, nel suo ritorno dalla città real di Gerusalemme, a quella di Gaza?... Quell'eunuco, barbaro di natali, moro di patria, mondano di professione, e, quel che è più, prefetto del gazofilacio, presidente del gineceo, dato tutto alle cure di corte vasta, ec.

44) Dizion. 5° Ed. .
GAZZA e, con forma allungata e più comune, GAZZERA.
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pag.83

GAZZA e, con forma allungata e più comune, GAZZERA.
Definiz: Sost. femm. Uccello silvano, somigliante al corvo, vorace, che fa molto strepito e imita la favella umana: Pica, Cecca. È la pica corvus dei Naturalisti.
Lat. barbaro aigatia; antico tedesco, agalstra; provenzale, agassa, gacha. –
Esempio: Nov. ant. B. 34: E delle ghiandaie, delle gazze e delle cornacchie e così di molti animali, ec.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 506: Portisi [lo sparviero] al luogo da uccellare, e non si lasci prima alle gazze, o vero a pernici, imperocchè troppo son forti;.... ma lascisi alle quaglie, tordi e merle, e simiglianti. Ma se vuo' ch'e' pigli le gazze, ec.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. D.: Perchè non volle fare il suo volere, lo convertì in gazza.
Esempio: Sacch. Rim. M. 9: E però qui non vo' che m'abbi a sdegno, Sapiendo ch'io ho fatti per foresta Con una voce assai gazzere, in gesta, Ed aspidi venir nel mio contegno.
Esempio: Pulc. L. Morg. 14, 49: Quivi era lo sparvier, quivi la gazza, Che par che si volessi innalberare.
Esempio: Car. Mattacc. 230: Tu, che in lingua di gazza, e di merlotta Gracchi la parlatura a i gazzoloni.
Esempio: Olin. Uccell. 35: Quello che di questa (della ghiandaia) si dice.... può nel più delle cose convenire alla gazzera, detta pica varia latinamente.... La gazzera fa il nido in alberi alti, ec.
Esempio: Buomm. Cical. 55: Se si veston [gli autori] delle penne de gli altri uccelli, fanno poi come quella gazzera, che pensava di farsi onore con quel che non era suo.
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 146: Quasi simile alla ghiandaia, ma che meglio imita il parlar dell'uomo, è la gazzera, o gazza, o putta, volgarmente da noi chiamata cecca.
Definiz: § I. Figuratam. e scherzevolmente dicesi di Donna chiacchierona e propalatrice de' fatti altrui.
Definiz: § II. Gazza marina, o Gazzera, marina, è nome volgare tanto della coracias garrula, Ghiandaia marina, quanto dell'alca torda, dei Naturalisti. –
Esempio: Ner. Art. vetr. 35: Allora si fa un colore celeste, o vero di gazzera marina, maraviglioso.
Definiz: § III. Avere la gazza pelata la coda, si disse in maniera proverbiale di persona astuta e pratica e da non si lasciare ingannare, massime nell'interesse. –
Esempio: Gell. Sport. 3, 1: Debbon sapere che io son diventato ricco, e dove prima mi fuggivono per paura ch'io non gli richiedessi di danari, mi verrebbono or dietro per tormi quei che i' ho; ma questa gazza arà pelata la coda.
Esempio: Cecch. Mogl. 2, 2: I' vo' che e' conosca che questa gazza ha pelata la coda.
Definiz: § IV. Pelar la gazza e non la fare stridere, è maniera proverbiale, che significa Far cosa che dispiaccia ad altri, che gli rechi danno, e simili, e specialmente nell'interesse, ed altresì Indurre alcuno a far cosa che non vorrebbe; ma con destrezza e con bella maniera, sicchè quegli non se ne lagni o non se ne risenta. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 78: L'arte mia [del sensale] è pessima; Chè ci siam troppi. G. Pela tu la gazzera (Come si dice) e non la fare stridere.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 435: E' si dice.... che e' bisogna pelare La gazza in mo' che non si faccia stridere.
Esempio: E Cecch. Esalt. 2, 8: Perché, sai tu, bisogna Pelar la gazza, e non la fare stridere.
Definiz: § V. E semplicemente Fare stridere la gazzera, vale Costringere alcuna persona ricca ed avara a sborsare denari. –
Esempio: Adim. A. Ador. Mag. 44: Voglio conferirgli il tutto, e che ci aiuti a fare stridere un poco la gazzera.
Definiz: § VI. Nido fatto, gazza, o gazzera, morta; proverbio che vale: In questo mondo, quando uno s'è bene accomodato, ordinariamente si muore.

45) Dizion. 5° Ed. .
GAZZARRA.
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pag.84

GAZZARRA.
Definiz: Sost. femm. Strepito, Suono tumultuoso, e propriamente di strumenti da guerra, fatto per dimostrazione d'allegrezza, di trionfo, e simili.
Da gazârah, voce della lingua araba parlata in Spagna, che vale Rumore confuso di più persone, Baccano, Tumulto, e simili. –
Esempio: Vill. G. 241: E il seguente dì giunse l'ammiraglio del Re d'Araona con sua armata su per lo Fare, menando gran gazarra e trionfo.
Esempio: Vill. M. 31: Il dì seguente con grande gazzarra ne menarono i prigioni e la preda a Foggia.
Esempio: E Vill. M. 219: E con grande festa e gazzarra questa utile preda al bisogno della loro città misono in Messina.
Definiz: § I. Prendesi anche per Strepito, Rumore, fatto con lo sparo di archibugi o moschetti, o di artiglierie, ovvero di fuochi artifiziali; Salva. –
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 158: Essendosi per tutto sparate l'artiglierie, e fatto gazzarra, che significava grande allegrezza.
Esempio: E Segn. B. Stor. Fior. 233: Con una furia di artiglierie e di gazzarre, che sparate a un tratto facevano risonare tutta l'aria, egli se ne ritornò trionfante.
Esempio: Varch. Stor. 2, 18: Allora l'artiglieria di nuovo sparata, cominciò a fare una lieta e spaventosissima gazzarra, per lo continovo rimbombo, che facevano quasi a gara rispondendolo tutti que' liti.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 265: La presa d'Empoli, saputasi per la festa e allegrezza che ne fecero la mattina medesima i nimici con una lunga gazzarra e coll'avere scaricato tutte l'artiglierie verso Firenze, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 275: Il medesimo fanno gli scoppj, i quali, stando legati a quelle parti ferme della girandola, fanno bellissime gazzarre.
Esempio: Mellin. Ricord. 34: La fortezza da Basso usò di far sempre, nel suo ritorno a Fiorenza,... una solenne gazzarra.
Esempio: Bart. D. As. 8, 50: Le cerimonie della Settimana Santa e della Pasqua, e le processioni del venerabile Sacramento, si celebravano solennissimamente, con parati d'oro, con gazzarre di moschettieri, ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 463: Gazzarra, salva di mortaletti.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 455: Ve ne sono certi (lagoni).... che scaturiscono di sotto a de' massi, con un rumore interrotto, che sembra una gazzarra di fuochi lavorati.
Definiz: § II. Per similit., Strepito, Rumore, di persone che fanno dimostrazione di allegrezza, che si danno insieme bel tempo, od anche che fanno tumulto, che contendono, che gridano con alcuno, e simili. –
Esempio: Cecch. Stiav. 3, 8: I' vogl'ir su A veder s'io la posso (che nol credo) Pacificare [la moglie], prima che giunga qua la stiera de' fratelli a far gazzarra.

46) Dizion. 5° Ed. .
GAZZELLA.
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GAZZELLA.
Definiz: Sost. femm. Animale quadrupede, comune nell'Asia e nell'Affrica, di pelame falbo, grosso quant'una capra, fornito di corna curve incavate e rotonde, e agilissimo al corso. Appartiene al genere delle Antilopi, e se ne distinguono varie specie.
Dall'arabo ghaza: spagnuolo, gazela; franc. gazelle. –
Esempio: Ricett. Fior. 51: Il musco è uno escremento d'uno animale detto gazzella, che lo produce in un certo tempo dell'anno intorno al bellico, come in una apostema.
Esempio: Red. Lett. 1, 109: In oggi è cosa notissima, che la gazzella è un animale differentissimo da quello, dal quale si cava il muschio, come si può chiaramente vedere, già che in Firenze si trovano molte gazzelle che sono animali di lunghe corna, e non producono il muschio, siccome non lo producono nè meno quelle gazzelle che abitano il loro paese.
Esempio: E Osserv. Anim. viv. 94: Venti giorni mi campò una gazzella.
Esempio: E Osserv. Anim. viv. 137: Da' quali vermi son parimente infestate le gazzelle.

47) Dizion. 5° Ed. .
GAZZERA. –
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GAZZERA. –
V. Gazza.
48) Dizion. 5° Ed. .
GAZZERARE.
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GAZZERARE.
Definiz: Att. Ingannare, Mettere in mezzo, Gabbare. Forse da gazzera, animale destro ed accorto; o per alterazione scherzevole di canzonare, nel senso di Burlare. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 240: E il sigaro che fumano parecchi, Forse è roba d'Avana? Oh sì, per bacco! Son nere vesti di fiascacci vecchi Avvolte in qualche foglia di tabacco, Tanto per gazzerare e questi e quelli.

49) Dizion. 5° Ed. .
GAZZERATO.
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pag.84

GAZZERATO .
Definiz: Partic. pass. di Gazzerare.

50) Dizion. 5° Ed. .
GAZZERINO e GAZZINO.
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GAZZERINO e GAZZINO.
Definiz: Add. Aggiunto di Occhio: e vale, Di color nerastro o castagno, come quelli della gazzera o gazza. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 348: Il vederesi infra i cavagli ancora uno che abbia uno occhio gazzino e l'altro occhio nero, è cosa brutta.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 323: Questi occhi charopi, o cerulei, s'attribuiscono all'aquila e al leone: e secondo queste differenze possono dirsi questi aquilini, e quegli lionati, siccome noi pure alcuni chiamiamo gazzerini; tutti dagli animali.
Definiz: § È anche aggiunto d'una sorta di Pruno gazzerino, di scorza pure nerastra. –
Esempio: Targ. Rag. Agric. 19: Difesa delle possessioni.... sono i rovi, i pruni boccio e gazzerino, ec.

51) Dizion. 5° Ed. .
GAZZEROTTA e anche GAZZEROTTOLA.
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GAZZEROTTA e anche GAZZEROTTOLA.
Definiz: Femm. di Gazzerotto. Gazzera giovane. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 117: E da una gazzerotta addomandata Com'ella s'arrecasse volentieri A quella vita tanto tribolata, Rispose: ec.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 2, 76: O come gazzerottola spennata, Ch'apre la bocca e aspetta l'imbeccata.

52) Dizion. 5° Ed. .
GAZZEROTTO.
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GAZZEROTTO.
Definiz: Sost. masc. Il giovine figlio della gazzera. –
Esempio: Olin. Uccell. 35: Altri stillano gli stessi gazzerotti, e di quell'acqua si lavano l'occhio.
Esempio: Fag. Rim. 1, 27: E quella voce sua di gazzerotto Potrebbe diventar forse di cigno (qui in locuz. figur.).
Definiz: § I. Per similit. detto di persona. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 324: Ed io, con tutti i miei gazzerotti, le bacio le mani.
Definiz: § II. Figuratam. e per ischerzo, detto di persona, vale Uomo, e propriamente Giovine, non ancora pratico, poco sperimentato; Merlotto. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, Introd.: Così spesso si vende A qualch'uom nuovo, a qualche gazzerotto, Per roba buona e bella, Qualche lavoro rotto.
Esempio: E Buonarr. Fier. 1, 1: Perigliosi casi, in ch'io mi vidi (Taccio di quei ridicoli e da gioco) Giovane gazzerotto, inviluppato, Delle volte ben sei; che fatto poi Putta scodata, o pur pipistrel vecchio, Mi s'arriccian le penne in ripensando, ec.
Esempio: Adim. A. Ador. Mag. 48: Vorremo abbatterci in un uomo sodo da saper fare i fatti suoi, e non in certi gazzerotti cresciuti avanti al senno come l'erba di maggio.
Definiz: § III. Pur figuratam. e scherzevolmente per Indiscreto raccontatore de' fatti altrui, Cicalatore; che anche dicesi Cornacchia. –
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 5, 3: Staffieri e servitor del vicinato,... ch'o maligni, O gazzerotti de' padroni loro, Vi spianin tutti i fatti.

53) Dizion. 5° Ed. .
GAZZETTA.
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pag.84

GAZZETTA.
Definiz: Sost. femm. Foglio a stampa, che si pubblica periodicamente, e contiene le notizie de' pubblici avvenimenti; Giornale.
Voce probabilmente derivata da gazzetta, diminutivo di gazza, in quanto questo animale è molto garrulo e schiamazzatore: e in Venezia, sul cominciare del sec. XVII, tali fogli si vendevano al prezzo d'una moneta detta Gazzetta. –
Esempio: Magal. Lett. 5: Le lettere d'Italia e d'Alemagna non comparvero la settimana passata,... e... le stiamo aspettando.... Del signor Principe, oltre a quello che ne dice la gazzetta, sappiamo per diversi riscontri, che egli partì d'Augusta, ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 34: Mi trovò in spezieria sopra una panca A far corona a un vecchio capitano, Che leggea la gazzetta di Lugano.
Esempio: E Panant. Paret. 63: Puoi star col caldanino fra i ginocchi A legger le gazzette, a dir l'ufizio.
Esempio: Leopard. Poes. 147: Viva rifulse Agli occhi miei la giornanaliera luce Delle gazzette.
Esempio: E Leopard. Poes. 151: Le gazzette, animo e vita Dell'universo, e di savere a questa Ed alle età venture unica fonte!
Esempio: Bott. Stor. Amer. 2, 69: Pubblicarono nelle gazzette di Filadelfia un elogio di lui.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 30: Qui leggo le bugie delle gazzette.
Definiz: § I. Si usò semplicemente per Foglietto di avvisi, Avviso, Foglietto: ed era un Foglio volante, sia manoscritto sia stampato, da mandarsi in giro o da affiggersi: contenente notizie di fatti avvenuti, e talvolta scritture satiriche o infamanti al proposito di essi. –
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 317: Il che egli piglia dalla istoria di Pietro Giustiniano; il quale, senza considerazione alcuna d'un grave e pesato storico, la cavò agevolmente da una gazzetta.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 5, 4: Se della Fiera Avvien che s'abbia a scriver la gazzetta, Il menante avrà luogo Per amplificazion da empier fogli. E scorso poi pel mondo un tal avviso, Se ne terrà discorso A Roma in Banchi e molto più a Pasquino, In Venezia a Rialto, a Firenze A' marmi e alle pancacce.
Esempio: E Buonarr. Fier. appr.: Sì mendiche o sì smunte Si senton le gazzette andare in volta, Studiose in raccontar lauti banchetti, Solenni incontri, ec.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 36: Omai la fama, che riporta a volo d'ogn'intorno le nuove e le gazzette, Sparge per Malmantil, che ec.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 200: Zelante che il palazzo non divenisse teatro di nuovi rivolgimenti, e favola di gazzette satiriche.
Esempio: Legg. Tosc. 10, 120 t.: Che detto Cecchi.... non possa stampare le gazzette, gazzettini, relazioni d'avvisi o nuove di qualsivoglia luogo, fino a tanto che da Sua Altezza Serenissima, o da altri di suo ordine, non gli sarà data licenza.
Esempio: Not. Malm. 1, 264: Gazzette. Novelle, Avvisi, Carte d'avvisi.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 1, 4: Altri.... Cantin le guerre di lontan paesi.... Ma perchè fui tagliato a un tal modello, Che nulla o poco alle gazzette attesi, Vo' cantar de' Toscani, io che son Tosco, Nè vo' stare a lodar chi non conosco.
Esempio: E 3, 61: Mandate le gazzette e le novelle, E i corrieri pel mondo addirittura.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 463: La gazzetta; il foglio, il foglietto d'avvisi, il quale stampato si pagava una gazzetta, cioè un crazia veneziana.
Definiz: § II. Per similit. e in ischerzo. –
Esempio: Red. Lett. 3, 194: Questa è la mia gazzetta di Artimino: ed a V. A. S. faccio umilissima riverenza.
Definiz: § III. E per l'Avviso stesso, o Notizia, contenuto in tali foglietti. –
Esempio: Bentiv. G. Lett. 26: Eccovi una mia lunga lettera al dispetto delle mie occupazioni, e più ancora del mio decoro, che non vorrebbe ch'io ricambiassi le triviali vostre gazzette di Verona, con queste nostre eroiche nuove di Fiandra.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 135: Come variano non di rado le gazzette, o nuove o avvisi, che vengono a noi di fuori.
Definiz: § IV. Pure per Foglio periodico, contenente notizie attinenti a lettere scienze ed arti, od anche scritti di vario genere intorno a tali argomenti; Periodico letterario, scientifico, ec. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 127: Che avrà detto lo Spanemio del giudizio che dà il signor d'Heddoville del suo libro nella Gazzetta letteraria?... Io son del parere del signor Carlo Dati, che costoro si spaccino per semplici mercanti d'avvisi, ma in realtà abbiano aperto un tribunale, dove si dia il sindacato a tutti i libri, che di mano in mano si stampano. Certamente il lor modo di fare esce dalla riga di gazzetta. Gazzetta sarebbe il dar notizia de' libri; di quello a che particolarmente possono esser utili; dove sono stampati; e lasciar che ognuno desse il giudizio, secondo che a lui pare.
Esempio: E Magal. Lett. fam. 2, 187: L'avviso è in una gazzetta di tutt'altra sorta di nuove che politiche, la quale si compone in quella città in una conversazione d'uomini di spirito intorno a diverse materie, a piacere de' compositori, trattate tutte con somma vivacità, ec.
Esempio: Zanott. F. M. Lett. 85: Potrete... dirgli essere uscita la Chimica del Boerave, e che l'abbiam qui in Bologna. Abbiamo, anche, qui il P. Rollo ed Appostolo Zeno.... Che credete? Che noi non entriamo anche noi nel commercio de' letterati, e non abbiamo anche noi le nostre gazzette?
Definiz: § V. Lingua da gazzette, Stile, da gazzette, dicesi in modo dispregiativo per Lingua, Stile, poco accurati, poco eleganti, e simili.
Definiz: § VI. Andare per le gazzette, o Esser messi sulle gazzette, dicesi di persona della quale si parli pubblicamente da molti, e per lo più in male o con biasimo. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 18, 58: Parve ad Astolfo la cosa importuna, Che non vorrebbe andar su le gazzette.

54) Dizion. 5° Ed. .
GAZZETTA.
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pag.85

GAZZETTA.
Definiz: Sost. femm. Antica moneta veneziana, che chiamavano Gazeta, la quale equivaleva a due soldi veneti, e che in Toscana andava per quattro quattrini, cioè quasi una crazia. –
Esempio: Legg. Tosc. 2, 235: E considerato, che.... son moltiplicati li quattrini neri forestieri, e le crazie e gazzette forestiere, in maniera che si vede introdotto un abuso contrario a detta legge, ec.
Esempio: E Legg. Tosc. 250 t.: Dichiarando in oltre quanto alla proibizione de' quattrini neri, crazie e gazzette, che resta nella sua osservanza il bando mandato il dì sette di giugno 1622.
Esempio: Buonarr. Rim. 152: Fermate, no, noe, Non vo' passar per crazie sei gazzette.
Esempio: Not. Malm. 1, 264: E gazzetta diciamo anche la crazia veneziana.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 10, 34: E per memoria d'ambedue si conia, Una moneta qual doppia gazzetta, Improntatovi un viso, ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 463: Si pagava una gazzetta, cioè una crazia veneziana.
Esempio: Fag. Rim. 4, 60: Se la passa con motti e barzellette, Così le incanta: e forse è il più gradito, Di chi vi splende i traieri e le gazzette.
Definiz: § Battere le gazzette, dicesi per Battere i denti a cagione del freddo, Tremare dal freddo. Maniera familiare e scherzevole, e di doppio senso, tra quella accezione del verbo Battere e l'altra che ha riferendolo a moneta. –
Esempio: Fag. Rim. 5, 245: Tremeranno più d'un ch'abbia il parletico. E senza che la zecca Gli molesti d'un ette o dia paura, Batteran le gazzette addirittura.

55) Dizion. 5° Ed. .
GAZZETTACCIA.
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pag.85

GAZZETTACCIA.
Definiz: Peggiorat. di Gazzetta. Gazzetta mal compilata, male scritta, o con maligne intenzioni, poco onestamente, con poca veracità, e simili. –
Esempio: Nell. Iac. Torment. 3, 2: Io non capisco come ci abbiano da esser tanti merlotti, che spendino di buoni testoni per queste gazzettacce, che per lo più contengon cose inventate a capriccio di chi le scrive per guadagnare.

56) Dizion. 5° Ed. .
GAZZETTANTE.
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pag.85

GAZZETTANTE.
Definiz: Sost. masc. Chi scrive gazzette, Compilator di gazzette; Gazzettiere: ed ha, più che altro, senso dispregiativo. –
Esempio: Fag. Comm. 2, 11: Chi è stato il compare di questa dama mia parente? C. Non ci dice (nel Foglietto degli avvisi). F. Che gazzettante male informato!
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2. 181: Io mi piglierò la confidenza di mandarle un esemplare de' Saggi di naturali esperienze, fatte nell'Accademia del Cimento, dove V. E. riconoscerà che tutto il merito dell'autore si riduce ad aver avuto l'onore di fare da poco più di semplice gazzettante degli atti d'un'Accademia.
Definiz: § II. E con un certo scherzo, semplicemente per Scrittore d'avvisi, di notizie, anche in forma privata. –
Esempio: Bentiv. G. Lett. 29: Ripiglio dunque la mia persona di nunzio, e lascio a voi la vostra di gazzettante.
Esempio: Magal. Lett. 91: Che? credevate di buscarvi la mancia con la nuova del distintissimo atto di confidenza stato praticato con la vostra signora cognata, la mattina della consacrazione in S. Pietro? Oibò, già se l'era buscata tre giorni prima un altro gazzettante.

57) Dizion. 5° Ed. .
GAZZETTIERE.
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pag.86

GAZZETTIERE.
Definiz: Sost. masc. Colui che compila una gazzetta, ovvero scrive in una gazzetta, o in gazzette; Giornalista. Ed oggi ha del dispregiativo. –
Esempio: Alf. Sat. 100: Ciascun poi solda i gazzettieri amici.
Definiz: § I. Si disse per Compilatore d'avvisi o gazzette. –
Esempio: Salvett. Rim. burl. 226: Or che dicon laggiù ne' campi Elisi Confinati gli eroi frall'ombre meste?... Leggonsi in certi avvisi, Che scrive il gazzettier dell'ombre nere, Queste doglienze lor, vane, ma vere (qui per similit.).
Definiz: § II. E per Compilatore di un foglio o periodico, non di notizie degli avvenimenti giornalieri, ma letterario, morale, o simili. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 188: Il gazzettiere immaginario, s'intitola lo Spettatore, a distinzione di due altri che s'intitolano l'uno the Talker, il discorritore; l'altro the Tatler, il cicalone, il ciarliere.
Esempio: E Magal. Lett. fam. appr.: Introduce il gazzettiere una lettera, ch'ei finge scrittagli da uno che gli dà parte d'avere in casa sua eretta un'accademia di giovani dame, ec.

58) Dizion. 5° Ed. .
GAZZETTINO.
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GAZZETTINO.
Definiz: Sost. masc. Forma diminut. di Gazzetta. Piccola Gazzetta, Gazzetta stampata in piccol sesto, ovvero di pochi fogli: od anche, Quella parte d'una gazzetta, d'un giornale, contenente certe particolari notizie, come le commerciali, i fatterelli della città, e simili.
Definiz: § I. E per Foglietto d'avvisi, Avviso; anche contenente scritture satiriche o infamanti. –
Esempio: Legg. Tosc. 10, 120 t.: Che detto Cecchi.... non possa stampare le gazzette, gazzettini, relazione d'avvisi o nuove di qualsivoglia luogo, ec.
Esempio: Red. Lett. 3, 39: Se ha curiosità del gazzettino, glie lo mando.
Esempio: E Red. Lett. 274: Rassegno alla somma e generosa bontà di Vostra Eccellenza le mie perpetue obbligazioni per i gazzettini de' quali per così lungo tempo mi ha favorito.... E.... la supplico a compiacersi di desistere da qui avanti dal mandare i medesimi gazzettini.
Esempio: Monigl. Cical. III, 1, 231: Le pancacce tutte, le botteghe degli speziali e de' libraj,.... Mercatonuovo e forse anco il Vecchio,... per tutta la prossima settimana metteranno da parte i gazzettini e i foglietti, leggendo solamente sopra il mio libro.
Esempio: Fag. Rim. 2, 250: E di poi si facea conversazione, E di conclave sol si discorreva.... Si leggevan libelli e gazzettini, De' quali sono i rei sempre in tal caso Gl'innocenti Marforj ed i Pasquini.
Definiz: § II. Per Ragguaglio, Relazione, delle cose che accadono alla giornata; od anche semplicemente, Novità, Nuova, Notizia. –
Esempio: Fag. Rim. 3, 40: Chi s'ode dar le nuove e i gazzettini Di cose che non furon, nè saranno; Chi fa l'arguto e sputa concettini.
Esempio: E Fag. Rim. 6, 87: Avere i gazzettini E tutte raccattar, se gli riesce, Secondo il genio lor (delle donne) novelle e vesce.
Definiz: III. Figuratam. e scherzevolmente, dicesi di Persona che stia sulle intese di quel che accade alla giornata, per raccontarlo poi a questo e a quello, e per lo più con maldicenza.
Definiz: § IV. Fare il gazzettino, o Scrivere, il gazzettino, vale Informarsi con curiosità indiscreta de' fatti altrui, e riferirli, per lo più con maldicenza, a questo e a quello, o pubblicamente. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 30: Mi vien l'un dietro dietro, zitto, zitto, Nota i miei passi, e scrive il gazzettino.
Esempio: E Panant. Civett. 25: Così le tolse il gusto malandrino Di spionare e fare il gazzettino.

59) Dizion. 5° Ed. .
GAZZINO. –
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GAZZINO. –
V. Gazzerino.