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4° Edizione
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160) Dizion. 4° Ed. .
DATORE
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pag.56



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Esempio: Amm. ant. 16. 2. 3. L'allegro datore ama Iddio.


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Esempio: Maestruzz. 2. 52. Ma se dopo la sentenzia comprò la terra, non è interdetta, se già il datore della sentenzia non ne facesse menzione.
161) Dizion. 4° Ed. .
LITE
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pag.78



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Esempio: Nov. ant. 50. 2. Così convenne a colui, che potea sanza lite passare, per uno pagasse quattro.


2) id: e2b5785252404298b94ee1e076672d9f)
Esempio: Amm. ant. 36. 6. 3. Astienti dalla lite, e menimerai le peccata.


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Esempio: Franc. Sacch. nov. 174. Muovi lite, acconcio non ti falla.
162) Dizion. 4° Ed. .
DEBITORE
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pag.59



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Esempio: Nov. ant. 67. 2. E se 'l tuo successor mi vien meno, tu mi se' debitore.


2) id: 98df06baf5604c20ae3a970f4e9d25f8)
Esempio: Maestruzz. 1. 38. La quinta rimuove il peccato, il quale schiude dal regno, quando dice: perdona a noi, come noi perdoniamo a' nostri debitori.
163) Dizion. 4° Ed. .
CIRIEGIA.
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pag.675



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Esempio: Nov. ant. 83. 2. Si richiamò un villano d'un suo vicino, che gli avea imbolato ciriege.


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Esempio: Varch. Suoc. 4. 6. In fine le disgrazie sono come le ciriege.
164) Dizion. 4° Ed. .
ASSIMIGLIARE
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pag.301



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Esempio: Nov. ant.pr. 2. E quale avrà cuor nobile, e intelligenza sottile, sì li potrà assimigliare.
165) Dizion. 4° Ed. .
TORTA.
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pag.108



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Esempio: Nov. ant. 78. 2. Tolse il signor molti danari d'oro, e fece mettergli in una torta.


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Esempio: Bern. Orl. 2. 4. 66. Pur le vivande, e fra le altre una torta Fumano.


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Esempio: Buon. Fier. 4. 4. 7. Ov'altri in capo Gli stia a mangiar la torta a suo bell'agio.
166) Dizion. 4° Ed. .
VASELLO
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pag.198



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Esempio: Nov. ant. 8. 2. Tenne il pane sopra 'l vasello, e riceveva lo fummo, che n'uscía.


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Esempio: Franc. Sacch. nov. 87. Non è questo ventre il vasello, dove è stata la feccia di questa bestia, poich'ella nacque?


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Esempio: E Dan. Purg. 2. E quei sen venne a riva Con un vasello snelletto, e leggiero, Tanto che l'acqua nulla ne 'nghiottiva.
167) Dizion. 4° Ed. .
BERBICE
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pag.419



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Esempio: Nov. ant. 30. 2. Lo villano cominciò a passare con una berbice, e cominciò a vogare.
168) Dizion. 4° Ed. .
AGURA.
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pag.102



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Esempio: Nov. ant. 8. 2. Non vendeo bene la mattina, recolsi a mal agura, e a noia.


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Esempio: E N. ant. appresso: Allora Messer Imberal temeo l'agura, e disse a sua compagnia.


3) id: 16a29a12ab3b463fab653972e16ce214)
Esempio: E N. ant. appresso: Andavasi prendendo guardia di questi uccelli, perchè si temea incontrare agure.


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Esempio: E N. ant. 32. 2. Messer Imberal del Balzo grande Castellano di Proenza vivea molto ad agura a guisa Spagnuola.
169) Dizion. 4° Ed. .
TRAVERSONE.
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pag.148



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Esempio: Nov. ant. 60. 2. E così armato, come elli era, lo misero traversone sopra d'un ronzino.
170) Dizion. 4° Ed. .
BONTÀ, BONTADE, e BONTATE
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pag.450



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Esempio: Nov. ant. 20. 1. E la gente, che avea bontade, veniva a lui da tutte parti.


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Esempio: Nov. ant. 6. 8. Lo averanno tanto lusingato, o minacciato, che l'averà detto loro, e altro non potrebbe essere, che eglino per loro bontà giammai non l'avrebbero potuto sapere.


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Esempio: Bocc. nov. 15. 9. Per la sua bontà, e piacevolezza vi fu, ed è ancora ec. amato assai.


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Esempio: Lasc. Sibill. 2. 3. Quest'ultimo disegno ci è stato guasto, bontà di tuo padre.


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Esempio: E Segn. stor. 1. 30. Avea concetti gravi, e nel parlare efficacia, colla quale esprimeva la bontà dell'animo suo sinceramente.


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Esempio: Segn. stor. 1. 11. Girolamo Savonarola frate Ferrarese dell'ordine di San Domenico, e predicatore eccellentissimo, che risplendeva per la bontà della vita, quanto per lettere, nelle quali era consumatissimo.


7) id: c61bed795d834a4b97fffc6f08a29bb3)
Esempio: Segn. stor. 1. 22. E sempre si potesse avere qualche occasione di discordia, e contesa col Generale, o perchè le genti non fossero a numero, o ch'elle non fossero spedite, o di quella bontà, che si ricercasse.
171) Dizion. 4° Ed. .
NETTO
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pag.338



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Esempio: Nov. ant. 8. 1. Cerca l'uomo la ruga per li più netti mangiari, e più delicati.


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Esempio: Bocc. nov. 79. 42. E con essa sospintolsi d'addosso, di netto col capo innanzi il gittò.


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Esempio: Bern. Orl. 2. 4. 41. Proprio lo giunse nel corno ferrato, E gliel'ha tutto di netto tagliato.


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Esempio: Tac. Dav. stor. 2. 282. E niuno ne andò così netto, che non piangesse qualcuno.


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Esempio: Ciriff. Calv. 2. 45. E giunselo tra 'l guanto, e il braccialetto, E 'n un tratto gli fe duo moncherini, Che l'una, e l'altra man tagliò di netto.


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Esempio: Malm. 2. 35. E rimessa la briglia al suo giannetto, Come un pardo, saltovvi su di netto.


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Esempio: Malm. 3. 2. perchè al mondo non è nulla di netto, E non si può mangiar boccone in pace.


8) id: fd0e255c9eeb4c86bf1f89d409a2dd42)
Esempio: Cecch. Mogl. 2. 3. Ovunque voi andate, giucate sempre netto alle porte; mostrate ciò, che voi avete, pagate ciò, che vi chiedono; che alla fine del giuoco chi gli vuol giuntare, gli paghi.
172) Dizion. 4° Ed. .
INGENERAZIONE
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pag.831



1) id: ad9e4d4131734d10b7dc30948c725876)
Esempio: Nov. ant. 1. 3. Feceli contare le sue ricchezze, e le diverse ingenerazioni de' sudditi suoi.
173) Dizion. 4° Ed. .
POSTIERI
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pag.681



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Esempio: Nov. ant. 15. 1. Dicendogli lo spenditore: vostro figliuolo ne gli fe dare postieri ec. disse.
174) Dizion. 4° Ed. .
TOPO
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pag.99



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Esempio: Nov. ant. 90. 1. Poco stante vide entrare un topo per la finestrella, che trasse all'odore.


2) id: 18b6c8c855074656b152b8d30ab66c45)
Esempio: Bocc. nov. 79. 16. In una sua loggetta gli aveva dipinta la battaglia de' topi, e delle gatte.


3) id: 49ada0401236430cae96a7e06ec9e118)
Esempio: Fir. Luc. 2. 1. Padrone, guardatevi da queste cortigiane, ch'ell'hanno più trappole, che topi.


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Esempio: Lor. Med. canz. 1. 2. Questo mondo è pien d'inganni, Son più trappole, che topi.


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Esempio: Alam. Colt. 2. 37. Questa è veneno Alla nottura talpa, al topo ingordo.


6) id: f0c099769ce044f4b01ef22d456f83dc)
Esempio: E Fir. Luc. 2. 3. Alla fe, Betto, che tu non sognavi, quando tu dicesti, che ci era più trappole, che topi.
175) Dizion. 4° Ed. .
TORNESE
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pag.105



1) id: a965361e52b047408e3f82a884c45ad5)
Esempio: Nov. ant. 11. 1. Spendo più, ch'io non ho d'entrata, dugento libbre di tornesi lo mese.
176) Dizion. 4° Ed. .
BORDELLO
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pag.453



1) id: 0dd0b93a9808461996cf79288ab1ec28)
Esempio: Nov. ant. 77. 1. Come è ciò, che voi siete al bordello? ed elle risposero ec.


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Esempio: Malm. 9. 1. Non ch'altro s'e' comincia quel bordello Di quell'artiglieríe, che son mal sane.


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Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 6. Che romor, che bordel, che frastagliata Di minacce sent'io verso la porta?
177) Dizion. 4° Ed. .
SCONSOLATAMENTE
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pag.413



1) id: bb5f978a78174bf5889c78a89b05c859)
Esempio: Rim. ant. M. Cin. 54. Perchè ne vivo sconsolatamente.
178) Dizion. 4° Ed. .
ATTITUDINE
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pag.319



1) id: be06550ffb2449a087f7bedb493c837a)
Esempio: Amm. ant. 2. 1. 1. Attitudine naturale a diverse cose dispone.
179) Dizion. 4° Ed. .
DONQUA, e DONQUE
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pag.241



1) id: bf7c8151b38f43fa9f6b881c814f91c3)
Esempio: Rim. ant. Ser. Onest. 106. Donqua, come faraggio?


2) id: 9905d7f91bd04685ae7a833049701c0d)
Esempio: Rim. ant. Guid. G. 111. Vostro orgogliare donqua, e vostra altezza Mi faccian prode.


3) id: a919ac1b86e9461db3aba037e4ddb5f0)
Esempio: Rim. ant. Giac. da Lent. 109. Or donqua moro eo? No, ma lo core meo More più spesso.