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120) Dizion. 5° Ed. .
IMPORTUNO.
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pag.268



1) id: 150a34962bc6441f9e2ed5729115d759)
Esempio: Petr. Rim. 2, 186: Io son colei che sì importuna e fera Chiamata son da voi.
121) Dizion. 5° Ed. .
IGNARO.
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pag.27



1) id: eda56169d36f4e3996e719181fef8178)
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 72: Non son.... di lettere ignaro; Son bene in arte metrica erudito.
122) Dizion. 5° Ed. .
FAGIUOLO e FAGIOLO
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pag.480



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Esempio: Cresc. Agric. volg. 125: I fagiuoli son conosciuti, e alcuni son rossi, e alcuni bianchi, ec.


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Esempio: E Lastr. Agric. 2, 217: Bisogna però avvertire pei fagioli dall'occhio, che non volendoli cogliere quando son freschi, ma lasciarli maturare su la pianta per l'inverno, si levano a mane dalla medesima pianta quelli che volta per volta mostran di volere ingiallire.


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Esempio: Soder. Cult. Ort. 107: Il fagiuolo si dee allogare in terren grasso ben lavorato, e tanto il manuale quanto il turchesco e l'indiano; è grosso quanto una castagna con i gusci durissimi; non nasce ne' nostri paesi, come d'un'altra sorta oltremodo grande che viene d'Armenia. Ne sono degli schiavoni e di Soria brizzolati, che quasi tutti nascono, ma non son buoni a mangiare, e son per bellezza. Buoni sono i romani grossi senza negro, che ai minuti accresce bontà.... Sono anco de' rossi forestieri, de' gialli, e di diversi colori, che s'usano per verzura, ec.
123) Dizion. 5° Ed. .
FATTA.
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pag.656



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Esempio: Bocc. Decam. 7, 59: Egli ne son d'ogni fatta, (delle pietre), ma tutte son quasi nere.


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Esempio: Med. L. Beon. 3, 124: So che que' sei, che insieme vengon, guati, Ratti, che par che sieno in su la fatta: Sappi, che tutt'a sei e' son cognati.


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Definiz: § V. Fatta, nel linguaggio dei cacciatori, chiamasi lo Sterco di alcuni animali, come beccaccia, pernice, starna, e simili, che si trova ne' luoghi in cui questi animali si son fermati.


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Esempio: Allegr. Rim. Lett. 30: Io ho imparato (e forse ho fatto male) da coloro i quali fanno le figurine di cera colorita, che, mettendo lor sopra un vetro bianco e trasparente, dicono di far ciò perchè la polvere non gliel'offenda; ma io son d'umore ch'e' lo faccian più tosto per ricoprir con esse le lor male fatte; e pertanto ho pensato di non far veder, ec.
124) Dizion. 5° Ed. .
ERUDITO.
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pag.235



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Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 2: Non son.... di lettere ignaro, Son bene in arte metrica erudito.
125) Dizion. 5° Ed. .
GUARDINGAMENTE.
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pag.683



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Esempio: Albertan. Tratt. volg. 59: I felloni guardingamente son da punire; i semplici lievemente son da trattare.
126) Dizion. 5° Ed. .
CAPITALE.
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pag.512



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Esempio: Bocc. Decam. 6, 206: Che forse assai son di quegli, che a capital pena son dannati.
127) Dizion. 5° Ed. .
MANOSO
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pag.889



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Esempio: Alf. Sat. 53: Io non son più quel ch’era: Molle son fatto, ed umile e manoso.
128) Dizion. 5° Ed. .
MARCHIATO
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pag.925



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Esempio: Burch. Son. 1, 20: Tenevano assediato il re Uberto Per le mezzette, che non son marchiate.


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Esempio: Buomm. Cical. 22: Ella potrà pigliarne quanta vorrà; ma a dirvela e' non son marchiati (i pezzi di carnesecca), e però non ne fo la pala e non gli mostro, se non a quattr'occhi, per amor de' grascini.
129) Dizion. 5° Ed. .
GRANCHIOLINO.
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pag.487



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Esempio: Burch. Son. 2, 53: Dalle bertucce, quanto puoi, ti guarda, Ch'elle son vaghe di quei granchiolini.
130) Dizion. 5° Ed. .
AFFEZIONATO.
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pag.256



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Esempio: Cecch. Corr. 4, 8: Chi picchiava? E. È un vostro affezionato.
131) Dizion. 5° Ed. .
BUSCARE
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pag.329



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Esempio: Cecch. Dot. 1, 2: Intanto, intanto Egli ha buscato questa casa.


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Esempio: E Cecch. Servig. 3, 8: Innanzi tratto qui Si busca insino a Bologna le spese; Che non è poco.


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Esempio: Salvin. Teocr. 41: Alcioni.... Che cacciando, nel mar buscansi il vitto, Alle azzurre Nereidi son cari.
132) Dizion. 5° Ed. .
BARBETTINO
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pag.67



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Esempio: Cecch. Esalt. 5, 7: Oh che bel barbettino Da cortigian moderno!
133) Dizion. 5° Ed. .
FAVELLARE.
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pag.686



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Esempio: Cecch. Stiav. 5, 2: E' vien molto favellando con le mani.
134) Dizion. 5° Ed. .
FATTO.
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pag.661



1) id: f1a29f425093483fab79166cb91421ea)
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 301: Ha interrottoci Un lavoro quasi fatto.


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Esempio: Carell. Son. 14: Io [Musica].... sola fatta son per Dio laudare.


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Esempio: E Cecch. Comm. ined. appr.: Indugia fino a fatto Carnovale.


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Esempio: Segner. Incred. 73: In altri [le unghie] son bifide, in altri son fatte a dita.


5) id: b382dd79593c450d8c51dfaffd228831)
Esempio: Cecch. Comm. ined. 32: Passando adesso, Si potrebbe indugiare a fatto Pasqua.


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Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 242: Ella ne va ora colà per ultimo, O fatta o guasta.


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Esempio: Viv. Disc. Arn. 52: Occupan poco più luogo della materia di che e' son fatti.


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Esempio: Cecch. Corr. 1, 3: In quanto a lei, Io la fo fatta. Magal. Lett. 16: Qui.... si continua ad aver la pace per fatta.


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Esempio: Saccent. Rim. 1, 52: Anzi nell'arte mia tengo a buon patto, Che in tant'anni il Fiscal non mi abbia visto, Nè sappia l'Assessor com'io son fatto.


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Esempio: Fag. Rim. 2, 63: Son i miei versi fatti a tu me gli hai, Con manco garbo e manco tessitura: Non v'e' filo: entro in mille ginepraj.
135) Dizion. 5° Ed. .
ARPIA.
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pag.699



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Esempio: Cecch. Samar. 2, 5: L'arpia per non ispendere Berebbe piscio d'asino.
136) Dizion. 5° Ed. .
ABBURATTATA.
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pag.52



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Esempio: Cecch. Stiav. 1, 5: I' voglio che costei n'abbia parecchi abburattate.
137) Dizion. 5° Ed. .
ORTO.
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pag.710



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Esempio: Cecch. Comm. ined. 113: Per l'uscio dello Orto se n'è fuggita.
138) Dizion. 5° Ed. .
CORNACCHIARE.
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pag.753



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Esempio: Cecch. Servig. 1, 3: Non m'andar cornacchiando queste cose Con frati.
139) Dizion. 5° Ed. .
CONOSCERE.
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pag.485



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Esempio: Cecch. Comm. ined. 150: I medici.... non conoscono il suo male.


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Esempio: Cecch. Comm. ined. 258: Su su, datelo Qua (l'anello), che e' bisogna darlo a chi conoscalo.


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Esempio: Cecch. Comm. ined. 189: Io ho bisogno Di guadagnare, e che la mia virtù Sia conosciuta ed apprezzata, e basta.


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Esempio: Cecch. Comm. ined. 107: Mi bisogna Far con voi scusa, s'io vi feci ingiuria; Io non vi conoscevo; o vo' che voi Ne 'ncolpiate la gioventù.


6) id: b163cddfecd34ba088e3175ce2226a1f)
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 12: O Signore, tu che conosci il cuor mio, e che non vuoi la morte del peccatore, ma che si converta e viva ec.


7) id: c2ae211403ef4ff3ba319604b1ad60cd)
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 64: Il zio prete, in poltrona al fuoco assiso, Quand'ebbe conosciuto che son io, Finse di non conoscer; torse il viso.


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Esempio: E Petr. Rim. 2, 52: Non son al sommo ancor giunte le rime: In me 'l conosco, e provai ben chiunque È 'nfin a qui che d'amor parli o scriva.