Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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160) Dizion. 5° Ed. .
CAGNACCIO.
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pag.366

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Esempio:

Ben. B. Rim. 24: Non guarda così fiso un catriosso Affamato cagnaccio.

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Esempio:

Car. Lett. 2, 304: Or veggo che siete innamorato del padrone, come della padrona, ancora che facciate il cagnaccio.

161) Dizion. 5° Ed. .
CHETISSIMAMENTE.
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pag.818

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Esempio:

Nov. ant. B. 21: Venne a lui sanza romore, e dissegli chetissimamente.

162) Dizion. 5° Ed. .
MANOVELLA, e popolarmente anche MANOELLA e MANUELLA
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pag.890

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Esempio:

Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 201: Con iscarpegli, e pali, e manovelle.

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Esempio:

Grand. Instit. mecc. 40: Volendo alzare il gran sasso C D E colla manuella A C, mobile sull’appoggio B, v’interviene l’azione di due vetti: uno è la suddetta manuella, l'altro ec.

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Esempio:

Galian. B. Vitr. 9: Imperciocchè ne’ capitelli a destra e a sinistra vi sono i buchi degli unisoni, attorno a’ quali cogli argani, peritrochj, o manovelle, si stirano le funi di budella, le quali ec.

163) Dizion. 5° Ed. .
MARCIDO
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pag.927

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Esempio:

Leggend. B. Umil. 108: La fedita generava sangue marcido, essendo male curata.

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Esempio:

Bocc. Lett. 44: I quali quasi tutti vedeva con gli nari del naso umidi, colle gote livide, con gli occhi piangenti, in gravissima tossa esser commossi, dinanzi a sè e a me, marcidi e rappresi umori sputare.

164) Dizion. 5° Ed. .
MANDRITTO, MANDIRITTO, e MANRITTO
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pag.787

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Esempio:

Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 196: E trasse un mandiritto a Serpentone.

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Esempio:

Segn. B. Stor. Fior. 168: L'Aldobrandi con gran tempesta di punte e di mandritti, aveva dato cinque ferite a Dante, che stava quasi immobile e in sul riparo.

165) Dizion. 5° Ed. .
LIEVE, e talora anche, ma solo in poesia, LEVE
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pag.356

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Esempio:

Bonich. Bind. Rim. B. 66: Il leve e 'l pesante Son differenti.

166) Dizion. 5° Ed. .
MENTITORE
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pag.98

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Esempio:

Nov. ant. B. 66: Ma dicolo per fare rimanere mentitori li malvagi.

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Esempio:

E Bocc. Lett. 29: Passato questo primo empito, da rivocare è la smarrita virtù...; e coll'opere, per lo innanzi, far sì che ciascuno che meno che giustamente ha creduto o crede, se medesimo facendo mentitore, se ne penta.

167) Dizion. 5° Ed. .
MENZOGNA
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pag.104

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Esempio:

Fr. Guitt. Rim. B. 1, 19: Dal ver so la menzogna 'strarre.

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Esempio:

Tass. Lett. 5, 6: Non posso dire la verità in mia lode, e son costretto a lodar molti con la menzogna.

168) Dizion. 5° Ed. .
MENA.
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pag.64

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Esempio:

Rim. Ant. P. N. B. Enz. Re. 33: Ch'Amor mi dà mena.

169) Dizion. 5° Ed. .
CUSCINO.
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pag.1105

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Esempio:

Corsin. B. Torracch. 18, 13: Con cuscini di seta azzurra e bruna.

170) Dizion. 5° Ed. .
APPRESSO.
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pag.619

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Esempio:

Segn. B. Vit. Capp. 3: Acquistò gran riputazione appresso i suoi cittadini.

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Esempio:

Bemb. Lett. 2, 303: Se l'amico mi desse ora cinquecento zecchini appresso a quelli, non gliele darei.

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Esempio:

Borgh. V. Lett. IV, 4, 79: Ho appresso di me due giovani pittori, e vi potrò servire.

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Esempio:

Red. Lett. 1, 16: Parmi ogni ora mill'anni per poterlo avere appresso di me, e per poterlo scartabellare.

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Esempio:

Red. Lett. 2, 13: Mi reputo però a grand'onore, anzi grandissimo, di esser in tanta stima appresso di lei.

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Esempio:

Tass. Lett. 1, 66: Credo che nel canto ch'è appresso lei sieno alcune correzioni, ch'io non trascrissi nel mio originale.

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Esempio:

Segn. B. Poet. volg. 279: Conciossiachè e' dichino che appresso di loro [dei Doriensi] i borghi si chiamassero χώμαι, e appresso degli Ateniesi si chiamassero δῆμοι.

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Esempio:

Fr. Guitt. Lett. 46: Non si può povero uomo tribular meglio che metterlo a riccore; e poi, appresso ciò, privarlo d'esso.

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Esempio:

Red. Lett. 1, 23: Che veramente il taccolino appresso de' nostri antichi fosse una sorta di panno e panno vilissimo, lo ricavo dalle novelle del Pecorone.

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Esempio:

Red. Lett. 1, 7: Questo si cava dall'interpretazione strettamente presa della voce ἀμύητος, la quale vien sempre interpretata appresso tutti i Glossarj e Lessicografi non dedicatus sacris.

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Esempio:

Car. Lett. fam. 3, 202: Dubito che in Venezia [la commedia] riuscirebbe fredda, essendo fatta, appresso a venti anni sono, per Roma solamente e per un loco particolare.

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Esempio:

Mart. V. Lett. 63: La quale l'ha tenuto in corte cesarea molto tempo ancora, e appresso di lei molti anni in quei paesi, là dove al presente lo richiama.

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Esempio:

Car. Lett. var. 118: Vi rispondo, che la lettera di sua mano che dice questo, è appresso M. Dionisi Atanagio da Cagli, il quale si trova di presente a Venezia.

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Esempio:

Car. Lett. fam. 2, 150: Sono andato continuando di far buoni officj a vostra giustificazione,.... mostrando anche destramente a qualch'uno l'error suo, e l'utile e l'onore che sarebbe al padrone d'avervi appresso.

171) Dizion. 5° Ed. .
AGGIORNARE.
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pag.291

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Esempio:

Nov. ant. B. 22: Aggiornaro il giorno che ciascuno mostrasse suo tesoro.

172) Dizion. 5° Ed. .
DILEGGIARE.
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pag.331

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Esempio:

Nov. ant. B. 135: O costui ti dileggia, o egli è matto.

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Esempio:

Buonarr. M. V. Lett. Ric. 69: Della daga di Piero, io vi mandai ieri a vedere s'ell'era fatta; l'aveva ancora a dorare: àmi dileggiato uno mese, ma in vero non à potuto fare altro;.... però m'à prolungato tanto.

173) Dizion. 5° Ed. .
DISPREGIATRICE e DISPREZZATRICE.
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pag.647

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Esempio:

Ben. B. Rim. 83: La chiara fede Dispregiatrice d'oro e di mercede.

174) Dizion. 5° Ed. .
FINESTRETTA.
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pag.132

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Esempio:

Adr. G. B. Stor. 178: Vi aveva aperte alcune finestrette per trarre.

175) Dizion. 5° Ed. .
FRUGOLARE.
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pag.554

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Esempio:

Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 407: Ma con la scimitarra Sanson frugola.

176) Dizion. 5° Ed. .
INVECCHIARE.
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pag.1158

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Esempio:

Nov. ant. B. 19: Ora m'avveggio io bene che io sono invecchiato.

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Esempio:

Macingh. Strozz. Lett. 33: Rincrescemi oggimai lo scrivere, chè forte invecchio.

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Esempio:

Adr. G. B. Lett. 36: Il che era molto meglio che, quasi in perpetuo esilio, per i contadi e nelle ville de' privati lasciarle (certe opere d'arte antica) invecchiare e perdersi.

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Esempio:

Tass. Lett. 2, 274: Le raccomandazioni de gli amici deono esser simili a le gemme, che non invecchiano.

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Esempio:

Tass. Lett. 2, 532: Prego.... Vostra Reverenza che gli dia minuta informazione del mio stato, il quale è tanto peggiore, quanto l'infermità più s'invecchia.

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Esempio:

Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 216: È uomo da bene, e carico di 6 fanciulle.... E li bisognerebbe pure non le invecchiare in casa, ma cominciare allogarle.

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Esempio:

Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 61: Voglio che tu faccia a mio modo, di fare un po' di collegio di medici, e intendere el loro parere di cotesto tuo male; e poi fare tutto quello che ti consigliano; e vedere di rimediarvi, innanzi che la cosa invecchi e vadia in peggio.

177) Dizion. 5° Ed. .
DISARBORARE.
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pag.465

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Esempio:

Cresc. B. Naut. Medit. 120: Come si fa per disarborar la maestra.

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Esempio:

E Cresc. B. Naut. Medit. appr.: Volendo adunque disarborar, si ammainarà prima l'antenna, quale se metterà sopra le teste de' banchi.

178) Dizion. 5° Ed. .
DA
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pag.3

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Esempio:

Cresc. B. Naut. Medit. 124: Se il vento.... soffiassi da maestro tramontana.

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Esempio:

Adr. G. B. Lett. 12: Alla quale (eccellenza dell'arte) arrecò poi gran chiarezza Apollodoro ateniese intorno all'anno 345 da Roma edificata.

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Esempio:

Ross. B. Appar. Med. 23: Aveva [una Sirena] biondi i capelli e piena di raggi lunari l'acconciatura, dalla quale pendevano, in ordine vago e bello, alcuni veli mavì.

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Esempio:

Car. Lett. ined. 1, 68: Mi giova di credere che questo favore, in quanto mi vien da lei, proceda da la sua cortesia; ed in quanto si conferisce a me, ne debbo saper grado a la mia fortuna.

179) Dizion. 5° Ed. .
DIMATTINA e più comunemente DOMATTINA.
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pag.355

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Esempio:

Nov. ant. B. 70: Anzi il vendiamo domattina, ed averenne parecchi danari.

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Esempio:

Car. Lett. fam. 1, 15: Bisogna che noi partiamo domattina di buon'ora.

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Esempio:

Sassett. Lett. 23: Stamani mi cavo tre quattrini di sangue, e dimattina darò in sciloppi.

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Esempio:

Macingh. Strozz. Lett. 424: Domattina si fa la processione usata: il dì, l'offerta de' Gonfaloni usata.

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Esempio:

Red. Lett. 2, 80: Mi ha promesso di mandarlo tutto a V. S. per mano del signor cavaliere Ambra, che dimattina viene a Livorno.

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