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5° Edizione
Diz Giu. totali
419 0 419 forme
243 0 243 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
160) Dizion. 5° Ed. .
MALIGNO
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pag.725



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Esempio: Baldov. Lament. 26: E pur tu mi dileggi e non mi guati, Se non con gli occhi biechi e 'l viso arcigno. Poffar l'Antea! non te gli ho già cavati, Che tu meco t'addia tanto al maligno.
161) Dizion. 5° Ed. .
MELATO
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pag.43



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Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 9: I Latini.... usarono la voce mellitum in significato di iucundum, blandum, gratum.... E i Toscani pure si servono della voce melato in questo senso, come nella novella VIII della giornata III del Boccaccio, ec.
162) Dizion. 5° Ed. .
I,
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pag.1



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Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 42: Talora però la lettera I in molte voci s'aggiunge o per delicatezza o per vezzo, e può senza niuno sconcio lasciarsi, dicendosi tiepido e tepido, niego e nego, sieguo e seguo, brieve e breve.
163) Dizion. 5° Ed. .
NEO, con l'e aperta.
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pag.104



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Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 86: Ma perchè queste bellissime stanze rusticali del Cicognini furon credute del nostro Baldovini..., ho pensato di qui riportarle...: Avere i ricciolin fatti co' cenci, Ed appiccati i nei sopra la pelle.... Donne, non danvi il titolo di belle.
164) Dizion. 5° Ed. .
CAPO
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pag.520



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Esempio: Baldov. Lament. 30: I' feci unguanno di ciliegio un nesto, Ch'e' le volea far grosse come pere; E quando i' penso averlo messo 'n sesto, N'un tratto, dal vedere al non vedere, Dalla brinata, oppur dal temporale, Gli s'è seccato il capo principale.
165) Dizion. 5° Ed. .
MATTINATA
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pag.1042



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Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 32: I nostri vecchi chiamavano mattinate quelle amorose e gentili canzonette che al ciel sereno, e accompagnate dal suono della chitarra, si cantavano dagli innamorati davanti all'uscio delle loro dame, perchè cantar si solevano la mattina avanti giorno.
166) Dizion. 5° Ed. .
GAMURRINO e GAMMURRINO.
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pag.53



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Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 143: Il gammurrino.... credo che fosse un tempo fa differente dalla gammurra, nè par che si possa chiamar propriamente diminutivo di quella; e giudico potersi asserire, che il gammurrino altro non fosse che una Camiciuola da affibbiarsi con cordellina o nastro.


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Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 144: In oggi però i contadini per gammurrino intendono per lo più certo panno, o roba di lana di colore acceso o di più colori per far gonnelle, o vesti tutte intere.
167) Dizion. 5° Ed. .
MAGGIOLATA
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pag.644



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Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 2: In questo mese, per antico costume, si cantano nelle campagne dagl'innamorati villani diverse lamentevoli cantilene o serenate davanti all'uscio delle loro dame, ed altresì da' giovani e dalle fanciulle, nelle calen di maggio e negli altri dì susseguenti, molte allegre canzoni chiamate maggi o maggiolate.
168) Dizion. 5° Ed. .
FREGOLO.
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pag.494



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Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 105: Intorno al fregolo. La voce fregolo, oltre al significar quella radunata che fanno i pesci nel tempo del gettar l'uova fregandosi su pe' sassi,... vale ancora il luogo medesimo, dove i pesci fanno l'atto di fregarsi. In quest'ultimo senso lo prende il nostro Cecco, ma però metaforicamente.


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Esempio: Baldov. Lament. 103: E aspetti pur, s'e' viene attorno al fregolo, Sul grugno uno sberleffo con un segolo.


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Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 106: È ben vero però che le voci fregolo, fregola e frega, significano per lo più voglia, desiderio.


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Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 106: La voce fregolo il Moniglia.... l'usò in senso di numerosa quantità, dicendo: Di frottole e canzoni ho meco un fregolo.
169) Dizion. 5° Ed. .
LEVA EIUS.
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pag.273



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Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 93: Dal Salmo 42, che giornalmente si dice nel principio della Messa, il popolo, sentendo quelle parole quare me repulisti, ha presa la voce repulisti in senso di ripulire, rubare, far pulito.... Dice similmente far leva ejus, preso il principio dell'antifona Laeva ejus, che si canta nel vespro della Beata Vergine.
170) Dizion. 5° Ed. .
DORMIRE.
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pag.869



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Esempio: Baldov. Lament. 189: Così Cecco si dolse, e da quel loco Partì con un desio sol di morire: Ma perchè il sole era ascoso di poco, Vi volle prima sopra un po' dormire. Risvegliato ch'ei fu, visto un tal giuoco Di gran danno potergli riuscire, Stette sospeso, e risolvette poi Viver per non guastare i fatti suoi.
171) Dizion. 5° Ed. .
CEPPO
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pag.759



1) id: b76d55ca70a84c188b87569f327b9285)
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 140: La voce Ceppo significò anticamente un arnese di legno, per lo più di quercia, o sia un tronco d'albero tutto di un pezzo, e vuoto dentro, con una o più aperture o fessi, per potervi gettar dentro i danari e l'offerte; al quale arnese succedettero dipoi, mutata alquanto la figura, le nostre cassette e cassettini delle limosine.


2) id: 73b8b81c6d954e1a84f0c6407943f991)
Esempio: Baldov. Lament. 140: Tienti a me, Sandra mia, ch'i' ti vo' fare Questo Ceppo che vien, per to presente, Una gammurra del color del mare.
172) Dizion. 5° Ed. .
MERLO
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pag.143



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Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 90: E perchè quando i merli son giovani sono minchioni e si lascian prendere facilmente, laddove, quando sono cresciuti e posson volare, divengon più accorti e acquistano qualche sorta di furberia; per questo, d'un uomo che non è più semplice e balordo suol dirsi: Il merlo ha passato il rio, come appunto disse il Petrarca nella Frottola..., cioè.... non è più merlotto nidiace, non è più soro.
173) Dizion. 5° Ed. .
INGRUGNARE.
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pag.833



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Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 12: Dal grugno, che è propriamente il muso lungo e sdrucito de' porci, che grugniscono, lat. grunniunt, ma che talora significa, secondo il vocabolario, un certo arricciamento di viso, cagionato dal sentir cosa che non piaccia, ne derivò il verbo ingrugnare, che spiega quello storcer la bocca e quello allungare il muso, che suol farsi da chi vuol mostrare d'aver rabbia con uno, detto anche ingrognare, come l'usò più volte il Lasca, l'Allegri, ec.
174) Dizion. 5° Ed. .
G,
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pag.1



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Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 188: Mutata la R in L si fece facilmente lifriggerio. Ma perchè la difficoltà potrebbe piuttosto battere sopra quei due GG, dico che, quand'anche non si fossero trovati esempj, ognuno però poteva restar persuaso, che questa voce era secondo il gusto de' nostri vecchi, riflettendo che essi sovente raddoppiavano il G nelle voci, come si vede in reggia, brivileggio, Cartaggine, rifuggio, ec., e molto più nella voce fugga per fuga usata dal Boccaccio.
175) Dizion. 5° Ed. .
DAMO.
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pag.19



1) id: 941e27034d3848c08523600727ae1528)
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 133: La voce damo, sebbene non antichissima, pure si legge nelle Rime di Lorenzo de' Medici.... Siccome le amate giovani furon chiamate da' Latini dominae, e da' nostri anticamente donne e poi dame,... esse vollero contraccambiare un tale onore fatto da' loro amanti col chiamargli all'incontro dami, cioè loro signori o donni; e che di poi la voce damo si fece tra noi comune.... Che i nostri più antichi scrittori usassero la voce damo non lo credo.


2) id: 79e416a02ae24371b285136c7a879f96)
Esempio: Baldov. Lament. 107: De' dami tu vuoi quattro per tasca.