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300) Dizion. 5° Ed. .
EHI.
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pag.74



1) id: bef40a63409045a8b012cce1ae30d72f)
Esempio: Giobert. Error. 3, 79: Olà! Ehi, signorina. F. Chi mi chiama?
301) Dizion. 5° Ed. .
NINFOLO.
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pag.148



1) id: 0b2f7c11d36141cca0b6647f801002b6)
302) Dizion. 5° Ed. .
OBLIO e OBBLIO.
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pag.345



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Esempio: Petr. Rim. F. 40: Amor se ne va per lungo oblio.


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Esempio: E Albizz. F. Laud. 26: Ogni cosa in oblio Ho dato per tuo amore.


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Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 57: Chè 'l veder raro è prossimo all'obblio.


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Esempio: Petr. Rim. F. 36: E se non hai l'amate chiome bionde, Volgendo gli anni, già poste in oblio.


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Esempio: E Petr. Rim. F. 189: Passa la nave mia colma d'oblio Per aspro mare, a mezza notte, il verno.


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Esempio: Albizz. F. Laud. 25: Non dar del servo tuo il priego in oblio, Ma tra' mi presto di sì gran tormenti.


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Esempio: Petr. Rim. F. 48: Questi (gli specchi nei quali Laura vagheggiava se stessa) fur fabbricati sopra l'acque D'abisso, e tinti ne l'eterno oblio.


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Esempio: E Petr. Rim. F. 234: Or tu c'hai posto te stesso in oblio, E parli al cor pur come e' fusse or teco, ec.


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Esempio: Mart. V. Lett. 15: Nè a' miei contenti manca altro che l'oblio delle cose particulari di costì, e la conversazione vostra.


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Esempio: Petr. Rim. F. 132: Così carco d'oblio Il divin portamento E 'l volto e le parole e 'l dolce riso M'aveano, e sì diviso Da l'imagine vera, Ch'i' dicea ec.


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Esempio: Belc. F. Son. 168: Cagion del mio tardare (parla la Carità) è 'l miser mondo, El qual sì poco estima la mia essenza Che non si cura ch'io vada in oblio.


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Esempio: E Petr. Rim. F. 306: Così colei.... Che fu sola a' suoi dì cosa perfetta, Cominciai a mirar con tal desio Che me stesso e 'l mio mal posi in oblio.


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Esempio: Bocc. Lett. 8: Possono i piccioli fanciulli, tolti di un luogo e trasportati in un altro, quello per l'usanza far suo, e mettere il naturale in oblio.
303) Dizion. 5° Ed. .
DIGIUNO.
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pag.316



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Esempio: Rondin. F. Relaz. 33: Usavano non andar fuori la mattina digiuni.


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Esempio: Rondin. F. Relaz. 164: Conforme al proverbio, il sazio non crede al digiuno.


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Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 318: Al digiuno.... fu dato questo nome da uno de gl'intestini del corpo umano, che si chiama ieiunio: perchè, come si legge in Cornelio Celso nel quarto libro, questo non ritiene in sè mai le cose le quali esso riceve, ma le manda subito alle parti più basse del ventre; e ciò per questo, che noi, nel medesimo modo che l'intestino detto digiuno, non ci carichiamo di cibi, quando da essi ci asteniamo.
304) Dizion. 5° Ed. .
GIARDINETTO.
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pag.210



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Esempio: Baldell. F. Filostr. 554: Era questa corte d'ogn'intorno cinta di giardinetti.


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Esempio: Magal. Lett. scient. 142: V. P. vedrebbe, nel giardinetto della mia casa di Firenze, un mausoleo con una superba iscrizione.
305) Dizion. 5° Ed. .
ORAZIONE.
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pag.603



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Esempio: Belc. F. Pros. 1, 85: Tutte si davano alla mentale orazione.


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Esempio: Tolom. Lett. 140: Ebbi l'orazion funerale di m. Alessandro Guglielmi, fatta per la morte di m. Bartolomeo Piccolomini.


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Esempio: E Belc. F. Pros. 1, 136: Le vostre orazioni sieno più col cuore che colla bocca.


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Esempio: Belc. F. Pros. 4, 37: Mondami dagli occulti miei peccati, Signore, acciò che io non sia confuso stando in orazione.


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Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 363: Farò orazione per voi come ho fatto per il passato.


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Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 245: Ricordomi più che mai di voi nelle orazione, ancora che fredde.


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Esempio: Guidicc. Op. M. 1, 139: Per le quali cose sarà vostro offizio di udire con quiete d'animo l'orazione mia.


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Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 414: Abbiamo ancor oggi un'orazione funerale recitata da lui al popolo in lode del figliuolo morto.


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Esempio: Tass. Lett. 2, 381: Ho fatto di nuovo un altro dialogo,... nel quale è un'orazione funebre in lode de la serenissima donna Barbara.


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Esempio: E Tass. Lett. 2, 285: Le orazioni di lode non solo a quelli oratori convengono che vivono ne le republiche, ma a quelli ancora che ne le corti albergano o ne le città governate da principi.


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Esempio: Tass. Lett. 2, 163: Tal fu una scrittura che due anni sono mandai a l'imperatore, ed alcune altre mandai a la serenissima signora duchessa di Mantova, ed a l'illustrissimo signor Scipion Gonzaga: a le quali non avendo potuto dar forma d'orazione, pensava quest'anno passato di stendere in molte orazioni le pruove di molti affanni che ho sostenuti, e di molti torti che ho ricevuto.
306) Dizion. 5° Ed. .
CONTURBAZIONE.
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pag.669



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Esempio: Belc. F. Pros. 2, 22: Alle quali parole mostrò molta conturbazione.
307) Dizion. 5° Ed. .
CAMERIERE e anche CAMERIERO
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pag.426



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Esempio: Baldell. F. Filostr. 373: Domandò a' camerieri quello che facesse l'Imperatore.


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Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 98: Ebbi in animo di rimandare in dietro il mio cameriere da Radicofani.
308) Dizion. 5° Ed. .
CETO.
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pag.795



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Esempio: Baldell. F. Filostr. 248: Quivi si veggiono andar vagando i ceti.
309) Dizion. 5° Ed. .
CALDAIETTA.
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pag.389



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Esempio: Baldell. F. Filostr. 213: Giunsono qui nel mezzo quattro caldaiette pitice.
310) Dizion. 5° Ed. .
LASCHETTINO
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pag.95



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Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 217: Non saltar, laschettin, ne la padella.
311) Dizion. 5° Ed. .
INTAVOLATO
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pag.975



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Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 228: F. Goletta, o vero intavolato.
312) Dizion. 5° Ed. .
MOLESTO
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pag.434



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Esempio: Petr. Rim. F. 108: E puossi in bel soggiorno esser molesto.


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Esempio: Petr. Rim. F. 106: Ed Annibal, quando a l'imperio afflitto Vide farsi fortuna sì molesta, ec.


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Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 414: Èmi molesto, che quello ne richiedete, non è in mia potestà.


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Esempio: E Petr. Rim. F. 297: Già traluceva a' begli occhi (di Laura) il mio core, E l'alta fede non più lor molesta.


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Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 375: E' mi sa male avermi a essere molesta, ma non posso fare altro. C'è occorso un bisogno e necessità, ec.
313) Dizion. 5° Ed. .
FESTA.
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pag.815



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Esempio: Vill. F. 172: Ogn'anno vi fanno solennemente celebrare la sua festa.


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Esempio: Sacch. Rim. M. 58: Fece già Roma trionfando festa.


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Esempio: Bin. Lett. 275: Dirò solamente questa, e poi farò festa.


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Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 371: Eh! i' vuo' ben io conciarvelo Per il dì delle feste.


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Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 121: Son certo lui n'ha fatto teco festa.


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Esempio: E Vill. M. 239: Istette in festa alcuni dì di suo soggiorno.


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Esempio: Sacch. Rim. M. 200: Festa dee far chi vive in questo tempo.


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Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 480: Hai gran pensiero non facciano la festa sanza te.


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Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 75: Correva uno temporale che tutti gli uomini da bene e savj facevano malvolentieri feste.


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Esempio: Sassett. Lett. 292: Vedete un poco se voi m'avreste concio pel dì delle feste.


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Esempio: Red. Lett. 2, 79: Questi freddi così grandi mi hanno acconcio per il dì delle feste.


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Esempio: Allegr. Rim. Lett. 260: I' me n'era tolto giù per l'affatto, pensandomi.... che la Musa mia.... m'avesse dato festa.


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Esempio: Segn. A. Lett. IV, 3, 300: Il dar le buone feste agli amici fu sempre e sarà.... una solenne minchioneria.


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Esempio: Vill. M. 112: Tornato a Napoli con grandi onori, stette in festa più dì tutta la terra delle buone novelle.


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Esempio: Cecch. Comm. ined. 229: I' non mi posso, Arrigo mio, saziare Di farti festa e ringraziarti appresso, Considerando che la tua pietade Ha salvata la vita al mio fratello.


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Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 462: Ma e' mi par che e' sia da assomigliarlo A un bracchetto uscito di catena Che corre qui e qua: a quello abbaia, A quell'altro fa festa.


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Esempio: Bertin. A. F. Fals. scop. 61: Me ne rimetto, non già al vostro giudizio, cui tuttor date festa, ma al giudizio di quelli che lo tengon sempre a bottega.


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Esempio: Buonarr. Lett. 605: Lettasi allo studio la consueta lezione della Rettorica, e finitosene il primo libro, e festa fattasene,... alla solita gita ci demmo.


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Esempio: E Red. Lett. 2, 209: Al sonetto.... ho dato il buon viaggio, e l'ho accomodato pel dì delle feste, col servirmene a fare una baldoria per cuocere una frittata alla fiorentina.


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Esempio: Bellin. Framm. Lett. 322: Dovette subito arrivato mettersi nelle mani del signor Leonardo di Capua, da cui, e poi da altri medici d'altra fazione deve essere stato aggiustato pel dì delle feste.


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Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 119: Costumavasi a quella età nella città di Venezia, come si usa tra noi ancora, che le fanciulle maritate in quello anno, andassero publicamente, i dì più solenni, a visitare quelle chiese dove si faceva la festa.


37) id: 96cc5c45c87243ed96815474810048e7)
Esempio: Vill. F. 144: Della quale vittoria o vero tradimento fatto in dispetto, danno e vergogna del Comune di Firenze, li Sanesi ne feciono bessa festa, dicendo sè a un'ora avere sconfitto il Comune di Firenze, e la compagna la quale tanto affannati gli avea.
314) Dizion. 5° Ed. .
FORBICIAIO.
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pag.306



1) id: b99990e9401a48fdb95955ee8dc58276)
Esempio: Belc. F. Rappr. 162: Lorenzo di Tommaso forbiciaio a Feo Belcari.
315) Dizion. 5° Ed. .
METEOROLOGICO
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pag.184



1) id: 7a5ff0491e394404950a39434a9c6730)
Esempio: Zanott. F. M. Forz. attratt. 10: Ben dice il famoso dottor Brik nelle sue lezioni meteorologiche, che il Nevton ha detto bene, perchè ec.
316) Dizion. 5° Ed. .
AMBIRE.
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pag.426



1) id: 42c89ef36e2d40cc82b50c4d86544798)
Esempio: Car. Lett. ined. 2, 318: Essendo questo signore persuaso che non solamente il parentato sia convenevole, ma che da parte vostra l'abbiate a desiderare ed ambire.


2) id: 9128a23a9494401385e2c08501f0504f)
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 185: E perch'i' non ambisco A fumo senza brace e senza arrosto I cortigian però mi stien discosto.
317) Dizion. 5° Ed. .
ASSESTO.
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pag.775



1) id: fd0b6024f061480bb0414b3874aa8279)
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 80: L'avemo avuto alcuni giorni a Civitanova, ed ora si truova a Macerata, dove si pratica di porre assesto a la casa.


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Esempio: E Car. Lett. var. 88: Immaginandomi che la lontananza.... le sia necessaria, così per ricondur monsignor suo fratello, come per dare assesto alle altre sue cose, me ne do pace.
318) Dizion. 5° Ed. .
CIRCOLO.
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pag.60



1) id: 72804030d807410ebf09c857f1a0f6a2)
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 320: Di che avendomi prima avvertito il Maffeo, non m'è parso di tacerlo: perchè ne ho veduto far diversi circoli in Banchi.


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Esempio: Sassett. Lett. 8: Quanto a' circoli di logica, io non ve ne ho dato ragguaglio, come di cosa passata, e di poca considerazione.
319) Dizion. 5° Ed. .
ERBORISTA.
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pag.203



1) id: 197ecb5b1a66483bb1351893aebcdedf)
Esempio: Don. Lett. ined. 139: A proposito del qual seme, se si potesse da qualche erborista averne un pochetto di quello del vero citiso,... mi sarebbe gratissimo.