Lessicografia della Crusca in rete

Volume 11 - Dizionario 5° Ed.
140) Dizion. 5° Ed. .
OVALE.
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pag.777

OVALE.
Definiz: Add. Di uovo, Simile alla forma d'un uovo; Ellittico: detto così di figura, come di oggetto rispetto alla sua figura. –
Esempio: Ghibert. Comment. 15: Era (un calcedonio) di forma ovale.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 159: Diciamo adunque ch'ella sia.... divisa in volta ed in pareti...; la volta poi in uno sfondato di forma ovale nel mezzo, ed in quattro peducci grandi in su' canti.
Esempio: Cellin. Pros. 96: Io feci al re Francesco di Francia una saliera d'oro..., ed il primo sodo della forma ovale era di grossezza di quattro dita di uomo.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 168: Che e' fusse tale, ed in quel luogo, lo mostra ancor la forma, visibilmente girando in figura, come la chiamano oggi questi maestri, ovale e non in tondo perfetto.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 107: Questa (l'isola di Ceilan) ha figura ovale, e gira circa dugento e quaranta leghe.
Esempio: Galil. Op. II, 215: A chi volesse dire, la figura celeste essere altra che sferica, come, verbi grazia, cuba, o vero ovale, potremo addomandare la causa, perchè ec.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 488: Ne fece egli fino a quattro modelletti di rilievo.... Il primo in quadro perfetto, il secondo interamente circolare, ovale il terzo per lo lungo, ec.
Esempio: Cocch. R. Lez. anat. 99: Un'apertura fra le due auricole del cuore, detta il foro ovale.
Esempio: Mascher. Equil. Volt. 83: Le cupole si possono fare a base circolare, ovale, o poligona.
Esempio: Giord. Op. 1, 7: Hanno le stanze più larghezza, e le bagnatoie non sono ovali, ma tonde.
Definiz: § I. Detto di movimento, vale Che descrive, una figura ovale. –
Esempio: Galil. Op. VI, 240: È dunque necessario, o che l'istesso movimento sia or circolare or ovale or del tutto irregolare, secondo il bisogno del Sarti, o ch'ei confessi ec.
Definiz: § II. In forza di Sost. Figura ovale: Ovato. E in particolare, termine di pittura, per Quadro di figura ovale.

141) Dizion. 5° Ed. .
OVALE.
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pag.777

OVALE.
Definiz: Add. Term. d'Archeologia. Spettante a chi ha avuto l'onore dell'ovazione: ed è aggiunto di Corona ovale.
Dal lat. ovalis. –
Esempio: Giacomin. Lez. II, 1, 294: Di qui ebbero origine i trofei, le statue.... e quelle tante corone trionfali, ovali, ec.

142) Dizion. 5° Ed. .
OVALINO.
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pag.777

OVALINO .
Definiz: Diminut. di Ovale, sost. Piccolo ovale.

143) Dizion. 5° Ed. .
OVANTE.
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pag.777

OVANTE.
Definiz: Add. Che ha l'onore dell'ovazione.
Dal lat. ovans. –
Esempio: Nord. Nard. Liv. Dec. 4 t.: Ersilia moglie di Romolo..., tornando egli ovante per l'allegrezza della doppia vittoria, lo pregò ch'ei dovesse ec.
Esempio: E Nard. Liv. Dec. 68: Gli fu conceduto che ovante entrasse nella città.
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 225: Volle che Aulo Planco entrasse in Roma ovante, cioè vittorioso.
Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 114: L. Lentulo per determinazione del senato entrò come ovante in Roma, cioè col minor trionfo.
Esempio: Dav. Tac. 1, 100: Ordinarono i padri che egli e Druso entrassero in Roma ovanti.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 305: Il principe v'andasse in veste trionfale: entrasse in Roma ovante.
Definiz: § I. Per similit., Trionfante, Che mostra e ostenta i segni della vittoria. –
Esempio: Mont. Iliad. 11, 336: Spoglia Atríde l'ucciso, e le bell'armi Ne porta ovante fra le turbe achee.
Definiz: § II. E, detto di corona ovante, per Ovale. –
Esempio: Giord. Op. 3, 75: Aveva suoi premj la militare fortezza; archi trionfali..., corone civiche..., trionfanti, ovanti, ec.

144) Dizion. 5° Ed. .
OVARIO.
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pag.778

OVARIO.
Definiz: Sost. masc. Term. di Botanica. La parte inferiore del pistillo, nella quale si formano i semi.
Dal lat. ovarium. –
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 54: Il quale (il pistillo) è l'organo femmineo, che riceve la fecondazione e la trasmette all'ovario che fa da utero, e per il solito sta sotto il fiore.
Definiz: § Term. d'Anatomia. Lo stesso che Ovaia. –
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 300: La sterilità muliebre.... depende ordinariamente dall'impedita combinazione dell'introdotta materia prolifica, con quella che si separa in quei corpi glandulosi che diconsi ovarj.
Esempio: E Cocch. Bagn. Pis. 302: È molto ragionevole il tentare l'uso delle nostre acque, come potenti a impedire o a dileguare le ostruzioni e i tumori degli ovarj.
Esempio: Cocch. R. Lez. anat. 68: Io non comprendo come possa.... succedere che s'alzi e muti luogo la tuba per applicarsi colla bocca all'ovario.
Esempio: E Cocch. R. Lez. anat. 70: Gli ovarj poi sono quei due corpi involti nel peritoneo, e per mezzo di questa membrana connessi all'utero ed alle vicine tube.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 175: Sopra la vagina corta e cilindrica, si dilata l'utero.... che ha in cima un foro grinzoso e serrato tenacemente, il quale per un corto collo dà il passo alle due tube falloppiane.... ciascheduna delle quali finisce nel respettivo ovario.

145) Dizion. 5° Ed. .
OVAROLO. –
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pag.778

OVAROLO . –
V. Ovaiuolo.
146) Dizion. 5° Ed. .
OVATINO.
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pag.778

OVATINO.
Definiz: Diminut. di Ovato, in forza di Sost. Piccolo ovato. –
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 298: Stupenda è una S. Maria Maddalena nel deserto in atto di sedere, dipinta dal medesimo in un ovatino di poco più di mezzo palmo.
Esempio: E Baldin. Art. Int. 57: Vi sono quindici pezzi della Crocifissione del Signore, Assunzione di Maria Vergine..., in piccoli ovatini stampati da Moncornet.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 433: Chiunque ne sia l'autore, è pregevole un ovatino con la Madonna e il bambino Gesù.

147) Dizion. 5° Ed. .
OVATO.
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pag.778

OVATO.
Definiz: Add. Lo stesso che Ovale.
Dal lat. ovatus. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 289: Molti han detto che vorrebbon essere (gli occhi) lunghetti; altri, ovati.
Esempio: E Firenz. Pros. 1, 301: La gamba ci darà Selvaggia, lunga, scarsetta, e schietta nelle parti da basso; ma con le polpe grosse quanto bisogna.... e ovate quanto richiede.
Esempio: Bard. G. Vill. Adr. 21: Di costa a questo era altro portico ovato molto ragguardevole, nel cui mezzo era un edificio in ottangolo con otto porte, ec.
Esempio: Accolt. Prosp. 40: Io non stimerò dover esser discaro a chiunque disegni.... far dimostrazione in questo luogo.... di come agevolmente possa il pittore con il compasso geometricamente descrivere una ovata superficie.
Esempio: Galil. Op. VI, 354: Si può facilmente raccorre la causa dell'apparente figura ovata del Sole e della Luna presso all'orizzonte, considerando ec.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 18: L'ordinario pendolo a un sol filo in quella sua libertà di vagare.... insensibilmente va traviando dalla prima sua gita, e verso 'l fine.... il suo movimento non è più per un arco verticale, ma par fatto per una spirale ovata.
Esempio: E Magal. Sagg. nat. esp. 133: Pensammo a far una palla d'argento, ma di getto, grossa quant'una piastra, e di figura ovata.
Definiz: § I. In forza di Sost. Figura ovata, e anche Spazio di figura ovata. E in particolare, termine di pittura, per Quadro di figura ovata. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 159: I quali (peducci) stringendosi di mano in mano.... abbracciano il sopraddetto ovato.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 23: Io vi ebbi comodità, tagliando, di fare sfondati di quadri, ovati ed ottangoli.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 100: Ha finito ultimamente il Tadda la testa di Cosimo vecchio de' Medici in uno ovato.
Esempio: Borgh. B. Rip. 15: Quadri sopra belle mensole (da cui legate pendono, in tondi ed in ovati, diaspri, elitropj..., e molte altre pietre).
Esempio: Bard. G. Vill. Adr. 28: Lasciando di ragionare degli spazj, che tenevano i boschi e prati, diciamo primieramente che nell'entrata aveva un ovato ornato di statue e di portici.
Esempio: Mellin. Descr. Entr. 30: Nel mezzo dello spazio poi, fra colonna e colonna, era in un quadro.... un grande ovato con bellissime figurone attorno, e certi festoni.
Esempio: Accolt. Prosp. 41: Puossi ancora più manualmente tirar in disegno qualsivoglia ovato in questo modo, per quelli che non avessero nè compasso nè riga.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 145: La pittura consiste in un quadro di grandezza vasta nel mezzo della volta, in due tondi nelle testate e due grandi ovati da' fianchi.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 397: Nei peducci della volta sono poi trentanove ovati, che portano l'immagine di altrettanti Frati Minori insigni per santità.
Definiz: § II. Pure in forza di Sost. per Ellisse. –
Esempio: Galil. Op. VI, 243: Lo preghi poi, che per nostro ammaestramento egli descriva l'eccentrico o l'ovato nominati da lui, per li quali movendosi la cometa possa abbassarsi tanto ch'ella venga veduta per la linea A D B.
Esempio: Cavalier. Cent. Probl. 385: Dato il diametro di un cerchio, o l'asse maggiore e minore di un'ellissi, overo ovato, misurare l'area di quelli.

148) Dizion. 5° Ed. .
OVATTA.
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pag.778

OVATTA.
Definiz: Sost. femm. Una specie di feltro morbido leggiero fatto con lanugine di cotone, che serve per soppanno e talora per uso medico. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 212: Essendosi compiaciuta VS. Illustrissima in occasione di farmi vedere a i giorni passati della lanugine del Beidelsar, di domandarmi se a sorte potesse esser quella la materia di quelle tele.... che sotto nome d'ovatta servono l'inverno di nobilissimo soppanno a ogni sorta di vesti.
Esempio: E Magal. Lett. scient. 213: Ecco a VS. Illustrissima quei motivi, che ho per dubitare se l'ovatta sia lanugine del Beidelsar.
Esempio: E Magal. Lett. scient. 214: Persuasi (i trattori di seta) da una ragione a lor modo, che l'ovatta non sia altro che quella rimondatura di bozzoli, della quale anche qui in Firenze si formano soppanni per varie vesti.
Esempio: E Magal. Lett. scient. 225: Io non vedo come in oggi si possa pretendere di dedurre l'etimologia d'ovatta da altro che dalla Watte, conciata espressamente in Olanda.
Definiz: § E per Sorta di veste, imbottita d'ovatta. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 214: Quella rimondatura di bozzoli, della quale anche qui in Firenze si formano soppanni per varie vesti, dette esse ancora ovatte.
Esempio: Fag. Rim. 2, 342: Ovatta, cioè veste trionfale, Veste da eroe, da capitan, da re.

149) Dizion. 5° Ed. .
OVATTARE.
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pag.778

OVATTARE .
Definiz: Att. Foderare, Imbottire, d'ovatta: riferito a veste. –
Esempio: Giust. Epist. 2, 260: Era questo il tempo d'ovattarsi il cranio di roba d'altri (qui figuratam.).

150) Dizion. 5° Ed. .
OVATTATO.
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pag.778

OVATTATO.
Definiz: Partic. pass. di Ovattare.
Definiz: § In forma d'Add. Aggiunto di veste ovattata, Imbottito d'ovatta.

151) Dizion. 5° Ed. .
OVAZIONE.
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pag.778

OVAZIONE.
Definiz: Sost. femm. Onoranza che si decretava presso i Romani a quel capitano che avesse riportato una segnalata vittoria, non meritevole però del massimo onore del trionfo.
Dal lat. ovatio ovationis. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 256: All'altro consolo fu conceduto un altro onore, minor di trionfo, il quale è chiamato ovazione.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 204: Tornato a Roma, fu onorato coi triunfali ornamenti, ed ebbe l'ovazione.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 39 t.: All'altro consolo fu conceduto, che senza soldati entrasse nella città con la pompa della ovazione.
Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 114: Quelli che rappresentavano il trionfo minore detto ovazione..., venivano coronati di mirto.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 279: Fu antico costume de' capitani di offerire in sacrificio un bue nel trionfo maggiore, e nel minore una pecora detta da' Romani Ovem, onde questo trionfo appellarono ovazione.

152) Dizion. 5° Ed. .
OVE.
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pag.779

OVE.
Definiz: Avverb. di luogo. Lo stesso che Dove, riserbandosi, specialmente oggi, la forma Ove piuttosto al linguaggio poetico. Si usa in proposizione relativa, riferito a un termine antecedente espresso da un altro avverbio di luogo, e con verbi così di stato come di moto. Vale Nel o Al qual luogo, Nella o Alla qual parte, e simili; anche in locuz. figur.
Dal lat. ubi. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 265: Là ove io ho detto, che Piero e Andrea fossono de' discepoli suoi, non l'ho detto, perch'io il sappia per fermo; ma pensomi che ec.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 408: Quivi è sempre ottimo il mele, ove da ottimi fiori lo riportono le api nelle case loro.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 5: Parte alla busca, e infin, purchè si roda, Per tutto è buona stanza, ov'altri goda.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 302: Un piccolissimo movimento dato alla mano, che fa? il luogo occupato prima dalle molecole nervee è tosto lasciato libero, e quelle han preso posto là ove prima era il vacuo.
Definiz: § I. E, per aferesi, 've, con relazione al termine antecedente, espresso dall'avverbio Là; ed è uso antico continuatosi nel linguaggio poetico. –
Esempio: Dant. Inf. SD. 18: Già eravam là 've lo stretto calle Con l'argine secondo s'incrocicchia.
Esempio: E Dant. Inf. SD. 27: Allor mi pinser li argomenti gravi Là 've 'l tacer mi fu avviso il peggio.
Esempio: E Dant. Purg. SD. 7: E umilmente ritornò vèr lui, E abbracciòl là 've 'l minor s'appiglia.
Esempio: Petr. Rim. F. 131: E là 'v'ella mi scorse Nel benedetto giorno, Volga la vista disiosa e lieta.
Esempio: E Petr. Rim. F. 273: Là 've cantando andai di te molt'anni, Or, come vedi, vo di te piangendo.
Definiz: § II. Pure in proposizione relativa, riferito a un termine antecedente espresso da un sostantivo significante luogo, paese, regione, e simili; e vale Nel quale o Nella quale, Al quale o Alla quale, Sul quale o Sulla quale; Nei quali o Nelle quali, Ai quali o Alle quali, Sui quali o Sulle quali. –
Esempio: Dant. Inf. SD. 2: Vegno del loco ove tornar disio.
Esempio: E Dant. Inf. SD. 4: E vegno in parte ove non è che luca.
Esempio: E Dant. Purg. SD. 1: Ma son del cerchio ove son li occhi casti Di Marzia tua.
Esempio: Petr. Rim. F. 287: Levommi il mio penser in parte ov'era Quella ch'io cerco e non ritrovo in terra.
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 2, 26: E come piacque a Amor giunse ad un varco Ov'ella gli era presso ad un trar d'arco.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 49: Nel trapassar ritrovò a pena loco Ove entrar col destrier quella guerriera.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 67: Al suo sito il tira (il ramo), Ove lo lascia avvinto.
Esempio: Fosc. Poes. C. 60: Un dì la santa Diva, all'uscir de' flutti, ove s'immerse A ravvivar le gregge di Nerèo, Apparì colle Grazie.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 339: Il medio prodotto annuo degli uliveti, nei paesi ove l'olivo vegeta a maraviglia, favorito da tutte le più opportune condizioni di suolo e di clima,... ragguaglia ec.
Definiz: § III. E con la medesima proprietà, riferito a un termine antecedente espresso da un nome proprio di città o regione. –
Esempio: Dant. Purg. SD. 1: Non ti fu.... amara In Utica la morte, ove lasciasti La vesta ch'al gran dì sarà sì chiara.
Esempio: Guicc. Stor. Gh. 1, 8: Variazione di importanza non minore aveano fatta, per la morte di Lorenzo de' Medici, le cose di Firenze; ove senza contradizione alcuna era succeduto, nella grandezza del padre, Piero ec.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 70: Per andar.... a Benevento, Ove la notte al noce eran concorse Tutte le streghe.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 2, 221: Herschel.... denominollo (un pianeta) Georgium Sidus: nome però che non piacque in Germania, ove si convenne di chiamarlo Urano, attesa l'immensità della sua sfera.
Definiz: § IV. Ove, si usa pure nella stessa relazione, riferito così a oggetto materiale come a fine, meta, scopo, e simili. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 457: L'erba, ove sarà la brina, o vero la pruina, genera loro (alle pecore) infermitade.
Esempio: Dant. Inf. SD. 11: Ci raccostammo, in dietro, ad un coperchio D'un grand'avello, ov'io vidi una scritta Che dicea: ec.
Esempio: E Dant. Purg. SD. 11: Ben non sare'io stato sì cortese Mentre ch'io vissi, per lo gran disio De l'eccellenza ove mio core intese.
Esempio: E Dant. Conv. SD. 310: La nostra anima sanza doglia si parte dal corpo ov'ella è stata.
Esempio: Petr. Rim. F. 54: Ch'assai ti fia pensar di poggio in poggio Come m'ha concio 'l foco Di questa viva petra, ov'io m'appoggio.
Esempio: E Petr. Rim. F. 238: Quello ove questi aspira È cosa da stancare Atene, Arpino, Mantova e Smirna, e l'una e l'altra lira.
Esempio: Bocc. Fiamm. 8: Ohimè, quanto inganno sotto sè quella pietà nascondea! la quale.... partitasi dal cuore (ove mai poi non ritornò) fittizia si mostrò nel suo viso.
Esempio: Rucell. G. Ap. 315: Prestamente sopra quelle [api] spargi Minutissima pioggia, ove si truovi Il mele infuso, o 'l dolce umor de' l'uva.
Esempio: Tass. Gerus. S. 8, 49: Conosce ben l'immensa mole Del grande usbergo.... E l'arme tutte, ov'è l'augel ch'al sole Prova i suoi figli.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 5: Mette mano alla scarsella, Ov'ha più ciarpe assai d'un rigattiere.
Esempio: Red. Lett. 2, 118: Godo che le sia giunto alle mani il bellissimo libro.... ove vi sono alcuni miei versi.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 325: Dirimpetto a questo dramma, ov'è grande il combattere degli affetti per l'odio fraterno che spinge al delitto e la fraterna pietà che s'oppone..., si presenta ai nostri occhi una tragica scena.
Definiz: § V. Con relazione a persona, per Intorno cui, Verso cui, e simili. –
Esempio: Rim. Ant. V. 4, 119: Quella donna, ov'egli è intenditore.
Esempio: Dav. Tac. 2, 273: Mi comanderà che, mandate sane le grette muse litigatrici, ove io ho sudato davanzo, mi consagri a questa più santa ed eroica eloquenza.
Definiz: § VI. Usato con la ellissi del termine antecedente, vale Nel luogo, In luogo o Al luogo, Nel punto, Nella parte o Al punto, Alla parte, in cui o a cui: usato anche figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. SD. 21: Con quel furore e con quella tempesta Ch'escono i cani adosso al poverello Che di subito chiede ove s'arresta, Usciron quei ec.
Esempio: E Dant. Parad. SD. 2: Giunto mi vidi ove mirabil cosa Mi torse il viso a sè.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 77 t.: Intorno al castello per tutto si radano le carboniere, e arripinsi ov'è bisogno.
Esempio: Cess. Scacch. volg. 127: Fassi quistione perchè la reina si metta in battaglia, essendo la condizione delle femmine debole e fievole; se per avventura noi non volessimo già dire ch'ella (la Regina nel giuoco degli Scacchi) seguisce il costume di quelle femmine, ove i mariti andando alla battaglia menano al campo le mogli e le femmine con tutta la famiglia.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 33: Ove fu bisogno di combattere e di forza non trovò gran resistenza.
Esempio: Rucell. G. Ap. 17: E dei saper, ch'ove abita costei, Null'ape abitar può, per l'importuno, Ed imperfetto suo parlar loquace.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 19: Ove dispieghi Il vizio le sue pompe, ognor presente Vegli la nostra cura.
Definiz: § VII. Pure con ellissi per Il luogo nel quale. –
Esempio: Bemb. Rim. 17: Ecco, ove giunse prima, e poi s'assise; Ove ne scorse, ove chinò le ciglia, Ove parlò Madonna, ove sorrise.
Definiz: § VIII. E con senso indefinito, per In qualunque luogo in cui, Dovunque. –
Esempio: Petr. Rim. F. 1: Ove sia chi per prova intenda amore, Spero trovar pietà, non che perdono.
Esempio: E Petr. Rim. F. 32: I' l'ho dinanzi agli occhi, Ed avrò sempre, ov'io sia, in poggio o 'n riva.
Esempio: Pulc. L. Morg. 7, 71: So che sempre, ov'io sia, l'amerò morto.
Definiz: § IX. E figuratam., riferito a scrittura, vale E qui, Al qual proposito, Intorno a che. –
Esempio: Dant. Conv. SD. 217: Ove è da sapere che, sì come dice lo Filosofo nel secondo de l'Anima, l'anima è atto del corpo; e s'ella è suo atto, è sua cagione.
Esempio: E Dant. Conv. SD. 235: Ove è da sapere che discender la virtude d'una cosa in altra non è altro che ridurre quella in sua similitudine.
Esempio: E Dant. Conv. SD. 247: Ov'è da sapere che non si dice qui li atti di questa donna essere 'disdegnosi e fieri' se non secondo l'apparenza.
Definiz: § X. Vale anche Nella qual condizione, Nella quale occasione; o anche, Sicchè, Onde. –
Esempio: Dant. Purg. SD. 31: La bella Donna ne le braccia aprissi; Abbracciommi la testa e mi sommerse Ove convenne ch'io l'acqua inghiottissi.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 127: Veduta la detta visione, di presente a Dionigio vescovo quella manifestò; ed in presente al predetto popolo in pergami annunziato; ove gli abitanti di quella..., tutto il popolo commosso e di vizj usevoli rimosso, prendendo la penitenzia durissima e in pianto, ec.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 127: Dissegli ciò ch'egli aveva trovato per levarsi per tempo. Ove Ciucolo disse: Per certo io vuo' provare ciò che Boezio mi disse.
Definiz: § XI. In proposizione interrogativa o dubitativa, o negativa, vale In qual luogo, In qual parte. –
Esempio: Dant. Inf. SD. 6: L'altri ch'a ben far puoser li 'ngegni, Dimmi ove sono e fa' ch'io li conosca.
Esempio: E Dant. Purg. SD. 17: I' mi volgea per veder ov'io fosse, Quando una voce disse «Qui, ec.».
Esempio: E Dant. Parad. SD. 31: E «Ov'è ella?» subito diss'io.
Esempio: Petr. Rim. F. 13: Vommene in guisa d'orbo senza luce, Che non sa ove si vada e pur si parte.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 93: Ove fostù stamane poco avanti al giorno?
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 21: La notte era sì buia e sì oscura, che egli non poteva discernere ove s'andava.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 87 t.: O figliuola, ove corri? quale furia ti sospigne?... Ove vai tu? aspettami.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 216: E 'l marito subito si leva, e va per lo lume e dice: ov'è, dov'è? come quando si trae al fuoco.
Esempio: Cecch. Acq. Vin. 1, 2: Ove la do stamani, Ch'io scampi d'oggi?
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 29: Va', le disse (Giove alla Verità), e quell'uomo Ne' casi della vita Reggi, e ove sia felicità gli addita.
Definiz: § XII. Ove, ripetuto in due o più membri congeneri della proposizione, vale In un luogo.... in un altro, In una parte..... in un'altra, Qua.... là. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2, 226: Costoro (i Giudei) perocchè hanno lasciato Cristo.... sono dispersi per lo mondo, ove uno ove un altro, e non hanno città nulla, nè possono avere, e sono servi e soggiogati all'altre genti.
Definiz: § XIII. In forza d'Avverb. di tempo, per lo più con relazione a un sostantivo antecedente, per Quando, Allorquando; ovvero, Nel qual tempo. –
Esempio: Dant. Purg. SD. 17: Come si frange il sonno, ove di butto Nova luce percuote il viso chiuso..., Così l'imaginar mio cadde giuso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 188: Quando Zerbino, a cui del petto il sonno L'alta virtude, ove è bisogno, sgombra.... Al campo si traea nei primi albori.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 66: Nè farà a' Maganzesi minor danni Il figlio suo Ruggiero, ov'abbia gli anni.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 376: Era universalmente.... venerato, e quel che è più, in gioventù, ove non poco pregiudica la considerazione dell'età, e la emulazione degli eguali.
Esempio: Leodard. Leopard. Poes. 157: Estremo Di tutti i mali, ritrovâr gli eterni La vecchiezza, ove fosse Incolume il desio, la speme estinta.
Definiz: § XIV. Come Cong. condizionale, vale Nel caso che, Postochè, Purchè, Quando, Se; e in questo senso la forma Ove è d'uso più comune di Dove. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 299: Ove voi mi vogliate di spezial grazia fare di punire lo 'ngannatore, e perdonare allo 'ngannato, io la farò qui in vostra ed in loro presenzia venire.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 317: Se essa dice che così sia..., quello che voi medesimo vorrete per riscatto di lei mi darete; ove così non fosse, voi fareste villania a volerlami tòrre.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 342: Che che di me s'avvegna, ove tu non abbi certa novella della mia vita, che tu m'aspetti un anno ed un mese ed un dì senza rimaritarti.
Esempio: Mazz. Lett. 1, 46: E ove tra costoro e me non sia accordo, io son disposto a far ragione e giustizia su per lo filo; e sia che vuole.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 76: Cadremmo in ogni miseria, ove la benigna mano d'Iddio ci lasciasse.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 163: Ove poi tal volta avvenisse d'increscervi delle angustie nel vostro piccolo albergo,... potrà insegnarvi Tertulliano il vero modo d'uscirne.
Esempio: Alf. Trag. 4, 17: Non sono io presta, Ove soffrir gl'imperj lor non vogli, A seguirti dovunque?
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 1, 325: Ove più cagioni si rappresentino allo spirito come atte ugualmente a spiegare l'effetto che ci è proposto, hassi a riguardare per più verosimile quella che ec.
Esempio: Guast. Rapp. El. 55: Ove Giovambatista Niccolini avesse preveduto, che la Società si sarebbe volta a studiare in Dante o intorno a Dante, credete voi che due anni prima se ne sarebbe allontanato?
Esempio: E Guast. Rapp. El. 179: Ove le passioni umane obbedissero al freno della religione e della ragione, due sole vie rimarrebbero aperte al morire, nel caso fortuito e nella tarda vecchiaia.
Definiz: § XV. E in forza di particella avversativa, per Laddove, Mentre. –
Esempio: Petr. Rim. F. 51: Lagrime triste, e voi tutte le notti M'accompagnate ov'io vorrei star solo.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 172: La 'nfermità del mio freddo col caldo del letame puzzolente si convenne curare, ove quella del tuo caldo col freddo dell'odorifera acqua rosa si curerà.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 46: E basti Che ti disponga amarmi, ove m'odiasti.
Esempio: Ricett. fior. M. 30: L'elleboro nero in Toscana si dimanda nocca, al quale non pare manchi altro contrassegno, che il colore del fiore, quale è verde ove Dioscoride lo fa pavonazzo.
Definiz: § XVI. Ove che, maniera avverbiale con senso indefinito, vale In qualsivoglia luogo, Dovunque; e si usa con verbi così di stato come di moto. –
Esempio: Petr. Rim. F. 223: Tal la mi trovo al petto, ove ch'i' sia.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 239: Venga dunque (la morte) e la mia Vita crudele e ria Termini col suo colpo, e 'l mio furore; Ch'ove ch'io vada, il sentirò minore.
Esempio: E Bocc. Filoc. 122: Or ecco, o anima graziosa, ove che tu sii, rallegrati, chè io m'apparecchio di seguitarti.
Esempio: E Bocc. Filoc. 307: Caro amico, ove che tu vada, le tue lagrime mi bagneranno sempre il cuore.
Definiz: § XVII. Si usa anche con senso avversativo, per Laddove, Mentre. –
Esempio: Uzzan. Prat. Merc. 154: Fa' che.... ti rimetta i danari per ogni parte altrove che in Firenze; e ara'gli (avraigli) quasi qui al continovo, vista la lettera...; ove che avendogli rimessi in Firenze, gli aresti aspettare 20 dì.
Definiz: § XVIII. E in senso causale, per Laonde, Cosicchè. –
Esempio: Sassett. Lett. 54: Mentre che noi ci trattenevamo, all'uscio si sentì una dolcissima melode; ove che, correndosi agli usci e finestre, si viddero certi musici.
Definiz: § XIX. Ove che sia, maniera avverbiale, che vale In qualunque luogo si sia, In qualsivoglia parte. –
Esempio: Giamb. Oros. 438: Claudio.... pensando che.... sarebbe utile che il prencipe mostrasse la forza sua, e ove che sia avesse vittoria, fatto grande apparecchiamento n'andò in Brettagna.
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 1, 71: Paura avendo che non fusse stato Da qualche bestia morto, ove che sia.

153) Dizion. 5° Ed. .
OVEST.
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pag.780

OVEST.
Definiz: Sost. masc. Term. dei Geografi. Uno dei quattro punti cardinali dell'orizzonte, e corrisponde al Ponente o Occidente.
Ingl. west, franc. ouest. –
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 54: Nebbie grandissime si videro la mattina per tempo ne' primi giorni di questo mese, nel quale i venti furono variabili, ma forse più si sentirono quelli di Ponente o di Ovest.
Esempio: Targ. Alimurg. 6: Io mi servirò dei nomi usati dai marinari, e presi dai quattro punti cardinali, cioè Nord o Settentrione, Est o Levante, Sud o Mezzogiorno e Ovest o Ponente.
Definiz: § I. Quindi Ovest, si dice Il vento che spira da ovest o ponente. –
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 56: Si fece l'aria costantemente procellosa, umida e piovosa, spirando sopra, Favonio od Ovest, ma sotto, Affrico o Sud-Ovest.
Esempio: Targ. Alimurg. 7: I venti che dal di fuori possono per questa parte penetrare in Toscana sono: 1, il Sud o Mezzogiorno...; 5, l'Ovest o Ponente o Favonio o Zeffiro, detto in Firenze Marino.
Esempio: E Targ. Alimurg. 8: L'Ovest o Ponente, dal punto dell'occidente equinoziale si parte dall'Oceano, e.... penetra in Toscana dalla Marina di Pietrasanta.
Definiz: § II. Ovest nord ovest, si dice dai Geografi Il punto dell'orizzonte, che è intermedio fra l'Ovest e il Nord ovest; ed altresì Il vento che spira da quella parte, corrispondente a Ponente Maestro: ed Ovest sud ovest, Il punto dell'orizzonte che è intermedio fra l'Ovest e il Sud ovest; ed altresì Il vento che spira da quella parte, corrispondente a Ponente Libeccio. –
Esempio: Targ. Alimurg. 7: I venti che dal di fuori possono per questa parte penetrare in Toscana, sono: 1, il Sud o Mezzogiorno...; 4, l'Ovest sud ovest, o Ponente Garbino, o Ponente Libeccio...; 6, l'Ovest nord ovest o Ponente Maestro, o Coro o Cauro o Argeste o Altino.
Esempio: E Targ. Alimurg. 9: L'Ovest nord ovest, o Ponente Maestro,... entra nella pianura nostra di verso Lizzano.

154) Dizion. 5° Ed. .
OVETTO.
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pag.781

OVETTO.
Definiz: Diminut. di Uovo. Piccolo uovo. –
Esempio: Spallanz. Opusc. Fisic. 1, 40: Io non veggo qual'altra illazione trar possiamo che questa, che dunque il natale dei medesimi (animalucci infusorj) si debba ascrivere ad ovetti, o semi, o corpicciuoli preorganizzati, che dir li vogliamo.
Esempio: E Spallanz. Opusc. Fisic. 1, 197: Non resta dunque che ricorrere al secondo mezzo, cioè a qualche germe, od ovetto passato dall'aria alle infusioni, che sia stato il principio e la sorgente di quel popolo numerosissimo.

155) Dizion. 5° Ed. .
OVICINO e, come anche si è scritto, UOVICINO.
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pag.781

OVICINO e, come anche si è scritto, UOVICINO .
Definiz: Diminut. e Vezzeggiat. di Uovo. Uovo molto piccolo. –
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 377: Da un uovicino piccolo quanto un seme di papavero.... svolgesi in primavera.... un piccolo baco.

156) Dizion. 5° Ed. .
OVIDIANO.
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pag.781

OVIDIANO .
Definiz: Add. Che tiene del fare di Ovidio; detto così di scrittore, come di sua qualità. –
Esempio: Tomm. Diz. estet. 822: I versi che fece di troppo ovidiana tenerezza, in età più seria riprovò.

157) Dizion. 5° Ed. .
OVIDUTTO.
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pag.781

OVIDUTTO.
Definiz: Sost. masc. Term. di Anatomia. Ciascuno dei due canali che ricevono le uova staccatesi dalle ovaia e le conducono o all'utero, negli animali vivipari, o a un ricettacolo posto all'estremità dell'intestino, negli animali ovipari: ma più propriamente oggi si usa riferito ad animali ovipari. –
Esempio: Red. Cons. 1, 264: Dall'utero di qualsisia femmina nascono due corpi in foggia di trombe, che.... ora con nome di ovidutto si dicono da' moderni.
Esempio: E Red. Cons. appr.: Nelle donne.... l'estremità più grossa dell'ovidutto all'ovaia si congiugne con certe fimbrie intagliate a guisa di foglie, onde l'uovo maturo e fecondo.... va ad entrare nell'ovidutto per quel forame, che è aperto nel mezzo dell'estremità di esso ovidutto.
Esempio: E Red. Esp. nat. 42: Dalle due ovaie (della torpedine) si spiccano due canali, che terminano ne' due ovidutti. In uno di questi ovidutti erano sei uova.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 188: Dal che compresi, che potesse la mosca allungare ed abbreviare o crespar l'ovidutto a suo piacimento.
Esempio: E Vallisn. Op. 1, 419: Alle radici dell'una e dell'altra ovaia (d'una camaleontessa) stava attaccato con un lembo il suo ovidutto.
Esempio: E Vallisn. Op. 3, 429: Ovidutti de' vivipari. Sono que' due canali, che si truovano nella parte superiore e laterale dell'utero piantati, fatti alla foggia di tromba.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 301: L'apertura inferiore di questi ovidutti dentro alla cavità dell'utero è molto angusta.

158) Dizion. 5° Ed. .
OVIFORME.
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pag.781

OVIFORME.
Definiz: Add. Che ha forma d'uovo. –
Esempio: Vallisn. Op. 1, 78: Trovai 'l luogo, dove già stava il midollo (in un fusto di rovo), senza il medesimo, e destramente pulito, pieno zeppo di molte ritondastre ed oviformi cellette.
Esempio: E Vallisn. Op. 2, 183: Qualche volta quest'uovo, o corpo oviforme..., non può essere dalla propria nicchia scacciato.

159) Dizion. 5° Ed. .
OVILE.
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pag.781

OVILE.
Definiz: Sost. masc. Luogo che serve di ricovero alle pecore per la notte e le cattive giornate d'inverno.
Dal lat. ovile. –
Esempio: S. Grisost. Opusc. 128: Che ti pare.... che significhi quella parola della pecora smarrita, la quale lo pastore.... cercòe diligentemente, e poichè l'ebbe trovata, se la puose in sulla spalla, e riportolla con allegrezza al suo ovile?
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 177: Fu sepolto dinanzi alla chiesa, in un luogo per lo quale conveniva passare a chi voleva andare all'ovile delle pecore.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 210: Le dànno (le pecore) questi per lo più a custodire a' piccoli ragazzi, i quali.... molte volte le riconducono all'ovile men satolle di quello che ne sortirono.
Esempio: Martin. T. N. 2, 381: Chi non entra nell'ovile per la porta, ma vi sale per altra parte, è ladrone e assassino.
Esempio: Fiacch. Son. pastor. 118: E la mandra e l'ovil prendendo a scorno, Chiama la sorte al viver suo tiranna.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. SD. 11: E quanto le sue pecore remote E vagabunde più da esso vanno, Più tornano a l'ovil di latte vote.
Esempio: E Dant. Parad. SD. 25: Se mai continga che 'l poema sacro.... Vinca la crudeltà che fuor mi serra Del bello ovile ov'io dormi' agnello, Nimico ai lupi che li dànno guerra ec.
Esempio: Vill. G. 78: Sì li conteremo (i lignaggi) per li quartieri ove abitavano; e prima di quelli di porta del Duomo, che fu il primo ovile e stazio della rifatta città di Firenze.
Esempio: Petr. Rim. F. 61: E dentro dai mio ovil qual fera rugge?
Esempio: Bern. Orl. 20, 4: Chi non mostra quel ch'è, va con inganni, E non entra per l'uscio nell'ovile, Anzi è un ladro, un traditor sottile.
Esempio: Manz. Poes. M. 362: Nodrito In sozzo ovil di mercenario armento, Gli aridi bronchi fastidendo.... il viso torsi Da la fetente mangiatoia.
Definiz: § II. Per Gregge: spesso in senso figurato. –
Esempio: Dant. Parad. SD. 16: Ditemi de l'ovil di San Giovanni Quanto era allora, e chi eran le genti Tra esso degne di più alti scanni.
Esempio: Bibb. N. 9, 525: E ancora ho altre pecore che non sono di questo ovile;... e udiranno la voce mia, e farassi uno ovile e uno pastore.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 26: E vuol (Dio) che sotto a questo Imperatore Solo un ovile sia, solo un pastore.
Esempio: Tass. Lett. 2, 424: Vostra Signoria reverendissima con gli altri può considerare i mezzi, co' quali si possono ricongiungere; acciocchè uno sia l'ovile e uno il pastore.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 15: Volete voi maggiore argomento per conoscere che costoro non sono pecorelle dell'ovile di Cristo, mentre non vogliono udir la sua voce?
Esempio: E Segner. Op. 4, 538: Se anche un ovile vasto si è risentito talora tutto al consorzio di una semplice pecorella scabbiosa, che fia di un oviluccio di piccolo circuito?
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 59: Non pochi fra i prelati, abbandonate le sedi e gli ovili loro, se ne givano a Parigi.
Esempio: Tomm. Evang. 927: E altre pecore ho, che non sono di questo ovile: e anco quelle mi conviene menare...: e diverrà una greggia, un pastore.