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Volume 11 - Dizionario 5° Ed.
60) Dizion. 5° Ed. .
NUDARE.
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pag.268

NUDARE.
Definiz: Att. Render nudo, Spogliare del vestimento, Ignudare.
Dal lat. nudare. –
Esempio: Belc. F. Pros. 4, 148: Io ero nella mia spelunca presso al santo Giordano, e salmeggiando terza, ecco una saracina, entrata nella spelunca mia, si pose innanzi a me nudando sè medesima.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 1, 35: Avendo [un cavalier] ivi nudate Due tenere pulzelle, ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 16, 40: In un tratto da' suoi spirti infernali Le fa (la maga) nudare, e batter con de' pali.
Esempio: Giord. Op. 1, 500: Tanto ingrassarono, e ammollirono e infemminirono, che volendo poi nudare i corpi e nell'armi faticare, ansavano continuo, sfacevansi di sudore.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Bibb. N. 7, 318: Rallegrati, figliuola di Edom, la quale abiti nella terra di Us; a te etiam perverrà il calice; ti inebrierai, e sarai nudata.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 192: Tu (o Divino Amore) nudasti in terra, per ischerno degli uomini, la gran bellezza di quel Dio, che ec.
Definiz: § II. E talora, per estensione, Privare di ciò che cuopre o ripara, difende, e simili; Scoprire. –
Esempio: Segner. Pred. 338: Non altro fate già mai, che andar discoprendo le magagne.... più intime, più riposte del vostro prossimo; e sfacciati più ancor dell'antico Cam, non dubitate per beffa nudar chi dorme, non che sol tanto invitar di molti a mirarne la nudità? (qui in locuz. figur.).
Definiz: § III. E per similit. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 175: Da sapere è, che se l'uve molto grasse, per gli lati, dalle foglie si nudino, il vino, che di quelle si fa, meno acquoso sarà, ma più poderoso e meglio da durare.
Definiz: § IV. E nel linguaggio scritturale, riferito al capo, vale Raderne i capelli. –
Esempio: Martin. T. V. Not.2, 350 Not.: Da varj luoghi di questo libro (del Levitico) apparisce che nudare la testa vuol dire radere i capelli.
Definiz: § V. Poeticam., riferito a spada, o altra simile arme bianca, vale Sguainare, Snudare.
Definiz: § VI. Pur figuratam., per Render privo, Privare, costruito con un termine retto dalla particella Di; ma non è di uso comune. –
Esempio: Bibb. N. 4, 268: Il Signore avea umiliato Giuda per Acaz re di Giuda, però ch'egli (lo) avea nudato di aiuto.

61) Dizion. 5° Ed. .
NUDATO.
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pag.268

NUDATO.
Definiz: Partic. pass. di Nudare.
Lat. nudatus. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 408: I nimici dall'uno e l'altro corno si misono in volta; e quelli di mezzo ancora, veggendosi nudati dai fianchi da' suoi, senza aver potuto mostrare alcuna loro virtù, si fuggirono.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 12, 30: Per rabbia Nudato il ferro sovra il Nero, e giunto, Dagli un fendente, e su l'asciutta sabbia Lo fa cadere.
Esempio: Martin. T. V. 7, 70: Nudatolo (il cadavere di Saul) della sua armatura, lo mandarono nel loro paese.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 26: Lannes allora, nudato sul suo sinistro fianco dell'appoggio di Victor, fu costretto rinculare ancor esso.
Definiz: § I. In forma d'Add. Spogliato del vestimento; comunemente Nudo. –
Esempio: Zanott. G. P. Stor. Accad. 2, 37: L'uno (dei due quadri) rappresentava alcuni rozzi e nudati facchini, e cantinieri sprementi con un gran torchio alcune graspe d'uva.
Esempio: Tomm. Poes. 48: A sangue mista onda stillanti Veggo i Stuardi, e le nudate membra In sull'arena riposar di Francia.
Definiz: § II. Figuratam., e in costrutto con un termine retto dalla particella Di, vale Privato; ma non è di uso comune. –
Esempio: S. Grisost. Opusc. 217: Esso (Job) essendo.... nudato della casa sua, e delle facultadi e ricchezze sue, ed insiememente di tutti i suoi desiderj, aveva per casa.... la stalla, per tappeti avea la terra, ed il letame per vestimenti.
Esempio: Bocc. Amet. 38: Se essa Citerea..., benchè d'ogni altra grazia piena, si veggia di quelli (dei capelli) nudata, appena potrà al suo Marte piacere.
Esempio: Segn. B. Edip. volg. 128: Anzi conviensi A voi meschina e disonrata vita Di nozze, e d'ogni ben nudata e scossa.

62) Dizion. 5° Ed. .
NUDELLO.
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pag.268

NUDELLO.
Definiz: Diminut. di Nudo, usato però solamente in poesia familiare, e soggiunto a Nudo nudello, per dare a questo, con vezzo popolare, maggiore efficacia, formando una locuzione equivalente a Nudo nudo. –
Esempio: Med. L. Canz. ball. 26: E la si leva nuda nudella Fuor del suo letto pulito, E poi ne gía nel suo giardino Sotto lo suo mandorlo fiorito, E lì si calza e lì si veste.

63) Dizion. 5° Ed. .
NUDEZZA
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pag.268

NUDEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Nudo. L'esser nudo; comunemente Nudità. –
Esempio: Ar. Erbol. 2, 516: Sebbene gli era (il nuovo uomo) nudo, potrebbe, facendosi, dagli inferiori a sè, a chi dar la lana o il pelo, a chi levando il cuoio e la pelle, coprir la sua nudezza, e dal freddo e dal caldo ripararsi.

64) Dizion. 5° Ed. .
NUDIPEDALE.
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pag.268

NUDIPEDALE.
Definiz: Add. Term. di Archeologia. Aggiunto di sacrifizio nudipedale, e vale Che si compieva a piedi nudi.
Dal sost. plur. neutro dei Latini nudipedalia, denotante appunto Sacrifizj a piè nudo, i quali facevansi più specialmente per chieder la pioggia dopo una lunga siccità. –
Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 345: Perchè i Giudei voleano far pruova di tutte le cose così umane, come divine; prima, che volessero la guerra tentare,... fecero voto di celebrare i sagrifizj nudipedali.
Esempio: E Baldell. F. Polid. Virg. appr.: L'Apostolo Paolo celebrò i sagrifizj nudipedali.

65) Dizion. 5° Ed. .
NUDISSIMO.
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pag.268

NUDISSIMO.
Definiz: Superlat. di Nudo. –
Esempio: Galil. Op. II, 547: Ciascuno di essi (errori) era per sè solo bastante a manifestare il Capra per nudissimo di ogni intelligenza di questa professione.

66) Dizion. 5° Ed. .
NUDITÀ, e talora anche NUDITADE.
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pag.268

NUDITÀ, e talora anche NUDITADE.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Nudo. L'esser nudo, Stato di persona, o di parte del corpo, nuda.
Dal lat. nuditas. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 44: Dovendosi spogliare, pregò Teodoro, che era con lui, che si partisse da lui, e andasse a passare tanto più lungi, che l'uno non vedesse la nudità dell'altro.
Esempio: Bibb. N. 7, 17: Guarda lo tuo piede dalla nudità,... e la tua gola dalla sete.
Esempio: Frescobald. Viagg. 108: Su per la fiumana del Nilo stanno gran quantità di villani, maschi e femmine,... tutti ignudi, e neri come carboni, sanza pigliare niuna vergogna di loro nudità.
Esempio: Martin. T. V. Not.1, 31 Not.: Adamo.... adduce, per ragione di non essersi presentato subito (a Dio), la vergogna che avea della sua nudità.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam., conforme a proprietà scritturale, per Stato morale, riprovevole e vergognoso. –
Esempio: Bibb. N. 8, 267: Ecco, io vegno a te, dice il Signore delli eserciti, e scoprirò le tue disonestadi nella faccia tua, e mostrerò alle genti la nudità tua.
Esempio: E Bibb. N. 10, 501: Tu ti vestirai con le vesti bianche, acciò che non appaia la confusione della nudità tua; e ungi li tuoi occhi di collirio, acciò che tu vedi.
Esempio: Segner. Pred. 338: Così (il Signore) coperse la nudità dell'adultera,... quando non prima dir parola le volle di correzione, che dileguato si fosse ogni accusatore. Così coperse la nudità della Samaritana,... quando ec.
Definiz: § II. E per Parte del corpo ignuda. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 59: Involto in una sì misera vesticciuola, avuta d'accatto, che nè pur bastava a coprirne tutta la nudità.
Definiz: § III. Per estensione, vale anche semplicemente Mancanza, o Grande miseria, di vesti da coprire e riparare il corpo. –
Esempio: Cavalc. Poes. 454: Cristo.... patì fame, e sete, e nuditade.
Esempio: Bibb. N. 10, 188: Son stato (dice san Paolo) in fatiche, in angosce, in molte vigilie,... in fame, in sete e in molti digiuni, in freddo e in nudità.
Esempio: Passav. Specc. Penit. 28: Parlando (san Paolo) della sua penitenza, dicea, che sostenea fame e sete, freddo e nuditade.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 31: Quante volte si trovò afflitto dal freddo e dalla nudità, con altri mille disagi?
Esempio: Martin. T. V. 3, 401: Tu servirai al tuo nimico, mandato contro di te dal Signore, nella fame, e nella sete, e nella nudità, e nella miseria.
Esempio: Tomm. Poes. 348: Mia madre e mie sorelle erano omai Nudità, fame, sete, insidie ed onte.
Definiz: § IV. E figuratam., vale Stato povero, Povertà grande. –
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 3, 215: Qual monaco vive oggi sotto il sole, di tanta astinenza e di tanta perfezione, che i meriti e la nudità di lui si possano paragonare colla sollecitudine che tu hai di tante anime, colla dispensazione benigna di tante ricchezze?
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 121: Adunque, già che la preziosissima nudità religiosa m'ha privato d'ogni avere,... questo solo è quel dono ch'io posso offerire a Vostra Paternità.
Definiz: § V. Pur figuratam., parlandosi di scritture o scrittori, di opere d'arte, e cose simili, denota Assenza di artificiosi o soverchi ornamenti; Semplicità. –
Esempio: Giord. Op. 2, 380: Vestìti signorilmente i principi della eloquenza latina: ma quanto li sorpassa la nudità degli antichi greci! (qui in locuz. figur.).
Definiz: § VI. E altresì figuratam., parlandosi di cose ideali, denota Semplicità sostanziale di esse. –
Esempio: Giobert. Introd. 3, 20: Se si discorre solo dei principj, ridotti alla loro nudità scientifica, e scevri di ogni contraddizione, io chieggo qual è il divario essenziale, che ec.
Definiz: § VII. Nudità, per similit., detto del capo, vale Mancanza di capelli; Calvizie. –
Esempio: Leopard. Pros. 1, 246: Non avendo letto [Prometeo] le lodi della calvizie scritte da Sinesio, o non essendone persuaso,... voleva sotto il diadema nascondere, come Cesare dittatore, la nudità del capo.
Definiz: § VIII. E detto di terreni, vale Mancanza di ogni vegetazione, Stato brullo, Sterilità. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 1, 5: Le montagne che sono gravide d'oro non sogliono avere nè boschi per delizie, nè erba per pascolo. Altro di lor non si vede, che magra cenere e sterile rena, fuor di cui mostrano scoperte l'ossa de' grandi lor sassi, e hanno una certa vergognosa nudità; onde fra gli altri monti vestiti d'alberi e d'erbe, ec.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 31: In certi piccoli spazzi che si distinguono per la nudità del suolo privo d'ogni vegetabile, si veggono da lontano ec.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 378: Questa scogliera del monte della Verrucola, prolungata fino alla pianura, si fa distinguere anche di lontano, a cagione della sua nudità, in mezzo a boscaglie di castagni e di pini.
Definiz: § IX. In costrutto con un termine retto dalla particella Di, vale Mancanza, Privazione, totale, di ciò che è espresso dal compimento; ma oggi non è maniera comune. –
Esempio: Belc. F. Pros. 4, 94: Avendo questa opera.... fatta, con molti digiuni, e continenza, e nudità di tutte le cose..., venni ec.
Esempio: E Belc. F. Pros. 4, 112: Magnificamente fummo edificati, e massime nella sua umilità e silenzio, e nudità di tutte le cose.
Esempio: E Belc. F. Pros. 4, 140: I padri nostri la continenzia e la povertà e la nudità di tutte le cose insino alla morte servarono.

67) Dizion. 5° Ed. .
NUDO.
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pag.268

NUDO.
Definiz: Add. Che non ha indosso vesti, nè altra cosa che cuopra il corpo; Ignudo, che in questo senso è più comune.
Dal lat. nudus. –
Esempio: Dant. Inf. 16: Qual soleano i campion far nudi ed unti, Avvisando lor presa e lor vantaggio, Prima che sien tra lor battuti e punti: Così, ec.
Esempio: E Dant. Inf. 24: Tra questa cruda e tristissima copia (di rettili) Correvan genti nude e spaventate, Senza sperar pertugio o elitropia.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 44: Volendosi Antonio spogliare, vergognavasi in sè medesimo che si dovesse vedere nudo.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 176: Quivi sei mesi stette nudo a ricevere le punture.
Esempio: Bibb. N. 9, 268: Ed egli lasciò il vestimento, e nudo partissi da loro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 61: Son gioveni impudenti, e vecchi stolti, Chi nudi, e chi di strane pelli involti.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 41: O le sotterra (l'Orco, le donne), o l'incatena, O fa star nude al sol sopra l'arena.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 252: Fu dato..., delle tre arme che.... s'avevano a fare per metterne una a ciascun baluardo, a farne una di quattro braccia al Tribolo, con due figure nude figurate per due Vettorie.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 66: Il gittaron nudo e con la mente stupida nella caverna detta Baratro.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 37: Chi per vestirsi riaccende il lume, Perocch'al buio non ritrova i panni: Chi nudo scappa fuori, e non fa stima Che dietro gli sia fatto lima lima.
Esempio: Martin. T. V. Not. 1, 31 Not.: Adamo.... adduce, per ragione di non essersi presentato subito, la vergogna che avea della sua nudità, come se.... non fosse stato ugualmente nudo ne' dì precedenti.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 60: Come la nieve si strugge per lo caldo del sole, e rimane nudo lo sasso ed il monte che è vestito di lei, così ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 368: È avvenuto talora,... d'essersi ritrovate delle rondinelle tutte spennate e spiumate, e quasi nude, come quando esse nacquero.
Definiz: § II. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 182: Per farlene avvedere, gli dice [il Signore] nell'Apocalissi:... Tu di': io sono ricco, e non mi manca nulla; e non t'avvedi che tu se' misero, povero, cieco e nudo.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 32: Chi avesse veduti nudi e svelati i veri suoi affetti e azioni (di Alcibiade), arìa ben detto ec.
Esempio: Fosc. Poes. C. 30: E tu, [Firenze], i cari parenti e l'idioma Desti a quel dolce di Calliope labbro Che Amore, in Grecia nudo e nudo in Roma, D'un velo candidissimo adornando, Rendea nel grembo a Venere celeste.
Esempio: Giust. Vers. 217: Poichè sfacciatamente Copri de' panni altrui l'anima nuda, Scimmia di forti ingegni e Zoilo e Giuda; Smetti, ec.
Definiz: § III. Pur figuratam., e poeticam., detto di anima o spirito, vale Sciolto dal corpo, Spogliato del corpo. –
Esempio: Petr. Rim. F. 170: O anime gentili ed amorose,... e voi nude ombre e polve, Deh! ristate a veder qual è 'l mio male.
Esempio: E Petr. Rim. F. 286: Quinci vedea 'l mio bene; e per queste orme Torno a vedere ond'al ciel nuda è gita, Lasciando in terra la sua bella spoglia.
Definiz: § IV. E detto del corpo stesso corpo nudo, delle membra nude, della carne nuda, vale Non coperto da veste alcuna o da altro; e detto di certe parti del corpo, come capo nudo, mani nude, piedi nudi, ovvero di persona, rispetto ad alcune parti di esso, vale Non coperto o difeso dal vestimento proprio di esse parti. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 292: Giugnendo (con la lancia) all'armi dentro alquante ne stracciòe, ma non pertanto pervenne infino alla nuda carne.
Esempio: Bibb. N. 9, 267: Uno giovine seguitavalo (Gesù), vestito di panno lineo sopra il corpo nudo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 49: La solitaria casa lo richiude, (un sentiero) D'umanitade e di commercio priva. Son fisse intorno teste e membra nude De l'infelice gente che v'arriva.
Esempio: Bern. Orl. 2, 63: Rompe l'usbergo, e drento al petto nudo, Con più di mezzo il ferro gli trapassa.
Esempio: Car. Eneid. 1, 512: Al collo avea di cacciatrice un arco Abile e lesto, i crini a l'aura sparsi, Nudo il ginocchio.
Esempio: Tass. Rim. S. 2, 229: Due vaghe ninfe appresso un chiaro fonte.... vidi con lunghi aurei capelli..., Ambe nude le braccia.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 3, 55: Fatta una confession generale, ebbe in penitenza di portar a nude carni una corazza legata con cinque catene di ferro.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 1, 21: Vanno (i villanelli) formando col piè scalzo e nudo Sovra l'erbette amorose carole.
Esempio: Tomm. Poes. 17: Nudi il piede, il ventre vuoti, A morir certo devoti, Valicar torrenti ignoti.
Definiz: § V. E per similit. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 79: Quanto sei brutta! un cane A una tosata pecora dicea. Ed ella rispondea: Se il dorso mio rimane Sì nudo e senza onore, Del mio vello si veste il mio pastore.
Definiz: § VI. Nudo, usasi per estensione a denotare, parlandosi di persona, Che non ha indosso altro che la leggiera veste che sta sopra la carne, quale per noi è la camicia. –
Esempio: Martin. T. V. Not. 5, 142 Not.: Si spogliò della veste superiore,... rimanendo colla sola veste interiore, colla sola tonaca. In questo stesso senso si usa la parola nudo.
Definiz: § VII. E usasi pure per Coperto da poche e misere vesti, Mal coperto, Poveramente vestito. –
Esempio: Bibb. N. 9, 149: Fui peregrino, e non mi albergaste; era nudo, e non mi vestiste; infermo, e in prigione, e non mi visitaste.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 171: Però Crederrà ei che tu sia virtuoso Sapendo che oggidì a' virtuosi Tocca l'andare scalzi e nudi.
Esempio: Giust. Vers. 231: Oh senti, Maso mio, meglio la fame, Andar nudi, accattare, è meglio tutto.
Definiz: § VIII. E figuratam., per Privo affatto, o Spogliato, di beni, di averi, di sostanze, Miserabile; detto anche di enti personificati. –
Esempio: Petr. Rim. F. 5: Povera e nuda vai, Filosofia, Dice la turba al vil guadagno intesa.
Esempio: Bibb. N. 1, 415: L'avea spogliato (il popolo) Aaron per la rusticchezza della bruttura, e tra li nemici nudo l'avea constituto.
Esempio: Parin. Poes. 16: E s'egli è il ver che rieda L'astuta Frine, che ben cento folli Milordi rimandò nudi al Tamigi; O se ec.
Esempio: E Parin. Poes. 166: Me non nato a percotere Le dure illustri porte Nudo accorrà, ma libero, Il regno della morte.
Esempio: E Parin. Poes. 180: Tu (o Verità) per sempre a lui (al mostro dell'Ipocrisia) mi togli; E me nudo, nuda accogli.
Definiz: § IX. E poeticam., per Privo di ogni bene, conforto, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. F. 284: I' mi riscuoto, e trovomi sì nudo, Ch'i' porto invidia ad ogni estrema sorte.
Definiz: § X. Detto, e più che altro poeticam., di guerriero, o di alcuna parte del suo corpo, vale Non coperto, Non protetto, dalla propria armatura. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 43: Ti pensi a capo nudo esser bastante Far ad Orlando quel che in Aspramonte Egli già fece al figlio d'Agolante?
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 118: Eragli meglio andar senz'arme e nudo, Che porsi in dosso la corazza indegna, O ch'imbracciar l'abominato scudo, O por su l'elmo la beffata insegna.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 66: Alzando la man nuda e senz'arme, Antico segno di tregua o di pace, Disse ec.
Esempio: Tass. Gerus. S. 12, 69: E la man nuda e fredda alzando verso Il cavaliero, in vece di parole, Gli dà pegno di pace.
Esempio: Parin. Poes. 187: Contro all'armi omicide Non più debole e nudo, Ma sotto a certo scudo Il tenero garzon cauto discese (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XI. E figuratam., e poeticam., detto di zuffa, combattimento, o simile, vale Fatto senza armi e senza armature. –
Esempio: Bentiv. C. Teb. 1, 558: Brevi fur le minacce; e tosto accesi D'ira steser le braccia, e disarmati A nuda guerra s'accozzaro insieme.
Definiz: § XII. Detto di cavallo nudo, o altro animale da cavalcare, vale Privo della sella, Senza sella. E nel medesimo senso dicesi pure del dorso di esso animale, specialmente nella maniera comunissima A dorso nudo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 84: Gli narra che 'l sottil ladrone.... La sella su quattro aste gli suffolse, E di sotto il destrier nudo gli tolse.
Esempio: Crusc. Vocab. IV: A bisdosso. Avverbialm. posto, vale lo stesso, che A cavallo nudo.
Definiz: § XIII. Detto di quelle armi bianche che si portano nel fodero, come spade spada nuda, pugnali pugnale nudo, e simili, vale Sguainato, Sfoderato. –
Esempio: Dant. Purg. 9: Una spada nuda aveva in mano Che rifletteva i raggi sì ver noi, Ch'io dirizzava spesso il viso in vano.
Esempio: Flav. Gios. volg. 13: E benchè quivi molti sacerdoti vedessino e' sopradetti con le coltella nude fare impeto contra di loro, nondimeno ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 83: Egli, ch'avea alla posta il brando nudo, Re Manilardo al trapassar percosse.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 4, 41: L'effigie del giovane è bellissima e bionda; ed alzando il destro braccio fieramente, ha in mano una spada nuda, e nella stanca tiene la guaina.
Esempio: Tass. Gerus. S. 5, 26: Addosso a lui si spinge, E nudo ne la destra il ferro stringe.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 5, 30: Mentre che Euriclida parlava con gli efori corsero con le spade nude sopra essi a ferirli.
Definiz: § XIV. Detto di piante arboree, vale Spogliato, Privo, delle foglie. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 7: Vede levarsi, e discoprir le membre Trepida pianta, fin che nuda resta.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 121: Sol l'arboscel, di sua baldanza in pena Nudo rimane: a germogliare ei volle Esser primo, e or sarà l'ultimo appena.
Definiz: § XV. Detto di spiga nuda di grano, vale Che per natura non ha resta. –
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 80: Fra le tante varietà di grani che si conoscono, ve ne sono colla spiga nuda o senza resta; colla spiga barbuta o con resta; con paglia ec.
Definiz: § XVI. Detto dell'occhio, vale Non munito di lente, Non aiutato dal cannocchiale; e usasi più specialmente, nella maniera A occhio nudo. –
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 46 Not.: Non ho qui riportati che i pianeti che si conoscevano dagli antichi, e che si possono vedere ad occhio nudo.
Esempio: E Piazz. Lez. astron. 1, 237: Ad occhio nudo..., noi non scopriamo che poche migliaia di stelle; ma tosto che si prende ec.
Esempio: Giobert. Error. 2, 158: L'occhio nudo dell'astronomo non vede che un punto fulgidissimo di quel sole immenso, che chiamasi Sirio; ma questo punto è bastevole acciò egli possa dire di avere l'intuito e un concetto positivo dell'astro.
Definiz: § XVII. Nudo, detto figuratam. di edifizio civile o sacro, o di parte di esso, come stanze, pareti, e simili, vale Sfornito, o Mal provveduto, dei convenienti arredi, mobili, ornamenti, e simili.
Definiz: § XVIII. Detto di altare, di tavola, di tavolino, e simili, vale Spogliato di tovaglia, di tappeto, o altra copertura.
Definiz: § XIX. Detto di suolo nudo o terra nuda, vale Sopra a cui non è distesa copertura alcuna. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 310: Sopra la nuda terra e male in arnese, vinto dal lungo pianto, s'addormentò.
Esempio: Tass. Gerus. S. 10, 6: E cibato di lor, su 'l terren nudo Cerea adagiare il travagliato fianco.
Definiz: § XX. Detto di scoglio nudo, masso nudo, e simili, vale Non coperto da strato alcuno di terra. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 67: Non potrian li squalidi colubri, Nè l'orba tigre.... veder nè pensar senza cordoglio Angelica legata al nudo scoglio.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 10, 92: Nel passar vide, mirando a basso, Angelica legata al nudo sasso.
Definiz: § XXI. Detto di luogo, vale Spoglio di ogni vegetazione, Brullo; e in senso più ristretto, Privo di vegetazione arborea. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 375: I prati furono dalla natura per divino comandamento creati, acciocchè la terra, la quale imprima era nuda, si vestisse e ornasse, e acciocchè le loro erbe, così secche come verdi, dessero agli animali convenevole nudrimento.
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 96: Quivi nè allòr nè mirto si vedea, Nè cipressi nè frassini nè faggi; Ma nuda ghiara, e qualche umil virgulto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 29, 67: Segue (Orlando) la bestia per la nuda sabbia, E se le vien più sempre approssimando: Già già la tocca, ec.
Esempio: Targ. Prodr. Tosc. 65: Riflessioni sulla differenza della quantità e qualità di vapori e d'esalazioni, che si sollevano dai terreni coperti di bosco e di praterie, e da quelli che sono nudi, o vestiti di rade piante.
Esempio: E Targ. Viagg. 2, 123: Io vi ho trovato, anche nel più fitto inverno, de' fiori di Bellide pratense, e non ho mai vedute le praterie, e le ripe delle fosse, nude e spogliate di erbe.
Esempio: Lastr. Agric. 5, 12: La terra (del Casentino) è di galestro; ed i monti, altri nudi ed altri selvosi.
Esempio: E Lastr. Agric. 5, 14: Qualche tratto dell'Apennino primitivo è nudo affatto e sassoso; nel restante vi son selve.... di querce, cerri e castagni.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 378: Il resto è schegge e macigni, erte ripide, senza strada e nude.
Esempio: E Manz. Poes. 824: Chi è costui che, davanti all'Eterno, Spunterà come tallo da nuda Terra, lunge da fonte vital?
Definiz: § XXII. Dicesi pure di terreno lavorativo, di campo, e simili, e vale Privo di piante arboree, e coltivato solo a piante erbacee.
Definiz: § XXIII. Figuratam., detto di cose ideali o morali, di atti o detti, vale Aperto, Chiaro, Palese, Manifesto. –
Esempio: Dant. Purg. 33: Veramente oramai saranno nude Le mie parole, quanto converrassi Quelle scovrire alla tua vista rude.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 82: Mira pur a Colui, al quale, come dice san Paolo, ogni cosa è nuda e aperta.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 125: La settima condizione, che dee avere la confessione, si è nuda; che dee essere ignuda, cioè manifesta e aperta.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 3, 46: Signore Iddio, agli occhi del quale ogni cosa è nuda ed aperta; e che ec.
Esempio: Giobert. Error. 1, 355: Il quale (l'errore coperto) è tanto più dannoso dell'error nudo e svelato, quanto questo non nuoce se non a chi già lo ama, e l'altro può pregiudicare a chi cerca sinceramente la verità.
Definiz: § XXIV. Pur detto di cose ideali o morali, vale Privo, Spoglio, o anche Scarso, di ciò che dia, o aggiunga, importanza, pregio, valore, consistenza, o simili, alla cosa di cui si discorre; Mero, Puro, Semplice. –
Esempio: Cas. Rim. 1, 10: Sperando, Amor, da te salute invano Molti anni tristi, e poche ore serene Vissi di falsa gioia e nuda spene.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 261: Ma i successori mescolandovi l'arte dell'avvocare ne' giudizj, e trasportandola dall'opere alle nude parole, ne acquistarono il cognome di Sofisti.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 385: Alcuni esaltano al cielo quella nuda povertà della vita contadinesca, povertà che,... come essi dicono,... è un vivo ritratto del secol d'oro.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 1, 17: Han creduto alcuni eruditi che Carlo [Magno] non altro allora acquistasse, che un nudo nome senz'alcun dominio sopra i Romani, de i quali nondimeno s'intitolava Imperadore.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 336: In modo che dall'una parte venga ad essere defraudato anche della nuda e infruttuosa gratitudine dell'animo.
Esempio: Giust. Vers. 103: Fra tanti titoli Nudo il mio nome, Strazia inarmonico Gli orecchi, come ec.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 1, 233: Mi si risponderà.... che questa tavola rasa de' filosofi viene a dire che l'anima non ha naturalmente e originariamente che delle facoltà nude.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 21: Ogni cosa se n'andò, E nuda a me la nobiltà restò.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 374: Questo capitale terra e questa manifattura agraria, hanno condizioni essenzialmente diverse dagli altri capitali, dalle altre manifatture; e di queste differenze è necessario tener conto, anche nella nuda teoria delle ricchezze, se no vi rimangono degl'inesplicabili misteri.
Esempio: Zanell. Poes. 1, 58: Se questa età, che d'oro Rivolge in fonte lo scoperto vero, Torna al tuo (o Dante) nudo alloro, Non anco del pensiero Tutto la creta conquistò l'impero.
Definiz: § XXV. E detto di cose materiali, vale Senza accompagnamento e mescolanza di altra materia, o elemento; Puro, Solo. –
Esempio: Bibb. N. 10, 143: Non semini quel corpo in quella sostanza che dee venire poscia, ma semini uno nudo granello, secondo ch'è di grano, ovver d'altra biada.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 78: Per questo gli antichi usavano di mettere i marmi nudi in opera quanto più potevano, senza punto di calcina.
Esempio: Galil. Op. VI, 247: Quel fulgore ascitizio delle stelle non è realmente intorno alle stelle, ma è nel nostro occhio; sì che dalla stella vien la sola sua specie, nuda e terminatissima.
Esempio: E Galil. Op. VII, 388: Tale strumento (il telescopio), co 'l mostrar il disco della stella nudo ed ingrandito cento e mille volte, rende l'operazione più facile assai.
Esempio: E Galil. Op. VII, 389: La corda nel coprir il nudo corpicello della stella leva via i capelli, che non son suoi ma del nostro occhio.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 400: Le terre a nuda sementa saranno quind'innanzi coltivate da giornalieri.
Definiz: § XXVI. E nel linguaggio della Musica, detto di nota o intervallo, vale Non sostenuto, Non accompagnato, da altra nota, o intervallo, che faccia buono o miglior sentire; Solo. –
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 278: Chi sa dirmi onde venga, che stando questa quarta così combattuta presso la fondamentale, da se sola, e come dicono, stando nuda, la vogliono dissonanza? ma che poi vestita, accompagnata, cioè con la sesta maggiore, o minore, si trasformi tosto in consonanza?
Definiz: § XXVII. Detto di scrittura, narrazione, discorso, vale Spoglio di ornamenti, di lenocinj dell'arte; Semplice, Schietto. –
Esempio: Martin. T. N. Not.2, 8 Not.: La nuda e semplice storia del Vangelo ella è la più forte, e insuperabil dimostrazione della verità, e divinità del Vangelo.
Definiz: § XXVIII. Pure per Schietto, Sincero, Senza artifizj, detto poeticam. di qualità morale. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 170: O qual coppia d'amici! che nè 'n rima Poria nè 'n prosa assai ornar nè 'n versi, Se, come de', virtù nuda si stima.
Definiz: § XXIX. Detto altresì di narrazione, scrittura, e simili, vale anche Mancante, o Scarso, di particolari che interessino e piacciano; Disadorno. –
Esempio: Tass. Lett. 1, 164: L'ultima difficoltà è, che dubito che la narrazione non sia per riuscire alquanto nuda e stretta; ma di questa giudicarei nel fatto.
Definiz: § XXX. Detto parimente di discorso o componimento, ovvero della loro materia, vale anche talora Non ridotto in forma poetica, o metrica, o in forma oratoria, ovvero Che non ha ricevuto ancora la debita forma, Non ancora rivestito secondo che l'arte richiede. –
Esempio: Tass. Pros. div. G. 1, 9: Materia nuda è detta quella che non ha ancor ricevuta qualità alcuna da l'artificio dell'oratore e del poeta.
Esempio: E Tass. Pros. div. G. 1, 10: La materia nuda viene offerta quasi sempre a l'oratore dal caso o da la necessità; al poeta da l'elezione.
Esempio: Salvin. Casaub. 182: Spesso appresso i retori greci nudo discorso, o nuda dizione, si contrappone alla metrica e melica, o messa in musica.
Definiz: § XXXI. Nudo, in costrutto con un termine retto dalla particella Di, vale figuratam. Privo affatto, Mancante interamente, di ciò che è espresso dal compimento; detto di persona, o di suoi atti; ma oggi è maniera di uso più che altro poetico. –
Esempio: Nov. ant. S. 50: Non può essere che omo vecchio dicesse cosìe grande villania, che fosse così nudo di senno.
Esempio: Barber. Docum. Am. 300: Che se tu non se' nudo Di savio e buon consiglio, Rado t'avien periglio.
Esempio: Capp. N. Comment. 61: Questo a noi essere molto pericoloso, perchè in Toscana rimanavamo nudi d'ogni forza.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 81: Se mie ragion s'ascolta, Attender la dovrei Di grazia piena e di durezza nuda.
Esempio: Rot. Poes. 2, 13: Potrò ben io tornar povero, e nudo Di preda alla magion.
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 117: Delle quali (punture) questa che io ho ultimamente per la morte del nostro Antonio Manetti ricevuta, m'è tanto più grave e dolorosa, quanto io resto per quella più nudo d'ogni umana consolazione.
Esempio: Mont. Iliad. 1, 144: D'onor vote e nude Son l'opre tue del par che le parole.
Definiz: § XXXII. E nel medesimo costrutto e significato, detto così di cose, come di luoghi; ed anche in tal relazione è, con certi compimenti, di uso più che altro poetico. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 64: E sappiate che tutta la terra che non guarda verso mezzodie, è sanza fontane, e nuda d'acque.
Esempio: Dant. Inf. 9: Di poco era di me la carne nuda, Ch'ella mi fece entrar dentro a quel muro, Per trarne un spirto del cerchio di Giuda.
Esempio: E Dant. Inf. 20: Vide terra nel mezzo del pantano, Senza cultura, e d'abitanti nuda.
Esempio: Petr. Trionf. 217: Ed anco è di valor sì nuda e magra (l'isola di Cipro),... Che par dolce ai cattivi, ed ai buoni agra.
Esempio: Canig. Ristor. 122: Vo' sête que' che bramate l'Inferno D'anime nudo, e pieno il Paradiso: Tant'è ver noi il vostro amor paterno.
Esempio: Tass. Dial. 1, 36: Non m'è paruta l'orazion del Tasso così nuda de gli ornamenti d'Atene, come voi me l'avevate figurata.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 4, 263: Delle frondi nudo Un gran cipresso in vece d'asta impugna.
Definiz: § XXXIII. Nudo, in forza di Sost. Chi non ha vesti indosso, Chi è nudo, Persona nuda; ed altresì, poeticam., Chi non ha addosso armi o armatura, Chi è inerme. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 44: Fiordiligi mirò quel nudo in fronte, E gridò a Brandimarte: Eccovi il Conte.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 100: Il medesimo fece di bassorilievo in metallo una battaglia di nudi, che andò in Ispagna, molto bella.
Esempio: Tass. Gerus. S. 19, 33: Vedresti, di valor mirabil opra, Come or disprezza, ora minaccia, or nòce: Come con rischio disegual fugati Sono egualmente pur nudi ed armati.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 59: Si vede un nudo, che si vaglia (si dimena) e duole, Perocchè ec.
Definiz: § XXXIV. Nudo nudo, così ripetuto, ha forza quasi di superlativo, e vale Nudo affatto; usato anche figuratam. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 52: Da questo assunto sì inaspettato che io vi propongo così nudo nudo senz'altra prova, invogliatevi voi di rinvenirla da voi medesimi.
Definiz: § XXXV. Nudo bruco; maniera familiare, che dicesi di chi ha poche e misere vesti, o porta vesti lacere e che mal riparano il corpo.
Definiz: § XXXVI. Nudo e crudo. –
V. Crudo, § XXXIX.
Definiz: § XXXVII. Nudo e crudo come Dio l'ha fatto. –
V. Crudo, § XL.
Definiz: § XXXVIII. Nudo e crudo di alcuna cosa. –
V. Crudo, § XLI.
Definiz: § XXXIX. Nudo nato, Nudo come uno è nato, Nudo come Dio, o Cristo, l'ha fatto, e simili, sono maniere familiari che valgono Interamente nudo. –
Esempio: Contenz. Anim. Corp. T. 120: A lui (all'erede) gli par mill'anni, e già vorrebbe Che tu (o carne) fussi sepolta nuda nata.
Esempio: Segner. Mann. ott. 4, 4: Dato un alto rifiuto a tutti quei beni ch'ei possedea,... si presentò nudo, qual era nato, innanzi al suo Vescovo.
Definiz: § XL. A nudo, posto avverbialm., vale Nudamente, Senza alcuna veste indosso; ma non è di uso comune. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 139: Anzi eziandio si guardavano molto di mai non vedersi a nudo.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 2, 140: Si aveva posto in cuore di mai non mirarsi nè toccarsi a nudo.
Esempio: E Cavalc. Med. Cuor. 227: Anche di toccarsi, o vedersi le sue proprie carni a nudo, si guardavano (molti dei santi Padri) come dal fuoco.
Definiz: § XLI. A dorso nudo. – V. il § XII.
Definiz: § XLII. Spogliare nudo, o Spogliarsi, nudo, vale Spogliare, o Spogliarsi, interamente, Cavare altrui di dosso, o Cavarsi, tutte quante le vesti. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 10: Entrato dentro si spogliò nudo porgendogli il corpo, e pregandolo che con le sferzate il gastigasse.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 216: Fu.... spogliato nudo, impeciato, impennato, ed in tal condizione sopra di una carretta condotto attorno per tutta la città.

68) Dizion. 5° Ed. .
NUDO.
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pag.270

NUDO.
Definiz: Sost. masc. Term. di Pittura e Scultura. Modello naturale di corpo nudo, o di alcuna parte di esso, nelle scuole del disegno; Persona che sta a modello col corpo nudo, o con parte di esso. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 163: Se tu ritrarrai di naturale, forse che quello che tu eleggi non mancherà di buoni muscoli in quell'atto che tu vuoi che faccia, ma sempre non arai commodità di buoni nudi, nè sempre li potrai ritrarre.
Esempio: Zanott. G. P. Stor. Accad. 1, 55: Oltre la lumiera grande, e di molti lumi abbondevole, che serve a illuminare il nudo,... vi sono altri piccoli lumi ad alcune aste appiccati.
Definiz: § I. E per Figura, dipinta o scolpita, rappresentante un corpo nudo, o una persona nuda, o alcuna sua parte. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 178: Necessaria cosa è al pittore, per essere buono membrificatore nelle attitudini e gesti che fare si possono per li nudi, di sapere la notomia.
Esempio: E Vinc. Tratt. Pitt. appr.: Per parere gran disegnatori fanno i loro nudi legnosi e ganza grazia, che paiono a vederli.... un fascio di ravani, piuttosto che muscolosi nudi.
Esempio: Bemb. Lett. 3, 336: Io credea bene che 'l Bacco di bronzo.... fosse figura ed antica e bella,... ma che ella fosse così bella, come è il nudo dello spino o la femminetta sua compagna, che soleano vedersi con molta meraviglia nel Capitolio qui in Roma, cotesto non arei già creduto.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 289: Non così il delinear de' Cinesi: e ciò parimente nel panneggiamento, e nel nudo.
Esempio: Zanott. G. P. Avvert. 80: Il Giudicio di Michel'Angelo è pieno di nudi terribili.
Definiz: § II. Scuola del nudo, o simile, del nudo, dicesi Quella, comunemente nelle accademie di belle arti, dove s'insegna a disegnare dal naturale i corpi nudi, o parti di essi; e Studio del nudo, dicesi Quello che si fa su i modelli nudi. –
Esempio: Zanott. G. P. Stor. Accad. 2, 27: Frequentò diligentemente le accademie del nudo, e in quella de' Ghisilieri tre volte ottenne il premio della prima classe.

69) Dizion. 5° Ed. .
NUDONATO, che anche scrivesi disgiuntamente NUDO NATO.
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pag.270

NUDONATO, che anche scrivesi disgiuntamente NUDO NATO.
Definiz: Add. Nudo come uno è nato, cioè Interamente nudo.

70) Dizion. 5° Ed. .
NUDRICARE, e suoi derivati. –
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pag.270

NUDRICARE , e suoi derivati. –
V. Nutricare, e suoi derivati.
71) Dizion. 5° Ed. .
NUDRICE. –
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pag.270

NUDRICE . –
V. Nutrice.
72) Dizion. 5° Ed. .
NUDRIRE, e suoi derivati. –
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pag.270

NUDRIRE, e suoi derivati. –
V. Nutrire, e suoi derivati.
73) Dizion. 5° Ed. .
NUGOLA, e suoi derivati. –
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pag.270

NUGOLA , e suoi derivati. –
V. Nuvola, e suoi derivati.
74) Dizion. 5° Ed. .
NUGOLO, Add$. e Sost$., e loro derivati. –
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NUGOLO , Add. e Sost., e loro derivati. –
V. Nuvolo, Add. e Sost., e loro derivati.
75) Dizion. 5° Ed. .
NUI. –
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NUI . –
V. Noi.
76) Dizion. 5° Ed. .
NULLA.
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pag.270

NULLA.
Definiz: Particella negativa invariabile, che ha valore ora di Sost. ora di Avverb., e la quale, se non è accompagnata nel contesto del discorso da altra negazione, si antepone regolarmente al verbo che regge, o da cui dipende.
Dal lat. nulla, neutro plurale dell'adiettivo nullus, forse con influsso della locuz. sing., assai comune, nulla res.
Definiz: § I. In forza di Sost. masc., vale Nessuna cosa, Nessuna parte o quantità di una cosa, Niente. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Lo trafitto il mirò, ma nulla disse.
Esempio: E Dant. Purg. 5: Vèr lo fiume real tanto veloce Si ruinò (l'acqua), che nulla la ritenne.
Esempio: E Dant. Parad. 23: Ella mi disse: quel che ti sobranza È virtù da cui nulla si ripara.
Esempio: E Dant. Conv. 285: Rigidamente, sanza rispetto alcuno, la verità e la giustizia seguire; di nulla mostrare dolore; di nulla mostrare allegrezza.
Esempio: Petr. Rim. F. 293: Or conosco io che mia fera ventura Vuol che vivendo e lagrimando impari Come nulla qua giù diletta e dura.
Esempio: Bocc. Fiamm. 152: Però chi in alcuna cosa puote sperare, di nulla si disperi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 24: Talvolta uscia del letto, e l'uscio apriva; Guatava fuori, e nulla vi trovava.
Esempio: Bemb. Rim. 30: Donna..., Che di nulla qua giù si fida o spera.
Esempio: Segn. B. Vit. Capp. 13: S'ingegnava con ogni studio di fermar tanti romori.... Ma nulla perciò potette ottenere.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 144: Bisogna che voi e io insieme facciamo conto che nulla sia stato.
Esempio: Tass. Lett. 2, 463: Niuna cosa può altrui promettere chi nulla può osservare.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 549: Niente, non ho dubbio che è bella e delicata parola. ..; ma anche il nulla non è da ripudiare, come voce di forza, alla quale ci si sottintende cosa.
Esempio: Pindem. Poes. 24: Parte (delle farfalle) di fiore in fiore si trastulla, Come se tutto lor piacesse, e nulla.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 116: V'è qualche secolo che, per tacere del resto, nelle arti e nello discipline presume di rifar tutto, perchè nulla sa fare.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 1, 179: Che vuol dire conoscere qualche cosa in potenza? Null'altro se non, poter conoscere.
Esempio: Manz. Poes. 41: Se nulla Al tuo proposto ei muta, alla mia figlia Nulla disdir vogl'io.
Definiz: § II. Preceduta, nel contesto del discorso, da particelle negative, od anche talvolta seguita da esse, serve, con maggiore efficacia, alla negazione, sebbene in tali costrutti equivalga propriamente ad Alcuna cosa, Veruna cosa. Così pure in dipendenza dalla prep. Senza. –
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. M. 673: Non hai fatto nulla, bene che scritto abbi di farlo.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 78: Calandrino..., senza dir nulla, volse i passi verso la casa della paglia.
Esempio: Dat. Gor. Stor. 121: Con grande guardia dentro per la terra, che alcuno non parlasse di nulla, ma lasciassono fare a coloro in cui era commessa la guerra.
Esempio: Pulc. L. Morg. 9, 20: Andandosi la volpe un giorno a spasso, Tutta affamata, sanza trovar nulla, Un gallo vide ec.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 8: Montato papa Eugenio su questo legno, se ne venne in Porto Pisano sanza nulla, se non la sua persona propria.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 156: Mi serra la bocca che non posso dir nulla.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 72: Il popolo.... non obbediva a' consoli, quando lo chiamavano a far la scelta de' soldati, e non voleva ascoltar nulla della colonia.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 93: Marzio gli accolse nel campo, ma non concesse lor nulla.
Esempio: Chiabr. Ang. 50: Tal meraviglia m'occupò la mente, Che nulla non pensai, Nè cosa io rimirai, Salvo ec.
Esempio: Lipp. Malm. 5, 34: Che tu non pensi.... che 'l mio indugio e il non risolver nulla Sia stato un voler darti erba trastulla.
Esempio: Fag. Comm. 6, 19: Aggiustatevi, vi parlo da galantuomo; è meglio un maghero accordo, che una grassa sentenza; spenderete dimolto, e non concluderete nulla.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 37: Egli.... dee arrecare a cotesta scuola.... l'animo apparecchiato a meditare un pochetto sopra quello che ode...; perchè altrimenti la sarebbe infine come s'egli non avesse udito nulla.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 402: E chinandosi sopra Lucia, l'invitò di nuovo a mangiare, per andar poi a letto. – No, no, non voglio nulla, rispose questa, con voce fiacca e come sonnolenta.
Esempio: Card. Pros. 1006: Ch'io non vegga e non oda più nulla di politica e d'arte.
Definiz: § III. Si pospone anche al verbo, senza precedente negazione, e talora per maggiore efficacia. –
Esempio: Dant. Purg. 16: L'anima semplicetta, che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Esempio: Petr. Rim. F. 336: Ma io che debbo altro che pianger sempre, Misero e sol, che senza te son nulla?
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 36: La fante gittò un gran sospiro; per che la donna le disse: Che hai tu? Rispose la fante: Madonna, io ho nulla.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 27: E sapete in che modo e' perderanno tempo? C. G. Crediamo se faranno nulla. A. Certo sì.... se a uno, o a più sarà data faccenda, alla quale egli sia inutile o disadatto; imperocchè, dove sono troppi, alcuno di loro farà indarno; e ove sono manco, e inutili, è peggio, che se facessino nulla, perchè ec.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 13: Per loro parte t'ho a dire nulla, però che ti scriverà ella.
Esempio: Bandell. Novell. 2, 87: Questi vostri farnetichi costà dentro montano nulla.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 30: E chi è quel che creda, che di là sia nulla?
Esempio: Tass. Gerus. S. 15, 8: E ne l'ampie voragini del mare Disperso (un fiume), o divien nulla o ec.
Esempio: E Tass. Amint. S. 5: Aminta, è sano, Se non ch'alquanto ha pur graffiato 'l viso Ed alquanto dirotta la persona; Ma sarà nulla, ed ei per nulla il tiene.
Esempio: Galil. Op. VIII, 538: Ancorchè far nulla possiamo nè nel purissimo etere nè nell'aria schietta e sincera.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 157: Finchè.... stai fra le zanzare e le farfalle, verrai onorata; ma se sali dove tu di', sarai nulla.
Esempio: Mont. Poes. 2, 61: L'infelice sposa Di ciò sa nulla.
Esempio: Pindem. Poes. 42: Spettacol solo, e in faccia a cui son nulla Quanti ornare il Sebeto, ornar la Senna Ludi scenici udiam.
Esempio: Tomm. Poes. 73: Da te sei nulla, e solo in Dio sei forte.
Definiz: § IV. Nulla, in proporzioni condizionali, temporali, interrogative, relative, e simili, prende spesso senso restrittivo, e vale quanto Alcuna cosa, Qualche cosa, Checchessia, ed altresì Alcuna parte, Punto, di ciò che il contesto lascia comprendere. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 104: Se ninferno o paradiso non è, vana è dunque la legge di Dio. Perchè dunque mi comanda o m'impromette nulla?
Esempio: Bocc. Decam. 2,102: E se tu hai nulla a fare con lei, tornerai domane, e non ci dar questa seccaggine stanotte.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 88: Se ti chiede nulla, contentalo di buone parole a ristorallo.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 288: Marco ha openione di trovar meglio: e dice ci metterà el capo; e trovando nulla di buono, s'avviserà.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 26: Aveva pochi libri ch'egli non istudiasse e postillasse di sua mano..., in su' quali libri faceva la memoria, quando voleva trovare nulla.
Esempio: E Vespas. Vit. Uom. ill. 484: Spesso andava a casa sua per vedere se gli bisognava nulla, per sovvenirlo.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 136: E se il padrone diceva lor nulla, egli era sì grande il romor dell'acqua che pioveva..., che niuno intendeva cosa che e' si dicesse.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 34: S'io posso per te nulla, comandami.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 391: Avete voi sentito, Bartol, nulla Del mio figliuolo? B. Messer sì, è in essere, Vivo, sano, e gagliardo.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 156: Come li dico nulla, la mi risponde: e' s'ha fare l'obedienza di vostro padre.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 23: Quanto bisogno abbiamo dunque noi di fervente ricorso a lui, prima di risolverci a nulla, perchè ec.?
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 100: Se tra le scritture dell'A. S. e tra quelle del signor Principe medesimo si fosse trovato nulla, me l'avrebbe mandato a dire.
Esempio: Mont. Poes. 2, 281: Ei seguirà la folgore, Che adulto fra le squadre Tu vibrerai, se a vincere Nulla ti lascia il padre.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 225: Ora che ei (gli uomini) sono tutti spariti, la terra non sente che le manchi nulla.
Definiz: § V. In costrutto con un sostantivo, o adiettivo sostantivato, di numero singolare, retto dalla prep. Di, vale Nessuna quantità, Nessuna parte, di ciò che è indicato dal detto sostantivo; anche figuratam. E così pure quando regge la particella pronominale Ne per Di esso, Di essi, ec. –
Esempio: Dant. Purg. 2: Sen venne a riva Con un vascello snelletto e leggiero, Tanto che l'acqua nulla ne inghiottiva.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 156: E un buon segno ho, che infino a ora non ho mai pensato a nulla del mio ufficio.
Esempio: Tass. Gerus. S. 4, 46: Nulla di pellegrino o di gentile Gli piacque mai, nè mai troppo alto intese.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 175: Rimango sodisfatto di voi, a cui nulla ascosi mai de i miei pensieri.
Esempio: Capor. Rim. 43: So, che del tempo nulla o poco vario, Perchè tutti gli annali ho sulle dita, E li raffronto al nostro calendario.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 307: Da quelle cortesi parole non uscì nulla di buono, perchè si partirono l'un dall'altro più alienati che mai.
Esempio: Galil. Op. VII, 427: Avete in orrore cosa, che nulla tiene in sè di spaventoso.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 49: Non fu tra lor fin qui nulla di guasto.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 5: Non ve la mando (la lettera) sotto coperta, essendochè nulla vi è di mio, e tutto è del Padre Fabbri, come sentirete.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 58: Ignoto bene Nulla dà di piacer, nulla di pene.
Esempio: Giust. Vers. 218: Beccando un po' di tutto, Ossia nulla di nulla, Col capolino asciutto Si sventola e si culla In un presuntuoso Ozio.
Definiz: § VI. Nulla, in senso assoluto o metafisico, vale Ciò che non è, Il non ente, Il niente; e si costruisce, per lo più, con gli articoli, o con altra voce indicativa. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 128: Nulla esser di nulla, vera sentenzia è.
Esempio: Fr. Giord. Pred. Genes. 4: Quando il mondo non era, il nulla era sempre.... E perocchè Iddio di nulla fece tutte le cose, è di bisogno.... che Iddio fusse eternalemente.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 8, 14, 571: Per voler salvare quel principio fisico, che dal nulla non si fa nulla, metton la materia eterna; e la definiscono co' termini, che distruggono l'entità delle cose, facendola essere un ente negativo, ch'è il medesimo che il non ente, cioè il sinonimo del nulla.
Esempio: Segner. Mann. ag. 11, 5: Non ti sembra già d'essere ritornato a quel primo nulla in cui sei stato sepolto un'eternità?
Esempio: Magal. Lett. At. 215: In questo genere specificate tre cose: Crear la materia dal nulla; creatala, muoverla coll'immateriale, e verificare ec.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 234: Il nulla, dicono eglino, non è fornito di qualità, giusta il comune assioma: non entis nullae sunt qualitates.
Esempio: Alf. Trag. 4, 240: O tu, che eterno, onnipossente, immenso, Siedi sovran d'ogni creata cosa; Tu, per cui tratto io son dal nulla, e penso ec.
Esempio: Pindem. Poes. 110: Premio fòra, e non pena, ad esse (alle anime vili) il tanto Dai generosi cor temuto nulla.
Esempio: Leopard. Poes. 47: A noi presso la culla, Immoto siede, e su la tomba, il nulla.
Esempio: Giobert. Introd. 2, 223: Il nulla non è immaginabile in alcuna guisa, nè pensabile, se non per modo indiretto e negativamente.
Esempio: E Giobert. Error. 2, 149: La semplice negazione del creato è il nulla.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 123: Abbiamo veduto che cosa sia l'impossibilità logica: è il non potersi pensare; brevemente, il nulla.
Esempio: E Rosmin. Orig. Id. 3, 295: Il nulla non mi costringe, non mi necessita, a pronunziar nulla: ma la natura della verità che risplende in me, mi obbliga a dire: "Ciò è".
Esempio: Tomm. Poes. 116: Oh tempo, oh steso fra la terra e il cielo Di pensiero e d'amor gracile velo; Che in te segnato il nulla e il viver pòrte, E l'Eterno e la Morte.
Esempio: E Tomm. Poes. 245: L'alme umane, a mille a mille, O Signor, dal nulla usciro Ad ogni ora innanzi a te.
Esempio: Zanell. Poes. 1, 56: Cadrò: ma con le chiavi D'un avvenir meraviglioso. Il nulla A più veggenti savj: Io nella tomba troverò la culla.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 297: Benignità sì ammirabile esercitata da un Dio con alcune ombre impastate di nulla, quali noi siamo nel suo cospetto.
Definiz: § VIII. Pur figuratam., per Quantità minima, ed altresì per Cosa o Cagione tenuissima, di piccolissimo valore. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 397: Quanto ho detto fin ora in detestazione dell'adulterio, vedrete, che è come un nulla, in paragone di quanto mi rimane a dire.
Definiz: § IX. Nulla, in forza d'Avverb., vale In nessun modo, In nessuna parte, ed altresì In nessuna misura o quantità, Punto. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 163: E' par vero ciò che dice, e non è vero nulla.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 83: La roppe (la lancia) alla penna de lo scudo Del fiero conte, che nulla si mosse.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 29, 59: Che fosse Orlando, nulla le sovviene: Troppo è diverso da quel ch'esser suole.
Esempio: Bandell. Novell. 2, 89: Il barone.... non avendo.... la notte nulla dormito, venuta la mattina dopo che ec.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 7 t.: In ciascuno di quegli eserciti eran tre fratelli, nulla tra loro, nè d'età nè di forza, differenti.
Esempio: Car. Eneid. 1, 352: In dubbio ancora Se fosser vivi, o se pur giunti al fine Più de' richiami lor nulla curassero.
Esempio: Tass. Gerus. S. 4, 62: Ma pietà nulla giove, S'anco te il dritto e la ragion non move.
Esempio: Chiabr. Ang. 31: Io nulla non lo spero, Bench'assai lo desiri.
Esempio: Galil. Op. VIII, 342: In tal maniera risalta una palla, ancorchè di materia durissima e nulla cedente, cadendo sopra la cartapecora ben tesa del tamburo.
Esempio: Bracciol. Schern. 3, 41: Ed ei nulla si muove, o che sia vinto Dal vino, o che legato esser li piaccia.
Esempio: Lipp. Malm. 5, 50: Mentre del fatto poi le dà contezza,... Fa (perchè nulla mai si raccapezza) Chi lo sente, morir di passïone.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 488: Quest'amor di povero vitto basta egli per farti prendere alcune altre esche spregiate, ma insieme nulla voluttuose?
Esempio: Segner. Pred. 573: Cristo, nulla per tali mormorazioni rimasto dalla sua naturale benignità, con quanto amore l'accolse, con quanta energia la difese, ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 7: Nulla rileva (la fama) a chi è sepolto.
Esempio: Giust. Vers. 231: Scendo e tenta la toppa, e nulla avanza, E del forzarla è vana ogni speranza.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 122: Nulla poi monta se in Alemagna i più vetusti diplomi..., siensi rinvenuti sul Reno, o piuttosto ec.
Definiz: § X. In proposizioni interrogative, dubitative, e simili, ha di per sè senso restrittivo, e vale In qualche modo, Comecchessia; che anche dicesi Punto. –
Esempio: Pindem. Poes. 338: Temira, che spregiar, se il pudor nulla Sen turbi, osa una moda ec.
Definiz: § XI. Nulla, si usò per il semplice Non, ma con più forte espressione. –
Esempio: Car. Long. 84: Venuto in cospetto loro, nulla s'ardiva a parlare.
Definiz: § XII. Nulla nulla, così ripetuto, vale Nessunissima cosa, Nulla affatto. –
Esempio: Grazz. Rim. V. 88: E non intendi nulla, nulla, nulla.
Definiz: § XIII. E vale pure Ogni, o Alcuna, o Qualsivoglia, minima cosa. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3: Egli (il demonio) è.... anche forte come leone a chi in nulla nulla gli consente.
Esempio: Firenz. Comm. 2, 2: Perchè, come no' facciam nulla nulla, e' non hanno altro in bocca: "quell'altra faceva, e quell'altra diceva", ec.
Esempio: Nell. Iac. Mogl. 1, 11: Oh, il mio padroncino poi piglia fuoco per poco ve' lui, Nulla, nulla che gli vada a traverso, subito, ec.
Esempio: Guerrazz. Buc. 93: Egli di nulla nulla si arrapinava, accusandola di poco amore.
Definiz: § XIV. E usato avverbialm., vale Pochissimo, In minima quantità. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 246: Ogni volta che egli scappuccia nulla nulla, eccotegli attaccato il sonaglio, ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 9, 28: S'a ventura ode rompersi una frasca, E nulla nulla tremolare il palco, Subitamente pare che s'irasca.
Esempio: E Forteguerr. Terenz. 167: La moglie, se tu tardi nulla nulla, subito pensa, o che amato tu sia, O che ami.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 87: Vecchi che, perdute le zanne, parevan sempre pronti, chi nulla nulla gli aizzasse, a digrignar le gengive.
Definiz: § XV. Nulla meno, vale Non punto meno, Ugualmente, e simili; anche con un termine correlativo, mediante la cong. Che. –
Esempio: Chiabr. Rim. 3, 38: Di Calidonia governò l'impero Un tempo Eneo, e trascorrea ben chiaro Il nome suo per la real possanza; Ma nulla men gire il faceva altiero, Lunge ed appresso, la bellezza eccelsa Di Deianira, singolar sua figlia.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 27, 2, 66: Era pietà e misericordia nulla meno che eroica quella che conduceva Tobia il vecchio per le strade della gran Ninive.
Esempio: Marchett. Lucrez. 135: L'animo adunque..., dich'io, che nulla meno è parte Dell'uom, che sian le mani, i piedi e gli occhi, Parti d'ogni animale.
Definiz: § XVI. E per Nulladimeno, Nondimeno. –
Esempio: Forteguerr. Terenz. 63: Se ben io Brami di tòr colei di mano a quello,... nulla meno, Piuttosto che aver te per mio nemico, Farò come vorrai.
Definiz: § XVII. Buono a nulla, vale Totalmente inetto; e dicesi così di persona, come di cosa. –
Esempio: Cecch. Stiav. 3, 4: Ogni cosa è come una stalla; e poi dicono questi uomini che noi non siam buone a nulla.
Esempio: Giust. Vers. 95: Avaro e buono a nulla, esige mondi Da te che mostri un'oncia di valore.
Definiz: § XVIII. A nulla, posto avverbialm., trovasi nel senso di In qualche modo, In verun modo, Punto. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 105: Non posso pensare, che l'albergatrice del Signor Gesù.... fusse alla Passione, e non vi fusse ricordata a nulla.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 129: Io non ho trovato a questa gravezza nuova voi siate a nulla.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 238: Se a te avessi lasciato a nulla, per mio consiglio nollo accettare, e rinunzia a ogni governo che t'avesse lasciato.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 549: Questo nulla a Roma non lo vogliono a nulla, e sostituiscono in vece del nulla il niente.
Definiz: § XIX. Che nulla è più, ed ellitticamente Che nulla più; è frase usata in locuzioni comparative, per significare il grado estremo di una qualità attribuita a persona o cosa; e vale Che nulla di maggiore ad esso può essere od immaginarsi. –
Esempio: Dant. Conv. 388: Ma ciò tanto è contrario a quello che fare si conviene, che nulla è più.
Esempio: Petr. Rim. F. 149: Nell'estremo occidente Una fera è soave e queta tanto, Che nulla più.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 3: In questo mentre io veggio.... una donzella Della persona.... Sos. Bella forse? Sim. E come! Anzi..., d'un volto Così modesto e così grazïoso, Che nulla più.
Definiz: § XX. Da nulla, posto a mo' di predicato, vale Di nessun valore, Vile, ed anche Inutile; detto così di cosa, come di persona. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 297: La radice verde (dell'aneto) ha virtù diuretica, di romper la pietra e d'aprir le vie all'orina, ma la secca non è da nulla.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 99: Quando tra due cose si fa comparazione, che come l'una sia molto miglior dell'altra, nientedimeno la men buona non s'intende che del tutto sia dispetta e da nulla.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 130: Il qual pensiero.... mi darebbe contento infinito..., se non fosse mescolato con un poco di dispiacere e di dispregio di me stesso, facendomi conoscer per da nulla.
Esempio: Bald. Vers. 87: E quei caprar che noi teniam sì grandi Ne l'arte del sonare, e ch'io credea Che fossero divini, il paragone Mi fece giudicar da nulla e vili.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 171: Badaste mai a un accidente che tutto dì vi sarà occorso nel muoversi le vostre braccia da un posto in un altro, e voi l'averete forse disprezzato come da nulla?
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 7, 113: Per leggera e scema Terrammi, e forse timida e da nulla.
Definiz: § XXI. Di nulla, usato avverbialm., vale quanto Nulla, Punto, e simili. –
Esempio: Tratt. Virt. mor. V. 97: E s'elli crede fare contra natura di nulla, elli non è neente omo.
Esempio: Panzier. Cant. sp. 3: Quell'amor grazioso.... Che tanto è dilettoso, Non si diria parlando: Ciascun lo pruovi amando; Di nulla vi mentisco.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 31: Risolverò più tosto di cedere..., che morire senza potersi aiutare di nulla.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 564: Qual è quel signore terreno così clemente, che perdonando i misfatti..., usi tal carità che i memoriali de' graziati vengano a notizia di un solo; il quale.... rivelandogli non trovi fede, sì che la sua testimonianza vaglia di nulla?
Definiz: § XXII. Meglio che nulla. –
V. Meglio, § XVII.
Definiz: § XXIII. Men che nulla, Manco che nulla, dicesi iperbolicamente per Nulla, Niente, affatto. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 8, 84: Ahi ingordissima avarizia! potresti guadagnarti un bene, di cui il sommo de' tuoi guadagni è manco che nulla.
Definiz: § XXIV. Non per nulla, vale Non a caso, Non senza motivo o ragione, e simili.
Definiz: § XXV. O tutto o nulla; è locuz. alternativa, significante che circa alla cosa di cui si discorre non c'è un partito medio fra due estremi.
Definiz: § XXVI. Per nulla, usato avverbialm., vale, In nessun modo, A nessun patto. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 107: Nacque tra il marito e i parenti grandissima discordia, in modo che per nulla il marito non voleva la moglie ch'egli avea tolta.
Esempio: Cecch. Incant. 4, 1: Sa' tu quel ch'io vorrei da te?... Che tu venissi meco con lei su in casa. S. Per nulla; io guasterei il tutto.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 12: Come così? C. Acciò che la non guasti Il tutto. T. Che non vuol? C. Non vuol per nulla.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 194: Troppo grave sarebbe se mi abbandonassi lui, e non mi volessi per nulla.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 81: Il reggimento aristocratico non vuolsi per nulla confondere con l'idea feudale.
Esempio: E Capp. Scritt. 1, 104: Il rinvenire alcune tracce di gius romano nel diritto longobardico non serve per nulla a decidere la controversia.
Esempio: E Capp. Scritt. 1, 106: Nè io davvero mi fido per nulla di sciogliere questo nodo.
Definiz: § XXVII. E parlandosi di prezzo di vendita o compera, vale Per vilissimo prezzo, Molto a buon mercato. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 171: V'ha un lago ove si truova molte perle, ma il Gran Cane non vuole che se ne cavino; chè, se ne cavasse quante se ne troverebbono, diventerebbono sì vili che sarebbono per nulla.
Definiz: § XXVIII. Poco o nulla; è locuzione che si usa in forza così di Sost., come di Avverb., e vale rispettivamente Poca o nessuna quantità di checchessia, In piccola o nessuna quantità o misura. –
Esempio: Gell. Capr. Bott. 85: L'avere a lavorare un poco sarebbe un piacere; ma sempre, come ho a fare io, che ho poco o nulla, è un dispetto.
Esempio: Bottar. Lez. Trem. 62: Se la cavità, che gl'ingegneri militari chiamano il forno della mina, è un po' troppo grande, il fuoco opera poco o nulla.
Definiz: § XXIX. Senza nulla addosso, in capo, e simili, vale Senza alcun indumento che copra il capo o altro membro. –
Esempio: Sassett. Vit. Ferr. 525: Il quale movendosi sanza nulla in testa, in giubbone, con le lunette di maglia solamente, corse là ec.
Definiz: § XXX. Andare in nulla, Risolversi in nulla, Tornare, in nulla, Venire a nulla, e simili, valgono quanto Annullarsi, Distruggersi; anche figuratam. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 597: Combattè ancora, e restò al di sopra co' Ghinazzi, famiglia antica ghibellina, e che per le parti venne, si può dire, a nulla.
Esempio: Segner. Mann. ag. 23, 3: La felicità de' mondani va tutta in nulla.
Esempio: Leopard. Poes. 146: Ma se un discorde accento Fere l'orecchio, in nulla Torna quel paradiso in un momento.
Esempio: Giust. Vers. 75: Simili a bolla che da morta gora Pullula un tratto e si risolve in nulla.
Definiz: § XXXI. Avere per nulla, o nulla checchessia o chicchessia, Stimare per nulla, o nulla checchessia o chicchessia, Tenere per nulla, o nulla checchessia o chicchessia, Contare, per nulla, o nulla checchessia o chicchessia, e talora anche Tenere in nulla o a nulla, checchessia o chicchessia, valgono: Non stimarlo punto, Non farne conto, Disprezzarlo, e simili. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 176: Qual'è la maggior umiltà e la più profonda, che possa essere? È che l'uomo si tenga nulla.
Esempio: S. Bern. Miser. 16: Deh! non avere per nulla tanto prezzo, il quale il figliuolo di Dio degnò di pagare.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 72: Qual uom servo diviene Sua perduta ha salute, E sono a nulla avute L'opere sue se raddoppiasse Roma.
Esempio: Orig. Omel. volg. 291: Addomanda solamente voi, e voi disidera, e per vostro amore ha ogni cosa per nulla.
Esempio: Bocc. Fiamm. 34: Io, brievemente, aveva il mondo per nulla, e colla testa mi pareva il cielo toccare.
Esempio: Stef. March. Istor. 8, 198: Eletto costui in Papa,... incominciò ad avere per nulla tutti li Cardinali.
Esempio: Bern. Orl. 1, 35: Stimavi poco innanzi il mondo nulla, Or fatto sei prigion d'una fanciulla.
Esempio: Cas. Pros. 4, 147: Di quelle [ricchezze].... si gloriano (i ricchi), sprezzando altrui e per nulla tenendo.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. Ded. 1. 7: La qual razza d'uomini tanto è più da tenere in nulla, che non son coloro che, senza littere in tutto, si quietano nell'ignoranza loro.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 37: Certi enti razionali o fantastici, adorati già lungo tempo addietro, ma ora tenuti interamente per nulla e da chi gli nomina e da chi ec.
Esempio: E Leopard. Pros. 2, 74: Aver per nulla il dolore della disgiunzione e della perdita dei parenti, degl'intrinsechi, dei compagni,... non è di sapiente, ma di barbaro.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 307: L'uomo in se stesso e nell'ingenita sua virtù, pare si conti per nulla.
Definiz: § XXXII. Essere a nulla di una data cosa, e più comunemente Non essere a nulla, di una data cosa, vale Non aver concluso, conseguito, nulla, di ciò che si sperava. –
Esempio: Vill. M. 157: In questa sospensione gli animi de' Toscani, e specialmente de' Fiorentini, si cominciarono a cambiare, veggendo ch'erano a nulla del loro proponimento.
Definiz: § XXXIII. Esser nulla, detto di checchessia, vale Non produrre esso alcun effetto, Non ottenersene nulla, Tornare inutile. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 213: E cominciagli a dare, e sanza restare tanto gli diede, che tutta la ruppe; e la donna gridando, egli era nulla, chè costui gliene diede per un pasto, e poi s'andò a dormire.
Esempio: Speron. Op. 1, 222: Dite sicuramente, che 'l parlamento già cominciato sarebbe nulla, se in cotal fine non terminasse.
Definiz: § XXXIV. Esser nulla di checchessia, o che avvenga checchessia. –
V. Essere, § CLXVIII.
Definiz: § XXXV. Esser qualche cosa nulla, in proposizioni comparative, vale Esser piccolissima cosa, in paragone d'altra molto maggiore. –
Esempio: Dant. Inf. 34: A quel dinanzi il mordere era nulla, Verso il graffiar, che tal volta la schiena Rimanea della pelle tutta brulla.
Definiz: § XXXVI. Esser venuto su dal nulla, e Venuto su dal nulla, dicesi familiarmente di persona che abbia avuta umile origine.
Definiz: § XXXVII. Finire in nulla, Ridursi a nulla, vale Andare diminuendo, Ristringersi o Assottigliarsi, Scemare, gradatamente, fino a non esser più nulla; detto di qualsivoglia corpo o figura. –
Esempio: Nell. Disc. Archit. 39: Circa alle centine, questo è importantissimo, che si faccia, aggiuntandovi nel colmo un mezzo palmo di grossezza, che a' piedi si riduca a nulla.
Definiz: § XXXVIII. Mandare in nulla, e Mettere al nulla. – V. il § LVII.
Definiz: § XXXIX. Non aver nulla, vale Non possedere cosa alcuna, Non avere beni di fortuna.
Definiz: § XL. Usasi anche per Non avere alcun male od incomodo, e figuratam. per Non avere alcun motivo di cruccio verso alcuno. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 38: Pur testè mi diceva Nello, che io gli pareva tutto cambiato. Potrebbe egli essere che io avessi nulla? Disse Buffalmacco: sì, potrestù aver cavelle, non che nulla; tu par mezzo morto. A Calandrino pareva già aver la febbre.
Definiz: § XLI. Non avere chicchessia che far nulla, o a far nulla, con alcuna cosa, o persona, o in una cosa ec., vale Non avere con essa, nè in essa, veruna relazione, appartenenza, interesse, o simile; detto figuratam. anche di cosa. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 105: Nella volontà e nell'opere della volontà, nulla natura o stella ci ha che fare.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 14: Mal sopportando che regnasse Egeo..., il quale nulla aveva che fare con gli Erectidi, e succedesse Teseo forestiero e straniero, ec.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 3, 206: Ora essendosi Silla gittato al sangue, e avendo ripiena la città di morti senza numero e termino, per li molti uccisi per nimicizie particolari, che non avevan che fare nulla con Silla, ec.
Definiz: § XLII. E anche vale Esser molto differente da quella, Esserle molto superiore, Non esser comparabile a quella. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 23: Tutte le frutte.... Son buone a chi le piaccion, secche e fresche: Ma, s'io avessi a esser giudic'io, Le non hanno a far nulla colle pesche.
Definiz: § XLIII. Non compicciar nulla, e Non concluder nulla. –
V. Compicciare, e Concludere, § XVII.
Definiz: § XLIV. Non dare in nulla, vale Non concluder niente, Non riuscire a nulla. –
Esempio: Varch. Ercol. 57: Quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca, o biasimevole e da non dovergli.... riuscire..., se gli dice in Firenze: tu armeggi...; tu t'avvolpacchi; tu non dai in nulla.
Definiz: § XLV. Non esser nulla, è locuzione ellittica per significare Non esserci cosa grave, pericolosa, e simili; ovvero, Non esserci danno, Non doversi alcuno turbare, per qualche cosa. E nel medesimo senso dicesi anche Non essere checchessia nulla per alcuno, o, come anche si usò, ad alcuno. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 187: Necessario sarebbe pure poterlo rimborsare di qualche cosa; e al Mannelli non sarebbe nulla, perchè non può perdere.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 12: Non è nulla (rispose), vien pur lesta: Che pensi tu, ch'io sia privilegiato? Anch'io mi sento mordere, e non fiato.
Esempio: Giust. Vers. 7: Ma silenzio! odo il cannone: Non è nulla: altro padrone!
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 195: In caso tale Mi diceste: non c'è male, Non è nulla, stia tranquillo.
Definiz: § XLVI. Non esser nulla di checchessia. –
V. Essere, § CLXX.
Definiz: § XLVII. Non esserci chicchessia, o checchessia, per nulla. –
V. Essere, § CLXXVIII.
Definiz: § XLVIII. Non far alcuno nulla, vale quanto Oziare, Stare o Vivere in ozio. –
Esempio: Gell. Capr. Bott. 202: A chi lo darai tu mai ad intendere questo? che dove fa bisogno operare sia più utile chi si sta a sedere e non fa nulla, che chi mena le mani?
Esempio: Pindem. Poes. 353: Certo non fu con oziose e vane Ciance, e col fumo delle bianche tazze, Che le colonne sorsero e curvàrsi Gli archi, dove oggi voi del non far nulla Vi riposate.
Esempio: Giust. Vers. 193: Ciurma sdraiata in vil prosopopea, Che il suo beato non far nulla ostenta.
Definiz: § XLIX. Non fare nulla, detto di checchessia, vale Non nuocere, Non fare, o produrre, alcun pregiudizio, ostacolo, o impedimento. –
Esempio: Dant. Parad. 31: Da quella regïon, che più su tuona, Occhio mortale alcun tanto non dista.... Quanto lì da Beatrice la mia vista; Ma nulla mi facea.
Definiz: § L. Non far nulla, usato assolutam., vale Non far cosa giovevole all'uopo, Non riuscire nell'intento. –
Esempio: Salvin. Odiss. 203: Piangean dirottamente a calde lacrime, Ma piangendo però non facean nulla.
Definiz: § LI. Non farsi nulla, o Non essersi fatto, nulla, vale Non prodursi, o Non essersi prodotto, nessun male o guaio. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 281: Il suo naso additando alla fanciulla, Che gli chiedea: vi siete fatto niente? Rispose: no, non mi son fatto nulla.
Definiz: § LII. Non ne far nulla di una cosa, e, con più efficace maniera, Non farne nulla di nulla; e Non ne far più nulla. –
V. Fare, § CDLVIII.
Definiz: § LIII. Non saper di nulla; dicesi di cibi insipidi, e anche di fiori non odorosi; e figuratam., di persona di poco intelletto e di poco spirito, di scritti di nessun pregio, o di atti sciocchi.
Definiz: § LIV. Non valer nulla, significa Non aver alcun prezzo o valore; e figuratam. Non avere alcun pregio, detto di componimento o di opera d'arte, e detto di persona, Esser da nulla. –
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 374: Non desio, no, d'onor; desio d'avere; Che la vil merce sua, che nulla vale, Pur con negarla altrui la fan valere.
Definiz: § LV. Non venire da nulla, parlandosi di piante, e anche di fanciulli, vale Non crescere, o Venir su stentatamente. –
Esempio: Lastr. Agric. 2, 64: Tutte quelle cannuccie più sottili e minute che non vengono mai da nulla.
Definiz: § LVI. Non volere uscire a nulla, trovasi per Non volere spendere nulla. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 515: Non ho panni nè armi, chè il mio vecchio Non vuole uscire a nulla.
Definiz: § LVII. Ridurre a nulla, Recare, a nulla, e talora anche Mandare in nulla, Mettere al nulla, valgono Render nullo, Annientare, Annullare, Distruggere; per lo più in senso figurato. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 9: Egli nella loro città terrestra vivendo nel mondo, recaro a nulla e disfecero la tua immagine.
Esempio: Segner. Mann. ott. 23, 4: Iddio potrebbe scaricarti addosso gragnuole, pioggie, procelle, che ti mandassero in nulla le tue fatiche.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 334: I pasti pieni non possono esser frequenti, se l'uomo non voglia tosto mettere al nulla il suo corpo.
Esempio: Giobert. Teor. Sovrann. 2, 353: Cominciò ben tosto per l'infelice (pel Leopardi) quella malattia, che lo accompagnò infino alla morte; le sue occupazioni letterarie, come diceva egli stesso, furono prima ridotte meno che a mezzo, e poscia a nulla.
Definiz: § LVIII. Ridursi a nulla. – V. il § XXXVII.
Definiz: § LIX. Risolversi in nulla. – V. il § XXX.
Definiz: § LX. Tornare in nulla, e Venire a nulla. – V. il § XXX.
Definiz: § LXI. Questo e nulla è tutt'uno, dicesi di un partito, dal quale non si spera veruno effetto, o d'una quantità disprezzabile di checchessia. –
Esempio: Forteguerr. Terenz. 13: Frattanto spero, che avverrà qualcosa. B. Questo e nulla è tutt'uno.
Definiz: § LXII. Tutto esser nulla, o Il tutto esser nulla; frasi che valgono quanto Tutto esser vano o inutile, Nulla esser sufficiente a ciò che si vuol conseguire. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 122: Il mulattiere oltre modo adirato gl'incominciò con la stecca a dare (ad un mulo) i maggior colpi del mondo ora nella testa ed ora ne' fianchi ed ora sopra la groppa; ma tutto era nulla.
Esempio: Menz. Sat. 69: O fellone, opra, o perverso, Quanto sai, quanto puoi, che 'l tutto è nulla Contra chi serba un cuor pulito e terso.

77) Dizion. 5° Ed. .
NULLADIMANCO.
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pag.274

NULLADIMANCO.
Definiz: Cong. avversativa. Lo stesso che Nulladimeno; ma non è di uso comune. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 350: I quali (cieli), sebbene sono corpi e conseguentemente divisibili e mobili, sono nulladimanco ingenerabili ed incorrottibili.

78) Dizion. 5° Ed. .
NULLADIMENO.
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pag.274

NULLADIMENO.
Definiz: Cong. avversativa. Nientedimeno, Nondimeno, Con tutto ciò, Ciò non ostante, e simili. Si usa, per lo più, in corrispondenza di Benchè, Quantunque, Avvegnachè, e simili, espressi o sottintesi. –
Esempio: Speron. Op. 1, 88: Avvegna dio che l'uomo ami la donna principalmente ed affine che ella ami lui, nulladimeno quel guiderdone, che al suo amante donna grata e cortese per le leggi d'Amore è di donare obbligata, non è lo amare ed accarezzar lui, ma ec.
Esempio: Casott. A. Celid. 4, 38: Voglio adire il parer de' miei scolari, Che sebbene per or non c'è miracoli,... Nulladimen, se non avranno ostacoli, Qui gl'Ipocrati un dì non saran rari.
Esempio: Manfred. Elem. Cronol. 31: Questa solennità (della pasqua) benchè secondo l'antica legge mosaica si celebrasse nel giorno 14 del primo mese,... fu nulladimeno stabilito dalla Chiesa, che ec.
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 8: Hobbes deduce tutte le leggi naturali dal solo principio della nostra propria conservazione, e benchè nella maggior parte dei casi chiaramente se ne inferisca l'utilità generale degli uomini, nulladimeno ei non ha con essa una perpetua.... connessione.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 42: Benchè gravosa sia l'imposizione, Nulladimeno il vivere d'entrata Una cosa mi par, se mal non scerno, Comoda per l'estate e per l'inverno.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 118: Sebbene nessuno dei tre sperasse molto nel tentativo del padre Cristoforo,... nulladimeno la trista certezza fu un colpo per tutti.
Definiz: § Si usa pure, senza queste congiunzioni, con altri costrutti, in contrapposto o per limitazione di cosa ammessa prima come vera. –
Esempio: Red. Lett. 1, 247: Scrivendomi V. S. Eccellentissima che, con tutte queste tre libbre di urina, cresce nulladimeno l'affanno e la tumefazione, bisogna ec.
Esempio: E Red. Cons. 2, 70: Vi saranno delle difficoltà.... a poter sopire e vincere tutti gli sopraddetti mali.... Nulladimeno bisogna farsi animo, bisogna ricorrere a i medicamenti.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 38: Stuccata poi la bocca A, onde la sola mole di acqua A G H premesse sopra l'argento, egli nulladimeno non perdè punto di quell'altezza che per lo peso di tutta l'acqua E F, avea nuovamente acquistata sopra il primo livello I.
Esempio: Ricc. A. M. Om. volg. Pref. 5: Sembrami di vedervi invogliato di sapere come sia potuto avvenire, che talvolta i santi Padri dicessero le loro omelie estemporaneamente, e ci siano poi nulladimeno pervenute scrit. te.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 1, 113: Potremmo immaginare una gradazione lunghissima nella loro forza percettiva.... Tutti questi (enti percettivi) nulladimeno sarebbero determinati a percepire un determinato numero d'individui esistenti, ma nessuno ec.

79) Dizion. 5° Ed. .
NULLAGGINE.
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pag.278

NULLAGGINE.
Definiz: Sost. femm. L'esser da nulla, Qualità d'uomo o di cosa che è da nulla, che manca d'ogni pregio, Nullezza. –
Esempio: Giust. Vers. 87: Sarà inutile il cannone; Morirem d'indigestione, Anzi di nullaggine (qui figuratam.).
Esempio: E Giust. Vers. 206: Cimentano di quando in quando La lor nullaggine che par persona.