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Volume 6 - Dizionario 5° Ed.
1) Dizion. 5° Ed. .
FRUTTIFICATO.
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pag.568

FRUTTIFICATO.
Definiz: Partic. pass. di Fruttificare.
Definiz: § In forma d'Add. Prodotto, Dato, siccome frutto: ma trovasi solamente in senso figurato. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 485: Fruttificata morte Fece l'arbor disfatto; Fruttificata grazia Sì fa l'arbor rifatto.

2) Dizion. 5° Ed. .
FRUTTIFICAZIONE.
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pag.568

FRUTTIFICAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e l'effetto del fruttificare; ed altresì, Il modo come una pianta fruttifica. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 52: E per contrario certe piante, congiunte ad altre, impediscono la lor generazione e fruttificazione.
Esempio: Pallad. Agric. R. 8: Chi arando lascia tre solchi in crudo terreno, iscema li suoi frutti, ed infama la fruttificazione della terra.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 70: È ben utile il verno in che tiri l'aquilone, e causerà utilissima germinazione, nè più oltre sarà da temere delle seguenti fruttificazioni.
Esempio: Targ. Vit. Michel. 62: Osservò esattamente la struttura della lenticula palustris trisulca, e la sua fruttificazione.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 144: Si ricava questa [farina] dall'albero avanti che getti la fruttificazione; perchè arrivato cotesto tempo, si troverebbe la midolla divenuta tutta filamentosa, e non più atta a render farina.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 75: Nell'anno 1779 si vide con maraviglia, in molte piante di melo francesco nel Mugello, una doppia fruttificazione.
Definiz: § E figuratam. –
Esempio: Poliz. Pros. 3: Rifidandomi adonque nella sua esuberante grazia, tratterò brievemente prima del sacramento proprio, dipoi della sua fruttificazione, e finalmente della nostra preparazione a quello.

3) Dizion. 5° Ed. .
FRUTTIFICO.
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pag.568

FRUTTIFICO.
Definiz: Add. Lo stesso che Fruttifero, come comunemente si dice. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 155: Quando la vite, che sola è troppo di lunge, producesse fruttifichi tralci, prendasene uno lungi dalla vite, ec.

4) Dizion. 5° Ed. .
FRUTTIVORO.
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FRUTTIVORO.
Definiz: Add. Aggiunto di animale e propriamente degl'insetti; Che si pasce di frutte, Che divora le frutte.
Voce composta dal lat. fructus e vorare, analogamente a Carnivoro, Erbivoro, e simili. –
Esempio: Vallisn. Op. 1, 315: Oculari anatomiche osservazioni da me e da altri fatte, sì nell'accennata struttura delle armi esterne, sì in quella delle viscere interne de' carnivori, tutte diverse da quelle degli animali erbivori e de' fruttivori.

5) Dizion. 5° Ed. .
FRUTTO.
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pag.568

FRUTTO.
Definiz: Sost. masc., che in un determinato senso fa nel plur. anche Frutta, di gen. femm. Prodotto della vegetazione delle piante fanerogame, il quale sussegue al fiore in conseguenza della fecondazione dell'ovario; e si compone del Pericarpio e del Seme.
Dal lat. fructus. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 14: Lo grano si ha tre stati: che elli è prima alto in erba, poi in ispiga, poi appresso è pieno di frutto e tutto maturo.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 210: Il mandorlo è arbore noto, e le sue diversitadi nel frutto son due.
Esempio: Dant. Conv. 373: [la natura] alla vite le foglie per difensione del frutto, e i vignuoli colli quali difende e lega la sua imbecillità, sicchè sostiene il peso del suo frutto.
Esempio: Sacch. Op. div. 233: L'albero dà di que' frutti che figlia.
Esempio: Alam. L. Gir. 7, 91: Ove arbore miglior frutto non dia, Vi pianta il buon cultor la siepe o 'l pruno.
Esempio: Domen. Plin. 425: Nel medesimo mare sono alberi i quali sempre tengono le foglie; e il frutto loro è simile a' lupini.
Esempio: Sassett. Lett. 132: L'infelice pianta dell'ulivo, che qui si mette a fiorire due volte l'anno, e condurrebbe il frutto, mi cred'io, è ridotto da questi sciagurati di maniera, che ogni quattro anni una volta, e a gran pena, può condurre l'ulive a perfezione.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 10: L'aura, non ch'altro, è della maga effetto, L'aura che rende gli alberi fioriti; Co' fiori eterni, eterno il frutto dura; E mentre spunta l'un, l'altro matura.
Esempio: Soder. Agric. 52: E sono alcune contrade ove possono tanto i venti, che sbattendo i primi fiori ai frutti non gli rattengono.
Esempio: Segner. Mann. marz. 30, 1: Quanti frutti dà la radice, tanti dà 'l tronco; ma la radice ha poi questo di vantaggioso, che gli alimenta.
Esempio: Red. Lett. M. 8: Non produce (un albero del Guayachil) frutti, ma solamente certi fiorellini di color bianchiccio, nel mezzo de' quali si vede il seme, che è assai minuto.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 406: Frutto i botanici e agricoltori chiamano quella parte polposa in cui si sviluppa, si nutrica e si matura il seme. Egli è il parto delle piante e dell'erbe.
Esempio: Trinc. Ben. stab. 11: Se le piante della prima gioventù, e quelle più adulte già disposte pel frutto, promettano buone e sicure speranze, ec.
Esempio: Mei C. Metod. cur. trad. 6: Poichè l'effetto non può alzarsi di più della cagione, nè il frutto più del seme, nè il fiume più della propria sorgente.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 45: Potrebbero forse sussistere e vegetare benissimo le piante, ed anche produrre il fiore e maturare il frutto, senza bisogno del terreno, ec.
Esempio: Martin. T. V. 10, 2: Come arbore piantato lungo la corrente delle acque, il quale darà a suo tempo il suo frutto.
Definiz: § I. In locuz. figur. e figuratam. –
Esempio: Rim. Ant. F. Guinizz. Guid. 1, 81: L'amor crescendo mess'ha foglie e fiore; E ven lo tempo, e 'l frutto non ricoglio.
Esempio: Dant. Purg. 20: I' fui radice della mala pianta, Che la terra cristiana tutta aduggia Sì, che buon frutto rado se ne schianta.
Esempio: E Dant. Parad. 22: Uomini furo, accesi di quel caldo Che fa nascere i fiori e i frutti santi.
Esempio: E Dant. Parad. 27: E vero frutto verrà dopo il fiore.
Esempio: E Dant. Conv. 338: E per li frutti che sono virtù morali e intellettuali, delle quali essa nostra nobiltade è seme.
Esempio: Cavalc. Pungil. 116: È [il detrattore].... simile al vento, il quale fa cadere e cascare i fiori e le gemme delle vigne e degli albori; perocchè, col maladetto fiato della sua lingua, impedisce che i buoni proponimenti ed i buoni cominciamenti di quelli che vogliono servire a Dio, non vengano a frutto perfetto per lo male che ne dicono.
Esempio: Fav. Esop. M. 2: Se il frutto ti piace più che il fiore, cioè leggere il libro e trarne ammaestramento, per accrescere avere, riguarda al fine che importano le parole; e se il fiore ti piace più ch'il frutto, guarda solamente all'ordine del parlare.
Esempio: Petr. Rim. 1, 263: Frutto senile in sul giovenil fiore.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 117: Di buon seme, mal frutto Mieto: e tal merito ha chi 'ngrato serve.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 246: Senza aver preso a pigliare del suo amore fronda o fiore o frutto.
Esempio: Poliz. Rim. C. 267: E 'l frutto ch'io ricolgo è doglia e pianto, Che lo 'ngrato terreno al cultor serba.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 58: L'età precorse e la speranza; e presti Pareano i fior, quando n'usciro i frutti.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 6: E temendo.... per via d'adulazione e de' piaceri, voleva opporsi e non sofferire che tanto nobil pianta gittasse e perdesse il proprio frutto in fiore.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 2, 2: Da quel pianto levò la penitenza Più alti i fiori a maturar poi 'l frutto, Ch'uscir dovea di lui.
Esempio: Metast. Dramm. 6, 385: In te s'ascose L'Autor del tutto, Come nel seno Che il partorì. Ma di quel fiore Tu rendi il frutto; Ma di quell'alba Tu mostri il dì.
Esempio: Mont. Poes. 1, 251: Ed eran quelli che fecondo e brutto Del proprio sangue fecero il mal tronco, Che diè di libertà sì amaro il frutto.
Definiz: § II. Per estensione e poeticam., detto di erba, in senso figurato. –
Esempio: Dant. Parad. 11: Per trovare [San Francesco] a conversione acerba Troppo la gente, e per non stare indarno, Reddissi al frutto dell'italica erba.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 348: Tornossi.... santo Francesco in Italia a convertire quelli d'Italia al servigio d'Iddio, e però dice: al frutto de l'italica erba; cioè a fare fruttificare l'erba d'Italia, cioè li cristiani d'Italia, li quali, benchè fussono cristiani, non seguitavano la via dell'Evangelio di Cristo come seguiva santo Francesco e li suoi frati, e così erano come erba che non fa frutto.
Definiz: § III. Più particolarmente dicesi Il prodotto di alcuni alberi, e di alcune piante fruticose od erbacee, che è carnoso e polputo, e buono e saporito a mangiarsi. E in questo senso fa nel plur. anche Frutta di gen. femm., specialmente in quanto si procaccino o si serbino per mangiare, o si portino in tavola. –
Esempio: Rim. Ant. F. Folg. Gemign. 2, 189: Frutta, confetti, quanti li è talento.
Esempio: Fr. Iac. Tod. 86: Eva la qual mangiò il vietato frutto.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 570: Ordinò con la sua famiglia, che quand'elli chiedesse appresso le vivande le frutta, che le camere fossero aperte, ec.
Esempio: Vill. G. 15: Viveano, quasi come bestie, di frutta e di ghiande.
Esempio: E Vill. G. 499: Addì 11 d'aprile in tutta Toscana cadde una gran neve,... e credettesi che avesse guaste tutte le frutta e vigne.
Esempio: Barber. Docum. Am. 32: Vegnendo a le fïate Mangiari o frutta, lodo chi schifare Sa di non quei pigliare, Che non si posson nettamente torre.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 238: Vennero le due giovinette in due giubbe di zendado bellissime, con due grandissimi piattelli d'argento in mano pieni di varj frutti, secondo che la stagion portava, e quegli davanti al Re posarono sopra la tavola.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 11: In quelli tempi, ne' quali non si sapea altro che frutti campestri e di ciò si vivea, egli insegnò loro seminare ed arare.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 839: E quando essi ebbono desinato tutte le vivande, elli comandò che venessono le frutta.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 71: Come fanciullo che maturo frutto Ripone, e poi si scorda ove è riposto, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 59: Dentro la cella il vecchio accese il fuoco, E la mensa ingombrò di varj frutti.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 11: Bellissimi arbori, copiosi di odoriferi fiori, e di pochi ma soavissimi frutti:... e chiunque desidera o cor di que' fiori o mangiare di que' frutti, gli è necessario, ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 321: Porta il buon vecchio alla seconda mensa Coi frutti il latte condensato e duro, L'oliva, il pomo, il pero, ec.
Esempio: Vett. Colt. 70: I meli.... conducono il frutto, per un loro ordinario, due volte l'anno; io intendo la primavera e l'autunno.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 5: Smonta e fascia le piaghe, e, come puote Meglio, d'un'alta palma i frutti scuote.
Esempio: Soder. Coltiv. 39: Quelle [viti] poi, che per troppe foglie non conducono il frutto, si curano ec.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 82: Ma de' frutti stessi la copia, la varietà, le figure, i colori, le scorze, i picciuoli, le granella, le polpe, i sapori, richiederebbon da per sè soli un libro.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 123: Credeva... che inverminassero i fanciulli per l'uova inghiottite co' frutti, e perciò in tempo d'estate fossero questi più soggetti alla inverminazione.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 195: Si erano pasciuti delle erbe e delle frutta che la terra e gli arbori somministravano loro spontaneamente, e di altre nutriture vili, e facili a procacciare.
Definiz: § IV. In locuz. figur. e figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 293: Uno de' più belli e dolci frutti di questo ramo è la reverenza che debbe al maggiore il minore.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. M. 9: E avvedendosi, le poetiche opere non essere vane o semplici favole o maraviglie,... ma sotto sè dolcissimi frutti di verità istoriografe e filosofiche avere nascosi, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 839: E però s'usa di dire: Elli ebbe delle frutta di frate Alberigo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 153: La consolazïon che seppe, tutta Diè lor, benchè per sè tôr non la possa; Che giunto si vedea quivi alle frutta, Anzi poi che la mensa era rimossa.
Esempio: Capp. Longob. 165: Queste frutta erano già mature, allora che il possente Carlo fermò l'esercito alle Chiuse, ec.
Definiz: § V. E in tal significato riceve varj aggiunti, concernenti più che altro qualche speciale qualità di esse frutta, o la stagione in che si maturano; i quali si dichiarano a' respettivi luoghi. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 35: Questo reame ha nome Reobales. Suoi frutti sono datteri, pistacchj, frutto di paradiso, e altri frutti che non sono di qua.
Esempio: Vett. Colt. 70: Que' frutti, i quali si maturano prima, sono in sul vecchio; e i serotini in sul nuovo.
Esempio: Soder. Agric. 44: E s'egli accaggia interlunio, tutti i frutti primaticci e quelli d'inverno ne resteranno offesi.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 127: In ogni altro arbore che abbia frutto d'osso, e s'inseti, il di fuori sarà quello che era innanzi, o persico o susino, o albercocco e simili.
Esempio: Trinc. Agric. 395: Si piantano [in marzo] gli ulivi,... le piante de' frutti di diverse sorte, a riserva di alcune che mettono anticipatamente, come sarebbero mandorli, persichi, nocelli, e simili frutti da osso.
Esempio: E Trinc. Agric. 414: Si cominciano a cogliere verso la fine del mese [di settembre] le frutta dall'inverno, che sono in paesi caldi, e mostrano d'esser fatte.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 184: Sia la corona egualmente tenuta per tutte le parti; nel mezzo però alquanto aperta, specialmente nei frutti da autunno e da verno.
Definiz: § VI. Prendesi anche per Albero o Pianta che produce i frutti da mangiare, Albero che fa le frutta, Albero pomifero. –
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 72 t.: Anche di tagliare fichi, alberi e frutti che sono in sulla carbonaia.
Esempio: Cant. Carn. 2, 335: Quando troviam che sia imprunato il frutto, Vi montiamo a rilento.
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 709: Nell'istessa stagion si puote ancora Disramar e potar le vigne e i frutti.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 334: Gli alberi, o per meglio dire i frutti, si hanno a porre per ordini diritti.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 372: Diceva Teofrasto, che i frutti coltivati e domestici cadevano più presto in infermità che i salvatichi.
Esempio: Ross. B. Appar. Med. 37: E per li quadri poi del giardino, tra gran quantità di diversi frutti, qual fiorito, quale sfiorito e carico di picciole frutte, ec.
Esempio: Olin. Uccell. 67: Non voglion esservi attorno (al boschetto) posatoj, cioè nè alberi nè frutti.
Esempio: Trinc. Ben. stab. 27: Quello che si è detto de' gelsi,... si può adattare non solamente a' frutti, come per esempio fichi, peri, ciliegi e simili, ma eziandio a i cocomeri, poponi ec.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 85: Nel medesimo filare un ulivo sia distante dall'altro ulivo, o da qualunque frutto, per lo meno braccia 20;... e fralle viti di esso filare, siccome anche fralle viti medesime e qualunque pedale di frutto, corra la distanza di due braccia almeno.
Esempio: Paolett. Append. 9: Una gran parte delle pianure è piantata tutta a viti, a pioppi ed a frutti.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 61: Si piantano [in marzo] i maglioli, i gelsi ed i frutti di diverse qualità, a riserva d'alcuni che anticipano a mettere, come sono i mandorli, i peschi, ec.
Esempio: E Lastr. Agric. 4, 51: Piante e frutti nani, come si ottengano.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 11: Noi, coltivando i frutti nostri salvatici, gli abbiamo addomestichiti.
Definiz: § VII. Per estensione, detto di altro albero o pianta, ed anche semplicemente per Frutice. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 490: Il guardian delle pecchie proccuri che appresso il lor luogo sia abbondanza di fiori, a' quali o in erbe o in frutti o in arbori, con la 'ndustria proccuri.... E i frutti sieno rose, ramerino, ellere d'arbori, mandorli, peschi, peri, meli, e tutti arbori pomiferi, sanza amarore; e de' salvatichi querce da ghiande, roveri, bossi, terebinto, lentischio, cederni, tigli, leccio minore, ec.
Esempio: Albert. Piag. Boez. 57: Chi vorrà la sua terra seminare, Anzichè 'l nuovo seme entro vi metta, De' frutti vecchi la farà spogliare (Lat.: liberat arva prius fruticibus).
Esempio: Vett. Colt. 57: E medesimamente brama [l'ulivo] luoghi temperati, e non troppo freddi nè troppo caldi; onde nel Mugello e sotto l'Apennino non viene innanzi questo frutto, per la freddura grande.
Definiz: § VIII. In più largo senso, usasi a significare Tutto ciò che la terra, e propriamente coltivata, produce per l'alimento e l'uso degli uomini e degli animali. –
Esempio: Ordinam. Giust. G. 36: Le case e le terre, e le possessioni in cotal modo occupate, overo così prese, faccia ristituire co li frutti che fossono quindi ricevuti.
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 57: Li loro campi non rendono assai frutto, per l'umidore de l'acqua che vi giace entro troppo lungamente.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 17: Usurieri che prestano danari per altrui, e di sopra il capitale prendono il merito o in denari o in cavalli o in biada o vino o in frutti di terra, ec.
Esempio: Dant. Purg. 28: La campagna santa, Ove tu se', d'ogni semenza è piena, E frutto ha in sè, che di là non si schianta.
Esempio: E Dant. Purg. appr.: Qui fu innocente l'umana radice; Qui primavera sempre, ed ogni frutto.
Esempio: E Dant. Conv. 269: Dice Santo Iacopo apostolo:... Ecco, lo agricola aspetta lo prezioso frutto della terra, pazientemente sostenendo, infino che riceva lo temporaneo e lo serotino.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 9: Con temperata aria [Firenze], guardata da nocivi venti, povera di terreno, abbondante di buoni frutti, ec.
Esempio: Bocc. Comm. Dant. M. 2, 27: Frutti prodotti dalla terra di sua spontanea volontà germinante.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: La terra manda fuori il frutto suo: cioè prima l'erba, e poi la spiga, poi il granello granito nella foglia.
Esempio: Tor. Miser. 80: Poverissimo uomo, ma contento de' termini d'uno suo piccolo campicello, nel quale lavorando, e de' frutti d'esso vivendo, continuamente dimorava.
Esempio: Speron. Op. 1, 22: In quella guisa che 'l sole move l'umore terreno a fare i frutti che noi cogliamo.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 75: Ogni campo d'intorno arso e distrutto Ha la provida man degli abitanti; E 'n chiuse mura, e 'n alte torri il frutto Riposto al tuo venir più giorni avanti.
Esempio: Band. C. 23, 48: Alla pena, a chi facessi debbj, piazze, cetine, e abbruciasse macchie o stoppie,... della confiscazione de' beni, e perdita dell'istrumenti e bestie, del frutto del terreno dissodato e seminato, ec.
Definiz: § IX. In locuz. figur. e figuratam. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 86: O terra senza tribulo nè spina, Germinatrice del perfetto frutto,... Se', Vergine Maria, beata in tutto.
Esempio: Dant. Purg. 17: Altro ben è che non fa l'uom felice; Non è felicità, non è la buona Essenzia d'ogni ben frutto e radice.
Esempio: Petr. Rim. 2, 189: E fra tanti sospiri e tanti lutti, Tacita e lieta sola si sedea, Del suo bel viver già cogliendo i frutti.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 839: Il tradimento è frutto di mal cuore, e così fatto frutto diede elli.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 29: Se tu hai, come dici, l'anima dato a Dio, aspetta faccia del suo la sua volontà; apparecchiati a queste derrate, di questi frutti aspetta.
Esempio: Robb. Recit. 308: Oh, se 'l fusse vivo! ma Iddio coglie e' frutti al tempo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 32: Ben seminato avea, ben cogliea il frutto; Ma tu se' giunto a disturbarmi il tutto.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 78: Sì che l'Asia respiri omai dai lutti, E goda tu della vittoria i frutti.
Esempio: E Tass. Gerus. 14, 62: Solo chi segue ciò che piace è saggio, E in sua stagion degli anni il frutto coglie.
Definiz: § X. Pure in locuzioni figurate, e riferito in particolare a cose d'amore, denota L'ultimo e più desiderato termine de' piaceri amorosi; ed anche semplicemente L'effetto, La riuscita, d'un amoreggiamento. –
Esempio: Ovid. Pist. 158: Ma poco gli valse, chè giàe non ebbe da me il disiato frutto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 31: Tu credi esser più amato: io credo questo Medesmo: ma si può vedere al frutto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 22, 34: Bradamante.... Dice a Ruggier, se a dar gli ultimi frutti Lei non vuol sempre aver dura e selvaggia, La faccia domandar per buoni mezzi Al padre Amon.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 151: Da quel dì Dafni tra' pastor fu 'l primo, E di più nobil ninfa il frutto colse, Che si trovasse allor ne' campi toschi.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 122: E spesso or donna, or uom, gustati avea [Tiresia] I frutti del figliuol di Citerea.
Definiz: § XI. Figuratam. per Forza, Virtù, di fruttificare; Fecondità, Fertilità. –
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 98: La terra di gran frutto, e l'aer sana.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 271: Alma Ciprigna Dea,... Tu fai l'aer seren, tu queti il mare, Tu dài frutto al terren, ec.
Definiz: § XII. E per Profitto, Utile, Rendita, e propriamente annuale, che si ricava dal prezzo dei prodotti della terra e delle possessioni, e di ciò che si accompagna con queste; e in significato generico, per Rendita, Entrata. –
Esempio: Dant. Parad. 22: Ma grave usura tanto non si tolle Contra il piacer di Dio, quanto quel frutto Che fa il cuor de' monaci sì folle.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 84: Non d'aiutare i futuri frutti delle bestie e delle terre, e delle loro passate fatiche, ma di consumare quegli che si trovavano presenti, si sforzavano con ogni ingegno.
Esempio: E Bocc. Testam. 142: Sì veramente che ogni frutto il quale de' predetti miei beni si ricoglierà o trarrà, debba pervenire nella casa del predetto Iacopo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 90: Rendite e frutti d'ogni possessione, E ciò c'ha al mondo, in man tutto le pone.
Esempio: Stat. Cav. S. Stef. I, 33: Le quali cose.... chi non adempierà, sia privato de' frutti d'un anno della commenda.
Esempio: E Stat. Cav. S. Stef. II, 144: Le commende e tutti gli altri beni, per cagione de' quali saranno debitori, s'intendino essere ritenuti per il tesoro, e tanto tempo si ritenghino o s'affittino da chi sarà ordinato, che de' loro frutti ed entrate sia soddisfatto interamente, così al debito principale, come alle spese per ciò fatte.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 92: Donò al Comune di San Miniato la terza parte de' frutti delle alluvioni dell'Arno, che si pagava a lui ogn'anno.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 230: Le mucche poi vogliono i luoghi abbondanti di limpide gelidissime acque, per poter trarre dal loro latte ottimi burri. Il frutto maggiore si ha certamente da queste.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 56: Questo terreno, a riserva di un poco di erba e qualche sterpo, poc'altro produce di frutto.
Esempio: E Lastr. Agric. 3, 84: Il frutto che produce questo bestiame suol esser maggior o minore, secondo la maggiore o minor qualità di pascolo, migliore o peggiore, che gli s'assegna, ec.
Esempio: Giord. Op. 1, 247: I sovrabbondanti frutti delle terre si spendevano a renderle ancora più fertili, più salubri, più amene.
Esempio: Capp. Econ. 365: La sostanza e l'utilità del contratto consistono in ciò, che il lavoratore risieda sul fondo, e che la persona stessa lavori la terra e ne raccolga per sè i frutti.
Definiz: § XIII. E per Rendita di uno stato, città, paese, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 266: A lui.... fece sposare la Lisa. A' quali.... il Re, oltre a molte gioie e care che egli e la Reina alla giovane donarono, gli donò Ceffalù e Calatabellotta, due bonissime terre e di gran frutto.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 35: Restituire a Borbone lo Stato suo con i mobili di grandissimo valore e i frutti stati occupati dalla Camera reale.
Esempio: Bemb. Stor. 85 t.: Russi,... e Santo Arcangelo, e Savignano,... terre frumentarie e di molto frutto ciascuna, ed anco Montefiore,... alla Repubblica si resero.
Esempio: Lett. Uom. ill. 204: Il Cardinal Grimani.... lassò un suo figliuolo,... al quale lasciò anche i frutti di S. Vito, membro del patriarcato di Aquileia, dove Mons. Patriarca ha la iurisdizione temporale.
Definiz: § XIV. In senso figurato, prendesi per Utilità, Giovamento, Profitto, Vantaggio; ed anche semplicemente per Sodisfazione, Appagamento. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Se Dio ti lasci, lettor, prender frutto Di tua lezione, or pensa.
Esempio: E Dant. Conv. 285: E difiniro così questo onesto: quello che, sanza utilità e sanza frutto, per sè di ragione è da laudare.
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 3: E priego quelli i quali per quest'opera sentiranno alcun frutto, che prieghino Iddio, che perdoni alla mia presunzione.
Esempio: Vill. G. 1: E però fedelmente io innarrerò per questo libro in piano volgare, acciò che li laici sì come gli alletterati ne possano ritrarre frutto e diletto.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 119: Che frutto hoe io tratto per avere tante volte garrito?
Esempio: Bocc. Decam. 8, 121: Li quali, a queste parole pensando, e non potendo d'esse comprendere nè intendimento nè frutto alcuno per la loro bisogna, quasi scornati a ritornarsi indietro entrarono in cammino.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 123: Così si crede farà, per non accrescere più sanza alcuno frutto la loro mala disposizione.
Esempio: Giannott. Op. 1, 88: Il quale era noto alle pietre, che era stato di maggior frutto che alcuno altro ordine che, dal Consiglio grande in fuori, fusse mai introdotto.
Esempio: E Giannott. Op. 2, 305: Perchè Milesia debba pur volere Della bellezza sua trar qualche frutto, E gustare ancor lei qualche piacere.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 37: Conceduto mi fu (che sempre suole essere con molto piacer mio e con molto frutto) di communicar insieme de' nostri studj.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 107: Gli Ateniesi riceveron frutto spesso da Alcibiade, quando fu capitano e quando fu privato.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 4, 177: Magnificando le provvisioni, le spese e gli aiuti che si prestavano, laceravano all'incontro il mal governo del Duca, che malamente impiegandoli ne cavasse così poco frutto.
Esempio: Segner. Mann. magg. 15, 5: E pure tanta gente si reca a frutto maggiore operare secondo la carne, che non secondo lo spirito.
Esempio: Leopard. Poes. 155: A te serbato È di cotanto favellare il frutto.
Esempio: E Leopard. Pros. 1, 282: Difficoltà che si frappongono al conseguimento della gloria alla quale aspiri, e sì del frutto che ella è per produrti in caso che tu la conseguisca.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 13: Rinnovarono parecchie volte la batteria, ma sempre con poco frutto.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 321: Oimè, qual frutto Avrò da nuovi falli?
Definiz: § XV. Per similit. –
Esempio: Dant. Parad. 23: E Beatrice disse: Ecco le schiere Del trionfo di Cristo, e tutto il frutto Ricolto del girar di queste spere.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 631: Cioè, ecco lo premio e lo guadagno, che ànno fatto li cieli col suo girare e mandare influenzie giuso nel mondo:.... imperò che li beati si possano dire frutto acquistato dei cieli, e li dannati sono la perdita dei cieli, che li ànno notricati invano.
Definiz: § XVI. E per Premio, Ricompensa. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 21: Sol le leggiadre E belle membra mie volea per frutto De l'opra sua, vinto ch'avesse il tutto.
Esempio: Martin. T. V. 10, 286: Certamente, se v'ha frutto pel giusto, v'ha certamente un Dio, che giudica costoro sopra la terra.
Definiz: § XVII. E in senso più determinato, per Utilità pecuniaria, Lucro, Guadagno. –
Esempio: Dant. Conv. 386: Potrebbe qui dire alcuno medico o legista: Dunque porterò io il mio consiglio, e darollo eziandio che non mi sia chiesto, e della mia arte non arò frutto?
Esempio: Mazz. Lett. 2, 7: Dicemi che compagnia (cioè compagnia mercantile) gli viene (conviene) avere; e ove a voi venisse prima in consolazione dell'animo, poi pensaste n'uscisse frutto, non sa a cui vi cambiasse; perchè le genti non sono oggi buone a Dio e a' compagni come si solea.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 21: Continua a' nostri giorni in queste parti con molto onore e con molto frutto l'istessa cura (l'amor de' cavalli).
Esempio: Lambr. Bach. Set. 118: E siccome per esse [pratiche] io ottengo bozzoli cercati dai trattori per la molta rendita;... io spero che chi voglia imitarmi, avrà anch'egli abbondevole frutto delle sue fatiche.
Definiz: § XVIII. E per Ciò che si ottiene, si guadagna, si ritrae, dondechessia. –
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 249: La moneta, che è frutto, istrumento, ed ancora corpo di commercio, ed è in certa maniera la mezzana proporzionale fralle cose permutabili, era ec.
Definiz: § XIX. Frutto, in senso particolare, dicesi Il merito che si paga o che si riscuote di denari presi o dati a prestito, e che è in una data proporzione col capitale; Interesse. E più frequentemente usasi nel plur. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 17: Usurieri che prestano danari per altrui, e di sopra il capitale prendono il merito o in denari o in cavalli o in biada o vino,... sanza contare i frutti in pagamento; e ancora fanno peggio, che li vogliono contare due fiate o tre l'anno, per far montare l'usure.
Esempio: Barber. Docum. Am. 122: E... don mai non finge Quel ch'esso face per cambio o per frutto.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 92: Non ti tolgo che se hai in casa di tuo marito oltra la dota, tu non possi o quel più dare, o il frutto v'entrasse di quello.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 5, 1, 53: La determinazione di questi frutti, overo interessi, gran dependenza riceve da quel che si è discorso di sopra circa l'uno e l'altro interesse del mutuo.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 370: Andò a trovare un tal uomo.... debitore del padre suo di certa somma di danaro a censo, ed in nome di lui tutto il decorso de' frutti fino a quel giorno riscosse.
Esempio: Not. Malm. 1, 373: La natura del censo è, che colui il quale presta danari a censo, non può richiedere la somma principale che egli dà, ma solo i frutti di essa.
Esempio: Paolett. Append. 43: Detratti i frutti delle anticipazioni primitive per le spese annuali, quando ella (l'agricoltura) sia ben intesa e bene esercitata, e non avvengano disgrazie, non rende meno del cento per cento, e tal volta più ancora.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 45: Statuiva che, finchè l'erario non fosse ristorato, solo i due quinti dei frutti dei Monti si pagassero.
Esempio: Capp. Econ. 402: Discorse intorno.... alla ingiustizia di pretendere da ogni impiego di capitali un frutto corrispondente e perenne.
Esempio: E Capp. Econ. 409: Qui si vuole di quel capitale un frutto spendibile, si chiede una rendita bella e sonante.
Definiz: § XX. Per similit. –
Esempio: Capp. Econ. 403: Ogni cosa ha un frutto, quando, nell'adoprarla che ei fa, l'uomo la consuma.
Definiz: § XXI. Frutto, figuratam. e in largo significato, prendesi per Ciò che è prodotto da una causa, Effetto o Conseguenza. –
Esempio: Dant. Parad. 2: Virtù diverse esser convegnon frutti Di principj formali.
Esempio: E Dant. Parad. 12: La donna che per lui l'assenso diede, Vide nel sonno il mirabile frutto Ch'uscir dovea di lui e delle rede.
Esempio: E Dant. Parad. 20: L'altro,... Sotto buona intenzion che fe' mal frutto, Per cedere al pastor si fece greco.
Esempio: E Dant. Conv. 350: Le vertù sono frutto di nobiltà.
Esempio: Petr. Rim. 1, 3: E del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto, E 'l pentirsi, e 'l conoscer chiaramente, Che quanto piace al mondo è breve sogno.
Esempio: Pindem. Poes. 27: Frutto de' suoi sorrisi, e non del sole, È quest'aere sì lucido e sereno: De' fiati suoi, non d'erbe e di vïole, Frutto è quest'aere di fragranza pieno.
Esempio: Leopard. Poes. 157: Se il giovanile stato, Dove ogni ben di mille pene è frutto, Durasse tutto della vita il corso.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 33: Una vittoria francese distrusse i frutti di venti vittorie tedesche o russe.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 11: Vid'io l'ombre esultanti Di Giovanni Pisano e di Niccola, Che dicevan tra lor: Ma che ignoranti! È questo il frutto della nostra scuola?
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 19: Scoprire per quali occulte cagioni i suoi dettami (della scienza didascalica) siano stati nell'universalità praticati in guisa da produrre in alcune parti dell'insegnamento piccolissimo frutto, in altre frutti amari e perniciosi.
Definiz: § XXII. E in senso più concreto, per Cosa fatta mediante un particolar lavoro, Opera della mente, dell'ingegno, della mano, di una data arte od industria, e simili. –
Esempio: Car. Apol. 177: Privando il mondo de' frutti de la dottrina e del giudizio vostro.
Esempio: E Car. Lett. fam. 3, 108: Ricordatevi di me e della promessa circa ai frutti de' vostri studj.
Esempio: Ner. Art. vetr. Prol.: Non è dubbio alcuno che il vetro è uno de i veri frutti dell'arte del fuoco, poichè molto si assomiglia ad ogni sorte di minerale, e mezzo minerale.
Definiz: § XXIII. In senso speciale e biblico, e nel numero plurale, prendesi per Le opere buone o cattive dell'uomo; Ciò che egli fa, opera, di bene o di male. –
Esempio: Dant. Conv. 338: Si legge nel Vangelio di san Matteo, quando dice Cristo: Guardatevi da' falsi profeti: alli frutti loro conoscerete quelli.
Esempio: S. Greg. Omel. 1, 104: Ciascun perverso, il quale non si cura di fare qui il frutto della buona operazione, trova subito apparecchiato l'incendio e la fiamma della geenna.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 98: Non sono di Dio quelle che sostengono visitazion di vane e ben mondane, o balli nelle chiese e presso loro, o vero merende, desinari e taverna della chiesa. Da' frutti loro conoscer le potrai.
Esempio: Martin. T. N. 1, 78: Guardatevi da' falsi profeti, che vengono da voi vestiti da pecore, ma al di dentro son lupi rapaci. Li riconoscerete da' loro frutti.
Definiz: § XXIV. Figuratam. riferiscesi a prole, figliolanza; usato anche in locuz. figur. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 302: Pregasse Dio che gli desse frutto del suo ventre.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. appr.: Pregando Iddio che gli desse frutto del suo matrimonio.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 398: Pregasse Iddio che gli desse frutto della sua compagnia.
Esempio: Stor. Mos. 12: Madonna, io abbo una mia vicina, ch'è del popolo di Dio, che si scipòe l'altrieri, e non giunse a bene lo suo frutto.
Esempio: Morell. Cron. 245: Il primo frutto che Pagolo avesse, e che egli acquistò della sua donna, fu una fanciulla femmina.
Esempio: Ciaper. Lett. 11: Molto e grandemente avete da rallegrarvi di tale figliuola, e ringraziare Dio che s'è degnato di ricevere in così poco tempo il vostro frutto.
Esempio: Tass. Rinald. 9, 41: E tu perdona a lei, che ben lo merta, Poichè n'è nato così nobil frutto.
Esempio: Bald. Vers. 125: Il figlio è frutto (Se nol sai) de le nozze; e questo frutto È dolce sì, che la dolcezza sua Può temprar mille amari.
Esempio: Leopard. Paralip. 3, 40: Quando Priamo alle troiane Genti e di sua radice i tanti frutti Mancàr, ec.
Definiz: § XXV. E figuratam., riferito ad opera dell'ingegno. –
Esempio: Bald. Pros. 520: Dedicò la fatica sua, come frutto partorito nella servitù di lui, al cardinale Ranuccio suo patrone.
Definiz: § XXVI. E in particolare detto di Gesù Cristo incarnatosi nel ventre di Maria Vergine. –
Esempio: Salvereg. volg. 70: Mostraci il tuo figliuolo Iesù Cristo, Madonna, benedetto frutto del ventre tuo, dopo questo peregrinaggio.
Esempio: E Salvereg. volg. 71: O Madonna, lo frutto del ventre tuo è innebriato del quore nostro, ed è soavitade delli peccatori. Questo è lo frutto benedetto, lo quale nacque della Vergine Maria.
Definiz: § XXVII. E riferito ai parti degli animali. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 89: Sarà trovato da te.... una troia molto grande, sotto l'elci della riva del fiume, la quale giacerà avendo parturito frutto di trenta capi.
Definiz: § XXVIII. E altresì riferito ad altri loro prodotti. –
Esempio: Dant. Conv. 342: Così bene si verrebbe alla conoscenza delle api per lo frutto della cera ragionando, come per lo frutto del mele, tutto che l'uno e l'altro da loro proceda.
Definiz: § XXIX. Frutti di mare, diconsi Quei piccoli animali marini che portano conchiglia. –
Esempio: Red. Lett. 2, 282: Non vi è frutto di mare,... non vi è arsella, non vi è ostrica, che abbia nel mangiarla un sapore così delicato, così gentile, così odoroso, come lo hanno queste brume tanto cotte, quanto crude.
Definiz: § XXX. Frutti di stagione, diconsi Quelli che sono proprj di ciascuna stagione; e figuratam. e scherzevolmente, Gl'incomodi, malanni, o simili, che porta seco questa o quella stagione, e più particolarmente Le infreddature o costipazioni, parlandosi dell'inverno.
Definiz: § XXXI. E Frutti fuor di stagione, diconsi Quelli che talvolta maturano dopo ch'è passata la stagione loro propria; e figuratam. e scherzevolmente dicesi di atti, portamenti, passioni, o simili, a cui l'uomo si lasci andare in età non adatta o conveniente.
Definiz: § XXXII. A frutto, coi verbi Dare a frutto, Mettere a frutto, Tenere a frutto, ovvero Prendere a frutto, Ricevere a frutto, e simili; o aggiuntivo di denari, somma, e simili; vale A interesse, Col pagamento, o Con la riscossione, d'un interesse in certa proporzione col capitale dato o ricevuto in prestito. –
Esempio: Segner. Op. 4, 644: Non considerano così fatte mancanze, come se il Signore nel suo giudizio avesse solo da chieder conto al servo negligente del talento scialacquato, o non l'avesse anco a chiedere del talento non dato a frutto.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 3, 350: Tu avresti potuto tesoreggiarne (de' tuoi beni; e parla Cristo al peccatore), mettendoli a frutto in mano de' poveri, che era un porli ad usura nelle mie proprie mani; ed io te ne avrei dato tal merito, che te beato!
Definiz: § XXXIII. Senza frutto, posto avverbialmente, vale Senza pro, Inutilmente, Invano. –
Esempio: Dant. Purg. 3: E disiar vedeste senza frutto Tai, che sarebbe lor disìo quetato, Ch'eternalmente è dato lor per lutto.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 210: Come un valente uomo di Corte similmente, e non senza frutto, pugnesse d'un ricchissimo mercatante la cupidigia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 28: Perchè pur vai Senza frutto in costei ponendo il core?
Esempio: E Ar. Orl. fur. 21, 34: Così più volte la sfacciata donna Tenta Filandro, e torna senza frutto.
Definiz: § XXXIV. Albero da frutto, o Pianta, da frutto, dicesi Quello o Quella che fa frutti, Albero o Pianta fruttiferi; e in particolare intendesi di frutti buoni a mangiarsi. –
Esempio: Targ. Viagg. 4, 333: Una gran parte [del contado fiorentino], per l'avanti soda, stipata e boscata,... è stata ridotta a sementa, e ripiena forse troppo di piante da frutto.
Esempio: E Targ. Viagg. 4, 334: Le piante di viti, di ulivi e di alberi da frutto e da sostegno, troppo folte e fitte, in guisa che si noiano colle barbe.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 171: Amena non men che utile è la coltivazione degli alberi da frutto.
Definiz: § XXXV. E Ventre da frutto, trovasi detto per Ventre atto alla generazione, Fecondo. –
Esempio: Dant. Conv. 395: E tolsi due mariti, cioè a due etadi fruttifera sono stata. Ora, dice Marzia, che 'l mio ventre è lasso, e ch'io sono per li parti vota, a te mi ritorno, non essendo più da dare ad altro sposo: cioè a dire, che la nobile anima conoscendosi non avere più ventre da frutto, cioè li suoi membri sentendosi a debile stato venuti, torna a Dio (qui riferito figuratam. all'anima).
Definiz: § XXXVI. Animale da frutto, o Bestia, da frutto, dicesi Quello dal quale si trae profitto, vendendone i parti o i prodotti. –
Esempio: Targ. Viagg. 7, 294: Aveva con essi convenuto che.... consegnassero insieme col podere num. 150 bestie minute, cioè capre e pecore: num. 12 vacche da frutto; e num. 2 bovi da lavoro.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 228: Circa ottantamila sono i poderi della Toscana. Due terzi e forse tre quarti di questi potrebbero mantenere non una, ma e quattro e sei vacche da frutto.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 19: La fabbrica di nuovi edifizj, o per la custodia delle derrate, o per l'alloggio il più comodo, sì per i lavori che per gli animali da lavoro e da frutto.
Esempio: E Lastr. Agric. 5, 97: Le stalle si forniscono di bovi da lavoro, vacche da frutto e vitelli.
Definiz: § XXXVII. Ramo da frutto, Tralcio da frutto, dicesi Quello sul quale si trovano gli occhi o le gemme generatrici dei fiori e dei frutti. –
Esempio: Trinc. Agric. 294: Si pratichi poi tutto il contrario ne' rami da frutto, lasciando sempre maggior lunghezza a' grossi che a' piccoli.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 184: I rami da frutto si soglion potare sopra i tre o quattro occhi; ma qualche pianta, come il susino, può esiger di più.
Definiz: § XXXVIII. Aver frutto, vale Giovare, Approdare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 49: Priega Ruggiero e supplica amendue: Ma poco frutto han le parole sue.
Definiz: § XXXIX. Far frutto, e Dare frutto o il frutto, Rendere frutto o il frutto, Produrre frutto o il frutto, Menare frutto o il frutto, Condurre frutto, o il frutto, detto di albero, pianta, erba, seme, terreno, e simili, vale Produrre il proprio frutto, Fruttare, Esser fruttifero. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 46: E quando sarà nella pianta sufficiente umido raccolto, allora farà frutto, e non negli altri anni.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 52: Comincerà [l'arbore] ad attrarre il nutrimento per li pori delle parti fesse, e da capo verzicare e far frutto; e così alcuna volta dello sterile arbore si farà abbondevole e fruttuoso.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 161: Da lasciar sono i sermenti, ma non attorno al duro, nè in sommo, perocchè questi, come pampinarj, men fanno frutto: quelli la vite per troppo frutto aggravano.
Esempio: Pallad. Agric. 73: Se vuogli fare diventare la noce già posta di questa ragione, se ella menasse ancora già frutto, irrighera'la di lissío per uno anno continuo.
Esempio: Bibb. N. 2, 305: Ma se legno o arbore vi fosse alcuno, il quale non facesse frutto, e fossero salvatici, e che siano buoni ad altro uso che a frutto fare, tagliali, e fanne castella, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 348: Tornossi.... santo Francesco in Italia a convertire quelli d'Italia al servigio d'Iddio,... a fare fruttificare l'erba d'Italia, cioè li cristiani d'Italia, li quali, benchè fussono cristiani, non seguitavano la via dell'Evangelio di Cristo, come seguiva santo Francesco e li suoi frati, e così erano come erba che non fa frutto.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 65: Perchè altrimenti il seme sarìa vano, E renderebbe nulla, o poco frutto.
Esempio: Domen. Plin. 424: Nel Mar rosso sono selve, massimamente d'allori e d'ulivi, i quali fanno frutto.
Esempio: E Domen. Plin. 555: A gli albori che mettono e non fanno frutto si fende la radice, e mettevisi un sasso, e fannosi fertili.
Esempio: Vett. Colt. 29: Esiodo.... afferma l'ulivo essere senza modo cosa tarda a rendere il frutto.
Esempio: E Vett. Colt. 72: Si spicchi loro (agli ulivi) d'in sul pedale il mustio, il quale,... se vi si lasciasse stare, gli terrebbe infermi, e sarebbe cagione che non facessero molto frutto.
Esempio: E Vett. Colt. 75: Erano d'opinione che la negligenza usata in questo fosse in non piccola parte cagione che gli ulivi non rendessero frutto.
Esempio: E Vett. Colt. 76: Nel potargli (gli ulivi), il che s'usa di fare finite che sono di corre l'ulive,... lasciare i rami più atti a produr frutto.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 54: Le [piante] salvatiche che non si coltivano, mettono, e rendon frutto innanzi alle domestiche.
Esempio: E Soder. Cult. Ort. 78: Attaccherassi bene, e darà frutto presto.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 114: Il terreno della fattoria tempo fa rendeva pochissimo frutto.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 75: I suddetti meli replicarono nuovi fiori sul principio del settembre, dei quali, stante la dolcezza della stagione, allegarono moltissime ciocche, e condussero il frutto.
Esempio: E Lastr. Agric. 4, 102: I coltivatori di quel luogo, sapendo bene che le viti battute in simil maniera dalla grandine sogliono star più anni senza dar frutto, o lo danno scarsissimo, presero ec.
Definiz: § XL. In locuz. figur. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 182: Mostranmi altro sentier di gir al cielo, E di far frutto; non pur fiori e frondi.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 31: Ove nacque colei, ch'avendo in mano Mio cor, in sul fiorire, e 'n sul far frutto, È gita al cielo.
Definiz: § XLI. Pure per Fruttare, detto della terra. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 55: Facea la terra frutto, Sanza nulla semente, O briga d'uom vivente.
Definiz: § XLII. E detto di animali, per Generare, Partorire. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 42: O sirocchie mie, tortole,... perchè vi lasciate voi pigliare? Ora io vi voglio scampare da morte, e farvi i nidi, acciocchè voi facciate frutto e multiplichiate.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 3, 122: Colui che vuole ordinare e far greggia delle capre, conviene nel suo eleggere consideri prima l'etadi, cioè, che apparecchi quella che possa far frutto e figliare; e di queste apparecchi innanzi quella che più lungamente fruttifichi.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 149: I bestiami sono di due sorti: una sorte serve a lavorare, come i buoi ed i cavagli; e l'altra sorte serve a fare frutto, come sono le troie, le pecore, le capre, ed ogni armento. De' bestiami da lavorare diremo prima;... poi tratteremo di quelli che servono a far frutto.
Definiz: § XLIII. Far frutto, in senso figurato, vale Riuscire a ciò che si desidera o a cui si mira, Venirne a capo, Conseguire l'intento, Ottenere un dato fine, e propriamente con giovamento suo o d'altri: ed anche semplicemente, Produrre alcun utile effetto. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 76: Frate Lucido Antico,... la cui gloriosa lingua, informata dallo Spirito Santo, facea maravigliosi frutti in predicazioni.
Esempio: Cavalc. SS. PP. volg. 2, 401: Predicando egli in Bernia, trovando quella gente sì dura e sì barbera, che quasi nullo o poco frutto vi poteva fare, pregò Iddio che ec.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1, 178: Se Roano torna,... e non s'intenda la partita loro, sarebbe facil cosa non ci potessimo fare più frutto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 92: Rinaldo... Ritornò ad aspettarlo alla fontana... Ma poi che far si vide poco frutto, Dolente e a piedi in campo se ne venne.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 76: Difendendosi gagliardamente da cavai leggieri de' nimici, che senza far frutto alcun cercavan d'offendergli, si ritiraron dentro a la città di Verona.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 122: Il governatore, sforzatosi di distorre gli Arabi da quel pensiero, perchè non faceva alcun frutto, gridava ec.
Esempio: E Serdon. Stor. Ind. volg. 196: Antonio Abreo e compagni spediti poco prima dall'Albuquerch alle Molucche, tra varj casi e pericoli, aiutati da Dio, fecero gran frutto.
Esempio: Segner. Op. 4, 524: L'altro genere di materia per le istruzioni è indirizzata a' costumi: e quivi, se volete far frutto vero, convien che voi procuriate di discendere grandemente a i particolari.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 14: Batterono la rocca dalle case della terra, batteronla con un cannone tirato sul campanile. Ma essendo il luogo ben difeso, e di macigno, non facevano frutto.
Definiz: § XLIV. E Far frutto in checchessia, o di checchessia, o assolutam. Far frutti, vale Riuscirvi bene, Farvi buona prova; Avanzare, Progredire, in quello. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 21: Andonne a Bologna, per potere seguitare ne' sua studj.... Seguitò a Bologna in loica e in filosofia, dove fece grandissimo frutto.
Esempio: Cellin. Vit. 16: Ed in brevi settimane feci molto gran frutto di questo maladetto sonare; ma molto maggior frutto feci dell'arte dell'orefice.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 4, 2: Sebbene andò un pezzo Giuliano alla scuola di grammatica, non vi ebbe mai il capo, e per conseguenza non vi fece frutto nessuno.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 5, 101: Se forse avesse avuto contrarj tempi, non avrebbe fatto que' frutti che e' fece; essendo inimici molto i travagli alle scienze delle quali gli uomini fanno professione e prendono diletto.
Definiz: § XLV. Far frutto con alcuno, detto di persona, vale Riuscire a persuaderlo, a ottenere da lui alcuna cosa. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 344: L'altro era a Vinegia per questo fatto di Giovanfrancesco;... e, come tu di', Tommaso are' fatto poco frutto co' lui, essendo seguito el caso di Giovanfrancesco.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 16: Nè con Ginevra mai potei far frutto, Ch'io le ponessi in grazia il Duca mio.
Definiz: § XLVI. E Far frutto ad alcuno o per alcuno, o assolutam. Far frutto, detto così di persona come di cosa, vale Giovare, Essere utile, vantaggiosa, Produrre utili effetti. –
Esempio: Cavalc. Pungil. 171: Quantunque dicano bene, e facciano frutto ad altrui, eglino pure ne perdono per la colpa della contenzione.
Esempio: E Cavalc. Specch. Croc. 3: Paremi meglio, o vero men male, parlando fare frutto ad altrui, che tacendo non fare frutto nè a me nè ad altri.
Esempio: Bocc. Lett. 270: Se alcuno frutto farà lo mio scrivere, sommo piacere mi fia.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 129: I' credo che se tu non rimuti e' modi tua, ch'e' prieghi mia non faranno più frutto per te.
Esempio: Cellin. Vit. 403: Avendo detto queste parole a Sua Eccellenzia, e conosciuto che le non facevan frutto nissuno, perchè ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 9: Ma pensate che frutto gli può fare il medicarsi, stando con codesta afflizione al cuore.
Definiz: § XLVII. Mettere a frutto o al frutto, o Mandare, a frutto, o al frutto, riferito alle femmine di certi animali, vale Farle coprire dal maschio.
Definiz: § XLVIII. Perdere i frutti e il capitale. –
V. Capitale, § XIV.
6) Dizion. 5° Ed. .
FRUTTUOSAMENTE.
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pag.569

FRUTTUOSAMENTE.
Definiz: Avverb. In modo fruttuoso, Con frutto; cioè Con utilità, Con profitto, Utilmente, Vantaggiosamente. –
Esempio: Pallad. Agric. 152: L'urina dell'asino, mischiata collo sterco del porco, fruttuosamente contrasta i vermi.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 5: Onde, non volendo nè dobbiendo negare quello che la carità fruttuosamente e debitamente domanda, porgo la mano collo ingegno a scrivere.
Esempio: E Passav. Specch. Penit. 74: Utilemente e fruttuosamente, ammaestrando e insegnando a coloro che fedelmente e divotamente leggeranno in questo libro, ec.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 44: Se tu non usi fruttuosamente ed in purità conservi i beni naturali,... non riceverai degli spirituali.

7) Dizion. 5° Ed. .
FRUTTUOSISSIMO.
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pag.569

FRUTTUOSISSIMO.
Definiz: Superlat. di Fruttuoso. –
Esempio: Libr. Pred.: Nella via del Signore sempre si è fruttuosissima la santa orazione.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 381: Fu nobilissima isola, di molti e nobili abitanti, di molte città, e fruttuosissima molto.
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 276: E quantunque non vi sia altro che molte di quelle nobilissime e fruttuosissime palme, le quali producono certe noci dette coccos, è nondimeno ec.
Esempio: Salvin. Pros. sacr. 143: A questo Santo indirizzate i vostri voti; chè gran carico per certo è il vostro, e a noi fruttuosissimo.

8) Dizion. 5° Ed. .
FRUTTUOSITÀ e FRUTTUOSITADE.
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pag.569

FRUTTUOSITÀ e FRUTTUOSITADE.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Fruttuoso. L'esser fruttuoso; Fertilità, Ubertosità. –
Esempio: Pallad. Agric. R. 9: Farai sì che la sterile terra della selva combatterà colla fruttuositade del campo.

9) Dizion. 5° Ed. .
FRUTTUOSO.
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pag.569

FRUTTUOSO.
Definiz: Add. Che fa frutto, Che porta frutto, Che produce frutti: detto di albero o pianta.
Dal lat. fructuosus. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 45: Quando vogliono fare abbondevoli e fruttuose viti, sì le letaminano de' pampani e della vinaccia, ec.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 465: Meglio.... ne' campi paludosi, che negli asciutti, e spezialmente dove abbonda selva d'arbori fruttuosi.
Esempio: Pallad. Agric. 152: La cenere col ranno spesse volte posta al piè dell'arbore d'intorno rende lieta e fruttuosa l'arbore.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 4: La biada ch'ha molte foglie, ha le spighe meno fruttuose.
Esempio: Nannin. Epist. Ovid. 38: Dolce è trar da' fruttuosi rami I primi pomi, e delle spine avere Le prime rose.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 170: Taglisi il legno per la terza parte che si ritrova essere del ramo fruttuoso, ma senza offendere la buccia.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 275: Chiamerà forse alcuno l'agricoltore o benefico verso le piante fruttuose perchè le difende dall'arsura e dal gielo, o crudele verso le stoppie e l'erbe nocive mentre le distrugge col fuoco?
Esempio: Segner. Pred. 445: Nella scelta di varie piante, che fecero anticamente gli Dei profani, furono a bello studio anteposte le men fruttifere alle più fruttuose.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Varch. Boez. 9: Queste (le Muse) sono quelle, le quali colle non fruttevoli spine de gli affetti, uccidono l'abbondevoli e fruttuose biade della ragione.
Definiz: § II. Detto di terra fruttuosa, terreno fruttuoso, campo fruttuoso, e simili, e per estensione di paese, luogo, regione, vale Che dà frutto, Che produce frutti, e propriamente in abbondanza; Fertile, Fecondo, Ubertoso. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 1, 218: Quattro cose son da considerare fuori del terreno; per le quali più e meno la possessione fruttuosa si rende.
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 221: Tali sono le menti delli uomini, di qual lume esso padre Iuppiter l'ha illustrate, come illustra le fruttuose terre.
Esempio: E S. Ag. C. D. 5, 133: Quelli primi uomini erano in terra arborata e fruttuosa, la quale si chiamò paradiso.
Esempio: Ovid. Pist. 55: La tua dota saràe l'isola di Lenno molto fruttuosa.
Esempio: Bocc. Amet. 6: Dalle sue pianure si leva uno fruttuoso monte.
Esempio: Viagg. Terr. sant. 350: Ivi finisce il diserto, e trovasi terreno dimestico, abitato e fruttuoso.
Esempio: Beniv. Eglog. 76: Felice uccel, che in fruttuosa valle Nasce, infelice a cui contrario è il cielo.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 48: Laghi belli e fruttuosi, monti ombrosi e cultivati, campagne dilettevoli, ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 9, 319: Crago avea in Licia e Limire passato Di Xanto ancor la fruttuosa valle.
Esempio: Loll. Oraz. I, 4, 3: Quivi.... datomi a coltivare il mio campicello, in breve tempo feci sì, che egli divenne fra gli altri assai fruttuoso.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 239: Si direbbe di subito che gli abusi non si volessero sradicare altrimenti, ma coltivare a guisa di fondo fruttuoso ad ogni stagione.
Definiz: § III. Detto così di albero o pianta, come di terreno, campo, e simili, e reggente un compimento mediante la prep. Di, vale Produttivo, Ferace, Copioso, di ciò che dal compimento è indicato. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 148: Li campi fruttuosi di biade e buoni a pastura, d'arbori pochi.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 130: I boschi di sugheri sono quelli che farei i primi a distruggere, perchè sono i meno fruttuosi e di ghianda e di legname.
Definiz: § IV. Detto di animali, vale Che dà frutto, Che frutta, sia mediante i parti, sia con altri prodotti. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 3, 122: Nella lor forma (delle capre) si dee guardare che sieno ferme, grandi, e con corpo lieve e morbido, e che abbiano il pelo spesso,... perchè queste cotali sono più fertili e fruttuose.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 3, 125: Varro dice, che tanti porci può partorir la troia quante poppe ella ha, e se meno ne partorisce, dice che non è a sufficienza fruttuosa.
Esempio: Lastr. Agric. 5, 68: Il bestiame grosso, stato introdotto in qualche luogo per razza e per latte, non vi à durato, ed è stato creduto poco fruttuoso.
Definiz: § V. In senso figurato, dicesi di cosa, per Che reca utilità, vantaggio; Proficuo, Utile, Vantaggioso. –
Esempio: Belleb. Stat. S. Iac. volg. 8: Possano provedere ed ordinare e stanzare tutte quelle cose le quali a loro, ovvero alla maggior parte di loro, per la ditta Opera parrà che siano utili e fruttuose.
Esempio: Dant. Conv. 381: Quando avendo [Enea] ricevuto da Dido tanto di piacere,... e usando con essa tanto di dilettazione, elli si partì, per seguire onesta e laudabile via e fruttuosa.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 111: Prende l'omo a seguire Sovente alcuna cosa Che sempre gli è dannosa.... Ed ho visto avvenire Che altra più gravosa Gli divien fruttuosa.
Esempio: Bocc. Laber. 18: E questo basti al presente d'aver ragionato della durezza del luogo della mia dimora: alla quale veramente quella che qui si sostiene, se non in tanto che questa dannosa e quella è fruttuosa, non è da comparare.
Esempio: Panzier. Tratt. 67: Quando le cagioni dell'amistadi sono piccole e poche, l'amistadi non possono esser grandi e copiose. E quando sono debili e inutili, l'amistadi non possono esser forti e fruttuose.
Esempio: Scal. Claustr. 451: Acciò che la meditazione sia fruttuosa, conviene che ella segua la devozione dell'orazione.
Esempio: S. Antonin. Lett. 102: Sanza questa confidanza, non sarebbe fruttuosa penitenzia o confessione de' suoi peccati.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 13: Siate contento esser tra questi eletto, Che van per far sì fruttuoso effetto.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 19: Con le forze mature poterono sopportare il fruttuoso modo di vivere della libertà.
Esempio: Giannott. Op. 1, 59: Non par credibile che alcuno senza grandissima virtù possa una così fatta impresa pigliare, la quale insieme a molti sia utile e fruttuosa.
Esempio: E Giannott. Op. 1, 60: Il qual pensiero se non cade nella mente di coloro che procacciano la libertà della città spegnendo i tiranni di quella, rade volte avviene che la lor fatica sia fruttuosa.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 366: Chi meno si sente valere,... accostandosi all'amicizia de' più virtuosi, più vecchi e più onorati di sè, la conserverà facilmente, e sempre gli sarà grata e fruttuosa per quella riputazione e comodo che dalla conversazione di tali egli ne verrà a ricevere.
Esempio: Dat. Vegl. 231: Consumò le sera tutta in fruttuosi discorsi.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 18: Se istituti ove formar maestri e maestre fossero stati fondati, e persone capaci e prudenti fossero state scelte a reggerli, non credete voi che il privato e il pubblico insegnamento sarebbe stato fruttuoso e salutare?
Definiz: § VI. Pure per Utile, Giovevole, detto di persona. –
Esempio: Giannott. Op. 1, 79: Questi sono quelli che sono fruttuosi alle città, perchè sono ubbidienti alle leggi ed a' magistrati.

10) Dizion. 5° Ed. .
FTIRIASI.
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pag.575

FTIRIASI.
Definiz: Sost. femm. Term. dei Medici. Sorta di malattia per la quale il corpo si riempie di pidocchi; Morbo pedicolare, Mal pidocchioso.
Dal greco φθειρίασις; lat. phthiriasis. –
Esempio: Domen. Plin. 850: Ftiriasi, del qual male morì Silla dittatore; e nascono nel sangue dell'uomo animali che mangiano il corpo.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 346: Gl'inghiottiti pidocchi non poterono mai essere cagione della ftiriasi.
Esempio: E Vallisn. Op. 2, 16: Serpeggiano (i vermi) per tutti i lati, s'inerpicano e s'attaccano alle cose vicine, come que' della rogna, della ftiriasi o morbo pedicolare, ed altri simili.

11) Dizion. 5° Ed. .
FU.
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pag.575

FU.
Definiz: Sost. masc. indecl. Term. dell'antica Botanica. Sorta di pianta medicinale, chiamata comunemente Valeriana.
Dal lat. phu. –
Esempio: Benciv. Ras.: Fu è caldo, e provoca l'orina.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 42: Il fu, il quale ancora alcuni chiamano nardo salvatico, nasce in Ponto, con foglie simili all'olusatro, overo all'elafobosco.
Esempio: E Mattiol. Disc. 1, 44: Per queste ragioni adunque mi pare da conchiudere, insieme con la maggior parte de' moderni semplicisti, che il fu sia la valeriana maggiore.
Esempio: E Mattiol. Disc. 1, 45: Vogliono che la valeriana minore sia il vero e legitimo fu di Dioscoride.
Esempio: Ricett. fior. 71: La valeriana chiamata da Dioscoride, secondo alcuni, fu, è una pianta oggi nota: trovasene di due sorte; una domestica, o vero maggiore; l'altra salvatica e minore; e di tutte due se ne trova copia in Toscana. Pare che la radice della maggiore sia assai simile al fu, e che si debba per esso usare; e non la minore, per essere più tosto un falso fu.

12) Dizion. 5° Ed. .
FUCATO.
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pag.575

FUCATO.
Definiz: Add. Imbellettato, Orpellato; ma è voce non comune, e usata solo figuratam.
Dal lat. fucatus. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 293: Molti ai quali tal maniera piace, perchè lor promette facilità di conseguire ciò che desiderano, la chiamano bellezza; ma in vero è una impudenza fucata, indegna di così onorato e santo nome.
Definiz: § I. E figuratam. per Falso, Finto. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 20: Lo servì con tanta ben mascherata amorevolezza, con tanta fucata fede,... ch'egli non dubitava, ch'egli avesse a riuscir un san Panunzio novello.
Definiz: § II. E per Affettato, Artificioso; contrario di Semplice. –
Esempio: Tass. Pros. div. G. 2, 116: Si danno ad investigar le cagioni per le quali questo verso dolce ci paia, questo aspro;... questo troppo negletto, questo troppo fucato, ec.

13) Dizion. 5° Ed. .
FUCIACCA. –
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FUCIACCA . –
V. Fusciacca.
14) Dizion. 5° Ed. .
FUCIACCHIO.
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FUCIACCHIO.
Definiz: Sost. masc. Drappo, per lo più di velluto, ricamato a oro od argento, e guarnito di liste d'oro o argento, che a guisa di padiglione si stende sopra un'armatura centinata apposta ai grandi Crocifissi che si portano a processione, ed il quale scende da' due lati sin oltre i piedi del Crocifisso medesimo.
È forma varia di fusciacco.
15) Dizion. 5° Ed. .
FUCILARE.
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FUCILARE.
Definiz: Att. Uccidere per mezzo di colpi tirati col fucile o archibuso; ed è pena capitale militare.

16) Dizion. 5° Ed. .
FUCILATA.
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FUCILATA.
Definiz: Sost. femm. Colpo di fucile, o archibuso; Archibugiata.

17) Dizion. 5° Ed. .
FUCILATO.
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FUCILATO.
Definiz: Partic. pass. di Fucilare.

18) Dizion. 5° Ed. .
FUCILAZIONE.
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FUCILAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto del fucilare; Pena militare per la quale il condannato è ucciso a colpi di fucile.

19) Dizion. 5° Ed. .
FUCILE, e, con forma da usarsi oggi solo in poesia e in certi sensi, anche FOCILE.
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FUCILE, e, con forma da usarsi oggi solo in poesia e in certi sensi, anche FOCILE.
Definiz: Sost. masc. Piccolo strumento di acciaio, col quale si batte la pietra focaia per trarne scintille e dar fuoco all'esca; Acciarino.
Dal lat. barbaro fusillus e fugillus, e questo dal lat. focus; franc. fusil. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Onde la rena s'accendea com'esca Sotto il focile.
Esempio: Virg. Eneid. 125: Ivi la gente d'Enea colli fucili delle focaie pietre traggono fuoco, e istritolano le biade.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 372: Il fucile è uno strumento d'acciaio, a dovere delle pietre, le quali noi chiamiamo focaie, fare, percuotendole, uscire faville di fuoco.
Esempio: E Bocc. Ninf. Fiesol. 180: E quivi con fucile e con sua arte Il fuoco accese.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 24: Che vuole egli dire che tu peni tanto a accendere cotesta esca? G. Io non so, io dubito che ella non sia un poco umidetta, e questa pietra non è la migliore del mondo, ed anche questo fucile ha mezzo logoro l'acciaio.
Esempio: Bald. Vers. 166: E prima, col fucil la dura selce Spesso ripercotendo, il seme ardente De la fiamma ne trasse, e lo raccolse In arido fomento.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 20: Se prevenendo col focil l'Aurora, A volger carte e ragionar con quelle, ec.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 56: Trovò fucile ed esca e legni varj, Onde un buon fuoco in un cantone accese.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 127: E che ciò sia vero, percosso che avrete col fucile un po' gagliardo il filo d'una selce, e trattane una moltitudine di scintille, ec.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 1, 26: Ei salta in piedi sonnacchioso, e piglia L'esca, il fucil, la pietra e il zolfanello.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 404: Focile.... è quell'ordigno d'acciaio, con cui si percuote la pietra focaia, e si eccitano le scintille per accendere fuoco. Igniarium vel ignitabulum.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Alam. L. Gir. 13, 127: Pesantissimi colpi ed infiniti Mena il buon Febo, e ben mille fucili Mostra aver nella spada: tanto fuoco Fa di loro arme uscir per ogni loco.
Definiz: § II. In locuz. figur. e figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 225: E 'l tacito focile D'amor tragge indi un liquido sottile Foco.
Esempio: Pulc. L. Morg. 16, 68: Orlando troppo di ciò si dolea E dice: l'esca riscalda il fucile; Maladetta sia tu per certo Antea.
Esempio: Poliz. Rim. C. 79: Vanno (i fratelli di Cupido) spiando gli animi gentili Che son dolce esca all'amoroso foco; Sopr'essi batton forte e' lor focili, E fanli apprender tutti a poco a poco.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 76: Dille (alla Discordia) che l'esca e il fucil seco prenda, E nel campo de' Mori il fuoco accenda.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 249: Quant'esche son, quanti fucili ogni ora Per incenderle il cor di nuovo foco.
Esempio: E Alam. L. Gir. 1, 102: Il parlar dolce, le risposte umili, Il pietoso mirar, i risi, i canti, Che veramente son l'esche e i fucili Da far le pietre divenire amanti.
Esempio: Rot. Poes. 1, 104: Ben parve amor con l'esca e col focile Volarti intorno.
Esempio: Tass. Rim. 2, 170: Con qual focil meraviglioso, Amore, Il mio bel foco hai desto? E di qual selce tratto il vivo ardore?
Esempio: Bard. G. Disc. Calc. 33: E porge a i giovani (i cui sangui ribollono) l'esca e 'l focile del fare la rissa, e d'accender il fuoco dell'ira.
Esempio: Bracciol. Schern. 17, 28: La Discordia l'udì, che, d'odio grave, Per diffonderlo poi batte il fucile, E il zolfo suo ch'apparecchiato ell'ave, Subito apprende il nuovo ardor sottile.
Definiz: § III. E in senso particolare, chiamavasi Quello strumento, o macchinetta, che era adattato alla cassa degli archibusi e delle pistole, e nel quale la pietra focaia, fermata nel cane, percotendo dava fuoco alla carica. Dicevasi anche Acciarino, e più comunemente Martellina. Onde Archibuso a fucile, si disse l'Archibuso fornito di tale strumento, e che più comunemente si chiamò poi Fucile o Archibuso a pietra. –
Esempio: Cellin. Vit. 217: Io, ch'ero in sul mio buon cavallo, abbassai il fucile in sul mio archibuso.
Esempio: Cap. Mil. tosc. 14: Il capitano d'infanteria possa portare la partigiana con nappe,... ed avere un servitore con l'archibuso a ruota e a fucile.
Esempio: Legg. Band. C. 21, 138: Pistole, terzuoli, o altra sorta d'archibusi a ruota o a fucile, o a fuoco, la canna delli quali sia di minor misura d'undici soldi e due quattrini.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 167: Nascondere le miccie, o pigliar archibugj a ruota o a fucile.
Definiz: § IV. Fucile, chiamasi oggi comunemente l'Archibuso o Schioppo. –
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. N. 142: Questi restò ferito in più parti del corpo sedici mesi avanti alla battaglia di Camposanto, e particolarmente nella gamba destra da un colpo di fucile, dal quale gli furono rotte e la tibia e la fibula.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 416: Venti casse di fucili, palle e bombe in proporzione.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Debbo.... Venir fuor col fucil nelle comparse,... E fischiar perchè mutino la scena.
Definiz: § V. Term. di Anatomia. Ciascuno dei due ossi della gamba e del braccio, distinti in fucile maggiore e in fucile minore. Il fucile maggiore della gamba dicesi comunemente Tibia, e il minore Fibula; il maggiore del braccio Ulna, e il minore Radio. –
Esempio: Benciv. Ras.: L'altra estremitade è nel gomito, nel quale e' ruotola, somigliante allo strumento d'attignere acqua, nel quale la stremitade del focile di sopra entra, e la longhezza de' due focili è dal gomito infino al nodo della mano, de' quali quello che è minore è chiamato focile minore, e quello che è maggiore è chiamato focile di sotto.
Esempio: E Benciv. Ras. altrove: E la sua estremitade di sotto entra nella pisside del maggiore de' due focili della gamba, e 'l termine de' due focili si protende dal ginocchio al calcagno.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 138: Nasce nel mezzo dell'uno de' fucili del braccio [una corda senza muscolo] e termina nel mezzo dell'altro fucile, ed ha figura quadrata;... e questa serve solo a tenere insieme stretti li due detti fucili del braccio acciò non si dilatino.
Esempio: Cellin. Pros. 236: Voglio che tu cominci a ritrarre il primo osso dello stinco della gamba, qual si chiama il fucile maggiore.
Esempio: E Cellin. Pros. appr.: Di poi aggiugnerai a quello l'altro fucile minore, il quale si è un osso, che è più che la metà più sottile.
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 13: Piè, ginocchio, fucil, talloni e fianchi, E cosce e mani e spalle e braccia e' polsi Mangia, divora, ec.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 404: Focile.... appresso gli anatomici significa l'osso della gamba e del braccio, di cui vi è il maggiore ed il minore. Vien detto tibia il maggior della gamba, ed il minore fibula. Il focile maggiore del braccio è chiamato ulna, ed il minore radius.
Definiz: § VI. E per estensione, L'osso lungo della gamba di ogni animale; o La parte più lunga delle gambe di alcuni insetti. –
Esempio: Bart. D. Simb. 1, 160: E proseguendo a ricordarne con Nicandro la varietà de' colori e la moltitudine delle specie,... e le branche e le prese e i focili delle gambe, e i sei o sette nodi della coda uncinata.
Esempio: Cald. Tart. 23: Gli ossi delle tartarughe marine, cioè il femore e tutti quanti i fucili nella loro interna cavità non ànno midollo alcuno.
Esempio: Red. Esp. Insett. 52: Il tronco delle forbici è di quattro nodi, o congiunture. Le gambe son otto, e le due prime vicine a' tronchi delle forbici son più corte di tutte; le due seconde son più lunghe delle prime, e le terze più delle seconde, siccome le quarte son più lunghe di tutte l'altre e son composte di sette facili, e tutte l'altre suddette di sei solamente.
Definiz: § VII. Fucile si disse Ciascuna delle parti principali che componevano la collana del Toson d'oro; così detta, perchè fatta a somiglianza di un acciarino, ossia in forma tanto o quanto di un B maiuscolo. –
Esempio: Varch. Stor. 583: In sul Canto alla Cuculia proprio era un arco trionfale colle sue colonne e fucili.
Esempio: Vasar. Appar. M. 543: Oltre a' trofei e l'armi, le croci di Santo Andrea ed i fucili, e le colonne d'Ercole col motto del Plus ultra, principale impresa di questo arco.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 114: Quella [insegna] del toson d'oro co' fucili de' Duchi di Borgogna.
Definiz: § VIII. Mettere ad uno il fucile in spalla, o sulla spalla, valeva figuratam. e familiarm. Metter uno a fare il soldato, a fine di emenda; Farlo prendere per discolo. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 4: Ha detto che la tresca finiralla Mettendomi un fucile sulla spalla.

20) Dizion. 5° Ed. .
FUCILIERE
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pag.576

FUCILIERE.
Definiz: Sost. masc. Nome che davasi a Ciascuno dei soldati di fanteria armati di fucile. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 669: Mandò all'attacco due compagnie di fucilieri e di balestrieri, sotto il capitan Pietro de Barba.
Esempio: E Corsin. Stor. Mess. trad. 672: Osservata però un'altra eminenza a tiro di archibuso e quella sguarnita, spinse ad occuparla i capitani,... perchè co i loro fucilieri vedessero d'incomodar le difese dell'altre sommità.