Lessicografia della Crusca in rete

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Diz Giu. totali
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80) Dizion. 4° Ed. .
SOTTOSOPRA
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pag.623



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Esempio: Fir. Luc. 4. 3. La donna l'ha risaputo, e ha messo sottosopra ogni cosa.


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Esempio: Varch. stor. 7. 182. Sottosopra s'ingegnava ciascuno con ogni sforzo di viver bene.
81) Dizion. 4° Ed. .
FREDDO
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pag.524



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Esempio: Fir. Luc. 1. 4. Vien giù alla signora, presto, trana: o ve' fuoco freddo!
82) Dizion. 4° Ed. .
DIFILATO
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pag.108



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Esempio: Fir. Luc. 3. 2. Chi sarà costui, che viene così difilato alla volta mia?


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Esempio: E Malm. 7. 63. Perciò fu verso il bosco col pennato A tagliare un querciuol va difilato.


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Esempio: Malm. 7. 5. E difilato a cena se la batte A casa, o dove più gli viene il taglio.
83) Dizion. 4° Ed. .
DIGRIGNARE
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pag.112



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Esempio: Fir. Luc. lic. Quel povero Peniculo dovette digrignare, che non lo chiamarono a nulla.
84) Dizion. 4° Ed. .
LASAGNOTTO.
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pag.22



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Esempio: Fir. Luc. 1. 3. Con un poco di vitella morbida per amor de' lasagnotti.
85) Dizion. 4° Ed. .
ORDINARE
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pag.420



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Esempio: Fir. Luc. 1. 3. Mentrechè tu farai ordinare, noi anderemo a fare due faccenduzze.
86) Dizion. 4° Ed. .
PARASSITACCIO.
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pag.487



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Esempio: Fir. Luc. 4. 3. Che venga il canchero a quel poltrone di quel parassitaccio.
87) Dizion. 4° Ed. .
POCHETTO
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pag.642



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Esempio: Fir. Luc. 2. 4. Io ho fatto con essa così un pochetto del pratico.
88) Dizion. 4° Ed. .
CIVETTERÍA.
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pag.679



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Esempio: Fir. Luc. 3. 4. Se elle avessero a far meco, elle farebbon manco civetteríe.
89) Dizion. 4° Ed. .
CERVELLINAGGINE.
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pag.628



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Esempio: Fir. Luc. 4. 6. Che sarà? delle nostre cervellinaggini, che ci avete oggimai fradicio?
90) Dizion. 4° Ed. .
TOPO
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pag.99



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Esempio: Fir. Luc. 2. 1. Padrone, guardatevi da queste cortigiane, ch'ell'hanno più trappole, che topi.


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Esempio: E Fir. Luc. 2. 3. Alla fe, Betto, che tu non sognavi, quando tu dicesti, che ci era più trappole, che topi.
91) Dizion. 4° Ed. .
BIBBIA
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pag.429



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Esempio: Fir. Luc. 4. 6. Spacciati, non mi fare una bibbia, come è tua usanza.


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Esempio: Malm. 7. 70. Poi sente, che egli dopo una gran bibbia D'ingiurie, dà nel sacco una percossa.
92) Dizion. 4° Ed. .
BUONO
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pag.484



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Esempio: Fir. Luc. 2. 2. Che buon per te, e per quella poverina di mogliata.


2) id: c1631a191cf64764a82e66fc685ce625)
Esempio: Gell. Sport. 3. 7. Che ognuno par, che giuochi bene, quando gli dice buono.
93) Dizion. 4° Ed. .
ALZARE.
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pag.142



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Esempio: Fir. Luc. 3. 2. I' ho per un tratto alzato il fianco da Re.
94) Dizion. 4° Ed. .
CAMPANELLA, e CAMPANELLO.
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pag.523



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Esempio: Fir. Luc. Ma vedi, io voglio, che noi attacchiamo i pensieri alla campanella dell'uscio.


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Esempio: Malm. 7. 50. Brunetto, che teneva il campanello, Dice chi fia, e di che casa egli esce.
95) Dizion. 4° Ed. .
COPPIA
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pag.811



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Esempio: E Luc. 3. 4. E che voi non guardiate in una coppia di scudi.
96) Dizion. 4° Ed. .
PONTARE
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pag.657



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Esempio: Fir. Luc. 5. 7. Se ci si pontasse il mondo, tu non farai mai, ch'i' l'abbia avuta, e portatoti via le gioie.
97) Dizion. 4° Ed. .
IMPANIARE
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pag.734



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Esempio: Fir. Luc. 2. 5. Parti, che ella abbia saputo tanto fare, ch'ella l'ha fatto impaniare?
98) Dizion. 4° Ed. .
DESÍO
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pag.78



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Esempio: Fir. Luc. 4. 4. Vi so dire, che si ricorda di me, ch'è un desío.


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Esempio: Guar. Past. Fid. 5. 7. E 'n questo vecchio tronco É più, che fosse mai, verde il desío.
99) Dizion. 4° Ed. .
SVARIARE.
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pag.792



1) id: d90ce8e328084d34a5600df853ee5400)
Esempio: Fir. Luc. 5. 2. Osserviamo i gesti suoi, e il suo parlare, se egli svaria.


2) id: 7150a588b92e460f86291d220f625aaf)
Esempio: Sagg. nat. esp. 7. La quale (pratica) insegna ec. aggiustare in modo la dose dell'acqua arzente, che non isvarino (i termometri) sregolatamente la loro operazione.