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1) Dizion. 5° Ed. .
GIACITURA e anche DIACITURA.
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pag.202



1) id: 0477e93d2b2941ddbd51b68d36a9fad3)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 21: Pagavano queste (le meretrici) quanto guadagnavano per una giacitura.
2) Dizion. 5° Ed. .
MODIO
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pag.409



1) id: 55c59ed94e0d457797b70cec8cb0d469)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 33: L'Egitto dava a Roma ogn'anno venti milioni di modii.


2) id: 37ed11b34ed740968c34076b74305c02)
Esempio: E Bard. G. Grand. Rom. appr.: Si consumava il giorno centosessantaquattromila trecento ottantre modii.


3) id: 35c525b82edc4d1db781fc32c940cc0b)
Esempio: E Bard. G. Grand. Rom. 34: Essendo ogni miriade modii diecimila, ciascun giorno ottantamila moggia venivano a darsi.
3) Dizion. 5° Ed. .
COSÌ.
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pag.890



1) id: 3212756973a14f9f9ab9987e50009f76)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 13: Carlo Magno.... mandò i Sassoni [nella Borgogna], e così domogli.


2) id: 94c011ccc22c435bba1e8e219b19c8d5)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 78: Lavavansi in questi [bagni] ogni giorno, chè così era l'uso.


3) id: 3230e4fae73240e8997c1909f68de679)
Esempio: Vill. G. 339: Fu molto pecunioso [papa Bonifazio], non guardando nè faccendo così stretta coscienza d'ogni guadagno.


4) id: 13976d135da24eafb05df68f289a4848)
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. R. 75: Non è così se contrassono celatamente, imperocchè pare che sia ignoranza affettata.


5) id: 51b9926fd5d849b78b2746fad0613af9)
Esempio: Vill. G. 441: Trattò.... dell'essere stato in Ninferno e Purgatoro e Paradiso, così altamente come dire se ne possa.


6) id: 22668a2f096a41c3be13d4016e0c9dc6)
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 160: Per certo, tu se' ben degno d'essere morto; e tu così sarai; e ti sta molto bene.


7) id: 846abaa050e44578ba2f5816f4dfc77e)
Esempio: E Grazz. Comm. 147: Non v'hanno fatto altro male o danno, se non che v'hanno portato via la più cara cosa che voi aveste in quella camera. G. Come così? A. Che so io? per farvi quel dispetto.
4) Dizion. 5° Ed. .
CALCOLARE
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pag.388



1) id: 582b7fb987bf44ddb722f31126f2b345)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 35: Si calcolavano questi giuochi.... dalli cinquanta alli centomila grossi sesterzi.
5) Dizion. 5° Ed. .
EQUESTRE.
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pag.183



1) id: 125ecf8587524fe0aba201db33829b00)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 96: La sorta seconda de' cittadini romani furono i Cavalieri e l'ordine equestre.
6) Dizion. 5° Ed. .
EVOCATO.
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pag.444



1) id: 67d36ab84ed7468eb5a1d85244b2629d)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 39: Diede [Augusto] a' soldati ed evocati, fattisi per sospetto d'Antonio, cinquecento dramme.
7) Dizion. 5° Ed. .
LANGUENTE
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pag.65



1) id: 1b8a6614a07f40e8aa539aac489ab473)
Esempio: Lett. Rom. G. Cr. 26: Risucita morti e sana languenti.
8) Dizion. 5° Ed. .
GRATUIRE.
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pag.539



1) id: f7ff7d1b9c0a4f198d51d8c69fc0881a)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 70: Quelli di Smirna per gratuirsi i Romani fecero un tempio in onor di Roma.
9) Dizion. 5° Ed. .
EFFEMMINATO e EFFEMINATO.
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pag.45



1) id: 62a4baa0d3b9424dbb46def35d07710b)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 117: S'occupano gli effemminati ne' vani studj del saltare e cantare, e inanellarsi i capegli.
10) Dizion. 5° Ed. .
MUSCOLO.
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pag.681



1) id: 587a09e930584e628d2b65f23828923c)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 51: Nella guerra erano i fossi, i bastioni, ripari, torri, testudini, muscoli e cose simili.
11) Dizion. 5° Ed. .
AMATA.
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pag.421



1) id: b355f306df944bdf8542b70c6769482d)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 39: Donò [Cesare].... a Servilia, moglie di Marco Bruto, sua amata, una gioia di centocinquantamila ducati.
12) Dizion. 5° Ed. .
FACOLTÀ, FACOLTADE e FACOLTATE
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pag.476



1) id: fb2e72026eda4e309d42162e7637b949)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 22: Beniamino scrittore ebreo scrive che in Constantinopoli, ove egli andò, vide facoltà e riccheze incredibili.


2) id: badf9a9115ca4a2a9a344ef072e44f3e)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 4: Lo spirito di adulazione e di venalità.... ha in parte ritardato gli avanzamenti di questa utilissima facoltà.


3) id: c5be67ce8c4c401bbb625748cf7f04f1)
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 4, 131: Questa Facoltà teologica di Parigi non ha potuto ancora trovare alcun esemplare in lingua latina o francese di quel libro contro il Concilio di Trento.
13) Dizion. 5° Ed. .
CONSUMARE.
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pag.551



1) id: 66da83b638eb4b1da2a6398a746d7b81)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 18: C. Calligula consumò diecimila sesterzj.... per far ch'una cena agguagliasse i tributi d'alcune piccole provincie.


2) id: d474f8a991e240338512e1542ddd1d23)
Esempio: Vill. G. (1532) 178 t.: Co 'l detto martorio tutti ardendo e consumando finirono loro vita.


3) id: b0c6aaf46b504910a98a37651a366212)
Esempio: Vill. G. 45: Molti santi monaci e religiosi da lui e sua gente furono martirizzati e consumati.


4) id: a07da96504054a7da8e2dc0ebd310cd1)
Esempio: E Vill. G. 51: E molti fedeli cristiani distrussero [i tre Imperatori] e consumarono in tutta Italia.


5) id: 9aff38baa1d7479486c6294b42d1f004)
Esempio: Vill. G. 43: E poi che Totile l'ebbe così consumata (Firenze) di gente e d'avere, comandò che fosse distrutta.


6) id: d6d9c35fa57c441ca76dbcb035d9e200)
Esempio: Maff. G. P. Vit. Conf. 2, 78: Non si trovava pur un denaro, avendogli già tutti consumati in altre limosine.


7) id: 4f7cea20c19a4d4bab1efc5e9ea28696)
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 167: Ma tanto ti dico, che ciò ch'è scritto di me si è compiuto e consumato.


8) id: 30e6a6bc20a144ef9248c621db0ef9df)
Esempio: E Vill. G. 47: I Romani,... veggendosi così consumare e distruggere a' Gotti, mandarono a.... Iustiniano imperadore, che li dovesse liberare da' Gotti.
14) Dizion. 5° Ed. .
MEDIMNO, e anche MEDINNO
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pag.26



1) id: 20e060507d264561a94aec297edc63d7)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 120: Polibio.... dice che sei moggia di grano, che un medinno siciliano sono, quattro baiocchi valeano.
15) Dizion. 5° Ed. .
EDILITÀ.
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pag.39



1) id: 2dcc572bba2e4a63bd27fc6a47ee8e75)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 78: Plinio dice che M. Agrippa nella sua edilità n'edificò (de' bagni) al popolo centosettanta senza prezo.
16) Dizion. 5° Ed. .
MIRIADE
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pag.331



1) id: 4654449ed689461ba59b5b6666a09258)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 17: Gioseppe scrive che in Egitto solo erano settecento cinquanta miriadi d'uomini, che sono sette milioni e mezzo.


2) id: ed3e2c13afca4cbf89075c489da9a824)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 34: Punì la città con torgli più di quattro miriadi di grano il giorno, delle otto che il padre per distribuirsi ciascun giorno assegnò: onde, essendo ogni miriade modii diecimila, ciascun giorno ottantamila moggia venivano a darsi.
17) Dizion. 5° Ed. .
DIRITTO, e per sincope DRITTO.
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pag.433



1) id: 1dcae291c08444f3badd81d4f79bb3b5)
Esempio: Lett. Rom. G. Cr. 27: Nella statura del corpo adatto, diritto e avvenevole.


2) id: 532fc4b4cb8e4865a241836858f585f6)
Esempio: Grand. Instit. mecc. 33: Dovendosi fare equilibrio tra le forze sostenenti E F, ed il peso di esso corpo, bisogna che la direzione di questo sia per il diritto al diametro A G del parallelogrammo fatto sopra dette direzioni delle forze sostenenti, in cui cospirano le direzioni B G, G G di dette forze.


3) id: d2ea7ffdde374e8181070607be872eb6)
Esempio: Vill. G. 586: Ed io con certi eletti n'andrò diritto alla tenda del re.


4) id: 79c34595e8214179862dfe3523a905c6)
Esempio: Vill. G. 399: Lo 'mperadore prese consiglio la notte di venire al diritto alla città di Firenze.


5) id: a238d5bb68bc49c893e166f1856084bb)
Esempio: E Vill. G. 571: E partorío lo suo iniquo e pravo intendimento contro a papa Giovanni e la diritta Chiesa.


6) id: 154c7aa4bc604d41a7bb171141778d7b)
Esempio: Vill. G. 54: I Baroni di Francia fecero re Carlo Semplice, figliuolo apostumo di Luis il Balbo, della diritta schiatta reale.


7) id: 45ddc04f24464d86ac7c541bd3c0e9b8)
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 8, 3: Il detrattore fa questo in due modi: alcuna volta per diritto, alcuna volta per oblico e per traverso.


8) id: 56887c632c8542848ac252a3afa35afd)
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 20: Con l'aiuto dell'aritmetica arte noi veggiamo che ci è una regola a misurare Monte Murello per lo suo ampio, senza nullo foramento del monte, solo che il misuratore al diritto del monte si ponga, e quivi ec.


9) id: 9332f5867e0348b09e28086ec731910b)
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 20: A questo (al non correr la Magra sul territorio di Bologna) si risponde: perchè non vi sia la preallegata acqua, non resta che la linea della longitudine del diritto non si possa nè si debba misurare come se visibilmente vi fusse.
18) Dizion. 5° Ed. .
MESTIERE, MESTIERO, e, in alcune locuzioni oggi più comunemente, MESTIERI
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pag.168



1) id: 395857f446d4456780213ed09bcb73a6)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 69: Sebastiano Serlio, eccellentissimo in questo mestiero (cioè in architettura), lo stima (il Panteon) esempio unico della perfetta architettura.


2) id: 478e13656c964b2f9f28059dc76b099f)
Esempio: Bentiv. G. Relaz. 1, 93: E non succede cosa più d'ordinario, che l'udirsi nominar i maggiori capitani per timidi, in luogo di cauti; per rimessi in luogo di circonspetti; e per poco guerrieri in vece di periti nel mestier della guerra.


3) id: deebd7a6145c4225b28bc7f3086a886e)
Esempio: Vill. G. 240: L'ammiraglio del re d'Araona viene qua di presente con sue galee armate, ed io non ho galee armate, ma legni di mestiere e disarmati: se non ci partiamo, egli prenderà e arderà tutto nostro navilio sanza nulla riparo.


4) id: 6aca7770cd794a40b28662a649879a2e)
Esempio: E Vill. G. 241: E 'l primo giorno fece passare la Reina con ogni gente di mestiere, con parte delli arnesi dell'oste. Il secondo dì passò lo Re con tutta sua gente, salvo che lasciò in guato fuori di Messina, con due capitani, duemila cavalieri, affinchè ec.
19) Dizion. 5° Ed. .
G,
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pag.1



2) id: 5d5a59da78b246cba30585c404f43d2b)
Definiz: § II. G sol re ut, è lo stesso che Gisolreutte. –


3) id: faa22c5439ec4bac88aafabdb75fefeb)
Esempio: Salv. Avvert. 1, 282: Il c e 'l g da certi popoli non si posson pronunziare.


4) id: 0179a60ce58540bb91b0c36e579f1c3b)
Esempio: Bemb. Pros. 69: Alquanto spesso e pieno suono appresso rende la F: spesso medesimamente e pieno, ma più pronto, il G.


5) id: 446a2fc1e4964ee89b5d9d6a31ff6788)
Definiz: § I. La lettera G nel diagramma musicale antico indicava il Sol in quarto spazio della chiave di basso, se era maiuscola; se era minuscola, indicava il Sol in seconda riga della chiave di violino; la g minuscola raddoppiata indicava il Sol sopra le righe. –


6) id: 286d0ca342c9450d931ebb9e8a176f02)
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 263: Sono dolci comunemente quelle parole le quali hanno assai vocali, e dell'altre lettere il g, il c, lo l, lo f, lo m fanno dolcezza, tali sono amore, giovare;...... e di queste fa dolcezza qualcuna innanzi all'altra, come lo l innanzi al c in questa parola dolce, dinanzi al g, come involge; il g innanzi allo l, voglia, scoglio, e simili. Aspre certamente sono quelle nelle quali è lo r.... innanzi al g e doppo, come gorgo, agro.... Lo s ancora fa il suono insuave ed aspro dinanzi al t, nel principio della parola, innanzi al c, al g, al p, al q, al t, allo f, allo m, come in questa parola storpio, scoglio, sgraziato, sfogo.


7) id: 27c4860fcd8d4411a8d7b1b0abf9ec4c)
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 336: Il D senza punto fa quarta, e quinta con G sol re ut, e terza minore e sesta maggiore con.... mi.


8) id: 357c45a895d843a09b79e21c2007b958)
Esempio: E Salv. Avvert. appr.: E quando pure sforzar si vogliono o da vero o per gabbo, il c e 'l g in suono vicino a quel della s e del c, o quel della s e del g, mal lor grado son trasportati; scipolla, fansciullo, mansgiare, e sgiusgiola, che è quasi natio a' Franceschi.


9) id: 2480fd6890694883a9ba0a13d500b868)
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 331: I tasti neri dell'armonia ipolidia sono accordati come ne' cembali comuni, salvo che tra G ed A qui c'è l'a la mi re col b molle.


10) id: ae1ed24caa304503bc6832dfc8d94b8c)
Esempio: Papin. Lez. Burch. 73: Osservate attentamente come il nostro Burchiello, in grazia della venerabile antichità, dice Gaio, come lo dicevano gli antichi, i quali avevano maggior piacere della G, che della C.


11) id: 760b5c12f45e4292baab8ff275a01441)
Esempio: E Don. Tratt. Enarm. appr.: Nella fronte del tasto B ipolidio,..... si può notare col rosso il C lidio, al quale corrisponde detta voce; nel G il D, e così l'altre di mano in mano.


12) id: 882dde71a1f54bc69732efd21e1daaa6)
Esempio: E Don. Comp. Music. 30: Mi par anco molto a proposito di due sistemi segnare l'uno col nero.... e l'altro col rosso: il che riuscirà molto commodo per notare quelle voci metaboliche che cadono in amendue tra il G e l'A, e tra il D e l'E.


13) id: 92147034832046418dd0aa3d12f9db88)
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 31: Il G corre la medesima sorte del C, e segna due suoni, l'uno muto, ottuso e rotondo, come in garbo, gostanza, gusto e grotta; l'altro chiaro, acuto e sonante, come in gente, generoso, ginepro. Ma acciocchè e' suoni ottuso, se gli aggiugne l'H, scrivendo gheppio, gherone, ghianda, ghiotto, ghirlanda: e se dee sonar chiaro, si contrassegna con I; già, giallo, giogo, e giusto.


14) id: ed5be8cbc8614d75ac0392a942d0593a)
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 188: Mutata la R in L si fece facilmente lifriggerio. Ma perchè la difficoltà potrebbe piuttosto battere sopra quei due GG, dico che, quand'anche non si fossero trovati esempj, ognuno però poteva restar persuaso, che questa voce era secondo il gusto de' nostri vecchi, riflettendo che essi sovente raddoppiavano il G nelle voci, come si vede in reggia, brivileggio, Cartaggine, rifuggio, ec., e molto più nella voce fugga per fuga usata dal Boccaccio.


15) id: 6a97b289348d47d1bb752f3c32f7f7a5)
Definiz: lettera palatina, la settima dell'alfabeto e la quinta delle consonanti, che i grammatici dicono mute. Pronunziasi Gi, e si fa di gen. masc., e anche femm. Per l'affinità del suono il G si sostituisce in molte voci al C e alla Z, dicendosi Gastigare e Castigare, Luogo e Loco, Lagrima e Lacrima, Servigio e Servizio, Palagio e Palazzo. Innanzi alle vocali A, O, U, ha suono più muto e più rotondo, come in Gala, Gora, Gusto: innanzi alle vocali E ed I si manda fuori più ammollita, come in Gelido, Giro; ma per darle il suono che ha colle altre tre vocali, le poniamo l'H dopo, come in Ghermire, Ghiaccio; in quel modo che per darle il suono ammollito avanti all'A, E, U, si pone tra essa e queste vocali un I, scrivendo Giacere, Giogo, Giubba. Si assimila alla lettera M, come in Domma, Flemma; e talora, nel mezzo della parola, davanti a vocale sparisce, come in Reale per Regale, in Sciaurato per Sciagurato, in Reina per Regina. Talvolta si cangia in V, come Fragola in Fravola. Seguita dalle vocali ia colle quali formi sillaba, talora si cambia popolarmente in D; come ad es., Ghiaccio in Diaccio, Giacere in Diacere, Giacinto in Diacinto. Non si pone il G avanti ad altre consonanti che alla L, alla N, alla R, nella stessa sillaba, e perde alquanto del suo suono, come in Gloria, Ignavia, Grazia. Ammette avanti di sè nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, la L, N, R, come Volgere, Fango, Argine. La S le va avanti nel principio della parola o della sillaba, come in Sgabello, Sgherro, Sgorbio, Sgualdrina. Ng, dinanzi ad E ed I, o si conserva, o per metatesi diventa Gn, come Ungere e Ugnere, Angiolo e Agnolo, Piangere e Piagnere. –
20) Dizion. 5° Ed. .
BILICARE.
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pag.183



1) id: 33ea72d1803541f18abf48991e216cee)
Esempio: Bard. Grand. Rom. 91: Bilicavano altresì le travi de' palchi dove si cenava.... in maniera che si giravano.