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1) Dizion. 5° Ed. .
INALZARE, ed anche INNALZARE.
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pag.



1) id: 8f7da98e96a84126b5200591e6cf5d6a)
Esempio: Cell. G. Libr. Cost. volg. 74: Innalza la disavventuranza, e sottometti la felicitade.


2) id: ecfcb6b121364b2fae6f78b5f117dab0)
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 74: Ammiano innalza molto il [fòro] romano, e dicelo fòro della potenza antica.


3) id: e73bf026092b465886f467374c9a0eaa)
Esempio: Adr. G. B. Stor. 666: Non essendo rimasa in Firenze miglior via a mantenersi o ad innalzarsi, che quella delle ricchezze,... coloro che ec.


4) id: 102642ce55834c26952c03138a76769c)
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 185: Ogni giorno dimandi ciascheduno conto all'anima propria de' fatti, parole e pensieri suoi, ed avendo errato, emendisi; avendo ben operato, non se ne innalzi.


5) id: c7d7daf2b3d149ce969c649ee8b314bd)
Esempio: Vill. G. 562: E in questo il Vescovo d'Ellera.... disse la parola per lui con belle autoritadi, ringraziando il popolo di Roma dell'onore che li aveva fatto, dicendo e promettendo come elli aveva intenzione di mantenerli ed innalzarli, e di mettere il popolo di Roma in ogni buono stato; onde a' Romani piacque molto.
2) Dizion. 5° Ed. .
INCRESCERE.
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pag.524



1) id: b57a840842ba4bcaa9cbbcc0f215d1e0)
Esempio: Cat. Cost. volg. 108: Non t'incresca d'imparare.


2) id: 43cf13a01bc64bbbba973267fe50dcd5)
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 300: Increscati di me che morto vivo, Come tuo mezzo qui nascier mi volle.
3) Dizion. 5° Ed. .
ALLA.
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pag.355



1) id: e9887a8d39684b71957edf8b7fc1d3fc)
Dall'ingl. ell. −
4) Dizion. 5° Ed. .
MEMORIA
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pag.57



1) id: dab7a663c6ed48bc95e95743bc31aa0f)
Esempio: Cell. G. Libr. Cost. volg. 95: La memoria de' servigj è fragile, quella delle ingiurie è tenace.


2) id: 42634e0b4b514cad9e4f8525ba69dd98)
Esempio: Libr. Dicer. 194, 16: Mandammo nostri solenni messi al reverendo padre di bene avventurosa memoria messer Onorio Papa.


3) id: 6e42a0810e4d4bada3db37d7dc17ecec)
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 10: Quegli della Scala ed i Carraresi non sono più in memoria alcuna.


4) id: 62e7e6f01c4e45bd8f5a05393472370b)
Esempio: E Collaz. Ab. Isaac volg. 114: Voglio ancora recare a memoria alcuni altri, che passarono dinanzi da noi.


5) id: cbdb01d345e14ab38b7309daa0dc0431)
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 233: E quanto potea si studiava di leggere la divina Scrittura, e tenevala in memoria.


6) id: d94a1270b7364786bf507cfc27a9e5e2)
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 67: La roba che l'uomo dona al povero, è memoria pel povero che priega per colui che li dona.


7) id: 88b8076210ee457ea8e361817f3e65fe)
Esempio: Cresc. Agric. volg. 4: E nel dodecimo [libro] si fa compendiosa memoria di tutte le cose le quali sono in ciascun mese da fare in villa.


8) id: 96dd832833f444058ec036217b6de17c)
Esempio: Vill. G. 1: Mi pare che si convenga di raccontare e fare memoria dello origine e cominciamento di così famosa città.


9) id: 27315817e28f4b4caa8fd2436c0ceda8)
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 158: La barba al cielo e la memoria sento In sullo scrignio, e 'l petto fo d'arpia.


10) id: 3b36bf2065d44854abdd2e5b14ccba2c)
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 293: Quale di questi di' tu che sia peggiore, colui che lascia di rendere grazie de' beneficj, o colui che lascia di avergli a memoria?


11) id: 5cb212e3707d47d38419f6cc59237691)
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 68: Elia, quando ebbe il zelo della legge di Dio, in questa armatura vinse, recandosi a memoria le comandamenta del suo possessore, cioè lo Spirito Santo.


12) id: e2047776507e4967b62f20e3f3717dd0)
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 176: Al quale il demonio, avendogli invidia, ridussegli a memoria della bellezza d'una femmina la quale egli già per altro tempo aveva veduta e conosciuta.


13) id: fc5b46d3cf264e20886a9a5042cee72a)
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. S. 260: A la per fine in ricordamento d'amore sì aggiunse e disse: Fate questo in memoria di me.


14) id: 86594848cb254f9ca23af32b43d853e6)
Esempio: E Vill. G. 94: Per l'arsione di detti fuochi in Firenze, arsono molte croniche e libri, che più pienamente faceano memoria delli antichi fatti di Firenze.


15) id: 78ce625a35e84a01aca29c68ca92b3e8)
Esempio: Vill. G. 759: Altre dignità e magnificenze della nostra città di Firenze, non sono da lasciare di mettere in memoria, per dare avviso a quelli verranno dopo noi.


16) id: 63230d01e71e42c7960f9c408541d5cd)
Esempio: Vill. G. 311: I quali (autori) così le piccole cose come le grandi delle geste e fatti de' Romani scrissono,... per dar memoria ed essemplo a quelli che sono a venire, presi lo stile e forma da loro.
5) Dizion. 5° Ed. .
CURARE.
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pag.1091



1) id: 11149c79ad1644c082ed0f67be875a98)
Esempio: Cat. Cost. volg. 101: Non curare li sogni.


2) id: 2e130f23c8e140f9ac102ac8caf4900e)
Esempio: Cat. Cost. volg. 158: Quando sarai ricco, abbi a mente di curare il tuo corpo.


3) id: d593ea3ed08f4ffe9741e017f72fdc9f)
Esempio: E Cat. Cost. volg. 102: Se vuoi dirittamente vivere, non curare le parole de' rei uomini.


4) id: 03928c6ce8ff490481558aa496537965)
Esempio: Cresc. Agric. volg. 29: Appresso procacci come curi i buoi con grandissima diligenza.


5) id: 8c991841b34a4bf792bcf623c3a164a9)
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 88: Molto è da curare che noi non ne mettiamo a' pericoli senza cagione.


6) id: a18fceb6c30649d8b8d869b15461dd71)
Esempio: Cresc. Agric. volg. 193: Il vaso infetto di muffa in questo modo si cura: pongasi calcina viva ec.


7) id: 5989e549de9542f18247d308f40c5774)
Esempio: Cresc. Agric. volg. 192: E dicesi che cura il vin dalla muffa, se più dì con pane candidissimo si turi.


8) id: 282a95c2b09b4c3682e1bf029868755a)
Esempio: E Albertan. Tratt. volg. 178: Da fuggire è, e da curare è, che noi non ci spogniamo alli pericoli senza cagione.


9) id: 503da00ddb24489b8e232a1994e6683f)
Esempio: Span. Tes. Pov. volg. 50: Prendi solfo ed eleboro bianco, ariento vivo, comino;... questo cura ogni male morto, fuori che le gangole.


10) id: 7933ffc7ea6c4a52846787a28bfaf785)
Esempio: E Cresc. Agric. volg. appr.: Altri dicono che si cura con sale nel vaso posto, e per tre mesi quivi si lasci.


11) id: 4a06662f6f264fe5bdf037055af97b1f)
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 83: Avvegnachè.... grande parte della bontà sie avere cominciato, pertanto molto è da curare di perseverare insino alla fine.


12) id: 967fe046a6714b259b599e6ed4f9d03e)
Esempio: E Cresc. Agric. volg. appr.: Anche dalla muffa il vin curar si dice, se un sacco stretto, pieno di panico caldo, sia messo per lo forame, e nuoti per lo vino.


13) id: 42fc98b7aeac4976bddd47fdc89a7c64)
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 193: Anche si dice il vaso curare con aceto fortissimo bollito, se di quello si lavi, e alquanto si lasci stare. Altri dicono, che se vi si fa entro fuoco con paglia, si cura.
6) Dizion. 5° Ed. .
FALLIRE.
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pag.499



1) id: d4633eebb3a340ec84615979a00bc345)
Esempio: Cat. Cost. volg. 110: Quand'averai fallito, riprendi te medesimo.


2) id: 6ff3abc408544da2ba3285bdb62944af)
Esempio: Libr. Fiorett. Bibb. 90: Come mangiavano, lo vino fallie. La Vergine disse al Figliuolo: non hanno vino.


3) id: 915a0a5417134b958752421cb0ea9ffb)
Esempio: Vill. G. 1, 710: Della qual promessa fallì, sì come fellone e traditore.


4) id: bcf4f75f223246b8ac77cbb2612320c8)
Esempio: Vill. G. 1, 25: In lui fallì il primo lignaggio de' re di Francia.


5) id: aa22c8bc884549888a47225a8bd45775)
Esempio: Vill. G. 249: Come lo re Piero d'Araona fallì la giornata promessa a Bordella.


6) id: ba6408df66df4ede84e6c21b0555e40f)
Esempio: Vill. G. 192: Come gente infedele, e vaghi di nuovo signore, sì fallirono a Manfredi, abbandonandolo.


7) id: ba27c6af698c470796294bab90d011ad)
Esempio: Vill. G. 862: Nel detto anno del mese di gennaio fallirono quelli della compagnia de' Bardi.


8) id: c8f73da5d6a04f97bf28f50d80d7807c)
Esempio: E Vill. G. 6, 74: Per la qual malattia più di duemila ne falliro per morte in Firenze tra maschi e femmine.


9) id: a0c3d972d1d0455281736ec584dca7a4)
Esempio: E Vill. G. 732: Fu loro risposto saviamente a tutti i loro capitoli, come per ragione, e secondo i patti, contro a loro non s'era fallito in niuno articolo.


10) id: e49b8309e6d543459a3e9170aa33ec68)
Esempio: Vill. G. 419: Nel detto anno essendo fallite le tregue dal re Ruberto a quello di Cicilia, per lo detto re Ruberto si fece armata a Napoli,... onde fu ammiraglio e capitano messer Tommaso da Marzano.


11) id: 571d03a3f755444494c34f329acf712b)
Esempio: De Luc. Dott. volg. 5, 2, 84: Si sogliono commettere queste fraudi con mettere in mezzo il terzo, cioè che quello il quale sia creditore per altre cause d'un negoziante, sapendo che il suo debitore comincia a fallire, per suo rimborso cerca di farsi fare qualche tratta ad un idoneo suo corrisponsale, il quale stia in buona fede.
7) Dizion. 5° Ed. .
IMPERCHÈ.
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pag.204



1) id: a15ab557bff24e62acca05def72fdb63)
Esempio: Cat. Cost. volg. 23: Non t'adirare senza lo 'mperchè.
8) Dizion. 5° Ed. .
ADDIMANDARE e ADDOMANDARE
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pag.194



1) id: d5b4bc6756cc44859715ec3327c20b8d)
Esempio: Cat. Cost. volg. 107: Se ti bisogna, addimanda aiuto agli amici.


2) id: dfe8a2b513814169881bd880731889de)
Esempio: Cat. Cost. volg. 91: Sia forte o debole, come l'addomanda la cosa.


3) id: b45e099ff7e640f69c39a132c107765b)
Esempio: Cat. Cost. volg. 96: Se.... desideri di sapere le battaglie di Roma e quelle d'Affrica, addomanda Lucano, che disse le battaglie del dio Marte: se vuoi sapere d'amore, addomanda Ovidio.


4) id: 52b938d814b2438680d1a2b2befd84ec)
Esempio: Cresc. Agric. volg. 59: Per la qual cosa al postutto non s'addimanda il letame fresco.


5) id: a55ab57c6a3f4c68a5c3ce8479a3f96a)
Esempio: Cecch. Comm. ined. 305: Conoscetemi Voi? G. Non io. Z. Io m'addomando il zingano, Famiglio dotto.
9) Dizion. 5° Ed. .
INSINCHÈ e INSINOCHÈ, che anche scrivonsi disgiuntamente INSIN CHE e INSINO CHE.
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pag.929



1) id: 0b31ea94971a45efac8af26ada292607)
Esempio: Cat. Cost. volg. 93: La sampogna canta dolcemente, insinochè I'uccellatore inganna l'uccello.
10) Dizion. 5° Ed. .
GUARDARE.
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pag.663



1) id: 031c88b7fcf64dceb354f68fe1e64d40)
Esempio: Cat. Cost. volg. 50: Guarda tutte cose che altri parla, istando tacito.


2) id: 558fd32f69da4629bed56b2317ed2121)
Esempio: Cat. Cost. volg. 108: Loderai manifestamente cui averai provato, e guarti poi di non biasimarlo leggiermente.


3) id: 1e51170195dc496491d51f8a41cc4625)
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 10: Tu hai molte fiate malvagiamente guardate le feste.


4) id: d449e3a6d66a454584b44f41f5f6132b)
Esempio: Serdon. Esort. volg. 15: Ti guarderai diligentemente di non cader più in simigliante peccato.


5) id: 28518cc72ca34fbbb9bc0e15eb82f871)
Esempio: Senec. Pist. volg. 18: Si guardi i diletti (il testo lat. ha: abstineat Venere).


6) id: 3c375038b483473a815f050dd9488853)
Esempio: Cresc. Agric. volg. 506: Guardi il signore dello sparviere, che in alcun tempo non l'offenda.


7) id: ccb80482c04c4c4d923ec7c23b52ae0a)
Esempio: E Rim. G. 27: Ma sconcio E 'l lor guardare a squarciasacco.


8) id: 44ae594dccd649499faa70ed4b7fa0df)
Esempio: Cresc. Agric. volg. 28: Il lavorator del podere.... dee osservare le ferie, cioè guardar le feste.


9) id: d6adb70742d34b498620b7206eeb88d3)
Esempio: Flav. Gios. volg. 83: Egli era sabato; el quale essi (i Giudei) solevono guardare con gran devozione.


10) id: a2b5f87382484aaea8499e6d9a4188f4)
Esempio: Salvereg. volg. 54: Onde, Madonna, quando io guardo a te, non veggio in te altro che misericordia.


11) id: 570687e5b4a74a50943cb13df6f522f5)
Esempio: Giron. Cort. volg. Framm. 171: Signor compagno, di corrucciare tale omo, com' voi siete, mi guardi Dio.


12) id: 37163075745d469f817dd50fa61f442b)
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 631: Cosa la quale non sai per cui guardarla, follia è di guardarla.


13) id: 63ec8181b46d4d0aa3536f1de2b00e35)
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 27: Non avendo più i Cremonesi.... chi gli guardassi, si dettono liberamente nelle mani del re.


14) id: 66622eb50ab247969703f7a40fb9cff0)
Esempio: Giust. Vers. 270: Guardi, non voglion asini! G. Cari! V. Gesusmaria! S'è vista mai, di grazia, Questa pedanteria?


15) id: e63982757c7745e395972029a4c89db0)
Esempio: Cresc. Agric. volg. 475: Poi si dà lor (a' fagiani) panico e grilli e uova di formiche, e guardargli dall'acqua, acciocch'e' non nasca lor la pipita.


16) id: 1a753361e96d4c2ca7481094f53f5c4d)
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 76: Osservano diligentemente il digiuno solenne dell'avvento del Signore e della quaresima,... e guardano religiosamente l'altre feste del Signore, de' Santi, ec.


17) id: e7cef1f6606b41dea013edd02287b6fd)
Esempio: Colonn. E. Gov. Princ. volg. R. 104 t.: I tiranni hanno dieci condizioni e dieci cautele, per le quali ellino si sforzano di guardarsi ne la loro signoria.


18) id: 1e945b9229094f6ba3159288cb9471d6)
Esempio: E Vill. G. 5, 71: In questo modo fu coronato a imperadore e re de' Romani,... non guardando niuna reverenza di santa chiesa.


19) id: dc88ceda94574d399984c4f1033bdfbf)
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 5: Sono dodici [li articoli della fede] secondo il numero dei dodici apostoli, che li stabiliro a guardare a tutti quelli che vogliono essere salvi.


20) id: fcdab9ab9fa64df8bb1b95384ab1ec0c)
Esempio: Cresc. Agric. volg. 149: Ogni pastino si fa d'altezza di due piedi: la terra si cavi, nel quale si guardi che la cruda terra, per occulta frode, il cavator non vi chiugga.


21) id: 9a3d04dae22f406f8871724d361a00b3)
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 119: Avvegnachè io sia in molti peccati vizioso, per certo sappiate ch'almeno eretico non sono, che Iddio me ne guardi, che questo peccato io non abbia.


22) id: ddd548d216374202906a870a7340d9b6)
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25) id: 5260aae40e394b198bf41014003641a0)
Esempio: Vill. G. 2, 205: Guido Conte di Monforte, il qual era per lo re Carlo vicario in Toscana, non guardando reverenza di Dio, nè del re Carlo suo signore, uccise di sua mano con uno stocco il detto Arrigo.


26) id: 2c23963cb70e4d0ca7ed7702fac712b8)
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11) Dizion. 5° Ed. .
CAPILLATO e anche CAPELLATO
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pag.510



1) id: 1ee8b20787024aa88c6b4f32dfb1bf3d)
Esempio: Cat. Cost. volg. 100: La cagione diventa fortuna, quando la fronte è capillata.
12) Dizion. 5° Ed. .
OBBLIGARE e anche OBLIGARE.
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pag.331



1) id: bd23b801eccb4717ad3e2dacafe4a718)
Esempio: Cell. G. Libr. Cost. volg. 95: Molti sono da obbligare, e pochi da offendere; perocchè la memoria de' servigj è fragile, quella delle ingiurie è tenace.


2) id: 85263c29b7374bab8e7c8c14d5e60c05)
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 394: Il pianto di Cesare sopra il teschio di Pompeo.... è riferito da Dione e da Lucano come interessata simulazione, come fosse allora più spediente finger l'abborrimento, che obbligarsi alla gratitudine verso il traditore.


3) id: 82b4e510a9564110b87e988063e2da68)
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 6: Volendo io.... ragionare.... sui principj generali, dai quali dedur si debbono i reciprochi doveri e le respettive facoltà delle potenze guerreggianti, sono stato necessariamente obbligato a difendere contro l'autorità di alcuni gran nomi non meno il mentovato principio di Grozio e di Montesquioú, che ec.
13) Dizion. 5° Ed. .
G,
Apri Voce completa

pag.1



2) id: 5d5a59da78b246cba30585c404f43d2b)
Definiz: § II. G sol re ut, è lo stesso che Gisolreutte. –


3) id: faa22c5439ec4bac88aafabdb75fefeb)
Esempio: Salv. Avvert. 1, 282: Il c e 'l g da certi popoli non si posson pronunziare.


4) id: 0179a60ce58540bb91b0c36e579f1c3b)
Esempio: Bemb. Pros. 69: Alquanto spesso e pieno suono appresso rende la F: spesso medesimamente e pieno, ma più pronto, il G.


5) id: 446a2fc1e4964ee89b5d9d6a31ff6788)
Definiz: § I. La lettera G nel diagramma musicale antico indicava il Sol in quarto spazio della chiave di basso, se era maiuscola; se era minuscola, indicava il Sol in seconda riga della chiave di violino; la g minuscola raddoppiata indicava il Sol sopra le righe. –


6) id: 286d0ca342c9450d931ebb9e8a176f02)
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 263: Sono dolci comunemente quelle parole le quali hanno assai vocali, e dell'altre lettere il g, il c, lo l, lo f, lo m fanno dolcezza, tali sono amore, giovare;...... e di queste fa dolcezza qualcuna innanzi all'altra, come lo l innanzi al c in questa parola dolce, dinanzi al g, come involge; il g innanzi allo l, voglia, scoglio, e simili. Aspre certamente sono quelle nelle quali è lo r.... innanzi al g e doppo, come gorgo, agro.... Lo s ancora fa il suono insuave ed aspro dinanzi al t, nel principio della parola, innanzi al c, al g, al p, al q, al t, allo f, allo m, come in questa parola storpio, scoglio, sgraziato, sfogo.


7) id: 27c4860fcd8d4411a8d7b1b0abf9ec4c)
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 336: Il D senza punto fa quarta, e quinta con G sol re ut, e terza minore e sesta maggiore con.... mi.


8) id: 357c45a895d843a09b79e21c2007b958)
Esempio: E Salv. Avvert. appr.: E quando pure sforzar si vogliono o da vero o per gabbo, il c e 'l g in suono vicino a quel della s e del c, o quel della s e del g, mal lor grado son trasportati; scipolla, fansciullo, mansgiare, e sgiusgiola, che è quasi natio a' Franceschi.


9) id: 2480fd6890694883a9ba0a13d500b868)
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 331: I tasti neri dell'armonia ipolidia sono accordati come ne' cembali comuni, salvo che tra G ed A qui c'è l'a la mi re col b molle.


10) id: ae1ed24caa304503bc6832dfc8d94b8c)
Esempio: Papin. Lez. Burch. 73: Osservate attentamente come il nostro Burchiello, in grazia della venerabile antichità, dice Gaio, come lo dicevano gli antichi, i quali avevano maggior piacere della G, che della C.


11) id: 760b5c12f45e4292baab8ff275a01441)
Esempio: E Don. Tratt. Enarm. appr.: Nella fronte del tasto B ipolidio,..... si può notare col rosso il C lidio, al quale corrisponde detta voce; nel G il D, e così l'altre di mano in mano.


12) id: 882dde71a1f54bc69732efd21e1daaa6)
Esempio: E Don. Comp. Music. 30: Mi par anco molto a proposito di due sistemi segnare l'uno col nero.... e l'altro col rosso: il che riuscirà molto commodo per notare quelle voci metaboliche che cadono in amendue tra il G e l'A, e tra il D e l'E.


13) id: 92147034832046418dd0aa3d12f9db88)
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 31: Il G corre la medesima sorte del C, e segna due suoni, l'uno muto, ottuso e rotondo, come in garbo, gostanza, gusto e grotta; l'altro chiaro, acuto e sonante, come in gente, generoso, ginepro. Ma acciocchè e' suoni ottuso, se gli aggiugne l'H, scrivendo gheppio, gherone, ghianda, ghiotto, ghirlanda: e se dee sonar chiaro, si contrassegna con I; già, giallo, giogo, e giusto.


14) id: ed5be8cbc8614d75ac0392a942d0593a)
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 188: Mutata la R in L si fece facilmente lifriggerio. Ma perchè la difficoltà potrebbe piuttosto battere sopra quei due GG, dico che, quand'anche non si fossero trovati esempj, ognuno però poteva restar persuaso, che questa voce era secondo il gusto de' nostri vecchi, riflettendo che essi sovente raddoppiavano il G nelle voci, come si vede in reggia, brivileggio, Cartaggine, rifuggio, ec., e molto più nella voce fugga per fuga usata dal Boccaccio.


15) id: 6a97b289348d47d1bb752f3c32f7f7a5)
Definiz: lettera palatina, la settima dell'alfabeto e la quinta delle consonanti, che i grammatici dicono mute. Pronunziasi Gi, e si fa di gen. masc., e anche femm. Per l'affinità del suono il G si sostituisce in molte voci al C e alla Z, dicendosi Gastigare e Castigare, Luogo e Loco, Lagrima e Lacrima, Servigio e Servizio, Palagio e Palazzo. Innanzi alle vocali A, O, U, ha suono più muto e più rotondo, come in Gala, Gora, Gusto: innanzi alle vocali E ed I si manda fuori più ammollita, come in Gelido, Giro; ma per darle il suono che ha colle altre tre vocali, le poniamo l'H dopo, come in Ghermire, Ghiaccio; in quel modo che per darle il suono ammollito avanti all'A, E, U, si pone tra essa e queste vocali un I, scrivendo Giacere, Giogo, Giubba. Si assimila alla lettera M, come in Domma, Flemma; e talora, nel mezzo della parola, davanti a vocale sparisce, come in Reale per Regale, in Sciaurato per Sciagurato, in Reina per Regina. Talvolta si cangia in V, come Fragola in Fravola. Seguita dalle vocali ia colle quali formi sillaba, talora si cambia popolarmente in D; come ad es., Ghiaccio in Diaccio, Giacere in Diacere, Giacinto in Diacinto. Non si pone il G avanti ad altre consonanti che alla L, alla N, alla R, nella stessa sillaba, e perde alquanto del suo suono, come in Gloria, Ignavia, Grazia. Ammette avanti di sè nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, la L, N, R, come Volgere, Fango, Argine. La S le va avanti nel principio della parola o della sillaba, come in Sgabello, Sgherro, Sgorbio, Sgualdrina. Ng, dinanzi ad E ed I, o si conserva, o per metatesi diventa Gn, come Ungere e Ugnere, Angiolo e Agnolo, Piangere e Piagnere. –
14) Dizion. 5° Ed. .
CORRETTIVO.
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pag.819



1) id: d6fd62e7533a4e0f85ab03827275e9b9)
Esempio: Libr. Cur. malatt. volg.: Il vino èe ottimo correttivo del rabarbaro.


2) id: 51db87fb55c2476a83cad4119d4dd463)
Esempio: E Libr. Cur. malatt. volg. appr.: Aggiugni cennamo e altri buoni correttivi.
15) Dizion. 5° Ed. .
LAMENTARE.
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pag.46



1) id: e0493de9d8dc4a0da3d57c50a6382d4a)
Esempio: Cat. Cost. volg. 28: Non credere alla tua moglie, quando si lamenta della tua famiglia sanza cagione.


2) id: 744d664935764517844cfecac80dc165)
Esempio: Cell. G. Gas. fort. volg. 96: La via è piena d'aguati; non ti lamentare che tu vi cadesti, ma allegrati che tu ne scampasti.


3) id: 42385a0e4f594247bdfa15bd2662bbe8)
Esempio: Serdon. Esort. volg. 11: Ma qui (di che si lamenta Ieremia) mancò il mantice nel fuoco e arse il piombo.


4) id: 04fa87f51b6441baaef3c39c37971e6b)
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 44: O fortuna, a cui mi lamento io? a cui? io non so. Perchè, o perfida, mi costrigni tu patire sozze ingiurie?


5) id: 69483ef4841a4f709005bdb79bafaa98)
Esempio: Fior. Agric. Met. volg. 523: La carne di quest'animaletto è molto dolce; e benchè viva ne le selve, sì che non immeritamente de la penuria di quelli Varrone si lamenti nel Fundanio,... non dimanco gli antichi, ec.
16) Dizion. 5° Ed. .
GRAZIOSAMENTE.
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pag.574



1) id: 32d7e9abd9de4d1d9dfa2c8b6301d606)
Esempio: Cat. Cost. volg. 151: Quando l'amico povero ti dà un picciolo dono, ricevilo graziosamente, e ricordati di lodarlo pienamente.
17) Dizion. 5° Ed. .
INCHIEDERE.
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pag.436



1) id: 071d6fa647674e19b433867aa940a523)
Esempio: Cat. Cost. volg. 36: Lascia istare le secrete cose del cielo, ed a 'nchiedere che cosa sia lo cielo.


2) id: 085c4be21d9147838ae4ae0bbc298aab)
Esempio: Stat. Art. Calim. G. 353: Anche abbiano balía d'inchiedere e procedere contro le famiglie delle dette opere e magioni.


3) id: 936d8173265d4182b8a59e80d6cd48c7)
Esempio: Vill. G. 364: Fecer venire in Firenze lo Esecutore degli Ordinamenti della giustizia, il quale dovesse inchiedere e procedere contro a' grandi, che offendessero a' popolani.
18) Dizion. 5° Ed. .
BICCHIERINO
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pag.173



1) id: 057eca79bb1142c28dca99640ce6e574)
Esempio: Benciv. Libr. Cur. Malatt. volg.: Si assuefacciano a bere il vino a piccoli bicchierini.
19) Dizion. 5° Ed. .
CRESIMARE.
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pag.984



1) id: 2c1254586ef74a49a5979edfcc63a70b)
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 40: Quale è la forma del cresimare?


2) id: 8b2f65d999cc4ba18c8e2d70d49af94b)
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 48: Il cresimare nella fronte significa la grazia di Cristo nella mente.


3) id: 9a5997ac563b439fbcbb541293d9c0e6)
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 22: Questo medesimo anche intendi di colui, che due volte si cresima.
20) Dizion. 5° Ed. .
CONFESSORE.
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pag.418



1) id: 67b2f92caf7f49c9b01f8b919b132957)
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 34: È disponimento d'ubbidire al prete confessore.


2) id: 650b82b1398c44a9abbb8ce1dc2e8a4b)
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 4, 174: Il padre Arnoux,... confessore di S. M., porse l'orecchio più di tutti a questo spediente.


3) id: 04e4ca5ff71e474793abe4a9b00e9b28)
Esempio: Maff. G. P. Confess. 1, 164: Non per questo il valoroso confessore [s. Antonio] si sgomentò: anzi nel giorno deputato alla empia esecuzione, ed all'atto pubblico del martirio, ascondendosi gli altri monaci, solo accompagnò i combattenti allo steccato, esortandoli sempre a perseverare invitti e magnanimi.


4) id: d373d8c1eb714e128e1109c6a6c6ea3a)
Esempio: E Maff. G. P. Confess. 1, 165: Il quale [s. Antonio], poichè non senza dolore si vide ingannato della speranza (di ricevere il martirio), ritornò di nuovo alle carceri ed alle cave, a servire ed a consolare i confessori di Cristo, come soleva; per insino a tanto che martoriato il beato vescovo Pietro, cessò finalmente la rabbia de' persecutori.