Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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220) Dizion. 5° Ed. .
MARINO
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pag.948

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Esempio:

Dant. Inf. 26: Che non surgeva fuor del marin suolo.

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Esempio:

E Dant. Purg. 2: Giù nel ponente sopra il suol marino.

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Esempio:

But. Comm. Dant. 2, 28: Cognobbi il tremolar della marina; cioè dell'acqua marina che continuamente è in movimento.

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Esempio:

Dant. Purg. 25: Tanto ovra poi (la virtù attiva) che giù si muove e sente, Come fungo marino.

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Esempio:

Ottim. Comm. Dant. 1, 454: Ulisses e li suoi erano già vecchi, non di cuore, ma di tempo. La battaglia aveva loro tolto del miglior sangue, e l'avversitade e' pensieri marini il rimaso avevano intepidito.

221) Dizion. 5° Ed. .
LUNGAMENTE
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pag.518

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Esempio:

Dant. Inf. 16: Se lungamente l'anima conduca Le membra tue.

222) Dizion. 5° Ed. .
MACIGNO
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pag.602

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Esempio:

Dant. Purg. 19: Tra i duo pareti del duro macigno.

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Esempio:

Dant. Inf. 15: Ma quell'ingrato popolo maligno, Che discese di Fiesole ab antico, E tiene ancor del monte e del macigno, Ti si farà per tuo ben far nimico.

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Esempio:

But. Comm. Dant. 1, 413: E tiene ancor del monte; cioè della superbia significata per lo monte;... e del macigno; cioè dell'asprezza e durezza; imperò che la macina è aspra e dura, e così è lo popolo fiorentino, dice ser Brunetto.

223) Dizion. 5° Ed. .
BURRATO
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pag.329

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Esempio:

Dant. Inf. 12: Cotal di quel burrato era la scesa.

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Esempio:

E Dant. Inf. 16: Ed alquanto di lungi dalla sponda La gittò giuso in quell'alto burrato.

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Esempio:

Bocc. Comm. Dant. 2, 180: Burrati spesse volte si chiamano tra noi questi trarupi de' luoghi alpigni e salvatichi.

224) Dizion. 5° Ed. .
CALCAGNO
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pag.377

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Esempio:

Dant. Inf. 19: Tal era lì da' calcagni alle punte.

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Esempio:

E Dant. Purg. 19: Bastiti, e batti a terra le calcagne.

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Esempio:

Dant. Purg. 12: Onde lì molte volte se ne piagne Per la puntura della rimembranza, Che solo a' pii dà delle calcagne.

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Esempio:

But. Comm. Dant. 2, 276: Solo a' pii dà delle calcagne, cioè pugne li pietosi come si pugne lo cavallo co li sproni, che sono a le calcagna.

225) Dizion. 5° Ed. .
MOLTO
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pag.455

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Esempio:

Dant. Purg. 14: Il nome mio ancor molto non suona.

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Esempio:

Dant. Inf. 1: Una lonza leggiera e presta molto.

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Esempio:

E Dant. Parad. 7: A questo segno Molto si mira, e poco si discerne.

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Esempio:

Dant. Purg. 24: Non hanno molto a volger quelle ruote,... che ti fia chiaro ec.

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Esempio:

E Dant. Parad. 1: Io nol soffersi (il lume) molto, nè sì poco, Ch' io nol vedessi sfavillar dintorno.

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Esempio:

But. Comm. Dant. 3, 21: Io.... nol soffersi molto; cioè molto tempo non sostenni di ragguardare lo Sole, nè sì poco; cioè ancora non sostenni di ragguardarlo sì poco, Ch'io ec.

226) Dizion. 5° Ed. .
MI
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pag.235

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Esempio:

Dant. Inf. 23: Lo Duca mio di subito mi prese.

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Esempio:

Dant. Inf. 4: Dimmi, maestro mio, dimmi, signore.

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Esempio:

Dant. Inf. 33: Queta'mi allor per non farli più tristi.

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Esempio:

Dant. Inf. 4: Ruppemi l'alto sonno nella testa Un greve tuono.

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Esempio:

E Dant. Purg. 30: Virgilio a cui per mia salute die'mi.

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Esempio:

Dant. Inf. 1: E non mi si partia dinanzi al volto.

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Esempio:

Dant. Purg. 24: Io mi son un che, quando Amore spira, noto.

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Esempio:

E Dant. Purg. 12: Dritto, sì come andar vuoisi, rife'mi, Con la persona.

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Esempio:

E Dant. Purg. 1: Io mi volsi a man destra, e posi mente All'altro polo.

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Esempio:

E Dant. Purg. 31: La donna ch'io avea trovata sola, Sopra me vidi; e dicea: Tienimi, tiemmi.

227) Dizion. 5° Ed. .
ANTICIPAZIONE
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pag.549

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Esempio:

But. Comm. Dant.: Significa.... acuità d'animo e anticipazione nelle cose.

228) Dizion. 5° Ed. .
ALBERO.
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pag.342

1) id: c549a04a2a484e8b9f59f3fcb34c3661)

Esempio:

Dant. Inf. 13: Fanno lamenti in su gli alberi strani.

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Esempio:

Dant. Inf. 7: Quali dal vento le gonfiate vele Caggiono avvolte, poi che l'alber fiacca.

229) Dizion. 5° Ed. .
ALCUNI
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pag.346

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Esempio:

Dant. Inf. 3: Poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto, Guardai ec.

230) Dizion. 5° Ed. .
ALPE.
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pag.393

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Esempio:

Dant. Inf. 14: Come di neve in alpe senza vento.

231) Dizion. 5° Ed. .
ADUNARE.
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pag.235

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Esempio:

Dant. Inf. 7: Ed egli a me: vano pensiero aduni.

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Esempio:

E Dant. Purg. 15: E più di dubbio nella mente aduno.

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Esempio:

Dant. Inf. 4: Così vidi adunar la bella scuola Di quel signor dell'altissimo canto.

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Esempio:

E Dant. Vit. nov. 80: Certe donne, le quali adunate s'erano dilettandosi l'una nella compagnia dell'altra, sapeano bene lo mio cuore.

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Esempio:

E Dant. Parad. 33: In te misericordia, in te pietate, In te magnificenzia, in te s'aduna Quantunque in creatura è di bontate (qui figuratam.)

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Esempio:

Dant. Parad. 1: Questi [l'istinto] ne porta il fuoco inver la luna; Questi ne' cuor mortali è promotore; Questi la terra in sè stringe ed aduna.

232) Dizion. 5° Ed. .
AMMIRAZIONE.
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pag.452

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Esempio:

Dant. Purg. 21: Ma più d'ammirazion vo' che ti pigli.

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Esempio:

E Dant. Parad. 2: Certo non ti dovrien punger gli strali D'ammirazione omai.

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Esempio:

Bocc. Vit. Dant. 45: Le cui opere [di Dante] tengono in ammirazione tutto il mondo.

233) Dizion. 5° Ed. .
AIZZARE, e talvolta ADIZZARE
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pag.334

1) id: 277b22a1f9a3471196edee381b2efb81)

Esempio:

Dant. Inf. 27: Dicendo: issa ten va, più non t'aizzo.

234) Dizion. 5° Ed. .
ALBA.
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pag.337

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Esempio:

Dant. Purg. 1: L'alba vinceva l'ôra mattutina, Che fggia innanzi.

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Esempio:

Dant. Purg. 9: Dianzi nell'alba che precede al giorno.... Venne una donna.

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Esempio:

Dant. E. Astrolab. 103: Quando il sole è vicino all'orizzonte di levante, 18 gradi sotto, allora comincia l'alba del giorno; e quando è altrettanti gradi sotto esso orizzonte dalla banda di ponente, allora finisce il crepuscolo della sera.

235) Dizion. 5° Ed. .
ASCENSIONE.
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pag.735

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Esempio:

Ottim. Comm. Dant. 1, 367: Vedeva le ascensioni delle stelle.

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Esempio:

Dant. E. Astrolab. 31: Per la descensione ed ascensione s'intende sempre il salire, e descendere, o calare, dei pianeti e delle altre stelle.

236) Dizion. 5° Ed. .
AMBI, AMBE, AMBO.
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pag.424

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Esempio:

Dant. Inf. 8: Allora stesi al legno ambe le mani.

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Esempio:

E Dant. Inf. 33: Ambo le mani per dolor mi morsi.

237) Dizion. 5° Ed. .
ASSUNTO.
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pag.797

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Esempio:

Dant. Purg. 25: Perchè da lui non vide organo assunto.

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Esempio:

Dant. Parad. 7: La pena dunque che la croce porse, S'alla natura assunta si misura, Nulla giammai sì giustamente morse.

238) Dizion. 5° Ed. .
ACCIDIA.
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pag.108

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Esempio:

Dant. Purg. 18: Vedine due All'accidia venir dando di morso.

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Esempio:

But. Comm. Dant. 2, 429: Accidia è tristizia, o vero rincrescimento, o vero lentezza in desiderare e acquistare lo sommo bene.

239) Dizion. 5° Ed. .
ACCLINE, e anche ACCLINO.
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pag.111

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Esempio:

Dant. Parad. 1: Nell'ordine, ch'io dico, sono accline Tutte nature.

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