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120) Dizion. 5° Ed. .
CANAGLIA.
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pag.448



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Esempio: Sacch. Rim. 132: Nemica di vertù, brutta canaglia, Che voglion guerra, e mai non vidon maglia.


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Esempio: Panant. Poet. Teatr. 73: Villanacci, canaglia maledetta, Qualche cosa vogliam da sdigiunarci.


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Esempio: Rim. Ant. P. Bonich. Bind. 3, 139: Non creda alcun, quand'ode dir canaglia, S'intenda sol del pover dispettato.
121) Dizion. 5° Ed. .
CARNAIO
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pag.584



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Esempio: Fag. Rim. 3, 135: Manda [o Morte] giù nel carnaio accatastati Tanti ipocriti, spie, ladri, assassini, Tanta canaglia rea, tanti sguaiati.


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Definiz: § II. Carnaio trovasi anche adoperato per Luogo da riporvi le carni, Dispensa; conforme al significato del lat. carnarium. –
122) Dizion. 5° Ed. .
BANDOLIERA
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pag.56



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123) Dizion. 5° Ed. .
BARGIGLIO
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pag.75



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Esempio: Allegr. Rim. Lett. 202: Che e' par nè più nè manco un gallettino Co' bargigli e la cresta di scarlatto.
124) Dizion. 5° Ed. .
LANCIABILE
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pag.59



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Esempio: EBellin. Lett. V. appr.: Altri [dardi] erano senza tal guinzaglio, e tali erano quegli che da essi venivano detti semplicemente missilia, o lanciabili.
125) Dizion. 5° Ed. .
MAROSO
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pag.959



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Esempio: Colonn. Guid. N. 531: Ma pure io scampai solo (dal naufragio), il quale fui levato da' marosi a galla come morto, e gittato in terra; e colla schiuma che getta il mare quando frange in terra, pervenni io a lito.
126) Dizion. 5° Ed. .
LECCARDA.
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pag.167



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127) Dizion. 5° Ed. .
MARAZZO.
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pag.921



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Esempio: E Corsin. Stor. Mess. trad. 75: Trattenuto da altri marazzi e lagune, per le quali avevano smarrita la strada,... incorporò ec.


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Esempio: E Bicchier. Bagn. Montecat. 140: Bacone da Verulamio crede che le paludi salse, nelle quali segue il discuoprimento frequente del fondo, siano più insalubri di quelle d'acqua dolce; ma è costante osservazione che i marazzi formati d'acqua salsa mista alla dolce, sono i più dannosi di tutti per i viventi.
128) Dizion. 5° Ed. .
MOTIVARE
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pag.606



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motivo. –

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Esempio: Red. Lett. 2, 152: Questa mattina si è motivato da tutti i medici se conveniva, o no, mutar la balia.


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Definiz: § I. E riferito a sentenza, giudizio, ricorso legale, e simili, vale Corredare, Fornire, e simili, dei motivi o ragioni, da cui essa sentenza, giudizio, e simili, sono derivati.


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Esempio: E Malpigh. Lett. 309: Penso, che sia necessario l'aver la mira al petto principalmente stante quella contumace tosse, e gli accidenti pregressi per non far passaggio da un mal cattivo ad un peggiore; e però li motivai la continuazione della gelatina di corno di cervo, ec.
129) Dizion. 5° Ed. .
INSTALLARE.
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pag.948



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130) Dizion. 5° Ed. .
INGORDIGIA.
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pag.813



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Esempio: Tass. Lett. 3, 34: Ell'ha miglior fortuna, e potrà meglio guardarsi da l'ingordigia d'alcuni (libraj e stampatori), e da l'indiscrezione.


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Esempio: Trinc. Agric. 44: Il nutrimento e la virtù vegetativa della vite se ne scorre e s'incanala tutta addirittura per i capi da frutto, lasciati colla speranza ed ingordigia di conseguirne più utile del dovere.


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Esempio: Caran. Sallust. Prol. 2: I re dunque da prima..., sendo di varie openioni, parte di loro il corpo e parte l'ingegno essercitavano, allora che gli uomini senza ingordigia vivevano, e tutti della sorte loro si contentavano (il lat. ha: sine cupiditate).
131) Dizion. 5° Ed. .
INCEPPITO.
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pag.427



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132) Dizion. 5° Ed. .
INCETTA.
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pag.434



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Esempio: Dav. Tac. 2, 27: Pisone fu sepolto da Verania sua moglie e da Scriboniano suo fratello; il cadavere di T. Vinio da Crispina sua figliuola: cercate e ricomperate le teste, di cui li occiditori fecero incetta.


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Esempio: Car. Lett. fam. 1, 243: Non molto lontano Ha da tordi un bellissimo boschetto. Qual disegnando impaniar di mia mano, Ho già provvidamente fatto incetta D'un ricco saltambarco da villano, Di visco, di paniuzze, di civetta ec.


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Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 201: Non mancò però che e' non fusse biasimato da alcuni, e notato d'attendere a guadagni vilissimi e da contadini; facendo far per alcuni suoi agenti incetta, a uso di treccone, di salsumi, di frutte, ed insin degli erbaggi.


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Esempio: Magal. Lett. At. 7: Vi è una gran differenza da pigliar l'impegno per ragione, al far incetta di ragioni per sostener l'impegno.


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Esempio: Soder. Cult. Ort. 137: Ma si dee osservare in questo la regola del lino, che dove non se ne speri, e non profitti assai, non è da farne incetta.


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Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 67: Essendo questa una cosa, che, oltre all'esser giusta, è anche da farla per incetta, mentre ci racquista subito l'affetto, la parzialità e la venerazione della metà dei letterati d'Europa.
133) Dizion. 5° Ed. .
IMBASTIRE.
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pag.68



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134) Dizion. 5° Ed. .
INTARSIARE.
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pag.969



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Esempio: Galil. Op. lett. 122: E questo andare empiendo, per brevità di parole, le stanze di concetti che non hanno una necessaria continuazione con le cose dette e da dirsi, l'addomanderemo intarsiare.
135) Dizion. 5° Ed. .
IMPACCIO.
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pag.152



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Definiz: § IX. E in senso materiale, per Liberarsi, Sciogliersi, da legame, vincolo, stretta, e simili. –


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Esempio: Petr. Rim. 1, 173: E non m'ancide Amor, e non mi sferra; Nè mi vuol vivo, nè mi trae d'impaccio.


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Esempio: Coppett. Rim. burl. 45: Ma questo o quello, od altro che si facci, Parlar ora di lui non ho intenzione, Per non pigliarmi il dazio de gl'impacci.


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Esempio: Allegr. Rim. Lett. 77: Mi parti',... componendo questo sonetto, il qual io vi mando, perchè leggendolo nella camerata, vi ridiate tanto di me, quant'io mi do gl'impacci del Rosso a credenza.


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Definiz: § VIII. E Cavarsi d'impaccio, Levarsi d'impaccio, Trarsi d'impaccio, Uscire, e simili, d'impaccio, vale Liberarsi da qualche difficile, o molesta, o pericolosa, condizione di cose. –


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Definiz: § I. E per Molestia, Imbarazzo, Pericolo, o simile, proveniente altrui da persona o cosa; Condizione molesta, difficile, dubbiosa, pericolosa, nella quale alcuno si trova per cagione di quella. –


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Definiz: § VII. Cavare alcuno d'impaccio, Levare alcuno d'impaccio, Togliere alcuno d'impaccio, Trarre, e simili, alcuno d'impaccio, vale Liberarlo da qualche difficile, o molesta, o pericolosa, condizione, nella quale si trovi. –


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Esempio: Forteguerr. Terenz. 36: Se questo giorno appena Temo che all'opra basterammi, or vedi Se ci è tempo da perdere in parole! Perciò quinci partitevi amendue, Chè mi siete d'impaccio.


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Definiz: § III. E per Cosa, Condizione, o simile, determinata da un compimento, la quale, toglie o scema la libertà di attendere a ciò che meglio piaccia, o a ciò che più si vorrebbe o dovrebbe. –


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Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 446: In ogni Modo egli sta così bene, che questo Mio fratello, che si è sempre voluto Dar degli impacci del Rosso a diletto, Abbi or tanto da far, che gli paia aspro.


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Esempio: Mazz. Lett. 1, 12: Io avea bene udito da voi, per lettera, delle vostre angoscie e degl'impacci avete delle cose del mondo: ma vedutole con l'occhio, sono molti più ch'io no stimava; avendo riguardo alla noia della casa che fabbricate, de' fondachi ch'avete in lontani paesi, de' conviti, delle ragioni avete a saldare, ec.


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Definiz: § XII. Pigliarsi alcuno il dazio, o la gabella, degl'impacci, o Darsi, il dazio, o la gabella, degl'impacci, si disse per Pigliarsi le brighe che non gli toccano: con figura tolta scherzevolmente da una gabella così chiamata in alcuno de' nostri Comuni, la quale comprendeva le pigioni delle case, de' mulini, delle fornaci, de' telai, e simili. –


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Esempio: Cecch. Dichiar. Proverb. 42: Gl'impacci del Rosso. Questi fu uno che sendo sul carro per andarsi a impiccare per solenne ladro, e sentendo il carro rimbalzare per essere il lastrico della strada guasto, chiamò il bargello, e lo pregò, che da sua parte dicesse ai signori Ufiziali di Torre, che allora erano sopra il far lastricar le vie, che facessero rilastricar quella, perchè egli era una vergogna che chi andava sul carro a giustiziarsi, avesse a scuotere così le budella in corpo.
136) Dizion. 5° Ed. .
MESTICA
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pag.166



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Esempio: Borgh. R. Rip. 113: Se 'l campo d'essa tavola o tela, da' pittori chiamato mestica, sarà di colore coperto, piglierete fogli bianchi, tanti che ec.


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Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 165: E chi non volesse far cartone, disegni con gesso da sarti bianco sopra la mestica, ovvero con carbone di salcio.... E così si vede che, seccata questa mestica, lo artefice, o calcando il cartone o con gesso bianco da sarti, disegnando l'abbozza: il che alcuni chiamano imporre.


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Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. appr.: Si tengono ordinati (i vetri da musaici) come si fa i colori quando si vuole lavorare a fresco, che in varj scodellini si tiene separatamente la mestica delle tinte più chiare e più scure per lavorare.


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Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 174: Avvertendo sempre che da un chiaro bianco che ha corpo e non è trasparente, si conduchino i più scuri di mano in mano, in quella stessa guisa che si fanno le mestiche di colori per dipingere ordinariamente.


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Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 164: Conviene far prima una mestica di colori seccativi, come biacca, giallolino, terre da campane, mescolati tutti in un corpo e d'un color solo; e quando la colla è secca, impiastrarla su per la tavola e poi batterla con la palma della mano, tanto che ella venga egualmente unita e distesa per tutto, il che molti chiamano l'imprimatura. Dopo distesa detta mestica o colore per tutta la tavola, si metta sopra essa il cartone.
137) Dizion. 5° Ed. .
MESTICCIONE
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pag.167



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138) Dizion. 5° Ed. .
MASSICCIO
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pag.1003



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Esempio: Saccent. Rim. 1, 62: Error quasi comune, error massiccio.


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Esempio: S. Ag. C. D. 1, 19: Arsi li templi e calici, e vasa d'oro massiccio, ed ogni roba da vestire.


4) id: c09955d7ae15494eb58cd9b115247a9f)
Esempio: Manz. Prom. Spos. 220: E son uomo.... da dargli ragione in tutto, anche quando ne dirà di quelle così massicce.


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Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 268: Questo spazio voto (della canna) è compreso da un massiccio in giro non molto grosso.


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Esempio: Soder. Op. 3, 273: Nel mezzo (del giardino) sia lo spazio per un pratello, entrovi una adornatissima fonte e spalliere all'intorno, che da per loro istesse, grosse e massiccie, piantate in tre o quattro doppj, si regghino senz'altro sostegno.
139) Dizion. 5° Ed. .
MONGANO e MUNGANO
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pag.493



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2) id: ec966c5c28fa4ea9ab0d52ed5c1ab8fb)
Esempio: Fag. Rim. 3, 248: E certo gusto tal ne ricevevi (d'un arrosto d'asino di latte), Ch'io giuro che, lasciata la mongana E il mannerin, di questo sol volevi.