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5° Edizione
Diz Giu. totali
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40) Dizion. 5° Ed. .
CELLA.
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pag.740



1) id: 084dc8cc783c4467a28ef67fe284f51a)
Esempio: Rucell. G. Ap. 181: Ma tu però le lor rimose celle Leggiermente col limo empi e ristucca.


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Esempio: E Rucell. G. Ap. 516: Stipano il puro mel dentr'a le celle.
41) Dizion. 5° Ed. .
FLORIDO.
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pag.223



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Esempio: Rucell. G. Ap. 73: Odi quel, che sopra un verde prato,... Canta de l'api del suo florid'orto.


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Esempio: Martin. G. B. Contrapp. 1, 16: O puntando qualche nota, o con la varietà delle figure, facevano [i primi maestri] nascere quel contrappunto chiamato florido, a differenza del semplice, che è composto di figure consimili, e di ugual valore.
42) Dizion. 5° Ed. .
AVENA, che più comunemente dicesi VENA
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pag.867



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Esempio: Rucell. G. Ap. 372: Non suon di canne o di sottile avena, Ma celeste armonia di moti eterni.
43) Dizion. 5° Ed. .
ETEREO.
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pag.413



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Esempio: Rucell. G. Ap. 681: L'eterea plaga, e quel dove si crea Il folgore, la pioggia e la tempesta.
44) Dizion. 5° Ed. .
ESTO.
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pag.393



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Esempio: Rucell. G. Ap. 7: E da la lingua onde s'accoglie il mele Sciolsono in chiara voce este parole.
45) Dizion. 5° Ed. .
ARMENTO.
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pag.693



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Esempio: Rucell. G. Ap. 395: Ma quando poscia inordinato gira L'alato armento con le sue famiglie (parla delle api).
46) Dizion. 5° Ed. .
CONDENSARE.
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pag.374



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Esempio: Rucell. G. Ap. 1016: Quando repente un tempestoso nimbo Per l'aere si condensa, e 'l cielo oscura ec.
47) Dizion. 5° Ed. .
CORROSO.
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pag.837



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Esempio: Rucell. G. Ap. 180: O ne l'aride pomici, o ne' tronchi Aspri e corrosi de le antiche quercie.
48) Dizion. 5° Ed. .
BRUNIRE
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pag.291



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Esempio: Rucell. G. Ap. 274: E col dente mordace gli aghi acuti Arrotando [le api] bruniscon come a cote.
49) Dizion. 5° Ed. .
MIELE e MELE
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pag.247



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Esempio: Rucell. G. Ap. 6: E da la lingua onde s'accoglie il mele, Sciolsono in chiara voce este parole.
50) Dizion. 5° Ed. .
IMBRUNARE.
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pag.103



1) id: 0f056053bcf64a7694fb85eb8d2e4b9f)
Esempio: Rucell. G. Ap. 584: Com'escon la mattina de le porte, Non restan mai perfin che 'l ciel s'imbruni.
51) Dizion. 5° Ed. .
ARAGNO.
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pag.642



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Esempio: Rucell. G. Ap. 892: E vidi.... gli edificj lor privi di mele, Disabitati, e pien di aragni e vermi.
52) Dizion. 5° Ed. .
ANTICO, e poeticam$. anche ANTIQUO
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pag.549



1) id: 065a144902074af8a2612f10eaba01da)
Esempio: Rucell. G. Ap. 310: Se 'l popol tutto in due parti diviso Vedrai dal tronco d'una antiqua pianta Pender.


2) id: b7c6b40f18f14200ba44493cdffcd2db)
Esempio: E Vill. G. 242: L'antico loro.... fu sconfitto e morto da' Franceschi.


3) id: d6be79e4f34143428ef3bcdcf33dddb1)
Esempio: Vill. G. 289: Come per gli ordini consueto era di fare per antico.


4) id: 290e19505e704128a535af6e3ad63c4b)
Esempio: Vill. G. 79: I maggiori erano gli Uberti, venuto il loro antico d'Alamagna.


5) id: 9cb2d70581694f92b3b5f5260d403dac)
Esempio: Aver. G. Lez. 3, 66: Gli antichi dividevano la cena in tre parti: nella prima ponevano gli antipasti, i quali con nome al nostro corrispondente da Apuleio sono addimandati antecoenia.
53) Dizion. 5° Ed. .
COVILE.
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pag.948



1) id: 5b9f2b36c5fc4e97a087ccea92078dc5)
Esempio: Rucell. G. Ap. 851: Tu le vedi (le api).... rinchiuse dentro a i lor covili Posarsi neghittose e rannicchiate.
54) Dizion. 5° Ed. .
FAVO.
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pag.689



1) id: 7d6deee322da4e48a00cb2f34e11039f)
Esempio: Rucell. G. Ap. 21: Così diss'egli; e poi tra labro e labro Mi pose un favo di soave mele.


2) id: cd2403a411d544a88795528473eeef66)
Esempio: E Rucell. G. Ap. 499: Co' piedi Porgon [le api] le prime fondamenta a i favi.
55) Dizion. 5° Ed. .
CONCHETTA.
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pag.330



1) id: 5f0e769d39894775b38a39ad106e9bac)
Esempio: Rucell. G. Ap. 1025: Raccogli leggiermente i corpi morti [delle Api] In una tua conchetta, o in un vassoio.
56) Dizion. 5° Ed. .
CELLARIO
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pag.742



1) id: f63938211e3342efa2cedd186296be72)
Esempio: Rucell. G. Ap. 221: Questi sono i cellarj, u' si ripone.... L'almo liquor, che 'l ciel distilla in terra.
57) Dizion. 5° Ed. .
INCARICO, e talora in poesia, per sincope, INCARCO.
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pag.400



1) id: e3d201b505c1409b9f92b9c5eebf7102)
Esempio: Rucell. G. Ap. 1020: E patir [le api] non possendo il molle incarco, Cascan prostrate, come morte, a terra.


2) id: d191faa88f4d421d8953cab226f7144f)
Esempio: Vill. G. 863: Più altre piccole compagnie e singulari artefici falliro in questi tempi, e prima per l'incarichi del Comune e per le disordinate prestanze, ec.


3) id: c67c33bf6b274732bada787a47459e99)
Esempio: Vill. G. 463: Il popolo d'Orbino si levò a romore, e cacciaro della città la Signoria che v'era per lo marchese e per la Chiesa, per soperchj e incarichi che faceano loro.
58) Dizion. 5° Ed. .
IMPENNELLARE.
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pag.198



1) id: 265fc3d1b07d4eaebee5156e8d844524)
Crusc. Vocab. G. IV.

2) id: 12a5a0816bbc4da4bbd1e46671319040)
Crusc. Vocab. G. IV.
59) Dizion. 5° Ed. .
FELICITÀ, FELICITADE, e FELICITATE.
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pag.737



1) id: e6d5abd032754f83ae5093b00f72f8a4)
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 234: La rara felicità de' presenti tempi.