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Volume 4 - Dizionario 5° Ed.
140) Dizion. 5° Ed. .
DIALOGISMO.
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pag.243

DIALOGISMO.
Definiz: Sost. masc. Term. dei Retori. Figura mediante la quale lo scrittore, od anche alcuno de' suoi personaggi, introduce a parlare o sè medesimo con altri o seco stesso od altri fra loro.
Basso lat. dialogismus, e questo dal grec. διαλογισμός. –
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 3, 98: Se Apollonio non fusse il primo inventore, ardirei di conceder la vittoria di sì nobil contrasto a Ovidio: con tutto ciò nel dialogismo, che in persona d'Amore e della Ragione finge Medea secomedesima, vi si scorge l'arte rettorica più ampia e raffinata che negli altri sopraccitati.
Esempio: Salvin. Annot. Cas. 255: Oculi sunt in amore duces, disse Ovidio; quantunque in un suo sonetto faccia un elegante dialogismo il Petrarca tra il cuore e gli occhi, disputando a chi di loro si debba rapportare la colpa e la cagione dell'amore.

141) Dizion. 5° Ed. .
DIALOGISTA.
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pag.243

DIALOGISTA.
Definiz: Sost. masc. Chi scrive dialoghi, Autor di dialoghi o d'un determinato dialogo.
Dal lat. dialogista, gr. διαλογιστής. –
Esempio: Speron. Op. 1, 284: Che se poema è il dialogo, ed è poeta il dialogista, e se sa poco il poeta, quantunque paia di saper molto, imitando; seguentemente si può concludere, che poco sappia chi si dà a scriver dialogi.
Esempio: Salv. Infarin. sec. 215: Rodomonte è mantenuto dall'Ariosto di costume inequale, secondochè l'aveva finto il suo facitore, cioè il conte Matteo;... di che non dovette ricordarsi questo dialogista.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 3, 288: Avendo, siccome a piè sentiremo, il retore anteposto la epistola al dialogo, per forza conviene che applichi al dialogista il parlare infimo, e al letterista il mediocre.
Esempio: E Fiorett. B. Proginn. appr.: Troppo severo giudizio è questo di Demetrio in sentenziare il dialogo all'infimo grado elocutorio, apparendo il contrario, parte per opinione di altri maestri, parte per l'uso de' dialogisti greci e latini.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. apol. 94: Se foste veramente intenditore di queste materie, non vi sareste stupito che da i dialogisti non si portin con fasto e con oratoria amplificazione le lodi altrui.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 73: Qui il dubbio del dotto dialogista incomincia.
Esempio: Bottar. Lez. Decam. 1, 9: Ma i poeti epici e tragici, e gli antichi comici e dialogisti, non hanno in questo genere gran fatto che invidiare al Boccaccio.

142) Dizion. 5° Ed. .
DIALOGISTICO.
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pag.243

DIALOGISTICO.
Definiz: Add. Proprio della forma dialogica, Solito a usarsi ne' dialoghi.
Dal grec. διαλογιστικός. –
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 4, 140: Parmi che Platone nel Protagora confonda spesso l'ordine dialogistico imprudentemente col narrativo.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 3, 157: Il titolo d'erotemata era allora comune alle gramatiche, dal modo dialogistico per interrogazioni e risposte.

143) Dizion. 5° Ed. .
DIALOGIZZARE ed anche DIALOGHIZZARE.
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pag.243

DIALOGIZZARE ed anche DIALOGHIZZARE.
Definiz: Neutr. Usare la forma del dialogo, Scriver dialoghi.
Dal grec. διαλογίζομαι.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 6, 5, 310: Basta; Cicerone dialogizza; ella sta a chi e' mette in bocca sì fatto proposito.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. apol. 94: Non convien vestirsi d'abito d'oratore a chi ha già in dosso il manto di dialogista. Vi doverebbe pur esser noto che Platone non insegna un tal precetto per dialogizzare, giacchè fin sul principio magistralmente diceste, che il trattar le materie per via di dialoghi non era di quella facilità ch'io credea, e che perciò me ne consigliassi con esso.
Definiz: § I. E per Conversare familiarmente, Far dialogo. –
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 190: So che quella santa anima che seco (con Cristo) dialogizzava d'amore colà nelle Cantiche, e tanto era sua diletta quanto era sua sposa, si confessò debole al seguitarlo.
Esempio: E Bart. D. Op. mor. 30, 316: E chi bamboleggia, chi è stupido, chi dialogizza seco medesimo, chi canta, chi è mutolo, tutti folli.
Esempio: Salvin. Opp. Annot. 3: Qui il Poeta avendo a trattar di caccia, dialoghizza colla dea cacciatrice, e all'uso di Persio, del Salmo invitatorio, e della Cantica, non vi essendo apposti i nomi de' personaggi introdotti, ec.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 9: Quanto a' personaggi che dialogizzando favellano, non altro dirò se non che ho amato meglio di partirmi dall'esempio del Galileo, il quale in bocca di persone viventi ha messi i suoi ritrovati, e d'introdurre anzi persone finte e ideali.
Definiz: § II. E per similit. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 64: Con quel maraviglioso dialogizzare che sembrano far le corde [dell'arpa]; e interrogarsi e rispondersi le acute e le gravi.
Definiz: § III. Trovasi usato, alla greca, per semplicemente Disputare, Argomentare dialetticamente. –
Esempio: Salvin. Disc. 2, 466: Oltre al possedere in perfetto grado la Dialettica, ovvero disputatrice parte della Filosofia, acutissimamente dialogizzando; e appresso il tenere in grado sublime l'Istoria naturale, e degli animali e delle piante;... ed avere contemplate per via di verisimili ragioni le cose fisiche; alla prima Filosofia s'innalzavano, la quale Meta ta physica.... addomandavano.
Definiz: § IV. Att. Mettere o Ridurre, in forma di dialogo.

144) Dizion. 5° Ed. .
DIALOGO.
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pag.245

DIALOGO.
Definiz: Sost. masc. Colloquio, e propriamente disputativo: ma più specialmente s'intende Scrittura in forma di dialogo.
Dal lat. dialogus, e questo dal grec. διάλογος. –
Esempio: Plut. Vit. 51: Entrò Cato, e puosesi sopra il letto, e prese il dialogo di Plato, il quale scrive per l'alma, e lettolo più che la metà, guardò ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 134: Ho avuto il dialogo stampato, ed ho veduto come V. Sig. persevera in giovare alla nostra patria.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 457: E se già molti anni sono dissi alcune cose in questo proposito, delle quali può parere che s'offoschi la virtù della donna in un dialogo che si domanda la Raffaella o ver la Creanza delle Donne, io al presente ritorno in dietro e ritratto tutto quello che io avessi detto quivi contra l'onestà delle donne.
Esempio: Tass. Pros. div. G. 2, 241: Socrate battuto da la maestra Aspasia, è persona comica: ma lodando i morti Ateniesi, inalza il dialogo a l'altezza della tragedia. Pur questi medesimi dialogi non son vere tragedie, o vero comedie; perchè nell'une e nell'altre le quistioni e i ragionamenti son descritti per l'azione; ma ne' dialoghi l'azione è quasi giunta de' ragionamenti; e s'altri la rimovesse, il dialogo non perderebbe la sua forma.
Esempio: E Tass. Pros. div. G. 2, 249: Queste son le perfezioni di Platone, veramente maravigliose: le quali, se ben saranno considerate, non ci rimarrà dubbio alcuno che lo scrittor del dialogo non sia imitatore, o quasi mezzo, fra 'l poeta e 'l dialettico. Abbiam, dunque, che 'l dialogo sia imitazione di ragionamento, fatto in prosa per giovamento degli uomini civili e speculativi, per la qual cagione egli non ha bisogno di scena o di palco; e che due sian le specie: l'una nel soggetto;... l'altra speculativa ec.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 100: È quel medesimo [teorema] che io.... somministrai all'ultima impressione di tutte l'opere di lui (di Galileo),... come quivi si vede a facce 132 del terzo Dialogo.
Esempio: E Viv. Tratt. Proporz. appr.: Mi aveva per avanti conferito il Galileo le dimostrazioni di quelle difinizioni,... senza però applicarle a figure, che, fermatomi poi in Arcetri, egli mi dettò in dialogo assai prima della venuta quivi del Torricelli.
Esempio: Salvin. Disc. 3, 64: Da διαλεγεσθαι, cioè favellare insieme, fu detto altresì Διαλογος il dialogo, che è un trattenimento di parlare a vicenda, o pure una relazione e racconto di un simile trattenimento; onde ne uscirono due sorte di dialoghi, exegetico o narrativo, e drammatico o rappresentativo; l'uno e l'altro, come si vede, a contenere filosofiche disputazioni acconcissimi.
Esempio: E Salvin. Disc. 3, 59: Il Dialogo.... è immagine di quello che raramente si vede, della conferenza cioè della confabulazione, e, dichiam così, del crocchio filosofico e letterato, ove le materie più si ventilano e si discutono, ove uno aiuta l'altro ec.
Definiz: § Usasi anche a significare Maniera od Arte propria d'un autore drammatico, o anche d'uno scrittore di dialoghi, nel far parlare i suoi personaggi.

145) Dizion. 5° Ed. .
DIALTEA.
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pag.245

DIALTEA.
Definiz: Sost. femm. Unguento composto di varj ingredienti, e specialmente di mucillaggine d'altea.
Dal grec. διὰ e ἀλθαία. –
Esempio: Span. Tes. volg. 15: Anco in cagione fredda, bolli in vino forte marziaton, agrippa e dialtea.
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 49: Ugnere lo stomaco di burro.... di dialtea ec.

146) Dizion. 5° Ed. .
DIAMANTACCIO.
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pag.245

DIAMANTACCIO .
Definiz: Peggiorat. di Diamante. Diamante di poco pregio, di poco valore. –
Esempio: Cellin. Vit. 229. Io guardai il ditto anello, il quale era un diamantaccio sottile, il valore d'un dieci scudi in circa.

147) Dizion. 5° Ed. .
DIAMANTE.
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pag.245

DIAMANTE.
Definiz: Sost. masc. Corpo il più duro che si conosca, lucido e trasparente, la cui sostanza è carbonio cristallizzato, e che sfaccettato chiamasi Brillante.
Dal lat. adamas adamanti; provenz. diaman; franc. diamant; spagn. diamante. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 28: Orgoglio ama alto luogo, ed umilità basso. Ciò è il diamante di nobile natura, che non degna sedere in oro, ma in povero metallo, siccome in ferro.
Esempio: Dant. Purg. 9: Sedendo in su la soglia, Che mi sembiava pietra di diamante.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 209: Mi parea pietra di diamante; cioè, lo solliare pareva a Dante che fusse di diamante.
Esempio: Sacch. Op. div. 262: Diamante si truova nelle parti d'India: ha color di ferro, e è fortissima oltre all'altre pietre; nasce in Etiopia,... e per sangue di becco s'adolca o rompe.
Esempio: Cellin. Pros. 51: Se bene il diamante si dice che somiglia all'acqua, non pensi nessuno che quest'acqua sia senza participare di colore.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 39: Vi fiammeggia il carbonchio, e luce il saldo Diamante, e lieto ride il bel smeraldo.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 232: Quando i diamanti hanno fondo, avvegnachè smussati e spianati in su la ruota, attraggono molto bravamente.
Definiz: § I. E secondo che è lavorato, Diamante prende varj aggiunti, come Diamante A faccette, Diamante In punta, Diamante In tavola, Diamante Gruppito, che si dichiarano ai lor luoghi. –
Esempio: Cellin. Pros. 49: In nel detto bottone io legai in mezzo a esso un diamante in punta a faccette.
Esempio: E Cellin. Pros. 51: Come s'acconcia il diamante.... Ora discorreremo un poco di particella del modo che quelli (i diamanti) si conciano, cioè che di rozza forma e' si riducono a quella bella forma che di poi e' dimostrano, cioè in tavola, a faccette, e in punta.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 232: I diamanti gruppiti, cioè quelli che son lavorati in su la loro natural figura dell'ottaedro, rade volte falliscono.
Definiz: § II. E per Gioiello formato d'un diamante, come Anello, Spillo, Orecchino, e simili, secondo che è designato dal discorso. –
Esempio: Cellin. Vit. 299: Disse queste parole da parte del suo Duca: che quella unica virtuosa mano, che tanto bene aveva operato, per memoria di Sua Eccellenzia con quel diamante si adornassi la ditta mano.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 256: Aggiugnevavi Di più certo diamante, che dovevasi Donare alla fanciulla.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 306: Hanno impostomi [gli Otto] Che io vi dica, che venghiate subito Con un certo diamante, che è statovi Donato.
Definiz: § III. Diamante chiamasi quell'Arnese col quale i vetraj tagliano il cristallo, per essere appunto formato d'un pezzetto di diamante fissato in una specie di piccolo manico per lo più d'ottone. –
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 134: Posi cinque libbre d'acqua commune in un vaso di vetro:... poi feci col diamante un frego in sul vaso ivi appunto dove era il confine.... dell'acqua.... Passato un mezzo quarto d'ora,... notai l'acqua in un quasi momento tutta essersi assodata in ghiaccio;.... ma il ghiaccio alto due dita sopra il segno fatto col diamante.
Definiz: § IV. Diamante, poeticam. si usò per Metallo o qualsivoglia altra materia durissima. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 246: Tu troverai quine li fati della tua generazione intagliati nel perpetuale diamante.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 12, 101: A par d'ogni fortissimo diamante La pelle gli indurò dal capo al piede.
Esempio: Car. Eneid. 6, 823: Vede nel primo incontro una gran porta, Ch'ha la soglia, i pilastri e le colonne D'un tal diamante, che le forze umane, Nè de gli stessi dei, romper nol ponno.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 82: Si vedea fiammeggiar fra gli altri arnesi Scudo di lucidissimo diamante.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 58: Chiama egli (Dio) a sè Michele, il qual nell'armi Di lucido diamante arde e lampeggia.
Definiz: § V. E figuratam., più che altro in locuzioni poetiche, riferito a cuore, animo e simili, ed anche a persona, a significare impassibilità, durezza e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 211: Nulla posso levar io, per mio 'ngegno, Del bel diamante ond'ell'ha il cor sì duro.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 176: La giovane, che non era di ferro, nè di diamante, assai agevolmente si piegò.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 138: Io credo che l'uno di costoro sia di porfido, e l'altro di diamante.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 176: E se la fussi di diamante tutta, La non aspetterà il terz'assalto, Che la diventerà più che di cera.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 73: Nè petto hai tu di ferro o di diamante, Che vergogna ti sia l'esser amante.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 23: Ben ha tre volte e più d'aspro diamante Ricinto il cor chi intrepido la guata.
Definiz: § VI. Diamante, chiamavasi nel linguaggio marinaresco un Pezzo di ferro lungo circa trenta centimetri da metter dentro alle palle d'artiglieria; onde Diamante in palle, si disser le Palle con tale ferro dentro; e Palle a diamante, le Patte unite con tal ferro. –
Esempio: Falc. Istruz. 19: Bisogna abbino borse di vacchetta e corni di buon polverino,... e ad ogni pezzo le palle, catene, diamanti ec.
Esempio: E Falc. Istruz. 20: Però in abbordare io spareria tutte le artiglierie e cariche di palle a diamanti,... o incatenate.
Esempio: E Falc. Istruz. 127: Diamanti in palle. Palle con mezzo braccio di ferro drento.
Definiz: § VII. Diamante chiamasi dai fonditori di caratteri tipografici, Il più piccolo carattere che si usi fondere; e chiamansi altresì con tal nome Le stampe fatte con esso, e propriamente quelle di piccol sesto.
Definiz: § VIII. A diamante, posto avverbialmente, vale A guisa, In forma, della superficie acuta del diamante. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 157, 1: Strumento d'acciaio di più grossezze e lunghezze, con testa quadrata, la superficie della quale è spartita in punte a diamante.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 199: Un piccolo stanzinetto.... costruito nella parte superiore in volta, con una punta a diamante rovescio nel mezzo, per uso di far ricadere i vapori dell'acqua bollente nella caldaia che è sotto.
Definiz: § IX. A punta di diamante, o di diamanti, o A punte, di diamante, o di diamanti, dicesi di qualsivoglia lavoro, od opera d'arte, le cui parti abbiano più facce e finiscano in punta come il diamante; e più particolarmente si dice di pietre acconce in sì fatto modo, adoprate nelle costruzioni sia di fortezze, sia di palazzi, e simili. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Introd. 1, 114: Prigioni e fortezze, dove si fa cantonate a punte di diamante ed a più faccie bellissime.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. appr.: La quale [cittadella], per rispetto dell'impresa de' Medici, è fatta a punte di diamante e di palle schiacciate, e l'una e l'altra di poco rilievo. Il qual composto tutto di palle e di diamanti uno allato all'altro è molto ricco e vario, e fa bellissimo vedere.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 3, 89: Mazzocchi a punte e a quadri tirati in prospettiva per diverse vedute, e palle a 72 facce, a punte di diamanti.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 3, 3, 168: In triangoli a punte di diamanti.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 175: La lastra.... apparisce scabrosa e con bel lavoro, quasi a punta di diamante, vagamente intagliata.

148) Dizion. 5° Ed. .
DIAMANTINO.
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pag.246

DIAMANTINO.
Definiz: Diminut. di Diamante. Piccolo diamante. –
Esempio: Cellin. Vit. 411: Mi pregò che io le legassi un diamantino in punta, in uno anello.
Esempio: Magal. Lett. 170: Così la vostra ingratitudine vi fa chiamare l'illustrazioni del vostro diamantino.
Esempio: E Magal. Lett. 171: Non contento del capitolo toccante il diamantino, volle copia di tutta la lettera.

149) Dizion. 5° Ed. .
DIAMANTINO.
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pag.246

DIAMANTINO.
Definiz: Add. Di diamante, Che ha qualità o natura di diamante. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 26, 33: Fe' di metalli un così forte impasto, Ch'è duro più di pietra diamantina.
Definiz: § I. E figuratam. per Saldissimo, Durissimo; riferito talvolta anche a cose morali. –
Esempio: Plut. Vit.: Li legamenti diamantini della signoria, non sono quelli che tuo padre diceva.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 18: Le sarete diamantina rotella contro all'aguzze punte delle verducate lingue a cacaiuola degli scioperati moderni.
Esempio: Magal. Lett. scient. 5: Macinandosi per avventura il cibo sotto le macinette diamantine delle durissime e indivisibili particelle del freddo.
Definiz: § II. Pur figuratam., trovasi per Resistente all'impeto degli affetti, ad una grande commozione, e simili. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 766: Stringendol tu 'l baciavi, O cor diamantino.

150) Dizion. 5° Ed. .
DIAMETRALE.
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pag.246

DIAMETRALE.
Definiz: Add. Di diametro, Del diametro, Attinente a diametro, Determinato dal diametro. E aggiunto di linea diametrale, vade Che va direttamente da un punto all'altro della circonferenza passando pel centro.
Dal basso lat. diametralis. –
Esempio: But. Comm. Dant.: La terza linea diametrale dell'uno emisperio sarà ec.
Esempio: Vinc. Nat. Pes. acq. 1, 96: Nel diametro de' corpi sperici è la lor maggior larghezza, e se essa aria rinchiusa fussi più che mezza spera, sarebbe minor la basa, che dov'è la linea diametrale.
Esempio: Accolt. Prosp. 63: Pongasi la pianta perfetta della basa di detto corpo BCD nel piano digradato MON. Appresso bisogna investigare (per avere il suo profilo) l'altezza e distanza diametrale del superior triangolo della pianta EFG sopra la opposta sua basa BCD, ec.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. II, 108 t.: Poichè per ogni parte linee diametrali (che son le più, che possin essere in una sfera) si può imaginare che tirar si possino.
Esempio: Dant. E. Astrolab. 29: Il dorso dell'astrolabio è diviso da due linee diametrali, delle quali quella che discende dall'anello dove si sospende l'astrolabio rappresenta la linea del mezzo giorno e della mezza notte, e l'altra rappresenta l'orizzonte retto.
Definiz: § I. Detto di via, strada, e simili, parlandosi di anfiteatro, e simili, vale Che è nella direzione del diametro. –
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 199: Le vie diametrali per largo [dell'Anfiteatro] eran bensì opportune per l'Imperadore e per gli spettatori più graduati.
Esempio: E Maff. Veron. illustr. 5, 202: La strada per cui entrava l'Imperadore a vedere i giuochi era una delle diametrali per largo,... non punto simile alle due maggiori per lungo.
Definiz: § II. Detto della opposizione d'un corpo ad un altro, vale Che è, o Che si fa, in linea diametrale, Per diametro. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 262: La qual costituzione non può mai accadere se non nella diametrale opposizione, ovvero nella lineal congiunzione de' vapori e del sole.
Esempio: E Galil. Comm. ep. 2, 270: Ella si va continuamente discostando dal sole,... e finalmente conducendosi alla massima lontananza nella diametrale opposizione.
Definiz: § III. Diametrale, detto di figura, e simili, trovasi per Circolare, quasi generato dal diametro girante sopra il suo punto di mezzo. –
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 85: Per la sua circonferenza, a cagione di essere il muro della Cupola di figura diametrale, porta in fuori ec.

151) Dizion. 5° Ed. .
DIAMETRALMENTE.
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pag.247

DIAMETRALMENTE.
Definiz: Avverb. In linea diametrale, Per diametro. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Come se fosse un cerchio diviso diametralmente.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 381: Ed intendendo la terra esser collocata nel sito diametralmente opposto, sì che l'emisferio del sole adesso occulto sia il veduto, ec.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 3, 20: Volgendosi la sfera in se stessa, è necessario che due dei suoi punti diametralmente opposti restino immobili, e questi vengono chiamati poli.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 273: Il lato LH si adatti col lato CD, che passa per D, punto diametralmente opposto al B.
Esempio: Marchett. Nat. Comet. 93: Giungano [le comete] ad essergli (al sole) opposte diametralmente.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 18: La via del sole ha coll'equatore due punti comuni, e diametralmente opposti.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 169: Se dunque, tra le cause inferiori, diametralmente contrarie, sono quelle che l'audacia del cuore e la speculazione dell'intelletto promuovono, è ben anco ragionevole che ec.
Esempio: E Galil. Comm. ep. 2, 302: Talvolta si assegnano, per produrre il medesimo effetto, cause tra loro diametralmente contrarie.
Esempio: Bracc. R. Dial. 231: Per accordare questo esservi e non esservi, non ci voleva altri che 'l vostro cervello, il quale per essere e non essere, sa unire insieme le cose tra loro diametralmente opposte.
Esempio: Targ. Valdin. 1, 23: Ecco come gl'interessi diametralmente opposti delle Comunità della Valdinievole, e di quelle del Valdarno di sotto, hanno tormentato il povero Padule di Fucecchio.
Esempio: Lampr. Comm. neutr. 1, 77: Non ostante l'identità delle ragioni in ambedue i casi, le decisioni sono diametralmente contrarie.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 109: Rimedio molto valevole sarà ancora la riforma del lusso, il quale è senza alcun dubbio opposto diametralmente a' buoni costumi.
Definiz: § II. E pur figuratam. per Direttamente. –
Esempio: Salvin. Casaub. 116: Dirittamente, macroteroi, più lunghi; chè microteroi, più piccoli,... combatte diametralmente la mente del poeta, cui noi per avanti abbiamo sposta.

152) Dizion. 5° Ed. .
DIAMETRO.
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pag.247

DIAMETRO.
Definiz: Sost. masc. Term. di Geometria. Quella linea retta che va da un punto della periferia d'un circolo o della superficie d'una sfera, al punto opposto, passando pel centro di esso circolo o di essa sfera.
Dal lat. diametros, e questo dal grec. διάμετρος. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 21: E quella linea che passando per il centro toccherà da amendue le bande il giro del cerchio, si chiamerà diametro.
Esempio: Dant. E. Rad. Lat. Comment. 11: Tirisi sopra una tavola o carta un circolo c'abbia il diametro uguale alla lunghezza delle braccia del Radio, dividendo ec.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 84, 1: Quella linea, che arriva all'un'e l'altra parte del cerchio, passando per lo centro, dicesi diametro.
Esempio: Narducc. Fior. Geom. trad. 12: Toccando ciaschedun diametro.... respettivamente la connessità BCD di due foglie dall'una parte, e la connessità PCQ di due foglie dall'altra parte.
Esempio: Grand. Elem. Eucl. 4: Qualunque retta linea che passi per esso centro, e termini alla circonferenza da ambe le parti opposte, dicesi diametro.
Definiz: § I. Quindi per similit. Diametro, parlandosi di corpi che abbiano forma circolare o sferica, vale Quella linea che immaginiamo andare da un punto all'altro della loro periferia o superficie, passando per il centro, e a cui riportiamo la misura di essi. –
Esempio: Dant. Conv. 295: Sapemo che alla più gente il sole pare di larghezza nel diametro d'un piede: e si è ciò falsissimo; chè, secondo il cercamento e la invenzione che ha fatto la umana ragione coll'altre sue arti, il diametro del corpo del sole è cinque volte quanto quello della terra, e anche una mezza volta: conciossiacosachè la terra per lo diametro suo sia seimila cinquecento miglia, lo diametro del sole, che alla sensuale apparenza appare di quantità d'uno piede, è trentacinque mila settecento cinquanta miglia.
Esempio: Dat. L. Sfer. 2, 7: Suo dïametro (dell'Inferno) è sette mila miglia, E 'I cerchio ventidue mila si piglia.
Esempio: Ricett. fior. 105: Fassi un fornello tondo di tal grandezza e giro, che il suo diametro libero, senza la grossezza del muro, sia braccia tre.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 99: Con questo segreto.... condusse Francesco del Tadda, intagliator da Fiesole, la tazza della detta fonte, che è larga due braccia e mezzo di diametro.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 72: Sia la palla di cristallo A d'un terzo di braccio di diametro, ed abbia il collo BC lungo intorno a due terzi.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 164: Della ordinaria colonna toscana, leggesi in Plinio, ch'avea per diametro nel fondo la settima parte della sua altezza.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 224: Nel decimoquarto [giorno] si vedde nuova eruzione di pustule, più rare per altro, e di minor diametro.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 2, 205: Domenico Cassini fu il primo che riconobbe il diametro [del globo] da oriente a ponente alquanto maggiore dell'altro da settentrione a mezzodì. Maraldi.... e tutti gli altri.... confermarono questo fatto. Ma non tutti convennero della differenza de' due diametri, o della quantità dello schiacciamento.
Definiz: § II. Nelle sezioni coniche Diametro dicesi Qualunque linea retta che tagli per mezzo una serie di corde parallele. –
Esempio: Grand. Instit. Con. 16: La linea NK, che taglia per mezzo tutte le rette HL, tirate in qualunque sezione GNM paralelle a una istessa MG, chiamerassi il diametro di tal sezione.
Esempio: E Grand. Instit. Con. 17: Se si ponga NK a KM, come KM ad un'altra NF, applicata ad angoli retti al vertice N del diametro NK; siccome ec.
Definiz: § III. Per estensione, Diametro dicesi talora Quella linea retta che divide per metà qualsivoglia altra figura diversa dal cerchio. –
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 114. Si applichi il paralellogrammo BI,... e tirato il diametro LA, si finisca la figura.
Esempio: Grand. Elem. Eucl. 31: Da un angolo all'altro opposto tirata la BC, che dicesi suo diametro, rimane detto spazio diviso in due triangoli eguali.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 207: E chi non sa, che i due lati di qualsivoglia paralellogrammo sono sempre maggiori del diametro?
Esempio: E Riccat. V. Dial. Forz. 213: Per Euclide, in ogni rettangolo il quadrato del diametro è eguale al quadrato de' due lati.
Definiz: § IV. Figuratam. prendesi per Dimensione, riferito a qualsivoglia corpo, o parte di esso. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 1, 136: Per quella medesima cagione dello 'ndurare, starà fermo il crescere [delle piante] inverso gli altri due diametri, i quali sono in profonditade ed in latitudine, cioè, che non ingrosserà poi più, nè barberà.
Esempio: Burch. Son. 1, 7: E 'l diametro e 'l centro della fava.
Esempio: Bern. Orl. 67, 49: Di diametro avea [il letto] sei braccia buone, Con lenzuoi bianchi e di bella cortina.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 4, 435: Son le spalle alte fuor ben diece passi; E 'l dïametro lor tanto si spande, Che fanno un scoglio in mar sassoso e grande.
Esempio: Bart. C. Tratt. Albert. 116: Con il detto regolo misuriamo noi e pigliamo le lunghezze delle membra, e con le squadre tutti gli altri diametri delle dette membra.
Esempio: Manett. Ragion. 84: Incrostando le interne pareti dei bronchi, ne diminuiscono i diametri e le capacità.
Esempio: Past. Disc. Fluss. 116: Dee [l'utero] per forza della mano del chirurgo dilatarsi non solamente al diametro della mano, e per lo più del braccio ancora d'esso chirurgo; ma ec.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 214: Nel decim'ottavo giorno fu avvertito che i polsi, i quali prima erano esili, languidi e frequenti, avevano preso un notabile aumento nella loro forza e diametro.
Definiz: § V. A diametro, posto avverbialmente, così nel proprio come nel figurato, vale lo stesso che Per diametro; ma è meno usato. –
Esempio: Soldan. Sat. 194: Col soverchio l'offende, e viene a porse A diametro incontro alla natura.
Definiz: § VI. Per diametro, posto avverbialmente, vale Di rimpetto appunto, Dalla parte direttamente contraria, In linea diametrale, ed anche A perfetta dirittura. –
Esempio: Bocc. Filoc. 628: Tra 'l cervio e Filocolo era quasi per diametro posto uno altissimo pino.
Esempio: Ricett. fior. 105: Le quali [porticciuole] sieno corrispondenti l'una all'altra per diametro.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 50: Questa corsa fatta dalla Luna, e la sua restituzione all'opposizione per diametro al Sole, narra il medesimo S. Dionigi.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 494: Non vi pare che la professione di giuocatore sia per diametro opposta alla professione di cristiano?
Definiz: § VIII. Per diametro, riferito a misura di corpi, vale Presa o Considerata nel diametro. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 278: Fu mandato il Tribolo da Sua Eccellenza nell'Isola dell'Elba,... perchè desse ordine di condurre un pezzo di granito tondo di dodici braccia per diametro, del quale si aveva a fare una tazza per lo prato grande ne' Pitti.

153) Dizion. 5° Ed. .
DIAMICI.
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pag.248

DIAMICI .
Definiz: Esclamazione familiare; lo stesso che Diamine, di cui è forma varia. –
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 8: I contadini, per paura di nominare il diavolo,... dicono diascolo;... e invece di demonio, diamici.

154) Dizion. 5° Ed. .
DIAMINE.
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pag.248

DIAMINE.
Definiz: Esclamazione familiare, che denota meraviglia, impazienza, dispetto, e simili.
O è, come alcuni pensano, eufemismo invece di diavolo, o è corruzione di domine, agevolata dalla voce diavolo, che si usa nei medesimi modi esclamativi. –
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Dramm. 142: Diamine, esclamazione denotante maraviglia.
Esempio: E Marrin. Annot. Baldov. Lament. 8: Dicono anche [i contadini].... invece di demonio, diamici e diamine.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 318: Diamine! Chi ha insegnato la musica a questi morti, che cantano di mezza notte come galli?
Esempio: Giust. Vers. 180: Così restano in asso, e dopo un pezzo; Che ore sono? – Son le dieci e mezzo. – Diamine! O dove sia la cameriera?
Definiz: § I. Diamine che, Diamin anche che, Diamin mai che; sono locuzioni di forma ammirativa, le quali esprimono disapprovazione, biasimo, di cosa che uno sia per fare, o che abbia fatta.
Definiz: § II. Diamine è parola che anche si appone pleonasticamente al pronome Che diamine, oppure agli avverbj e congiunzioni Dove diamine, Come diamine, e simili, più che altro in locuzioni interrogative o dubitative; ed ha forza intensiva od esclamativa, e corrisponde all'avverbio Mai. –
Esempio: Buonarr. Tanc. 2. 4: Ma coste', in fine, che diamin ha ella?
Esempio: Panciat. Scritt. var. 22: E gli dice: guarda che diamin ha quel cane.
Esempio: Red. Lett. 1, 446: Ma come diamin mai fa ella a compor tanto e tanto?
Esempio: Baldov. Comp. dram. 21: Dove diamin può ella esser mai fitta? Voi non l'avresti già Nel tornarvene in qua vista volare?

155) Dizion. 5° Ed. .
DIANA.
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pag.248

DIANA.
Definiz: Sost. femm. usato più spesso a modo di Add. Nome dato alla stella di Venere, che apparisce prima del sole. Da Dì; quasi Del giorno, o dal mattino. –
Esempio: Rim. Ant. F. Guinizz. Guid. 1, 109: Vedut'ho la lucente stella diana, Ch'appare anzi che 'l giorno renda albore.
Esempio: Ovid. Pist. 178: Già era apparita l'aurora,... e la bella stella diana dinanzi da lei risplendeva.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 7 t.: Io voglio tra sì maravigliose e tante opere di divina dispensazione vedere in che modo, ad alluminare la notte della presente vita, per vicenda si levino le stelle sopra la faccia del cielo, infino a tanto che nella fine di quella si levi a guisa di vera stella diana il Redentore della generazione umana.
Esempio: Tav. Rit. 1, 74: Quando la diana stella fue levata,... messer Tristano.... sì prende sua arpa e comincia a sonare.
Esempio: Not. Malm. 2, 688: Stella mattutina, ovvero Stella diana, cioè Stella del dì.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 44: La diana è venuta fuori da un pezzo.
Definiz: § I. Stella diana, detto per espressione di affetto a Donna bellissima. –
Esempio: Febuss. Breuss. 3, 13: O Dionigia, quella stella diana La qual fu suora d'Ettor ec.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 380: Perchè da noi ti se' partita, stella diana?
Definiz: § II. E per L'ora del mattino, in cui essa stella appare; usato più spesso nelle maniere Alla diana, In sulla diana. –
Esempio: Guicc. Stor. 4, 190: Venendo o non venendo, volevano alla diana andare a cercarla.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 125: Il dì primo di novembre in sulla diana suonavano in Boston tutte le campane a lutto.
Definiz: § III. E Diana dicesi Quel segno che sul far del giorno si dà col tamburo, o con le trombe, ai soldati perchè si levino. Onde Battere la diana, Sonare la diana, Toccare, la diana, vale Dare ai soldati, col tamburo o con la tromba, il cenno di levarsi. –
Esempio: Falc. Istruz. 2: Fare [deve il capitano] che la mattina tutti e' suoi uomini alla diana lodino N. S. con le solite devozioni.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 130: Era di già l'alba, e le trombe de' raitri toccavano la diana, quando l'infanteria ec.
Esempio: E Davil. Guerr. civ. 4, 127: Vegliando tutta la notte, concedeva al sonno quelle poche ore solamente che correvano tra il battere della diana ed il marciare della gente.
Esempio: Not. Malm. 2, 688: Batter la diana vuol dire Battere il tamburo all'apparir del giorno, quando si vede la stella mattutina, ovvero stella diana, cioè stella del dì.
Definiz: § IV. Batter la diana, figuratam. e in ischerzo, vale Tremare e battere i denti per gran freddo, o per gran fame; quasi il rumore dei denti somigli al rapido suono del tamburo allorchè batte la diana. –
Esempio: Lipp. Malm. 9, 6: Battendo la diana in sul lunario.
Esempio: Rucell. L. Cical. III, 1, 254: Effetto della gelosia, la quale facendogli correre un freddo tremor per l'ossa, e gelandosi il sangue entro alle vene, sul più cocente mezzo giorno gli fa batter la diana.
Esempio: Not. Malm. 2, 688: Batter la diana,... per metafora, intendiamo Battere i denti pel freddo.
Esempio: Fag. Rim. 5, 245: Al primo soffio della tramontana.... Batteran la diana, Faranno scorci strani, La lingua sempre avrà che dir co' denti.

156) Dizion. 5° Ed. .
DIANZI.
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pag.248

DIANZI.
Definiz: Avverb. di tempo prossimamente passato. Poco fa, Poco innanzi. O dalla particella di e dalla preposizione anzi; o dall'avverbio dinanzi, fognata la n. –
Esempio: Dant. Inf. 10: E s'io fui dianzi alla risposta muto, Fat'ei saper che il fei perchè ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 147: E parmi che pur dianzi Fosse 'l principio di cotanto affanno.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 156: Io dissi dianzi il Te lucis e la 'ntemerata, e tante altre buone orazioni, quando al letto ci andammo,... che temere non ci bisogna.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 65: Di forza e di vigor troppo gli tolse Dianzi, che sotto il destro braccio il colse.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 301: Gherardo vien dianzi,... Tutto ritocco ed entra in casa, e vassene In sala ratto.
Esempio: Mont. Iliad. 13, 127: Fino alle navi Irrompere i Troiani, essi che dianzi Non eran osi nè un momento pure Far fronte ai Greci!
Esempio: Leopard. Pros. 2, 50: Ma come sai tu cotesto, che io sono canonico? E come mi conosci tu? che anche mi hai chiamato dianzi per nome?
Definiz: § E nel medesimo senso si usò Poco dianzi. –
Esempio: Vill. F. 154: Si partirono dalle frontiere, dove poco dianzi s'erano ridotti.
Esempio: Caran. Eustaz. 55: Poco dianzi io era nunzio della festa appartenente al colto di Giove,... ed ora son fatto nunzio delle feste di Venere.

157) Dizion. 5° Ed. .
DIAPALMA.
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pag.249

DIAPALMA.
Definiz: Sost. masc. Cerotto il quale preparasi facendo liquefare a fuoco lento sugna, cerotto diaquilon, e solfato di ferro polverizzato e ridotto in poltiglia con sufficiente quantità d'olio d'oliva. Detto così perchè era fatta di palma la stecca che serviva ad agitarlo, mentre coceva; o, forse meglio, perchè vi si faceva entrare olio di palma.
Dal grec. διά e palma. –
Esempio: Targ. Vaiuol. 31: Se avessimo avuto del filo di bambagia o di lino, inzuppato di marcia di vaiuolo, dovevamo procedere diversamente, cioè dopo inferitone un pezzetto nell'incisione, potevamo coprirla con una faldella di fila, o con una pezzetta unta di digestivo, la quale si poteva tener ferma sopra con qualche cerotto, come sarebbe il diapalma, o simile.

158) Dizion. 5° Ed. .
DIAPASON.
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pag.249

DIAPASON.
Definiz: Sost. femm. Term. della Musica. Intervallo di otto voci per grado, che oggi comunemente dicesi Ottava.
Dal lat. diapason, e questa dalle due voci greche διά e πασῶν. –
Esempio: Varch. Tratt. Proporz. 23: Trovansi ancora in questa grandissima e perfettissima medietà tutte le consonanze musiche semplici, cioè tuono, diapente, diatessaron, diapason ec.
Esempio: E Varch. Tratt. Proporz. appr.: Agguagliando 12 a 6 si fa la proporzione dupla, cioè diapason.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 340: I nomi delle quali consonanze son questi: diapente.... diatessaron; e di poi diapason, ciò è ottava che si chiama doppia.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 393: Il che parimente ho trovato in due corde di liuto, le quali essendo per mezzo tuono lontane dalla proporzion dupla, che chiaman diapason, cioè dall'ottava, frequentate poi, l'una per sè salendo e l'altra abbassando, per loro stesse si son ridotte all'ottava.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 102: Dicono essi (scrittori della musica) la diapason, cioè l'ottava, esser contenuta dalla dupla.
Esempio: Don. Comp. Music. 14: Quelli [modi] s'estendevano più d'una ottava e communemente sino a due,... ma i nostri con vana e superstiziosa osservanza sono stati rinchiusi dentro i termini d'una diapason.
Definiz: § E di gen. masc. Usasi oggi a significare L'estensione dei tuoni che può percorrere la voce umana od uno strumento.

159) Dizion. 5° Ed. .
DIAPASONDIAPENTE e disgiuntamente DIAPASON DIAPENTE.
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pag.249

DIAPASONDIAPENTE e disgiuntamente DIAPASON DIAPENTE.
Definiz: Sost. femm. Term. musicale. Intervallo di dodici suoni, o sia la quinta dell ottava. Da diapason e diapente. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 340: I nomi delle quali consonanze son questi: diapente.... e diapason diapente, ciò è duodecima che si chiama triplicata.
Esempio: Bart. D. Suon. 193: La diapasondiapente, che vuol dire ottava e quinta, che i musici chiaman dodecima.