Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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140) Dizion. 5° Ed. .
INGANNATO.
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pag.771

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Esempio:

Dant. Rim. 199: Vedete omai; quanti son gl'ingannati!

141) Dizion. 5° Ed. .
INAFFETTATO.
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pag.350

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Esempio:

E Salvin. Son. 389: Un amoroso inaffettato stile.

142) Dizion. 5° Ed. .
DISPOSTISSIMO.
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pag.639

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Esempio:

Cellin. Vit. 96: Io son dispostissimo a perdonarti.

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Esempio:

Dav. Tac. 2, 75: Le molte parole intorno al morire sono debolezza: vedete se io ne son dispostissimo, chè io non mi dolgo nè d'iddii nè d'uomini, perchè ciò fa chi vuol vivere.

143) Dizion. 5° Ed. .
DISPREGIATRICE e DISPREZZATRICE.
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pag.647

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Esempio:

Varch. Son. spirit. 7: Dispregiatrice d'ogni bene umano.

144) Dizion. 5° Ed. .
DONDOLARE.
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pag.841

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Esempio:

Burch. Son. 1, 36: Vidono.... Dondolare il battaglio.

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Esempio:

Baldov. Comp. dram. 71: L'ho dondolata un pezzo a scomidarmi, Ma poi golando (volando) son vienuto via.

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Esempio:

E Fag. Comm. 6, 119: Se e' s'è dondolato otto giorni, che potev'aver fatto quel che fanno gli altri tutori a' pupilli quando son presenti, considerate quel che potea far costui che gli aveva lontani.

145) Dizion. 5° Ed. .
GIUDICE.
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pag.302

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Esempio:

Manz. Poes. 80: Questi giudici son; questi guerrieri.

146) Dizion. 5° Ed. .
OTTAGONO.
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pag.760

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Esempio:

Mascher. Geom. Compass. 126: Saranno i punti A, B, h, g, f, F, G, H i vertici dell'ottagono regolare costruito sul lato AB.

147) Dizion. 5° Ed. .
MERCANZIA, MERCATANZIA, ed anche talora MERCADANZIA
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pag.108

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Esempio:

Belc. F. Pros. 1, 6: Era.... continuamente sollecito alle sue mercanzie.

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Esempio:

Guadagn. Poes. 1, 90: Colla solita mia sincerità, Son mercanzia real, dice il bugiardo.

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Esempio:

Rinucc. F. Ricord. 257: Per questa sentenza furono giudicati esser miei debitori di detta somma da' sei di detta mercatanzia, che furono: Iacopo di Francesco Venturi, Girolamo di Filippo Rucellai, ec.

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Esempio:

Not. Malm. 2, 838: Mercanzia. Altrimenti Mercatanzia. Così chiamiamo in Firenze quel Foro o Magistrato, al quale si ricorre, per fare l'esecuzioni civili, e al quale son sottoposti tutti li mercanti ec., il quale ha particolari statuti e leggi.

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Esempio:

Rinucc. F. Ricord. 257: Ricordo come oggi.... io ebbi una sentenza in favore alla Mercatanzia, contro a Pietro Pagolo e Romolo Niccoli eredi di Batista d'Antonio Veneri e Comp. setaioli, di fiorini 13, 13, 4, larghi d'oro, e delle spese fatte in detto piato, per mezzo di ser Antonio Ubaldini notaio di detta Corte di detta Mercatanzia.

148) Dizion. 5° Ed. .
COMINCIARE.
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pag.202

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Esempio:

Rim. Ant. F. Gall. Pis. 1, 445: Buon cominciare aspetta compimento.

149) Dizion. 5° Ed. .
EHI.
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pag.74

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Esempio:

Giobert. Error. 3, 79: Olà! Ehi, signorina. F. Chi mi chiama?

150) Dizion. 5° Ed. .
EREMITICO.
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pag.207

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Esempio:

S. Bern. Lett. F. 107: Abondanti delle riccheze della eremitica povertà.

151) Dizion. 5° Ed. .
ONORARE.
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pag.515

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Esempio:

Petr. Rim. F. 23: Alzando lei che ne' miei detti onoro.

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Esempio:

E Petr. Rim. F. 206: Un bel morir tutta la vita onora.

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Esempio:

E Petr. Rim. F. 59: Sopra 'l monte Tarpeio, canzon, vedrai Un cavalier ch'Italia tutta onora.

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Esempio:

Petr. Rim. F. 188: Che d'Omero dignissima e d'Orfeo O del pastor ch'ancor Mantova onora, Ch'andassen sempre lei sola cantando.

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Esempio:

E Dant. Inf. 4: O tu, che onori ogni scïenza ed arte, Questi chi son, ec.

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Esempio:

E Petr. Rim. F. 52: La mensa ingombra Di povere vivande, Simili a quelle ghiande Le qua' fuggendo tutto 'l mondo onora.

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Esempio:

Machiav. Princ. F. 32: Tutti li aderenti loro, che fussino gentili uomini, se li guadagnò...; ed onorolli, secondo le loro qualità, di condotte e di governi.

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Esempio:

Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 143: La vostra lingua..., senza perdere punto del suo, sa valersi benissimo di quello d'altrui, ed onorarsene a' suoi bisogni.

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Esempio:

Leopard. Poes. 38: O Italia, a cor ti stia Far ai passati onor; chè d'altrettali Oggi vedove son le tue contrade, Nè v'è chi d'onorar ti si convegna.

152) Dizion. 5° Ed. .
NINFOLO.
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pag.148

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153) Dizion. 5° Ed. .
OBLIO e OBBLIO.
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pag.345

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Esempio:

Petr. Rim. F. 40: Amor se ne va per lungo oblio.

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Esempio:

E Albizz. F. Laud. 26: Ogni cosa in oblio Ho dato per tuo amore.

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Esempio:

Belc. F. Son. 168: Cagion del mio tardare (parla la Carità) è 'l miser mondo, El qual sì poco estima la mia essenza Che non si cura ch'io vada in oblio.

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Esempio:

Petr. Rim. F. 36: E se non hai l'amate chiome bionde, Volgendo gli anni, già poste in oblio.

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Esempio:

E Petr. Rim. F. 189: Passa la nave mia colma d'oblio Per aspro mare, a mezza notte, il verno.

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Esempio:

Albizz. F. Laud. 25: Non dar del servo tuo il priego in oblio, Ma tra' mi presto di sì gran tormenti.

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Esempio:

Petr. Rim. F. 48: Questi (gli specchi nei quali Laura vagheggiava se stessa) fur fabbricati sopra l'acque D'abisso, e tinti ne l'eterno oblio.

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Esempio:

E Petr. Rim. F. 234: Or tu c'hai posto te stesso in oblio, E parli al cor pur come e' fusse or teco, ec.

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Esempio:

Fiacch. Fav. 2, 5: Cadrà 'l mio nome in un oblio profondo, E non saprà ch'io son vissuto il mondo.

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Esempio:

Petr. Rim. F. 132: Così carco d'oblio Il divin portamento E 'l volto e le parole e 'l dolce riso M'aveano, e sì diviso Da l'imagine vera, Ch'i' dicea ec.

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Esempio:

E Petr. Rim. F. 306: Così colei.... Che fu sola a' suoi dì cosa perfetta, Cominciai a mirar con tal desio Che me stesso e 'l mio mal posi in oblio.

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Esempio:

Ar. Orl. fur. 35, 21: Portano in bocca qualche giorno il nome, Poi ne l'oblio lascian cader le some. Ma.... gli uomini degni da' poeti Son tolti da l'oblio, più che morte empio.

154) Dizion. 5° Ed. .
DIGIUNO.
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pag.316

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Esempio:

Rondin. F. Relaz. 33: Usavano non andar fuori la mattina digiuni.

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Esempio:

Rondin. F. Relaz. 164: Conforme al proverbio, il sazio non crede al digiuno.

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Esempio:

Dant. Purg. 15: Io son d'esser contento più digiuno, Diss'io, che se mi fosse pria taciuto; E più di dubbio nella mente aduno.

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Esempio:

Dant. Inf. 18: Mentr'io andava, gli occhi miei in uno Furo scontrati; ed io sì tosto dissi: Già di veder costui non son digiuno.

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Esempio:

Baldell. F. Polid. Virg. 318: Al digiuno.... fu dato questo nome da uno de gl'intestini del corpo umano, che si chiama ieiunio: perchè, come si legge in Cornelio Celso nel quarto libro, questo non ritiene in sè mai le cose le quali esso riceve, ma le manda subito alle parti più basse del ventre; e ciò per questo, che noi, nel medesimo modo che l'intestino detto digiuno, non ci carichiamo di cibi, quando da essi ci asteniamo.

155) Dizion. 5° Ed. .
GIARDINETTO.
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pag.210

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Esempio:

Baldell. F. Filostr. 554: Era questa corte d'ogn'intorno cinta di giardinetti.

156) Dizion. 5° Ed. .
CONSULTORIO.
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pag.550

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Esempio:

Bertin. A. F. Specch. 43: Consultoria risposta, scritta in latina favella.

157) Dizion. 5° Ed. .
CORRENTE.
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pag.805

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Esempio:

Bertin. A. F. Risp. apol. 25: Generoso destriere corrente al palio.

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Esempio:

Tolom. Lett. 13: Non con inviluppi o stiramenti son formati i vostri versi, ma piani, aperti, e correnti in tal guisa, che non v'è mai ritenimento alcuno all'intendere.

158) Dizion. 5° Ed. .
NATIVO e NATIO.
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pag.31

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Esempio:

Petr. Rim. F. 193: Fuggo dal mi' natio dolce aere tosco.

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Esempio:

Petr. Rim. F. 203: Regg'ancor questa stanca navicella Col governo di sua pietà natia.

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Esempio:

Tass. Gerus. S. 16, 54: Son colpe umane, e colpe usate: Scuso la natia legge, il sesso e gli anni.

159) Dizion. 5° Ed. .
ORAZIONE.
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pag.603

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Esempio:

Belc. F. Pros. 1, 85: Tutte si davano alla mentale orazione.

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Esempio:

E Belc. F. Pros. 1, 136: Le vostre orazioni sieno più col cuore che colla bocca.

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Esempio:

Belc. F. Pros. 4, 37: Mondami dagli occulti miei peccati, Signore, acciò che io non sia confuso stando in orazione.

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Esempio:

Varch. Lez. Accad. 583: I poeti principalmente imitano il di dentro, cioè gli animi, o più tosto gli affetti de gli animi, come l'amore, l'odio, l'ira, il dolore, l'allegrezza e tutte l'altre perturbazioni dell'animo, che noi (come fanno i Greci) chiamiamo passioni, e queste son quelle che fanno l'orazione patetica, cioè affettuosa.

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