Lessicografia della Crusca in rete

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5° Edizione
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80) Dizion. 5° Ed. .
CARESTIA
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pag.568



1) id: 4f4f82bfc0d343579c6d1f4f6d7a844b)
Definiz: § VII. In proverb. A tempo di carestia pan veccioso, o vecciato; cioè, La necessità fa parer buono quello che non parrebbe nell'abbondanza. –


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Definiz: § VIII. Pure in proverb., Carestia prevista o aspettata non venne mai; e vale, Chi si provvede anticipatamente non sente i danni della carestia.
81) Dizion. 5° Ed. .
CONSORTE, che anche si disse CONSORTO.
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pag.543



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Esempio: Segner. Crist. instr. Dichiar. 3: Ciò che pretende la legge nell'umana comunità, è regolare perfettamente il cristiano in ordine a Dio suo capo, e in ordine al Prossimo suo consorte.
82) Dizion. 5° Ed. .
MANEGGEVOLE
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pag.788



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Esempio: Segner. Crist. instr. Dichiar. 1, 3: Non si è voluto fare un ragionamento dipendente dall'altro, perchè ciascuno da sè riesca più maneggevole, qual moneta, quanto più spicciolata, tanto più pronta.
83) Dizion. 5° Ed. .
ABITO.
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pag.61



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Esempio: Segner. Crist. instr. Dichiar. 1, 7: Si è però qui procurato di rendere lo stile, se non illustre,.... almanco non ignudo di ogni abito, e di ogni arredo, che alletti i guardi.
84) Dizion. 5° Ed. .
ACCORDATURA.
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pag.138



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Definiz: § I. Andare in accordature, Finire in accordature; proverb. dell'uso familiare, che significa Trattare a lungo di alcuna cosa, senza venire a capo di nulla.


2) id: e5de2fa0034445569704ba5c6bc667df)
Definiz: § II. E pure in proverb. diciamo nello stesso signif. e in modo basso: È come la veglia del Padella, che finì o se ne andò, in accordature. –
85) Dizion. 5° Ed. .
MOGLIE
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pag.425



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Esempio: Crusc. Vocab. IV: Moglie.... Si dice pure in proverb. Dagli moglie e ha' lo giunto; per denotare l'incomodo che apporta seco il prender moglie.


2) id: fe54d545419343138fd54605efb91f8d)
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Moglie.... Parimente in proverb., per denotare che Il duolo della moglie morta passa presto, si dice: Doglia di moglie morta dura infino alla porta.... Nel qual significato diciamo anche: Il duol della moglie è come il duol del gomito.
86) Dizion. 5° Ed. .
ANFANARE.
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pag.502



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Esempio: Cecch. Dichiar. Proverb. 24: Anfanare importa il medesimo che vacillare e uscire fuori di proposito; onde si dice tu anfani a secco, proverbio antico de' Fiorentini, e usato dal Boccaccio, che in dichiarazione e confermazione di ciò vi aggiunse: tu hai le cervella a rimpedulare, cioè a racciabattare, come si fanno le calze, quando si rifà loro, o rattoppano li peduli, cioè li scappini.
87) Dizion. 5° Ed. .
ANGUILLA.
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pag.507



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Definiz: § I. L'anguilla, come ha preso l'amo, bisogna che vada dove è tirata. Modo proverb., che vale: I donativi fanno forza alla volontà di chi li riceve. –
88) Dizion. 5° Ed. .
ADERIRE.
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pag.213



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Esempio: Segner. Crist. instr. Dichiar. 4: Fassi al cristiano vedere come la fede ci discuopre il nostro ultimo fine vero; come la speranza fa sì che ci alziamo ad esso; e come la carità fa che vi aderiamo.
89) Dizion. 5° Ed. .
CAPPA.
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pag.536



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Esempio: Cecch. Dichiar. Proverb. 33: Rivoltare una cappa. Usa alcuno, avendo o cappa, o saio, o mantello, quando è logoro da un lato, sdrucirlo e rivoltarlo dall'altro, o da rovescio. Il che per altro modo si dice, voltare la ragione dal canto suo; onde per similitudine, quando uno è di una oppenione, o tiene da una parte, e poi si rivolta e va dall'altra, si dice: egli ha rivolta la cappa, o rivolto il mantello.
90) Dizion. 5° Ed. .
ADORARE.
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pag.225



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Definiz: § X. Diciamo in proverb. Chi per altri adora, per sè lavora; e significa che Le orazioni fatte per i morti, son di giovamento anche ai vivi che le fanno.
91) Dizion. 5° Ed. .
BRACCIO.
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pag.254



1) id: a7b7f101dafc42a8965768061a7c9a7d)
Definiz: § LI. La forza non si vende, o non si misura, a braccia. Modo proverb. che significa La forza non sta sempre in proporzione colla figura esterna, nè si può giudicare dall'apparenza. –
92) Dizion. 5° Ed. .
AMMANNARE.
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pag.439



1) id: 79a21bfb008d456b826741252efd7297)
Definiz: § IV. E in proverb. ironicamente: Ammanna, ch'io lego; si dice a colui che s'affolta a contar qualche gran maraviglia; presa la metafora da' mietitori, quando fanno le manne, cioè i covoni. −
93) Dizion. 5° Ed. .
IMPACCIO.
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pag.152



1) id: 102ffb50f3494b0786240a98a5ba3311)
Esempio: Cecch. Dichiar. Proverb. 42: Gl'impacci del Rosso. Questi fu uno che sendo sul carro per andarsi a impiccare per solenne ladro, e sentendo il carro rimbalzare per essere il lastrico della strada guasto, chiamò il bargello, e lo pregò, che da sua parte dicesse ai signori Ufiziali di Torre, che allora erano sopra il far lastricar le vie, che facessero rilastricar quella, perchè egli era una vergogna che chi andava sul carro a giustiziarsi, avesse a scuotere così le budella in corpo.
94) Dizion. 5° Ed. .
AFFIBBIARE.
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pag.258



1) id: 09845398860549aaaacb31d8ae90ec3f)
Definiz: § I. Affibbiarsi la giornea, vale in proverb. Imprendere a sostenere una cosa con tutta l'energia ed efficacia; e dicesi più spezialmente di chi presume giudicare d'alcuna cosa; lo stesso che Allacciarsi, Cingersi la giornea. −
95) Dizion. 5° Ed. .
MATTONE
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pag.1046



1) id: 0458592fb7024c96983eedaa4b68328c)
Esempio: Cecch. Dichiar. Proverb. 38: Dare il mattone. I sartori, quando hanno cucito un rimendo o un ribattuto, perchè non si vegga, o venga bene spianato, tolgono una pietra morta, che chiamano il mattone, e lo fanno rovente al fuoco: mettonci poi sopra una pezza lina, e con una spugna immollano; mettonci poi sopra il panno che vogliono spianare, e con un istromento di legno..., largo dalla testa e stretto nel mezzo, che chiamano il bonzo, pigiano e stropicciano forte, finchè tal costura si spiani. Questo modo di fare si chiama dare il mattone.


2) id: efce513d173641539a70d88e93719c76)
Esempio: Cecch. Dichiar. Proverb. 39: Per similitudine, quando uno ha fatto fare un altro, o condottolo a cosa che non doveva, si dice: tu gli hai dato il mattone.
96) Dizion. 5° Ed. .
ARRICCHIRE.
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pag.708



1) id: 384c0c94374c4b62933d2f6a7ccbc07b)
Definiz: § VIII. Pure in proverb.: Chi arricchisce in un anno è impiccato in un mese; a significare, che la ricchezza di mal acquisto non fa buon frutto, e che le ruberie fatte per arricchire le si pagano.
97) Dizion. 5° Ed. .
OPERA, ed anche (ma oggi riserbato o alla poesia o a uno special significato che noteremo) OPRA ed altresì, ma solo poeticam$., OVRA.
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pag.536



1) id: 1127d6e615024a28bf7d0a62a9e21452)
Esempio: E Crusc. Vocab. IV: Opera.... in modo proverb. si dice: Chi ha danar da buttar via, metta l'opre e non vi stia; e vale Esser necessario assistere personalmente al lavoro che fanno l'opere, per trarne frutto.
98) Dizion. 5° Ed. .
BECCARE
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pag.116



1) id: d030e95495244f59aa5312626fdc6087)
Definiz: § XV. Onde il Proverb. Ognun sel becca, ovvero: Chi sel becca in un modo e chi in un altro; e significa che Ognuno ha qualche inclinazione che gli dà pensieri, o qualche cosa in cui, come dicesi, si confonde. –
99) Dizion. 5° Ed. .
FANCIULLO
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pag.533



1) id: 07f30d4cc97e4d66a3ca2075b2eeffa8)
Esempio: Cecch. Dichiar. Proverb. 45: Tu fai il fanciullo dello Stinche. Le Stinche sono le prigioni o carceri pubbliche di Firenze, dove sono sempre confinati e chiusi molti prigioni; e perchè non potendo andar fuori a comperare loro bisogne per vivere, bisogna che mandino fanciulli e donne, che stanno quivi per far servigj a prezzo; e perchè i fanciulli nell'andare a spendere, sempre trappolano qualche quattrino o cosa ai poveri prigioni; però quando uno nel fare i fatti d'altri furfa qualche cosa, si dice: Egli ha fatto il fanciullo delle Stinche, cioè fattosi la parte da sè.