Lessicografia della Crusca in rete

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220) Dizion. 5° Ed. .
CASTELLO
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pag.649



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Esempio: Giambull. P. F. Appar. 6: Con tanta artiglieria le fece reverenzia il castello.
221) Dizion. 5° Ed. .
LENTIGGINE e, con forma oggi non comune, anche LENTIGINE.
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pag.235



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Esempio: Benciv. Aldobr. P. 113: Carne di bue fa venire.... quartane, rogna, idropisia, lentiggini.
222) Dizion. 5° Ed. .
LOCUZIONE.
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pag.429



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Esempio: Segn. P. Demetr. 48: Quello che epifonema s'appella, alcuno lo definirebbe locuzione adornante.
223) Dizion. 5° Ed. .
MARINARE
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pag.945



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Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 123: Marinare, per Adirarsi nel suo segreto.
224) Dizion. 5° Ed. .
MANICATORE
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pag.814



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Esempio: Benciv. Aldobr. P. 195: Quelli che àe grande bocca si è grande manicatore.
225) Dizion. 5° Ed. .
INORNATO.
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pag.882



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Esempio: Segn. P. Demetr. 86: Questo modo di favellare dee essere inornato e comune.
226) Dizion. 5° Ed. .
MELA
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pag.38



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Esempio: Benciv. Aldobr. P. 96: Lo viso ritondo e le mele delle gote grosse.
227) Dizion. 5° Ed. .
MUSCOLOSO.
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pag.681



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Esempio: Dav. Tac. P. 1, 98: Statura di gigante, muscoloso, nerboruto, forte e ardito.
228) Dizion. 5° Ed. .
LUBRICO
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pag.468



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Esempio: Serap. Tratt. Med. P. 25 t.: L'umido fa il lubrico, cioè lo sdrucciolo.
229) Dizion. 5° Ed. .
FIORITO.
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pag.178



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Esempio: Benciv. Aldobr. P. 25: Perciocchè l'animo allegro fa la vita fiorita e gioconda.


2) id: d49099c7d9d94f338d225785928d0788)
Esempio: Colonn. Guid. N. 199: Ella fue fiorita di virtude, però ch'ella ebbe in odio le vanitadi d'ogni ragione.


3) id: c13bef13505b4ab195487d812105e5e8)
Esempio: Colonn. Guid. N. 33: Il re.... uscì incontro a' Greci.... con fronte allegra, e colla faccia fiorita lietamente abbracciandoli, ec.
230) Dizion. 5° Ed. .
FORCELLUTO.
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pag.309



1) id: c4b6d3a1c8224187b6f7b272a6f7f1b8)
Esempio: Quintil. Declam. P. 209, 13: E la forcelluta fiamma delle stelle innanzi mostrano.
231) Dizion. 5° Ed. .
DILETTOSISSIMO.
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pag.337



1) id: cabcc2d990184cc69f23a63516d8d5bf)
Esempio: Quintil. Declam. P. 210, 21: O giovane pietosissimo, o giovane dilettosissimo a me.
232) Dizion. 5° Ed. .
IMPERFETTO.
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pag.204



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Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 64: Lasciò l'una e l'altra di queste opere imperfetta.


2) id: aed3ed78c63247319bad8823290096cd)
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 125: Egli (il nostro intelletto) può in uno punto quasi indivisibile di tempo ascendere, con il discorso e con la cognizione, da 'l più basso e più imperfetto ente che si ritrovi in questo universo, il quale è secondo i filosofi la prima materia, a 'l più alto e più perfetto, il quale è la prima forma.
233) Dizion. 5° Ed. .
DIPORTO.
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pag.407



1) id: 69ae23639ed444148830576efb5c1ede)
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 243: Stette quattro giorni a diporto nell'isola di Capri.
234) Dizion. 5° Ed. .
DISCOTENNARE.
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pag.530



1) id: 848cef9fb14e4b20902dfc2d48f7e1e6)
Esempio: Bard. P. Avinav. 15, 23: Or taglia, or sbrana, or discotenna, or svena.
235) Dizion. 5° Ed. .
DESCRIVERE.
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pag.171



1) id: 03e09bd89fea47e9a919fce346133eeb)
Esempio: Dant. Purg. 9: Sette P nella fronte mi descrisse Col punton della spada.
236) Dizion. 5° Ed. .
DOMENEDDIO e DOMINEDDIO, e talora anche DOMENEDIO e DOMINEDIO.
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pag.823



1) id: 0a0469e82dc4496c88963a5467b13e33)
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 1: Domeneddio per sua grande possanza tutto il mondo stabilio.
237) Dizion. 5° Ed. .
DUCEA e DUCHEA.
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pag.933



1) id: d06808cae2fd461f81f38ca01de60831)
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 107: Sono in tutta la Gottia nove Ducee.
238) Dizion. 5° Ed. .
IGNOTAMENTE.
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pag.36



1) id: f21cb14d8fb24927a0bf154a97ae9ebc)
Esempio: Fr. Giord. Pred. P.: Ignotamente quanto mai poterono si portaro in quella città.


2) id: 528f27f13fca46989da51843aa8219b1)
Esempio: E Fr. Giord. Pred. P. appr.: Quando si accorsero, che volevano vivere ignotamente.
239) Dizion. 5° Ed. .
FORZARE.
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pag.408



1) id: 4f0a39180c0e4bdcbf084fad33e84a7a)
Esempio: Rim. ant. P. Dant. Maian. 1, 231: Ch'io son forzato da forza d'amore.


2) id: f38483e72f084c85af56ddb7a914bb4f)
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 4, 74: Il guardiano.... si rivolse ad Antonio, e subitamente gl'impose che si forzasse di fare quivi una omilia, e dire alcuna cosa di edificazione.