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360) Dizion. 5° Ed. .
ABITANTE
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pag.58



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Esempio: Marchett. Lucrez. 273: Qual nocumento or ne potrebbe Apportar quell'orribile cignale, Già per le piaghe altrui dell'Erimanto Sì noto abitator?.... O per l'adunche Lor unghie i già tremendi arcadi augelli Di Stinfalo abitanti?
361) Dizion. 5° Ed. .
INFANTE.
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pag.662



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Esempio: Marchett. Lucrez. 324: Onde chi finge Che nel primo natal del mondo infante.... Così fatti animai nascer potessero,... Chi ciò, dico, appoggiato a questo solo Nome di novità vano e fallace, Finge ec.
362) Dizion. 5° Ed. .
OPPILARE.
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pag.562



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Esempio: Marchett. Lucrez. 399: Può di rena ammassata anco un gran monte, Ai flutti avverso di quel vasto fiume, Oppilar le sue bocche allor che 'l mare Agitato da' venti entro vi spinge L'arena.
363) Dizion. 5° Ed. .
BUSTO
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pag.333



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Esempio: Marchett. Lucrez. 17: Suol repente in ampio letto accolta La molle acqua cader gonfia e spumante, Che non pur delle selve i tronchi busti, Ma ne porta su 'l dorso i boschi interi.


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Esempio: E Marchett. Lucrez. 367: Se da lungi Vedi con la bipenne un tronco busto Spezzar d'albero annoso, il colpo miri Pria che 'l suon tu ne senta.
364) Dizion. 5° Ed. .
LASTRICARE
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pag.114



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Esempio: Marchett. Lucrez. 98: Lastricando il sentier d'argento e rame Dan larghe offerte; e nevigando un nembo Di rose, fanno alla gran madre (Cibele, la Terra), ed anco De' seguaci alle turbe ombra cortese.


2) id: ac47c844a1144b34a2fd49822c7ba976)
Esempio: E Marchett. Lucrez. 191: E quello stesso (Serse) Che del vasto ocean sul molle dorso Vie lastricando, passeggiò per l'alto Con le sue legïoni.
365) Dizion. 5° Ed. .
MORA
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pag.519



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Esempio: Marchett. Lucrez. 210: In così fatta Guisa da tutti i corpi il corpo esala, E per l'aere si sparge in ogni parte, Nè mora o requie in esalando alcuna Gli è concesso giammai.
366) Dizion. 5° Ed. .
FLESSO.
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pag.221



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Esempio: Marchett. Lucrez. 308: Nè chiara appar, nè semplice, nè certa La cagione ond'il Sol dall'orbe estivo Giunga al flesso brumal d'Egocerote, E quinci, indietro ritornando, il corso Del Cancro indrizzi al solstizial confine.


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Esempio: E Marchett. Lucrez. 309: Fin dall'ombre gelate al calorifero Flesso indietro il rispinga e a' segni fervidi (Nei due esempj è per similit.).
367) Dizion. 5° Ed. .
INDIVISIBILE.
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pag.594



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Esempio: Marchett. Lucrez. 41: Fan ch'allo spezzar de' corpi Non sia prescritto da natura un fine, Nè parte alcuna indivisibil danno: Eppur veggiam, che d'ogni cosa il termine È quel ch'al senso indivisibil sembra.


2) id: ea79bc41d8cd49d4b5be695f31f44ff9)
Esempio: Marchett. Lucrez. 41: Onde tu possa argomentar da questo Anco quel che mirar non puoi con gli occhi, Cioè, ch'essendo circoscritte, è forza Ch'abbian l'indivisibile le cose (il lat. ha minimum).
368) Dizion. 5° Ed. .
AVVILIRE.
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pag.896



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Esempio: Marchett. Lucrez. 372: Fin dall'imo Squassar le case, e le robuste travi Sveglierne e ruinarle, e de' famosi Uomini demolir gli alti trofei, Spaventar d'ogni intorno ed avvilire E gli armenti e i pastori.
369) Dizion. 5° Ed. .
FERACE.
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pag.755



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Esempio: Marchett. Lucrez. 93: Se ben tu vedi esser più rari Certi animali, e men feconda in essi La natura ti par, ben puote un'altra O terra o luogo o regïon lontana Esserne più ferace.
370) Dizion. 5° Ed. .
CADERE
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pag.355



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Esempio: Marchett. Lucrez. 414: Tosto che vuoto Dunque comincia a divenir lo spazio Predetto, e molto luogo in mezzo resta, D'uop'è che sdrucciolando i genitali Semi del ferro entro a quel vano uniti Cadan repente.


2) id: a12461194aaf4a5da52af734b7595c78)
Esempio: Marchett. Lucrez. 291: Ove di tanti uomini illustri e tanti Cadder le gesta gloriose?
371) Dizion. 5° Ed. .
INODORIFERO.
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pag.873



1) id: 7a812236cad042a3bff522c0d51f27ed)
Esempio: Marchett. Lucrez. 110: E se tu forse esperïenza brami, Pria convienti cercar fin che ti lice E che puoi ritrovar l'interna essenza Dell'olio inodorifero, che alcuna Alle nostre narici aura non manda, Acciò ec.
372) Dizion. 5° Ed. .
EFFUSO.
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pag.63



1) id: 6282df04ab0544c5ab28152c63572d5a)
Esempio: Marchett. Lucrez. 136: Allor che per le membra serpe La placida quïete, e giace effuso E privo d'ogni senso il grave corpo, È pur in noi qualch'altra cosa intanto Che s'agita in più modi.
373) Dizion. 5° Ed. .
INTRIGATO e INTRICATO.
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pag.1129



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Esempio: Marchett. Lucrez. 320: Molti ancor senza faccia e senza volto Ciechi affatto nascean, molti impediti Di membra, che fra lor per tutto il corpo Intrigate e legate erano in guisa, Che nulla oprar potean.
374) Dizion. 5° Ed. .
IMPLICATO.
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pag.252



1) id: 12a558fd2dc24b708ff06795c4a7a2a2)
Esempio: Marchett. Lucrez. 415: Cos'altra non v'ha, che, da' suoi primi Elementi connessa ed implicata, Stia co' lacci più forti insieme avvinta Dal freddo orror del duro ferro, e quindi Meraviglia non è, se ec.
375) Dizion. 5° Ed. .
ABISSO.
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pag.58



1) id: 3a0617d4c1614095874f9d9840c86daf)
Esempio: Marchett. Lucrez. 284: Quanto del ciel cuopre e circonda La volubile forza, indi in gran parte È da monti occupato,.... E da rupi scoscese e da paludi Vaste ingombrato, e da profondi abissi Di mar.
376) Dizion. 5° Ed. .
NUTRICARE, e anche NUDRICARE.
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pag.302



1) id: 236b1d518cbf48e7a8339353734480b4)
Esempio: Marchett. Lucrez. 127: E 'l mar, le fonti e' fiumi Non si crear da lagrimanti sassi, Ma quel terren, che li nutrica e pasce Or di se stesso, di se stesso ancora Generolli a principio.
377) Dizion. 5° Ed. .
FRONTE.
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pag.539



1) id: e9bbdaacd9ec4d39b2082c28058cda1b)
Esempio: Marchett. Lucrez. 202: Ma pe 'l contrario allora Che le tenui membrane dall'estremo Color de' corpi son vibrate intorno, Cosa non è che dissipar le possa, Perch'elle in pronto sono, e nella prima Fronte locate.
378) Dizion. 5° Ed. .
INCONSOLABILMENTE.
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pag.490



1) id: e2d31685c57b49ad94547b0678624f79)
Esempio: Varch. Oraz. Lucrez. Med. 10 t.: La quale (la Duchessa) se inconsolabilmente dì e notte si lamenta e si rammarica, ha bene donde con grandissima ragione inconsolabilmente dì e notte si lamenti e si rammarichi.
379) Dizion. 5° Ed. .
INVISCHIARE e INVESCHIARE, e altresì, ma più che altro in poesia, INVISCARE e INVESCARE.
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pag.1196



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Esempio: Marchett. Lucrez. 257: Più certo e più sincero Quinci tragge il piacer chi mai non pose Il cauto piè su l'amorosa pania, O tosto almen senza invischiarvi l'ale Ne 'l ritrasse, e fuggìo, che ec.